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L’ETIMOLOGIA POPOLARE

It. *necromante > negromante secondo negro, perché associato nella cultura popolare
con la negrizia
lat. popolare *gliciriza (imprestito dal gr. γλυκύρριζα ‘radice dolce’) > liquiritia
secondo liquidus, tenuto conto del fatto che dalla radice della pianta si estrae un succo
It. cerretano > ciarlatano secondo ciarlare, perché nel Medioevo da Cerreto (vicino
Spoleto) provenivano questuanti girovaghi e guaritori
Aramaico e siriaco antico šūrōnō ‘gatto’ > it. (gatto) soriano perché confuso con
l’aggettivo siriaco sūryāyā ‘siriaco’ e dunque reinterpretato come “della Siria”,
dall’antico nome Sorìa della Siria
Erba apollonia o polonia in omaggio a una fantomatica Santa Apollonia o Polonia, in
luogo di Belen(i)o-, voce probabilmente celtica, con numerose voce parallele
nell’Europa preistorica
 It. asparago > ingl. sparrow grass ‘erba di pàssero’
secondo un modello assai diffuso nella fitonomia
popolare, che prevede che una certa erba venga chiamata
con riferimento alla specie animale che si crede sia
interessata ad essa, cf. it. erba cavallina, erba dei
camosci, erba viperina etc.
 agordino Taibòn = tai ‘taglio’, bon = ‘buono’ del fieno,
ma forse da Octavio, -one
 calabr. Trebisacce (lett. ‘tre bisacce’), paretimologia del
gr. Τραπεζάκιον ‘tavoliere’ < τράπεζα
 Crevacuore (circondario di Biella) e Crevalcore (prov. di
Bologna) < Crepacorius < corium ‘cuoio’
 Piano d’Api ‘piano delle api’ ma dialettale Chian’i lapa
‘piano di un tale di (sopran)nome Lapa’
Eufemismi e paretimologia: Capperi!

Capperi! Esclamazione eufemistica di meraviglia


per il tabuizzato c…o
• Esclamazioni (di natura ironica o tabuistica)
relative a nomi di piante (cavolo! corbezzoli!), per
lo più ortaggi, di cui la lett. greca antica fornisce
ampia documentazione
•Suda (λ 164): “molti, per dare forza al proprio
giuramento, giurano sugli ortaggi”
•Nicandro: il cavolo era chiamato “profeta”
(μάντις) per il suo carattere sacro
Fedro chiede al maestro (Phaedr. 236e):
“giuro, ma su quale dio? O vuoi che io giuri su
questo platano?”
Cosiddetto “giuramento ionico”: Naὶ μὰ τὰς
κράμβας ‘per i cavoli!’
Giuramenti di Radamanto: il mitico giudice
dell’Averno ordinò che si giurasse non sugli dei, ma
su piante o animali domestici: cane, capro, oa e
simili
Il giuramento per il cane (νὴ τὸν κύνα), stando a un
luogo del Gorgia platonico (482b), chiamava in
causa una divinità egizia
Il giuramento per l’oca ( νὰ τὸν χῆνα) evita di evocare il nome di Zeus (νὰ τὸν
zῆνα)
“Doppia etimologia” ne senso di Pisani: origine prima (vera e propria etimologia) e
trasfigurazione formale o semantica (dovuta spesso, ma non sempre all’etimologia
popolare): “[…] Se è naturale che una parola debba anzitutto venire inquadrata nel
sistema di cui fa parte, sarebbe errato chiudere gli occhi alla possibilità che certe
connessioni interne siano secondarie o addirittura illusorie, rispetto alle origini da
tutt’altra fonte”
Rinalaisi semantica o rimotivazione
Capperi! Si spiega dunque in base a una duplice motivazione: quella antica, che non
può escludere una sopravvivenza dell’arcaica formula imprecatoria ironica “per il
cappero” e “per il cavolo”, e quella più recente, che comporta l’adozione di un
medesimo surrogato formale all’esclamazione trvilae cazzo a motivo dell’interdizione
e dell’assonanza

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