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oppure «D», ma soltanto verso «B ». Essa non pud neppure passare da «D» ad «A» 0 «By, ma
solo a « €», ¢ rispettivamente da « G » a «D >, Non esiste quindi alean collegamento tra il conduttore « A» —
«By ed il conduttore « C» «Dy, Fissiamo quindi la seguente convenzione
ate indicano che fra di loro non esiste aleun collega-
Negli schemi, le linee semplicemente in
mento elettrico.
Se si vuole invece indicare che due
collegate elettricamente nello
segnare nel punto dincrod
Collegamento 1 Slob peonp
dove dovrebbe esserci il co
[i=e 14a 30 punto (fig. 21-b). (Immaginatevi che il pun-
{o rappresenti Ia saldatura tra Te due lines col.
legate).
o) D
Conduttori inerociati In questo caso, ciot nella rappresentazione del-
Conduttonincraciati Colleaahealora 21-b (a sinistra), la corrente pud passare
senza colleamento (ediseqnato un puntoy da cA» in «B»¢ in« D » come pure da « B»
in «A» e in «D>». Lo schema a destra nella
fig, 21-b indica due line
che sono nello stesso tempo collegate elettricamente, La corrente pud passare da «A>, sud
punto Pincrocio, contemporaneamente in « B», «C» 6 «D », Essa potrebbe anche seorrere, prov
«Do», verso «A>, «C» 0 «B», Coneludendo :
Ie ince che si inerociano ¢ che presentano nell’
Negli se tersezione un grosso pu
no che este sono collegate tra loro.
mpianto dotato di due a preilisposte in modo che, quando
preme ill pulsant. sempre soltanto o uno o Valtro di essi. Per raggiungere questo scopo si usa u
commutatore, come schizzato nella fig. 22. Questo commutatore lascia passare la corrente attrayerso 1a swoneria
jeria «2», secondo la posizione, in ent si trova, e si presenta all'incirea come & m
In certi casi pud e:
Disegnate ora nel vostro quaderno d’esercitazione (che dovrebbe sen
pro trovarsi a portata di mano durante lo studio delle Dispense) i eol-
legamento della fig, 22 ¢ indicate con le frecee il percorso della cor-
rente per entrambe le posizioni del commutatore, Cid vi potra service
Aosercizio,
Quando si desidera che, premendo il pulsante, suonino contempora-
neamente due campanelli i i, bisogna effettuare
il collgamento della fig. 24. Premendo indifferentemente, sia il pul
sante «1», come il pulsante «2» stoneranno in ogni caso entrambi
i campanelii. Dallo schema risulta inoltre chiaramente che le due
nerie sono collegate in serie tra loro.
Alle volte potrebbe darsi che la tensione delle due pile collegate in
serie non fosse suffciente per far funzionare i due campanelli. In que-
sto caso non esiste altro rimedio che quello di aumentare la ter
.. aggiungendo altre pile in se
1
Secorido la posizione ast commuta—
Fore C,pnemendoiilpulsante suanere:
Tunoappuret'aitna ésmpsnelio.
ne, il che
Per comprendere meglio quest’alfermazione, pensate ai tre womini co
pieni dacqua. Se essi si dispo
ono uno dietro Palteo (cioe
serie), Valtezza di caduta
quindi Ia pressione dell'acqua
diventano maggiori. La « pres
sione » dell"aequa vorrisponde
alla upressione» elettrica, ciot
alla tensione, Collegando quine
i pitt pile in serie, & possibile
aumentare Ia tensione e atte-
valore sufficiente per
0 di entrambe le
Disegnate ora nel quaderno il
medesimo i oa commu
legati in ser
come nella fig. 24, ¢ con una batteria eostituita da quattra
uuSe ci
sono parecehi campanel
He int parallelo, Oecorte «
periore che non nel solite caso, poid
Premendo un pulsante qualsiasi
suonanofuthicampaneliinsieme
Or
Premendoipulsante 4 svonano.
entrambiicampanelli
lpusanre2 svone un ssiocamps-
in
= In questi
e negli ospe
mera proviene
Supponiamo pe
tivo a cartellini,
impianto di
enon pit attratta dalf'elettromagnete, Invece la leva A ed
loché & facile verificare da quale camera proviene la chiamata,
jiamata a cat
mento meecanico del disposi
che devono suonare tutti contemporaneamente, quando si preme uno qualsiasi
bisogna di solito eseguire i collegamenti s
nati
la fig. 25. In questo caso tutte le suonerie
rado di erogare unvintensita di corrente
rente coll
corrente,
1,5 volt per avere 3 volt. i
olleghiamo una seconda costituita
re dla due pile da
cosi il primo esempio di un collegamento « misto »
tra loro, e abbi
Spesso si richiede Ia costeuzis
nel quale premendo I'no d
diun impianto
indieato nella fig. 26.
Se le due suonerie sono ug
suoneranno pitt piano di qua
\do il pulsante « Ly esse
jo suoni la suoneria sola quando
si preme i pulsante «2». Gid & facilmente comprensibile, it
quanto nel primo caso le due suonerie sono collegate in
tre nel secondo caso vi ® una sola sto ta pera
sempre dalla medesima batteria, Infatti
le pile collegate in serie erogano una tensione
Com
superiore, cosi gli utilizzatori di corrente coll
setie tra loro richiedono una tensione superiore
DISPOSITIVO DI CHIAMATA A CARTELLINI
Spesso accade ch | debba poter asionare la
anti pulsanti, Contempo-
non venga premuto
allora comparira la cifra «
lispositive di q
Un piccolo elettromagnete & collegato in serie con
Ia stioneria (fig. 27). Premendo il pulsante nume-
ro 2, la corrente passa non solo attraverso alla sio-
neria, ma anche attraverso I'elettromagnete EM.
imperniata in D.
a un altro
Una piccola levetta di ferro H
Viene attratta dall'glettromagnete ¢
braccio di leva A. All di questo
braceio & fissata una piastrina o cartellino portante
la cifra «2», Per azione del proprio peso, il ear-
tellino ‘lietro una del
quadro, di modo che diventa visibile
viene abbandou
posizione di
cartellino col
Quando il pulsante nella camer
to, Ia leva torna di scatto nella
4 mostra anche in forma
lini per tre pulsanti.
‘0. In realti
clettromagneti ¢ le leve vengono sistematiralmente il quadro i
chiamata @ munito anche di
Wicatori, previsto
per sci locali. TI hottone che sporge late-
ralmente a destra dalla cassetta di
lini serve a riportare le leverte
nella posizione primitiva, ossia a « cancel
lare » i numeri nelle finestrelle
L--4-
Cassetta 3 cartel-
lin evvisatoni
nelli_ sono collegate in
parallelo tra loro, come
vanno collegate le pile
della batteria?
Come si chiama un di-
spositive che permette
di indieare da quale ea.
mera sia stato stionato il
campanello?
Cassetraa
cartellini
Impianto semplice dichiamata.a carfellinicon suonenia
RADIOTECNICA
jone di quella Dispensa vi é stato
si tratta dapprima soltanto di rendery nei loro
Cid vale anche per questo Capitolo nel campo della radio-
invece verranno trattati in dettaglio piit ava
twpettt principal
teoaten. T procedi
La radioteenica §, come sicuramente i
‘ma cosa, conoscere queste onde:
sapete, la tecnica delle onde elettriche; dobbit
Le onde elettriche
Come sapete, le antenne delle stazioni radio irradiano delle invisibi ‘onde non sono pe-
x) tutte gual. Infatti esse possono trasportare non solo det programmi radiolonici, ma anche det segnali di
oltre alle vere © proprie stazioni radiofoniche, esistono pure i trasmettitori radiote-
i trasmettitori di televi che trasmettitori per numerosi altri
scopi (fig, 30).
Per comprendere piit rapidamente, cosa sono le onde elettriche €
conoscere le loro proprieti, conviene ancora ostervare le onde nel-
Facqua, le quali, nella loro formazione e propagazione, hanno
con le onde elettriche,
Quando un sasso viene fatto cadere nell’acqua (
no attorno al punto di caduta delle onde concent
no allontanando sempre pi
Im
31), si forma- Onda nacictelegnatica
ie che si val
sei ‘Onda difelevisione
Wacqua sia sistemata una grande parete di
vetro, dietro la quale possiate contemplare i fenomeni della forma-
zione e della propazazione delle onde, come rio (fie
gura 32).
Lasciando cadere in acqua un sassolino piccolo, si formano delle
onde piccole (fi
mano delle. gro
frammezzo (fig. 33).
32). Se invece si butta um sasso grosso,
‘onde con alte creste ¢ profondi ayvall
3Fig 36
Le onde sono dunque
onde negative, T
infatti ©
«lunghezza onda »
mza_che passa
monte ed il termine
«B> della valle sue-
powono existere
i asst
dalle fig
quindi
poco
profonde. Nel
primo caso si parla di onde deb oli (fig
di onde far ti (fig, 37). Pitv alte sono le xe
profonde le semionde negative, e pit: forti di
(fig. 38).
ntano le onde
E necessario tenere ben presente che la lunghezza d‘
non ha nulla a che vedere con la intensita (0 a
piexza) delle onde, Con identica Iunghezza d’onda sip
sono avere ande Forti ¢ deboli, con Ita dalla figura 39. Pitt
le onde si allontanano dal punto di caduta della pietra (detto
« punto di perturbazione ») pity deboli diventano, Cid & rap-
presentato schematicamente nella fig, 40. Osservate che la lui
ghezza delle onde rimane sempre la stessa, per quanto le onde
vadano diventando.
sempre piit debol
Fig. 37 La distanza «1» &
uguale alla distanza
‘Onda debole
Taspetto delle onde che vanno mi
se non incontrino aleun ostacolo.
| «IL, © cost pure
alla distanza « HI »
ed alla distanza
«IV>.
Se immaginiamo u-
perficie doll’aeq
eer (fig. 41, pa
vediamo chiaramet
te Ia forma delle
nite, per quale direzione venga tracciata la sezione:
calmente che es
na
mpre Jo stesso, supponendo natOnda fortissima
turalmente avere un’al
chi alle volte si formano delle onde cor-
te, altre volte delle onile lunghe (fig. 42).
Della di
ri trattato dettagliatamente in seguito,
ente lunghezza delle onde vi
Fi
Vacqua, che sono vi
ora abbiamo trattato delle onde nel-
Bisogna ora
aggiungere che esistono (oltre a quelle
elettriche) altre onde invisibili, p. es. le onde sonore.
Le onde sonore si propagano, partendo dal punto di perturbazione, in modo analo;
« perturbazione » nel caso delle onde sono-
re} sempre una sorgente sonora, p. es, una
a (fig. 43).
Contrariamente alle onde dell’a
qua, le onde
sonore non si propagano su un piano n
tutte le direzioni e quindi anche lateralmen
te, verso il basso @ verso alto. Anche le on-
dal punto di per-
turbazione si indeboliscono sempre pi, pro-
de sonore, allontanand
prio come le onde dell’aequa.
Questo smorzamento delle onde sonore non
si pui percepire con Vecchi
un organo apposito per la sensazione del
dal punto di perturbazione,
fica appunto,
che Vonda so indebolita durante il percorso dalla sor-
io (fig. 43).
gente al nostro orece
Anche la Iuee
tuita da onde dell’aria, bensi da onde dell’
oto ondulatorio; Ia luce perd non & costi-
‘a apiegate
lo basta cone
subito che cosa si intenda per « étere ». Ad og
statare che anche le onde I opagano in modo simile
alle onde sonore ed alle onde dell’acqua (fig. 44). Anche le onde
la radio sono onde invisibili dell'etere (fig. 45, pag. 16}. Esse
prop: i
300 000 chilometri al secondo. Le
sai pi
wwe soltanto
: la loro velocita di propag:
30 metri al secondo,Cui nan si sone,
, mole ite
/
Laluceé unmoto
ondvstonicdelierene:
dell’
Leonde radio sone onde deiterere
Velocita cypropagazione bir
30000o%rn alsedondo
netr
lobo. stess
non pud essere il veieolo della Ince, poie
& appunto Varia, ma qualche cosa daltre, VPétere.
Il suono inveee, a differenza delle onde elettriche © della luce, ha come suo veieolo Varia. Infani il vento
anon pud far deviare la luce
urgano, ma le onde radio arrivano uzualm
far deviare il sono dal suo percorso,
fortissimo, pud esservi Ia tempest 0
al nostro appareechio: infatti le onde radio sono onde dell’é
Ora voi osserverete:
& stato detto
radio e le onde Iuminose si comportan
Entrambe le onde, quelle della radio e quelle della uc
ferenti tra di loro quanto lo possono essere le onde de
consideriamo
mo che anche questi si distinguono dalla
attraverso anche a corpi solidi non trasparenti.
16
re, Essi dicono ch
cosa, ¢ per
lo chiamano « étere »,
itiamoci quindi all’ipot
verso, Esso non cominci
no, Varia stessa ch
Wetere, e lo & pure la mates
Liétere & dappertutto!
ravers il eorpo-solido « vetro », dat
Tuminose non sono altro che onde ‘ell"étere
che le onde elettriche — le radioonde — passano attraverso
le pareti delle ea
. dato che tra
daria, in questo caso dovrebhe regnare presso di noi la pi
inche in ogni corpo solido, ¢ 4
come le onde elettriche ».
nfatti trascurata wi
wt terza specie di onde dell’étere, ¢ precisament
e dalle onde rad
Che cos’ Pe étere »?
E stata usata poco fa la parola w étere », €
cosa si intende per etere? Si dirchbe quasi
che Fetere @ un concetto un po” astratto,
maginato, in mancanza di meglio, dagli sei
Lietere & un « qualchecosa » i
bile che dovrebbe compenetrar
riempire tutto Puniverso, ¢
pud né contenere, men
Quando, usando un'espression
parla della rondine che si libera
‘usa appunto una loc
una constatazion
si solleva nell aria
sollevarsi a grande altezza, ma solo fin dove.
per mezzo delle sue ali, essa pud sostenersi
sullaria che 1a circonda, Pit grande + Pale
teaza dal livello del terreno, e piit leggera di-
viene Maria, finché alla fine non esiste addi-
rittura pit. Eallora?
Noi sappiamo che la terra & cireondata da
strato d'aria, 'atmosfera, Pertanto & co-
me una palla a di-un involucro daria,
sospesa nello spazio yuoto dell’universo. Cosi
almeno diciamo noi profani; gli seienziati in-
sia ynoto e che lo spazio sia ripieno
«qualche cosa » indefinibile, appunto I’
1 & possibile che in qualche Inozo
nulla; dappertutto vi & qualche
ome a questo « qualche cosa », essi
> Pétere riempia 1
fa soltanto li, dove finisee V'a-
ireonda la nostra terra & compe
che costituisce il
Ggni corpo solido
F tavolo, ogni alber:
ware ebe 1a
che le onde
© cos) pure
sole ¢ la terra si trova uno spazio immenso
mpenetrabile oseurita; ma veieolo della Ince
le onde elettriche, Pud tirare un vento
nte alla nostra antenna ed
la Tuce non attraversa i
mentre p
indi anche net
oss, TH fatt
in modo completan
Hla catinella del lavabo.La spiegazione del diverso comportamento delle varie specie di onde & semplice. Tutto dipende dalla rapidith
delle vibrazioni delle onde, e cio’, se sono molte © poche le onde che passano in un secondo.
Le onde luminose sono onde dell’étere che hanno certi dati numeri di vibrazioni o di al secondo; le
onde Réntyen o raggi Réntgen compiono un altro numero di vibrazioni al secondo; le onde radio a loro volta
La diversiti del numero di vibrazioni al secondo @ Ia causa del diverso comportamento delle onde
dell’ étere.
Lire tipi di onde citati a titolo d'esempio, onde luminose, onde radio e onde Rénigen, non hanno altro di
differente che il numero delle vibrazioni al is ela loro Lan
ghexza d’onda. Spiegheremo pitt tardi la relazione che sussiste tra i je vibrazioni e Ja
Iunghezza d’onda.
non & P'étere da solo il ve
ticolarmente dell’um
E per vero
dizioni dell’
rio laghi
olo delle onde eletiriche. L’esperienza insegna che differenti eon-
+ parti fi, € differenti conformazioni del terreno (montagne, boschi, ma-
itano una notevole influenza sulla propagazione delle onde elettriche.
Non si pud dire senz‘altro, fino a qual punto gli stessi corpi solidi (sassi, metalli, alberi), siano i veicoli delle
e clettriche o onds railio. Si pud perd fare la seguente ipotesi: che cioé in aleuni corpi solidi Ia supposta
crea sia piit densa, © che percid questi corpi siano migliori conduttori delle onde elettriche. In altri
jere sarebbe inyece meso denso: questi sarebbero pertanto meno conducenti per le onde.
cere, il quale, be
i, pure diventato un importante fondamento
corpi I
Forse il tempo non & lontano, in cui anche la scienza potri dare
ch’ possa dirsi una scappatoia all'imbarazzo degli scie
molte legsi della fisica, E cost questo concetto puramente teorico ha giustificato la sua esistenza, Non > qui il
Juogo per trattare pit) ampiamente questi problemi, ch verranno forse ripresi im seguito,
prosegnire nello studio, & bene vedere chiara Vimportanza delle onde in ge1 sremo esat-
elle correnti elettriche che obbediscono alle legai delle onde; la loro intensit Ie onde di
Facqua, eppure esse sono del tutto differenti dalle onde dell’étere. Anche il calore @ un fenomeno ondulato
Dazli spazi dell'universo giungono sulla terra onde im ¢ ancora poco note. I! movienento ondulatorie
una meravigliosa legge della natura che incontreremo di frequente. Dalle onde dell’acqua, alle on
della radio, del calore, della luce, giungiamo alle onde Réntgen ed a sempre pitt misteriose onde prove
Ie profondita del cosmo, Ma se (i fondamentali della lunghezza d’onda ¢ del'ampiezza dell’onda
rimangono i medesimi. Vi parris forse
po” strano ch
ne nella me
fe i concetti qui trattati, per poter essere ben agguerriti in seguito,
Domande
sone le parti che compongono un’onda?
ne passa tra la lunghezza ‘onda © Pampieazn dellonda?
thiama il punto da cui si dip.
onde sonore sono onde dell’aria o dell’étere?
Qual é la velocita di
6. Che cos'e il
propagazione delle onde I
ificato fisico di « étere »?
MATEMATICA
Ora viene un capitoletto molto fac
imparato a seaola ¢ che adoperate
4. La moltiplicazione dei numer
A stato detto nella Dispensa N. 1, dei numeri che debbono essere moltiplicati tra loro, si chiamano
Il risultato si chiama prodotto.
Ba in Sin = 120
(fattore) (fattore) —(prodotto)
eppure vi sari ugualmente utile di ripetere aleune nozioni cho avete gi
‘ontinuamente nella vita di tutti i giorni.
Dovendo moltiplicare tra loro numeri di pid eilre, p
tiplicare ciascuma cifra del secondo fattore con ciasen
tore, B inutile spiegare eid pit: dettagliatam
82, 28, bisogaa mol.
cifra del primo far
stato ancora detto, ma voi lo sapete wit. La div
alle
30 modo che la sottrazione & Voperazione inversa dell’add
Jone & Toperaziono inversa dellamoltiplis
4=8
divisione: cy
ara 8
2 oppure
Le parole: « divise per» si esprimono col segno « : » oppure con la lines di fraziones si serive quinds
B24
8
oppure 7
Dividendo il numero 42 per il numero 6 si ottiene 7, 0 meglio « 7 interi ». Infatti il 6 & contemmto senza resto
nel 42,
jidendo invece il 50 per 6, rimane un resto di 2; nel numero 2 il 6 non & pid contenuto un n
di volte, ma solo 1/3 ossia 0,33 volte.
50:6 = 8.33
4 0 8,33 & costituito da B interi,
48 3 . La prima cifra a sinistra della virgola (8) esprime le
20 uniti, Se alla sinistra della virgola ci sono altre cilre, 1a seconda esprime le
18 decine, la terza le centinaia, la quarta le migliaia e cosi via, La prima cifra
a a destra della virgola (3) esprime i decimi, la seconda i centesimi, la terea i
€ nillesimi ¢ cosi via.
Una espressione numeriea che contiene non solo interi, ma anche cifre a destra della v
«numero decimale>. Le cifre a destra della virgola si chiamano «decimalin.
Dovendo moltiplicare un numero intero con un numero decimale. si esegue la moltiplica senza riguardo alla
virgola e si separano poi i decimali nel prodotio in medesima quantiti come nel fattore, contando da destra
LU numero decimale 4,36 possiede duc decimali, cosicch bisogna separare
con Ia virgola due cifre, contando da destra, nel numero 10900. 1) risultato &
pertanto 109.00, op}
Dovendo moltiplicare tra loro due numeri deci w allo stesso mo-
do la moltiplica delle due espressioni numeriche. Nel prodoito si separano
tanti decimali, quanti sono complessivamente i decimali dei fattori. Ciascun
Jattore ha due decimali, per cui bisogna separare quattro decimali nel pro-
dotto, Tl risultato ¢ quindi 27,3350.
Esempi
4630,21 + 0,00042 Nel terzo esempio un fattore possiede due decimali e V'altro cinque, per cui
1852084 nel prodotto bisogna separare sette decimali. 11 risultato & quindi 1.914692.
926042
1, 9446882
7. ba di
decimali
Dovendo dividere un numero intiero per un numero decimale, oppure un uumero decimale per un numero in-
tiero, si comincia a mettere una virgola in fondo al numero intiero aggiungendo dopo la virgola tanti zeri quan
Ai sono i decimali del numero decimale. Dopodiehé si possono cancellare le virgole e si esegue le divisione allo
stesso modo come per i numeri interi.
Esempio: 156
Poniamo una virgola in fondo al numero intiero 456 ¢ aggiungiamo due zeri, percha Ia frazione
punto due decimali. Si ha allora:
456,00
1 ora c'@ Ja stessa quantita di decimali dopo la vi the le espressioni nui
tralasciare le virgole od eseguire 1a divisione come per i numeri interi.
A560 B21 = 142,05
jone dei numey
2 = 2
21 possiedeEsempio: 3,618: 42
Faceiamo seguire il
3.618: 42,000.
‘Ora si possono cancellare le virgole: 3618: 42000 = ?
Edd ora si eseguisce 1a divisione con questi due numeri interi.
3618 = 42000 = 0,086
361800
336000
258000
252000
000
z
da una virgola e tre zeri (perché il numero possicde tre decimali dopo la virgola)
IMPIANTI TELEGRAFICI
Che cosa é € cosa significa « telegrafia »? Chi conosce le lingue antiche, ci dirh che Tespressione & com
dalle parole greche « tele » ~ « lontano » ¢ « grafein » = « serivere », ‘essa signifiea la trasmissio-
ne a distanza di segni di serittura,
A legrafia? A trasmettere delle notizie con Ia massima yelociti possibile in luoghi lonta
mo si pud far cid? Occorreri certamente una forza capace di agire in distanza, Questo ragionan
_ sulla strada giusta, che segue nello stesso tempo lo sviluppo storico della telegrafa. La segnalasione a distanza
presso T'uomo primitivo mediante grida emesse a gran voce da un punto allaltro della foresta; ma
questi suoni sono udibili a distanze assai limitate. Ed ecco 'uomo sviluppare un sistema di vera telegrafia a
perare distanze maggiori, e di cui abbiamo T'esempio ancor oggi nelle segn:
dagli indigeni dell’Africa col tamburo. Tuttavia l'womo civile va alla ricerea di mezai sempre
serve la E co
avioni eseguite
luecichio delle stelle
pertanto si utili
it che il suono, Ia luce sembra adatta a superare grandi distanze, com
da inf
inoso, nel cielo noth
tanze mandano a noi il loro messaggio In
© per In ssione di segnali, cominciando con i tuochi acest sulle altare, e terminando con uso del
eaunocchiale © del riflettore, Il telegeafo ottico ha perd puro i suoi difetti. Per superare le grandi distanze so-
ho necessarie numerose stazioni intermedie che devon ‘ollegamento visivo tra di loro.
la nebbia, Ic comunicazioni non sono pil Ecco perché, quando si
‘a era un portatore ideale di notizie a eee tatiana ie
ti dal mezzo migliore.
G1 primo telegrafo che utilizzava la corrente elettrica per In tasmissione delle notizie venne inventato nel 1809
da Tommaso von Simmering. Questo apparecchio era perd assai complicato e richiedeva una
quant di trasmissione, per cui non assunse mai importanza pratica. Fortunatamente, l'idea di Sim-
miering venne raccolta e sviluppata da altri scienziati, fra cui ill Gilosofo ¢ matematico F. G. Gauss, il
dopo aver un giorno vis ering, riconobbe il valore dell’invenzione. Assieme al suo amico Gi
10 Weber, professore di fisica a Gottinga, Gauss perfeziond il telegrafo di Sémmeri i
a differente.
1 due seienziati sapevano infatti
deviato dalla sua direzione, quando si fa circolare una corrente
attraverso delle spire di filo ayvolte attorno alla bussola (fi-
zara 46), Inoltre sapevano che la deviazione @ maggiore 0
meno intensa, ¢ che, invertendo il senso della corrente, cam
bia il senso della deviszione del’ago, Essi pensarono quindi
re corlesto « strumento », cio’ la bussola a di
spire sovrapposte, per la trasmissione a distanza di notizie,
fatti un tale « strumento » si pud azionare anche a distanza;
basta solo disporre i fili di collegamento abbastanza Iunghi.
Presto perd si vide che anche questo semplice dispositive te:
egrafico non era sufficiente. Fu solo il telegrafo
scrivente di Morse che rinsei ad imporsi veramente nella pratica
Telegrafo Morse
11 pittore ameri
oni di fisiea, parlando eon am
jo Samucle Morse, un uomo di valore, che nutriva vivo interesse anche per le que-
espresse nell'anno 1832 il pensiero che la corrente elettrica si potesse
Il suo apparecchio telegrafico, il cosidetto ricevitore serivente Morse, ha
itti i paesi, € dobbiamo a Ini Vinvenzione del vero, pratico telegrafo clet-
jetico. I primi esperimenti di Morse non ebbero i risultati sperati, ed egli stava git per abbandonare i
suoi layori, quando venne a conoscenza di un concorso indetto nel febbraio 1837 dal Congreso americano, allo
seopo di ottenere proposte per la realizzazione di impianti telegrafici. Morse decise immediatamente di parteci-
Pare al concorso e si applicd con tale impegno al perfezionamento della sua costruzione, da essere
19nel settembre del n
1846 poi Morse pot
‘desimo anno di invitare a prendere visione del suo apparecchio. TI successo fu grande, Nel
far brevettare un secondo modello ancora ulteriormente migliorato, che rappresenta il pro-
totipo di quello che, con lievi modifiche non sostan-
ziali, 2 imttora in uso ovunque.
In fondo il telegrafo Morse & un disp
tivo semplicissimo, Un elettromagnete é la parte prin=
cipale del ricevitore.
la fig. 47 & rapprosentato schematicomente un ri-
fore Morse, Quando nel
Elettro- tromagneto passa corrente, viene altratta
pu oscillare attorno ad un porno, Alla
fella leva & fisata una punta scrivente ¢
premuta contro una striseia 0 nastro di carta, fintan-
ocho Telettromaynete trattiene Ta leva, IL nastro di
carta viene fatto avanzare da un’orologeria, @ scorre
Sopra un rullo che serve da appoggio per’ la punta
serivente
Anvesto Leva
Ferro
rento dell'elet-
Se ora si aziona Pelettromagnete solo per un tempo
breve, rimane sulla earta una linea molto corta,
ossia un punto. Se si aziona Velettromagnete per un tempo abbastanza lun go, si forma sulla carta
una linea abbastanza lunga, Cosi Morse fece un alfabeto costituito da puntie line, il eosiddetto alfa
beto Morse, che riportato nellu fig. 48.
‘alfabeto Morse
Ci sono vari metodi per imparare i segnali Morse ossia 'alfabeto Morse.
Quello pity sieuro @ in
ascoltare i segnali, che vanno dati dapprima lent
presto, in modo da imprimerseli bene nella memoria. Poi
dif
pre pi in
ficile avere a propria disposizione un apparecehio Morse per questo scopo,
si consiglia di ripetere a voce i segnali deli’alfabeto Morse dicendo: « di »
per un punto ¢ «dah » per una lin
Questo uietodo, vi accorgerete dei vantaggi sopeattntto quando
do di ricevere dei messaggi te
dalle striseie registratrici di carta, cou
Se vi eserciterete soltanto seguendo
ein gra
Teggerli
egrafici «a orecchio », invece
e si usa nella radiotelegrafia,
Provate con aleun re ¢ vedrete come si pud raygiugere rapidamente
lo scopo a questo modo. Per esempio per la lettera « Ry ripetete ad alta
voce: «di dak di », per la lettera «Vo: «di di di dah »; © cosi vin, Bi-
‘i il tempo per farlo, per
esempio recandosi o tornando dal lavoro, 0 quando si deve attendere da
qualche parte, E soltanto lesoreizio che permette di ottenere la padronanza
di un'arte!
oa
cane
oe
Costituzione di un impianto telegrafico
Youliamo infine farvi ancora presente che esistono dei disehi da grammo-
fono per I'insegnamento dell’alfabeto Morse. Per ora pero pitt che la pra
va tica della telegrafia Mvrse 2 importante per voi di apprendere i fonda-
enti teenici
oe
‘Seqncwterpuione
srtura ¢ In chiusura del circuito elettrico si fa,
per mezzo di un comune bottone di contatto o pulsante
tun cosiddetta « tasto Morse » 0 « manipolatore Morse », come quello
ralfigurato nella fig. 49.
e viene
tio,
aziona il tasto, la levetta appoggin al contatto
piccola molla. Premendo il pomello I dei tasto,
E possibile eollegare dei conduttori nei punti di
Ae C, come pure alla leva stessa, in B.
Quando non si
trattenuta da
n & usato nelle figure seguenti: verranno
¢ & riportato nella fig. 49 in basso,
nei quali si trova tale simbolo,
Ll simboto pe
perd riportat
il tasto Morse,
pity avanti degli scher
Nella Stazione A si trovano Ja hatteria ed il tasto Morse.
La fig. 50 rappresenta un impianto telegrafico semplic
one si ch thio serivente Morse detto ap-
sevitore »,
na « trasmettitore ». Nella stazione B si trova Vappare
Questa sta
punto «
20E collegamenti sono i medesimi della fig. 47; > possibile rispar-
re perd un filo di collegamento (quello che, nella figura,
tratteggiato). A questo seopo basta collegare con la terra
nella stazione A il polo libero della batteria, nella stazione B
Vestremiti libera delavvolgimento dell’elettror
10 dalla terra che,
snte conducente,
duttore di
per quest
& dimostrata ottiman
wena perd far si che In «messa a terra » sia buona, ossia
che si abbia un collegamento elettrico veran
la terra, Il mezzo migliore cot
i metallo collegata per mezzo di un filo metalli
titore od al ore, Verranno dati pit ta
ticolari sugli imp terra»,
Oscervate ancora un momento la fig.
elettzico, Questo & chinso nel mon
il pomello del tasto nella stazione A, Nel
Velettromagnete del in B avtira la
leva ¢ la punta scrivente traecia sul nastro di
carta, che scorre a contatto della stessa, una
Finea oppure un punto, secondo la durata del
tempo, in cai il tasto rimane premuto.
Ora si vuole perd avere la possibilita di tele-
geafare non solo dalla stazione A alla sta-
B ad A, Occorrono
Per col
Fresmett fare occome un scot
Fig.50 —cinsenoorvarg arayrsa glare
o vedete in questo easo si utilizzano tutti ¢ tre i morsetti del trasmettitore Mo
circuito
effettuare
maanilo due
x. 52).
soli morsetti del trasmettitore
Chindendo il eireuito in A, la
sa attraverso Ia linea alla stazione B, fa
funzionare il ricevitore Morse ¢ passa alla
wrra, attraverso Ia quale ritorna ad A
ri¢amente pero srriva In cor:
witore della staz
lo che questo regie
‘Occorre
a sna
no &
collegan
ile controllare i segnali tra-
Nei telegrafi nsati in pratiea, invece di una
punta scrivente, si trova una rotellina se
vente che traccia sul nastro di carta i se-
gnali trasmessi, nel ritmo degli impulsi
corrente. II nastro di earta & sempre fatto
avanzare da una orologeria.
La fig. 53 rappresenta
comune ricevitore
rotellina serivente & situata sul br
nistro della leva, ¢ intinge in un reci
porta un’ancoretta di ferro, che viene attratta dall’elet-
ne, la rotellina rimane premtita contro la striseia di carta
pati dal meceanismo d’avanzamento a molla,
contenente
tromagnete giacente sotto di essa. Quando «
(detta anche «zona »), guidata da-due rulliv ax
21L'amplificazione delle correnti
Quando una corr a
molto lunga essa si indebolisce. Pia lunga é la linea, ¢ pit
‘cola & 1 te che cireola in essa,
scorrere lingo una
in semplice paragone: un uemo
10 breve, un‘altra yolta un cam- ‘Wtipentimite-
0. Quando ha percorso il ean S Hohe Corse
altrettanto fresco ¢ in forze con
se invece il eamm:
ice a compiere del lavoro.
ii anche nel caso della corrente elettrica.
Nastrodicana Redodicowe
non é pitr in grado di compiere del lavoro. Nell’impianto
telegrafico, la eorrente dovrebhe poter azionare lelettroma-
gnete del rivevitore Morse, anche dopo aver superato un Rappresentazione schemstica diynricevitone Mons
percorso forse assai lungo. Non sempre cid sari possibil 7
© allora per superare questa difficolti gli clettrote:
ventarono il cosiddetto « rele » (dal francese « relais »
stazione di ricambio dei cavalli nella posta dei secoli scorsi),
da loro inserito nel corso della linea allo seopo di ampli
care la corrente telegrafica,
Per ritornare al nostro paragone: il viandante giunto alla
meta stanco ¢ ineapace di eseguire un lavoro, & perd anco-
ra in grado di trasmettere un ordine, Quest’ordine viene
P 10 che non sia staneo,
esequito da un altro uo
Ancho il relé trasmette in un certo semto un ordine, che
oda un impianto piit robusto, In pratica cid
al posto del rieevitore Morse, che abbisogna
ensa per il suo funzionamento, si is
risce nella linea un rela (fig. 54), il quale non & altro che
un elettromagnete che deve attrarre una leva molto legg
ra, A differenza dell’elettromagnete de! ricevitore Morse,
lettromagnete del rele deve solo compiere un la-
te telegrafiea, per quanto indeholita dal
voro leggero, dovendo attrarre soltanto una piccola leva.
Tungo percorso, @ tuttavia ancora in grado di magne!
leva.
ide il contatto ditun cir-
9 separato, dotato di una propria sorgente di
la cosiddetta batteria locale,
Il ricevitore Morse inserito in questo circuito separato.
La fig. 55 mostra schematicamente Vaspetto di uno di
questi rele. In veriti la distanza tra V'ancoretta di ferro
fissata alla leva ed i nuclei dei due elettromagneti & mi
nuscola, per cui basta effettivamente una corrente molto
debole per attrarre Vancoretta,
Per inge unchele conrentiinarrivo vengono condatte
npianto telegea- | aftnavenso Unrels iquale nseniscelabsrtenaiocale
F GheFatunzionanelinceviore Morse
. nel quale & possibile trasmettere i segnali
soltanto dalla stazione Aa B: la fig. 56
stra ma di un impianto per la co mun
cazione nelle due direzioni, nel quale ciot &
possibile trasmettere i segnali sia da A verso B come da B ver- i
so A. Vogliate seguire anche in questa figura il circuito della pase
nte elettriea, tanto nel easo di trasmissione partente da 4, aSiners GREE ancoretactero
| nto in quello ii trasmissione partente da 2. 7
Morathpen
Collegamenti tolegrafici a correnti di lavoro e di riposo | Stalin
Prima di continuare vorremmo farvi conoseere aleu SRRBE- Srarileale
0 simboli normal
T simboli per le batterie, per i semplici «
trasmettitori Morse. Vi manca ancora il simbolo per i «
tori Morse », che registrano i segnali su una striseia di car
Elettromagnete
Ayeie sere ance arpouascrre
eonentalicrine lessons
Reaiots arcane oar
La fig, 57 rappresenta il se
no grafico per i ricevitori Morse,Come vedete boli differenti, Tl sim-
bolo a) si ch ‘oro »; quello 6)
invece; «a corrente di riposo ». « Corrente di lave
a: «a corrente dik
etti_ nuovi
ro » © «corrente di riposo » sono due ¢
per voi, che diverranno subito comprensi
0 Be
serverete i col
La fig. 58 rappresenta un collegamento telegrafico a
nte di lavoro, Ia fig. 59 invere un eoliegamento
oso, Per potervi aiutare
it li
nati con i simboletti esatti, abbiamo ripetuto sotto
a
gnati perd con il vecehi
i medesimi collegamenti, dise-
mento didue stazioni Moose
ema di rappresentazione. wcatlerrosmitentiamtedins
10 finora, era
‘Tanti i collegar
e di la-
no collegamenti «a corre
oro», Cid significa che ta corrente cireola soltanto, qasado si preme uno dei tasti, Cor
seguito, basta perd un piccolo a
renti, Bisogna solan
fic
ollegamenti conformemente alla fig, 59, ossia per corres
ire ad ottenere un notevole risparmio nelle batterie oceor-
di riposo,
Gi riposo la corrente cireola continuan ola
¢ Tung nea. Non appene
si preme uno dei tas ane interrotto e Vancoretta, che
con questo tipo di collegamento ri
fa del rieevitore Morse, resta improvvisam
ane di solito attratia dalla elet
ibera. Con
snere di eollegamento & necessario che le Ievette con Ia ro-
trocalam
questo
tella serivente siano costruite in modo alquanto diverso, co
sulta anche dalla fig. 59. Si usano leve doppie, come qué
a fig, 60. Del resto, m
were, come nelle figg. 58 € 59,
Ja schizzata
nb
caso si tratia di
sehemi basta 1
piego dei 4 adatti
per di
un ricevitore Morse per corrente di lavoro, nell’altro
tun ricevitore Morse per corrente di riposo. f ae
RicevtoreMonse Ricevitone Monge
gcorerfediovore aconenfedinpaso
Nella fig. 61 (pag. 24) disegnato v
medie, funzionante a corrente di lavoro
npianto con due stazio
Fig.59
pea
=, veo EB
Sesto
. .
. Sicovtore Morse
Reeurone Morse
Teme teers =
Colleqamento.a connentedinipaso,
Battesia
\
Bicenton Morse
Barteria
TE coviorenorse
Tetra Te
‘Colleqamento 3 cornentedirinoso”
Collegamentoscomente ditavorgattratte Te ancorette di tutti i rieeyitori ¢ le rot
Fig 60 eano il nastro di carta, L'annarecchio della stazione trasm
registra i segnali,
Por corvente cilaeranonc equeste snodo
Siete ora pregati
muto per esempi
i seguire il eires
il tasto della prima
Fipotesi
intermedia,
Benne ome
‘Ancoreiig
ela severe Sienna d
Diseqnoscnematien diunaievadappia
Hla fig. 62 si vede inv.
un impianto tel
ripose.
Vecereizio a corrente di lavoro negli impianti che pos
notevole lunghezza, ma senza o soltanto con poche stazioni intermet
ni di collegamento deve
apace di superai
Vintiera distanza della linea.
Lesercizio a corrente di ripose & invece consigliabile, quando esistone parecchi
zioni intermedie. In questo caso & sufficiente un'unica batteria per lalimentazione di tutto quanto
Fimpianto. I singoli clementi della batteria si possono perd distribuire fra. le vai basta
serio. Nell'in nto circola continuamente una corrente di
riposo, che viene interr nte soltanto dura s dei messaggi, nel ritmo dei
segnali Morse.
lazione , ‘Mstazione ; 2@stazione , Staz:
ica ae jie felons 1 Sister anore
freeads | fesminale
Vinv
I principio fondamentale che permise la realizzazione di questo telegrafo?
3. In che modo si pud risparmiare il conduttore di ritorno in un impianto telegrafi
4. Quali sono i due tipi di collegamento por impianti telegrafici?
Risposte alle domande di pag. 10.
1. Le pile pos Hegate in serie © in parallelo
2. Collegando in serie varie pile, aumenta la tensione.
3. Gollegando in serie quattro pile, capaci ciascuna di erogare un ampére di corrente, anche la bate
tante non potri erogare pitt di un ampére.
Risposte alle domand
1, Quando pit suonerie dit un
nno collegate in parallelo
2. Un dispositive che permotta di
piamto di chiamata a cartellini »,
di pag. 1
Risposte alle domande di pag, 17.
1. Un'onda & costituita dalla semionda positiva ¢ dalla semionda negativa (« monte » e « valle
2. La hunghezza d'onda non ha nulla a che vedere con Vampiezza dell’onda,
3. Il punto, dal quale si diparton
il punto di caduta di un sasso),
4. Le onde sonore sono onde deli’aria.
5. onda luminosa st propaga con tna velociti di 300 000
6. In fisiea si intenide per « étere » la sostanza ipotetia che riempie «
ni oggetto.
qualsiasi dei tasti, passa corrente nella linea e di conseguenza vengono
he sia state pre
ralico con stazioni
intermedie, predisposte per esercizio a corrente
edono
. Ognuna delle sta-
questo caso essere dotata di una propria batteria, la quale deve essere
pianto di campanelli sono collegate in parallelo, anche le pile della batte
ficare, da quale camera sia stato suonato il campanello si chiama: « im.
le onde, si chiama « punto di perturbazione » (nell'acqua essa pud essere
i spazio ed & contenuta anehiRisposte tlle domande di pag. 24.
| 1, Liinyentore del telegrafo scrivente 8 V'americano Samuele Morse.
2. Leapplicazione deli'elettromagnete costitui la soluzione migliore per la trasmissione elettrica di segnali.
3. TL eonduttore di ritorno in wh impianto telegrafico si pud risparmiare utilizzando in Iuogo di esso Ia terra.
4. Si distinguono Vesercizio a corrente di lavoro e I'esercizio a corrente di riposo.
CONCLUSIONE
Ecco che avete terminato lo studio anche della seconda dispensa, Prima che vi dedichiate alla soluzione dei
compiti, vogliamo indicarvi ancora una volta i principi fondamentali di uno studio proficuo, D'altronde o-
tiusio affronter’a questo compito 2 suo modo, secondo il temperamento personale,
“Non pud essere che di vantaggio, se vi ripetiamo i seguenti consigli:
- 1. Non leggete la dispensa tutta d'un sol fiato, ¢ non risolvete i compiti subito dopo. Se anche voi azzecca-
ste i risultati e le risposte esatte, correreste perd il rischio di dimenticare in breve In materia, Suddivi
dete quindi lo studio nel corso dellintioro mose ¢ ripetete ogni volta quanto avete gid appreso, prima di
f continuare a studiare la dispensa.
©, % Davo ‘ever stadiato un serio argomento, provate & fare uns piocole contra nu diet, come so fort voi
Tinsegnante. ery,
3. Rispondete da solo a tutte le domande contenute nella dispensa ‘notando. le. risposte nel vostro quaderno.
Potrete cost controllare da solo i yostri errori e stabilire cosi voi stesso, dove si trovano le lacune del vo-
stro sapere: 1i dovrete quindi insistere maggiormente,
4. Finora siete ancora all’inixio dello studio. I fenomeni finora trattati sono quasi tutti di facile comprensione
«si apprendono rapidamente. Pera si possono anche dimenticare con facilita. Tenete percid sempre pre-
fente che 2 proprio ora il periodo piti importante dello studio. Pid tardi. quando verrete introdotti nella
conoscenza dei fenomeni pitt complessi, avrete hisogno delle basi solide. Le nozioni fondamentali dovranno
. allora essere in vostro completo possesso; solo in tal modo lo studio vi sara leguero fino al sno termine, Di-
Yerrete cosi con facilit’,.a poco a poco, un abile epecialista. FE per acziages questa meta, vale la pena
di studiare sistematicamente ¢ con costanza fin dagli inizi.
COMPITI
~~ A Tn qual modo si devono collegare pitt pile per aumentare Ia tensione? *
2. Quale tipo di collegamento si applica, quando si vuole ottenere da una batteria Ia massima intensit di-cor-
Fente con tonsione relativamente basin? a
162 5x
a ep ee b) =
wet
Quali sono i poli delle pile © delle batterie?
Te hatterie anodiche hanno wna tensione clevata, oppure sono in grado di erogare una forte intensita di
corrente? mi
Disegnate il cireuto elettrico della fig, 20 a pag, 10 di questa Diepensa, quindo eono chiusi i contatti «3
¢ «3 ». Disegnate ogni volta Jo schema completo. Indicate il senso della corrente con delle frecce, Rappre-
sentate la batteria col sao simbolo giusto.
Disegnate Jo schema di unimpianto di campanelli con due suonerie collegate in se-
rie come nella fig. 24, ma con una batteria costituita da quattro celle, Il simbolo per
Ja suoneria @ riprodotto nella fig. 63,
: Fig.63 ee
a 8. Disegnate Io schema di tn impianto di campanelli con due suonerie collegate in parallelo, due contatti_»
; pulsante od una batteria, Ciascumo dei due pulsanti deve comandare entrambe le suoneric. La batteria de-
Ye essere costituita da quattro celle, Badate al collegamnento delle celle., >
9. Come va collegata la batteria, quando in un impianto di campanelli vi sono pit suonerie collegate in serie?
10. Qual’é la differenza fondementale tra le onde sonore ¢ le onde radio?
11. Le onde luminose sono onde dell’aria o dell’étore?
12, Come & fatta la levetta di un ricevitore Morse per esercizio. a corrente di riposo?
13. Disegnate Vimpianto telegrafico semplice della fig. 50, che un impianto a corrente
— di lavoro, usando i giusti simboli per-il tasto Morse, per Ja batteria e per il ricevi-
: = tore Morse, Tl simbolo della terra @ indicato nella fig. 64.
Fig.64
Prima di inviarci le vostre soluzioni per In correzione, rileggete le
« Istruzioni » a pag. 27 della dispensa N. 1.TUTTI 1 DIRITTI
RISERVATI
OFFICINE
D'ARTL GRAFICHE
VIA BRUNICO, 9
VARESETECNICA DELL
LECOMUNICA ZION!
IN PARTICOLARE DI RADIOTECNICA ©
seBe pes eee ee oe
ba bags dt Ohi Sema tenis
Rela a eemometee
‘
Telefonia
i
‘La misura della intensith di corrente con Yamperometro
(Seger tin jac oie gegen és
La taratura degli amperometri } .
Strumenti a ferro mobile.
Lighplioaciosp dalla Touap ai Ohno}
Eeelipe Perrslee neat ote f
Domande . <
Risposte alle domande di pag. 4
seveey
Tl suono *
Domande . 2
Risposte alle domande di pag. 10 >
Ret Ne eee a eee i aaa SR
3. Le equazioni (continuazione) . . . » . - . » WB
eee >» 20
Il microfono qa GALE pau anaes
TI microfonto di Hughes Stew BL
H crfone «gana d arone o ee oeareat
Altri tipi di microfoni 28 2 ae
Mricevitore telefoniso . . ee es
Sphneeds <.° So eA ete sl a er eee
pao x vole ee shoe oh ee SN
3. Le equazioni (comtinuazione) . . 2.) se 8S
Risposte alle domande di pag.24 5... sy 88
» BeGrOnnes Go Diligence Nol G AgaDaraIaiee
TELECOMUNICAZIONI - RADIO
A CURA DELL'ISTITUTO SVIZZERO D! TECNICA
Dispensa N. 3
RIASSUNTO DELLA MATERIA TRATTATA NELLA DISPENSA PRECEDENTE
Lvintroduzione nella teeniea delle telecomunicazioni & co
genti di corrente debole », la cui trattazione era stata iniziata
specie di pile; fra queste la piit importante é Ia pila Leclanché,
Capitolo sulle « Sor-
sono state deseritte varie
1a nella Dispensa N
dalla prima Dispensa,
Il Capitolo sulla « Tecnica dei colleg:
possono collegare in serie oppur
nenti » via introdotti in un campo nuovo. Avete appreso che le pile si
parallelo ¢ vi siete fissati in mente la soguente proporzione: nel colles;
no le singole tensioni; nel colle no le
serie di p
singole intensiti di corrente.
pile, si som 10 in parallelo invece si som
abbiamo
igato che
Fin dalla Dispensa N. 1 avevate conosciuto un semplice impianto di campanello, Nella Disy
fatto un passo avanti ¢ si sono trattal menti negli impianti di campanelli, Vi & *p
gli wtilizzatori di corrente collegati fra loro in parallelo consamano piit corrente, allo stesso modo che le pile
Collegate in parallelo possono erogare una corrente maggiore. E.viceversa, che gli utilizzatori collegati in serie
no di una tensione superiore, allo stesso modo come le pile collegate in serie danno una tensione piit
noscenza di questi dae principi ¢ molto importante per il ziusto collega
Nel Capitolo sulla « Radioteenica » avete conoscinto la natura delle onde eletiriche. Vi & stato spice;
il differente comporta dell'aria © dell’etere. Avete cosi appreso che le onde della radio sono onde del-
Petere che si propagano con la velocita di 300,000 chilometri al secondo, La velocita di propagazione delle ra-
dione & quindi la medesima della luce.
Nel Capitolo sugli « Impianti telegrafici » siete stati introdotti in un ran
telecomunicazioni. Avete conoseiuto dapprima il telografo Morse. Con I
strate le parti che eostituiscono un ricevitore Morse.
Trattando dei collegamenti telegrafici, vi, & stata spiegata Ia differenza tra gli
di lavoro © quelli a corrente di riposo. L'esercizio a corrente di lavoro @ adatto
tuna rete molto estes, ma totalmente 0 quasi sprovvista di stazioni intermedie, L’
wweee preferibile, quando v oni intermedie disposte nel corso della li
il contenuto della Dispensa
reizio a.corrente di riposo
sono numerose sti
Questo, im revi tratti, er: sulle telecomunicazioni, da voi ora
‘A questo punto vogliamo esortarvi ancora una volta a meditare tutta la materia appresa nella Dispensa N. 2 a
fondo, prima di continuare lo studio. Esaminate coscienziosamente, s¢ avete davvero ben compreso tutto della
Dispensa precedente, Solo quando vi sentirete in grado di rispondere affermativamente @ questa domanda, po-
rete iniziare Io studio della Dispensa successiva
TECNICA{DELLE MISURE
Avete ormai appreso svariate nozi clecomunicazioni © dell’elet-
nel campo della tecnica dell
totes
jea generale, Conoscete aleune sorgenti di corrente e sapete che una pila possiede questa 0
Jatore consuma qu fe. Vi & pure noto che la tea
sione si misura in volt e Vintensiti di corrente
quella tensione, 0 che un uti
quella corre
n ampére.
dover misnrare la tem:
one o la corrente di una pila, Esistono a questo scope
nti di misura che indicano Ia corrente in ampere oppure Ia tensione in volt.
jensita di corrente in ampére si chiama «cmisuratore di correntes
lo strumento per le tensioni si chiama «misuratore di tensione»
o «voltmetron. Vi spiegheremo ora, come sono fatti questi due stru di misnra,
La misura della intensi corrente con I'amperometro
e della inte i corrente @ della costruzione degli
Prima di oceuparei direttamente della misw
meglio aloune cose, facendo nuovamente un paragone con la corrente d’acquaAmperometno
Sborretta di
ferro dole
Fig. 3
fmmaginatevi une eondat
tuna corrente daca
equa, ciot utente,
ura nella quale seorra costantemente
furalmente tanto il consumatore di
quanto i] fornitore, Facquedotto,
he scorre nella conduttura in una determinata
mito secondo, per por
‘ignifiea che e1
mento quanta acqua & possibile prelevare dalla « ret
inun determinato tempo, A tale scopo viene inset
conduttura un misuratore della corrente Wacqua 0 «
tore di portata » (fig. 1). Quando si apre un rubin
sma dell'aequa, questo « misuratore di portata » indica
qua che score nella co
muito secondo,
jsura della intensiti di corrente eletiriea avviene in modo
ile e, se paragoniamo Ia corrente elettrica alla corrente
acqua, potremo allora comprendere con faci
fonda la misura della intensita della corr
wratore di portata » viene
@acqua, anche il «
jperometro) Viene inserito nella conduttura
della corrente che
atti, cosi come il «
serito nella condu
rente elettrica »
ttrica ed esso
isuratore di cor-
seorre nella lines
Poniamo che si
scorre attraverso
«amperometro » in un punto
sulla seala dello st to si potra leggere il numero di am-
pare di corrente che scorrono nella lampadi
Pensando nuovamente al par
qua, si pud facilmente comprendere
pre uguale in tutti i punti della ¢
circnito elettrico, Non ha quindi
Io T'amperometro viene inserito nel cireuito, Esso pnd inditfe-
rentemente trovarsi pres a oppure aceanto all’ap-
pareechio che consuma la corrente (ad es. la lam
qualsiasi punto, a monte o a valle della |
rometro segnerit sempre In medesima inte
il punto nel qua-
Costruzione e funzionamento di un ampe-
Prima di deserivere Ia costrusi
metro di tipo semplicissimo, facciamo una es
rienza. Nella fig. 4 @ rappresemtata una bobina
costituita da molte spire di filo Ia quale @ collegata
con una batt
sante K,
ja allraverso un interruttore a pul-
Una sbarretta di ferro dolee & infilata nella bobina,
per un piccolo tratto ¢ ne sporge per la maggior
parte della propria lunghezza, Se premendo il pul-
santo dell’interruttore K noi chiudiamo il cireuito
¢ facciamo circolare corrente nella bobina, la sbar-
retta di ferro viene improvvisamente « su
‘interno della bobina stess
Se mentre teniamo abbassato il pulsante,
tre la corrente cireola nella bobina,
Ja sbareetta di fe
estrarre da quest
che per
sharretta infatti
che
10 sforzo, Lat
trattenuta nella bobina fin-
questa circola della carrente e, solo dopoche il eireuito & stato aperto ¢ 1a corrente
interrotta, sari facile poterla estrarre.
La costruzione dei pitt semplici strumenti
ji misura & basata appunto su questa pro-
prieta possedata da una bobina percorsa
naticamente if fun-
sionamento letto « strumento a
ferro dolce ». Una sbarretta di ferro dolee
IV appesa ad wna molla a spirale F penetra
per un tratto della sua Iunghezza nell'in-
terno di una bobina. Un indice fissato sule
la sbarretta segna su di una piccola scala B :
ali spostamenti fatti dalla sbarretta stessa Strumentoa ferro dolce Ke iy. 54)
sin verso Valto che verso il basso, “
ella bobina, la sharretta viene attratta nell’interno della bobina pi
tensita della corrente che in esta é stata fatta circolare, La penetrazione
ta.
tanto
Non appena si invia della
profondamente a seconda dell’
i intensa & la corrente impi
Naturalmente nella pratica non si usano apparecchi cosi rudimentali perché essi sono poco precisi,
7 rappresenta invece un sistema migliore. Anche qui abbiamo una sbarretta
robilanciate per mezzo di pieeoli con-
che penetra in parte in una bobina.
ella bobina, tanto pitt profonda sar
vione della sbarretta e altrettanto pitt grande la
escursione, cio® Ia deviazione dell'indice che segna
della corrente eircolante. Amperometro Amperometro
torato do tarare
su di una scala il valore
La taratura degli amperometri
La taratura degli amperometri & molto semplice
dla esegaire se si dispone di uno strumento gia
tarato in precedenza il quale deve essere inserito
nelle stesso cirenito con lo strumento da tarare ¢ collegato in serie ad ess0, In questo modo entrambi gli stra-
menti yengono attraversati dalla medesima corrente ¢ quindi devono indicare sulle rispettive seale i medesimi
valori di intens
Se facendo
valore sulla scala dell’apparecchio da tarare nella posi
parole la taratura consiste nel far corrispondere sulla s%
volta in volta dall'indice dell'apparecehio sia tarato riportandovi i medesimi valori,
colare la corrente nel circuito Mapparecchio git tarato indica 2 ampére, si segna allora lo stesso
ne assunta in quel momento dal suo indice, In altre
assunte di
Per potere eseguire con pi facilita tale operazione di taratura che deve essere fatta per tw ferenti va
lori della scala dello strumento, ioe per tutto il cosidetto « campo di misura », occorre disporre di una cor-
tonto la cal inteysith possa essere regolabile a piacere da un valore massimo allo zerod Cio si pud ottenere i
terendo nel cireuito come « appareechio utilizzatore di corrente » una « resistenza variabile » 0 « réostato >
Reolando il valore della « resistenza variabile » @ quindi possibile potere disporre di volta in volta di deter-
minate intensiti di corrente che permettono di tarare 'amperometro ¢ di stabilire sulla sua scala Lesatta gra~
duazione in corrispondenza delle indicazioni dell’amperometro gia tarato,
valore della resi-
Naturalmente in relazione alla corrente massima di cui si dispone, quanto pit grande & i
stenza incerita, altrettanto pit piceola diventa la corrente circolante nel eireuito.
Ancora una volta il paragone con la corrente d’acqua potri aiutarvi a comprendere il fun
resistenze variabili » 0 « reostati » che dir si voglia, Infatti collegando ad un serbatoio una conduttura di
grande diametro in essa passer una forte corrente d'acqua, se invece allo. stesso serbatoio colle
conduttura di piccolo diametro la corrente che vi passera sari pitt piecola della precedente. Nel primo caso
Ja conduttura oppone all'acqua una piccola resistenza mentre nel secondo easo il tubo pitt piccolo rappresenta
per Pacqua una resi elevata.
Tl medasimo effetto si pud ottenere anche in modo diverso. Supponiamo che dal solito serbatoio
tubi di uguale sezione ma che uno sia corto ¢ altro invece molto Iungo. Comprenderete certo facilment
a corrente daequa incontreri nel tubo corto una resistenza assai minore che non nel tubo Tungo ¢ che q)
ello, stesso tempo, attraverso il tubo corto scorer’ pitt acqua che attraverso quello lungo.
Te correnti elettriche si comportano allo stesso modo. Quando il c cursore » © contatto scorrevole del reostato(resistenza variabile) & regolato in modo che fra il suo morsetto di entrata ¢ quello ia compreso un
tratto lungo di filo, la resistenza inserita sara grande ¢ Vintensith di corrente resta limitata ad un valore pi
colo. F chiaro quindi che con una resistenza variabile di questo noi possiamo modifieare a piace
Fintensita della corrente da far passare nel cirenito. Nel nostro caso, per effettua
rometro, regoleremo il réostato in modo che ['amperometro gid tarato seg
# cosi via, Dopo la lettura di ognuno dei singoli valori sull
eala dell’amperometro da tarare in corrispondenza della pos
strum
ne assunta dal suo indice,
ervazione.
avete notato nulla di strano nella fig. 8? Tl simbolo della batteria vi & disegnato in
quello solito: Velettrodo positive & contrassegnato da un lungo tratto sottile, quello negativo da un breve tratto
io il Ibbiamo fatto finora, In molti paesi si usa infatti il
cluso che anche nel nostro paese si possa un giorno adottare questo segno 1
verso, ed & per questo che Vabbiamo voluto riportare qui per farvelo conoseore, In s¢
nella veechia forma,
Strumenti a ferro mobile
Nella fig. 9 & rap:
una sharretta abi
ntata schematicamente un‘altra forma costruttiva di strumento a ferro mobile. Invece di
9 qui un dischetto di ferro dolce E imperniato eccentricamente, cio? fuori del suo centro.
Per smorzare il pit possibile le oscillazioni dell
dice, olidale con un pistoneino
sta in un tubo a sezione cireolare di for
He ompresso dal pst
il movimento dell’indice © permette di ott
smorzamento desiderato,
che si spo-
La figura 10 mostra un altro sistema, Uf
mento dello strumento di misura che vi & rappre-
sentato non é identico a quello degli strumenti di
misura deseritti_precedentemen principio
formatore & perd sempre il medesimo. Lo strit
iento & dotato di una bobina « toroidale », cio’ a
forma di anello, nella quale sono disposti due nuclei
di ferro, Eyfissato al corpo della bobina ed E
il quale, ad una sua est
strumento,
Quando a bobine @ percorsn da
con polar
nome eercano di respingersi a vieenda, In conseg:
za di cid il nucleo mobile tende ad allontanarsi da
lo fisso facendo ruotare Palbero givevole sul qua-
fissato anche indice dello strumento. sino a
di una molla spirale equi
due nuclei E, ed FE, si respin-
gono.
Inq i equilibrio, Vind a sulla
seala il valore della corrente, Anche qui ¢’e un dic
camera di spositive di smorzamento ad. aria (freno pneumal
co) che ferma rapidamente indice dopo ogni e
sione. Tnvece che di un pistoneino, esto & cos!
da_unaletta frenante che si muove in una camera
chiusa (fig. 10). Per poter far si che in assenza di co
sempre sul valore « zero », lo stn
dotato di un’apposita « vite di messi a zero »
azionabile dall’esterno.
Molla @ spirale
Regolatore
dello zero ~
jemi rapprese figg, 9 ¢ 10 sono quelli oggi pit usati per yli strumenti di questo yenere, TI prin
del funci to di entrambi si basa sulla rotazione di un nucleo di ferro dolce, © per questo si chi
wo cstramenti a ferro mobile», designazione che manterremo anche in futuro, Questi
c celettro i un elettr
strumenti si chiamano ane agneticin, perch dot nee
Domande
1, ome si chiama lo stramento che serve a misurare intensiti della corrente eletiriea?
2. Con quale steumento si misurano Ie tensioni elettriche?
8. Qual’é la prope bobina percorsa dla eorrente che consente la costruzione di un semplice « stru-Costruzione © funzionamento di un voltmetro
tri esistono anche i «misuratori di tensione» o cvoltme-
me sono costituiti © come funzionano questi strumenti di misura? B questa la domanda alla quale
rispondere.
Come sapete, oltre agli amper
ionamento degli amperometri edei voltmetri ¢ identico. Infa
ce di entrambi gli strumenti @ dovuto al passaggio della corrente elettriea. Tl eompito dei due
stramenti & pero differente:
Jo spostamento
pi di
L'amperometra. deve indicare la quan it di tempo
attraverso ana sezione del conduttore,
di corrente che passa nell’
Tl voltmetra invece deve misurare la pressione eletirica, ossia la tensione esistente tra due
punti del cireni
Da questi compiti differenti consegue Ia necessiti, che amperometro e voltmetro siano inseriti in modo dilfe-
renie fra di loro, Lam perometro viene inserito, come sapete, nel corso di una linea, come un mi-
tore della portata d'acqua. Esso deve misurare la « quantita di corrente » che attraversa Ia sezione della
linea; & chiaro quindi che tutia la corrente da misurare deve attraversare il dispositive di misura ossia l'am-
perometro,
Nella fig. 11 si veile come viene inserito
rometro, Questa figura rappresenta lo sche
Bisogna ora osservare che la corrente indicata dall’amperometro
dipende dall'apparecchio consumatore allacciato, Se 1a corrente
parecehio consumatore & forte, Pamperometro
eee il consumatore non lascia
anche I'amperometro, fedel-
ito.
Amgenernerno
(mismo cicomente)
? Songenre
jam momento | SE Giccmorie Uazarene
o del vostro lavandino, avrele ibn gran
dell
reaver te bivecs Viste tL sone
vostro rabinetto) attraverso le
to le cose diventano pitt ol
al paragone con Macqua. Se_vo
te il rubi
fare, se pen:
consumatore
c, sia di entrata che
sumo (limitando Vapertura
re passer poca aequa,
della fig, 11 mostra inoltre anche altre cose. Vi si vede
i disegnato un‘altra volta da solo nella fig. 12, ed & cost
utto il giusto simbolo di yn amperome-
grossa
L’apparecchio consumatore, che potrebbe essere per es. una
na clettriea, un termoforo, un bollitore ece., * rap-
aa « greca » (fig. 11). Questo seano,
a fig. 13, signifier una re
usi il simbolo di
tore di corrente, Ci
natore o wilizaatore di
jenza al passaggio della stessa.
Naturalmente, a seconda dei casi, questa resistenza pud es
sere pitt © meno grande. Per questo il simbolo di un consu-
tore & identico a quello di una resistenza.
Lo amperometro & attraversato dalVinticra corrente —Unn nn
ciecolante nel o clettrico. La resistenza pro-
priadell’a
cola, poiehd alt
no », analoga alla dim
siha nel passaggio dell:
effetti, una leggera eadu
pero far si
a resistenza interna dell'amperometro, ¢ m
jone da esso determinata.
Vi chiederete ora, per quale ragio
resistenga per rappresentare un co1
dipende dal fatto che qualsi
corrente opps
Smbotografico perAmperometro
perometro deve essere pic-
nti si avrebbe una « eaduts di tensio-
jone della pressione dell’acqua ehe
stessa attraverso una strozzatura. Tn
Simbolo grafico per
pura resistenza
SW
Bisogna cereare di fav il passaggio della corrent
verso Vamperometro, ¢ cid si fa, costruendo le bol
gli amperometri con poche spire di filo groseo,
Due altrisimbolipenresistenza.
Usatipure Frequentemente-Facciamo ancora una volta il paragone con Ja conduttura ('aequa! Tmmaginatevi ana condotta dacqua costi-
ita da un groso tubo. Si desidera misurare Ia quantits d'acqua che passa per il tubo nell’uniti di tempo,
dispone a questo scopo din « misuratore di portata » (fig. 14).
ratore di portata siano molto pit stretti della tubazione, Oe-
10 per che gli attacchi di questo m
werire il misuratore di portata nella conduttura
ti di riduzione che pern
pon
rorrono quindi due osserva Vacqua che esce dalla tubazione e capisce i segnali che gli vengono cosi trasmes
altre parole una specie di telesrafia Morse ad acqua.
Abbiamo in
nto il modo in eui
ne di segnali com:
(correnti di
La comune telegrafia Morse rappresenta infatti una soluzione simile, poiché non interessa
si manifestano i segnali allestremita della linea, quanto il fatto che sia possibile la trasmissi
prensibili. In entrambi i east si possono trasmeltere soltanto segnali assai somplici, e cio’ p
breve durata) © linee (correnti di pit lunga durata).
di segnali « grossolani » avviene nella « telegrafia ad acqua » aprendo ¢ chiudendo il rubi-
jer mezzo di interruzioni della corrente, Volendo inveet
ma solo variarne Mintensita, Se vogli
rrispondano exattamente alle onde sonore, dobbiamo scegliere un dispositive differente.
Ia con
pressione dellacqpia
Questo potrebbe essere costituite da una membrana elastiea montata nella parte della tubazione, li dove cera
prima il rubinetto (nella camera del signor «A >). Premendo leggermente col dito sulla membrana, il passag-
tio della corrente dacqua viene un poco impedito, ¢ il signor « B » osserva che Ja quanti useente
dalla tubazione si riduce un po’. Cosi, se si preme pits forte sulla membrana, Vacqua di mente;
anche Puscita delI’acqua in « By avverri a colpi rapidi pitt © meno forti
Anche questo sistema per Ta trasmissione di segnali sarebbe per sempre molto grossolano. Possiamo perfezio-
narlo, sc, invece di esercitare la pressione sulla membrana col dito, la provochiamo con delle onde sonore, per
esempio se parliamo contro questa membrana, Come sapete, parlando, noi emettiamo delle onde sonore
che variano secondo Valtezza ¢ Vintensita del suono, cosi come é stato =piexato nel capitolo precedente.
ore, emesse dalle nostre corde vocali, colpiscono quindi la membrana
fanno vibrare. La membrana seguira ora le vibr:
pressione esercitata eol dito, solo che le vibrazioni sonore sono
che Muscita dell’ac
fonata ad acqua »
lesime vibrazioni impresse nel punto « A», Avremmo cos tna « tel
vichd perd Faequa & una sostanza che possieds un'inerzia assai superiore a quella dell'el « telelon
nia ad acqna », da noi ora escogitata, rerebbe in pratiea numerose diffcolta che non si riscontran
efono eletirico. Soprattutto il nostra « la membrana inserita in « A » nella tubazione non
@ altro che un microfono) sarebbe probabilmente troppo rigid e troppo pesante, per riuseire a sexuire veramen
te tutte le rapide e delicate vibrazioni, di oni & costituita la parola, Noi abbiamo immaginato © schizzato que
sto impianto di « telefonia ad acqua » solo come paragone, per farvi comprendere meglio cid che avviene nella
vera telefonia, quella elettrica,
20netlo » consente di far
10. Morse », otte
solani alla trasmissione perfezionata di
© del tasto Morse eh
rente. Vedremo subito come ¢
inetto », che qu
elettrica a pia
os ‘ogliamo p
-gnali_sonori, dobbiam
oltanto a interrompere la corr
avvenga in pratica.
Hl microfono di Hughes
no inicrofono utilizaabile & dovuto a Hughes, Esso era costituito da una sbarretta di carbone con le estre=
-0 due piecole sedi di carbone,
cireuito (fig. 53),
to che il carbone & un conduttore dell’elettri-
corrispondenza di
sonore, TI semp)
ce dispositive di Hughes permet-
‘questo scopo. Telefono
le «onore si mette a vibra
0 meglio, otter in tremolio della sbarretta
che segue il ritmo delle onde sonore che la colpi-
sono, Ne consegue che la corrente eletirica, prima
costante, subisce ora delle variazioni.
pie delle ct
i meceaniche della sharretta, © che si rilevano facilmente
con aiuto del cosiddetto « telefono », inserito nel circuito, 11 tele-
fono ha il compito inverso di quello del microfono. Esso deve trax
sformare Ie variazioni della corrente elettrica, che non sono per’
pibili con Cudito, in vibrazioni sonore udibili, Imboccatuna
conica
Apprendere tardi come eid avvenga. Per ora vi basti
che il telefono & organo adatto per trasformare le variazioni della
corrente elettrica in onde sonore, ¢ rendere quindi udibili le vi-
elettriche,
Ml microfono a granuli di carbone Sezione giynvecchio microfono
agnanelli dicanbone (anno 1660)
microfono di Hug! riveld presto insufficiente. Era
ntale nella costruzione © nel funzionamento. Esso
mmo il tiechettio di un orologio, ma non era ab
1a sensibile per poter trasmettere in modo perfetto la voce
Fig. 55
Soltanto il eosddetio « microfono a. granu
Lami
usesio parlato ( Laie
Ul microfono a gr bone & Anello difeltro
pie contenente granellini di carbone. Elettrododicanbone:
di metallo, ed alla sottl
di materiale isolante,
weosliere le onde so-
brana microfonica, In
vibrazione, e trasmette
© contenuta tra di esta
i i com:
lato alla. pinstr
Polvene dicanbone
eustorlia, cost
-4 coniea destinata a
e nel centro lel
naa di id, 1a membrana entra
alla polvere di earbo
Sezione diunmodenno
microfonoteleforicooaneliidi
ano
nella radioteenica si utilizzarono dapprima dei micro-
granuli di carbone, che vennero i
tardi da altri
ella fig. 56. IL
i
lo un Hi
ente potri
compressi, Jo stv
la polvece di
perometro sarito della corrente quando
resistenza,
mprimono i granali di carbone @ dovuto quindi alla diminnzione della
Per comprendere questo fenomeno facciamo un paragone, Paragoniamo Ja corremte a un womo che cam
mina nella sabia, Egli avanza faticosamente. Non appena perd pud poggiare il piede su di un terreno compatto,
egli riesce a marciare con molla maggior faciliti, Nel primo caso la resistenza era elevata, nel seconilo caso era
dasa,
li
vibrazioni della membrana colpita dal snono, sono naturalmente assai rapide. Ki quindi altrettanto raj
‘tit della corrente
ia la compressione dei granul
ji, ora meno forte, esattamente nel ritmo delle vibrazio
La polvere di carbone & contenuta in una pesante custodia di marmo, per impedire cl
ie che non quelle sonore) possano ay ofono. Questo
urti, essendo sospeso clasticamente mediante tiranti di gomma o molle a spirale,
protetto
mierofoni a conden
sat
Pitt avanti conoscerete anche altri tipi di
satore, che sono molto pitt sensibili dei
per le radio-trasmissioni.
icrofoni, per esempio i cosiddet
croton a
Il ricevitore telefonico
trasformare la
deve,
, oltre ad un
rivostituire
Naturalmes
non basta il microfono per costituire un impianto telefonico. Questo infatti
parola in variazioni della corrente elettrica, la quale, dopo aver superato una lnnga distanza
ione ricevente, venire trasformata nuovamente Devore qui
Spositivo atto a trasformare il suono in variazioni di corrente, anche wn organo eapace
sil 3
n onde sonore, ossia in parole.
ono pr
itore telefomicon.
ire telefonico consiste in sostanza di v
il «rice
storgano
Tl ricevi
tromagnete, davan
brana metallica (fig. 60).
Fig.60
| quale si trova una mem-
Quando 1 ® percorso dalla corrente, Ja
membrana viene attratta, e tanto pit fortemente quanto
maggiore Vintensiti della corrente, Se 'intensiti della
corrente oscilla, anche la membrana vibra nel medesimo
Elettmomagnete
Se, per effetto di un microfono si ottengono delle oscil
lazioni di corrente corrispondenti alle onde sonore, an-
che la membrana telefonica vil el ritmo delle onde
© trasmettera queste vibrazioni meceaniche al-
Pv ariszion do\i Varia circostante, In questo modo si formano delle onde
comentoeierica lene ad ch i. a i y es :
Il ricevitore telefonico & dunque costituito prineipalmen-
dall’elettromagnete, dalla membrana, dalla calotta au-
auet ricolare e dalla eustodia (fig. 61).
in modo da
| ii che una sola, Is
cleo & piegato percid a forma di U, i dne gambi
entrambi provvisti di avvolgimento, come era stato spiegato nella
Tnoltre, questo nucleo un magnete perma-
Questo é un particolare che lo distingue dai conmni elet-
Elekiro- tromagueti, nei quali, come sapete, il nucleo ® sompre costituito
Eletroomagnere a ferro dole. In questi clettromagneti communi il nucleo si:ma-
RS. gnetizza non appena passa una corrente nell’avyolgimento; quan-
I nucleo non & magnetico. Usando invece
ante, In magnetizzazione del nu-
‘ata da ogni corrente che passa
Calotta Onecchio|
leo um magnete perma
semplicemente modilnete perman
e alle oscilla
Ci soffermereme pitt avanti a trattare pii dettagliatamente Vapplicazione di questo magnete permanes
Un morlerno ricevitore telefonico (fig..62) contiene un maxnete permanente D, le cui espansioni polari P (si
chiamano cosi le estremiti del magnete) ¢ solamente quelle sono co-
we da ferro dolee ¢ circondate dalle bobine § collegate assiem
Davanti alle esp:
polari giaee Ia mente
brana M, costiuita es
sa pure da ferro dole
© protetta dalla
Nad
ata aloreechio.
lotta e ha
Fig.63
eae permanente (inbasso}
pitt usualiricevitori
dei nostri
no vostituiti in qu
modo, ¢ anche
fie telefon
Nella fi
seanplie
(fix. 63).
64 si vede u
to telefon
le & peri posibile te-
lefonare soltanto da A
Riunendo un mierofo
cevitore telel
sempli
lo di due stazioni eae
‘anti
Domande
1. Quali sono i compiti del
Szoreh Fg. 65 a
crivete_breven 1 principio di fun
del ricevitore telefonivo,
Batters BettenioMATEMATICA
3. Le equazioni (Continuazione da pag. 18).
tratta lacie
esempi si pag. 19 potete rilevare che da anbedue i membri dellequazione & stata
ita x mediante il segno « + ». Per accertarvi dell’esattezza dei risultati non avete da
fare altro che inteodurre il valore determinato per x nell’equazione data. Dimostriamo tale controllo per Pesem-
pio N.1
Controllo:
Nell'equazione nota: x + 3 = 12 imtroduciamo il valore di x che & risultato essere 9: 9 4 3 = 12
cit 12 = 12, Il risnltato & quindi esatto.
Per risolvere w 6 abbiamo sinora proceduto nel movlo seguente:
‘equazione del tipo x + 2
Questo procedimento minuzioso & stato da noi scelto unicamente per rendervi facilmente comprensibile nei suoi
ettagli il metodo adotiato per risolvere le equazioni; per assicurare il progress occorre iniziare lentamente
ma in modo sicuro, Ma ora possiamo abbreviare il procedimento del ealcolo, ¢ voi stessi vi aecorgerete esam
sempi svolti, che basta togliere dal membro destro dell’equazione Vaddendo di x sot-
regola:
nando attentamente gli
nbro sinistro. Esprimiamo questo concetto nella segues
traendolo dal m
Regola 5-a I valore numerieo sommato all’incognita x nel
mbro sinistro dell’equazis
* va riportate nel
membro destro e sottratto,
Ora siamo in grado di risolvere speditamente le seguenti equazioni da matematici esperti!
Esemp
)x+5=12 a x+8=9 %) x + 1 = 2
x= 2-5 x= 9-8 x= 20—10
z=7Z xsl x= 10
E invertendo la regola 5-4 otteniamo Valtra simile:
Regola 5-b Il ralore numerico sottratto dall’incognita x nel membro sinistro dell equazione va riportato nel
‘membro destro © sommato
Esercitiamoci subito nell'applicazione di detta regola con sli esempi seguenti:
Esempi:
1) x—2=3 MN) x—18
te nella
Tafine possiame esprimere le due regole s
Regola 6 In una equazione, ogni termine pud essere trasportato da un membro all’altro purché lo si cambi di
segno.Valori positivi e valori negativi.
+
i Prima di proseguire nello svolgimento di altri esempi yogliamo soffermarci un atti-
i mo in merito all’addizione ¢ sottrazione di cifre. Sottraendo da un numero un altro
3 numero uguale al primo, rimane 0 (zero), p. ¢. 8 —8 = 0. Dovendo invece sottrarre
"aes dal numero 8 il numero 10, ci sara forse qualcuno che negheri la possibilit di ese-
ay guire detta operazione perché suppone erroneamente che il sistema numerico abbia
0 termine con il valore zero. Ma non & cosi: 0 @ il centro del sistema numeric
5 i valori maggiori di 0 sono i valori positivi ed hanno il segno « + » € tutti i valori
3 minori di 0 rappresentano i valori negativi ed hanno il segno « — ».
Il termometro rappresentato nella fig. 14 illustra chiaramente il concetto
sopraesposto: i gradi con i quali si misura la temperatura sono positi-
vi (++) se maggiori di 0 ¢ negativi (—) se minori di 0.
= i E dunque possibile sottrarre daila cifra 8 la cifra 10 scrivendo 8 — 10 = — 2, Se
il termometro segnasse + 8° ¢ scendesse di 10? avremmo una temperatura di — 2°.
Esempi:
5—5=0 —5+ 5-0
6—9=—3 1 — 80 = —10
Se la temperatura fosse per esempio 5* sotto zero, cio’ —5" ¢ seendesse di altri 6” avremmo una tem
¢ in grado di comprendere anche gli esempi seguenti:
$—6=—N — 20 — 80 = — 100
—W—1=—235 —@—-MW=—7
peratura di 11° sotto zero oppure — 11°. Ora si
E necessario che queste dettagliate spiegazioni vi siano be
guenti
are per comprendere facilmente i ealeolii se
Esempi
M) x +10
ti nel nostro
Ora siamo notevolmente progres jento di spiegarvi la soluzione delle equazioni ¢ de:
riepilogare il contenuto delle precedenti lezioni. Voi siete in grado di risolvere le equazioni nelle quali compare
Vineogn
X con un valore sommato
X con un valore sottratto
X moltiplicato per un valore
X diviso per un valore
Dopo che avets imparato correntemente le regole valide per la soluzione di simili equazioni, vi sari pure facile
risolvere le equ: valori, per avere nella parte sinistra
solo il termine con la x. Infatti, applicando ordinatamente le regole suddette, & sempre possibi
equazione in modo da ottenere nel membro di si
con un valore numerico, come ad e:
dove occorre eliminare, non un valore solo, ma
stra un solo termine con la x ¢ nel membro di destra solo un
Bx =9In primo Iuogo trasportiamo il numero «2» col suo segno opposto dalla parte destra:
3x = lt 2
= 9
Ora olin
che il numero «3 » trasportandolo nella parte destra, applicando la regola 2-a, ei
divislendo il membro destro dell’equazione per 3
9
as
z=3
ead
In 37 +2 19) 3 +
ae—ls aon
2
Sino ad ora peri: noi abi
10 risolto solo equazioni che contengono un solo termine con la x come quella
3+ dx = 15
na potremo risolvere facimente anche le equazi contengono piit termini con la x adottando il pri
tale di (rasformarle in modo da giungere alla pitt semplice espressione © cio’ ad ottenere nel
stra un solo termine con la x € nel membro di destra un solo termine numerico,
cipio fondam
tbro di si
Exempio: 20) 9 + Sx = 16 + dx
stro contenga solo i valori di x ed il mem-
ine per Ie equazioni precedenti, che il membro s
bro destro col suo sexno cambiato ed il
loci noti, occorre trasportare il numero 9 nel 1
nembro sinistro pure con il suo segno cambiato
9 4 Sx = 16 + dx
Per ottenere,
bro destro solo
valore 4s nel
ix 4x = 16 —9Risposte alle domande di pag. 24
Il compito del microfono consiste nel trasformare le vibrazioni sonore dell’aria in corrispondenti oscillazio-
ni della corrente clettrica, Tl ricevitore telefonico invece deve ritrasformare Je oscillazioni della corrente
elettrica in onde sonore.
Il microfono di Hughes era costituito da una sbarretta di carbone appoggiata liberamente in due sedi di ear-
bone. Parlando in prossimita della sharretta, essa vibrava nel ritmo del suono, lasciando passare pitt o mex
no corrente nella linea
3. Un ricevitore telefonico & costituito in principio da un lettromagnete ¢ da una membrana di ferro, che &
ad una determinata distanza dall’elettromagnete. Quando V'elettromagnete & percorso da una corcen-
‘© meno forte, la membrana viene attratta pitt o meno fortemente, In tal modo essa segue le oseilla-
della corrente eorrispondenti alle vibrazioni sonore.
COMPITI
13.
M.
16.
Che cosa distingue i misuratori di corrente da quelli di tensione?
Come vengono collegati due amperometri, dei quali si debbano confrontare le indicazioni?
Come si fa a variare Vintensiti di corrente nella taratura degli amperometri?
Un forno elettrico ha la resistenza di 44 ohm, Qual’é Ia corrente che lo attraversa, quando @ allacciato al-
volt?
la tensione
temporale passano 2] secondi dal momento in eui si vede il lampo a quello in eui si ode il
10. A quale distanza si trova il temporale?
Da che cosa dipende il numero di vibrazioni al secondo di una corda musicale?
Che cosa significa Ia frase: « un suono ha la frequenza di 400 hertz »?
Da che cost & determinata Valtezza di un suono?
Che cosa si intende per « hassa frequenza » ¢ « alta frequenza »?
Quali sono le note pit basse ¢ quelle piit acute che si possono normalmente percepire?
Che cosa distingue la chiarezza di un suono puro da quella di un suono composto o da un rumore?
Che cosa costituises il timbro dium suono?
Come si posono registrare le onde sonore?
a) Bax 4 B45; B+ xe 40 = 90; BT +X +5 + 12 = 106;
x=? x=?
dj) W-x=4 x=? @ 12 x=? f) 54+ 3x=17—3x;
Tn che modo Ie vibrazioni sonore vengono trasformate dal microfono a granuli di carbone in oseill
della corrente?
Disegnate un semplice impianto telefonico, nel quale si utilizzi soltanto un microfono, una batteria ed un
ricevitore telefonico,Formula N.
Legge di, Ohm
(©) Intemsth i corrente: 1 =
(3) Tensione, V— 1: Ro.
v
t
(4) Resistenza: R =
—
Stampato come manoscritto
= ai
Orn slcnnsine, prs « di genere di questa Dispensa,
ftice so ks PeeORSO DI TECNICA DELLE.
ELECOMUNICAZIONI
Ne CO DI SAUIOTEE RIC ADLumghezze d’onda e frequenze sess 3
Metric hertz. Se ie »
Lintervallo di treuena eee ae » o
Domande Soe SR ten eee
Hettreteciiea generale rae i Orie See as aD ace
La potenaa Set SSIS lee As ee
Ta potenza elettrica pe eee ie
La potenza meceanica : » 1B
IL cavalo. vapore Reh ee rae
Whneahiee ee ses seo pee eee
TI iono (continuazione)
Il timbro dei soni.
Gi armonici : Sees ee Bb
Ta gamma delle frequenze ‘ 16
Ww
plore geet
Ve ve See ee
Risposte alle domande di pag. 14
Motematica ey > 20
9. Lelevazione « potenza . » 20
10, Lefrazioni . > 20
Nispose