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psicotici
• I principali sono:
– Appiattimento dell’affettività: grave riduzione dell’espressione di
emozioni e sentimenti (espressioni facciali, contatto visivo,
prosodia)
– Abulia: ridotto impulso ad agire e pensare, mancanza di volontà
– Apatia: tono emozionale appiattito associato a distacco o
indifferenza
– Anedonia: diminuzione della capacità di provare piacere da
stimoli positivi, perdita di interesse in attività piacevoli
– Alogia: diminuzione della produzione verbale
– Asocialità: apparente mancanza di interesse nelle relazioni
sociali
Schizofrenia: Definizione
• Disturbo a eziologia sconosciuta e con quadri clinici
eterogenei
• Caratterizzato da sintomi positivi, negativi e cognitivi
• I sintomi compromettono negativamente pensiero,
affettività, comportamento, funzionamento sociolavorativo
• Disturbo cronico, il decorso comprende una fase
prodromica, una fase attiva e una fase residua
• Fasi prodromica e residua caratterizzate da sintomi
attenuati (strane opinioni, pensiero magico), deficit nella
cura di sé e nelle relazioni interpersonali
• Associate anomalie cerebrali stutturali e funzionali (studi
neuroradiologici) e una componente genetica
Storia
• 1896 – Lo psichiatra tedesco Emil Kraepelin
definisce “dementia praecox” un gruppo di
malattie che esordiscono nell’adolescenza ed
evolvono in demenza
• 1911 – lo psichiatra svizzero Eugen Bleuler
introduce il termine “schizofrenia”. Il disturbo non
presenta sintomi o segni patognomonici.
• I criteri diagnostici attualmente in uso sono quelli
del DSM-IV-TR. I criteri formulati da Kraepelin,
Bleuler e Schneider sono utili, tuttavia quelli del
DSM sono i più diffusamente accettati
Criteri DSM-5
A - Sintomi caratteristici: due (o più) dei sintomi seguenti, ciascuno
presente per un periodo di tempo significativo durante un periodo di
un mese (o meno se trattati con successo):
• deliri
• allucinazioni
• eloquio disorganizzato (per es., frequenti deragliamenti o
incoerenza)
• comportamento grossolanamente disorganizzato o catatonico
• sintomi negativi, cioè appiattimento dell’affettività, alogia, abulia.
Nota: è richiesto un solo sintomo del Criterio A se i deliri sono bizzarri,
o se le allucinazioni consistono di una voce che continua a
commentare il comportamento o i pensieri del soggetto, o di due o più
voci che conversano tra loro.
Criteri DSM-5
B - Disfunzione sociale/lavorativa: per un periodo significativo di
tempo dall’esordio del disturbo, una o più delle principali aree di
funzionamento come il lavoro, le relazioni interpersonali, o la
cura di sé si trovano notevolmente al di sotto del livello
raggiunto prima della malattia (oppure, quando l’esordio è
nell’infanzia o nell’adolescenza, si manifesta un’incapacità di
raggiungere il livello di funzionamento interpersonale, scolastico
o lavorativo prevedibile).
Criteri DSM-5
C - Durata: segni continuativi del disturbo persistono per almeno
6 mesi. Questo periodo di 6 mesi deve includere almeno 1 mese
di sintomi (o meno se trattati con successo) che soddisfino il
Criterio A (cioè, sintomi della fase attiva), e può includere periodi
di sintomi prodromici o residui. Durante questi periodi
prodromici o residui, i segni del disturbo possono essere
manifestati soltanto da sintomi negativi o da due o più sintomi
elencati nel Criterio A presenti in forma attenuata (per es.,
convinzioni strane, esperienze percettive inusuali).
Criteri DSM-5
D - Esclusione dei Disturbi Schizoaffettivo e dell’Umore: il
Disturbo Schizoaffettivo ed il Disturbo dell’Umore Con
Manifestazioni Psicotiche sono stati esclusi poiché:
• nessun Episodio Depressivo Maggiore, Maniacale o Misto si è
verificato in concomitanza con i sintomi della fase attiva;
• oppure, se si sono verificati episodi di alterazioni dell’umore
durante la fase di sintomi attivi, la loro durata totale risulta
breve relativamente alla durata complessiva dei periodi attivo
e residuo.
Criteri DSM-5
E - Esclusione di sostanze e di una condizione medica generale: il
disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per
es., una sostanza di abuso, un farmaco) o a una condizione medica
generale.
• Condizioni socioeconomiche
– Maggiore prevalenza in gruppi socioeconomici inferiori
– Uguale incidenza nelle diverse classi socioeconomiche
– Teoria della deriva verso il basso
Epidemiologia
• Età di esordio
– Comune tra i 15 e i 35 anni
– 50% casi al di sotto dei 25 aa
– Raramente esordio prima dei 10 o dopo i 40 aa
– Esordio più precoce nei maschi che nelle femmine
• Disturbo schizoaffettivo
• Sintomi relativi all’umore si sviluppano insieme ai sintomi della
schizofrenia, ma:
• Deliri o allucinazioni devono essere presenti per 2 settimane in assenza
di importanti sintomi dell’umore nel corso di una fase della malattia
• Prognosi migliore rispetto a schizofrenia, peggiore rispetto ai disturbi
dell’umore
Diagnosi differenziale
• Disturbo delirante
• Deliri non bizzarri, sistematizzati, di durata > 6 mesi
• In un contesto di personalità intatta, con funzionamento
relativamente buono, senza predominanza di allucinazioni o altri
sintomi schizofrenici
• Generalmente esordio nella mezza età o negli anziani
• Disturbo schizotipico di personalità
• Sintomi sottosoglia, associati a caratteristiche di personalità
persistenti
• Altri disturbi di personalità
• Sintomi psicotici in generale sono assenti o, se presenti, transitori
e non predominanti
• Principali: disturbo di personalità schizoide, borderline,
paranoide
Diagnosi differenziale
• Disturbo psicotico con altra specificazione/senza
specificazione
• Sintomi di un disturbo psicotico sono presenti, causano
disagio o compromissione del funzionamento, ma
• Non soddisfano pienamente i criteri per uno degli altri
disturbi psicotici
• Disturbo fittizio e di simulazione
• Simulazione dei sintomi per un chiaro guadagno secondario
(simulazione) o per motivazioni psicologiche profonde
(disturbo fittizio)
Diagnosi differenziale
• Disturbi generalizzati dello sviluppo (es. autismo)
• Di solito diagnosi entro i 3 anni di etò
• Comportamento può essere bizzarro e deteriorato, ma
• Generamente deficit più specifici nell’interazione sociale
con comportamenti ripetitivi e ristretti
• Generalmente non vi sono deliri, allucinazioni
• Ritardo mentale
• Può presentarsi con disturbi intellettivi, comportamentali e
dell’umore simili a quelli della schizofrenia, ma
• Livello di funzionamento costantemente basso piuttosto
che un deterioramento progressivo
Decorso
• Sintomi prodromici di ansia, confusione, terrore, depressione in
genere precedono l’esordio e possono persistere per mesi
• Esordio può essere acuto o insidioso, generalmente nella 2°-3°
decade
• Eventi precipitanti (es. traumi emotivi, droghe, separazioni) possono
scatenare episodi in soggetti predisposti
• Decorso caratterizzato da progressivo deterioramento, con
esacerbazioni acute sovrapposte a un quadro cronico
Prepatologica Prodromica Progressione Recidivazione stabile
Buon
Funzionamento
Psicopatologia
Cattivo
Funzionamento
10 20 30 40 50 60
Decorso
• La vulnerabilità allo stress persiste per tutta la vita
• Durante il decorso:
• I sintomi positivi più floridi (deliri bizzarri, allucinazioni)
tendono a diminuire di intensità
• I sintomi negativi residui (appiattimento affettivo, abulia,
scarsa igiene personale) possono aumentare
Prepatologica Prodromica Progressione Recidivazione stabile
Buon
Funzionamento
Psicopatologia
Cattivo
Funzionamento
10 20 30 40 50 60
Decorso
• Tassi di recidiva: 40% in 2 anni in trattamento, 80% nei
non trattati
• Suicidio viene tentato dal 50% dei soggetti, nel 10% dei
casi con successo
• Riduzione dell’aspettativa di vita con maggior rischio di
malattie internistiche e di morte improvvisa
Prepatologica Prodromica Progressione Recidivazione stabile
Buon
Funzionamento
Psicopatologia
Cattivo
Funzionamento
10 20 30 40 50 60
Prognosi
• Funzionamento globale:
• 1/3 riesce a condurre una vita relativamente normale
• 1/3 presenta significativi sintomi ma è in grado di vivere
nella società
• 1/3 ha grave disfunzione e necessita di continui ricoveri
Cattivo
Funzionamento
10 20 30 40 50 60
Fattori prognostici
• Positivi • Negativi
• Esordio tardivo • Esordio giovanile
• Esordio insidioso
• Esordio acuto
• Assenza di fattori precipitanti
• Fattori precipitanti evidenti • Scadente funzionamento
• Buon funzionamento premorboso
premorboso • Ritiro, comportamento
autistico
• Sintomi di disturbo
• Single, divorziato, vedovo
dell’umore
• Storia familiare di schizofrenia
• Storia familiare di disturbo • Scarsi sistemi di sostegno
dell’umore • Sintomi negativi
• Coniugato • Segni e sintomi neurologici
• Buoni sistemi di sostegno • Storia di trauma perinatale
• Sintomi positivi • Nessuna remissione in 3 anni
• Molte ricadute
• Sesso femminile • Storia di aggressività
Trattamento
• Comprende:
• Farmaci antipsicotici
• Ricovero ospedaliero
• Interventi psicosociali: terapia comportamentale, familiare, di
gruppo, individuale e delle capacità sociali
• Riabilitazione
• Terapia elettroconvulsivante