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Modifiche all'istituto della cigo


Ridefinizione del concetto di ripresa produttiva: con msg
6990/09 dell'Inps si stabilisce che, a fronte dell'eccezionale
situazione di crisi, possono essere autorizzate proroghe
successive al primo perido di 13 settimane anche se la ripresa
produttiva non si è concretamente realizzata (fermo restando il
limite complessivo di 52 settimane nel biennio); inoltre la cigo
può essere autorizzata anche se è seguita immediatamente
dalla richiesta di accesso alla cigs

Modalità di calcolo delle settimane ai fini del computo del
limite massimo: la circolare Inps 58/09 introduce a far data
della circolare stessa (20 aprile 2009) il sistema del calcolo a
giornate, ritendosi fruita una settimana quando si siano sommati
5 giorni (o 6 a seconda della distribuzione dell'orario di lavoro)
di utilizzo
Modifiche all'istituto della cigs/1


Estensione pagamento diretto (c. 1, art. 7 ter, L. 33/09):
con l'aggiunta di una norma alla L. 223/91, si prevede che
contestualmente al decreto di concessione sia disposta
sempre la modalità del pagamento diretto (se richiesto),
salvo successiva revoca se viene accertata l'inesistenza di
difficoltà di ordine finanziario in capo all'impresa

Termini di presentazione della domanda (c. 2, art. 7 ter,
L. 33/09): qualora venga richiesto il pagamento diretto, la
domanda di cigs va presentata entro 20 gg. dall'inizio della
sospensione, e non più entro il 25° giorno successivo al
termine del periodo di paga nel corso del quale ha avuto
inizio la sospensione
Modifiche all'istituto della cigs/2


Ridefinizione del concetto di “evento improvviso ed
imprevisto” (circ. Min. Lavoro 14/09): si propone una
rilettura, in senso estensivo, del DM 31826/02 che fissa i
criteri per il riconoscimento dello stato di crisi. In particolare
il concetto richiamato può essere riferito “non solo a puntuali
fattispecie ascrivibili alla singola impresa, ma anche a tutte
quelle situazioni emerse in ambito nazionale ed
internazionale che comportino una ricaduta sui volumi
produttivi dell'impresa o sui volumi di attività e di
conseguenza sull'occupazione”

In sostanza, non è richiesto che l'azienda presenti indicatori
economici e finanziari di segno negativo
Modifiche all'istituto del contratto di
solidarietà di tipo “B”

Estensione della possibilità di utilizzo (c. 9, art. 7 ter, L.
33/09):
− Viene modificata in parte la L. 236/93, prevedendo la
possibilità di utilizzare lo strumento anche in assenza di
una procedura di mobilità, ma semplicemente “al fine di
evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato
motivo oggettivo”
− Vengono aumentate le risorse per il 2009, portandole da
5 a 35 mln di euro
Ammortizzatori sociali in deroga


Si tratta di trattamenti di integrazione salariale, indennità di
disoccupazione e indennità di mobilità che possono essere
concessi:
− Ad aziende “cassaintegrabili” come prolungamento o
comunque alla conclusione di trattamenti già fruiti
nell'ambito dell'ordinamento generale
− Ad aziende “non cassaintegrabili”, o in generale a
lavoratori che non possiedono i requisiti soggettivi
richiesti, come riconoscimento di un trattamento che non
spetterebbe sulla base dell'ordinamento generale
Ammortizzatori sociali in deroga
Quadro normativo generale

Nel 2009 si è determinata una situazione molto complessa
sul piano normativo e finanziario, a seguito di numerosi
provvedimenti e di norme contraddittorie e soggette a varie
modifiche:
− D.L. 185/2008 (“Decreto anticrisi”), convertito con
modificazioni dalla legge 2/2009
− c. 36, art. 2, L. 203/2008 (Legge finanziaria 2009)
− Intesa Stato-Regioni del 12 febbraio 2009
− L. 33/2009, art. 7 ter
− Ulteriore accordo quadro 8 aprile 2009 Stato-Regioni
applicativo dell'intesa del 12 febbraio
− Accordo Regione Piemonte-Min del Lavoro del 22 aprile
Ammortizzatori sociali in deroga
Aziende “cassaintegrabili”

E’ previsto che il ricorso agli ammortizzatori in deroga sia
possibile solo dopo aver esaurito tutti gli altri strumenti
accessibili (cigo + eventuale cigs)

Possono accedervi tutte le tipologie contrattuali di lavoro
subordinato, inclusi gli apprendisti ed i somministrati, oltre ai
soci dipendenti di cooperative rientranti nell’ambito di
applicazione della normale cassa integrazione

Anche in questo caso è prevista la sottoscrizione del patto di
servizio con il centro per l’impiego, ovvero la dichiarazione di
disponibilità a frequentare un corso professionale oppure ad
un nuovo lavoro
Ammortizzatori sociali in deroga
Aziende “non cassaintegrabili/1


A seguito dell’introduzione del nuovo istituto della sospensione
fino a 90 giorni con ricorso alla indennità di disoccupazione
condizionata dall’integrazione della bilateralità ad opera del DL
185/2008, si è creata una situazione di totale incertezza, anche
per le varie norme autocontraddittorie del decreto stesso

Infatti il DL 185 stabiliva che prima di accedere alla cig in deroga
bisognasse esaurire un periodo di 90 gg. all’anno (per gli
apprendisti di qualunque azienda 90 gg. nell’arco del rapporto di
apprendistato) coperti dal suddetto istituto

Contemporaneamente lo stesso DL affermava che le modalità
attuative erano demandate ad un DI da emanarsi entro 60 giorni
dall’entrata in vigore del DL(28 novembre 2008)

Soprattutto si faceva finta di non sapere che i settori coperti da
enti bilaterali con fondi di sostegno al reddito sono limitati
all’artigianato
Ammortizzatori sociali in deroga
Aziende “non cassaintegrabili/2

La questione è stata parzialmente risolta con le modifiche
apportate dalla L. 33/2009, la quale stabilisce che “… nelle
ipotesi in cui manchi l’intervento integrativo degli enti
bilaterali, i predetti periodi di tutela si considerano esauriti e i
lavoratori accedono direttamente ai trattamenti in deroga
alla normativa vigente”

Posto che l’unico settore nel quale esiste un ente bilaterale
che gestisce un fondo di sostegno al reddito è quello
artigiano, e limitatamente alle aziende associate, non è
tuttora chiaro se vi sia un obbligo in questo caso dell’utilizzo
della sospensione dei 90 gg. prima di accedere alla cig in
deroga
Ammortizzatori sociali in deroga
Aziende “non cassaintegrabili/3

Il DL 185/08 ha prorogato una serie di trattamenti di cigs in
deroga già presenti negli anni precedenti:
− Aziende commerciali con > 50 dipendenti
− Operatori turistici con > 50 dipendenti
− Istituti di vigilanza privata con > 15 dipendenti
− Secondi 12 mesi per i casi cessazione di attività di
qualunque azienda “cassaintegrabile”
− Contratti di solidarietà di tipo “B”
Ammortizzatori sociali in deroga
risorse finanziarie/1

In base all’intesa Stato-Regioni del 12
febbraio le risorse totali rese disponibili per il
biennio 2009-2010 ammonterebbero a 8 mld
di euro

Tale cifra sarebbe la risultante di:
− 5,350 mld di euro a carico dello Stato
− 2,650 mld di euro a carico delle regioni,
attraverso l’utilizzo di quote consistenti
dell’FSE
Ammortizzatori sociali in deroga
risorse finanziarie/2


I 5,350 mld a carico dello Stato sono
composti da:
− 600 mln di euro in base alla
finanziaria 2009
− 750 mln di euro in base al DL
185/2008
− 4 mld di euro derivanti dal FAS
Ammortizzatori sociali in deroga
risorse finanziarie/3

La ripartizione tra le regioni della quota dei 2,650 miliardi ha
determinato per il Piemonte una cifra di 192,6 mln di euro
nel biennio 2009-2010

Tale cifra di 192,6 mln di euro è composta da:
− 100 mln di derivazione FSE
− 15 mln di risorse della Regione
− 77,6 mln di euro di integrazione da parte dello Stato
N.B.: le risorse di derivazione europea esigono che
accanto alla politica passiva venga attuata la politica
attiva; le modalità di questi interventi, così come in
generale del concorso Stato-Regioni, non sono ancora
definite
Ammortizzatori sociali in deroga:
cosa è successo finora

Il 19 febbraio è stato emanato il DM per una prima
anticipazione alle regioni; al Piemonte assegnati 10
mln di euro

Il 19 marzo si è deciso il pagamento dei mesi di
gennaio e febbraio sulla base delle risorse
disponibili o attese (2,7 mln di euro di avanzo 2008
+ 10 mln assegnati dal DM 19 febbraio)

A seguito dell’intesa Regione Piemonte-Min Lavoro
del 22 aprile, con il quale viene assegnata
un’ulteriore anticipazione di 50 mln di euro, si è
avviata la discussione per un accordo strutturale
per il biennio 2009-2010, conclusasi il 27 maggio
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio

L'accordo vale per il biennio 2009/2010,
conformemente all'intesa Stato-Regioni del
12 febbraio; il quadro normativo è invece
riferito a ciascun anno

Sono previsti 3 strumenti:
− La cig in deroga, che continua ad essere quello
privilegiato, al quale si prevede di dedicare il
90% delle risorse
− L'indennità di disoccupazione in deroga
− L'indennità di mobilità in deroga
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/cig in deroga

La cig in deroga può essere riconosciuta a qualunque
datore di lavoro, anche non imprenditore, con la sola
esclusione del datore di lavoro domestico

La sospensione dei 90 giorni con intervento della D.O.
e integrativo della bilateralità non è operativa, anche in
attesa della pubblicazione del D.I. che deve dettare le
modalità operative

Possono essere interessate tutte le tipologie del lavoro
subordinato, inclusi apprendisti, somministrati e soci di
cooperativa; per tutti è richiesta una anzianità aziendale
minima di 90 giorni, che, nel caso di somministrati,
possono essere non continuativi purché maturati nei 12
mesi precedenti l'inizio della sospensione
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/cig in deroga


Nel caso di lavoratori somministrati in missione
presso imprese che ricorrano a sospensioni dal
lavoro, la richiesta deve essere presentata
dall'agenzia; la richiesta anzianità lavorativa di 90
giorni è riferita al rapporto con l'agenzia

Nel caso di apprendisti dipendenti da imprese che
per il restante personale ricorrono ai normali
ammortizzatori, deve essere presentata una distinta
domanda di cig in deroga, mentre la procedura di
esame congiunto è unica (in sede sindacale per la
cigo, presso la Regione per la cigs)
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/cig in deroga

Conformemente alle nuove disposizioni di legge, la
domanda va presentata entro 20 giorni dall'inizio
della sospensione, previo esperimento della
procedura stabilita nell'all. A)

Per quanto riguarda la durata totale massima, per
ora la norma è riferita al solo 2009 e fissa tale limite
in 12 mesi

La durata massima del I° periodo non può essere
superiore a:
− 8 mesi per le aziende cassaintegrabili
− 4 mesi per le aziende non cassaintegrabili
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/cig in deroga

Restano valide le procedure già concluse prima del
27 maggio ed i relativi periodi di 6 mesi già
riconosciuti

Possono accedere alla cig in deroga nel 2009
anche le aziende che ne abbiano già fruito negli
anni precedenti

È confermata la norma in base alla quale il
trattamento riconosciuto, superati i primi 12 mesi in
capo al singolo lavoratore, è ridotto del 10%, così
come le riduzioni successive del 30% al
superamento dei 24 mesi, e 40% al superamento
dei 36 mesi

Non è invece più richiesta la riduzione del 10% del
bacino dei destinatari
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/cig in deroga


Una questione particolarmente delicata è quella
relativa alle modalità e termini di pagamento, che
rimangono ancora da definire. In particolare:
− Se sia possibile attuare concretamente il
meccanismo dell'anticipazione da parte dell'Inps
(ma l'Inps propende per il no)
− Se sia possibile prevedere l'anticipazione da
parte dell'azienda, oppure resti confermato
sempre il pagamento diretto
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/disocc. in deroga

Possono accedere alla disoccupazione in deroga i
lavoratori disoccupati, privi dei requisiti per la
disoccupazione ordinaria o l'indennità di mobilità, e
che:
− Siano disoccupati a seguito della fine di un contratto
a termine presso un'azienda che aveva in corso
sospensioni dal lavoro o abbia attuato misure di
riduzione del personale ed abbiano maturato
un'anzianità di almeno 90 giorni anche non
consecutivi ma effettuati al massimo nei 12 mesi
precedenti la cessazione; rientrano in questa
casistica gli apprendisti non confermati
− Siano stati licenziati per giustificato motivo oggettivo
o si siano dimessi per giusta causa ed abbiano
maturato un'anzianità di almeno 90 giorni anche non
continuativi ma rientranti nei 12 mesi precedenti
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/disocc. in deroga


Il trattamento è equivalente a quello della
disoccupazione ordinaria, salvo che per la durata
massima, fissata in 6 mesi per tutti; il trattamento
cessa comunque in caso di perdita o sospensione
dello stato di disoccupazione

I termini per la presentazione della domanda
restano fissati in 68 gg. dal termine del rapporto di
lavoro; gli eventi considerati sono quelli a partire dal
........

Il trattamento è incompatibile con altri trattamenti
previdenziali relativamente al medesimo periodo
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/mobilità in deroga

Il trattamento equivalente alla indennità di mobilità
viene riconosciuto:
− Per un massimo di 6 mesi ai lavoratori che siano
nelle stesse condizioni stabilite per accedere alla
disoccupazione in deroga, ma con un'anzianità di
almeno 12 mesi, calcolata con i criteri di cui al c. 6,
art. 7 ter, L. 33/2009
− Per un massimo di 12 mesi ai lavoratori ai quali non
manchino più di 12 mesi di contribuzione per
raggiungere il pensionamento e che:

Cessino la mobilità ex L. 223/91 dopo il 31.12.08

Siano inseriti nella mobilità ex L. 236/93
Ammortizzatori sociali in deroga:
accordo del 27 maggio/mobilità in deroga


In base all'attuale quadro normativo, è previsto che
il trattamento possa essere riconosciuto fino al
31.12.2010

Sono stabilite le stesse regole già previste per la
disoccupazione in deroga (incompatibilità con altri
trattamenti previdenziali e decadenza nel caso di
sospensione o perdita dello stato di
disoccupazione)
Ammortizzatori sociali in deroga:
patto di servizio


<10. Il diritto a percepire qualsiasi trattamento di
sostegno al reddito, ai sensi della legislazione vigente
in materia di ammortizzatori sociali, è subordinata alla
dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un
percorso di riqualificazione professionale, secondo
quanto precisato dal decreto di cui al comma 3.> (c. 10,
art. 19, L. 2/2009)

La norma riprende e generalizza un concetto finora
esistente solo in relazione ai casi di ricorso alla cigs ed
alla mobilità, e proprio in quanto si generalizza l'obbligo
a prescindere dalle situazioni concrete, appare essere
inutilmente vessatoria nei confronti dei lavoratori e
inefficace ai fini della effettiva riqualificazione o
ricollocazione
Ammortizzatori sociali in deroga:
patto di servizio


È prevista la costituzione presso l'Inps di una banca
dati contenente le informazioni su tutti i lavoratori
percettori di un qualche sostegno al reddito,
liberamente accessibile a tutti gli operatori del
collocamento pubblici e privati (DM 10 febbraio
2009)

Uno strumento siffatto, oltre che essere in contrasto
con quanto disposto dall'art. 8 del D.Lgs. 276/03, si
presta facilmente ad iniziative strumentali tenuto
conto del vincolo del patto di servizio, in quanto:
Ammortizzatori sociali in deroga:
patto di servizio


a)non vi è alcuna garanzia che il percorso di
riqualificazione proposto al lavoratore sia realmente
utile a quel lavoratore

b)il concetto di “lavoro congruo”, utilizzato per
indicare i confini entro i quali sorge l'obbligo di
accettazione, è molto vago, e ciò in aggiunta ai
criteri già esplicitamente indicati (distanza dalla
residenza, livello retributivo); inoltre nei vari
documenti di origine ministeriale si fanno frequenti
richiami al tristemente famoso art. 13 del D.Lgs.
276/03
Ammortizzatori sociali in deroga:
politica attiva del lavoro

Gli interventi di politica attiva sono uno strumento
utile e necessario ma, esattamente come i
medicinali, vanno somministrati quelli giusti e
quando servono

Una lettura letterale e burocratica dell'accordo
quadro dell'8 aprile porterebbe a dire che ogni
lavoratore interessato da ammortizzatori in deroga
dovrebbe essere coinvolto da interventi di politica
attiva, e questo è impraticabile ed insensato:
− Impraticabile perché il sistema regionale dei
servizi al lavoro e della formazione non è in
grado di gestire decine di migliaia di casi
− Insensato, perché nelle situazioni di sospensioni
brevi e ripetute e con prospettive di
mantenimento del lavoro non si capisce a cosa
serva la politica attiva e come sia programmabile
Ammortizzatori sociali in deroga:
politica attiva del lavoro

Occorre dunque costruire una modalità del
concorso Stato-Regioni che, tenendo conto dei
vincoli che gravano sulle risorse di derivazione
FSE, consenta di dividere la platea dei lavoratori
distinguendo:
− Coloro che sono interessati da sospensioni brevi
e reiterate, per i quali si può ipotizzare nessuna
azione
− Coloro che sono interessati da sospensioni
medio lunghe, ma con prospettiva di ripresa, per
i quali si possono ipotizzare interventi di
formazione (rafforzamento delle competenze)
− Coloro che hanno prospettiva di perdita del
lavoro, o l'hanno già perso, per i quali occorrono
interventi di riconversione professionale e
ricollocazione
Lavoratori in somministrazione
accordo nazionale

Il 13 maggio 2009 è intervenuta un'intesa nazionale che
riconosce una “una tantum” di 1300 euro a coloro che dopo
il I° gennaio 2008 abbiano lavorato almeno 78 giornate (3
mesi),non abbiano effettuato missioni da almeno 45 giorni e
non siano percettori di altra forma di sostegno

La misura viene riconosciuta nel limite delle risorse
disponibili pari a 40 mln di euro, di cui 20 a carico del Min
del Lavoro e 20 a carico Ebitemp

Nel bimestre aprile-maggio il contributo è vincolato
all'effettuazione di interventi formativi tramite l'attribuzione di
un voucher del valore di 700 €; per i mesi succesivi vi è
l'impegno di Formatemp a finanziare la prosecuzione delle
attività formative
Ammortizzatori sociali in deroga/
lavoratori cocopro

Il DL 185 ha introdotto per il triennio 2009-2011 un
intervento di sostegno al reddito per gli ex cocopro che
presentano condizioni particolari:
− Nell’anno precedente risulti presso lo stesso committente
un periodo di collaborazione compreso tra i 3 d i 10 mesi
− Risultino almeno tre mesi di contributi alla gestione
separata nell'anno in corso
− Il reddito dell'anno precedente sia compreso tra € 5000
e il minimale contributivo (per il 2008 = 13918 €) (v. circ.
Inps 74/09)
− L'ammontare è pari al 10% del reddito dell'anno
precedente; solo nel 2009 è pari al 20%
Ulteriori misure introdotte
dalla L. 33/2009, art. 7-ter


Estensione del lavoro accessorio a tutti coloro che fruiscono
di un trattamento di sostegno al reddito:
− Possibilità di cumulare il trattamento con reddito da
lavoro accessorio in qualunque settore nel limite di 3mila
euro/anno
− Decurtazione della contribuzione figurativa per i periodi
nei quali si è svolto lavoro accessorio

Incentivi alle assunzioni:
− nel caso di assunzione di lavoratori in cig o mobilità in
deroga e provenienti da aziende cessate o in procedura
concorsuale, al datore di lavoro viene riconosciuto
l'ammontare del trattamento previsto per il lavoratore e
non ancora fruito dallo stesso

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