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Nel quartiere delle lacrime a pagamento

La saracinesca abbandonata quasi moderna


in tinta di ruggine
dice dun trasloco di attivit e persone
di dignitose confidenziali modestie e speranze
di apprezzate relazioni professionali criptate:
trovabile altrove avvenire
duguale passato.
Una scrittura in vernice,
un numero di cellulare disegnato,
luogo altro di medesima terrena fisicit:
ci che sar di ci che qui non pi
a testimoniare
visibile invisibile
indefinito finito infinito.
!ono parte di questa citt morta
fantasma passo le strade della sera
siedo alla luna le scale dortiche
che portano da fuori alluscio di casa.
"l pianerottolo gira coi vicoli curvi
le cantoniere
di lampade a piatto
di luce fioca
calata dal gesso dallalto
agli angoli, distinti al confine dal buio
girovagando attraverso gli occhi
che soli camminano.
#accio lamore
con la ragazza impiastrata
nel cemento colorato
venuta dallaldil
in quella porta murata
sempre aperta e sempre chiusa
con lei dolce che a viso chino
schiva non guarda
mentre si apre e si chiude
senza sapere se entrare o uscire
sul ciglio.
#accio giocare
i figli mai nati
fra i calcinacci delle mura erose
del quartiere
in tutta la vita che fino a ieri
per secoli e secoli fu.
$d amore caldo dogni et
dombre viventi e figure statiche mosse%
amore immateriale e palpabile
di vecchi, uomini, donne e bambini
che danno carezze e voci.
&agherei le loro lacrime e loro gioie
perch' venissero dal nulla
fuori dalla materia
a popolare forti il sentire
oltre il vetro rotto della finestra di legno marcito,
scheggiato verso il cielo,
dal ricamo prezioso di pizzo
che vela e svela delicato segreti incomprensibili
dellumana esistenza
delle multiple dimensioni temporali.
(scolto fra il basalto
le ultime donne bianche che offrono piacere
con carne di seconda, terza e quarta mano
facendo sconto deconomia globalizzata in crisi
all"talia marginale scordata
alla giovane (frica nera
riversata dalle onde.
(scolto le femmine di mogano che pi gi
prorompenti, vivono viva dallinterno delle case
questa citt andata che respira
che hanno ingurgitato in comunit individuali
istintive, coi figli ei compagni, il nostro spirito
e saltano le nostre orme, le nostre ultime impronte
i nostri affanni, le nostre pulsazioni
al di qu di )irgenti, in via *allicaldi
la bellezza
nel mondo nostro che fu.
(utore : +ichelangelo ,aldara
(grigento -. dicembre ./-0

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