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Soluzioni dei problemi della maturit` a scientica A.S.

2011/2012
Nicola Gigli Sunra J.N. Mosconi 21 giugno 2012
Problema 1 1. Per determinare il periodo di g occorre determinare il pi` piccolo T > 0 u per cui valga, per ogni x R, sin 3 (x + T ) 2 = sin 3 x . 2

Essendo la funzione y = sin z periodica di periodo 2 si ha sin 3 (x + T ) 2 = sin 3 x 2 3 3 (x + T ) = x + 2k 2 2

per un qualche k Z. Risolvendo in T si ottiene 3 T = 2k, che ha 2 4 come pi` piccolo valore positivo T = 3 corrispondente a k = 1. u Passiamo allo studio delle funzioni. Per quel che riguarda f , osserviamo che risulta continua e ben denita per tutti i valori reali. Essa ` inoltre e una funzione pari, in quanto composizione di una funzione pari e una dispari. Quindi basta studiarla nel semiasse delle ascisse nonnegative, dove vale f (x) = 27x3 (essendo il graco su x 0 il simmetrico rispetto allasse y di quello nel semiasse x 0). Il limite a + ` + (e quindi e anche quello a , per parit`) e la funzione si annulla solo in x = 0. a Ricordiamo poi che se f ` una funzione pari, nei punti x < 0 ove ` n e e volte derivabile vale f (n) (x) = (1)n f (n) (x),

Universit` di Nizza a Universit` di Catania a

relazione che fornisce il valore delle derivate nel semiasse delle ascisse negative, una volta noto quello nel semiasse delle ascisse positive. Si ha quindi, sempre per x > 0 f (x) = 81x2 > 0 x > 0 e f (x) = 162x > 0 x > 0, da cui si deduce f = 81x2 < 0 x < 0 e f (x) = 162x > 0 x < 0. Poich` i limiti destro e sinistro della derivata seconda in 0 coincidono, e f ` derivabile due volte in zero. Essa ` inoltre decrescente per x < 0, e e crescente per x > 0 e convessa (non vi sono essi in quanto la derivata seconda ` ovunque non negativa). Si osservi che f non possiede derivata e terza in x = 0, in quanto, sapendo che f (0) = 0, si ha lim + f (x) f (0) f (x) f (0) = 162 = 162 = lim . x0 x x

x0

Il graco di f ` riportato nella gura seguente. e


2

1,5

0,5

-1,5

-1

-0,5

0,5

1,5

-0,5

-1

Per quel che riguarda il graco di g, esso ` ottenuto dal graco di y = e 2 sin z mediante unomotetia sulle ascisse di centro 0 e di ragione 3 . Il suo graco ` quindi simile (nel senso omotetico) a quello della funzione e y = sin z: la funzione ` crescente in [0, 1 ][1, 4 ] e decrescente altrimenti, e 3 3 1 ` concava in [0, 2 ] e convessa altrimenti, presenta un massimo in ( 3 , 1), e 3 2 un minimo in x = (1, 1) e un esso in ( 3 , 0) (laltro essendo in (0, 0) o 4 ( 3 , 0), contando la periodicit`). Il suo graco ` rappresentato in gura. a e

1,5

0,5

-1,5

-1

-0,5

0,5

1,5

-0,5

-1

2. Ricordando la formula della retta tangente a f nel punto (x0 , f (x0 )): y = f (x0 )(x x0 ) + f (x0 ), 1 1 r : y = 9(x ) + 1, s : y = 0(x ) + 1. 3 3 Essendo s una retta parallela allasse x, langolo acuto fra r e s ` lo e stesso che r forma con lasse delle ascisse. Il coeciente angolare di r ` la tangente dellangolo che essa forma con lasse delle x e quindi e langolo cercato soddisfa (in radianti) tan = 9. Si ha allora = arctan 9 1, 46 rad 360 1, 46 2 83 66 . si ha

3. Determiniamo i punti dintersezione fra Gf e Gg . Si ha g(0) = 0 = f (0) 1 e in x = 3 si ha g(x) = 1 = f (x) e quindi Gf e Gg si intersecano e e in (0, 0) e in ( 1 , 1). Poich` g ` strettamente concava nellintervallo 3 (0, 1 ) e f strettamente convessa, le funzioni non possono intersecarsi 3 ulteriormente nellintervallo (0, 1 ). Non vi sono ulteriori intersezioni 3 neanche per x > 1 in quanto, essendo f strettamente crescente sul 3 semiasse positivo delle x, g(x) 1 < f (x) 1 x > . 3

Inne non vi sono intersezioni nel semiasse negativo delle x: in ( 2 , 0) 3 2 vale infatti g(x) < 0 < f (x), mentre per x 3 vale g(x) 1 < 8 = f ( 2 ) f (x). Quindi la regione nita di piano R delimitata 3 da Gf e Gg , rappresentata in gura, ha ascisse comprese fra 0 e 1 , e 3 nellintervallo [0, 1 ] vale f (x) g(x). 3 3

0,5

0,5

La sua area si calcola perci` come o


3

Area(R) =
0

g(x) f (x)dx = 2 0, 129.

cos

3 x 2

27 4 x 4

1 3

2 1 = 3 12

4. Il volume delle due regioni si calcola mediante il metodo degli indivisibili: lo mostriamo per il solido S, essendo largomento analogo per il solido T . La sezione S(x) di S mediante un piano ortogonale allasse delle ascisse e passante per x ` una corona circolare di raggio esterno e g(x) e raggio interno f (x). La sua area ` data quindi dalla dierenza e delle aree dei cerchi di raggio rispettivamente g(x) e f (x), ossia Area(S(x)) = (g 2 (x) f 2 (x)). Il metodo degli indivisibili garantisce allora che il volume di S sia
1 3 1 3

Volume(S) =
0

(g (x) f (x))dx =
0

sin2

3 x 729x6 dx. 2

Per il calcolo del volume di T occorre determinare lespressione dellarea delle sezioni T (y) in funzione di y. A tale scopo invertiamo le funzioni nellintervallo [0, 1 ], ottenendo 3 3 y 1 f (x) = y x = f (y) = 3 2 1 g(x) = y x = g (y) = arcsin y, 3 da cui, osservando che 1 x [0, ] f (x), g(x) [0, 1], 3 f (x) g(x) f 1 (y) g 1 (y), 4

si ottiene
1
3

Volume(T ) =
0

y2 4 2 (arcsin y)2 dy. 9 9

Problema 2
3 1. Osserviamo che L ` descritto dalla relazione y = 2 x =: f (x), e e 6 a studiamo f (x). Essa ` una parabola di vertice (0, 3 ), con la concavit` e 2 rivolta verso il basso e quindi una funzione strettamente concava. La sua retta tangente in x = 3 ha equazione y = r(x) = 3 x e interseca larco di circonferenza solo in A e in B. Essendo f concava, essa ` e dominata da ogni sua retta tangente; quindi, valendo in [0, 3) f (x) < r(x), L interseca r (e quindi anche larco di circonferenza) solo in A. Le tre funzioni sono rappresentate nella gura seguente.
3,5

2,5

1,5

0,5

0,5

1,5

2,5

3,5

Larea della regione di piano delimitata da r e la circonferenza si ottiene sottraendo allarea del quarto di cerchio quella del triangolo rettangolo di vertici (0, 0), (0, 3) e (3, 0) ed ` pari a 9 9 2, 57. e 4 2 Larea compresa fra L e r si calcola mediante integrale:
3 3 0

(3 x)
0

3 x2 2 6 5

x3 x2 3 dx = + x 18 2 2

3 = . 2

2. Mediante il principio degli indivisibili, si ha che il volume del solido W ` pari allintegrale e
3 3

S(x)dx =
0 0

e53x dx =

e53x 3

=
0

e5 e4 . 3

3. Il volume cercato la dierenza fra quello del solido ottenuto mediante e rotazione attorno allasse x dellarco AB e quello mediante rotazione di L. La rotazione dellarco determina una semisfera di raggio 3, di volume 4 33 = 18. Mediante la formula per il volume dei solidi di 6 rotazione (si veda il punto quattro del problema 1) si ottiene che il volume del solido ottenuto per rotazione della curva L:
3 3

f 2 (x)dx =
0

3 x2 2 6

dx
3

x3 x5 18 9 x + = . 4 6 180 0 5
18 5

Il volume cercato quindi 18 e

72 . 5

4. Osserviamo innantitutto il seguente fatto: dati due cerchi di cui uno tangente internamente allaltro, i centri dei cerchi e il punto di tangenza sono collineari. Sia allora C(x) un cerchio tangente internamente allarco AB in P (x) e allasse x in (x, 0). Siano Q(x) e r(x) rispettivamente il centro ed il raggio di C(x).

P(x) Q(x) r(x) x

Per losservazione iniziale, Q(x) giace sul raggio del cerchio esterno passante per P (x). Consideriamo il triangolo (rettangolo per la condizione 6

di tangenza allasse x) di vertici lorigine O, Q(x) e (x, 0): i cateti hanno lunghezza x e r(x), mentre lipotenusa ha lunghezza 3 r(x). Il teorema di Pitagora fornisce quindi (3 r(x))2 = r2 (x) + x2 9 6r(x) = x2

che, essendo r(x) lascissa di Q(x), ` la relazione cercata r(x) = f (x). e Viceversa, il cerchio C(x) di centro Q(x) = (x, f (x)) e raggio f (x) ` e tangente allasse delle ascisse qualsiasi sia f > 0. Esso ` inoltre tangente e alla circonferenza di raggio 3 perch` per il teorema di Pitagora il punto e sulla retta OQ(x) distante f (x) da Q(x) dista 3 dallorigine, e quindi giace sullarco AB; per simmetria attorno alla retta OQ(x) non vi sono altri punti dintersezione, visto che due cerchi distinti si intersecano in al pi` in due punti. u La circonferenza cercata deve essere simmetrica attorno alla retta verticale passante per il punto di intersezione dei due archi di circonferenza. Per simmetria lascissa di tale punto deve essere 3 , ed essendo 2 f ( 3 ) = 9 = r(x), la circonferenza cercata ha centro ( 3 , 9 ) e raggio 9 . 2 8 2 8 8

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