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LA PAZZA DEL QUARTIERE

Stamane stato come un flash, un ricordo improvviso emerso chi sa come e perch... Nel mio quartiere c'era una vecchietta che camminava per le strade dove ero ragazzino. La vedevamo tutti e tutti la lasciavamo fare. Era come uno spettro che si aggirava tra di noi, al quale bisognava dare il culto della indifferenza. Di tanto in tanto alzava lo sguardo, sempre rivolto a terra, verso di noi, verso la nostra giovinezza. I suoi occhi erano inespressivi, ma non incutevano paura. Qualcuno tra noi, i pi coraggiosi, gli volgevano lo sguardo e ne restavano catturati, ma non osavano altro. Si diceva che qualcuno sapeva di taluni che erano stati visti parlare con lei; ma forse era una leggenda. Camminava per le nostre strade, sempre sola, silenziosa e schiva. Guardava a terra e da terra alzava le carte, tutte le carte che trovava sul marciapiede, le alzava e le metteva nei cestini. E quando non trova i cestini le carte le portava a casa sua. Dicevano che una volta morta a casa sua le trovarono poche cose di qualche valore infimo ma molti sacchetti pieni di carte, cartacce e cose raccolte per strada. Dicevano che tipico di gente un po matta, sola, in fase di prebarbonaggio Che strano, a pensarci bene, siamo noi quei sacchetti che Dio porta a casa sua..., senza nessun valore, siamo raccolti per pazzia sua!

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