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L’ITALIA MAGICA E LE SUE

TRADIZIONI POPOLARI.
L’Italia si divide
in 20 regioni
1. la Valle d'Aosta
2. il Piemonte
3. la Liguria
4. la Lombardia
5. il Trentino Alto Adige
6. il Veneto
7. il Friuli Venezia Giulia
8. l'Emilia Romagna
9. la Toscana
10.le Marche
11.l'Umbria
12.il Lazio
13.l'Abruzzo
14.il Molise
15.la Campania
16.la Puglia
17.la Basilicata
18.la Calabria
19.la Sicilia
20.la Sardegna.
Il territorio italiano
puό essere diviso in
4 gruppi di regioni
• l'Italia settentrionale che
comprende Valle d'Aosta,
Piemonte, Liguria, Lombardia,
Trentino Alto Adige, Veneto,
Friuli Venezia Giulia, Emilia
Romagna

• l'Italia centrale che comprende


la Toscana, le Marche,
l'Umbria, il Lazio

• l'Italia meridionale che


comprende l'Abruzzo, il Molise,
la Campania, la Puglia, la
Basilicata e la Calabria

• l'Italia insulare che comprende


le due grandi isole ovvero la
Sicilia e la Sardegna.
Queste aree del
territorio italiano
vengono
chiamate anche:
• Nord (l'Italia
settentrionale)
• Centro (l'Italia
centrale)
• Sud (l'Italia
meridionale).
Nel video osserviamo

• LA RICCHEZZA DEL CARNEVALE CON LA SFILATA DI MASCHERE

• LE CARATTERISTICHE DI VENEZIA
LE MASCHERE PIÚ FAMOSE
DEL CARNEVALE DI VENEZIA
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Il Carnevale di
Venezia dal 16/02
al 05/03 2019

A Venezia il primo documento in


cui si cita ufficialmente il
Carnevale come ‘festa pubblica’ è
del 1296, ma già dal 1271
abbiamo notizia di botteghe
artigiane per la produzione di
maschere e manuali sulle tecniche
di costruzione.
“Buongiorno
Siora Maschera”,
lungo le calli, per i canali e era
questo il saluto: l’identità
personale, il sesso, la classe
sociale non esistevano più, si
entrava a far parte della grande
Illusione del Carnevale in un
posto, unico al mondo, dove tutto
può accadere.
Gli artigiani che fabbricavano
maschere erano chiamati
MASCHERERI
La Baùta
Fra le più usate, è generalmente
composta dal TABARRO, un
lungo mantello nero, LA LARVA,
una maschera bianca senza naso e
bocca, e il copricapo tricorno.
La maschera che risale al 11600, veniva indossata dal dottore che
faceva visita al lazzaretto, (luogo di ricovero dei malati di peste)
e deve la sua forma al fatto che il "becco" conteneva delle erbe
Il Medico per purificare l'aria infetta che si respirava.
Della Peste
Colombina
A differenza delle precedenti,
copre solo metà volto, ed è più
comoda. Viene decorata nei modi
più svariati, da piume a
decorazioni e intarsi
(incrustaciones) vari, ve ne sono
diversi modelli, anche molto
costosi.
LA MORETTA
E' considerata la versione femminile della Baùta, anche se originariamente veniva indossata
dalle donne che andavano a far visita alle monache. Durante il carnevale, invece, garantiva
l'anonimato e si prestava anche ad essere indossata per giochi erotici.
LE ORIGINI DELL’ARTE VETRARIA
Murano è una delle principali isole
della laguna di Venezia ed è famosa
per la tradizione del vetro soffiato.
LA GONDOLA

La gondola è la tipica imbarcazione di Venezia


che -fino all'avvento delle barche a motore -
era il mezzo più idoneo e comune per spostarsi
tra i canali del centro storico di Venezia.
La gondola, dalla linea sinuosa ed elegante, è
un’imbarcazione lunga 11 metri e pesante
anche 600 kg.
VENEZIA CITTÀ D’ACQUA UNICA AL MONDO

Le isole che la compongo collegate tra loro da centinaia di ponti la rendono


l’unico posto al mondo privo di traffico automobilistico.
Venezia è una città nata e
cresciuta sull’acqua ed i suoi
abitanti, sin dal VI secolo, si
spostavano sempre sull’acqua, che
era la normale via di
comunicazione, fino alla
costruzione dei ponti sul Canal
Grande, quando la viabilità
pedonale iniziò a diffondersi.
Ponte di Rialto, è il più antico ed il più
famoso ponte della città.

Il Ponte dei Sospiri, costruito in pietra


bianca è una delle maggiori attrazioni di
Venezia, soprattutto per gli innamorati

A Venezia ci sono 417 ponti, dei quali 72 privati. Si


contano 300 ponti costruiti in pietra, 60 in ferro, i
restanti 57 in legno.
A Venezia le strade si chiamano
calli.
Il nome usato in città per le
strade lunghe e strette deriva
dal latino "callis-is" che si può
tradurre in "sentiero". Sono
oltre 3000 le calli di Venezia, le
più strette denominate Callétte
mentre quelle più larghe sono
dette Calli Larghe.

Le principali Calli si chiamano


Salizada (pavimentata).

Calli larghe e ricche di attività


commerciali si chiamano Ruga
(derivazione francese rue).

Calli utilizzate solo dai residenti


per raggiungere le proprie
abitazioni sono denominate Ramo.
La Calle più stretta di
Venezia si chiama
Calletta Varisco ed haa
una larghezza di solo 53
centimetri!
I CAMPI DI
VENEZIA
Una volta tutte le piazze d’Italia
erano chiamate Campi e a Venezia
é rimasto tutto così ad eccezione
di Piazza San Marco, cuore
dell’isola.
I campi sono di dimensioni
variabili
Campiello se é piccolo
Campazzo se é grande.
La circolazione
via acquea

a Venezia viene regolamentata


come in terraferma con
un'apposita segnaletica (senso
unico, divieto di accesso, ecc.). Il
solo vero semaforo presente a
Venezia si trova su un canale (il
Rio Novo), tuttavia da alcuni anni
non va messo in funzione.
CANALI: vie d’acqua navigabili.
Il più noto é il Canal Grande o Canalazzo.
CURIOSITA CULINARIE
LO SPRIZT
Lo Spritz è l’aperitivo per
eccellenza a Venezia
RICETTA 1/3 di vino bianco,
1/3 di acqua minerale gasata ed
1/3 di liquore moderatamente
alcolico (dolce o amaro).
Viene poi decorato con una
scorza di limone e/o un'oliva.

Il nome di questo cocktail risale


ai tempi della dominazione
austriaca a Venezia, il verbo in
lingua tedesca spritzen significa
"innaffiare".
RISI E BISI
Risi e bisi è un piatto antico, che
veniva offerto dal Doge (Re) di
Venezia a tutti i membri del
governo per la festa della
Repubblica.
un po’ minestra, un
po’ risotto, comprende il riso,
cereale di buon augurio, e i piselli
(in veneto bisi) frutto della primavera.
LA POLENTA
La polenta è un piatto tipico del nord, è
fatta con farina di mais gettata a
pioggia nell’acqua bollente e mescolata
fino a che si addensa. Può essere giallo
oro, giallo scuro o bianca (tipica del
veneto), densa da tagliare col coltello o
cremosa, si può tagliare a fette e grigliare
o friggere. Viene condita con formaggio
fuso, funghi o con sughi di carne o pesce.

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