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UOMO E SOCIETA IN JEAN- JAQUES ROUSSEAU: MODULO 1: INEGUAGLIANZA E PROPRIETA

1750saggio mandato allaccademia di Digione che aveva messo in palio un premio per colui che rispondesse a una domanda sulle arti Se il rinascimento delle arti e delle scienze abbia contribuito al mantenimento dei costumi? La risposta dovrebbe essere positiva, da quando le scienze si sono rinnovate siamo pi virtuosi che in passato. Sembra dunque una domanda retorica. Rousseau invece risponde negativamente, dicendo che esattamente lopposto: il rinascimento delle scienze e delle arti ha corrotto i costumi. Nellantichit cerano infatti persone ignorantissime e rozzissime ma che conducevano una vita genuina e virtuosa. stata una risposta eccentrica per acquisire fama ( accusa dalla quale Rousseau si difende). Ma in realt a 38 anni diventer famosissimo per aver sostenuto questa tesi paradossale. Rousseau vive in Francia ma nasce a Ginevra repubblica fondata dallo stesso Calvino uno dei pochi stati repubblicani dellepoca. Rousseau sottolinea dunque in difesa della sua citt natale il modello di Ginevra come citt di virt ruvide di uomini forti in contrapposizione con la Francia dellassolutismo. Rousseau vede i francesi come schiavi di un sovrano assoluto mentre i ginevrini cittadini dignitosi che devono rispondere solo alla legge. La legge impersonale, uguale per tutti obbedire alla legge non umilia nessuno. Rousseau sostiene la regola della legge come impersonale e imparziale. Rousseau non obbediva neanche allorologio, io devo essere lunico padrone di me stesso. Non devo obbedire alle persone ma rivendicare il dominio della legge sugli uomini e non degli uomini sugli su gli uomini. Lo stesso criterio lo applica anche alleducazione: la lezione deve derivare dalle cose stesse, dal modo, dalla natura, devo obbedire a loro non a un precettore come il maestro o al genitore. Bacone: la natura non la si vince se non obbedendole. Il bambino se vuole essere degno deve imparare dalle cose e non da un adulto saccente. EVITARE IL DOMINIO DELLUOMO SULLUOMO In realt da giovane Russeau fugge da Ginevra e va in Francia per motivi sentimentali rinnegando il credo calvinista a favore di una conversione al cristianesimo ma dopo la pubblicazione dei Discorsi torna al protestantesimo e a Ginevra. Il confronto tra Francia e Ginevra come il confronto fra la ruvida Sparta e la levigata Atene. Rousseau (secondo gli aneddoti) nel 1949 migra dalla Svizzera alla Francia con il desiderio di diventare un autore. Inizialmente scriveva opere musicali senza successo. Ormai demoralizzato riceve una sorta di illuminazione. In un giorno destate va a trovare un amico (Didero) in carcere e attraversando il monte distrutto si ferma allombra di un albero e trova un giornale in cui legge linserto del concorso dellaccademia in cui trova la domanda sulle arti.
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Lui sente unonda travolgerlo e di fronte a unintuizione a una rivelazione cos potente si mette a piangere. Dopo quel momento inizier la sua carriera di scrittore. In quel momento pensa alla prosopopea di Fabrizio generale romano del ||| sec a.c. che in cambio di regali del nemico avrebbe dovuto tradire la sua patria. Il generale rifiuta ( lanima di Patrizio che parla) ma poi cede al lusso. In fondo alla strada del lusso della commercializzazione di tutto, dove ogni uomo ha un prezzo, in fondo alla strada della civilt non c nulla. Stiamo percorrendo una strada che porta al baratro, di evidente progresso ma il progresso porta al baratro. Linfelicit ci sovraster la corruzione unombra che si sta diffondendo in modo sempre pi forte. Tutti i beni che la nostra civilt ci offre (bene, cultura ecc..) quando li prendi in mano sono merci viziate da un guasto ontologico originario. come fare un regalo a un bambino viziato che ha tutto, dopo pi infelice di prima. Fra gli uomini non c uguaglianza, gli uomini sono infelici perch si sentono inferioriMOTIVO POLITICO Lunica soddisfazione delluomo vedere che qualcuno sta peggio di te. Il motivo della nostra delusione anche la contrapposizione tra ci che e ci che appare. Non sono felice dei doni che ricevo perch chi me li fa potrebbe voltarmi le spalle, manca la fiducia. Tutti sono amici di tutti dietro un sistema sociale cos costruito si sente limpersonalit dei rapportiMOTIVO MORALE: il male della societ sta nellinsicerit dei rapporti, Rousseau si sente solo, disilluso e perseguitato. patologico crede che gli altri siano daccordo solo nellodiarlo. TEMA DELLA DISEGUAGLIANZA accettata se naturale: di per s la diseguaglianza non comporta il dominio ma una condizione di solidariet. inaccettabile se innaturale: luomo nato libero e ovunque in catene LA BOETIE DISCORSO DELLA SERVITU VOLONTARIA opera del 1927 Non necessario obbedire alla tirannide dei re basterebbe rifiutare e dire no e il re si sgretolerebbe. Il sovrano ottiene lobbedienza tramite distrazioni, armi segrete: - RELIGIONE: inganno dare lidea di essere diversi dagli altri (faraone) - GIOCHI: distrazioni delle attivit quotidiane, stordimento. - IL RE NON LO TOCCHIAMO MAI CON MANO: motivo importantissimo, la molla segreta della tirannide che il re abbia sei tirapiedi (ministri) che accettano la sottomissione assoluta in cambio di poter sottomettere altre cinque-sei persone che ripeteranno il meccanismo. Il potere non concentrato nel sovrano ma diffuso capillarmente e distribuito in tutta la societ. Solo la sottomissione sembra garantirci il sottomettere qualcun altro. Rousseau gli uomini non saranno mai felici vorranno sempre di pi. Luomo non un animale sociale, entrando in societ perde la sua individualit. Noi
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siamo ossessionati dalla comparazione. Gli uomini primitivi vivevano soli errando per i boschi. Secondo Rousseau gli uomini dovrebbero conoscersi condividere qualcosa per pochi minuti e poi rifugiarsi soli nella natura, lunico modo di avere rapporti veri. ESERGO p. 33 per loro sono un barbaro perch non mi capiscono , frase presa da Ovidio. I saggi per il concorso erano anonimi e dovevano distinguersi solo per il motto. P. 38 Medioevo: era di barbarie di prima et. Quando i musulmani conquistarono Costantinopoli i dotti greci scapparono e si rifugiarono da noi portando con loro la loro cultura e il risorgimento delle arti. Ci sono due strutture: -STRUTTURA DEI BISOGNI DEL CORPO -SOVRASTRUTTURA BISOGNI DELLO SPIRITO Sono i bisogni del corpo quelli importanti (visione materialista). Il governo e le leggi devono esserci necessariamente, le arti e le scienze non necessariamente. C un necessario e un superfluo, il superfluo non solo inutile ma anche maligno perch grazie alle arti gli uomini sopportano soprusi. Luomo che si dedica a scienze arti e lettere ingrossa il gregge e fortifica il potere di che guida il gregge. Non si pu sottomettere chi non ha bisogno di nulla, luomo che alla societ non chiede nulla non deve darle nulla in dietro. Rousseau non vuole predicare un discorso passato, ma saremmo stati meglio senza le arti perch le arti creano la comparazione, il confronto continuo con gli altri. Le arti sono ghirlande di fiori su catene di ferro BISOGNOSTRUTTURA ARTISOVRASTRUTTURA Quando Rousseau parla di virt forse si riferisce a virt belliche. MONTAGNE 2 tipi di virt: la virt militare, pro patria, civile forte e sociale ; la virt delluomo ingenuo, in cui non c nessuno sfondo di eroismo ma conduce una vita rispettosa. Questa fu unidea rivoluzionaria: la virt pi forte secondo Montagne non era quella combattiva ma la virt ingenua effemminata e dolce. Rousseau oscilla fra questi due modelli di virt, non sicuro di cosa significhi essere virtuoso. P. 40 CRITICA AL CONFORMISMO tutti gli spiriti sono stati puri allo stesso tempo. Rousseau si cautela dal terribile rischio che lo espone alla comparazione con gli altri e ripesca, reinventa il concetto romantico di originalit come meccanismo di difesa. Ogni individuo diverso dagli altri: assoluta irripetibilit di ogni individuo che deriva dallesigenza di non essere mai comparato. Infatti se due uomini si
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potessero comparare uno potrebbe risultare inferiore allaltro e Rousseau terrorizzato dal confronto. Il genio non quindi una superiorit ma una peculiarit irriducibile agli altri. Affermare questa tesi significa che non esiste prezzo per gli uomini perch se fossimo confrontabili ognuno avrebbe un prezzo pi alto o pi basso. Rousseau il primo che parla della societ paragonandola a un gregge, una metafora molto innovativa. La competizione fa si che venga a mancare la solidariet, Rousseau spaventato dalla facilit con cui si stringono i rapporti che segno di falsit. I legami forti non possono stringersi tra persone che si sono conosciute da due minuti. Rousseau teme ci che non si riesce a vedere ci che non si riesce a vedere , ci che velato mente quando pensa allinfanzia la associa alla trasparenza. Tra due esseri umani esiste una barriera che non si pu superare in un minuto e quindi Rousseau segue Montagne dicendo che la vicinanza una cosa rara. Rousseau ha un senso profondo dellamicizia che va al di la del concetto damore, lamicizia un concetto totalmente totalizzante, talmente tanto che infatti perse molti amici. Lamicizia intesa come totale fusione tra due perone. Non si pu avere pi di un amico per volta, ogni volta che si ha un nuovo amico si perdono quelli precedenti. In questa sua visione non concepisce la cortesia, o sei amico o nemico con qualcuno, per questo la sua idea di societ non funziona e finisce spesso isolato. IRRELIGIOSITA: L ateismo uno dei grandi mali della societ, unorribile perversione. Rousseau un uomo che crede sia nella religione individuale sia in quella sociale. Accetta anche una religiosit rozza e superstiziosa elogio a Numa Pompilio : pagano va bene ma una commistione con il divino indispensabile, al di l della religione Rousseau ritorna al calvinismo facendosi beffeggiare dagli illuministi che la ritengono una religione opprimente a differenza delle sue idee sulla propriet. Altro valore fondamentale lamore per la patria . p 49 Quando si studia mal volentieri perch luomo stato creato ignorante dalla natura, ma per salvarci dalle intemperie ci siamo civilizzati e abbiamo voluto scoprire le verit. Migliorarsi, il progresso significa distinguersi meglio invece vivere nellignoranza ma umili. Quando un popolo diventa istruito perde le guerre. Ignoranza= forza Sapienza= lusso, virt debolezza. Ne abbiamo la prova storica. Rousseau fa un uso strumentale della storia tramite esempi per dimostrare la sua tesi, un argomento poco rigoroso e dire che i popoli sapienti sono deboli una tesi debole.

Parla di Socrate e ricorda il passo dellapologia di Platone: come si pu dire che i poeti sappiano meno di Socrate che dice i non sapere nulla? Non c vera sapienza nel mondo ma solo abilit e vocazione. Socrate preso come esempio in modo contraddittorio come figura del saggio per aver detto che il male non tanto la scienza ma la scienza consapevole, di chi ha la presunzione di sapere. Montagne invece non ha detto io so di non sapere ma Che cosa so? questo latteggiamento corretto. Esaltazione della figura di Socrate perch non dice nemmeno di essere il pi ignorante: dice degli altri che sono ignoranti come lo lui. Non c una graduatoria nellignoranza n nella sapienza, Socrate non competitivo. Socrate affronta la battaglia dellintellettuale e dellingegno ma si ritira a un attimo dalla fine, dalla vittoria, lui non afferma ma disillude. La prima parte del discorso stata una morale, una filippica sullo stato della societ moderna. La seconda parte del primo discorso si concentra sulla ricerca genealogica di come loccidente stia decadendo. Cerca un equivalente laico e storico al peccato originale : la risposta la dar nel secondo discorso dicendo che tutto nato con la propriet. Le scienze sono nate per un motivo obbiettivo per esempio lastronomia nata per conoscere le sorti delluomo. La geometria nata per misurare, come necessit di fregare o non farsi fregare dal vicino che dopo che il Nilo straripa vuole allargare i suoi confini. La retorica solo per farsi eleggere i migliori. La fisica nata da una mano curiosa (osservazione di sapore medievale). Quando laccademia di Digione gli da il premio critica a Rousseau due cose: il repubblicanesimo e il fatto di aver inserito la geometria e la fisica tra le arti corrotte. La morale nasce con lorgoglio un sapere che corrompe lumanit: la virt qualcosa di istintivo, la morale nasce dal bisogno di sentirsi migliori degli altri. Nel secondo discorso dir che la morale un mezzo con cui i potenti si assicurano il dominio sugli altri. P.53 VISIONE DELLECONOMIA: Correlazione tra lusso e decadenza di un popolo Cera la legge suntuaria: legge della chiesa volta a proibire il lusso, per esempio negavano luso dei cosmetici alle donne. A Ginevra negavano gli spettacoli teatrali. Il lusso sembra far lustro alle nazioni ma alla lunga le snerva idea della nazione come di un organismo. Rousseau ha unidea della virilit come di un atteggiamento maschio delleducazione, infatti pi avverte la sua debolezza pi tende a disprezzarla. ipersensibile: pi la sua salute declina con gli anni pi disprezza la debolezza,
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pi soffre e meno ha comprensione della sofferenza, questo denota la sua assoluta incapacit di accettarsi. P.56-57 Anticipazioni sullidea Roussoniana di religione: Qual il modo giusto di essere religioso? Gli uomini in buina fede erano fieri che gli dei li guardassero. La religione deve essere intima, respinge lidea di religione come verit. Non ha rilevanza il modo in cui preghi ma latteggiamento di umilt verso qualcuno sopra di noi. Rousseau sostiene una religione del cuore: conta la vicinanza con Dio, se non la vuoi e devi andare al tempio perch hai paura. La vera religione ha il senso del quotidiano, tra Dio e luomo non c nessun velo. P. 59 TEMA EDUCAZIONE: I bambini credono di essere migliori, le cose che imparano i rendono presuntuosi bisogna imparare per la vita e non per la scuola ( gi detto da Montagne). C lidea che esistano dei valori che valgono pi di qualsiasi verit. Rousseau un anti utilitarista, prima viene ci che giusto poi ci che utile. Senofonteparla Ciro, il futuro re dei persiani e racconta dello scambio di sai fra due ragazzi. Per Rousseau ci che ingiusto rimane ingiusto e la convenienza irrilevante. Conta la norma e non lutile nellambito della giustizia e della morale, Rousseau ribadisce il primato della legge perch tratta tutti allo stesso modo, la convenienza fa soppesare le persone, luguaglianza garantita solo dalla legge. Ciro viene frustato (povero cucciolo) perch anche lui deve sottostare alla norma. P. 60 Gli abusi nascono dalla disuguaglianza e la disuguaglianza nasce dalla distinzione degli ingenui. LUCREZIO La tradizione materialistica stata ignorata per anni vergognoso silenzio su Lucrezio Democrito ed Epicuro. Lucrezio fu ignorato per linaccettabilit del discorso, lo scandalo non lirreligiosit. La pericolosit sta nel ammettere che esiste un senso che NOI attribuiamo alle cose. Non esistono valori come bene o male, i valori li attribuiamo noi. Non solo non esiste un finale ma vi anche lidea di una radicale accidentalit: la storia dellumanit una serie di eventi che si succedono secondo un principio deterministico. Rousseau si rif a Lucrezio non perch non crede in Dio ma perch un autore onesto che non poteva accettare le consolazioni teologiche del suo secolo. LUCREZIO UOMINIFUOCOLEGAME FAMILIAREAFFETTI L amore non pu nascere se non c consuetudine nel vivere insieme quindi tutto quello che crediamo un legame naturale in realt stato smontato. Il
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legame naturale biologico non ha alcuna rilevanza, ogni legame sociale, un prodotto della societ. FAMIGLIA primo prodotto artificiale della societ nascente. Lo stato sedentario porta a stabilire il diritto. Rousseau ricco di isonomie. (Isonomia= per esempio guadagniamo in sicurezza ma perdiamo in libert) Non c uno sguardo morale ma un osservazione realistica: i divieti gli uomini se si danno da soli venne a norma agli uomini il vivere con violenza. Non detto che lumanit vada verso il progresso: se si danno leggi sbagliate una societ si pu suicidare socialmente. Anche nei confronti della cultura come per la natura bisogna usare un metodo funzionalistico, non c un fine, ma solo cose che sono funzionali alla sopravvivenza. Bene e male hanno costituito la coscienza ma non maturale, sono il prodotto di una serie di divieti interiorizzati, vengono da fuori. Molti beni se vissuti in solitudine non hanno lo stesso valore come se cercassimo approvazione solo nello sguardi degli alti. Assoluta necessit di riconoscenza, gli altri sono i giudici e la vita umana una continua gara a superarsi. Secondo Lucrezio qualunque bene diventa insufficiente, luomo non si accontenta della superiorit perch una volt raggiunta inutile Secondo Rousseau una caratteristica fondamentale dellessere umano la perfettibilit, lirrequietezza perch lo stato di possesso lo annoia. Periodo Post Roussoliano detto periodo rivoluzionario, il periodo del secondo discorso. Rousseau respinge ci che naturale per tutti gli altri autori poich per lui artificiale. Tutto ci che luomo ha costruito nella sua vita associata artificiale: non nelle cose depravate ma in quelle ben disposte secondo natura dobbiamo analizzare cosa naturale Nel secondo discorso il sapore molto aristotelico. Il bambino di otto anni gi depravato e corrotto. Nel secondo discorso Rousseau vuole elaborare un principio per togliere millenni di civilt per arrivare a uno stato primitivo nascente. SOGLIA DELL OMINIZZAZIONE: momento del passaggio dalla societ animale alla societ umana. C stato un periodo in cui luomo e lanimale si guardavano da pari a pari. P.88 Gli animali non sono soggetti alla legge (perch non possono capirla), ma sono in qualche modo partecipi della nostra natura, sono dotati di sensibilit e debbono partecipare al diritto naturale. Allanimale spetta il pi bello della legge, luomo deve riconoscere la legge allanimale per la sensibilit comune. Luomo ha un dovere di protezione verso lanimale non perch ragionevole ma perch un essere sensibile.
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ARGOMENTO DEI DOVERI CON GLI ANIMALI: Non argomento classico della metempsicosi: lanimale pu essere un uomo reincarnato. Non perch il mangiar carne proprio delluomo intemperante, luomo saggio e forte infatti non ha bisogno di questo piacere per vivere. Plutarco riteneva che la crudelt verso gli animali fosse da respingere con la massima fermezza poich lanticamera della crudelt verso luomo. Il centro del discorso per Rousseau rimane luomo. Secondo Rousseau animale e uomo sono simili. Hanno in comune la sensibilit animale: qualunque essere provi dolore deve perci stesso essere salvato (tesi sostenuta anche da Montagne che riteneva che le torture sui condannati a morte fossero illegittime) Rousseau torna a quando animale e uomo stavano sullo stesso piano. P.86gli uomini moderni, i moderni Montagne esempio del caso di Filippo di macedonia che stanco del sovraffollamento delle carceri trasfer gli uomini in una citt chiamata Poneropoli: dopo un po divenne una citt indistinguibile dalle altre. Il caso di Poneropoli quello di tutte le citt, siamo tutti malvagi, potenziali o veri e la legge non ci arriva dallalto o dalla razionalit , ma da prove ed errori, un accordarsi di corpi, un atteggiamento accidentale. P.88 in fondo Prima di essere razionali abbiamo 2 principi: Amor di se conservare la propria vita, benessere, non ha bisogno di ragione: il cane quando annusa il cibo lo mangia. un principio anteriore alla ragione, apparentemente egoistico. Ma in realt io non mi sento meglio se il mio simile subisce una disgrazia, il mio benessere e la mia soddisfazione non sono di tipo comparativo, riguardano il mio corpo. Non un egoismo deleterio, competitivo, luomo non un animale sociale. Ripugnanza naturale soprattutto nei confronti della sofferenza dei nostri simili. Vedere un altro essere vivente soffrire ci provoca dispiacere. Per Rousseau non si tratta di costruire per questo qualcosa come un organizzazione per evitare la sofferenza altrui. Manca lintento di intervenire. E come una eco: se vedo qualcuno ridere rido, se vedo qualcuno soffrire soffro. una forma di imitazione: finita la vista finisce la ripugnanza. Noi consideriamo molto pi un offesa qualcuno che senza sforzo ci potrebbe aiutare e non lo fa piuttosto che qualcuno che ci danneggia di poco. Quando veniamo danneggiati infatti laltro fa il suo interesse danneggiandoci. Nel caso dellindifferenza invece veniamo ignorati e questo molto pi offensivo per la legge naturale. La legge naturale contrapposta alla legge civile. Il principio di ripugnanza agisce con la compassione, quando qualcuno patisce io patisco. Gli uomini naturali non sono capaci di violenza sadica, fine a se stessa e gratuita.

frase conservatrice: ci sono situazioni che si alternano in cui si comanda o si

viene comandati. Sembrerebbe un mondo caotico. Gli uomini hanno preteso di far obbedire gli uomini agli altri uomini. La legge divina non un sopruso esiste una base incrollabile (anticipa il contratto sociale) Il secondo discorso piacque meno allaccademia , diviso in due parti. Secondo Rousseau ci sono due tipi di diseguaglianza una fisica e una morale. Quelli che comandano valgono necessariamente pi di coloro che obbediscono? P.105-106. Uomoinsocievolenon differisce allo stato di natura dalla bestia. Rousseau non chiaro il meccanismo di ominizzazione ma ha chiaro che la socialit distingue luomo dalla bestia ma non nel senso aristotelico (luomo un animale sociale): in realt allo stato di natura luomo un animale non sociale. Le api sono sociali: ogni ape svolge la sua funzione in perfetta armonia con le altre. La cooperazione ci che distingue gli animali dalluomo che individuale. Tutto della costituzione delluomo insocievole. 2 filoni di pensiero: Integrazione sociale non naturale e non necessariamente un bene. La societ il luogo dove il conformismo e il confronto danno luogo a una vera e propria patologia, un disagio inevitabile (Freud). Lidea che esistano delle forze coesive illusorio. Filone aristotelico: uomo come animale sociale. Luomo entra in societ per una serie di bisogni ma a discapito irrimediabilmente della libert. L uomo esce dallo stato naturale in virt del fatto che in grado di perfezionarsi la bestia sempre uguale a se stessa. Luomo pu salire pi in alto o cadere pi in basso della bestia. Il bisogno ti espone sempre alla schiavit di chi lo soddisfa, esempio: il primo uomo che si coperto con le pelli. (Rousseau non riesce ad uscire dalla visione di una famiglia caotica e priva di affetto ma capisce che per spezzare quella ripetizione di figli maltrattati che diventano cattivi padri necessaria una nuova pedagogia. NellEmilio esclude infatti che i figli possano essere educati dai genitori). Amicizia vista come la massima delle virt molto pi importante e difficile dellamore. Ma capisce che lamicizia non pu creare il tessuto sociale: due persone che si amano sono auto sufficienti e la societ richiede invece che i legami libidici siano sublimati nel lavoro, la societ spezza i legami. Nota 9: la perfettibilit porta alla competizionenella societ i mali superano i benila societ priva di una direzione morale il bene di qualcuno il male di qualcun altro. In tutte le lotte umane, nel confitto domina la legge del pi forte perch siamo a contatto con il pi debole. La legge del pi forte potrebbe essere disinnescata facendo i famosi venti passi nella foresta. I primitivi erano felici
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perch si potevano sottrarre a chi li voleva dominare. Questo era possibile grazie: Al fatto che lambiente primitivo era poco popoloso. Luomo primitivo non aveva orgoglio, la virt e lonore sono un inganno. Le brutte figure le fanno solo gli uomini che tengono al parere degli altri. Per esempio: indigeni americani vs europei, il selvaggio non ha dignit lorgoglio non si mischia con la lotta Giudizio diverso quello di Rousseau sulla guerra: si deve fare ma non per la gloria del re per il benessere della nazione. Nota 9 p.183 Riflette sulla pratica di castrazione dei cantanti che ritiene abominevole. Tema del padre che impedisce ai figli di esprimersi: messaggio romantico e molto innovativo la peggior forma di costrizione quella familiare. La figura paterna temibile, la giustizia penale conferiva al padre di famiglia il diritto di sanzionare a piacimento i familiari, Beccaria diceva io sono suddito di mio padre e del Re quindi sono doppiamente schiavo. Il diritto dei padri era dispotico e arbitrario infatti la tirannia del padre non era scritta ed era motivo di grande infelicit. Rousseau non parla di tornare a vivere con gli orsi ma di un contratto sociale equo che la sua idea politica centrale. P.154. Arriva un giorno in cui il figlio supera il padre ed eredita le sue fortune, una legge naturale. Il volgare inganno (perpetuato in mala fede e con cinismo) del governo paternalistico che il suddito non supera mai il re e non eredita nulla, e un padre che rimane in eterno contro natura. Il sovrano pu essere al massimo qualcuno che fa un lavoro delegato da qualcuno, sotto nostra delega principio di democrazia rappresentativa. P.129-130. Come mai tanti obbediscono ad uno? Perch riuscito a soggiogare i bisogni che costringono ad asservire una persona. Questa legge di asservimento rende vana la legge del pi forte. IL CONTRATTO SOCIALE scritto nel 1744 prima che Rousseau diventasse uno scrittore era a Venezia come segretario dellambasciatore francese. Era unopera pensata per far notare le pecche del governo veneziano che tutti lodavano. Venezia era una repubblica aristocratica estremamente elitaria. Poi pensa a farla diventare un opera di politica conferendole un carattere pi generale. Il contratto sociale stato concepito a livello concettuale prima dei discorsi ma stato scritto dopo. Rousseau ha ben chiaro che i problemi non possono essere trattati senza considerare il divario tra ricchi e poveri. La societ non solo un fatto politico militare ma di rapporti economici. I problemi economici non sono trattati da un punto di vista esplicativo descrittivo, ma come problemi morali. Rousseau parte
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dallidea che non giusto che ci siano ricchi e poveri. Non nomina mai Ges e la chiesa comunque religioso ma crede che questo argomento non sia pertinente. Il divario tra ricchi e poveri fondativo rispetto al divario fra potenti e deboli. Il ricco (propriet privata) diventa potente. Tutto ci sulla base dellingiustizia propria del carattere economico. Nessun uomo nasce gi potente altrimenti ammetteremmo lesistenza di una differenza naturale. Rousseau vuole sottolineare il fatto che la disuguaglianza economica uningiustizia sociale, nel contratto sociale non c solo una prospettiva politica ma soprattutto economica sociale. Come nasce la societ? SOCIETACONTRATTUALISTAla societ nasce da un accordo tra le persone, un patto dorigine. Potrebbe risultare una posizione ingenua perch sembra presupporre che i primi uomini fossero gi razionali mentre invece non erano inclini al compromesso. SOCIETAnascono dal cristallizzarsi di alcuni rapporti di forza con il tempo, in periodi tumultuosi. Le due idee sullorigine della societ enfatizzate producono due diversi modelli sociali. Possono essere pensate anche societ che nascono dal caos o dal disordine. Luomo nato libero e ovunque in catene Catene: Bisogno degli altri Mettere in schiavit gli altri una frase sarcastica chiaramente anti Hobbespensava il sovrano come unico individuo libero della societ, mentre secondo Rousseau gli stessi padroni sono bisognosi della schiavit altrui. La schiavit dunque vista come un fatto reciproco: gli uomini sono mutuamente dipendenti gli uni dagli altri ma non in modo asimmetrico. EQUITA: COME MOTTO DEL CONTRATTO SOCIALE, stabilire leggi che siano eque, non che non ci siano leggi ma che non ci sia disuguaglianza tutti i cittadini siano quindi sudditi e sovrani (principio democratico). Lottimismo di Rousseau sta nel credere che non c nulla nellidea cristiana nel modo in cui la societ stata impostata. Secondo Rousseau la famiglia esiste come societ fino a quando i figli hanno bisogno del padre, questo equivale a dire che la famiglia non esiste. Uno stato fondato come una famiglia non pu funzionare perch a un certo punto i figli rovesciano il padre. In societ bisogna stabilire rapporti duraturi. Rousseau giustifica Grozio e lo critica: P. 6-7 un giustificatore dello stato di cose esistenti come a dire che se una cosa accade legittima. Secondo Rousseau un discorso insensato. La forza per esempio una potenza fisica, il termine diritto non aggiunge niente alla forza: il pi forte non ha un diritto ha una forza. Contratto iniquo tra ricco e povero: il pi ricco il pi forte. Il diritto del pi forte un oppressione senza senso. Il pi forte si fa gi rispettare non c servit pi
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efficace di quella che si esercita volontariamente La Botie. Il controllo della servit esercitato in forme pi dolce ancora pi cagionevole perch toglie allo schiavo anche la voglia di libert. Propriet privata: Il primo sentimento delluomo lesistenza, listinto a rimanere vivo. In origine aveva diversi appetiti. In nota confuta la tesi di Lock secondo cui ogni bambino ha un padre e una madre e lunione tra uomo e donna duraturo. Secondo Rousseau invece se utile che ci sia un periodo di cura non vuol dire che il bambino debba necessariamente avere un padre e quindi un uomo non deve necessariamente stare con una donna. Lappetito sessuale era il primo tra fra tutti, luomo nascente era un animale che non pensava al domani. Ma a un certo punto fu costretto ad ingegnarsi (amo, fuoco, frecce). CONCETTO DI COMODITA La comodit spesso si trasforma, degenera in bisogni e soffriamo crudelmente quando la comodit viene a meno. Comoditbisognoschiavit Come nasce lidea che io sia migliore degli altri? Quando luomo diviene padrone e impara a dettare legge sugli animali. Solo dopo volle essere superiore come individuo. Il primo vero passo della disuguaglianza fu la famiglia in cui nacquero preferenze stabili. Ma preferire qualcuno significa offendere qualcun altro. Le passioni sono sia positive che negative. Bastava essere meno considerati per essere inferiori in un gruppo, nascevano cos violentissime rivalit. Rousseau descrive questo come lo stadio pi felice. Poteva essere uno stato permanente in cui ancora non esistevano gli obblighi sociali ma per avvenimenti del tutto accidentali degenerato. Agricoltura: basata sulla speranza e sul rischio, questa pratica implica una capacit di rischiare e di guardare avanti in lungo periodo (seminaraccolto). Quando gli uomini potevano svolgere le attivit agricole avevano quindi gi oltrepassato la soglia del vivere delloggi. Ma il rischio competitivo, si affronta per dimostrare qualcosa agli altri, il confronto stata la molla psicologica alla base della nascita dellagricoltura. Come la metallurgica e tante altre sono attivit che si fanno collettivamente, attraverso la collettivit nasce il bisogno dellaltro, bisogno che anche schiavit. Hobbes: allo stato di natura siamo tutti uguali e ognuno pu uccidere qualcun altroquindi uscire da questo stato di natura utile a tutti. Elemento di asimmetria: il ricco pu uccidere il povero e vice versa ma solo il povero pu sottrarre beni al ricco poich il povero non possiede nulla quindi conviene al ricco uscire dallo stato di natura. Secondo Rousseau i ricchi sono stati astuti perch facendo vedere i lati negativi dello stato di natura hanno convinto i poveri a desiderare i diritti sulla propriet privata anche se non possedevano nullatutti corsero intorno alle loro catene credendo di assicurarsi la loro libert. Nel popolo viene instillato un senso di colpa dalla legge. Vedere da P.137 a 153
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CAPITOLO 4: della schiavit. Il realismo del politico: intimamente conservatore Rousseau un realista radicale perch largomento per cui esistono gli schiavi perch legittimo non funziona. Da un fatto non si ricava un diritto. Rousseau dallesistenza della schiavit ricava che solo se non si interviene in un certo modo la schiavit pu esistere. Anche le malattie ci sono state da sempre ma non vuol dire che non dobbiamo combatterle. Ci sono tanti tipi di schiavit e vanno combattute anche se poi ne nasceranno altre. La schiavit non nientaltro che lidea do un dominio naturale ma non vi nulla di naturale, un ordine prodotto dalluomo. La schiavit non legittima! P.13 Non si pu pensare che la sicurezza sia un bene cos grande che in suo nome si possa sacrificare la libert. Una societ non si pu fondare su un rapporto esclusivo in cui uno da tutto se stesso a qualcun altro, esserne schiavo, perch i suoi figli nascono comunque liberi. (Nella Francia di Rousseau si viveva ancora nel sistema feudatario in cui uno nasceva al servizio di qualcun altro) Una delle argomentazioni della schiavit legittima era che in guerra la schiavit era il prezzo da pagare dei perdenti per non morire. Ma secondo Rousseau il vincitore non ha il diritto di uccidere il vinto per tre motivi: 1. La guerra non uno stato di cose naturale, gli uomini nella loro indipendenza non sono infatti rivali. 2. Il soldato qualcuno che deve subire uno sdoppiamento: deve difendere alcuni esseri e ucciderne altri. Ma i due esseri sono identici, il soldato deve avere unaggressivit a comando, deve odiare qualcuno che identico a chi deve difendere quindi a un certo punto impazziscono. Questa una prova del fatto che gli uomini non sono naturalmente nemici 3. La guerra non nasce dalle antipatie, la guerra nasce quando un diritto di propriet si contrappone allambizione di unaltra propriet. Le guerre si fanno per moti economici, per esempio per commercio o consumare armi. Senza propriet la guerra non esisterebbe. La guerra unattivit onerosa. CAPITOLO 7: del legislatore. PATTO SOCIALE: presentato facendo ampio uso di metafore fisiche. Il contratto sociale il tentativo di superare il paradosso per cui io pi mi conservo pi mi scontro con gli altri. Le spinte auto conservative invece di essere contro gli altri devono essere considerate in una stessa direzione. Paradosso della socievole insocievolezza: lambizione di essere considerati uguali agli altri va a pari passo con lambizione a superarli a essere migliori. Cerchiamo gli altri per sottometterli. P.18 Ci sono tre valori positivi: 1. Persona 2. Bene 3. Libert
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P.27 Chiunque rifiuter di obbedire alla volont generale vi sar costretto dallintero corpo; ci significa che sar costretto a essere libero frase che rivela il gusto del paradosso. Per Rousseau la libert un valore fondamentale e non dalla legge o dalla societ ma grazie alla legge e alla societ. La legge devessere fatta da tutti a cui tutti debbono perci obbedire. Quindi io come suddito obbedisco a me stesso sovrano. Linizio delle leggi devessere stato un inizio unanime, con un silenzio assenso di tutti. Io nasco libero perch ci sono leggi che mi hanno permesso di esserlo, la protezione garantita dalle leggi e dallo stato. Quando uno stato garantisce la sicurezza la vita i beni e la persona libera e lo stato quindi formato. Inizialmente tutti come privati devono rinunciare a tutto per poi riaverlo nel sociale. Inizialmente rinuncio a decidere a difendermi a proteggermi, e delego questi diritti a un corpo sovrano del quale faccio parte anchio. Tutto ci poi torna indietro e non pi solo mio, ma mio in qualit di parte di un gruppo. come se io rinuncio a tutto e lo chiudo in un baule di cui poi divento proprietario. Se nello stato naturale per mantenere i miei beni dovevo usare la forza ora rinuncio alla mia casa e al diritto di difenderla con un aggiunta: nessuno attaccher la mia casa impunemente perch non ci sono io a difenderla, ci sono tutti. E tutti mi difendono perch abbiamo stretto un patto che porta maggiori garanzie. EQUITA dare qualcosa a vantaggio di tutti significa non darsi a nessuno. un dominio della legge, non di un sovrano quindi impersonale. Lobiezione potrebbe essere: visto che siamo anche sovrani possiamo esentarci anche dagli obblighi si ma solo se cambiano la legge e la devono cambiare tutti perch un corpo di membri sovrani. Ma il sovrano pu decidere di annullare o sospendere una legge? SI Non esiste alcuna legge che il sovrano non possa decidere di abrogare. Il sovrano esiste comunque solo grazie al contratto sociale. Supponiamo che uno stato faccia leggi parziali? In questo caso non significa cambiare la legge ma il patto sociale che garantisce la condizione di equit. Se nego il patto per nego quella cosa in virt della quale sono sovrano. EGUAGLIANZA= ci senza cui non c societ. Il contratto sociale come opera non vuole dire quale pu essere lo stato migliore ci vuole dire prima di tutto come devessere uno stato per essere chiamato tale. Pu un sovrano essere nemico di un popolo? No finch un sovrano perch un sovrano un membro del popolo e non pu nuocere agli altri membri. P.25 il sovrano per il solo fatto di essere gi tutto quello che deve essere Se invece il sovrano usa le leggi per danneggiare il popolo allora lo si costringer a essere libero. CAPITOLO 8: dello stato civile Un cittadino responsabile agisce da cittadino e sovrano, obbedisce a se stesso ed padrone di s. Se io seguo il mio impulso sono schiavo di esso se seguo la ragione sono padrone. La schiavit degli impulsi ci porta in un costante
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contrasto con gli altri esseri umani. Se invece seguiamo la ragione andiamo in una stessa direzione, andiamo daccordo. Ci sono due tipi di dominio: 1. Dominio apparente: quando ricevi ordini da una legge che hai deciso anche tu. Le leggi non esercitano un vero dominio su di me perch io obbligo lo stato ad obbligarmi a sottostare alle leggi. 2. Dominio reale: quando non posso prendere parte alla decisione (dispotismo) Diritti P.31 Lo stato garantisce la propriet Rousseau non comunista. Esiste un diritto del primo occupante. Ogni uomo ha diritto a tutto ci che necessario. Ma se io divento proprietario di un bene perch sono il primo occupante devo accettare che gli altri facciano la stessa cosa, non posso essere il primo occupante di tutto. LAVORO: Com possibile che lavora per me si accontenti di avere una paga anzich il prodotto per cui lavora? Perch esiste una struttura legale sociale che lo consente. Il lavoro dovrebbe rendere mio ci che in comunees: pozzo. Questo tipo di sfruttamento non legato al diritto del primo occupante, ma al patto iniquo. Il diritto del primo occupante per Rousseau il cardine del diritto di propriet. Ma qualcuno deve porre dei limiti a questo diritto, perch se qualcuno va oltre i limiti una prepotenza infantile. Quando gli uomini pattuiscono il contratto rinunciano ai loro diritti pattuendo di averli indietro in una condizione di maggiore sicurezza. Per esempio: la propriet un bene, paragoniamola a una pistola. La pistola uno strumento di autoconservazione utile alloffesa e alla difesa per esempio di una propria abitazione. Dopo il contratto sociale la propriet torna indietro con una patente di legittimo possesso grazie alla quale viene difesa senza il bisogno di una pistola. Quando le propriet vengono alienate nello stato sociale e poi restituite lo stato non pu restituirle operando un livellamento allo scopo di eliminare le disuguaglianze? P.33 Idea giacobinapaese formato da tanti proprietari. La propriet fornita dallo stato che per pu anche restituirla in forma diversa: la sfera di competenza dello stato per Rousseau talmente ampia che potrebbe anche redistribuire i terreni. Lo stato di Rousseau non liberale: fa il compito del giudice intervenendo ampiamente. In questo senso possibile collocare Rousseau allinterno di uno stato socialista. Il termine socialismo nasce infatti per indicare il pensiero di Rousseau: lidea che la componente sociale della propriet deve essere tenuta in considerazione dallo stato. La legalit non basta a legittimare una propriet: qualcosa per essere giusto deve essere socialmente corretto.
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La propriet del lavoro altrui la pi importante da essere regolarizzata. Nella prospettiva di Rousseau il possesso di un grande capitale di lavoratori schiavit. Siete perduti se non capite che i frutti sono di tutti e la terra non di nessuno NOTA: Voltaire commenta: la frase di un pezzente che vuole che i ricchi siano derubati dai poveri. Questo commento fa parte di una serie di frasi non pubblicate, private quindi probabile che lo credesse davvero. Ma Rousseau forse voleva scaturire anche queste reazioni nei suoi lettori. LIBRO SECONDO: la sovranit inalienabile. Lo stato deve garantire luguaglianza di diritti, ma si pu per legge stabilire che qualcuno abbia dei privilegi? Si perch pu essere funzionale alla societ. SOVRANO= autorit del popolo POPOLO= membri di unassociazione da cui sono esclusi gli stranieri e i nemici della societ, dello stato. Nemico dello stato: un rapinatore di banche per esempio dichiara guerra allo stato e per lui le garanzie sociali smettono di valere. STATO= tutela e protezione. LA SOVRANITA: inalienabile: cio non pu essere ceduta, coloro che agiscono come sovrani sono i servitori dello stato. Il popolo sovrano chi comanda revocabile sempre solo dal popolo. indivisibile (scontro con una concezione liberale): le tutele del cittadino non vengono dalla divisione dei poteri ma dalla loro unit. Se stabilito in forme unanimi il potere difende i cittadini. La societ assoluta poi certo le funzioni si specializzano. La volont generale guarda allinteresse comune. Un popolo intero non pu volere il proprio male, pu prendere decisioni non giuste ma questo dipende dalle capacit cognitive. Pu uno solo avere ragione e tutti gli altri no? Si il problema chi stabilisce cosa, chi stabilisce dove stia il giusto. Ma a livello teoretico la volont generale quella che guarda al bene di tutti. Esempio: durante il nazismo evidente che la volont generale era nelle mani di una minoranza di individui. VOLONTA GENERALE: non la volont di tutti, quella di chi vuole il bene del paese. Il giudizio non sempre unanime. A volte nemmeno dopo una sconfitta si arriva a un parere condiviso per esempio: fascismo in Italia. Questa una novit concettuale importante a livello politico: il popolo pu volere il proprio bene ma in modo sbagliato, maldestro, non si tratta di masochismo. FORME DI GOVERNO
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Elogio alla democrazia ma per lui la migliore forma di governo laristocrazia e la peggiore la monarchia. DEMOCRAZIA: se fosse perfetta non ci sarebbe bisogno di un governo, un popolo tanto maturo non avrebbe bisogno di essere governato. La democrazia descritta come una forma di governo quasi utopica. P.97 una vera democrazia contro lordine naturale, non naturale che la maggioranza governi. Governano piccoli gruppi perch hanno una capacit decisionale maggiore, il popolo se si riunisce tutto intero non in grado di organizzare piani operativi, naturale quindi che piccoli gruppi con maggiore capacit dazione prendano il sopravvento. inevitabile che una democrazia si trasformi o in una democrazia rappresentativa o in aristocrazia. DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: si tratta di una rappresentanza politica che per durante la carica non racchiude la presenza della volont del popolo. Quindi in realt una democrazia rappresentativa non nemmeno una democrazia. ARISTOCRAZIA: (capitolo 5) si distingue perch in essa governano i pi anziani. Quella che esiste fa giovani e vecchi lunica disuguaglianza naturale che esiste positiva. Infatti la pedagogia dellEmilio fondata sul controllo invisibile delladulto, il bambino comunque libero ma in un ambiente artificiale creato per lui. La mano invisibile del pedagogo deve essere la stessa degli anziani. In questa idea vi un elemento democratico fondamentale: tutti diventeranno anziani e tutti dunque potranno governare. C lidea di una aristocrazia pastorale, di un governo di pochi saggi. Rousseau distingue tre tipi di aristocrazia: 1. Naturale 2. Elettiva (migliore) 3. Ereditaria (peggiore) La soluzione migliore il governo degli anziani scelti su base meritocratica. Se fosse ereditaria si perderebbe il requisito cardine: la saggezza. Rousseau elabora questo tipo di governo sulla base del modello di Ginevra. Se unaristocrazia dovesse iniziare a dare maggior rilevanza alla ricchezza piuttosto che alla saggezza decadrebbe punta critica ad Aristotele: se la democrazia elettiva non c rischio che salgano i pi ricchi. MONARCHIA: sarebbe la pi chiara e la pi rapida forma di governo. il governo pi vigoroso in cui tutto procede verso la stessa meta. Esempio: Troia contro Sparta. A sparta durante la guerra a comandare erano Achille e Agamennone, nellesercito greco regnava lanarchia e Ulisse disse bene che uno solo comandi. Ulisse molto astuto perch sa bene che per tenere unite un gruppo di persone necessario avere un bersaglio comune, cos prende un soldato negligente e lo addita al pubblico disprezzo. Lesercito intero ride di costui, la risata ha una funzione coesiva e lesercito si riunisce. La Botie riprende le parole di Omero : Un solo Re che per ha un tale potere sul popolo da renderlo schiavo. Lidea della coesione unidea che ci inganna da sempre
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perch conformandoci in un sistema unitario perdiamo la capacit di pensare con la nostra testa. Rousseau si rif a La Botie la monarchia il governo per i bambini in cui il monarca sfrutta la paura del singolo di decidere per se stesso e lo tratta come un bambino decidendo per lui, trattando i sudditi come eterni bambini. La monarchia di per se un male ed ancora peggio se si disgrega e il re assegna alcuni compiti ad altri uomini. Chi uno sceglier come ministri gli uomini peggiori del regno. Anche questa idea dei ministri tirapiedi presa da La Botie. Non esiste un buon re, quando vediamo un buon re viviamo una mistificazione: nessun grande uomo da ordini ad altri uomini. Essere uni ed essere unititi fa molta differenza: essere uni una coesione malsana. I cattivi re non vanno sopportatati e i buoni re non esistono quindi la monarchia non un buon sistema di governo. CAPITOLO 10 dellabuso del governo e della sua tendenza a degenerare Unanimit cattivatutti maledicono una cosa, seguono lo stesso ordine, vanno dietro al capo. Un gruppo di persone che idolatra un re cattivo. Una buona unanimit va verso il bene comune. Quando Rousseau ci parla della buona unanimit ci inquieta perch le persone o vanno verso lidea giusta o sono corrotte facendo apparite unidea totalitaria di giusto. Se uno non si riconosce nel patto sociale fondativo uno straniero, nemico che non pu usufruire dei diritti. Il consenso si esprime nel risiedere: se risiedi in un territorio devi sottostare alle sue regole ( esempio: Socrate e Atene). Quando io appartengo a un corpo sociale do lassenso anche alla mia morte se una conseguenza che deriva dalle leggi. Quando si votano le leggi non bisogna chiedere lapprovazione o un parere, il concetto : secondo voi tale legge conforme alla volont generale? La volont di chi propone una legge una volont particolare che se non conforme a quella generale chi non ha ipotizzato una legge deve essere contento che la sua legge non sia passata perch avrebbe danneggiato la societ. La maggioranza non funziona solo nel caso in cui sia corrotta e questo pu essere stabilito solo dalla maggioranzaacrobazia logica per dire che la maggioranza regna. Comunque Rousseau non riesce ad elaborare un sistema di giustizia indipendente da quello di efficacia. Se una maggioranza detiene lungamente un controllo funziona , anche se le sue leggi sono deliranti. Se si intende la democrazia infatti come potere della maggioranza infatti la maggioranza pu anche prendere decisioni sbagliate. La democrazia buona o cattiva a seconda delle decisioni ma non si pu evitare in linea di principio. Di fatto per la maggioranza lunico criterio che pu valere in politica ma lunanimit rara. La democrazia il male minore ma comunque un male perch soggetta a deviazione, lunica soluzione sarebbe uscire dalla democrazia e tornare allo stato di natura. Ogni governo degenera, il tentativo di Rousseau dobbiamo ricordare che non di ipotizzare uno stato perfetto.
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La vera posizione, la soluzione reale ai mali della societ di Rousseau la pedagogia: un rinnovamento dellumanit a partire dai bambini. Lo stato perfetto non esiste. Rousseau ha pi fiducia nel suo modello di educazione che in quello di stato. Non sostiene particolari forme di governo, secondo linterpretazione il filosofo un sostenitore della sincerit, per questo prediligeva i piccolo stati in cui tutti si conoscono e se qualcuno mente viene scoperto e tutti lo sapranno. CAPITOLO 8 P.191 della religione civile Qualunque tentativo di eliminare la religione unarroganza della ragione. Il contatto sociale un opera pi sociale che politica in cui Rousseau non guarda come stanno le cose ma come le cose funzionano. Il suo interesse non quale sia la religione vera ma quale sia utile alla societ. Rousseau ingenuo nel credere che la religione funzioni come la legge: la religione non il frutto di una proposta cosciente da parte di qualcuno, non si pu correggere o cambiare. Rousseau ha una visione contrattualistica della religione in cui possiamo operare su di essa mentre invece la religione che opera su di noi. La religione nasce dalla necessit di tenere insieme un gruppo di uomini che altrimenti andrebbero verso lauto distruzione. Allorigine delle culture c sempre una manifestazione religiosa. Manifestazione religiosa= qualcosa che non soggetto a regole della vita quotidiana. Le lettura illuministe tendono a fare della religione il prodotto di uomini che come scaltri sacerdoti hanno intrappolato luomo. La religione invece non nasce da un ordine ma da un caos per mettere ordine. Darwin il gatto non ha nessuno scopo di esistere, nessuno ha inventato il gatto, il risultato di una serie di norme che gli hanno consentito di superare le prove di sopravvivenza. Durkeiesistono le cose vere come la matematica ed esistono le cose vere praticamente. Nel sociale non esiste il vero non ci sono religioni vere o false, ma religioni che rispondono ai bisogni di chi le adotta, sono praticamente vere. Le religioni non sono eterne e non sono valutabili secondo il criterio di verit o falsit. Rousseau mette da parte il fenomeno collettivo della religione per concentrarsi sul lato individuale, come se ognuno potesse forgiarsi la sua religione. Durkeinla cosa che conta in un rito non in che cosa il rito consiste ma il fatto che la gente si riunisce per celebrarlo. La religione civile non la religione di ciascuno di noi. Inizialmente non ci pu essere societ senza religione, e non c religione che non pu essere la religione di un popolo. Aveva pi senso alle origini essere governati da un Dio piuttosto che da un uomo, quindi nelle religioni originarie cera questa idea di trascendenza. Ogni popolo aveva il suo Dio, tanti popoli tanti dei. Il popolo ebraico fu sconfitto dai babilonesi non ha comunque accettato di il loro Dio infrangendo lantica regola dellantichit per cui quando un popolo veniva
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conquistato perdeva i propri dei sottomettendosi agli dei del popolo conquistatore e perdeva le proprie leggi. Gli ebrei a Babilonia avevano un padrone politico che per non era riconosciuto come sovrano religioso. Avviene quindi una spaccatura tra religione e politica, unione che cera per tutti gli altri popoli. Ges fece la stessa cosa: fondando il duo regno spirituale nei cieli in terra ruppe lunit dello stato. Il cristianesimo di per s una religione associale perch introducendo lobbedienza a un altro regno ha roto la coesione sociale. Il timore dei pagani si era avverato: i cristiani erano veri ribelli che volevano prendere le redini del mondo. Rousseau un convinto cristiano ma tratta la religione dal punto di vista civile per cui la sua una lettura storica del cristianesimo. Il cristianesimi ha spaccato lo stato: se il papa e il re litigano il cittadino da che parte deve stare? Ci sono due tipi di posizione da prendere: lo stato prima di tutto ( posizione di Rousseau) o la chiesa prima di tutto. Nota 48 il cristianesimo una religione individuale e spirituale non si capacita che sia diventata una religione corrotta. CAPITOLO 8 seconda parte P.203 ma sbaglio a parlare di repubblica cristiana: i due termini si escludono a vicenda. La morte una tappa nella vita completa di un individuo, e ha un valore tutto sommato ridotto. Il martirio una che svaluta il qui e ora a favore di una confutatio morte. La prospettiva di una vita nellaldil porta alla meditazione della morte e non della vita: un buon filosofo mente sulla vita. Il vero cristiano vive per il dopo e non pu quindi essere un buon cittadino che si ispira al qui e ora nella vita. La chiesa del tempo a differenza di quella moderna non aveva il valore del qui e ora, la sacralit della vita un valore a cui la chiesa ha aderito da poco. Sbagliano quelli che distinguono lintolleranza civile da quella religiosa, P. 205 Allepoca lintolleranza religiosa era accettata come un fatto inevitabile. Rousseau crede che la tolleranza civile non possa esistere senza la tolleranza religiosa, perch impossibile avere una coesione sociale con qualcuno che riteniamo sia destinato allinferno. Finch le chiese pretenderanno il dominio esclusivo della verit la pace sociale sar a rischio. Le accuse che Rousseau muove sono giustificate dal contesto storico dellepoca.

L EMILIO Quando Rousseau scrive le pagine sulleducazione aveva gi avuto 4-5 figli, il primogenito nacque quando ancora non era uno scrittore. Vive quasi tutta la vita con una sarta analfabeta di nome Teresa. Tutti i figli avuti con lei li affider allorfanotrofio, circostanza clamorosa per uno che scrive di pedagogia.
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Voltaire disse infatti il difensore dellinfanzia ha abbondonato i suoi figliduro colpo dimmagine. Rousseau si giustifica dicendo: Allinizio non aveva sufficienti mezzi economici. In seguito aveva deciso di dedicarsi al suo lavoro. Secondo Platone i figli dovevano essere educati dallo stato (motivazione filosofica). Nel primo libro critica le madri che lasciano leducazione dei figli alle balie. P.55 Chi non pu assolvere ai doveri di padre non ha il diritto di diventarlo la frase che ne segue forse una sincera confessione dellautore. Gli aristocratici si occupano sempre troppo poco dei figli, mentre la borghesia aveva un maggiore affetto filiale. Gli aristocratici consideravano i figli come un patrimonio. La tenerezza filiale si afferm nelle classi borghesi per prima: la mortalit infantile era spaventosamente alta, tra il 70/80% di morte prematura che contribuiva a legarsi meno alla prole. I bambini erano intercambiabili, ne muore uno e se ne fa un altro senza bisogno di drammi. La condizione dei bambini cambiata intorno alla met del 700 e solo allinterno della classe borghese, infatti la borghesia aveva pi norme igieniche di contadini e aristocratici e di conseguenza unaspettativa di vita pi alta. Sottovalutazione della prole dovuta a tre fattori: 1. Alta mortalit infantile 2. Avere pi di un figlio poteva mettere a rischio la trasmissione ereditaria, dividere un patrimonio significa indebolirlo per un aristocratico. Invece un borghese poteva pensare che il figlio arricchisse il suo patrimonio lavorando. 3. La prima causa di morte per le donne era il parto. Cinismo nei confronti dellinfanzia: indifferenza emotiva e sentimentale nei confronti dei bambini anche in filosofia. I filosofi non si interessano allinfanzia. Secondo Cartesio il bambino dotato di volont ma non di ragione, si muove nel mondo in un modo totalmente irrazionale, coltiva i sensi senza coltivare la ragione. Se nascessimo dotati di ragione saremmo esenti dagli errori e quindi secondo Cartesio la condizione dellinfanzia da compiangere. Montagne: autore dei Saggi scritti in tre libri. Appartiene ancora a un pensiero aristocratico ma molti dei temi trattati si ritrovano nell Emilio. Il suo venticinquesimo saggio si intitolava della pedagogia e il ventiseiesimo delleducazione dei fanciulli. SAGGIO DELLA PEDAGOGIA MONTAGNE Non bisogna pensare allinsegnamento come allarte di riempire qualcosa ma come ad accendere un lume nella testa del bambino. Non lo studio a memoria o a tappeto, si deve apprendere per la vita, a cosa serve leggere Aristotele e la Moderazione se poi non impari per la vita?! Il sapere della scuola non specialistico, quello lo impari in un mestiere. I genitori prima della scuola devono dare al bambino la capacit di giudizio per diventare uomo. Il bambino deve fare esperienza di cose diverse e conoscere il mondo nelle sue forme. Deve
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acquisire la capacit di non chiudersi nelle consuetudini ma di esserne estraniato. Secondo Montagne noi siamo la nostra struttura morale: quello che giusto e ci che sbagliato. Montagne fi sindaco cattolico e quando doveva decidere della vita o della morte degli ertici preferiva tirarsi indietro, fare quel che giusto. Lunica volta che prov limpulso di vendicare qualcuno fu quando vide dei genitori per strada picchiare i figli. Gli istinti naturali sono moderati, le faide sono frutto di un sistema culturale che rende luomo crudele. Sono le voci della ragione, della pretesa cultura che rendono gli uomini delle belve. Secondo Montagne in sostanza ci che conta il corpo, quindi il primo male che si pu infliggere fisico. La civilt, la cultura consiste nel tacitare il nostro senso di compassione naturale, fa in modo che siamo ciechi difronte al dolore altrui. Siamo davvero felici vivendo cos? Per alcuni si e per altri no. Leducazione dovrebbe far si che un bambino non rimanga indifferente alla vista di unesecuzione capitale. Luomo non naturalmente malvagio, quando lo la cultura che parla. Il bambino deve imparare a non riferire tutto a se stesso, a non essere il centro del mondo. Il bambino infatti impara molto presto a farsi obbedire piangendo e il pianto una tendenza indispensabile a far attirare versi di s lattenzione. Per luomo la convinzione di essere centrale connaturata. Lantropocentrismo per Montagne visto come una follia. Come si fa a far passare questa follia al bambino? I no non arrivano dalladulto ma sono una decisione delle cose. Sta qui la maestria del pedagogo: nel far capire che le cose non obbedisco ai capricci del fanciullo. Il bambino grazie alla lezione delle cose e alla sua esperienza imparer ad orientarsi. Esperienza dunque e non spiegazione razionale. Emilio opera priva di un filo logico, landamento sparso. Lunit di percorso data dal fatto che si segue limmaginario bambino con unimmaginaria educazione da quando appena nato in poi. Rousseau non un autore rigoroso, lunica unit data dalla trama fittizia dellEmilio. Rousseau svolge una funzione rivoluzionaria dal punto di vista della pedagogia, mostrando anche unattenzione costante tra lo sviluppo fisico, il corpo, ed il carattere. Emilio vuole essere un manuale pi che per i genitori per gli istitutori. Anche le cose meno importanti come lalimentazione ci danno un vivido quadro della vita settecentesca. Lidea dellEmilio che nessuno prima aveva scritto sullinfanzia osservando come sono fatti e cosa fanno i bambini. I bambini della letteratura sono infatti descritti sempre con tratti generici. P.36 Linfanzia non si conosce, se comincerete a studiare i vostri allievi vi accorgerete di non conoscerli affatto, esorta Rousseau nella sua prefazione. Il primo libro un preludio, Emilio compare solo un paio di volte. TEMI FONDAMENTALI DELLEMILIO: Non si deve confondere ci che abitudine con ci che natura. Non si pu confondere ci che tutti pensano o fanno con ci che naturale, pu
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essere vero di fatto o socialmente ma non detto che sia cos per natura. Anche se tutti fossero viziosi non vorrebbe dire che luomo lo sia. La cultura e la societ iniziano a influenzarci prima ancora della nostra nascita e ci riducono a conformisti ma luomo per natura non cos. ( Rousseau ribadisce la difesa dello stato di natura). Il male come rimedio del male. Luomo evidentemente corrotto dalla societ e lunico modo perch le cose migliorino far si che la societ progredisca. P.39 Limmagine lucreziana, linizio potente. Proprio delluomo adattare, mutilare ci che incontra e trova quindi non possiamo far altro che spingere pi avanti la snaturazione delluomo. Rendere dunque il bambino un cittadino la soluzione nonostante il rimpianto per la natura perduta. Rousseau individua tre fonti delleducazione: 1. Naturale : sviluppo psicofisico, educazione ricevuta dalla natura stessa in cui assistiamo a uno sviluppo del corpo e della mente. 2. Le cose: quelle che ci castigano in s (Es: sbaglio a mangiare un fungo). Non un educazione che viene da s molto spesso ladulto pu modificare gli oggetti e lambiente intorno al bambino. Nel predisporre lambiente intorno al bambino il precettore comincia gi a dare un tipo di educazione. 3. Umana: data attraverso precetti, divieti, premi , esortazioni, castighi, quella che ci fornisce la nostra personalit sociale. Per Rousseau le pi importanti sono leducazione delle cose e della natura. Ma leducazione data dagli uomini ci deve comunque essere. Come possiamo diventare degli adulti nella societ senza perdere la nostra libert naturale? Come mantenere la naturalezza allinterno di un gregge? Stesso tema del contratto sociale. P.58 Il precettore deve essere giovane, secondo Rousseau puoi fare il precettore una sola volta nella vita. Come per Montagne si pu avere un solo amico il rapporto tra il precettore e Emilio totalizzante. Poich nelleducazione della natura non possiamo intervenire facciamo in modo che la lezione delle cose e leducazione degli uomini non contrastino ma accettino lo sviluppo naturale psicofisico del bambino. I bambini infatti venivano fasciati dalla testa ai piedi per impedire loro il movimento degli arti e a volte persino per appenderli. Oppure cera unassoluta proibizione dellautoerotismo visto come grande nemico. P.44 molto impedire che non si faccia alcun ch , stata chiamata educazione negativa. Cio quella in cui nel dubbio bisogna astenersi per non ostacolare il normale sviluppo. Una delle cose pi sciagurate che fanno i genitori affrettare lo sviluppo del bambino, la fretta un atteggiamento dannoso che produce dei francesi, ossia eccezionali bambini prodigiosamente precoci e adulti che saranno una nullit. Se un fanciullo impara solo dalluomo il contatto con la realt sar solo intellettuale e gli mancher la capacit di muoversi nel mondo.
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Leducazione radicalmente distinta dallistruzione, quella dellEmilio non un educazione professionalizzante: prima di diventare prete, contadino o comandante ci deve essere un denominatore comune debbono essere tutti e tre esseri umani. Esiste un luogo dove possiamo essere tutti uguali. Educare alluguaglianza significa educare a essere cittadini. Emilio potrebbe essere qualsiasi cosa avvocato o Re o contadino ma prima di tutto sarebbe un essere umano. C lidea che la mediet sia un bene, i bambini dovrebbero fare tutti le stesse cose mentre allepoca si pensava che leducazione del figlio del re dovesse essere diversa da quella del contadino. vivere il mestiere che io gli voglio insegnare P.45 P.46 Liperprotettivit toglie al bambino la felicit della novit delle esperienze. Un punto critico: io non vorrei mai un bambino malato una vita inutile e se noi siamo precettori di un infermo togliamo due persone utili alla societ. Rousseau spietato nellapplicare parametri medico e salutari alleducazione. Nel pensare che una persona malata sia inutile alla societ Rousseau tuttaltro che moderno.. I figli non vanno mai abbandonati: Una balia non va bene e i padri non devono trascurare i figli. Rousseau pensa che il rapporto del bambino con la balia sia il rapporto che ti condiziona nel futuro in tutti gli altri rapporti. Il denaro dato alla balia corrompe laffetto in pi le madri per un fattore di gelosia cambiano spesso e volentieri la balia e per un bambino deleterio cambiare la figura di riferimento. Infatti impara presto a fare i paragoni e capisce che ci sono adulti migliori o peggiori di altri e il bambino perde la fiducia nellautorit delladulto. Pianto: Per Rousseau naturale, il modo che il bambino usa per soddisfare i suoi bisogni. P.53 I genitori di fronte al pianto hanno una reazione tale per cui il bambino ordina ancora prima di parlare o terrorizzato ancora prima di saper agire. P.77-78 I bambini non debbono essere contrariati ma non bisogna neanche obbedirgli quando il bambino piange comincia con il farsi assistere e finisce con il farsi obbedire. Il bambino va assistito non servito, il bambino ha una tendenza a comandare sugli altri ma chi comanda sempre il pi debole perch non sa soddisfare i suoi bisogni da solo e li delega agli altri. La tendenza a esercitare la forza maggiore in chi la forza non la possiede Il bambino amorale, non vuole fare n il bene n il male. Lui vuole soltanto fare, definito in termini di attivit. Sembra essere pi bravo a distruggere ma in realt un eccesso di vita, una forza creatrice: lui vuole cambiare tutto ci che tocca. Il bambino non cattivo non si pu attribuire un giudizio morale a quella che una sovrabbondanza di vita. Moderare i desideri: Let che va dai dodici anni in poi secondo Rousseau la migliore. Infatti chi ha dei bisogni pi forti di ci che lo rende felice secondo Rousseau insoddisfatto.
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Il bambino appena nato ha dei bisogni potentissimi e le forse di cui dispone sono nulle, nella condizione di massima debolezza. Il bambino di 12 anni ha gi la forza fisica abbastanza consistente ma i suoi bisogni sono ancora relativamente semplici rispetto a quelli complessi di un adulto. Leducazione deve agire sulla leva dei desideri per diminuirli oppure aumentare le forze a disposizione per soddisfarli. La felicit dipende dallequilibrio fra forze e desideri. Ma pi difficile che le forze aumentino perch seguono landamento naturale. Luomo pi potente del mondo pu essere quello la cui forza minore. Il vivere sempre cercando qualcosa che non abbiamo per Rousseau frutto di una cattiva educazione, mentre secondo Hobbes la condizione naturale delluomo. Hobbes ritiene che non ci sia mai una completa soddisfazione in quello che si ha, la vita un tendere in avanti, se non desideri pi niente da conquistare sei morto. Questa per Hobbes lantropologia delluomo cos com, mentre per Rousseau lantropologia delluomo corrotto dalla societ. P.109 Concetto di emulazione: Leducazione stata fino ad ora essenzialmente fondata su una passione, su unemulazione che non pu che portare a esiti negativi: per esempio se un bambino non pi bravo di un altro si sente un fallito se invece pi bravo vivr prevaricando gli altri. Il successo consiste in un gioco, in unaltalena in cui se qualcuno scende tu sali. Il male degli altri comincia a diventare unovvia felicit. il male della comparazione. I genitori partono dallidea che il figlio deve essere il migliore mentre la felicit consiste nel raggiungere traguardi in senso positivo non comparativo. Lemulazione rende i bambini cattivi perch gli insegna che il loro successo pu dipendere dalla caduta di un altro compagno. Rousseau condanna leducazione istituzionale delle scuole perch rende i bambini competitivi. Gi Spinoza aveva condannato i genitori che educano i propri figli allemulazione. Secondo Rousseau il bambino nasce con dei desideri la societ gli impone di desiderarne altri di carattere superfluo. Leducazione della societ al primato rende le persone infelici perch non tutti possono essere i primi. Il bambino per in s nasce con desideri corretti. Rousseau ha unidea romantica secondo cui tutto ci che viene dal cuore naturale e un buon precettore deve operare una distinzione tra tutto ci che naturale e ci che artificiale, tra bisogno e capriccio leggendo nel cuore del bambino. In realt potremmo obbiettare che il bambino non sa quello che vuole e non ha altro modo che imitare gli altri per capire che cosa vuole e che cosa no. Come il bambino decide che qualcosa gli piace? Per Rousseau spontaneamente, se esistono davvero desideri spontanei non dare a qualcuno ci che vuole per natura significa reprimerlo. lidea che il desiderio sia sempre buono, della liberazione delluomo dalle regole, vietato vietare, idea che ha avuto grande ripresa nel 900. il desiderio una cosa buona era una frase impensabile per il 1700.
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Medicina: abbiamo disimparato ad accettare il dolore e la morte. La societ facendoci balenare in testa lidea di guarigioni ci mette addosso delle catene con il pretesto di salvaguardare la nostra salute, lo stesso fa la religione riguardo alla salute dellanima. Competizione: ineliminabile dalla vita collettiva, come al solito lunico rimedio al male un altro male. Bisogner quindi non eliminare la competizione ma perfezionarla e migliorarla. Se il premio non lessere arrivato prima ma un dolce per esempio il bambino dopo un po scoprir il piacere di dividerlo con altri. C lidea di uno sport dilettantesco. Da P.111 a P.129 La precocit sempre un male, altera la natura del bambino. Il tono di Rousseau anti intellettualistico: i libri parlano mentre i bambini devono imparare dalle cose. Non bisogna erudire il bambino riempendolo di cose, lidea di uneducazione attiva in cui il ragazzo interagisce con le cose. P.111 Educazione negativa: non distogliere dagli impulsi naturali, non fate nulla e avrete fatto molto. P.126 Fare del bene: Gli uomini pi corrotti fanno favori. Fare del bene sopravvalutato. Se c qualcosa che a Emilio non viene insegnato mai compiacere qualcuno. molto pi facile non fare torti e male piuttosto che fare del bene. Posizione sulle favole: i bambini non le capiscono e se le capiscono si rendono conto che la morale finta o viene capita solo dagli adulti condanna le favole. P.137-140 Es: Il corvo e la volpe di La Fontaine, le favole tendono a mostrare i furbi sempre meglio dei buoni, sono spesso ciniche e presentano la virt in modo peggiore rispetto allastuziainsegnamento sbagliato. imparate che ogni adulatore vive a spese di chi lo ascolta una frase troppo astratta per essere riferita a un bambino. Rousseau si riferisce anche al catechismo e alleducazione religiosa. Se un bambino non capisce la morale delle favole come pu capire il concetto di trinit? Emilio non dovr ricevere un insegnamento religioso fino a una certa et mentre allepoca era considerato essenziale. Secondo Rousseau la religione non necessitava di una mediazionereligione senza chiesa. Significato concreto del linguaggio: il bambino non deve usare le parole per mascherare ci che vuole o per imitazione e ripetizione. Le parole devono avere un senso.

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Da P.170 Educazione sensoriale: i sensi sono la porta verso il mondo, la fonte delle conoscenze umane sono i 5 sensi. I bambini nelleducazione comune vengono repressi nelleducazione sensoriale a vantaggio di imparare parole, parole, parole. Emilio invece deve andare in giro a piedi nudi e le cose del mondo agiranno su di lui tramite i sensi. Il bambino dovr imparare a disegnare copiando dal vero non dai disegni, la geometria la imparer dalle forme non da entit impossibili come il punto o le dimostrazioni. Non c nulla di innocente a presentare la geometria e il mondo in un certo modo: sollecita il dispotismo e lautoritarismo, bisogna presentare il mondo cos come il bambino lo vede. La fase del perch: Quando i bambini chiedono perch un effetto di uneducazione sbagliata. Le parole sacre di Emilio non saranno mai perch ma a cosa serve?. Il concetto di utile roussoniano molto ristretto: pratico e concreto. P.225 il a che cosa serve viene paragonato al che cos socratico. Rousseau istituisce un nesso fra linterrogativo pragmatico e quello socratico. Il bambino prima di interrogare sapr gi come Socrate che non gli verr chiesto se conosce qualcosa ma a cosa serve conoscerla. Il bambino ha lo strumento per valutare la concretezza del suo sapere. Il problema non sapere qualcosa ma capirla. A che cosa serve non una domanda che verte sulle competenze dellinterlocutore ma sulle sue facolt. Le domande di Socrate vertono sulla capacit di ragionare sulle cose. P. 192 Rousseau inserisce testualmente un passo di Plutarco, il tema : mangiare la carne degli animali giusto o non giusto? Plutarco scrive tra il 1 e il secondo sec. e per diversi secoli stato un autore famosissimo. Scrisse 3 saggi morali dedicati al rapporto uomo e animale: 1. Del mangiar carne, da cui cita Rousseau 2. Gli animali usano la ragione 3. Lintelligenza degli animali di terra e di mare. Plutarco sostiene la scelta vegetariana: non si pu estirpare la crudelt fra gli uomini se siamo crudeli con gli animali. un argomento pi ,morale che dietetico. Gli animali sono sensibili e mostrano molta somiglianza con le nostre reazioni emotive. Mangiare la carne animale per sopravvivere ammissibile ma farlo solo per il gusto no vicinanza con Rousseau. Luomo diventato onnivoro solo per un uso sociale: luomo non ha infatti una configurazione adatta per mangiare la carne. rilevante il fatto che Plutarco si ponga una questione di carattere etico di fronte a una creatura che non in grado di difendersi. Noi non rispettiamo nessuno finch non alza la voce, rispettiamo solo i pi forti, gli animali non sono capaci di ribellarsi o lamentarsi. Si deve rispettare solamente chi ha forza oppure ha diritto di rispetto anche chi non pu difendersi? Noi non abbiamo altra morale di quella di chi rispetta la forza. Ci comportiamo con tutti gli esseri solo in base a quanto li temiamo.
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Questo un insegnamento etico morale importante per Emilio non fare del male pi difficile che fare del bene. Rousseau mette in rilievo lipocrisia della societ che esalta la morale mentre in realt rispettiamo solo chi pi in alto di noi, Emilio deve essere consapevole che la carne non una manna scesa dal cielo. Il precettore porta Emilio a lavorare la terra un giorno trovano tutto stappato e i loro semi spiantati dallortolano che dice voi avete disossato il mio terreno per far crescere le vostre fave. Lortolano ha distrutto le fave e anche se Emilio e il precettore non sapevano che il terreno aveva gi un proprietario lortolano ha ragione. La lezione che il precettore impartisce a Emilio etica: il rispetto del lavoro altrui mostrando un caso di conflitto di propriet. Il problema non trovare un lavoro ma trovare un pezzo di terra, chi non lo possiede deve vivere in povert. Emilio deve lavorare con le mani, il modello di vita pi alto lartigiano perch garantisce come mestiere il minor radicamento sul territorio. Emilio facendo lartigiano potr viaggiare e non sar mai costretto ad adulare qualcuno. P.249 Non serve a nulla fare un lavoro in cui c bisogno di avere lapprovazione altrui. Lartigiano non ha bisogno di compiacere i suoi clienti e di arriffarli, sar libero. La comunit fatta di raccomandazioni e di lavori. Lidea che Emilio sia solo linizio, il punto di partenza per formare una societ fatta d tanti Emili, per Rousseau lidea di un rinnovamento, mettere tanti abitanti sani non in una societ corrotta, ma fuori in un villaggio in cui si riparte da zero. Lidea di Rousseau era di fare della Francia u paese di contadini con artigiani che girando davano ai cittadini gli utensili che occorrevano e demolire la societ del commercio internazionale tentativo della riforma giacobina. Rapporto fra i sessi: Emilio naturalmente non avr spontaneamente rapporti differenti con le donne, senza le convenzioni sociali le tratterebbe allo stesso modo degli uomini. Rousseau giudica le donne invece in base allo status che devono avere in societ: schiave o padrone. Le donne per lui sono superiori o inferiori, questo non dipende da come sono in natura comunque ma dalla societ. Lasimmetria tra uomo e donna non naturale sociale e bisogna accettarlo e comportarsi di conseguenza. A che cosa serve frase sacra. Esiste una risposta che Emilio e J. Jack il precettore si danno spesso senza vergogna: non lo so. Rousseau vede lignoranza come una grande risorsa dellumanit. Se io a una domanda do una risposta non imparo qualcosa sullargomento ma solo qualcosa sulla persona che mi risponde e si entra cos in un dedalo di opinioni e pareri che ti dicono qualcosa in pi sulla persona che hai davanti ma nulla di rilevante. Rispondere non lo so significa non mettersi in primo piano. Emilio deve imparare che la stima per il maestro non si fonda sulle risposte ma sulle esperienze che hanno in comune. Dal bambino ci si aspetta che sappia fare non che sappia. Avere sempre una risposta pronta pu essere una forma di dominio in cui il bambino si annichilisce. Lautorit non si fonda su un divario di sapere. Lautorevolezza del
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maestro costituita dallesempio e dalla complicit , cio darsi completamente allallievo. Rispondere non lo so fa parte di una dimensione sincera, non sono sopra di te perch so di pi ma perch tu mi vuoi seguire e ti piace farlo. Educazione dei sensi: P.259 esempio del bastone Emilio la lezione da imparare non come arrivare a un giudizio corretto ma se sia giusto esprimere un giudizio. Il problema non lerrore del giudizio ma e sia davvero necessario esprimerlo, anche la verit un modo per schiacciare una persona. La condizione di indifferenza naturale, perch dovrei pormi il problema di un giudizio? meglio non sapere niente che sapere qualcosa, che cosa mi importa di saperlo? Ma ormai usciti dalla condizione naturale non possiamo pi ragionare in questi termini: tutto ci importa. Rousseau cita Montagne: il saper giudicare la capacit di orientarsi, non di possedere la risposta ma di sapere in che direzione . LIBRO 4 A P. 337 contiene il brano pi filosofico: la professione di fede del vicario Savoiardo. Allet di quindici anni Emilio vede il nascere di una vita affettiva diversa, la tempesta delle passioni delladolescenza. Il tema essenziale sono le passioni: la descrizione di questo periodo drammatica se il precettore allenta la presa sul ragazzo tutto perduto. Rousseau arriva a chiamare ladolescenza una seconda nascita e leducazione di questo momento importantissima. le passioni sono una parte connaturata della mente e dellanima delluomo. Il problema non eliminare le passioni, ma devono essere solo quelle naturali. Bisogna imparare a distinguere le passioni del se da quelle sociali. Le passioni naturali sono egoistiche, del se, sono quelle giuste, le passioni rivolte allaltro sono quelle artificiali. Le passioni giuste sono quelle che nascono dallamor di se P.267. Il primo attaccamento per la nutrice o la mamma utilitaristico, lamore viene dopo. Latto di nascita del pensiero linizio della depravazione e della comparazione, cominciamo a fare delle graduatorie tra le persone. Per questo se sei il precettore di qualcuno lo sei tutta la vita. Perdere tempo il miglior modo per descrivere leducazione che deve avere Emilio, la fretta di fargli imparare cose che ancora non pu capire, leducazione precoce un errore. P.326 il caso della religione il peggiore, infatti insegnare a un bambino il pater nostrum un pessimo esempio: lo istiga alla superstizione e lo educa allautorit (critica a Lock). Per il bambino tutte le cose che non riguardano i cinque sensi ma lanima devono arrivare dopo. Il criterio pedagogico che vengano prima le domande delle risposte. Emilio sostanzialmente un bambino che cerca la pace e conosce pi il sentimento della pazienza che quello della vivacit perch tanto le passioni arriveranno comunque. Emilio pi flemmatico che non collerico, deve essere come nel paragone con i giochi olimpici P.299 uno spettatore ma non nel senso che non
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prender mai parte o non si indigner delle ingiustizie. Comportarsi da spettatore un buon atteggiamento durante la fanciullezza (vicino a Montagne). Emilio non dovr mai fare parte di un gregge e non solo perch seguirebbe un pastore. P. 330, 327 Il bambino sceglier la sua religione da adulto. AMORE lidea di formare una prima coppia stabile che costituisce la sedentariet. P.269 quando nasce il bisogno di una compagna finisce la vita naturale ed errabonda delle origini. Ladolescente prova inclinazioni per laltro sesso ma pu succedere anche che si innamori realmente. P.299 la ragione delluomo innamorato percepisce cose che luomo non innamorato non percepisce idea innovativa. Lo scegliere il frutto di una comprensione intellettuale che oltre che dal cuore pu essere indotta da dinamiche sociali. P.270 chi ama trascura e delude gli altri. Amare significa prediligere amare tutti significherebbe non amare nessuno. Se nel bambino c il sentimento dellamore esclusivo significa che stato piantato artificialmente, il bambino mantenuto nellinnocenza arriva allet dellamore forte di un sentimento di benevolenza verso tutti, verso il genere umano. Cos a 15-16 anni le passioni saranno comunque accompagnate da un sentimento di benevolenza verso le persone. La migliore delle educazioni alla sessualit sarebbe se le domande sul sesso arrivassero insieme agli impulsi sessuali. La curiosit deve corrispondere al bisogno altrimenti nociva. P.287 se il nostro Emilio per viene contagiato da favole precocemente bisogna dirgli la verit nella forma pi schietta e brutale possibile o non rispondere affatto alle inutili curiosit. molto importante che il bambino non capisca troppo presto il suo ruolo (ricco o povero) nel mondo. Leducazione non deve dare eccessiva anticipazione sul futuro se si pu bisogna isolare e preservare il pi possibile linfanzia. Leducazione non pu sovvertire i rapporti sociali ma un bambino che si abitua allidea di essere ricco sar incapace di affrontare la miseria e la povert, leducazione a un certo status sbagliata. P.335 Rousseau parla di se stesso: odiava i ricchi e i potenti credendoli felici ma impiega diverse pagine per spiegare che non lo sono e che in realt la loro felicit dipende dagli altri. P. 306 non vuole che Emilio sia invidioso dei ricchi. I ricchi vivono male quello che hanno perch non danno valore alla vera indipendenza dello spirito. Rousseau non predica uneducazione al sentimento sociale. I poveri sono dal canto loro spesso carichi di sentimenti negativi. P.317 se Emilio portato in una direzione pi verso i freddo che il caldo, le passioni arriveranno da sole. P.320 TEORIA UTILITARISTICA Da tenere presente lepisodio della tunica di Ciro. Non ha senso prediligere una classe sociale quel che importa che a nessuno venga fatto un torto. Non si
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tolgono le ingiustizie con altre ingiustizie bisogna se mai agire su lungo periodo per abbassare le disuguaglianze non azzerarle ammettendo le ingiustizie. RAPPORTI CON LA STORIA E LA SUA FINALITA NELLEDUCAZIONE: la storia dellepoca era o monumentale dei grandi fatti o biografica dei grandi autori. Rousseau la critica: Il giovane ragazzo leggendo per esempio Tito Livio non capisce di cosa si stia parlando Ci che inutile allontana lallievo dal maestro che smetterebbe di ascoltarlo anche quando il maestro parla di cose utili. Usare troppe parole rovina la comunicazione Rousseau crede che sia un errore imparare i giudizi come se fossero dei fatti bisogna distinguere i fatti dalle opinioni. Storia e filosofia sono entrambe dottrine dogmatiche ed essere affascinati dalle opinioni di qualcuno significa riconoscere in esso una guida. La storia che a Emilio interesser sar una storia locale e della sua famiglia. La filosofia sotto forma di sistema non ha motivo di continuare ad esistere. Rousseau difende una filosofia che nasce dal basso. la stessa critica che muove alla religione: esiste una religione ma non quella della chiesa esiste una filosofia ma non quella dottrinale. Il tono dellEmilio non quello di un filosofo ma di un conservatore, lo stesso ripudio per le scienze del primo discorso. Emilio deve imparare che la filosofia non un mestiere, non qualcosa che si impara ma un modo di vivere che tutti hanno anche chi non ne consapevole. La filosofia qualcosa che si vive nelle azioni di tutti i giorni.

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