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LE NOVITA’ FISCALI

DEL 2019

Dott. Andrea Barabino, Commercialista


barabino@airentiebarabino.com
1) FATTURAZIONE ELETTRONICA:
 Con il termine Fatturazione Elettronica si intende il processo con cui si gestiscono le operazioni di emissione,
invio, tenuta e conservazione del documento in formato digitale.

La Fatturazione Elettronica (Dal 1° Gennaio 2019) è un obbligo per le operazioni svolte tra soggetti dotati di
partita IVA, dette B2B - Business To Business - oppure tra soggetti dotati di partita IVA e soggetti privati, B2C-
Business to Consumer- residenti o stabiliti in Italia. Vi è facoltà invece per le fatture estere.
Tali documenti digitali vengono inviati tramite l’ Agenzia delle Entrate.

 Come funziona?
Prima dell’entrata in vigore della Fattura Elettronica:
Fornitore FATTURA Cliente

Dopo l’entrata in vigore della Fattura Elettronica:

Fornitore Sistema di Interscambio Cliente


FATTURA
SDI dell’Agenzia FATTURA

delle Entrate
1) FATTURAZIONE ELETTRONICA:
 Per identificarsi sul programma di INTERSCAMBIO occorre fare una registrazione sul portale Fatture e
Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate: PEC oppure CODICE UNIVOCO. Tale registrazione può essere fatta
tramite il Commercialista o dal contribuente stesso.

 Le Fatture Elettroniche si emettono e ricevono su piattaforme a pagamento come ARUBA, SISTEMI,


ZUCCHETTI e vari altri softwares reperibili sul mercato. Altrimenti si può usufruire in maniera gratuita tramite
il portale FATTURE E CORRISPETTIVI oppure tramite l’App FATTURAE.

 L’obbligo di conservazione in modalità elettronica delle fatture riguarda sia chi le emette sia chi le riceve. Tale
obbligo riguarda anche i contribuenti che appartengono al regime forfettario, che comunicano il proprio
indirizzo PEC o il CODICE UNIVOCO, per la ricezione delle fatture sugli acquisti. Anche per quanto riguarda la
conservazione e l’archivio, viene messo a disposizione un servizio gratuito dall’ Agenzia delle Entrate. Questo
servizio ha validità triennale e consente la conservazione dei documenti per 15 anni.
2) REGIMI FISCALI PER RIMPATRIATI :
 Un’importante novità fiscale del 2019 prevede che per i lavoratori rimpatriati, ovvero per coloro che hanno
risieduto all’estero prima del trasferimento in Italia per almeno 2 periodi di imposta, possono usufruire di un
regime fiscale vantaggioso, in quanto solo il 30% del reddito prodotto in Italia concorrerà alla formazione del
reddito complessivo al posto dell’attuale 50%.

 I soggetti che possono avvalersi di codesto vantaggio devono svolgere l’attività prevalentemente in Italia, per
un periodo superiore ad almeno 183 giorni nell’anno solare ( 6 mesi ed 1 giorno).

 Non devono necessariamente essere inquadrati nelle funzioni dirigenziali o essere in possesso di requisiti di
elevata specializzazione o qualificazione. L’ accesso al regime è applicabile a tutte le categorie di lavoratori.

 I redditi coinvolti da questa novità sono:


• Redditi da lavoro dipendente
• Redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente
• Redditi da lavoro autonomo prodotti in Italia da soggetti che trasferiscono la residenza nel territorio dello
Stato
3) RIENTRO RICERCATORI:
 La norma ha lo scopo di agevolare il rientro in Italia di ricercatori e docenti che abbiano risieduto all’ estero
per almeno 2 anni e che trasferiscono la residenza fiscale nel territorio italiano. Il decreto crescita estende,
fino a 6 anni, il periodo nel quale tali soggetti possono usufruire di agevolazioni fiscali sui redditi da lavoro.

 Il periodo di validità del regime fiscale agevolato, sempre che rimanga la residenza fiscale in Italia, è
ulteriormente incrementato se:
• Docenti e ricercatori hanno almeno un figlio minorenne o a carico 8 anni
• Docenti e ricercatori che diventino proprietari di almeno un’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia,
acquistata successivamente al trasferimento 8 anni
• Docenti e ricercatori con almeno 2 figli minori o a carico 11 anni
• Docenti e ricercatori con almeno 3 figli minori o a carico 13 anni
4) DEDUZIONE CANONI DI LOCAZIONE NON
PERCEPITI
• A decorrere dal 1° Gennaio 2020, per tutti i contratti di locazione di immobili, sia ad uso abitativo che
commerciale, viene introdotta la possibilità di avvalersi della detassazione sui canoni non percepiti, senza
dover attendere la conclusione del processo di convalida dello sfratto. Resta necessaria l’intimazione di
sfratto o l’ingiunzione di pagamento.

• Ciò significa che vi è cambiamento radicale nella metodologia di tassazione, si passa dal principio di
competenza a quello di cassa: i redditi vengono tassati solo al momento dell’effettivo incasso
finanziario/monetario e non al momento deciso nel contratto.

• Per i contratti stipulati anteriormente al 1° Gennaio 2020, è riconosciuto un credito di imposta di valore pari
a ciò che è stato versato sui canoni scaduti e non percepiti.
5) DETRAZIONE D’IMPOSTA PER L’ACQUISTO
DELL’UNITA’ IMMOBILIARE
• Tale detrazione di imposta è valida esclusivamente per l’acquisto di unità immobiliari comprese nella
categoria degli edifici interamente demoliti e ricostruiti.

• La detrazione riconosciuta all’acquirente è pari al 50% (per un massimo di 96.000€) da calcolare su un valore
forfettario pari al 25% - IVA compresa – risultante dall’atto di acquisto dell’unità immobiliari.

• Infine il vantaggio fiscale deve essere spalmato su 10 quote annuali costanti di pari importo.
6) INTERVENTI ANTISISMICI
 Con la dicitura di zone sismiche 1-2-3-4 si intende zone a diverso grado di rischiosità sismica. La zona 1 è la
più pericolosa e più soggetta a scosse di forte intensità. Nella zona 2 c’è possibilità che si verifichino scosse
ad alta intensità. Nella zona 3 è rara la presenza di scosse di terremoto ad alta intensità, mentre la zona 4 è la
zona più sicura dove le scosse ad alta intensità sono quasi completamente assenti.
 Chi acquista un’unità immobiliare in un edificio demolito-ricostruito rispettando le norme anti-sismiche
(anche nelle zone 2-3) potrà ottenere una detrazione su un ammontare massimo di spesa non superiore a
96.000€ , pari al:
• 75% del prezzo della singola unità immobiliare, se dagli interventi effettuati deriva un passaggio ad una
classe di rischio inferiore
• 85% del prezzo della singola unità immobiliare, se dagli interventi effettuati deriva un passaggio a due classi
di rischio inferiori.
Cui corrisponde una detrazione massima di:
• 72.000€ con riduzione di una classe di rischio sismico
• 81.600€ con riduzione di due classi di rischio sismico

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