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finanziaria
Margini e indici
P. Russo
Le passivit
Il Capitale di prestito pu essere suddiviso
in funzione della scadenza dei relativi
debiti.
Perci si definiscono:
passivit consolidate, quelle scadenti oltre i
12 mesi successivi
passivit correnti, quelle scadenti entro i
successivi 12 mesi
P. Russo
I primi indicatori
La differenza tra Capitale Proprio e
Immobilizzazioni d alcune prime
informazioni su quanto sia equilibrata la
struttura delle fonti di finanziamento
rispetto agli impieghi dellazienda.
Se CP, da solo, coprisse integralmente I, ci
significherebbe che lazienda ha finanziato
gli impieghi in immobilizzazioni con
finanziamenti a scadenza indeterminata.
P. Russo
Il Margine di Struttura
Tale differenza individua il Margine di
Struttura (Ms).
Ms = CP I
Se Ms > 0 la struttura finanziaria pu dirsi
ottimale: infatti significa che lazienda non
corre il rischio di dover restituire prestiti
prima di aver avuto il ritorno in forma
monetaria degli impieghi effettuati.
P. Russo
Il margine di struttura
Invece, se Ms < 0 occorre fare una
considerazione.
Oltre a CP, anche le passivit consolidate
(Pcons) hanno una scadenza a medio o
lungo termine.
P. Russo
LAttivo circolante
Daltro canto, anche nellAttivo circolante
coesistono componenti con caratteristiche
diverse, se osservati con il criterio di
quanto siano vicini allo stato di
liquidit.
P. Russo
P. Russo
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P. Russo
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CCN
Perci, dire solo che CCN > 0 sia una
garanzia di buon equilibrio nella struttura
finanziaria aziendale potrebbe non essere
del tutto corretto.
P. Russo
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Il Margine di Tesoreria
La differenza tra Crediti (detti anche
disponibilit finanziarie Df) +
disponibilit liquide Dl e le passivit
correnti individua il Margine di
Tesoreria.
Mt = (Df + Dl) - Pcorr
P. Russo
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Il margine di tesoreria
Se Mt > 0 allora si pu avere una relativa
certezza dellottimale equilibrio della
struttura finanziaria aziendale
P. Russo
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Il prospetto di partenza
IMPIEGHI
Immobilizzazioni
Attivo Circolante
(di cui Rimanenze
250,00)
FONTI
Capitale
900,00
Proprio
Passivit
consolidate
Passivit
700,00
correnti
850,00
150,00
600,00
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Margini
Ms = - 50,00
margine di copertura globale = + 100,00
CCN = + 100,00
Mt = - 150,00
P. Russo
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Margini e indici
I margini rappresentano differenze.
Esprimono dei valori assoluti che, tuttavia,
raramente riescono a dare con
immediatezza il senso della misura di un
maggiore o minore equilibrio.
Dire che il margine di struttura positivo
per 1.000,00 ha un significato
profondamente diverso a seconda che il
totale degli impieghi sia 10.000,00 o
1.000.000,00 di euro.
P. Russo
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Gli indici
E per questo che si usa calcolare degli
indici, cio dei rapporti o quozienti, che
sono ritenuti decisamente pi significativi.
P. Russo
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Lindice di autocopertura
Mettendo a rapporto CP ed I (CP/I), non si
fa che esprimere in forma di indice il
margine di struttura.
Tuttavia, se il risultato 1,2 questo significa
che il CP supera il volume delle I del 20%
consentendo perci di esprimere un
giudizio positivo.
Ci sarebbe vero qualunque fossero i totali
degli impieghi delle aziende considerate.
P. Russo
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Valori relativi
Infatti, se quel risultato (1,2) deriva da:
6.000 : 5.000
60.000: 50.000
6.000.000 : 5.000.000
non cambia la sostanza della valutazione
espressa: relativamente ai volumi aziendali
considerati, lazienda in grado di coprire
da sola gli impieghi in immobilizzazioni.
Si tratta dellindice di autocopertura delle
immobilizzazioni
P. Russo
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Lindice di disponibilit
Dal rapporto
Ac / Pcorr
si individua lindice di disponibilit, che
esprime il CCN sotto la forma di un indice.
Deve essere maggiore di 1 perch si possa
dire che lazienda ha fatto un corretto
ricorso alle fonti di finanziamento e che
esiste equilibrio tra impieghi a breve
termine e debiti a breve termine.
P. Russo
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Lindice di liquidit
Il rapporto
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Svolgimento esercizio n 5
P. Russo
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P. Russo
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P. Russo
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Il Leverage
E dato dal rapporto tra Ti e CP. Non una
percentuale.
Per esempio, pari a 2 se il CP rappresenta
esattamente il 50% del totale delle fonti di
finanziamento.
E un altro possibile indicatore
dellindebitamento dellimpresa nei
confronti di soggetti esterni.
P. Russo
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P. Russo
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P. Russo
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Stato Patrimoniale
Impieghi
Immobilizzazioni
Attivo Circolante
Fonti
Capitale Proprio
650
P cons
250
600 P corr
500
800
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Conto Economico
1.000
Vp
860
Cp
140
Ro
40
+/- Gf
+/- Gs
100
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P. Russo
Rl
Re
40
8%
ROI
10%
ROS
14%
Leverage
2,15
I.R.I.
0,714
I.G.N.C.
0,37
ROD
?
P. Russo
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P. Russo
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Il ROI
Il ROI pu essere espresso come il prodotto
tra il ROS e lIndice di Rotazione degli
Impieghi
ROI = ROS x IRI
Ro/Ti = Ro/Rv x Rv/Ti
10% = 14% x 0,714
P. Russo
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Il ROE
Il ROE cos spiegabile:
ROE = ROI x L x IGNC
Re/CP = Ro/Ti x Ti/CP x Re/Ro
8% = 10% x 2,15 x 0,37
P. Russo
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ROE =
ROI
IGNC
2002
7,5%
10%
2,5
0,30
2003
8% =
10%
2,15
0,37
2004
9,6%
12%
0,40
P. Russo
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Commenti
Dal primo anno in poi si avuto un costante
miglioramento della redditivit del
Capitale Proprio.
Le variazioni possono essere spiegate, nel
2003, con un miglioramento nella struttura
finanziaria aziendale che ha determinato
un minor peso della gestione non
caratteristica.
P. Russo
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Commenti
Nel 2004, invece, la variazione spiegabile
con un miglioramento del ROI, che ha
provocato un innalzamento del ROE.
Infatti il prodotto parziale tra L e IGNC
lo stesso e, perci, non rilevante ai fini qui
esaminati.
P. Russo
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La leva finanziaria
E importante mettere a confronto il ROI ed
il ROD che, in sostanza, rappresenta il
costo medio che lazienda deve sostenere
per ottenere finanziamenti da terzi. Perci
il ROD anche simboleggiato con i
Se ROI > i, significa che ogni 100 euro
investiti a qualunque titolo nellazienda
essa rende di pi di quanto costi prendere
quegli stessi 100 euro a prestito.
P. Russo
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P. Russo
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Ipotesi 1: CP = 100%; P = 0%
Si ipotizzi una struttura finanziaria
totalmente costituita da CP:
Ti = 600 e CP = 600
Qui lazienda non ha oneri finanziari.
Lintero ROI va a remunerare i portatori
del CP, cio i soci.
Se si suppone il ROI = 10%, il C.E. che
rappresenta questa azienda il seguente.
P. Russo
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750
Vp
- 690
- Cp
60
= Ro
+/- Gf
+/- Gs
60
= Rl
30
30
P. Russo
= Re
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Commenti
In tale situazione, se escludiamo per
semplicit laspetto fiscale (che dimezza
lutile lordo, nellipotesi), il reddito
operativo remunera soltanto i portatori del
CP.
Il ROI ed il ROE (al lordo delle imposte)
sono uguali. Infatti:
ROE = 60/600 = 10%
ROI = 60/600 = 10%
P. Russo
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750
Vp
- 690
- Cp
60
= Ro
24
+/- Gf
+/- Gs
36
= Rl
18
18
P. Russo
= Re
56
Commenti
In tale situazione, escludendo sempre per
semplicit laspetto fiscale (che incide
sullutile lordo per il 50%), il reddito
operativo remunera sia i finanziatori sia i
portatori del CP.
In questa ipotesi, il ROI supposto sempre
10%. Per effetto della leva finanziaria
positiva (ROI>ROD), il ROE pari al 12%
(= 36/300x100)
P. Russo
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Commenti ipotesi 2
Si noti che supposto
che ci accada in una
situazione aziendale
che differisce dalla
precedente soltanto
per una diversa
struttura finanziaria:
Ipotesi
CP
600
300
300
Ti
600
600
Rapporto
P/CP
P. Russo
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750
Vp
- 690
- Cp
60
= Ro
32
+/- Gf
+/- Gs
28
= Rl
14
14
P. Russo
= Re
60
Commenti
Qui, escludendo sempre per semplicit
laspetto fiscale (che incide sullutile lordo
per il 50%), il reddito operativo remunera
di nuovo sia i finanziatori esterni sia i
portatori del CP.
In questa ipotesi, il ROI supposto sempre
10%. Per effetto della leva finanziaria
positiva (ROI>ROD), il ROE pari al 14%
(= 28/200x100)
P. Russo
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Commenti ipotesi 3
Anche qui si noti che
supposto che ci
accada in una
situazione aziendale
che differisce dalle
precedenti soltanto
per una diversa
struttura finanziaria:
Ipotesi
CP
600
300
200
300
400
Ti
600
600
600
Rapporto
P/CP
P. Russo
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Commenti conclusivi
In altre parole, dallipotesi 1 alla 2 e poi
dalla 2 alla 3, a parit di ROI e di capitale
investito, il ROE cresce dal 10 al 12% e poi
al 14% esclusivamente per effetto di una
diversa struttura finanziaria che, in
presenza di una fase positiva della leva
finanziaria (ROI>ROD), privilegia P
(cio lindebitamento) rispetto a CP
(cio gli apporti dei soci).
P. Russo
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La formula di Modigliani-Miller
Quanto esposto pu essere espresso in una
formula che esprime il ROE in funzione
del ROI, delleffetto leva e del rapporto
esistente tra P e CP:
ROE (lordo) = ROI + (ROI ROD) x P/CP
P. Russo
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La formula di Modigliani-Miller
Se aggiungessimo alla fine della formula un
fattore che esprimesse il coefficiente di
riduzione fiscale, avremmo la formula
finale:
ROE = [ROI + (ROI ROD) x P/CP](1-t)
dove t sta ad indicare laliquota fiscale,
per cui:
se t=50%, (1-t)=50%
se t=40%, (1-t)=60%
P. Russo
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Applicazione
Se si volesse applicare la formula ai casi
precedenti, si avrebbe:
Ipotesi 1: ROE = [10%+(10%-8%)x0]x0,50=5%
Ipotesi 2: ROE = [10%+(10%-8%)x1]x0,50=6%
Ipotesi 3: ROE = [10%+(10%-8%)x2]x0,50=7%
P. Russo
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Ulteriori applicazioni
Cosa accadrebbe se la leva fosse in fase
negativa ?
Si ipotizzi ROI = 10% e ROD 11%. Le tre
ipotesi si modificherebbero cos:
Ipotesi 1: ROE = [10%+(10%-11%)x0]x0,50=5%
Ipotesi 2: ROE = [10%+(10%-11%)x1]x0,50=4,5%
Ipotesi 3: ROE = [10%+(10%-11%)x2]x0,50=4%
P. Russo
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Commenti
Ci sta ad indicare che:
se la fase della leva positiva, il
leveragefa da moltiplicatore (cio da leva)
sul ROE rispetto al ROI al crescere
dellindebitamento
se la fase della leva negativa, il
leveragefa da riduttore sul ROE rispetto
al ROI al crescere dellindebitamento,
determinando perci la convenienza a non
indebitarsi.
P. Russo
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