CH I E RA E CO S A H A FAT TO
K E PL ER O ?
Le orbite descritte dai pianeti intorno al Sole sono ellissi di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.
Usando la seconda legge di Newton (F=m*a) possiamo ottenere le possibili traiettorie di un corpo che ruota
attorno ad un corpo maggiore.
È quindi possibile dimostrare che le possibili traiettorie sono: circonferenza, ellisse, iperbole e parabola,
ovvero, le coniche.
Perciò le traiettorie possono essere chiuse o aperte, ma sapendo che i pianeti compiono un percorso chiuso
attorno al Sole, essi si muoveranno obbligatoriamente compiendo una traiettoria ellittica o circolare (solo in
casi particolari).
L A S E C O ND A L E GG E DI KE P L E R O
Il raggio vettore che va dal Sole a un pianeta spazza aree uguali in tempo uguali.
Nell’immagine qui sotto i Perciò gli archi PP’ e AA’ In questo modo il pianeta è più lento
due triangoli SPP’ e sono percorsi nello stesso all’afelio e più veloce al perielio. La
SAA’ hanno la stessa area tempo, quindi il pianeta è figura qui sotto descrive perfettamente la
e quindi sono spazzati in più veloce nel tratto PP’ e variazione della velocità del pianeta nei
intervalli di tempo più lento in AA’ vari punti dell’orbita, evidenziando le
uguali. distanze percorse in tempi uguali.
La conseguenza di questa legge è che nel emisfero boreale la primavera e l’estate durano sette giorni in più
dell’autunno e dell’inverno.
DIMOSTRAZIONE DELLA SECONDA LEGGE
La seconda legge di Keplero non è altro che l’applicazione del principio di conservazione del momento
angolare, anche se i principi della dinamica di Newton non erano ancora stati formulati e quindi Keplero non
poteva conoscerli.
ra= distanza Terra-Sole con la Terra nell’afelio
Consideriamo la Terra quando occupa rp= distanza Terra-Sole con la Terra nel perielio
le posizioni di afelio e perielio rispetto va= velocità Terra in afelio
vp= velocità Terra in perielio
al Sole
Quindi scriviamo:
La massa terrestre, la distanza Terra-Sole e le velocità sono
L=M*v*r che nei due casi è: Lp=MT*vp*rp
dati noti, perciò è possibile calcolare il momento angolare nei
LA=MT*va*ra
due punti che risulterà lo stesso
Quindi, nel perielio (dove r è minore), per avere L costante, si deve aumentare vp; analogamente, nell’afelio
(dove r è maggiore) va deve essere minore
LA TERZA LEGGE DI KEPLERO
Il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore dell’orbita e il quadrato del periodo di rivoluzione è lo stesso
per tutti i pianeti.
Possiamo indicare con r la distanzia media dal Sole e con T il periodo di rivoluzione per esprimere questa
legge con la seguente formula:
T^2=K(r^3)
Questa legge è valida anche per un satellite che orbita intorno ad un pianeta, come la Luna, ma k dovrà
dipendere dalla massa del pianeta al centro dell’orbita del satellite.
Applicando la formula inversa di questa legge è inoltre possibile calcolare la massa del sole conoscendo la
distanza Terra-Sole e il periodo di rivoluzione terrestre.
DIMOSTRAZIONE DELLA TERZA LEGGE
La forza di attrazione gravitazionale esercitata dal Sole sugli altri pianeti è una forza centripeta, quindi:
Esplicitiamo il quadrato del periodo e quindi troviamo la formula della terza legge di Keplero: