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Ragione e rivoluzione
Cap. 11
La rivoluzione
francese
Il terzo stato comprende molte
categorie diverse (borghesi,
artigiani, contadini…)
C'è una forte diseguaglianza tra i
ceti privilegiati (nobiltà e clero) e il
terzo stato, ad esempio sulle tasse
Nel maggio 1789 Luigi XVI convoca l'assemblea per fare
approvare un aumento delle tasse (la Francia ha gravi
problemi finanziari)
Ci sono molte aspettative, è un'occasione utile per
introdurre riforme
Non c'è accordo sul sistema di voto nell'assemblea: un
voto per ogni ceto oppure un voto per ogni membro?
Giuramento della pallacorda:
l'Assemblea si scioglierà solo dopo
aver dato una Costituzione alla
Francia. La Costituzione dovrà
limitare i poteri del re e introdurre
riforme
Il re è costretto ad accettare; nobili e
clero si uniscono ai lavori
Si formano comitati rivoluzionari
e una Guardia nazionale
La rivoluzione si estende
rapidamente alle campagne
Viene abolito il regime feudale e
vengono confiscate tutte le
proprietà del clero
Costituzione civile del clero: stipendio statale al clero
in cambio di giuramento di fedeltà alla Costituzione
Molti nobili fuggono all'estero, anche il re tenta la fuga
ma viene bloccato
Costituzione (settembre 1791): il potere legislativo
passa a un'assemblea elettiva composta dai cittadini più
benestanti
Sinistra Destra
Delegittimazione dell'Assemblea legislativa, nel 1792
viene eletta una nuova assemblea (Convenzione)
Il 21 settembre 1792 è proclamata la repubblica. Il re
viene condannato a morte e ghigliottinato
Nuova Costituzione (1795):
il potere esecutivo passa a
un Direttorio di cinque
persone