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Territorio
anno accademico 2012-2013
Come abbiamo citato la lezione scorsa il territorio pu essere descritto secondo gli usi del suolo dividendolo in tre grandi gruppi: naturale, agricolo o antropizzato, urbanizzato.
Pianificazione urbanistica
Legge 1150/42
LN 1150/42
Art. 1 - Disciplina dellattivit urbanistica e suoi scopi Lassetto e lincremento edilizio dei centri abitati e lo sviluppo urbanistico in genere nel territorio del Regno sono disciplinati dalla presente legge. Il Ministero dei lavori pubblici vigila sull'attivit urbanistica anche allo scopo di assicurare, nel rinnovamento ed ampliamento edilizio delle citt, il rispetto dei caratteri tradizionali, di favorire il disurbanamento e di frenare la tendenza all'urbanesimo.
Anni 50
Ricostruzione post-bellica: accantonamento del Piano Regolatore Generale, previsto dalla 1150/42, sostituito dal piano di ricostruzione (DL 154/1945; L 1402/1951). Caratteristiche: -assoluta permissivit edilizia -rapidit di tempi di approvazione e attuazione Il PR resta in vigore fino agli anni 60
Anni 60
Nel 1960 lINU presenta una proposta di riforma della legislazione urbanistica, il Codice dellUrbanistica. In questi anni vi forte espansione urbanistica, che rallenta nelle grandi citt ma investe le citt medie: -espansione quantitativa delle citt; -espansione del patrimonio abitativo nazionale. Temi dominanti: -critica ad una dimensione troppo fisica dellurbanistica -codificazione degli standard urbanistici -edilizia popolare -questione dei centri storici
765/67 Art. 1
I Comuni hanno la facolt di formare il piano regolatore generale del proprio territorio. La deliberazione con la quale il Consiglio comunale decide di procedere alla formazione del piano non soggetta a speciale approvazione e diviene esecutiva in conformit dell'articolo 3 della legge 9 giugno 1947, n. 530; la spesa conseguente obbligatoria.
Anni 70
Introduzione dellidea dellAction Planning Model, John Friedmann Temi dominanti: -interazione sociale come componente intrinseca della pianificazione, ricerca della giustizia attraverso lequilibrio monetizzato o lequilibrio sostantivo. Alla fine degli anni 70 inizia la fase della trasformazione per le grandi citt che crescono in maniera modesta su aree di nuova urbanizzazione, mentre per le piccole ancora lespansione ad avere la meglio.
Ogni attivit comportante trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio comunale partecipa agli oneri ad essa relativi e la esecuzione delle opere subordinata a concessione da parte del Sindaco, ai sensi della presente legge.
Il Comune, attraverso le destinazioni duso e la disciplina della edificabilit dei suoli, ha la responsabilit di modificare, in termini differenziali, i valori di mercato dei suoli urbani, e quindi di produrre plusvalore. Tale plusvalore o rendita fondiaria assoluta o differenziale rappresenta il beneficio che i proprietari dei suoli trasformabili ricevono gratuitamente dalla collettivit. (Forte F. in Parlato A.) cit. Cesare Valle
Lo strumento della compensazione urbanistica consente lattivazione del meccanismo per il quale lente pubblico ottiene aree e servizi di fruizione collettiva in cambio di diritti edificatori ceduti ad operatori privati, o in concomitanza con le effettiva utilizzazione dei diritti edificatori riconosciuti dal piano.
Anni 80
Caratteristiche emergenti della societ e della struttura territoriale: Decentramento della produzione industriale nelle grandi citt Aumento della centralizzazione terziaria Crisi del sistema mobilit Crescenti problemi ecologici
Emerge il tema della sostenibilit degli interventi urbani e della qualit della vita (coincide con la rururbanization) Deregulation urbanistica
Anni 90
Introduzione del tema della pianificazione partecipativa. Nella societ: -maggiore sensibilit socio-culturale -maggiore attenzione alle problematiche ambientali (Rio92) -maggiore utilizzo delle tecnologie informative -qualit della vita Richiesta di unurgente revisione degli strumenti legislativi per una pi elevata flessibilit. Temi dominanti: -sostenibilit -progettazione partecipata e multisettoriale nelle politiche per la citt -qualit estetica dellambiente urbano -valore del paesaggio
Contratti di Quartiere
Introdotti dal DM 22/10/97 ambiti: quartieri degradati di edilizia pubblica, aree abusive, aree in marcato disagio abitativo obiettivo: riqualificazione urbana e sociale, combattere disoccupazione, marginalit, microcriminalit risorse: obbligatori i privati aspetto caratterizzante: raccordare politiche di riqualificazione con una componente di sviluppo economico e sociale dei quartieri degradati
Lombardia
Un tassello normativo importante in questa fase quello del Decreto legislativo 267/2000, il testo unico degli enti locali, che ridistribuisce compiti e funzioni ai diversi gradi di governo locali. Spettano al Comune le funzioni dellassetto e dellutilizzazione del territorio, salvo ci che non sia attribuito ad altri soggetti dallo Stato o dalla Regione. La legge regionale lombarda la 12/2005, Legge di Governo del Territorio
LR 12/2005
Art 2. correlazione tra gli strumenti di pianificazione territoriale il governo del territorio si attua mediante una pluralit di piani coordinati e differenziati i quali, nel loro insieme, determinano la pianificazione del territorio stesso.
1.
3. i piani si uniformano al criterio della sostenibilit, sia intesa come la garanzia di uguale possibilit di crescita del benessere dei cittadini e di salvaguardia dei diritti delle future generazioni. 4. il piano territoriale e i piani territoriali di coordinamento hanno efficacia di orientamento, indirizzo e coordinamento, fatte salve le previsioni *+ che abbiano unefficacia prevalente e vincolante
LR 12/05
principi e innovazioni: -riforma a mosaico -modello di urbanistica contrattata -osservatorio territoriale (SIT) -orizzontalit degli strumenti
LR 12/2005
In particolare si delineano 3 livelli di governo: -regionale PIANO TERRITORIALE REGIONALE -provinciale PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE -comunale PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Questi piani vanno a sostituire i precedenti, in particolare i vecchi PRG vengono sostituiti dai nuovi PGT
PTR
Detta le linee guida della pianificazione territoriale e paesaggistica regionale, ma ha esclusivamente valore orientativo per la pianificazione. I piani sottordinati (provinciali, comunali) sono a lui sottoposti.
Il P.T.R. stato approvato con deliberazione CR VIII/951 del 19/01/2010 dalla regione Lombardia; con lentrata in vigore del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Dlgs 22/01/2004 n.42) e della LR 12/2005 si reso infatti necessario procedere alladeguamento del Piano paesaggistico Regionale (P.P.R.) approvato nel 2001.
Strumenti interessanti proposti: -Piani Territoriali dArea -Rete Ecologica Regionale (RER)
PTCP
Art. 15 (Contenuti del piano territoriale di coordinamento provinciale) stralciIl PTCP, per la parte di carattere programmatorio: b) indica gli obiettivi di sviluppo economico-sociale a scala provinciale; c) indica elementi qualitativi a scala provinciale o sovracomunale, sia orientativi che prevalenti, secondo le qualificazioni della presente legge, per la pianificazione comunale e dispone i contenuti minimi sui temi di interesse sovracomunale che devono essere previsti nel documento di piano, nel piano delle regole e nel piano dei servizi; d) definisce criteri per lorganizzazione, il dimensionamento, la realizzazione e linserimento ambientale e paesaggistico con le adeguate opere di rinverdimento e piantagione (1) delle infrastrutture riguardanti il sistema della mobilit ed il relativo coordinamento tra tali criteri e le previsioni della pianificazione comunale; g) prevede indicazioni puntuali per la realizzazione di insedia-menti di portata sovracomunale, se definiti come tali dai PGT dei comuni; h) indica modalit per favorire il coordinamento tra le pianifi-cazioni dei comuni, prevedendo anche forme compensative o finanziarie, eventualmente finalizzate allincentivazione dellassociazionismo tra i comuni.
PTCP
4. Il PTCP, acquisite le proposte dei comuni, definisce, in conformit ai criteri deliberati dalla Giunta regionale, gli ambiti destinati allattivit agricola di interesse strategico (3), analizzando le caratteristiche, le risorse naturali e le funzioni e dettando i criteri e le modalit per individuare a scala comunale le aree agricole, nonch specifiche norme di valorizzazione, di uso e di tutela, in rapporto con strumenti di pianificazione e programmazione regionali, ove esistenti. 5. Tale individuazione ha efficacia prevalente ai sensi dellar-ticolo 18, nei limiti della facolt dei comuni di apportarvi, in sede di redazione del piano delle regole, rettifiche, precisazioni e miglioramenti derivanti da oggettive risultanze riferite alla scala comunale. In tal caso per lapprovazione di detto piano si applicano anche i commi 5 e 7 dellarticolo 13. 6. Per la parte inerente alla tutela paesaggistica, il PTCP dispone quanto previsto dallarticolo 77, individua le previsioni atte a raggiungere gli obiettivi del piano territoriale regionale e pu inoltre individuare gli ambiti territoriali in cui risulti opportuna listituzione di parchi locali di interesse sovracomunale.
PTCP
Art. 18 (Effetti del piano territoriale di coordinamento provinciale) 2. Hanno efficacia prescrittiva e prevalente sugli atti del PGT le seguenti previsioni del PTCP: a) le previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici in attuazione dellarticolo 77; b) lindicazione della localizzazione delle infrastrutture riguardanti il sistema della mobilit, qualora detta localizzazione sia sufficientemente puntuale, alla scala della pianificazione provinciale, in rapporto a previsioni della pianificazione o programmazione regionale, programmazioni di altri enti competenti, stato davanzamento delle relative procedure di approvazione, previa definizione di atti dintesa, conferenze di servizi, programmazioni negoziate. c) la individuazione degli ambiti di cui allarticolo 15, comma 4, fino alla approvazione del PGT; d) lindicazione, per le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico e sismico, delle opere prioritarie di sistemazione e consolidamento *+
PLIS
PLIS: -interesse sovracomunale -gestione stabilita dal gruppo di comuni (es. convenzione, consorzio) - la Provincia che conferisce il carattere di PLIS -vincolo puramente locale (meno stringente di quelli presenti in unarea protetta regionale) http://www.parcomolgora.it/presentazione_parco.asp
PTCP
Perch importante la pianificazione di area vasta? (Camagni) -per lesistenza di effetti di spill over territoriale -per la crescente importanza delle reti (trasportistiche, ambientali, etc) -pianificazione comunale inadeguata -spesso i comuni sono troppo influenzati da interessi partigiani -oggi i comuni sono colpiti fortemente dai tagli al sistema locale -ripensare alle identit territoriali, distrutte da sprawl, cattiva edilizia, infrastrutture non necessarie.
PGT
Art. 6 (Pianificazione comunale) Sono strumenti della pianificazione comunale: a) il piano di governo del territorio; b) i piani attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale. Art. 7 (Piano di governo del territorio) Il piano di governo del territorio, di seguito denominato PGT, definisce lassetto dellintero territorio comunale ed articolato nei seguenti atti: a) il documento di piano; b) il piano dei servizi; c) il piano delle regole.
PGT
Art. 8 (Documento di piano) Larticolo 8 tratta del documento di piano come parte strategica del PGT e strutturale, ma non contiene previsioni che producano effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. Il Documento di Piano decade dopo 5 anni ed sempre modificabile.
PGT
Art. 9 (Piano dei servizi) 1. I comuni redigono ed approvano il piano dei servizi al fine di assicurare una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale, le eventuali aree per ledilizia residenziale pubblica e da dotazione a verde, i corridoi ecologici e il sistema del verde di connessione tra territorio rurale e quello edificato, nonch tra le opere viabilistiche e le aree urbanizzate ed una loro razionale distribuzione sul territorio comunale, a supporto delle funzioni insediate e previste.*+ 6. Il piano dei servizi pu essere redatto congiuntamente tra pi comuni confinanti e condiviso a livello operativo e gestionale. 14. Il piano dei servizi non ha termini di validit ed sempre modificabile.
PGT
Art. 10 (Piano delle regole) 1. Il piano delle regole: a) definisce, allinterno dellintero territorio comunale, gli ambiti del tessuto urbano consolidato, quali insieme delle parti di territorio su cui gi avvenuta ledificazione o la trasformazione dei suoli, comprendendo in essi le aree libere intercluse o di completamento; b) indica gli immobili assoggettati a tutela in base alla normativa statale e regionale; c) individua le aree e gli edifici a rischio di compromissione o degrado e a rischio di incidente rilevante; d) contiene, in ordine alla componente geologica, idrogeo-logica e sismica, quanto previsto dallarticolo 57, comma 1, lettera b); e) individua: 1) le aree destinate allagricoltura; 2) le aree di valore paesaggistico-ambientale ed eco-logiche; 3) le aree non soggette a trasformazione urbanistica.
PGT
Art. 10 (Piano delle regole) 5. Le indicazioni contenute nel piano delle regole hanno carattere vincolante e producono effetti diretti sul regime giuridico dei suoli. 6. Il piano delle regole non ha termini di validit ed sempre modificabile.
video
Report 9/05/2010 http://www.youtube.com/watch?v=jikrP1NsFAo http://www.youtube.com/watch?v=oOPKnQth8Rk Report 31/05/09 http://www.youtube.com/watch?v=qdACubFItwE 4a parte de Il suolo minacciato http://www.youtube.com/watch?v=50X38ti7_Tc
Territorio
anno accademico 2012-2013