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Roma, 22 maggio 2013

sono stato molto colpito dalla sua lettera, che richiama drammatici episodi di suicidio di piccoli imprenditori. E' un presente duro quello che l'Italia del lavoro sta vivendo ; sono tempi di crisi quelli che Italia e Europa stanno attraversando da pi di tre anni, in un mondo che radicalmente mutato. La crisi tocca indistintamente lavoratori e datori di lavoro, spingendo sovente, purtroppo, a gesti estremi. Sono convinto che l'imperativo sia quello del tornare a crescere, dell'aprire nuove prospettive di occupazione, soprattutto di futuro per i giovani. Sono questioni che possono trovare risposte in termini non solo nazionali ma europei, non ignorando i vincoli di bilancio, la necessit assoluta di ridurre il nostro debito pubblico, come indispensabile per consolidare la fiducia riacquistata sui mercati e recuperare risorse oggi sottratte a investimenti per lo sviluppo. Comunque, l'Italia si sta adoperando affinch le regole a salvaguardia di politiche di bilancio rigorose si aprano a una considerazione positiva della spesa degli Stati per misure urgenti ai fini della ripresa economica e per investimenti strutturali. Nel ringraziarla per le espressioni di fiducia nei miei confronti, desidero assicurarle che, per quanto nei miei poteri, continuer a vigilare sull'operato del Governo, sollecitando quelle risposte, in termini di misure economiche e di riforme strutturali troppo a lungo attese dal mondo delle imprese e dei lavoratori. Con animo cordiale, le invio i miei migliori saluti

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Sig. Romano Pucci Presidente Confartigianato Imprese Pisa Via A. E. Breccia, 26 56121 Ospedaletto PI

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