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Francesco Lamendola

Che ne sar delle nostre piante ora che stiamo partendo per le vacanze?
Si parla sempre del problema delle vacanze estive a proposito del problema degli animali domestici: a chi lasciarli, come lasciarli; e, soprattutto, della vergogna di quei padroni che li abbandonano nei campi o al margine di una strada. Ma che ne sar delle nostre piante, del nostro piccolo giardino, del nostro terrazzo o balcone fiorito, ora che stiamo per partire per le vacanze, che ci terranno per qualche settimana lontano da casa, proprio nel periodo pi caldo dellanno, quando le piante avrebbero bisogno di pi frequenti annaffiature e di cure pi assidue, ad esempio contro eserciti di piccoli ma implacabili nemici, le formiche e gli altri insetti parassiti !on ci sembra per niente futile dedicare una riflessione su questo argomento, convinti, come siamo, che coltivare delle piante in casa implichi lesistenza di un rapporto significativo fra luomo e gli altri esseri viventi, e quindi una responsabilit ben precisa da parte sua, che non pu" essere elusa in nome di un capriccio o anche di una esigenza di per s# legittima, ma che releghi in seconda posizione il dovere di provvedere alla loro vita e al loro benessere. Ma, come dice $lain %e &enoist, il fatto ' che, oggi, al principio del terzo millennio, siamo diventati bens( pi umanitari, ma, in compenso, stiamo diventando sempre meno umani: ed ' proprio dellumanit prendersi cura dei viventi che da noi dipendono, siano essi umani o non umani; cos( come lo ' ricordarsi dei viventi di ieri, ossia dei nostri cari che hanno lasciato la dimensione temporale dellesistenza e sono andati ad aprirci il sentiero in direzione di quellaltra, che tutti ci attende dopo la morte. %immi come tieni la sepoltura dei tuoi cari defunti, e ti dir" chi sei; dimmi come ti prendi cura dei tuoi figli piccoli e dei tuoi genitori anziani, e ti dir" chi sei; dimmi come sai farti carico del benessere del tuo cane o del tuo gatto, delle piante del tuo balcone e del tuo terrazzo, e ti dir" chi sei, in che cosa credi, quanto vali come essere umano. $ndare in vacanza ' un diritto, certo: ma, come tutti i diritti, non pu" porsi in maniera assoluta e incondizionata, bens( in relazione con i diritti degli altri e, in particolare, con i diritti di quanti dipendono da noi. )he la pianta sia una creatura vivente e senziente, ' cosa talmente ovvia da non esservi neanche bisogno di insistere su questo punto; piuttosto, sarebbe giusto ricordare che, nel momento in cui labbiamo acquistata, ce ne siamo assunti la responsabilit; e che, inoltre, essa ci ha dato molto, in termini di bellezza e di vitalit, allinterno della nostra casa, portandovi una nota gaia che ci ha aiutato a sentirci in un ambiente familiare ed amico. *n ogni caso, il fatto di dover programmare le nostre vacanze tenendo conto, fra le altre cose, delle piante da appartamento che, senza le nostre cure, potrebbero morire, non dovrebbe apparirci come un nuovo problema da aggiungere a tanti altri, ma sotto la luce di una normale sollecitudine nei confronti di qualcuno con cui abbiamo stabilito una relazione affettiva. !aturalmente, esistono delle strategie per conciliare le nostre esigenze con quelle delle nostre amiche piante. Se dobbiamo stare via solamente tre o quattro giorni, sar sufficiente bagnare bene la terra o metterle, con i vasi di terracotta, sul fondo della vasca da bagno, lasciandovi ristagnare due o tre centimetri dacqua; limportante ' tenerle lontane dal sole pi intenso, spostandole dalle finestre e dai balconi.

Se, invece, sappiamo che staremo via due o tre settimane, o magari per un tempo ancora pi lungo, allora la cosa cambia aspetto. ,e vacanze estive, in particolare, coincidono con il periodo pi caldo dellanno e, quindi, anche con la stagione in cui le piante sono pi vulnerabili e pi bisognose di cure, particolarmente di essere annaffiate. -oich# la quantit dacqua di cui le piante hanno bisogno dipende anche dalle condizioni di luminosit, un buon accorgimento ' quello di creare la penombra nelle stanze, abbassando le persiane o avvicinando le imposte. Ma, naturalmente, non basta; bisogna ricorrere o a un sistema di auto.annaffiatura, oppure allassistenza di qualche amico o vicino di casa. -er lauto.annaffiatura, si possono utilizzare una bottiglia di plastica per ogni singola pianta, oppure un secchio per due o tre piante; riempiti dacqua e posti ad unaltezza superiore a quella delle piante, saranno poi collegati alla terra nei vasi mediante delle strisce di stuoia filtrante /o grossi fili di lana intrecciati o strisce di stoppino per lucerne0. -er le piante di dimensioni pi grandi, esistono degli appositi vasi auto.annaffianti, ossia vasi doppi o vasi provvisti di appositi serbatoi; il collegamento fra lacqua e la composta ' sempre assicurato da uno stoppino o da una membrana porosa. -er", diciamolo chiaro e tondo, il sistema migliore per provvedere alle piante da appartamento, quando ce ne andiamo in vacanza o quando dobbiamo allontanarci per un viaggio, ' quello di rivolgerci a degli amici o a dei vicini di casa, ovviamente scegliendo delle persone affidabili e che amino almeno un po le piante. -aradossalmente, infatti, il pericolo maggiore che corrono le piante, quando le affidiamo ad altre persone, non ' che queste ultime si dimentichino del compito loro assegnato e trascurino di annaffiarle, ma che eccedano in zelo e le bagnino eccessivamente, rischiando di farne marcire le radici. 1cco, dunque, che laffidamento delle nostre piante diventer una buona occasione per verificare lo stato delle nostre amicizie: cos( come non affideremmo a chiunque una cosa per noi preziosa, allo stesso modo non ci rivolgeremo a persone distratte, superficiali o poco responsabili, al momento di affidar loro le piante cui abbiamo dedicato cure amorevoli durante lanno. *n ogni caso, lo ripetiamo, limportante non ' vedere la cosa sotto laspetto di un problema che ci causa angustia e fastidio, ma come la naturale necessit di contemperare le nostre esigenze con quelle delle nostre amiche piante. $llo stesso modo, se ci ' lecito il paragone, il vegetariano non ' colui che vede la propria dieta come un problema, il problema di non mangiare carne: se cos( fosse, il suo pensiero sarebbe incentrato sullaspetto negativo di ci" che va evitato, e non su quello positivo della scelta alimentare che si ' deciso di compiere. 2ra, cos( come, per il vegetariano, il fatto di escludere la carne dalla propria dieta non costituisce un problema, allo stesso modo, per la persona che ama le proprie piante, le conosce una ad una e sa quali sono le loro rispettive necessit, dover pensare a qualcuno che si prenda cura di esse in sua assenza non costituisce in alcun modo una sgradita difficolt, perch# il suo pensiero positivo va a ci" che ' bene per esse, nel contesto di una relazione armoniosa fra lei e loro. !essuno ci ha obbligato a tenere delle piante in casa, cos( come nessuno ci ha obbligato a prendere con noi un cucciolo di cane o di gatto, dei pesci rossi o un canarino che, col suo canto, allieti la nostra abitazione; ma, una volta che abbiamo deciso di farlo, volontariamente o anche per compiacere le persone che vivono insieme a noi, ne deriva un rapporto che ' fatto anche della consapevolezza delle nostre responsabilit. -u" essere che non troviamo nessuno a cui affidare le nostre piante, perch# gli amici o i vicini sono tutti via, anchessi, proprio in quel periodo. *n tal caso, non ci restano che due alternative: trasferire tutte le nostre piante in casa di qualcuno che non ' via, ma che non potrebbe venire a casa nostra /ad esempio, un parente anziano che non guida lautomobile0; oppure spostare le nostre vacanze o, al limite, rinunciarvi. 3

4 chiaro che, se si fanno le cose per tempo e le si pianifica opportunamente, questultima eventualit dovrebbe essere scongiurata; se, invece, la decisione di partire giunge improvvisa, allora il rischio di non riuscire a sistemare adeguatamente le nostre amiche piante aumenta considerevolmente, perch# non possiamo immaginare che gli altri siano sempre l(, pronti a soddisfare i nostri desideri. $nche considerata sotto questo aspetto, la cosa tende ad assumere una valenza pedagogica nei nostri stessi confronti: ' una occasione per verificare la nostra maturit, per mettere alla prova il nostro grado di affidabilit verso chi dipende dalle nostre cure. 5n bambino, cui venga affidata la responsabilit di prendersi cura di una pianticella, oppure di un piccolo animale, sperimenta su di essi il proprio senso di responsabilit, lo costruisce giorno per giorno, lo fortifica attraverso le piccole rinunce che esso comporta. 1cco perch# sarebbe importante che ad ogni bambino venisse affidata la responsabilit di una pianta in vaso, oppure di un balcone o di una terrazza fioriti; e anche, naturalmente, di una piccola tartaruga, di un uccellino canoro, di un gattino o di un piccolo cane: solo cos( quel bambino, crescendo, svilupper lamore per le piante e gli animali e, al tempo stesso, allener e metter alla prova il proprio personale senso di responsabilit. )os( come ' impensabile dimenticarsi di dar da mangiare a un animale, ' impensabile dimenticarsi di annaffiare una pianta, specialmente nella stagione pi calda: ' giusto che il bambino abbia del tempo per giocare e per tante altre attivit, ma ' altrettanto giusto che impari ad abituarsi a non vivere solamente di diritti, ma anche di doveri. 1, inoltre: come ' bella una casa rallegrata dalla presenza delle piante; quante cose ci dice, sulla sensibilit e sul senso estetico del suo proprietario, un appartamento che, non disponendo di un giardino allaperto, si addobba di fiori e di verde sui terrazzi, sui balconi, nelle stanze, sfruttando ogni angolo possibile, magari con i viluppi del ciclamino che si attorcigliano, sul muro esterno, lungo il tubo della grondaia. )ome ' bello vedere l$zalea e la &egonia dai fiori variopinti; la %ieffenbachia dalle verdi, grandi foglie esotiche; il 6icus dal portamento sobrio ed elegante; la 7ardenia dalle foglie lucide e i bianchi fiori profumati; la !ephroplepis e le cento altre variet di 6elci dalle fronde ricurve e le foglioline sottili; il solenne e vigoroso -hilodendron; la Saintpaulia, o 8ioletta africana, dai fiori vivacemente colorati; la robusta Sansevieria, col suo aspetto tipicamente tropicale; e la 8riesia dalle brattee di un colore rosso brillante9 4 come avere in casa un pezzo di natura, un angolino di bosco o di prato o di montagna: chi possiede un animo gentile non pu" non sentirsi confortato dalla presenza di queste amiche silenziose, che accompagnano i nostri pensieri pi sereni e sono come le 8estali della nostra intimit domestica. 5na casa senza piante e senza fiori ' una casa triste e vuota; un anonimo luogo di soggiorno, pi che una casa, nel pieno significato della parola. 1sperimenti fatti applicando gli elettrodi della cosiddetta :macchina della verit; alle foglie delle piante da appartamento indicano chiaramente che le piante percepiscono, a livello emozionale, la personalit di coloro che entrano in una stanza e che si avvicinano ad esse, con intenzioni benevole o maligne. -eraltro, ogni buon giardiniere sa che le piante non sono indifferenti al modo in cui vengono innestate, potate, annaffiate, concimate: non solo alle azioni in se stesse, ma anche alla mano che le compie e alla qualit dei sentimenti che la animano. ,e piante sono creature che possiedono un linguaggio, comunicano fra di loro e, molto probabilmente, :sentono; e :pensano;, nel significato che noi generalmente diamo a queste parole, allorch# parliamo di creature animali: vi ' un profondo mistero, nella loro vita, che la scienza positivista non ' in grado di cogliere e neppure di sfiorare. -erci", quando le vacanze si avvicinano, ' giusto preoccuparsi per tempo, al fine di trovare una soluzione adeguata per le piante che abbelliscono la nostra casa. $nche da ci" possiamo misurare che genere di persone siamo noi stessi< =

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