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L'euforia piove.
Estremi lontani che giocano
con i gabbiani
attraversano di sorpresa
la Madonna delle Scale
intenta a salvare in quel momento
un notaio di Istambul.
Il treno dipende
adesso soltanto dalla canzone,
i negozi stanno riaprendo
in leggero anticipo e vicino al semaforo
si rivede Truffaut
che cerca un maglione per tornare.
Io non sapevo per cosa vivevo.
Un bicchiere di fresco
sul tavolo impolverato, la nervosa
dolcezza di un ricordo
che ha guarito il futuro.
Come se il giorno dovesse alla fine
portarti le mie speranze
e i miei libri per farla addormentare
mentre prepari la sogliola in cucina.
L'euforia piove.
Io non sapevo per cosa vivevo.
Ma le domande sono diventate
il cuore di un sutra.
La Madonna delle scale sceglie,
un po' stanca dal viaggio,
l'allegria come dolce preferito.
La sentiamo respirare
aprendo le finestre.
Allora le apro.