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Dipartimento Clinico di Scienze Radiologiche e Istocitopatologiche Sezione Diagnostica per Immagini Universit di Bologna
ANATOMIA
Organo ghiandolare
multilobulare, non capsulato, provvisto di funzione esocrina ed endocrina Forma grossolanamente ad uncino Posizionato trasversalmente al rachide a livello di L1-L2,
ANATOMIA
Situato nello spazio retroperitoneale ai limiti fra il piano sovramesocolico e quello sottomesocolico Esteso dalla C duodenale fino allilo splenico, con asse maggiore obliquo dal basso verso lalto e da dx verso sn
ANATOMIA
Retroperitoneo
Lo spazio retroperitoneale localizzato tra la cavit peritoneale, rivestita dal peritoneo parietale, anteriormente e dalla parete addominale posteriore, rivestita dalla fascia trasversalis, posteriormente.
ANATOMIA
anatomia in vivo
ANATOMIA
Anatomia in vivo
Tripode celiaco
vena lienale
Le caratteristiche anatomiche e
topografiche del pancreas lo rendono scarsamente accessibile alla radiologia tradizionale I sintomi che caratterizzano la patologia pancreatica sono mal definiti e poco specifici La diagnosi spesso tardiva e formulata solo tramite ecografia e TC
Ecografia (I istanza)
TC multidetettore (IIistanza)
RM (IIIistanza)
La radiologia tradizionale non consente la visualizzazione diretta dellorgano ma i segni indiretti di patologia pancreatica, in particolare le modificazioni indotte sugli organi limitrofi
ECOGRAFIA
Metodica di prima istanza nel sospetto di
patologia pancreatica
Limiti:
Meteorismo intestinale Obesit Metodica operatore dipendente Scarsa efficacia diagnostica nelle lesioni del corpo e della coda Difficile valutazione delle alterazioni peripancreatiche
ECOGRAFIA
Sonde
ECOGRAFIA
Il pancreas si studia mediante tagli longitudinali e trasversali, dallepigastrio allipocondrio sn, con paziente in decubito supino Mediante inspirazione profonda il lobo sn del fegato discende e si colloca anteriormente al pancreas, creando una finestraacustica e facilitando la sua visualizzazione
ECOGRAFIA
Identifica la presenza di calcificazioni intraparenchimali, raccolte flogistiche intraperipancreatiche, lesioni espansive Fornisce informazioni diagnostiche nei casi di: pancreatite acuta e cronica, cisti e pseudocisti, neoplasie
Dotto di Wirsung: apprezzabile come sottile linea anecogena a contorni netti nel 82-86% dei pazienti normali. Aspetto come sottile immagine a binario( < 2mm) a livello corpo-coda. Tecnica Eco-color-Doppler: complementare nello studio del flusso arterioso e venoso peripancreatico.
TC multidetettore
Esame di seconda istanza Tecnica pi sensibile e specifica per la stadiazione delle pancreatiti, valutazione delle complicanze e delle possibili cause Consente di differenziare lesioni pancreatiche o extrapancreatiche e di distinguerne la struttura (solida, liquida, adiposa, calcifica) Tecnica di esame: addome completo in singola apnea, prima e dopo somministrazione di m.d.c iodato ev : 150 ml a 3ml/sec.
TC multidetettore
Rapida acquisizione delle scansioni s/c mdc e.v. Elevata risoluzione spaziale grazie alla collimazione
sottile Post-processing:
MPR (multiplanar reformations) MIP ( maximum intensity projections) VR ( volume rendering) CPR ( curved planar reconstructions)
CPR
CPR
MIP
VR
MDCT
Curved
RM
Allo stato dellarte non offre vantaggi superiori alla TC nello studio del pancreas se non in casi selezionati:
complementare alla MDTC per una migliore caratterizzazione di reperti TC dubbi controindicazioni assolute allimpiego diiodato (insufficienza renale, allergie severe al mdc) non espone alle radiazioni ionizzanti
sequenze T1w GR: il pancreas appare tenuemente iperintenso ed circondato da tessuto adiposo che presenta un segnale pi intenso
COLANGIO-PANCREATOGRAFIA-RM (MRCP)
Tecnica non invasiva che consente la diretta
visualizzazione dellalbero biliare e dei dotti pancreatici senza ricorrere allimpiego del mdc
E lesame di prima scelta per lo screening della patologia biliare e dei dotti pancreatici; rappresenta una valida alternativa allERCP
Si utilizzano sequenze fortemente T2w per saturare il
rispetto allo sfondo che appare invece ipointenso per la soppressione del segnale dei piani adiposi
- distensione del dotto pancreatico (4-10) - incremento temporaneo del tono dello sfintere di Oddi - effetti di minore entit sullalbero biliare
Maggiore definizione anatomica dei dotti pancreatici Valutazione della funzione esocrina della ghiandola
3 minuto
5 minuti
10 minuti
15 minuti
Patologia Pancreatica
Flogistica
Pancreatite Acuta Pancreatite Cronica
Neoplastica
Pancreatite Acuta
Patologia infiammatoria complessa a patogenesi incerta
che rappresenta una delle pi frequenti cause di dolore addominale acuto Determinata dallautodigestione del parenchima pancreatico esocrino per azione degli stessi enzimi ghiandolari ( meccanismo di automantenimento)
EPIDEMIOLOGIA
Incidenza: 10-20 nuovi casi/100.000 ab. Sesso: rapporto M/F= 1 Et: 40 % tra la IV^ - V^ decade 25 % tra la VI^ - VII^ decade
EZIOLOGIA
- Patologie delle vie biliari
40% - Abuso di alcool 30% - Cause varie 10% (P.O. - ERCP - Traumi - Farmaci - Infezioni) - Idiopatiche 20%
75-85%
Flogosi diffusa, con aumento di volume del pancreas, essudato intraparenchimale; acini e dotti rimangono indenni. No complicanze, Minima disfunzione dorgano, Guarigione rapida, restututio ad integrum del parenchima
15-25%
Flogosi pi accentuata che coinvolge le strutture acino-duttali, necrosi focali, Emorragie intraparenchimali, Raccolte fluide intra-peripancreatiche. Insufficienza multiorgano associata a complicanze locali e/o sistemiche
1-4 gg
pancreatite edematosa
pancreatite necrotizzante
6-21 gg
necrosi infetta
4-7 sett
ascesso pancreatico
Pancreatite Acuta
LOCALI
Complicanze
Raccolte fluide acute, necrosi pancreatica, Ascesso e pseudocisti (complicanze tardive) complicanze vascolari (occlusione, trombosi della v.splenica, erosione diretta di una arteria, formazione di pseudoaneurismi, pi frequentemente arteria splenica e gastroduodenale) complicanze gastrointestinali (edema, necrosi, perforazione della parete gastrica o dellintestino tenue) complicanze delle vie biliari ( compressione del dotto biliare comune )
SISTEMICHE
Ards, insufficienza renale acuta, shock, CID, iperglicemia
Pancreatite Acuta
Diagnosi
valutazione combinata di elementi clinici (sintomi e
Diagnosi differenziale in caso di dubbio diagnostico (US,TC) Identificazione delleziologia (US,TC) Valutazione prognosi ed eventuali complicanze Monitoraggio dei pazienti
Circa 20% di pazienti ha evoluzione severa, con mortalit che in questo gruppo raggiunge il 20-30%
Pancreatite Acuta
Algoritmo diagnostico
ESORDIO
MONITORAGGIO
MRI + US
Valutazione clinica
Valutazione di gravit
Forma severa
21% Valutazione morfologica Metodiche di imaging (US e TC)
Pancreatite Acuta
Score di Mortele
FLOGOSI PANCREATICA:
Pancreas normale Patologia intrapancreatica con o senza flogosi del tessuto adiposo peripancreatico Raccolte fluide pancreatiche o peripancreatiche o necrosi del tessuto adiposo peripancreatico
0 2 4
NECROSI PANCREATICA
Assente <30%
0
2 4 2
>30%
Complicazioni extrapancreatiche (versamento pleurico, ascite, complicazioni vascolari, parenchimali, coinvolgimento del tratto gastroenterico)
Pancreatite Acuta
Radiologia tradizionale
Pancreatite Acuta
Ecografia
Forma edematosa: Aumemto di volume del
Aree disomogenee ipoanecogene (raccolte liquide) ed iperecogene (raccolte organizzate e con componente emorragica)
Puo essere negativa in caso di
pancreatite iniziale!
Permette di escludere altre cause
Pancreatite Acuta
MDTC
ingrandimento del pancreas con diminuzione della sua densit sfumatura dei suoi contorni aree di ipodensit intraparenchimali dovute ad edema focale Segni di flogosi del cellulare adiposo peripancreatico Ispessimento reattivo del piano peritoneale parietale. Ispessimento della fascia di Gerota.
Pancreatite Acuta
MDTC
Ingrandimento del pancreas diffuso o localizzato Sfumatura dei suoi contorni Ipodensit globale omogenea nelle forme di lieve entit Densit disomogenea nelle forme pi gravi per la presenza di complicanze Valuta la gravit della malattia (buona correlazione con gli indici di Ranson) Diffusione a distanza Interessamento retroperitoneale
Pancreatite Acuta
RM e follow-up forme severe
MRCP
Pancreatite Acuta
Pseudocisti
Raccolta uniloculare con basso indice di attenuazione e sepimentata da un sottile setto captante il contrasto
Pancreatite Acuta
Caso n1
ghiandola pancreatica diffusamente aumentata di volume per fenomeni edematosi con soffusione del tessuto adiposo peripancreatico, moderata quota di versamento fluido peripancreatico
Pancreatite Acuta
Caso n2
Pancreatite Cronica
Leziopatogenesi non chiara (probabile
sistema duttale che provoca proporzionali lesioni degli acini e dei dotti con conseguente insorgenza di pancreatite cronica zonale e successivamente diffusa
Determina calcificazioni nei dotti e nel parenchima ed
Pancreatite Cronica
Ecografia
Pancreatite Cronica
MDTC
Pancreatite Cronica
MRCP
Forma lieve-moderata
Forma severa
Patologia Pancreatica
Flogistica
Neoplastica
Women 270,100
26% 15% 10% 6% 6% 4% 3% 3% 2% 2% Lung & bronchus Breast Colon & rectum Pancreas Ovary Leukemia Non-Hodgkin lymphoma Uterine corpus Brain/ONS Liver & intrahepatic bile duct
Pancreas
Leukemia Liver & intrahepatic bile duct Esophagus Urinary bladder Non-Hodgkin lymphoma Kidney
6%
4% 4% 4% 3% 3% 3%
24%
ONS=Other nervous system. Source: American Cancer Society, 2007.
23%
5-yrs Relative Survival (%) during Three Time Periods By Cancer Site
Site All sites 1975-1977 50 1984-1986 53
1996-2002
66
Breast (female)
Colon Leukemia Lung and bronchus
75
51 35 13
79
59 42 13
89
65 49 16
Melanoma
Non-Hodgkin lymphoma Ovary Pancreas
82
48 37 2
86
53 40 3
92
63 45 5
Prostate
Rectum Urinary bladder
69
49 73
76
57 78
100
66 82
Source: Surveillance, Epidemiology, and End Results Program, 1975-2003, Division of Cancer Control and Population Sciences, National Cancer Institute, 2006.
Adenocarcinoma duttale
28.000-30.000 nuovi casi allanno 9 casi/100.000/anno 60-80 anni 19% sopravvivenza globale ad 1
anno, 4% a 2 anni Localizzazione: 60% testa, 20% corpo e 10% coda Presentazione tardiva dei sintomi
Lesioni preneoplastiche
PanIN
PanIN 1A
PanIN 1B
PanIN 2
PanIN 3
Adenocarcinoma duttale
Estensione della malattia alla diagnosi
40-45 % metastasi a distanza 40-45% tumore localizzato non resecabile 15-20% tumore localizzato e resecabile
Adenocarcinoma duttale
Criteri di non resecabilit
Adenocarcinoma duttale
Interessamento vascolare peripancreatico
Emergenza del tripode celiaco, arteria epatica, arteria mesenterica superiore Tronco mesenterico-portale
Limaging assume un ruolo di primo piano nella definizione di estensione della malattia e nella conseguente pianificazione terapeutica.
Adenocarcinoma duttale
Iter diagnostico
Ecografia addominale MDTC RM/MRCP (eventuale test alla secretina) Ecoendoscopia (eventuale biopsia per-endoscopica) ERCP PET
Adenocarcinoma duttale
Ecografia addominale
Adenocarcinoma duttale
Ecografia addominale
Adenocarcinoma della testa del pancreas ipoecogeno e totalmente avascolare come evidenziato al Color e al Power-Doppler
Adenocarcinoma duttale
Ecografia addominale
Massa tumorale ipoecoica localizzata al corpo pancreatico che infiltra ed elimina linterfaccia col vaso determinando la stenosi della vena porta. Ci viene confermato dallaumento di flusso al Color-Doppler.
Adenocarcinoma duttale
TC con mdc
Lesione focale ipo-isodensa rispetto al parenchima normale Scarsa vascolarizzazione e struttura scirrosa determinano uno basso c.e. rendendone difficile lidentificazione per dimensioni < 2 cm laumento dimensionale della lesione determina una alterazione dei profili del pancreas Frequente associazione con ostruzione del dotto pancreatico, dilatazione a monte e atrofia ghiandolare.
Adenocarcinoma duttale
Fasi contrastografiche
senza m.d.c
Fase venosa
Adenocarcinoma duttale
Identificazione delle lesioni
Adenocarcinoma duttale
Adenocarcinoma duttale
Adenocarcinoma duttale
RM
Neoplasie esocrine
Lesioni cistiche
10 % delle neoplasie esocrine pancreatiche Le moderne tecniche di imaging le identificano incidentalmente sempre pi di frequente, creando un evidente problema di gestione clinica del paziente. Le nuove conoscenze anatomo-cliniche hanno migliorato la gestione clinica. Interventi chirurgici per lesioni cistiche sono quasi raddoppiati (dal 16 al 30%) Prognosi nettamente migliore della forma solida
Neoplasie esocrine
Lesioni cistiche
Neoplasie cistiche
Cistadenoma sieroso
Neoplasie cistiche
Neoplasie cistiche
Neoplasie endocrine
Funzionanti si manifestano con sintomatologia caratteristica allo stadio iniziale quando presentano dimensioni tali da non essere rilevati tramite le metodica di diagnostica per immagini Non funzionanti si manifestano tardivamente (il 30% di essi ha dimensioni >10 cm alla diagnosi) per leffetto massa o, quando maligne, per linvasione di strutture circostanti e/o per lesioni ripetitive a distanza
Neoplasie endocrine
Insulinoma