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Glossario essenziale dei

termini filologici
Abbozzo
• Abbozzo (ted. Entwurf, ingl. draft, fr. brouillon) = parte di un’opera o
progetto che fissa alcune sezioni di un’opera
Es. https://www.omifacsimiles.com/brochures/verditrav.html
Apparato critico
• Apparato critico (ted. Kritischer Bericht, ingl. critical notes,
commentary) = la sede in cui il curatore (editor) registra le  lezioni
varianti ed erronee emerse dalla  collazione e illustra la ragione
delle proprie scelte editoriali
autografo
• Autografo = manoscritto di pugno dell’autore
Bozza di stampa
• Bozza di stampa (ted. Druckfahnen o Korrekturabzüge, ingl. proofs) =
prova tipografica su cui è possibile fare correzioni
Collazione
• Collatio, Collazione (ted. Kollationierung, ingl. collation) = confronto
sistematico delle lezioni di tutti i testimoni di un’opera emersi dalla 
recensio
Copia; copista
• Copia = riproduzione del testo dall’originale o da una copia
precedente
• Copista = colui che riproduce il testo
Critica
• Critica dell’autenticità (ted. Zuschreibung, ingl. attribution) = valutazione critica
della possibile attribuzione di un’opera adespota (anonima) a un autore; si
conduce con argomenti interni all’opera (caratteri stilistici o contenutistici) e
esterni (documenti, attestazioni indirette)
• Critica del testo (o Ecdotica) (ted. Textkritik, ingl. textual criticism) = il complesso
di operazioni che permettono di individuare, eliminare o correggere errori,
interpolazioni e varianti di tradizione, per arrivare al rispristino del testo nella
forma idealmente più vicina possibile alla stesura originaria dell’autore
• Critica delle varianti (ted. Variantenkritik, ingl. variants criticism) = analisi dei
diversi livelli redazionali di un’opera (schizzi, abbozzi, stesure alternative o
provvisorie, progetti di revisione parziali o totali), del processo compositivo, delle
correzioni d’autore
Esempio di critica delle varianti
• https://www.henle.de/blog/de/2018/01/15/verwirrung-um-chopins-s
cherzi-%E2%80%93-folge-23/
Edizione (ted. Ausgabe, ingl. edition); tipi di edizione
• edizione diplomatica: riproduzione fedele di un solo testimone, senza interventi del revisore; non ha senso se non è anche
interpretativa (correzione di errori evidenti, traslitterazione di un sistema di scrittura desueto ecc.)
• edizione anastatica: riproduzione di singoli testimoni da mettere in circolazione a disposizione degli studiosi. Sostituisce le
vecchie ediz. diplomatiche ma può presentare qualche problema di lettura e corretta interpretazione dell’opera (scrittura
sommaria, lacunosa ecc.)
• edizione pratica: non possiede apparati, non dà conto delle scelte del curatore e degli interventi da lui fatti eventualmente sul
testo (aggiunte segni dinamici, indicazioni agogiche ecc.): massimo della scorrettezza e dell’arbitrio
• edizione secondo l’Urtext: edizione diplomatica di un testimone singolo autorizzato corredato preferibilmente di indicazioni
utili per la prassi
• edizione critica: si interroga sul testo e sulla sua trasmissione; recensisce tutti i testimoni e li sottopone a confronto
sistematico; è dotata di apparati che registrano le divergenze fra le lezioni ecc. n.b.: anche un testo giunto a noi in un solo
testimone può essere oggetto di edizione critica (capacità del curatore di trovare errori e correggerli per congettura). Edizione
aperta inserita nella storia e, per questo, aperta a sempre nuova discussione. Di fisso può esserci l’aspetto formale: recensione
completa dei testimoni, siglati e descritti secondo le norme correnti e nell’ordine stabilito (manoscritti e poi le stampe in
successione cronologica). Seguono l’edizione del testo e l’apparato critico; al tutto si può far precedere un’introduzione in cui il
curatore espone i criteri seguiti e discute i problemi. Nel testo si evidenziano gli interventi del curatore (vedi alla voce
“Integrazione editoriale”). Eventuali abbozzi, revisioni e versioni incomplete, vengono aggiunte in appendice
Errore
• Errore (ted. Fehler, Korruptel; ingl. error, mistake) = lezione
evidentemente sbagliata che, quando si presenta in testimoni diversi,
può servire a stabilirne la parentela. In assenza di confronto tra
testimoni l’errore può essere corretto dal curatore (emendatio ope
ingenii o per congettura)
Integrazione editoriale; segni diacritici
• Integrazione editoriale = intervento del curatore, generalmente reso
evidente dall’adozione di caratteri di stampa più piccoli o da segni
grafici particolari (segni diacritici). Si attua per ricostruire una lacuna
nel testo o per renderlo più completo e comprensibile con l’aggiunta,
per esempio, di segni dinamici, alterazioni, legature ecc.
Lezione
• Lezione, Lectio (ted. Lesart, ingl. reading) = ciò che si legge in un
determinato passo di un testimone. Lectio facilior = lezione
banalizzante che nel tempo ha sostituito la lezione originaria, ritenuta
troppo difficile o incomprensibile da parte di chi copiava
• es. di lectio facilior:
https://ks4.imslp.net/files/imglnks/usimg/d/df/IMSLP626923-PMLP4
72479-Sonata_K._141_(as_L._422).pdf
confronto con
https://imslp.eu/files/imglnks/euimg/d/d8/IMSLP353132-PMLP47247
9-Scarlatti,_Domenico-Sonates_Heugel_32.521_Volume_3_38_K.141_
scan.pdf
Numero di lastra
• Numero di lastra (ted. Plattennummer, ingl. plate number) = numero
identificativo delle lastre utilizzate per la stampa di una composizione
Opera omnia
• Opera omnia (ted. Gesamtausgabe o sämtliche Werke, ingl. complete
works) = edizione integrale delle opere di un autore
Recensione
• Recensio, Recensione (ted. Quellenkritik, ingl. source criticism) =
censimento completo dei testimoni a noi giunti di un’opera, analisi dei
loro reciproci rapporti
Revisore
• Revisore = colui che realizza un’edizione pratica (aggiunta di
diteggiature, segni interpretativi ecc.) partendo da un testo già
pubblicato
• Es.
https://ks4.imslp.net/files/imglnks/usimg/a/a6/IMSLP498228-PMLP3
267-MX-2300N_20171028_160951.pdf
Testimone vs testo
• Testimone / fonte (ted. Quelle, ingl. source) = supporto fisico (manoscritto, a
stampa, elettronico ecc.) che trasmette uno o più testi. ‘Testimone miscellaneo’
nel caso in cui i testi appartengano ad autori diversi
• Testimone autorizzato = autografo, o copia manoscritta o a stampa controllata e
approvata dall’autore
• Testo (ted. Text, ingl. text) = sede in cui un progetto è stato scritto in una forma
tendenzialmente stabile, allo scopo di conservarsi e trasmettersi nel tempo
• Testo-base o copy-text è il testimone che il curatore sceglie come base per
l’edizione
Tradizione
• Tradizione (ted. Überlieferung, ingl. tradition) = trasmissione dei testi
nel tempo; si attua attraverso processi di copiatura (manoscritta, a
stampa, mista, informatica, multimediale) che rispondono all’esigenza
di divulgarli e conservarli
• La trasmissione dei testi può originare errori o creare lezioni varianti
Usus scribendi
• Usus scribendi = consuetudini di scrittura e di stile proprie di
un’epoca, di un’area geografica o di un autore che possono
influenzare il modo di interpretare il testo
Varianti
• varianti (ted. Variante, ing. Variant) = lezioni divergenti prodotte in modo consapevole (per
esempio adeguamento al gusto dell’epoca) o inconsapevole (per esempio errata interpretazione e
quindi correzione); in ogni caso la variante deriva sempre da un atto interpretativo. Ci sono due
categorie di varianti:
- varianti d’autore: interventi apportati dall’autore sulla sua opera in tempi diversi. Sono utili per
analizzare la genesi dell’opera, per studiare la natura del processo compositivo dell’autore. Gli
interventi d’autore dipendono dal continuo precisarsi – o modificarsi – di un progetto e possono
essere di varia natura in base all’entità dell’intervento
- varianti di tradizione: innovazioni entrate nel testo nel corso della tradizione, o per consapevoli
interventi interpretativi o per modifiche inconsce apportate dal copista. Un caso particolare di
variante è la banalizzazione che si verifica quando chi copia semplifica un passaggio ritenuto
troppo difficile o incomprensibile (Lectio difficilior)

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