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generali e di riferimenti concettuali di fatti provenienti dalla ricerca scientifica ed empirica. I risultati attuali della scienza e i loro principi e leggi stabiliti ci offrono una panoramica dei confini delle possibili caratteristiche della filosofia (e della teologia) della natura. La filosofia della natura che si concentra su una sorta di fissazione delle specie biologiche, meccanicismo, determinismo o teleologia generalista non pi sostenibile giacch, la ricerca scientifica ha dimostrato che a quasi tutti i livelli, il mondo naturale non corrisponde pi alle generalizzazione semplicistiche. Pertanto, se il nostro obiettivo quello di proporre e sostenere un sistema filosofico in accordo con la conoscenza scientifica della natura, dobbiamo abbandonare qualsiasi concezione semplicista che rappresenta una evidenza negativa per la filosofia. Perci proponiamo tre principi putativi ed euristici per una filosofia della natura aggiornata e radicata nella conoscenza scientifica della natura, i quali ci aiutano a trovare una nuova strategia in materia di ricerca scientifica: 1. lirriducibilit dei fatti. 2. laccordo tra le teorie e la natura. 3. la interrelazione dinamica tra regolarit e fatti 1. la irriducibilit dei fatti
1.1 Introduzione
La domanda principale : tutto riducibile a leggi? Sappiamo che sia la scienza che la filosofia hanno lambizione di universalit, tuttavia questa aspirazione pu diventare un acritico assolutismo della ragione. La storia della filosofia ci ha fatto vedere come la filosofia ha tentato di costruire un sistema universale svalutando i datti empirici ed appellando soltanto ai messi della ragione. (Ad es. Cartesio, Spinoza e pi tardi Hegel, che afferma che ci che reale razionale, cos come ci che razionale reale). Allo stesso modo, molti scienziati hanno dimenticato il metodo empirico e hanno cercato di comprendere il mondo solo dal punto di vista razionale. Infatti, Laplace dichiara che potremo avere una conoscenza piena dello stato attuale delluniverso e potremo essere in grado di predire qualsiasi stato futuro del mondo grazie alle leggi della meccanica classica. Comunque, queste affermazioni sembrano fuori portata, ingiustificate e lontane da ogni prova sperimentale. Tuttavia, il problema pi profondo giacch se esaminiamo il primo principio proposto, concluderemo che c certa irriducibilit dei fatti a leggi universali, la quale assicura il carattere fondamentale di ogni evento elementare. Inoltre, le leggi non annullano tale carattere se sono concepite come processi regolari ed uniformi che si verificano in una struttura pi generale nella quale occorrono nonostante lirregolarit.
alle legge o predicibili nella loro singolarit e variabilit. Un esempio di questo la meccanica quantistica. Max Planck ci ha dimostrato come il problema dei corpi neri potrebbe essere risolto se si assume che la radiazione elettromagnetica si comporta diversamente quando essa interagisce con la materia. In 1905, Einstein stato in grado di offrire una spiegazione di questo fatto negli effetti fotoelettrici. Il cuore di questo problema che se prendiamo la luce come se fosse soltanto un fenomeno ondulatorio, la emissione di elettroni da un foglio di metallo richiederebbe pi tempo di ci che esperienzialmente osserviamo. Se altrimenti, la luce assume un comportamento corpuscolare, la quasi istantanea emissione di elettroni potrebbe essere facilmente contabile. Un altro esempio di grande importanza relazionato con la nascita della meccanica quantistica stata la scoperta delleffetto Compton. Questo effetto occorre quando i raggi sono sparsi dopo la collisione di elettroni, quindi, osservabile che la onda di raggi sparsi leggermente pi lunga di quella dei raggi incidenti e questo implica che hanno meno energia. Vuol dire che una parte della energia dei fotoni entranti sono trasferiti in elettroni. Allora, tutti questi corpi di evidenza sono usciti di modo indipendente e non hanno modificato la struttura teoretica della meccanica classica. In fatti, la prima congettura di Planck stata semplicemente quella di mostrare che il problema dei corpi neri potrebbe essere risolto usando le leggi del elettromagnetismo classico e facendo alcune considerazioni particolari. stata la accumulazione di tutta questa evidenza esperimentale ci che ha guidato la comunit dei scienziati a dire che le correzioni parziali della visione classica non erano pi sufficienti che occorreva formulare una teoria alternativa. Il processo sopra descritto ci che noi chiamammo induzione e viene utilizzato ogni volta che un sistema teoretico precedente deve essere sostituito. In generale, i scienziati hanno affrontato i problemi locali singolari cercando di rettificare una teoria facendo le correzioni specifiche per messo della abduzione. Ma proprio laccumulazione di evidenze indipendenti ci che serve per scartare un sistema teoretico e questa proprio la essenza della induzione. (Per esempio il processo di sostituire la teoria tolemaica per quella copernicana) Comunque, cos come per abduzione, nell induzione necessario uninsight per essere in grado di soddisfare questo processo inferenziale; lunica differenza che nel casso dellinduzione, si cerca di stabilire un sistema teoretico nuovo, e non di correggere quello precedente. Nel caso della transizione dalla meccanica classica a quella quantistica, Heisnberg ha avuto linsight che lha condotto alla fondazione di una nuova teoria. In breve, possiamo dire che linduzione, la deduzione e labduzione costituiscono un unico dinamismo. Linduzione la forma della inferenza che apre il cammino alla formulazione di una nuova costruzione teoretica; la deduzione cerca di trovare quali sarebbero le conseguenze di assumere queste ipotesi; labduzione cerca di rettificare linsieme delle asserzioni e di esplorare delle anomalie nella applicazione. In questo modo, le teorie prendono le idee generali e valide che costituiscono la intellegibilit basica del universo e allo stesso tempo sono costruzioni dinamiche basate sulle interferenze e caratterizzate dalle diverse fasi del processo del mondo: formazione, consolidazione e declinazione. La teoria delle inferenze si pu considerare come uno dei risultati pi importanti della filosofia in una lunga e controversale storia che ha avuto il suo inizio nella dialettica di Platone e nella teoria dei sillogismi di Aristotele, e che ha avuto il suo climax nel lavoro di Pierce. Sulla base di queste teoria generale delle inferenze esiste lidea che in ogni processo inferenziale ci sono tre dichiarazioni: (1) una che esprime la legge o la regola; (2) unaltra che indica gli oggetti ai quelli questi regole applicano; e finalmente, (3) il risultato che si
aspetta nel applicare detta regola a particolari oggetti. Pertanto, una inferenza potrebbe essere pressa come una deduzione. Pertanto, la deduzione propriamente anterograda, giacch comincia con delle assunzioni e cerca di capire le possibili conseguenze. Contrariamente, labduzione e linduzione sono retrograde, gi che cominciano dalle esperienze che contradicono le aspettative e tornano indietro per controllare quale delle assunzione dovrebbero essere respinte.
sensibile a tutte le fluttuazioni possibili i quali si amplificano velocemente, mentre in un sistema ordinario, essi sono facilmente assorbiti. Di conseguenza, in un sistema complesso, impossibile effettuare predizioni sul comportamento singolari. In una parola, qualsiasi predizione in un sistema complesso essenzialmente probabilistica.
sulle costruzioni teoriche, la scienza non riceverebbe gli stimoli necessari per correggere o cambiare le teorie. Quando ci troviamo di fronte a risultati negativi impariamo qualcosa e siamo capaci di andare oltre la nostra conoscenza tramite due vie: (1) aggiornare la nostra teoria per abduzione, oppure (2) abbandonare le vecchie teorie per induzione, ed accogliere nuove teorie. In conclusione, (1) il mondo della natura, caratterizzato per avvenimenti che non sono n totalmente predicibili n riducibili a nessuna costruzione teoretica, aperto a unillimitata ricerca scientifica. (2) la irriducibilit delle evenienze implica che i fenomeni naturali siano considerati come la valutazione standard delle teorie e non viceversa. Questo implica che le teorie e leggi siano soltanto assunte condizionalmente. (3) Questo atteggiamento ci permette unapprossimazione graduale verso la piena conoscenza della realt naturale che rimane sempre aperta a un orizzonte dintelligibilit e verit che non pu essere intrappolato dalle nostre teorie.