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H. Curtis, N. S.

Barnes,
A. Schnek, A. Massarini

Il nuovo Invito
alla biologia.blu
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Capitolo A2

L’evoluzionismo
e la biodiversità

Curtis et al., Il nuovo Invito alla biologia.blu © Zanichelli editore 2017


Lezione 1

Le prime teorie
evoluzionistiche

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L’evoluzione e Charles Darwin
L’evoluzione è uno dei principi
fondanti della biologia e spiega come
gli organismi, seppure molto diversi,
sono tutti imparentati perché derivano
da un antenato comune.

La nascita dell’evoluzionismo
moderno è legata al lavoro del
naturalista inglese Charles Darwin
nell’Ottocento.

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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Buffon
Lo scienziato francese Georges-Louis Leclerc de Buffon nel
Settecento fu tra i primi a pensare che le specie potessero
cambiare nel tempo.

Secondo Buffon, i diversi organismi derivavano dalla


degenerazione delle creature perfette iniziati.

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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Hutton
Secondo lo scozzese James Hutton, la Terra sarebbe stata
modellata non da eventi improvvisi e violenti, ma da processi
lenti e graduali.

Questa teoria, chiamata attualismo, è importante per tre


motivi:

•la durata della storia della Terra risulta molto più lunga;

•propone l’idea di un cambiamento graduale;

•propone una lettura alternativa della Bibbia.


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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Smith
L’inglese William Smith fu tra i primi a studiare in modo
scientifico la distribuzione dei fossili.

Con il suo lavoro


propose che i fossili
tipici di ogni strato
roccioso (fossili
guida) potessero
identificare i diversi
strati.

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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Cuvier
All’inizio dell’Ottocento il francese
Georges Cuvier propose la teoria
del catastrofismo, secondo cui sulla
Terra sono avvenute, nel tempo,
diverse catastrofi naturali che hanno
causato l’estinzione di molte specie.

Ricostruzione dello scheletro del


Megatherium, un antenato del bradipo,
scomparso 10 000 anni fa.
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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Lamarck /1
Il francese Jean-Baptiste de Lamarck nel 1801 ipotizzò che
tutte le specie, Homo sapiens incluso, discendessero da altre
specie.

Secondo Lamarck, le forme più complesse degli organismi


viventi derivano da forme più semplici, seguendo due principi:

•teoria dell’uso e del disuso;


•ereditarietà dei caratteri acquisiti durante la vita.

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L’evoluzionismo prima di Darwin:
Lamarck /2

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Lezione 2

La selezione
naturale

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Lyell e la teoria del gradualismo
Il geologo Charles Lyell si oppose alla teoria delle catastrofi
di Cuvier.

Lyell sosteneva la teoria del gradualismo, secondo cui i


cambiamenti del pianeta nel corso del tempo sono la somma
dei lenti e costanti effetti prodotti delle forze naturali.

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Il viaggio di Darwin intorno al mondo
Tra il 1831 e il 1836 Darwin viaggiò intorno al mondo a bordo
del brigantino Beagle, raccogliendo osservazioni su piante e
animali.

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La teoria dell’evoluzione per selezione
naturale
La teoria dell’evoluzione di Darwin si basa sul concetto di
selezione naturale: gli individui con caratteristiche ereditarie
favorevoli sopravvivono e si riproducono, mentre altri con
caratteri ereditari non idonei sono eliminati.

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Lezione 3

Prove a sostegno
della teoria
evoluzionistica
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La biogeografia e lo studio dei fossili

La biogeografia è la scienza che studia la distribuzione delle


piante e degli animali nelle diverse regioni del mondo.

Lo studio dei fossili permise di dimostrare che gli organismi


più semplici dal punto di vista evolutivo comparvero prima di
quelli più complessi, perché si trovavano in strati rocciosi più
profondi e quindi più antichi.

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Le strutture omologhe
Le strutture omologhe sono parti del corpo di organismi
diversi con un’origine comune. Mostrano una certa somiglianza,
anche se svolgono funzioni differenti.

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La microevoluzione
Alcuni fenomeni evolutivi possono avvenire su piccola scala e
in tempi relativamente brevi dal punto di vista geologico: sono
noti come microevoluzione.

Un esempio di
microevoluzione è quello
dalla falena
punteggiata delle betulle,
Biston betularia.

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La resistenza agli insetticidi
e agli antibiotici
Un altro esempio di fenomeno evolutivo che avviene in tempi
rapidi è lo sviluppo di resistenza agli insetticidi in alcuni insetti
e di resistenza agli antibiotici nei batteri.

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Lezione 4

La classificazione
degli organismi
viventi
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La specie
Una specie è un gruppo costituito da quegli organismi che
possono incrociarsi tra loro e dare origine a una prole fertile.

Il mulo deriva
dall’incrocio tra due
specie diverse (una
cavalla e un asino) ed è
sterile.

Cavalla Asino Mulo


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La nomenclatura binomia
Secondo il sistema di
nomenclatura binomia, il
nome scientifico di un
organismo è costituito da
due parti: il nome del
genere più un termine
specifico, che indica la
specie all’interno di quel
genere.

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Le unità tassonomiche
Nel sistema gerarchico della classificazione biologica le specie
tra loro correlate vengono raggruppate in generi, i generi in
famiglie, le famiglie in ordini, gli ordini in classi, le classi in
phyla, i phyla in domini.

La classificazione dell’uccello cinciallegra

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Omologie e sviluppo embrionale
Gli embrioni di diverse classi di vertebrati presentano
somiglianze (omologie) durante le prime fasi dello sviluppo.

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I tre domini dei viventi
I viventi sono classificati in tre domini: Archaea, Bacteria,
Eukaria.

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Lezione 5

I procarioti:
batteri e archei

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Archeobatteri ed eubatteri
• Archeobatteri: procarioti, vivono
in condizioni ambientali estreme
(per esempio ambienti molto
salati, molto caldi o molto acidi).

• Eubatteri: procarioti, a vita libera


o parassiti, per lo più eterotrofi ma
alcuni autotrofi.

Divisione di una cellula batterica.

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Lezione 6

Il regno dei protisti

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I protisti
I protisti vengono divisi in tre grandi gruppi:

protozoi funghi mucillaginosi alghe


e muffe d’acqua

Un foraminifero Una pianta di vite attaccata da Alghe verdi


una muffa d’acqua che causa la
peronospora.
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