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Scoutismo: si impara da

piccoli a diventare grandi

Cercate di lasciare questo mondo un po' migliore di


quanto non l'avete trovato.
Lo Scautismo è un movimento educativo non
formale di giovani che si propone come
obiettivo la formazione integrale della persona
secondo i principi ed i valori definiti dal suo
fondatore Lord Robert Baden-Powell. Attraverso
la fantasia, il gioco, l’avventura la vita all’aria
aperta, l’esperienza comunitaria, la progressiva
ricerca di senso della vita e lo sviluppo della
dimensione sociale e spirituale, lo scoutismo
risponde alle tante e autentiche domande dei
giovani sulla vita e sul crescere in essa. Il movimento scout nacque nel 1907 in
Inghilterra dove Baden-Powell organizzò, con un
gruppo di venti ragazzi inglesi, il primo campo
scout del mondo nell'isola di Brownsea, nella
baia di Poole, sulla Manica.

Lo Scoutismo si articola in tre fasce di età (o


“branche”): da 7-8 a 11 anni i bambini e le
bambine vivono nel “branco” o nel “cerchio”
come lupetti o coccinelle; dagli 11-12 ai 16 anni
ragazzi e ragazze sono nel “reparto” come
esploratori e guide; dai 16-17 ai 20-21 i giovani,
uomini e donne, sono nel “clan” come rovers e
scolte.  
FASCISMO e AQUILE RANDAGIE
20 gennaio 1926: entra in vigore la legge sulla
stampa

1925: vennero emanate e “leggi fascistissime” e


fondata l'Opera Nazionale Balilla
1927: l’ASCI pone su tutte le bandire e tutte le
fiamme il simbolo dei balilla.
 28 aprile 1928: Mussolini dichiara «soppresso»
lo scoutismo e inizia la Giungla Silente ( 16 anni, Le Aquile Randagie sono il primo nucleo di resistenza
11 mesi e 5 giorni) scout, chiamato così per il loro vagabondare nella
1938: emanazione della leggi raziali periferia Milanese. Durante tutto il periodo della giungla
silente poterono svolgere indisturbati, o quasi, le loro
attività senza che la polizia se ne accorgesse. Dopo la
firma dell’armistizio (8 settembre 1943) l’invasione
tedesca e la formazione della Repubblica Sociale Italiana
(RSI), si pose subito il dilemma se subire passivamente o
diventare partigiani. La risposta venne data seguendo i
principi scout: “Noi non spariamo, noi non uccidiamo…
noi serviamo!”. Viene dunque combattuta una resistenza
passiva e disarmata. Venne instituita nel 1943
l'O.S.C.A.R. la cui attività consiste principalmente
nell’espatrio di ebrei ricercati in Svizzera e fabbricazione
di documenti falsi utilizzati per permettere l’espatrio .
Il magnetismo naturale: la
bussola e il campo
magnetico terrestre

Sappiamo che calamite o magneti naturali interagiscono tra


di loro, attraendo poli di segno opposto e respingendo poli di
ugual segno. La Terra infatti genera una seppur debole
Prendiamo ora una calamita estremamente leggera: nel interazione magnetica con tutte le calamite
video, la realizziamo magnetizzando un ago, e incastrandolo situate sulla sua superficie: mediante queste
su un dischetto di sughero leggere calamite, che comunemente
chiamiamo bussole, possiamo esplorare questa
interazione, tracciando quello che comunemente
Non c’è alcuna ragione per la quale questo leggero magnete viene detto campo magnetico terrestre. Presto
debba puntare in una direzione piuttosto che in un’altra: scopriremo che un qualsiasi magnete genera
tuttavia, riscontriamo che predilige posizionarsi in un certo un campo magnetico, anche se i magneti naturali
modo. non sono l’unica sorgente di campi magnetici:
grazie ai pionieri dell’elettromagnetismo, si scoprì
che fili conduttori percorsi da corrente generano
Questo avviene anche se abbiamo cura di allontanare dal campi magnetico, come mostrò con il suo famoso
nostro magnete tutte le altre calamite poste nelle vicinanze, esperimento attorno al 1820 il fisico danese Hans
possibili fonti di “disturbo” del nostro esperimento. Ne Christian Ørsted.
dobbiamo concludere che la calamita appena costruita
risente dell’influenza di un altro magnete: laTerra.
GIACOMO LEOPARDI
E LA NATURA
Pilastro della letteratura italiana,Giacomo
Leopardi è uno di quegli autori con cui è
necessario confrontarsi per la problematicità e
la profondità del suo pensiero e la potenza , essa ha dotato il genere umano di immaginazione,
delle sue opere. Fu poeta, scrittore e filosofo, facoltà peculiari e fondamentale per l’essere
un astro solitario tanto che è difficile umano che, facendone uso, evade dalla realtà
ascriverlo completamente al Romanticismo. infelice della vita abbandonandosi ad un mondo
Anzi, per più ragioni egli fu un anti-romantico interiore.
poiché ateo, materialista, sensista, e con una
rigorosa formazione classica.
La natura del pessimismo storico Leopardiano,
benigna con i propri figli, si trasformerà presto in
La natura, nella sua eccezione classica, rappresenta il natura maligna, con l’accentuarsi nel poeta della
complesso delle cose e degli esseri dell’universo, che concezione meccanicistica del mondo. 
hanno in sé un principio costitutivo che ne stabilisce
l’ordine e le leggi. Per Giacomo Leopardi la natura è
la personificazione delle forze, dei fenomeni, Durante l’ultima parte della sua vita, il poeta
perennemente considerata in contrapposizione sviluppa una concezione di natura ben lontana dalla
all’uomo. precedente. Considera la natura come fonte di
In un primo momento della sua vita, Leopardi illusioni  e come forza suprema, incurante
dell’uomo. Essa deve solo rispettare un ciclo vitale,
guarda alla natura con occhio benevole, in quanto
meccanico, senza risparmiare dolori  o condizioni 
nonostante conduca costantemente l’uomo innanzi
dolorose all’uomo, poiché esso è solo una
a difficoltà o eventi che causano unicamente
componente del grande meccanismo naturale.
sofferenza
LAND ART
Forma d’arte contemporanea, nota anche
come earth art, earth works(«arte della terra»,
«lavori di terra»), sorta intorno al 1967 negli
Stati Uniti e caratterizzata dall’abbandono dei
mezzi artistici tradizionali per un intervento  Gli artisti che hanno individuato nella natura la
diretto dell’operatore nella natura e sulla loro area operativa, infatti, non puntano tanto
natura. al risultato quanto al processo e alla
In tale scelta era insito un rifiuto del museo, realizzazione di un’esperienza esemplare;
come luogo dell’opera d’arte, e del mercato donde l’affinità che lega questo tipo di ricerca
artistico: le opere hanno per lo più carattere all’arte concettuale e, più in generale, all’arte di
effimero e restano affidate specialmente alla comportamento.
documentazione fotografica e video, a
progetti, schizzi ecc Si ricordano, come esempi di l., i solchi
tracciati in un campo di grano e sulla riva
ghiacciata di un fiume, nonché lo scavo
profondissimo effettuato nel deserto
del Nevada, a opera, rispettivamente, degli
statunitensi D. Oppenheim e M. Heizer; o
anche l’impacchettamento con materiale
plastico e corda di diverse migliaia di metri
quadri di costa in Australia, a opera di
CHRISTO
La banalità del male
di Hannah Arendt
Nel 1961 la Arendt segue il processo del
criminale nazista Eichmann (aveva coordinato la
deportazione degli ebrei, fu rintracciato in
argentina da agenti israeliani e condannato a
morte nel 31 maggio del 1962) e ne riportò Per cui la Arendt ne La banalità del male si
resoconto e diverse considerazioni nel libro chiede se il male deve necessariamente essere
uscito nel 1963 "La banalità del male".  radicato in qualcosa di più profondo. Alla luce di
ciò l'autrice afferma che una ben radicata morale
e un sistema di valori etico non bastino a fermare
il male poichè con il nazismo si è visto
empiricamente che la morale e i propri valori
La banalità del male sta nel fatto che i possono essere facilmente ribaltati dalla società
burocrati del Reich erano in realtà tutte contemporanea. Tuttavia ci sono delle persone
persone "terribilmente normali" che erano che hanno rifiutato l'ideologia nazista e non
però capaci di mostruose atrocità per il perché avevano avuto un forte senso del bene e
semplice fatto che non si fermavano a del male, ma perchè si chiesero fino a che punto
riflettere sugli ordini a loro dati e che il loro la loro coscienza avrebbe sopportato tutto quel
pensiero restava limitato alle leggi di Hitler male e si sarebbero sentiti in pace con se stessi.
che venivano rispettate
incondizionatamente.
La Arendt associa questo tipo
di dubbio interiore alla
facoltà di pensare. La Arendt
con il termine pensare si rifà
a Socrate e al suo processo di
dialogo interiore tra io ed io,
questo processo, secondo
l'autrice, può evitare il male.
Con quest'analisi la Arendt si
pone lo scopo di evitare che
gli uomini adottino una
morale e dei valori standard
senza prima riflettere.

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