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PENSIERI SU SOLIDARIETA E POLITICA Caro amico, cara amica che vivi a Sartirana, mi permetto di farti avere poche righe

sul merito della scadenza per limminente elezione del Presidente e del Consiglio Regionale della Lombardia. Mi chiamo Mino Spreafico e sono cresciuto proprio in questo paese dove ho potuto apprezzare la bellezza del territorio e la semplicit delle relazioni nella sua Comunit Civile. In effetti la mia formazione spuntata certamente in queste vie aderendo alle proposte che provenivano in gran parte dalla Parrocchia. Ho avuto poi la possibilit di incontrare altre esperienze e sviluppare una formazione che ruota intorno alla pedagogia, alla educazione in particolare in situazioni di fragilit ( tossicodipendenza, grave marginalit e cooperazione allo sviluppo di paesi in trasformazione) e piu recentemente nel campo della formazione verso spazi di innovazione. Come saprai, oppure se non mi consoci puoi raccogliere informazioni sul mio conto, sono profondamente legato a questo piccolo paese dove tuttora risiede la mia famiglia e con una certa continuit ho modo di osservare la vita del territorio ( area Merate ) con uno sguardo evidentemente centrato sulle tematiche sociali. Come noto siamo in una stagione che vede una sostanziale modifica dei bisogni socio-assistenziali, compaiono nuove esigenze educative e vi una decisa espansione della fascia delle persone a varo modo in difficolt. E proprio a partire da questi mutamenti che mi sono sentito sollecitato e ho deciso di scrivere. Mi sono chiesto dove si trova la direzione per una Comunit solidale e se vi traccia nelle dichiarazioni dei candidati di questa regione. Mi sembra urgente dunque lanciare un appello in questo momento nel quale siamo chiamati a eleggere nuovi rappresentanti al Governo Regionale e ancor piu al Governo del Paese. Qui preferisco non entrare nella area nazionale o nominare nomi da votare, ma intendo guardare alla Regione e dichiarare le ragioni per cui non sia eligibile n la lista della Lega Nord n la lista del Pdl. La lega difende una politica del particolare che garantisce garanzia dei diritti per pochi ( i nati al nord italia). Vi sono inoltre due germi che ritengo tra laltro profondamente atei e radicalmente lontani dalla dottrina sociale della Chiesa. La legge Bossi-Fini ha generato profonde sacche di sofferenza estrema in molti fratelli e sorelle che sono stati costretti a raggiungere le nostre coste affacciate sul Mediterraneo partendo dall Africa. Alcuni di questi li ho conosciuti di persona sia durante i miei soggiorni in Libya dal 2008 al 2010 sia in Italia dove sono radunati giovani di seconda generazione che non possono avere un riconoscimento totale con grave fatica nella costruzione di una identit sana e armoniosa. Dietro il principio di definire una diversit tra gli uomini, una qualsiasi diversit si annidano sempre conseguenze di impoverimento sociale della comunit tutta oltre che in alcuni casi drammatiche esclusioni ( la storia insegna). So che la Lega ha proliferato nel nostro territorio e che vi sono diversi governi nei nostri comuni. In questo territorio non emergono forse questi germi ma certamente la visione della societ non favorisce gli ultimi. Vi chiedo solo di andare a rilevare i parametri per la spesa sociale ( socio-assistenziale per disabili e anziani e tutte le tematiche socio-educative ) di questi Comuni amministrati . Vi accorgerete che la regione Lombardia ha una spesa procapite di 7 contro i 19 del Piemonte e i 35 dellEmilia Romagna. In altre parole non viene fatto nulla di nuovo e di concreto proprio per portare aiuto alle persone veramente in

difficolt. Un possibile ritorno di Maroni potrebbe anche essere peggiorativo del precedente governo sostenuto oltretutto da una visione geografica circoscritta e separata dalla casa comune Europea. Circa il Popolo delle Libert non sono tanto preoccupato perch le sue incogruenza sulle tematiche sociali sono ancor piu evidenti e meno subdole come ho accennato nella Lega . Sostanzialmente la piega che sta prendendo questo aggregato politico di forti contraddizioni proprio sulle tematiche sociali. E una forma di forte individualismo che tende ad una societ esclusiva, dove chi ha di piu deve pagare come chi ha meno oppure favorito ad aderire a club esclusivi giustificati dal principio di sussidiariet ( esclusiva appunto,verticale e non circolare ) Non cosi ancora una volta in una visione di societ che vuole avere fondamenti di giustizia e carit cristiana. Don Milani diceva: Fare parti uguali tra uguali giustizia; fare parti uguali tra disuguali somma ingiustizia. In concreto se si vuole creare solidariet e uguaglianza, necessario fare scelte disuguali a favore dei piu deboli1. Non lorizzonte di questo partito e quindi non mi interessa. Per usare una espressione di un Filosofo contemporaneo si tratta invece di costruire ( educare verso ) una Etica della Responsabilit. Dice Hans Jonas in un passaggio che trovo geniale: (..) La responsabilit la cura per un altro essere quando venga riconosciuta come dovere, diventando apprensione nel caso in cui venga minacciata la vulnerabilit di quellessere. Ma la paura gi racchiusa potenzialmente nella questione originaria da cui ci si pu immaginare scaturisca ogni responsabilit attiva: che cosa capiter a quellessere, se io non mi prendo cura di lui? Quanto pi oscura risulta la risposta, tanto pi nitidamente delineata la responsabilit. Quanto pi lontano nel futuro, quanto pi distante dalle proprie gioie e dai propri dolori, quanto meno familiare nel suo manifestarsi ci che va temuto, tanto pi la chiarezza dellimmaginazione e la sensibilit emotiva debbono essere mobilitate a quello scopo. 2 Mi piacerebbe rivolgere questo messaggio in particolare ai diciottenni che votano per la prima volta e se il caso potrei anche scambiare con loro qualche idea, ora o dopo le elezioni. Lascio il mio indirizzo email e sono solo rammaricato di quanto sia poco, troppo poco cio che la mia generazione sta facendo per costruire una societ-comunit piu solidale.

Mino Spreafico Email gspreafico@gmail.com Web www.minospreafico.eu Sartirana , 18 febbraio 2013

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Fondazione Emanuela Zancan, Vincere la povert con un welfare generativo, Bologna, Il Mulino,2012, pagg. 136 H. Jonas, Il principio di responsabilit, Einaudi, Torino, 1990, pagg. 284-287

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