• Sequenza di suoni a cui sono associati, all’interno di
una data comunità, dei significati. • Queste seguenze sono precedute e seguite da silenzio. • Gli enunciati si possono analizzare in base agli elementi che li compongono: fonemi, parole, frasi • Rappresentazione grafica; lettere, spazi, punto. • Non tutti gli enunciati hanno struttura grammaticale Pensi che venga? Boh! (Boh = non lo so) Parola
Elemento costituito da un morfema libero (ora) o da
una sequenza di morfemi legati (bev-o, bev-ev-o) che si comportano come un morfema libero Morfema - la più piccola unità linguistica dotata di significato bev = morfema lessicale o = morfema grammaticale bev-o-ora = seguenza di morfemi costituita da due parole Frase
1. vado via /vieni fuori Frase – la seguenza
massima in cui vigono 2. sono stanco / sembra delle relazioni di aperta costruzione (ordine delle 3. vado via sono stanco parole: eg.1-2 verbo precede avverbio o (2 frasi) aggettivo; accordo in violazione di una regola di numero) costruzione produce *siamo contento l’agrammaticalità (*) *aperta ora sembra Morfologia e sintassi Morfologia studia come i morfemi legati si combinano per formare le parole Sintassi studia come le parole si combinano per formare le frasi Nello studio della sintassi tra le unità fondamentali della parola e della frase è però utile distinguere due unità intermedie che sono essenziali per la compressione delle strutture grammaticali – sintagmi e proposizioni: parola - sintagma - proposizione - frase sintagmi e proposizioni = costituenti Sintagma
a. Piero arriva domani.
b. Quel ragazzo arriva domani. c. L’amico di Giovanni arriva domani. Tutte queste seguenze di parole - svolgono la stessa funzione (chi arriva domani? - soggetto) - possono essere sostituite da una pro forma (lui) - possono essere spostate all’interno della frase: (Domani arriva Piero / quel ragazzo / l’amico di Giovanni) Criteri per decidere se una sequenza di parole costituisce un sintagma
1. Il criterio dello spostamento: se una sequenza di
parole può essere spostata (occupare diverse posizioni all’interno della frase) essa forma un sintagma: Piero arriva domani Domani arriva Piero. Quel ragazzo arriva domani. Domani arriva quel ragazzo. 2. Il criterio della sostituibilità
Se una sequenza di parole può essere sostituita da
una proforma (un pronome personale o altre forme simili), essa forma un sintagma: - Porto Piero dal suo amico. Ci porto Piero. - Quel ragazzo arriva domani. Lui arriva domani. 3. Il criterio dell’enunciabilità in isolamento
Se una sequenza di parole può costituire da sola un
enunciato, essa forma un sintagma: Chi arriva domani?) – L’amico di Giovanni. Di che cosa state parlando? – Della politica. 4. Il criterio della coordinabilità
Sequenze di parole che costituiscono i membri di
strutture coordinate sono sintagmi:
Quel ragazzo e l’amico di Giovanni arrivano domani.
Non possiamo invece coordinare sequenze di parole
che non costituiscono sintagmi: *L’amico di Giovanni arriva e di Maria parte domani. Classificazione dei sintagmi
I sintagmi sono classificati a seconda dell’elemento
principale o testa: -Sintagma nominale SN (Piero … -Sintagma verbale SV …mangia la minestra.) -Sintagma aggettivale SA (fiero di Maria) -Sintagma preposizionale SP (dal suo amico) -Sintagma avverbiale Savv (molto velocemente) Proposizione o frase subordinata a. Piero dice queste cose. (SN) b. Piero dice (che) Maria non gli vuole bene. - proposizione Proposizione = unità frasale che svolge, in una frase più ampia, la stessa funzione che vi svolgerebbe un sintagma. proposizione o frase subordinata Frase semplice e frase complessa Frase semplice o indipendente è la frase in cui tutti i costituenti sono sintagmi: Marco canta una canzone. Frase complessa – quella frase in cui almeno uno dei costituenti sia una proposizione subordinata. Dopo aver terminato il lavoro, Andrea andò a teatro a vedere una commedia di Pirandello.