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Università di Bologna

CdL in Educatore sociale e culturale


Corso di Antropologia culturale
a.a. 2021/2022
prof. Giovanna Guerzoni

Paradigmi teorici a confronto


Dall´evoluzionismo culturale al relativismo
culturale
Positivismo e evoluzionismo
culturale
• L’Antropologia nasce nel clima
scientifico della teoria dell’evoluzione
• I paradigmi scientifici della nascente
antropologia sono pensati in continuità
con quelli della biologia
• Spesso gli antropologi dell’epoca hanno
una formazione nelle scienze della
natura
Evoluzionismo culturale (1)
• Non tanto una “scuola” quanto una
“prospettiva” di analisi dei fenomeni culturali
• Autori diversi (De Coulanges, Bachofen,
Morgan, Maine, Tylor…) sono stati raggruppati
in questo settore storiografico sviluppatosi
nella seconda metà dell’Ottocento
Come per le scienze naturali…

• C. Darwin, Origine delle specie, 1859


• teoria della selezione naturale
Forme di vita si sarebbero trasformate in
base ad un processo lento di mutazioni dovute
all´influenza esercitata su di esse dall
´ambiente e dalle capacitá di adattarsi con
successo e di riprodurre nella discendenza le
proprie caratteristiche
Come ricostruire i processi
evolutivi culturali?
• Attraverso il metodo comparativo: i dati
provenienti da diversi contesti culturali
(geografici) e storici (temporali) possono
essere messi a confronto come “pezzi” di un
disegno complessivo che segue leggi di sviluppo
universali
– Principio “uniformista”: l’evoluzione si muove in
modo graduale, continuativo e costante, seguendo
leggi universali, non si articola in eventi singoli e
irripetibili, ma in fasi e stadi (esigenza
classificatoria)
Evoluzionismo culturale (2)
• Evoluzionismo culturale: le differenze
culturali sarebbero riconducibili ad un unico
modello di sviluppo delle culture
caratterizzato da una sequenza “tanto
naturale quanto necessaria” di stadi di
sviluppo che si muove dalle culture selvagge
alle culture civilizzate
• Tale modello di sviluppo sarebbe applicabile a
tutte le culture e a tutta la storia dell’umanità
(legge di sviluppo universale)
Cult. civilizzate

Cult. barbare

Cult.selvagge
Stadi di sviluppo,
l´ipotesi di Lewis Morgan
• I stadio inferiore dello stato selvaggio: dall
´infanzia della razza umana all´inizio del
periodo successivo
• II stadio intermedio dello stato selvaggio: dall
´acquisizione della pesca come mezzo di
sussistenza e dalla conoscenza del fuoco al
periodo successivo
• III stadio superiore dello stato selvaggio: dall
´invenzione dell´arco e della freccia fino all
´inizio delo stadio successivo
Stadi di sviluppo, L. Morgan (segue)
• IV stadio inferiore della barbarie: dall
´invenzione dell´arte della ceramica fino allo
stadio successivo
• V stadio intermedio della barbarie: nell
´emisfero orientale, dalla domesticazione degli
animali in poi e, nell´emisfero occidentale, dalla
coltivazione del mais e altre piante tramite
irrigazione, insieme all´uso di pietre e mattone
cotto al sole, fino allo stadio successivo
• VI stadio superiore della barbarie: dall
´invenzione del procedimento di fusione del
ferro greggio insieme all´uso di utensili di ferro
Stadi di sviluppo, L. Morgan (segue)

• VII stadio della civiltá: dall´invenzione


di un alfabeto fonetico, con l´uso della
scrittura, fino ai nostri giorni
Evoluzionismo culturale:
esempi di ricerca
• Le forme di famiglia (Maine 1861;
McLennan) = evoluzione dall’endogamia
all’esogamia
• Origine e sviluppo della religione (Tylor)
• Riti e magia (Frazer)
Sopravvivenze, fossili culturali
• “sopravvivenze” = tratti culturali
esistenti il cui significato si rende
comprensibile solo in riferimento a stadi
culturali arcaici (fossile culturale)
• Immaginando origini arcaiche, essa
risemantizza il presente
Progresso
• Lo studio delle culture era concepito come un
campo sostenuto dalle stesse leggi di sviluppo
studiate per le specie naturali (Darwin)
• Questo modello di evoluzione delle culture
corrisponde a un’immagine di società in
continuo sviluppo e perfezionamento, le cui
leggi di trasformazione e ascesa sono definite
dal concetto di Progresso.
L’etnocentrismo
nel modello dell’evoluzionismo culturale

• Il modello dell’evoluzionismo culturale


appare viziato da una posizione
etnocentrica:
• La società europea rappresenterebbe la
forma più evoluta e progredita di sviluppo
culturale

• giustificazione ideologica e politica (su un


presunto fondamento scientifico) della
sua posizione dominante
Etnocentrismo, una definizione
Atteggiamento valutativo e classificatorio mediante il quale si
giudica un’altra cultura
Indica la tendenza a considerare i propri usi e costumi, le proprie
norme, le proprie tecniche di produzione e saperi come migliori
(come il “centro di ogni cosa”) rispetto a quelli prodotti dalle
altre culture (considerate come peggiori, inferiori, arretrate) e
a giudicare le altre culture utilizzando i propri schemi culturali,
anch’essi considerati come migliori
Alcune considerazioni
sull’etnocentrismo
Esistono diversi “gradi” di etnocentrismo
Una forma di etnocentrismo è determinata dalle
relazioni in/outgroup e dalla lunga fase di
progressiva socializzazione alla cultura del
proprio gruppo che segna il suo senso di
appartenenza culturale
Nella cultura occidentale ci sono stati casi di
teorie “scientifiche” viziate da una posizione
etnocentrica
Sul piano educativo: conoscere le diverse forme
di etnocentrismo per mettere in atto azioni di
decentramento culturale
• F. Boas si oppose all’evoluzionismo, principalmente su tre
aspetti:
– Confutò con forza la comparabilità dei dati usati per
sostenere l’evoluzionismo, in base all’assunto che il compito
dell’antropologo dovrebbe consistere nell’acquisire
un’esperienza di prima mano sulle altre culture e non nello
speculare sul loro passato;
– Si oppose all’idea della superiorità razziale e culturale
implicita negli scritti di matrice evoluzionista.
– Boas rifiuta completamente ogni fondamento della cultura su
base biologica. Secondo il suo punto di vista, il linguaggio è
indipendente dalla «razza», e la cultura è ancora più
indipendente;
– Sostiene che popoli diversi sono primitivi o avanzati a
seconda di quello che si prende in considerazione: p.e. gli
aborigeni australiani hanno una cultura materiale povera, ma
una struttura sociale complessa.
– Insistette sul fatto che gli etnografi devono svolgere la loro
ricerca sul campo utilizzando la lingua dei nativi per ottenere
un punto di vista interno sulla cultura studiata;
Critica all´evoluzionismo culturale
di F. Boas
• Rischi dell´evoluzionismo culturale: nell
´individuare leggi dell´evoluzione
culturale:
– riduzione ad uno schema delle varie fasi di
evoluzione delle culture e delle differenze
culturali, che si basa su:
– prove empiriche insufficienti
– una scorretta idea/metodo di comparazione
Particolarismo storico, F. Boas
• Ogni cultura ha una sua storia unica, per
comprenderla occorre ricostruire il suo
iter storico unico e particolare
Relativismo culturale: una definizione
• Un’azione o un valore culturale per poter essere
compresi devono essere considerati all’interno
(relativamente al) del contesto culturale complessivo
entro cui si collocano
• Le esperienze culturali “altre” non possano essere
interpretate attraverso la applicazione scontata delle
categorie interpretative della cultura di chi osserva, l’
analisi deve procedere con cautela (fase di
sospensione del giudizio, ecc.) cercando di afferrare il
senso degli eventi culturali rispetto al contesto in cui
si manifestano
Emico/etico
Etico = il punto di vista su un contesto
posizionato dall’esterno (osservatore
estraneo)
Emico = il punto di vista su un contesto di
chi è posizionato dall’interno (nativo)
Relativismo culturale
il contributo del relativismo culturale allo studio
delle culture „altre“

• non esistono forme piú o meno elevate di cultura


• „Selvaggi“, „barbarie“, „civiltá“ sono nozioni che esprimono forme
di etnocentrismo
• é necessario basarsi su una conoscenza diretta delle culture
• distinzione tra una fase di comprensione/conoscenza delle
culture (sospensione del giudizio) e una di „presa di posizione“
(valutazione)
È possibile rapportarsi all’alterità senza
un posizionamento etnocentrico?
- Il relativismo come contributo di critica
culturale alla nostra cultura
- Es. MGF

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