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Savona 20/06/2012 Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano Via Freguglia n 1 - 20122 Milano

Il Sottoscritto Francesco Zanardi , nato a Torino il 19/07/1970 ed residente a Savona in via Cambiaso 1\1, con la presente comunica a codesto Spettabile Ufficio quanto di seguito illustrato affinch siano presi i provvedimenti del caso

Espongo; Lorganizzazione di stampo religioso denominata Chiesa cattolica, attraverso i suoi rappresentanti, ovvero i preti, fomenta lomofobia sostenendo che lomosessualit sia una malattia e che, come tale, pu essere guarita attraverso le cosiddette terapie riparative. Le terapie riparative dellomosessualit sono state inventate negli ambienti cattolici e protestanti degli Stati Uniti. Tale Joseph Nicolosi, uno psicologo statunitense fondatore di una societ di psicologi dedicata a San Tommaso DAquino, stato un convinto sostenitore delle terapie riparative dellomosessualit ed ha costruito la sua notoriet e le sue ricchezze proprio attraverso queste discusse teorie, costringendo lAmerican Psychiatric Association, lAmerican Psychological Association e il Royal College of Psychiatrists a pubblicare comunicati ufficiali con i quali la comunit scientifica, nel ribadire che lomosessualit non una malattia, n una psicopatologia, condannava queste pratiche che nulla avevano di scientifico ed anzi erano da considerare dannose e pericolose perch creavano contesti nei quali la discriminazione e lintolleranza potevano prosperare. Il clero cattolico italiano ha introdotto in Italia le teorie di Nicolosi e anche in Italia la comunit scientifica ha preso doverosamente le distanze da simili pratiche. Del resto lOrganizzazione Mondiale della Sanit ha cancellato da decenni lomosessualit dallelenco dei disturbi DSM IV (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali) affermando che lorientamento sessuale, eterosessuale o omosessuale, si sottrae alla sfera disposizionale. LOrdine Nazionale degli Psicologi Italiani ha diramato, in data 8 gennaio 2008, un comunicato nel quale condanna le terapie riparative: Lo psicologo non deroga mai In relazione alle polemiche innescate dal reportage di Davide Var pubblicato su Liberazione riteniamo utile fornire alcuni elementi di riflessione. Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione n di natura culturale n di natura religiosa, di classe o economica pu spingere uno psicologo a comportamenti o ad interventi professionali non conformi a tali principi. Questo non certamente per timore delle possibili sanzioni (che pur gli Ordini puntualmente comminano), ma perch i principi del Codice sono intimamente e inestricabilmente connessi con la cultura, il sapere e il saper fare dello psicologo. Lo psicologo consapevole della responsabilit sociale derivante dal fatto che, nellesercizio professionale, pu intervenire significativamente nella vita degli altri e quindi nellesercizio della professione, lo psicologo rispetta la dignit, il diritto alla riservatezza, allautodeterminazione ed allautonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dallimporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalit, estrazione sociale, stato socio/economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilit. E evidente quindi che lo psicologo non pu prestarsi ad alcuna terapia riparativa dellorientamento sessuale di una persona.

Elvezio Pirfo, referente per lAlbo degli Psicoterapeuti dellOrdine dei Medici di Torino ha rilasciato, nel febbraio del 2008, la seguente dichiarazione: Gli psichiatri non possono curare qualcosa che non ritengono una malattia. Il nostro manuale diagnostico, il DSM 4, non contiene l'omosessualit tra le malattie. E' stata cancellata nel DSM 3, da molti anni ormai. Come pu un medico a curare qualcosa che non una malattia?" Una dichiarazione in tal senso stata rilasciata anche dallOrdine degli Psicologi della Lombardia in data 12 maggio 2010: Qualunque corrente psicoterapeutica mirata a condizionare i propri clienti verso l'eterosessualit o verso l'omosessualit contraria alla deontologia professionale ed al rispetto dei diritti dei propri pazienti, inoltre le cosiddette 'terapie riparative', rivolte a clienti aventi un orientamento omosessuale, rischiano, violando il codice deontologico della professione, di forzare i propri pazienti nella direzione di 'cambiare' o reprimere il proprio orientamento sessuale, invece di analizzare la complessit di fattori che lo determinano e favorire la piena accettazione di se stessi" Nonostante le affermazioni univoche della comunit scientifica internazionale il clero cattolico avvia percorsi di terapie riparative in spregio ai protocolli sanitari nazionali e internazionali creando nelle famiglie italiane, religiosamente oppresse, la insana convinzione che lomosessualit sia una malattia che pu essere guarita, e pi in generale creando e alimentando una avversione e una ostilit verso lorientamento sessuale omosessuale che quotidianamente sfocia in episodi di violenza omofoba. Recentemente i corsi di terapie riparative sono stati al centro di alcune inchieste giornalistiche che purtroppo non hanno sortito leffetto sperato ovvero quello di un intervento dellAutorit giudiziaria volto a porre fine ad una speculazione che ha come unico obiettivo quello di far aumentare le prospettive di guadagno del clero cattolico e dei loro sodali. Al centro di questa nuova attivit lucrativa proveniente dal mondo cattolico si pone tale AGAPO (www.agapo.net ), una associazione che ha sede a Milano in Via Vigevano n.32, la quale gi dal 2009 ha avviato progetti terapeutici per aiutare gli omosessuali. La AGAPO ha una sezione denominata Amico segreto che condivide con un gruppo di cattolici GRUPPOLOT (www.gruppolot.it) la quale gestisce i corsi ispirati proprio da Nicolosi. Lattivit lucrativa diretta consiste nel percepire la somma di 150,00 per quattro sedute durante le quali, a loro dire, si guarisce dallomosessualit. Se ci non bastasse al Gruppolot, attraverso Agapo, arrivano anche soldi pubblici atteso che la ASL di Milano ha pubblicato le graduatorie dei contributi erogati in favore delle associazioni cattoliche che si occupano di famiglia e solidariet sociale, struttura e sviluppo programmi e attuazione obbiettivi e pratiche per le famiglie e al numero 21 della predetta graduatoria si trova proprio lassociazione AGAPO destinataria di ben --------. E legittimo chiedersi come mai Wanna Marchi alloggiata nelle patrie galere per aver venduto terapie miracolose, mentre i preti e i loro sodali che per 150,00 in quattro giorni dichiarano di essere in grado di trasformare un omosessuale in eterosessuale, sono invece destinatari di elargizioni pubbliche. Chiedo che sia fatta piena luce su questa vicenda che offende, indigna e preoccupa per la potente carica distruttiva e violenta che si ripercuote sulla societ in termini di cultura omofoba. Chiedo che siano chiariti i criteri attraverso i quali simili iniziative sono state destinatarie di soldi pubblici. Per una migliore comprensione di quanto accade in queste fantomatiche sedute di terapie riparative, allego un DVD sul quale sono riprodotti i filmati girati dal giornalista Saverio Tomasi che ha introdotto una telecamera riprendendo le argomentazioni deliranti dei terapeuti. Allego inoltre la graduatoria pubblicata dalla ASL di Milano evidenziando le somme elargite per AGAPO.

Chiedo;

ai sensi dellart. 406, comma 3, c.p.p., di essere informato delleventuale richiesta di proroga dei termini delle indagini preliminari; ai sensi dellart. 408, comma 2 c.p.p., di essere informato circa leventuale richiesta archiviazione; ai sensi dellart. 335, comma 3 c.p.p., che le vengano comunicate le iscrizioni suscettibili di comunicazione; In fede Francesco Zanardi.

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