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Cosa è
"Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della
compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell'alunno in situazione
di handicap (D.P.R.24.2.94).
Cosa contiene
La D.F. è strutturata per AREE:
• Cognitiva e dell’apprendimento;
• Comunicazione;
• Relazionale;
• Sensoriale;
• Motorio-prassica;
• Autonomia personale;
• Aree di vita principale (autonomia sociale). Università degli Studi di Salerno
Diagnosi Funzionale
Diagnosi clinica Diagnosi Funzionale
contiene in maniera chiara ed estesa la Contiene in forma di relazione la
diagnosi clinica e la classificazione descrizione puntuale della situazione
della stessa secondo la codificazione rilevata durante il percorso
internazionale ICD10. diagnostico e la prognosi a breve e a
lungo termine.
della 104 è una certificazione medica che dà origine ad una Diagnosi Funzionale.
Diagnosi Funzionale
Certificazione DSA
è uno strumento che raccoglie
alcune indagini mediche (secondo
protocollo della Consensus
Conference, del neuropsichiatra,
dell'oculista, dell'otorino, del
neurologo) che devono escludere
un danno o deficit neurologico o
sensoriale. Le indagini riportate
hanno lo scopo di non far rientrare
il Disturbo Specifico
dell’Apprendimento nella Legge
104. Ad esse il documento
accompagna indagini psicometriche
sulle abilità specifiche di letto
scrittura che hanno come
presupposto l'assenza di danni nelle
aree menzionate.
Università degli Studi di Salerno
Certificazioni DSA
Cosa è
è un documento che raccoglie e sintetizza le informazioni persenti nella DF
e le integra con osservazioni compiute sullo stesso in contesti diversi, da
parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: famiglia, scuola,
servizi.
Ha lo scopo di integrare le diverse informazioni già acquisite e indicare, dopo
il primo inserimento scolastico, «il prevedibile livello di sviluppo che il
bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due
anni)» (D.P.R. 24.2.94).
Cosa contiene
• la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle sue abilità e
difficoltà nelle diverse aree:
Cognitiva e dell’Apprendimento;
Comunicazione;
Relazionale;
Motorio-prassica;
Autonomia Personale;
Vita Principale (autonomia sociale);
• le categorie di ciascuna area possono essere oggetto di sviluppo;
• gli obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita.
In sintesi
Il P.D.F. descrive il profilo di funzionamento di una persona con disabilità
attraverso il linguaggio e le categorie dell’ICF.
Ha lo scopo di condividere le informazioni che delineano il funzionamento
della persona nei diversi contesti di vita (rilevate dalla Diagnosi Funzionale,
osservate dagli insegnanti e confrontate con la famiglia) al fine di individuare
le possibili aree di sviluppo e definire i relativi obiettivi su cui basare gli
interventi riabilitativi, educativi e didattici.
In questo senso, Profilo Dinamico Funzionale funge da strumento di
raccordo tra la conoscenza dell'alunno, prodotta dalla Diagnosi funzionale
educativa, e la definizione di attività, tecniche, mezzi e materiali per la prassi
didattica quotidiana.
Il documento deve essere revisionato almeno 2 volte l’annoUniversità degli Studi di Salerno
PDP: Circolare Ministeriale n. 8 del 6/03/2013
«In questa nuova e più ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non
può più essere inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi
e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è bensì lo strumento in cui si
potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-educative
calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui
moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione
diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior
misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente
didattico-strumentale»[…]«Ove non sia presente certificazione clinica o
diagnosi, il Consiglio di classe o il team dei docenti motiveranno
opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di
considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di evitare
contenzioso».
Nelle Linee Guida per gli alunni con BES viene dato grande valore alla
didattica per la promozione del successo scolastico di tutti gli alunni. Si
parla nelle LG di didattica individualizzata e personalizzata intendendo
con:
• Didattica Individualizzata: il recupero individuale su obiettivi comuni
alla classe, recupero che l’alunno «può svolgere per potenziare
determinate abilità o per acquisire specifiche competenze, anche
nell’ambito delle strategie compensative e del metodo di studio».
• Didattica Personalizzata: una didattica orientata a perseguire obiettivi
diversi rispetto alla classe, per i quali l’offerta didattica e le modalità
relazionali vengono calibrate sulla specificità e unicità a livello
personale dei bisogni educativi che caratterizzato tutti gli alunni.
Strategie didattiche:
• Scomporre i macro-obiettivi in sotto-obiettivi;
• Approccio laboratoriale;
• Intedisciplinarità;
• Utilizzo di una pluralità di linguaggi;
• Anticipazione dell’argomento da trattare;
• Promozione di nuove conoscenze su quelle già possedute;
• Conflitto cognitivo;
• Metacognizione;
• Analisi costruttiva dell’errore;
• Favorire in classe un clima positivo attraverso le peer-education.