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Modellazione Di Un Giunto Flangiato
Modellazione Di Un Giunto Flangiato
(Revisione 14.01.2006)
INTRODUZIONE
Tipologie di giunti flangiati Si ricordano le ipotesi alla base dellappendice J dellEC3: sezioni ad I o H laminate e saldate di classe 1, 2 o 3 collegamenti tra sezioni ad I o H in cui le travi sono connesse alle ali della colonna al pi due bulloni per fila
Il numero di file di bulloni tesi pu variare da un minimo di una ad un massimo compatibile con la geometria degli elementi collegati e con ipotesi di calcolo ragionevoli, tenendo cio presente che le file di bulloni lontane dalla zona tesa danno un minore contributo al momento resistente del giunto, e possono per questo essere trascurate nel calcolo e omesse nella progettazione se non indispensabili per il loro contributo di resistenza a taglio. In Fig. 1 sono rappresentati un giunto flangiato in spessore di trave (flush end-plate), adatto per telai controventati, ed un giunto con flangia di estremit estesa (extended end-plate), adatto anche per telai non controventati. Spesso nel giunto con flangia di estremit estesa lanima della colonna rinforzata con irrigidimenti trasversali (EC3 J 3.3).
Irrigidimenti trasversali
Nel calcolo della resistenza del giunto si procede come per il giunto saldato individuando i componenti deboli (anima della colonna a trazione o a compressione, ala della colonna, flangia destremit tesa, bulloni tesi, pannello danima della colonna a taglio). E per differente il modo con cui si valuta la resistenza dellala della colonna e della flangia destremit. La resistenza di questi componenti calcolata assimilandoli a elementi a T equivalenti di opportuna lunghezza, detta lunghezza efficace (leff). Il calcolo delle lunghezze efficaci descritto nellesercizio che segue. Se presente pi di una fila di bulloni tesi, lelemento a T equivalente in certi casi deve essere modellato sia per ogni fila presa singolarmente, sia per gruppi di file considerati nel loro insieme (v. Fig. 2). Se la generica fila appartiene ad un gruppo di bulloni (come in figura), sar necessario verificare che la somma delle resistenze delle file che appartengono a quel gruppo non ecceda la resistenza del gruppo stesso.
Flangia estesa
leff fila 1
leff fila 2
La parte estesa della flangia e quella sotto l'ala tesa della trave sono modellate come due elementi a T equivalenti separati Analogamente per l'ala della colonna con irrigidimenti trasversali
emin
Fig. 3
La resistenza di progetto a trazione Ft,Rd di un elemento a T viene assunta pari al pi piccolo dei valori delle tre seguenti modalit di collasso: Modalit 1: meccanismo plastico completo dellala
e Q
forza di leva
Ft,Rd Q
Q+0.5F t,Rd
Q e = M pl . Rd
Ft , Rd = 4 M pl , Rd m
M pl,Rd
M pl,Rd
con
Fig. 4
l eff ,1
Ft,Rd Q n m Q
t , Rd
2Q = Ft , Rd
Q = ( Bt , Rd Ft , Rd ) / 2
0.5 B t,Rd
M pl,Rd
0.5 B t,Rd
Ft , Rd =
2M pl , Rd + n Bt , Rd m+n
2
con
leff 2
t , Rd
n = emin
FT , Rd = Bt , Rd
0.5 B t,Rd
0.5 B t,Rd
Fig. 6
Criteri di dimensionamento
Dimensionamento dei bulloni Un criterio di dimensionamento geometrico, prevede di assumere un diametro dei bulloni pari a 1.5 volte lo spessore dellala della colonna. Per profili di colonna di grosse dimensioni questo criterio sovradimensiona i bulloni. E comunque opportuno controllare che non si verifichi la modalit di rottura 3 (rottura fragile dei bulloni). Un secondo criterio (duttilit) serve a permettere la ridistribuzione delle azioni tra le file di bulloni. Secondo lEC3 tale requisito soddisfatto quando:
d 1.9 t p f yp f ub d 1.9 t fc f yfc f ub
Dimensionamento della flangia destremit Per la flangia si assume generalmente uno spessore simile a quello dellala della colonna, essendo scarso lincremento di resistenza e rigidezza apportato dalluso di spessori maggiori, salvo il caso di giunto con irrigidimento trasversale in zona tesa. La larghezza della flangia generalmente uguale alla larghezza dellala della trave. Si possono adottare valori maggiori, compatibili con lala della colonna, qualora vi siano problemi per il posizionamento dei bulloni. La distanza minima tra il centro dei fori e il bordo della flangia non deve essere minore di 2 d0 (d0= diametro del foro), secondo EC3 [#6.5.1.3 (1)].
ESEMPIO DI CALCOLO
Per aiutare a comprendere le prescrizioni dellannesso J dellEC3 viene presentato un esempio di calcolo di un giunto flangiato con due file di bulloni tesi, con e senza irrigidimenti trasversali dellanima della colonna. Acciaio S275 (Fe430) Bulloni d0=22 mm tp=20 mm bp=200 mm hp=420 mm ep=50 mm mx=ex=50 mm u=20 mm twc=7 mm tfc=11 mm rc=18 mm tfb=10.7 mm twb=7.1 mm M20 classe 10.9 foro bullone spessore flangia larghezza flangia altezza flangia
mxs
mx
af=1/2 tfb=6 mm
ep mp
Fig. 8 6
e c = (b fc b p ) / 2 + e p =60 mm
m xs = m x a f 0.8 2 =43.21 mm
J 3.4. Resistenza della zona di trazione J 3.4.1. Ala di colonna non irrigidita
a) meccanism globale per il gruppo b) meccanismi separati per ogni bullone c) meccanismo per imbutimento
4mc+1.25ec p
2mc
e m
a)
c)
leff leff
l eff
leff
Fig. 9 (2) Si deve prendere come lunghezza efficace leff per ciascuna riga di bulloni il minore dei valori seguenti:
7
(b) per bulloni destremit: leff,b = 0.5p + 2m + 0.625e = 0.5110.7 + 232.1 + 0.62560 = 157.1 mm (Fig. 9a) leff,b = 4m + 1.25e = 432.1 + 1.2560 = 203.4 mm leff,b = 2m = 2 32.1 = 201.7 mm (Fig. 9b) (Fig. 9c)
La lunghezza efficace minore per ciascuna riga di bulloni quella del meccanismo di gruppo.
Resistenze efficaci
4 M pl . Rd
m
=296 kN
[J 22]
dove:
M pl . Rd = 0.25 leff t fc f y / M 0 = 2.376 kNm
2
2M pl . Rd + n Bt , Rd
m+n
= 457 kN
dove
t , Rd
Bt , Rd =
Mb
=176.4 kN resistenza a rottura dei bulloni di classe 10.9 area resistente di un bullone M20
essendo:
fub==1000N/mm2 As=245mm2
Si deve calcolare anche separatamente la resistenza della riga superiore di bulloni, essendo la sua resistenza superiore alla met della resistenza di gruppo. Governa la modalit di collasso 1: Modalit di collasso 1:
Ft1, Rd =
4 M pl . Rd
m
= 190.1 kN
2
[J 22]
leff = 201.7 mm
dove:
J 3.4.4. Flangia di estremit Per quanto riguarda la flangia si hanno valori diversi della leff dellelemento a T equivalente per le due file poich la fila interna risente dellirrigidimento fornito dallanima della trave e quindi ha resistenza e rigidezza superiori rispetto alla fila esterna. Per semplicit si assume di solito per la fila interna la stessa resistenza di quella esterna. Per completezza viene per esposto anche il calcolo della resistenza della fila interna. (2) Si deve prendere come lunghezza efficace leff per ciascuna riga di bulloni il minore dei valori che seguono: (a) per bulloni esterni allala della trave in trazione: leff,a = 0.5 bp = 0.5200 = 100 mm [J 40] leff,a = 0.5 w + 2 mx + 0.625 ex = 0.5100 + 243.21 + 0.62550 = 167.7 mm [J 41] Nelledizione del 1994 dellAppendice J, non recepita dalledizione italiana, sono presenti anche le seguenti condizioni:
bp w leff leff
ep
leff
ex mxs
Circular patterns 2 mxs = 270 mxs + w = 235 leff = 100mm = min mxs + 2 e p = 235 Other patterns 4 mxs + 1.25 ex = 234.5 ep + 2 mxs + 0.625 ex = 167.2
mxs +w
m xs w Fig. b) m xs ep
mxs +e p
Fig. a)
Fig. b)
ep+2mxs+0.625ex ex m xs ep
ala della trave
0.5b p
Fig. e)
bp Fig. f)
Fila interna:
esprime il contributo di rigidezza fornito dallanima della trave allelemento a T equivalente per
10
1 =
mp mp + ep
42 = 0.46 42 + 50
2 =
m xs 43 = = 0.47 m p + e p 42 + 50
ep
M pl, Rd =
Ft1, Rd = Ft 2, Rd = essendo
t2 p leff 4
m
fy M0
= 2.5 kNm
4 M pl , Rd
ex mxs
= 232 kN = 243 kN
2M pl , Rd + n Bt , Rd m+n
t , Rd
11
valore maggiore della resistenza lato colonna (190.1 kN), che quindi governa la resistenza. Fila interna leff=258mm
M pl, Rd =
Ft1, Rd =
t2 p leff 4
m
fy M0
= 6.45 kNm
4 M pl , Rd
=614 kN =332 kN
Ft 2, Rd = essendo
2M pl , Rd + n BT , Rd m+n
t , Rd
Questo valore maggiore della resistenza lato colonna, che quindi governa. J 3.4.7. Anima di colonna non irrigidita Ft .wc , Rd = f yct wcbeff / M 0 = 549.9 kN beff = 2157.1 = 314.2 mm J 3.5 Resistenza della zona di compressione J 3.5.1 Anima di colonna non irrigidita (1) La resistenza di progetto allo schiacciamento di unanima di colonna non irrigidita, soggetta ad una forza trasversale di compressione, data da: Fc. Rd = f yc t wc [1.25 0.5 M 0 n , Ed / f yc ]beff / M 0 ma: Fc. Rd f yct wcbeff / M 0 = 357.4 kN [J 15] [J 16] [J 9]
dove: n , Ed la tensione normale massima di compressione nellanima della colonna dovuta a forza assiale e flessione. Generalmente il termine [1.25 0.5 M 0 n , Ed / f yc ] minore di 1, quindi nei calcoli preliminari, quando n , Ed non nota, si usa la [J 16].
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(2) In un collegamento bullonato, la lunghezza efficace dellanima della colonna soggetta a compressione, data da: beff = t fb + 2a f + 5(t fc + rc ) + t p + u = 10.7 + 2 6 + 5 (11 + 18) + 20 + 20 = 204.2mm [J 51]
(diffusione a 68nella colonna e a 45 nella flangia. Nelledizione italiana mancano i termini tp+u)
(3) Inoltre si deve verificare, secondo le prescrizioni date in 5.7.5, la resistenza dellanima della colonna a instabilit secondo un comportamento a colonna, come indicato nella fig. J 2.4.
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Si considera il modo di instabilit (a) a nodi fissi, assumendo quindi una lunghezza di libera inflessione l0=0.5 d. Normalmente il modo di instabilit (b) dovrebbe essere impedito da opportuni elementi di ritegno, ad esempio il solaio in c.a. Per la larghezza efficace si assume: beff = h 2 + ss = 2102 + 59.22 = 218.2 mm essendo ss la larghezza di contatto rigido presa uguale a: ss = t fb + 2a f + t p + u = 10.7 + 2 6 + 20 + 20 = 59.2mm Si verifica lanima a carico di punta come unasta semplice di sezione rettangolare con altezza twc e larghezza beff (inflessione attorno allasse x-x di figura). Come indicato dallEC3 [#5.7.5] si utilizza la curva dinstabilit c. l0 = 0.5 d = 94 mm b eff = 218.2 mm
2
[EC3 5.79]
= l0 / i = 46.5 1 = =
snellezza
= 0.536 1
N b , Rd =
= 0.822
A f y t wc beff f y = = 313.9 kN M1 M1
J 3.6. Resistenza della zona soggetta a taglio J 3.6.1. Pannello danima di colonna non irrigidito (1) La resistenza plastica di progetto di un pannello danima di colonna non irrigidito, soggetto a forza di taglio (vedere fig. J 2.5), data dallespressione (resistenza plastica a taglio):
V pl , Rd = f yc Avc 3 M 0 = 298.3 kN [J 17]
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(2) Inoltre si deve controllare, se necessario, la resistenza allinstabilit per taglio [5.4.6.(7)] Per i profili laminati di comune impiego (tipo HE) in genere non si hanno problemi di imbozzamento del pannello danima. Nel nostro caso si ha: d 152 = = 14 << 69 = 63.8 t w 11 La resistenza del pannello danima a taglio quindi: Vwp , Rd = 298 kN [EC3 #5.4.6 (7)]
Riepilogo:
Vwp , Rd = 298 kN Fc.wc. Rd = 313.9 kN Ft .wc. Rd = 549.9 kN Ft . fc.Rd = 296 kN Ft . p.Rd = 564 kN
190
resistenza del pannello danima a taglio resistenza a compressione dellanima della colonna resistenza a trazione dellanima della colonna resistenza a trazione dellala della colonna resistenza a trazione della flangia destremit
Si deduce che la resistenza del giunto flangiato non irrigidito governata dalla resistenza a trazione dellala
345 234
106 HEA220
della colonna, che globalmente (resistenza di gruppo) ha una resistenza di 296 kN. Il momento resistente si calcola sfruttando la resistenza massima della fila esterna di bulloni, che ha il braccio maggiore, e attribuendo alla fila interna la resistenza rimanente: 15
IPE300
296 kN
int ext M j. Rd = Ft .ext + Ft int = 190.1 0.34465 + 105.9 0.23395 = 90.3 kNm . fc. Rd z fc. Rd z
essendo:
Il valore del momento resistente del giunto modesto se confrontato con il momento resistente della colonna (HEA 220, Mcy,Rd = 142.1 kNm) e della trave (IPE 300, Mcy,Rd = 157.1 kNm). Anche in questo caso, come nellesempio di giunto saldato, per poter realizzare un giunto a completo ripristino necessario rinforzare la colonna con irrigidimenti (nervature orizzontali ed eventualmente anche un irrigidimento diagonale).
16
17
Progetto
Per il progetto i dati di input sono lo spessore massimo tf,max della flangia, la sporgenza massima hmax superiore, e inferiore umax. Fissiamo la sporgenza massima superiore in 150 mm, in modo che la flangia rimanga nello spessore del solaio. Per tf,max e umax inseriamo valori elevati (100 mm).
18
Laumento di resistenza modesto (Mj,Rd=107 kNm). La massima resistenza si ha con bulloni d=18 mm, spessore flangia tf=47 mm, u=56 mm.
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1 =
2 =
M0
= 1.525 kNm
Forze resistenti di progetto per le tre modalit di collasso: FT 1, Rd = FT 2, Rd = 4 M pl , Rd m =190.1 kN =243 kN modalit di collasso 1 modalit di collasso 2
2M pl , Rd + n Bt , Rd m+n
20
FT 3, Rd = BT , Rd =2 BT,Rd=352.8 kN
modalit di collasso 3
essendo: m=mc=32.1 mm n = min{ 1.25mc ; e p ; ec } = min{40.1;50;60} = 40.1 mm FT.Rd min{FT1,Rd ; FT 2,Rd ; FT 3,Rd }= 190.1 kN La resistenza a trazione dellala della colonna (somma della resistenza dei due elementi a T equivalenti) vale quindi: Ft . fc.Rd = 2 FT .Rd = 2 190.1 = 380.2 kN
J 3.6. Resistenza della zona soggetta a taglio J 3.6.2. Pannello danima di colonna irrigidito La resistenza a taglio la stessa del caso senza irrigidimenti: V pl , Rd = f yc Avc 3 M0 = 298.3 kN [J 17]
Riepilogo
V pl , Rd = 298.3 kN Ft . fc.Rd = 380.2 kN Ft . p.Rd = 564 kN resistenza del pannello danima a taglio resistenza a trazione dellala della colonna resistenza a trazione della flangia destremit
Poich la resistenza del giunto governata dalla resistenza a taglio del pannello danima della colonna, il momento resistente si calcola sfruttando la resistenza massima della fila esterna di bulloni, che ha il braccio maggiore, e attribuendo alla fila interna la resistenza rimanente:
ext int M j . Rd = Ft .ext + Ft .int = 190.1 0.34465 + 108.3 0.23395 = 90.85 kNm fc . Rd z fc . Rd z
Lintroduzione degli irrigidimenti non ha praticamente variato la resistenza del giunto. Per aumentarla si deve introdurre un irrigidimento diagonale. In tal caso (vedi es. giunto saldato) la resistenza a taglio risulta:
Vwp , Rd = V pl , Rd + N bd. Rd cos = 298.3 + 405 0.56 = 525 kN
essendo
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Ia componente pi debole del giunto risulta essere ora lala della colonna a trazione. Il momento resistente risulta:
int ext M j . Rd = Ft .ext + Ft .int = 190.1 (0.34465 + 0.23395) = 190.1 0,2893 = 110 kNm fc . Rd z fc . Rd z
Il guadagno di resistenza ancora modesto perch la resistenza governata dallala della colonna, meccanismo di collasso 1. Nelledizione del 1994 dellAppendice J, non recepita dalledizione italiana, al #J 3.2.4. presentato un metodo alternativo per calcolare la forza resistente di un elemento a T equivalente per la modalit di collasso 1. Se si tiene conto della dimensione della testa del bullone, del dado e della eventuale rondella, la forza trasmessa dal bullone non pi concentrata in corrispondenza del centro del bullone. Questo metodo conduce ad un valore pi alto della resistenza di progetto dellelemento a T per la modalit di collasso 1 (meccanismo plastico completo dellala): FT 1, Rd = essendo: Con (8n 2e w ) M pl , Rd 2mn e w (m + n)
ew = dw/4 e dw = diametro della rondella o della testa del bullone o del dado.
si ottiene:
Per cui la modalit di collasso dellelemento a T dellala della colonna ora la 2: FT 1, Rd = 275kN > FT 2, Rd = 243 kN La resistenza a trazione dellala della colonna risulta quindi: Ft . fc.Rd = 2 FT .Rd = 2 243 = 486 kN Il momento resistente del giunto diviene quindi: M j . Rd = Ft . fc. Rd z = 486 0.2893 = 140.6 kNm valore assai prossimo al valore del momento resistente plastico della colonna. La versione italiana dellAppendice J, pur non contemplando il metodo di verifica alternativo sopra esposto, prevede per il rinforzo dellala della colonna a trazione con contropiastre [J.3.4.2.] come illustrato nella figura seguente.
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Possiamo concludere che nel nostro caso dal punto di vista della resistenza il giunto flangiato pu essere perfettamente equivalente al giunto saldato solo con lintroduzione delle contropiastre. Dal punto di vista economico si deve valutare la convenienza di aumentare la dimensioni della colonna, ad esempio adottando un HEB220. Poich lo spessore dellala passa da 11 a 16mm la resistenza dellala della colonna a trazione passa da un valore di 486 kN a 590 kN ottenendo un momento resistente del giunto di 153 kNm. I risparmi pi consistenti si possono ottenere per senza gli irrigidimenti della colonna, considerando il giunto come semi-rigido e conducendo lanalisi globale del telaio semi-continuo. Si avranno momenti agli estremi delle travi pi bassi, compatibili con la resistenza del giunto. La convenienza deve essere valutata caso per caso. I calcoli sono notevolmente pi onerosi se non supportati da un apposito strumento informatico.
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