Sei sulla pagina 1di 9

Gli Aztechi

Le origini
Le prime notizie semistoriche ci
provengono da una tradizione che narra
della partenza degli Aztechi nel 1168 da
una mitica sede chiamata Aztlán, nel
Messico occidentale, delle peregrinazioni e
dell’arrivo sulle sponde del lago di Texcoco.
Nei primi due secoli gli Aztechi furono
costretti a vari cambiamenti di sede,
premuti da altre società; solo nel 1325 (o
1370) si fissarono definitivamente in una
località, fondando il primo nucleo di quella
che diventerà in meno di due secoli la più
grande città del continente: Tenochtitlán (la
futura Città di Messico). Dopo essersi
stanziati la popolazione azteca crebbe
rapidamente, e sotto la guida di: 
Montezuma I, Axayacatl, Tizoc, Ahuitzotl e
Montezuma II, le conquiste si estesero a
gran parte del Messico centromeridionale.
L'impero Azteco
L'Impero azteco non è molto dissimile rispetto agli imperi della storia
europea. Come molti imperi europei, infatti, era composto da molte etnie ma
era un sistema di tribù più che un vero e proprio sistema di
amministrazione. Il membro più importante del governo azteco è
l'Imperatore. Il titolo Nahuatl per una posizione del genere, hueyi tlatoani, si
traduce con "grande grande", ma letteralmente "grande oratore";
i Tlatoque erano la classe regnante ("colui che può parlare"). Il titolo di
imperatore non era erediario, l'huey tlatoani spesso sceglieva il
successore insieme ai propri consiglieri (cihuacoati). 
Tra le figure politiche più importanti ricordiamo Tlacaelel, che pur non
essendo imperatore ogni sua parola era un ordine. Egli ordinò la
distruzione della maggior parte dei libri Aztechi (la sua spiegazione fu
che erano pieni di inesattezze) così poté riscrivere la loro storia.
Inoltre Tlacaelel riformò la religione Azteca, ponendo il
dio tribale Huitzilopochtli.
L'esercito
L'esercito azteco era principalmente strutturato per catturare nemici da sacrificare e per ottenere il pagamento di tributi e non
per l'eliminazione su larga scala del nemico o la conquista stabile di un territorio, che avvenivano di rado. Si trattava di un
esercito generalmente poco evoluto o sofisticato, che non ha mai avuto a disposizione unità di cavalleria, poiché i cavalli erano
loro sconosciuti o di artiglieria meccanica, senza contare il fatto che non erano dotati di armi da fuoco o di lame e corazze
metalliche. Gli Aztechi avevano sviluppato infatti solo armi ricavate principalmente da pietre come l'ossidiana. Le loro armi
principali erano in legno con affilate lame di ossidiana, come le macana o maquahitl. Tale materiale anche se molto tagliente ed
efficace, era fragile e molto meno resistente delle armi in ferro o acciaio dei conquistadores. Gli scudi, i chimalli, erano poco
protettivi e più ornamentali, anche se comunque esistevano scudi più robusti. Si può valutare il vantaggio competitivo
dell'esercito spagnolo se si tiene conto dello stadio tecnologico degli armamenti sopra descritto e del fatto che l'esercito
spagnolo nel XVI secolo si collocasse fra i migliori, se non era il migliore, della sua epoca.
La società 
 la società azteca era caratterizzata da una "tendenza a creare
grandi gruppi tramite aggregazione dei piccoli nuclei, sfruttando la RE
comune funzione e le somiglianze". Questa idea comporta
una stratificazione sociale costruita dal basso verso l'alto. La
famiglia e la discendenza rappresentavano le unità base della NOBILI e
società azteca. La discendenza definiva il livello sociale, e le SACERDOTI
discendenze nobiliari erano storicamente riconducibili fino ad un
passato mitico, dato che loro credevano che i nobili fossero GUERRIERI
storicamente discendenti diretti del dio Quetzalcoatl. Anche le altre
discendenze prestigiose venivano fatte risalire fino alle dinastie
regnanti. Il calpulli era un'unità sociale composta di numerosi MERCANTI
gruppi familiari fra di loro collegati. Non si è pienamente compresa
l'esatta natura del calpulli, per cui viene descritta solitamente alla
pari di un clan, una città, una circoscrizione, una parrocchia o una CONTADINI
cooperativa agricola. In Nahuatl il cui signficato era "gruppo di
case". Il calpulli era costruito attorno al capo locale, il calpōleh, con
cui i membri erano solitamente imparentati. L'insieme di calpulli SCHIAVI
costituiva l'altepetl. Spesso si susseguivano vari conflitti tra una
altepetl e un'altra per motivi di supremazia, per questo avvolte si
realizzavano delle alleanze.
L'arte
     Canzoni e poesie erano molto importanti per gli Aztechi; vi erano
rappresentazioni teatrali e gare poetiche nella gran parte delle feste
azteche. Vi erano anche una sorta di rappresentazioni drammatiche
che includevano attori, musicisti e acrobati.La poesia era l'unica
attività di un certo valore di cui si occupavano i guerrieri aztechi in
tempo di pace. Un buon numero di queste poesie sono
sopravvissute, essendo state raccolte durante l'epoca della conquista
spagnola. Gli Spagnoli classificarono molti aspetti della cultura
Azteca, partendo dalla traduzione dei testi rinvenuti  i primi coloni e
missionari divisero i principali stili della letteratura nahuatl in
"poesia" e "prosa". La "Poesia" era in xochitl in
cuicatl un'espressione significante "il fiore e la musica". La "Prosa"
era tlahtolli, anch'esso con numerose sottocategorie. Il popolo
Azteco inoltre amava le rappresentazioni drammatiche, una sorta
di teatro. Alcune opere erano comiche, con musica e acrobati, altre
raccontavano la storia degli dei. Dopo la conquista le
prime chiese aprirono cappelle riservate a questo genere di
rappresentazioni.
La religione
La religione azteca è una religione mesoamericana che combina elementi
di politeismo, sciamanesimo ed animismo, oltre ad aspetti legati
all'astronomia ed al calendario. Come altre religioni mesoamericane,
unisce i sacrifici umani a numerose feste religiose la cui ricorrenza seguiva
il calendario azteco. Vantava un pantheon molto ampio; gli Aztechi
adottavano spesso come proprie divinità quelle di altre regioni
geografiche, o di altri popoli. Il concetto di "Teotl" è un punto
fondamentale della religione azteca. In lingua nahuatl viene spesso
considerato sinonimo di "Dio", anche se in realtà si riferisce ad un
concetto più generale, che fa riferimento all'energia dinamica
immateriale della divinità. Gli dei si dividevano in vari gruppi: ●Dei culturali
●Dei della natura
Quetzalcoatl
●Dei della creazione "serpente
piumato"
●Dei del Pulque e degli eccessi
●Dei di mais e fertilità
●Dei della morte e dell'oltretomba
●Dei del commercio
Tlachtli e Totoloque
     Come nel Messico moderno, gli Aztechi avevano una grande passione per i giochi con la palla; si
trattava del tlachtli. Il gioco si disputava con una palla di gomma molto solida - chiamata holli -
grande più o meno come una testa umana. I giocatori colpivano la palla con le anche, le
ginocchia e i gomiti; dovevano far passare la palla attraverso un anello di pietra per vincere
automaticamente la partita; tuttavia, si potevano anche accumulare punti colpendo dei segni sui
muri. Nelle città azteche c'erano varie costruzioni specificamente adibite a questo gioco.
Esistevano inoltre le scommesse sportive. I poveri potevano scommettere il cibo, i pilli (i nobili) i
loro averi, i tecutlis (i capi) le loro concubine o perfino delle città; coloro che non possedevano
nulla potevano giocarsi la loro libertà e rischiare di diventare schiavi. Gli Aztechi praticavano
anche giochi da tavolo, come il totoloque;

VideoTlachtli: https://www.youtube.com/watch?v=RD92wu54amc
                                           FINE

Potrebbero piacerti anche