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Marco Lazzaretti Matr.

0900044079

PROVA A FLESSIONE DI DIVERSI MATERIALI


Scopi della prova:
Valutare listeresi per carichi in campo elastico Valutare listantaneit di scorrimento plastico Valutare tempo-dipendenza dei fenomeni di creep/rilassamento Valutare la rigidezza (Modulo di Young) Valutare il carico di snervamento Valutare carico e modo di rottura

Provini:
N.3 provini di PE (polietilene ad alto peso molecolare) N.3 provini di PMMA (polimetilmetacrilato, cemento per ossa) N.3 provini di AL (lega di alluminio) Tutti i provini, come per la prova precedente, rispettano la normativa ISO per testare i materiali.

Descrizione dell'esperienza:
Per prima cosa i provini sono stati misurati con il calibro. In particolare sono state rilevate altezza e spessore e ricavate le misure tramite il teorema del valore finale su tre misurazioni. E' stato poi calcolato il momento d'inerzia, utile ai fini della determinazione della tensione sulle superfici del materiale. Nella tabella seguente sono riportate tali misure: spessore larghezza Momento tratto utile tratto utile Inerzia I a (mm) b (mm) (mm^4) PE1 5,00 8,65 90,10 PE2 5,00 8,73 90,94 PE3 5,00 8,72 90,83 PMMA1 PMMA2 PMMA3 Al1 Al2 Al3 3,92 3,00 3,13 3,00 3,03 3,00 9,18 10,00 10,08 6,38 8,47 8,37 46,08 22,50 25,76 14,36 19,69 18,83

Le prove consistono nella flessione a tre punti sulla macchina di prova MTS Q-Test 5. In particolare, tutti i test sono avvenuti in assenza di campi elettromagnetici e a temperatura ambiente. Il provino viene posto su due rulli e viene caricato al centro del tratto utile, la cui misura nota e pari a 40mm. La macchina in grado di registrare la forza F generata dall'attuatore e lo spostamento dello stesso. Dovremo quindi poi calcolarci il momento flettente e la tensione sulla superficie.

Azioni interne:

Il momento flettente sar nullo sui rulli e massimo nel punto di applicazione della forza, pari cio a

MMAX= FL/4
Le tensioni, di conseguenza, saranno

= aMMAX/2I
con I momento d'inerzia. La deformazione in mezzeria si ricava invece dall'equazione di linea elastica

MAX=6a/L2
Tutti i grafici e tutti i calcoli sono effettuati nella sezione pi critica, quella cio a massimo momento flettente, che ricade nel punto di applicazione della forza F.

Descrizione delle prove:


Prova 1: flessione a tre punti con carico lento, massimo 40N (100N per il AL), hold 0'', scarico Prova 2: flessione a tre punti con carico rapido, massimo 40N (100N per il AL), hold 0'', scarico Prova 3 (creep): flessione a tre punti, massimo 40N (100N per il AL), hold 30'', scarico Prova 4 (collasso): flessione a tre punti, rampa crescente fino a rottura o snervamento La macchina restituisce un file .csv in cui troviamo: una colonna con i tempi di campionamento una colonna con i relativi valori di forza una colonna con i relativi valori di spostamento Tramite Excel sono stati filtrati il maggior numero possibile di artefatti di misurazione e gli errori sistematici della macchina di test. Questi errori includono: giochi della macchina imprecisione sulle piccole misure da parte della cella di carico risposta della retroazione nella modalit ad inseguimento di carico allineamento dei rulli d'acciaio, che causa un assestamento del provino sui rulli posizionamento dell'attuatore all'inizio della prova offset della cella di carico

Elaborazione dei dati


PE:
Il polietilene un polimero che a temperatura ambiente si trova sopra la transizione vetrosa: pertanto ci aspettiamo da esso un comportamento visco-elastico. Per le prove su questo materiale, abbiamo utilizzato Vatt = 0,001 mm/sec e Fmax=40N, per la terza prova Vatt=0,2mm/sec

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PE1


12 10 8 6 4 2 0 0,00E+000 Prova Carico Rapido PE Prova Carico Lento PE

5,00E-003

1,00E-002

1,50E-002

2,00E-002

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PE2


12 10 8

6 4 2 0 0,00E+000 Prova Carico Rapido PE Prova Carico Lento PE 5,00E-003 1,00E-002 1,50E-002 2,00E-002

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PE3


12 10 8

6 4 2 0 0,00E+000 Prova Carico Rapido PE Prova Carico Lento PE 5,00E-003 1,00E-002 1,50E-002 2,00E-002

Le prime due prove si svolgono nel campo elastico-lineare del materiale, possiamo per notare la tempodipendenza del modulo elastico dalla sovrapposizione delle curve -. Notiamo inoltre una forte isteresi nella curva di scarico del materiale, dovuta a dissipazione energetica in modo non elastico, e una deformazione residua a carico nullo. Anche se, con questa prova, non possiamo ancora dire se l'isteresi dipenda dallo snervamento o dalla viscoelasticit del materiale, osserviamo che la deformazione residua sul materiale tende ad azzerarsi asintoticamente nel tempo (cio osserviamo che il provino tende a tornare dritto da solo nel tempo, se scaricato)

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico
Tabella 1: Prova di carico lento PE (medie e deviazioni standard) Vatt=0,01mm/sec

0,615 0,025 0,0411 0,0012 3724 150,69

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

0,934 0,022 0,0204 0,0006 1731 78,54

Tabella 2: Prova di carico rapido PE (medie e deviazioni standard) Vatt=0,2mm/sec

PE1 YOUNG (Gpa) ISTERESI (Mpa) Epsilon scarico () PE1 YOUNG (Gpa) ISTERESI (Mpa) Epsilon scarico ()

PROVA1 PE2 PE3 0,630 0,587 0,040 0,042 3562 3750 PROVA2 PE2 0,949 0,020 1668 0,945 0,021 1706 PE3

0,629 0,041 3860

0,909 0,021 1819

Confrontando le due tabelle, risulta evidente come il polietilene sia un materiale tempodipendende. Ma per essere certi della sua viscoelasticit passiamo alla terza prova, quella di creep.

12

10

(MPa)

0 0,00E+000 2,00E-003 4,00E-003 6,00E-003 8,00E-003 1,00E-002 1,20E-002 1,40E-002 1,60E-002 -2

Deformazione ()

Illustrazione 1: Polietilene 1 - Creep

Illustrazione 2: Polietilene 2 - Creep 12

10

(MPa)

0 0,00E+000 -2

5,00E-003

1,00E-002

1,50E-002

2,00E-002

Deformazione ()

12

10

(MPa)

0 0,00E+000 2,00E-003

4,00E-003 6,00E-003

8,00E-003

1,00E-002 1,20E-002

1,40E-002

1,60E-002

Illustrazione 3: Polietilene 3 - Creep

La prova di creep ci da dimostrazione della viscoelasticit del materiale: infatti, giunti ai 40N di carico, la macchina cerca di mantenere costante il carico.

Tabella 3: Dati Polietilene - Creep


PE1 YOUNG ISTERESI CREEP (%) PROVA3 PE2 PE3 0,944 0,900 0,057 0,042 25,54% 25,27% 0,922 0,057 25,54%

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

0,922 0,022 0,0519 0,0083 25,45% 0,15%

Ma non vi riesce a causa del rilassamento progressivo del polietilene, fenomeno che ci fa registrare un calo di tensione significativo (15% circa,perch la retroazione della macchina di test non riesce ad essere cos veloce). Tuttavia possibile vedere che il materiale continua a deformarsi senza che ci sia un aumento di carico, dissipando ogni dubbio sulla natura viscoelastica del polietilene. Esemplificativo il valore di oltre 25% in % che si ricava dalla tabella 3, al quale corrisponde una variazione di circa 3000 su 11.000 . Notiamo inoltre la pi marcata deformazione finale che tende a riportare il provino alla sua lunghezza iniziale; infine abbiamo registrato che il polietilene, nel suo progressivo rilassamento, spinge contro l'attuatore per tornare nella sua posizione originaria, segno che il materiale continua a rilasciare energia. Infine, con la quarta ed ultima prova, si cerca di rompere il materiale per verificarne il comportamento a rottura. Premesso che sapevamo di non riuscire a rompere il materiale per via della sua grande duttilit, lo abbiamo comunque portato a snervamento.
40 35 30 25

(MPa)

20 15 10 5 0 0,00E+000

2,00E-002

4,00E-002

6,00E-002

8,00E-002

1,00E-001

1,20E-001

Deformazione ()

Illustrazione 4: Polietilene 1 - Collasso

40

35

30

25

(MPa)

20

15

10

0 0,00E+000

2,00E-002

4,00E-002

6,00E-002

8,00E-002

1,00E-001

Deformazione ()

Illustrazione 5: Polietilene 2 - Collasso


40

35

30

25

(MPa)

20

15

10

Illustrazione 6: Polietilene 3 - Collasso


I tre diagrammi mostrano chiaramente lo snervamento ed il collasso duttile del materiale. Non abbiamo purtroppo la curva di scarico, ma abbiamo ottenuto un risultato visivo interessante: si nota come, minuti dopo il rientro elastico, il materiale contina a tornare verso la sua condizione originaria, lasciando solo una relativamente modesta componente di deformazione plastica (definitiva).

La prova infatti stata arrestata a =5mm, con Vatt=2mm/min.

PE1 YOUNG (Gpa) 0,96 230000 19

PROVA4 PE2 0,95 224000 18

PE3 0,94 236000 19

Snervamento () Snervamento (Mpa)


Media Young Dev.St Young Media Epsilon Snerv Dev.St Epsilon Snerv Media Sigma Snerv Dev.St Sigma Snerv

0,950 0,007 230000 6000 18,67 0,58

Tabella 4: Dati Prova 4 - Polietilene

PMMA:
Dal PMMA ci aspettavamo un comportamento elasto-fragile, dal momento che il polimero a temperatura ambiente rimane sotto la temperatura di transizione vetrosa. Tuttavia ci aspettavamo anche una piccola parte tempodipendente derivante dalla natura (comunque viscoelastica) del materiale. Le prime due prove hanno messo in evidenza questo comportamento, mostrando una sensibile variazione (ma non come quella del PE) di modulo elastico in funzione del tempo.

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PMMA1


18 16 14 12 10

8 6 4 2 Prova Carico Rapido PMMA Prova Carico Lento PMMA

0 0,00E+000 2,00E-003 4,00E-003 6,00E-003 8,00E-003 1,00E-002 1,20E-002 1,40E-002 1,60E-002

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PMMA2


30 25 20 15 10 5 0 0,00E+000 Prova Carico Rapido PMMA Prova Carico Lento PMMA 2,00E-003 4,00E-003 6,00E-003 8,00E-003 1,00E-002

Tempo Dipendenza Modulo Elastico PMMA3


30 25 20 15 10 5 0 0,00E+000

Prova Carico Rapido PMMA Prova Carico Lento PMMA 2,00E-003 4,00E-003 6,00E-003 8,00E-003 1,00E-002

PMMA1 YOUNG ISTERESI Epsilon scarico

PROVA1 PMMA2 PMMA3 1,179 0,587 0,629 0,015 0,012 0,014 473 341 385

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico ( ) Dev.St Epsilon Scarico

0,798 0,330 0,0137 0,0015 400 67,35

Tabella 5: Dati Prova1 - PMMA


PROVA2 PMMA2 PMMA3 1,239 3,561 3,095 0,014 0,013 0,013 559 326 317

PMMA1 YOUNG ISTERESI Epsilon scarico

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico ( ) Dev.St Epsilon Scarico

2,632 1,228 0,0133 0,0006 401 136,92

Tabella 6: Dati Prova2 - PMMA


I dati in tabella evidenziano come il materiale sia rigido e presenti una piccola parte di tempodipendenza. Sembra che uno dei provini di PMMA fosse difettoso, a causa delle sue macroscopiche differenze nel comportamento elastico.

Ci aspettavamo un comportamento diverso rispetto a quello del PE, per il PMMA, a causa della differenza di stato in cui si trovano i due polimeri.

20

15

10

(MPa)
5 0 0,00E+000 2,00E-003 4,00E-003 6,00E-003 8,00E-003 1,00E-002 1,20E-002 1,40E-002 1,60E-002 -5

Deformazione ()

Illustrazione 7: PMMA1 - Creep

30

25

20

(MPa)

15

10

0 0,00E+000 1,00E-003 2,00E-003 3,00E-003 4,00E-003 5,00E-003 6,00E-003 7,00E-003 8,00E-003 9,00E-003 -5

Deformazione ()

Illustrazione 8: PMMA2 - Creep

30

25

20

(MPa)

15

10

0 0,00E+000 1,00E-003 -5

2,00E-003 3,00E-003

4,00E-003

5,00E-003

6,00E-003

7,00E-003

8,00E-003 9,00E-003

Deformazione ()

Illustrazione 9: PMMA3 - Creep


I grafici ci rendono ragione, mostrando chiaramente che la curva di scarico non subisce un creep significativo come quello del PE, mentre il comportamento rimane simile in prossimit del completo scarico del provino, ove si registra un rientro elastico da parte del materiale che spinge contro l'attuatore, innalzando il valore del carico quando questo stato gi rimosso. PROVA3 PMMA2 PMMA3 1,247 3,559 3,562 0,024 0,026 0,024 7,04% 6,68%

PMMA1 YOUNG ISTERESI CREEP (%) Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

4,99%

2,789 1,336 0,0245 0,0009 6,24% 1,10%

Tabella 7: Dati PMMA - Creep


Riscontriamo anche qui la stessa anomalia delle prime due prove, relativamente al primo provino, probabilmente difettoso; notiamo inoltre un creep sostanzialmente ininfluente quantificabile, nel caso del PMMA2 (il caso in cui il materiale subisce il creep massimo), in circa 500 su una deformazione di circa 7500.

40 35 30 25

(MPa)

20 15 10 5 0 0,00E+000 5,00E-003

1,00E-002

1,50E-002

2,00E-002

2,50E-002

3,00E-002

3,50E-002

Deformazione ()

Illustrazione 10: PMMA1 - Rampa a Rottura

80

70

60

50

(MPa)

40

30

20

10

0 0,00E+000

5,00E-003

1,00E-002

1,50E-002

2,00E-002

2,50E-002

Deformazione ()

Illustrazione 11: PMMA2 - Rampa a Rottura

70

60

50

40

(MPa)

30

20

10

0 0,00E+000

5,00E-003

1,00E-002

1,50E-002

2,00E-002

2,50E-002

Deformazione ()

Illustrazione 12: PMMA3 - Rampa a Rottura


Con la quarta ed ultima prova, abbiamo infine portato a rottura fragile il provino, come peraltro ci aspettavamo dalle caratteristiche fin qui viste da parte del materiale. Si nota il comportamento elastico lineare del provino fino alla rottura finale. Oltre al suono secco del provino nell'istante della propagazione della cricca, abbiamo visto una piccola nuvola di materiale disperso dalla liberazione improvvisa dell'energia assorbita dal materiale.I due frammenti combaciano perfettamente e la lunghezza del provino rimasta inalterata. La rottura avvenuta sul piano delle max, molto probabilmente sul lato a trazione, anche se in prossimit della superficie a compressione la linea di rottura ha deviato, a causa delle componenti di taglio della forza (in quanto non possibile sviluppare un momento puro).

AL:
L'alluminio un materiale con alto modulo elastico e buone caratteristiche di duttilit. Come tale, ci aspettiamo un'alta rigidezza ed un comportamento elastico senza significative componenti di viscosit. A differenza degli altri due materiali, con la lega di alluminio abbiamo ridotto la velocit dell'attuatore ed alzato il limite di carico, proprio a causa dell'alta rigidezza del materiale. Per la prova di carico lento: Vatt = 0,005 mm/sec Fmax=100N Per le altre prove (ovviamente F esclusa per la rampa) Vatt = 0,1 mm/sec Fmax=100N
120 100 80 60 40 20 0 0,00E+000 Prova Carico Lento AL Prova Carico Rapido AL 5,00E-004 1,00E-003 1,50E-003 2,00E-003

Tempo Dipendenza Modulo Elastico AL1

90 80 70 60 50 40 30 20 10 Prova Carico Lento AL Prova Carico Rapido AL

Tempo Dipendenza Modulo Elastico AL2

0 0,00E+000 2,00E-004 4,00E-004 6,00E-004 8,00E-004 1,00E-003 1,20E-003 1,40E-003 1,60E-003 1,80E-003 -10

90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 0,00E+000 5,00E-004 Prova Carico Lento AL Prova Carico Rapido AL 1,00E-003 1,50E-003

Tempo Dipendenza Modulo Elastico AL3

2,00E-003

Possiamo agevolmente notare come i grafici (a meno di errori di misura ed approssimazioni) riportino il comportamento che ci aspettavamo. Isteresi nulla, comportamento perfettamente elastico del materiale, nessuna dipendenza dal tempo. Si possono tuttavia riscontrare nei grafici delle epsilon non nulle nei cicli di scarico: questo dipende dai giochi della macchina e dei rulli, che danneggiano i risultati a ridosso di piccoli valori di forza e durante l'inversione del moto dell'attuatore.

AL1 YOUNG ISTERESI Epsilon scarico 74,6 0,00304 34

PROVA1 AL2 71,4 0,00333 67,5

AL3 52,8 0,00353 124

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

66,267 11,772 0,0033 0,0002 75,08 45,6 PROVA2 AL2 74,7 0,00301 15 55,3 0,00222 13,52

AL1 YOUNG ISTERESI Epsilon scarico

AL3 54,6 0,00280 24,9

Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

61,533 11,408 0,0027 0,0004 17,81 6,19

Nota: nelle tabelle, il modulo di Young in GPa, l'isteresi in MPa e l'epsilon in


Dalle tabelle, infine, si possono determinare le caratteristiche del materiale. Evidentemente, durante la prova di carico lento, gli errori sono pi incidenti sul risultato, dal momento che nella prova di carico rapido si sempre tornati praticamente alla posizione iniziale.

120 100 80

(MPa)

60 40 20 0 0,00E+000

5,00E-004

1,00E-003

1,50E-003

2,00E-003

2,50E-003

Deformazione ()

Illustrazione 13: AL1 - Creep


90 80 70 60

(MPa)

50 40 30 20 10 0 0,00E+000 2,00E-004 4,00E-004 6,00E-004 8,00E-004 1,00E-003 1,20E-003 1,40E-003 1,60E-003 1,80E-003

Deformazione ()

Illustrazione 14: AL2 - Creep


90 80 70 60

(MPa)

50 40 30 20 10 0 0,00E+000 2,00E-004 4,00E-004 6,00E-004 8,00E-004 1,00E-003 1,20E-003 1,40E-003 1,60E-003 1,80E-003

Deformazione ()

Illustrazione 15: AL3 - Creep

Anche nella prova di creep si vede che (sempre al netto di approssimazioni e di giochi della macchina) il comportamento rimane lineare e la curva di scarico segue quasi precisamente quella di carico. Isteresi quindi anche qui praticamente nulla, comportamento elastico e nessuna dipendenza dal tempo. Tutto come ci aspettavamo, a parte un'anomalia nel grafico dell'AL1 che lascia anche un po' di deformazione residua, forse a causa di uno scivolamento del provino sui rulli. Il difetto di misura dovuto all'inversione del moto dell'attuatore durante l'inseguimento del carico chiaramente visibile invece in AL2 e AL3, in prossimit del massimo valore di tensione registrato. PROVA3 AL2 63,6 0,00199 0,54% 57,4 0,00105 2,88%

AL1 YOUNG ISTERESI CREEP (%) Media Young Dev.St Young Media Isteresi Dev.St Isteresi Media Epsilon Scarico Dev.St Epsilon Scarico

AL3 60,7 0,00137 5,76%

60,567 3,102 0,0015 0,0005 3,06% 0,03

Tabella 8: AL - Prova Creep

AL1 YOUNG (Gpa) Snervamento () Snervamento (Mpa) 69,1 4010 250

PROVA4 AL2 55,9 4770 210

AL3 56,5 5060 210

Media Young Dev.St Young Media Epsilon Snervamento Dev.St Epsilon Snervamento Media Sigma Snervamento Dev.St Sigma Snervamento

60,500 7,454 4613 542 223,33 23,09

Tabella 9: AL - Prova Collasso


Come si nota subito dalla tabella, il materiale si snerva e non si rompe. La deformazione permanente e il ritorno elastico minimo. Non c' dipendenza dal tempo quindi anche dopo minuti il provino rimane flesso. Il collasso quindi avviene lungo i piani a taumax e si nota bene la curvatura anticlastica dovuta all'effetto poisson sulla superficie compressa sul punto di applicazione della forza (coincidente a quello a massimo momento flettente), la quale presenta anche una significativa variazione di sezione.

400 350 300 250

(MPa)

200 150 100 50 0 0,00E+000

1,00E-002

2,00E-002

3,00E-002

4,00E-002

5,00E-002

6,00E-002

7,00E-002

Deformazione ()
300

250

200

(MPa)

150

100

50

0 0,00E+000

1,00E-002

2,00E-002

3,00E-002

4,00E-002

5,00E-002

6,00E-002

7,00E-002

Deformazione ()

300 250 200

(MPa)

150 100 50 0 0,00E+000

1,00E-002

2,00E-002

3,00E-002

4,00E-002

5,00E-002

6,00E-002

Deformazione ()

Grafici in funzione del tempo Prove di Creep

12 10 8

(MPa)

6 4 2 0 0 -2 10 20 30 40 50 60 70

Tempo (s)

Disegno 1: Grafico in funzione del tempo - PE1


12 10 8

(MPa)

6 4 2 0 0 -2 10 20 30 40 50 60 70

Tempo (s)

Disegno 2: Grafico in funzione del tempo - PE2

12 10 8

(MPa)

6 4 2 0 0 -2 10 20 30 40 50 60 70

Tempo (s)

Disegno 3: Grafico in funzione del tempo - PE3

20

15

(MPa)

10

0 0 -5 10 20 30 40 50 60 70 80

Tempo (s)

Disegno 4: Grafico in funzione del tempo - PMMA1


30 25 20

(MPa)

15 10 5 0 0 -5 10 20 30 40 50 60 70 80

Tempo (s)

Disegno 5: Grafico in funzione del tempo - PMMA2


30 25 20

(MPa)

15 10 5 0 0 -5 10 20 30 40 50 60 70 80

Tempo (s)

Disegno 6: Grafico in funzione del tempo - PMMA3

120 100 80

(MPa)

60 40 20 0 0 20 40 60 80 100 120

Tempo (s)

Disegno 7: Grafico in funzione del tempo -AL1

90 80 70 60

(MPa)

50 40 30 20 10 0 0 5 10 15 20 25 30 35

Tempo (s)

Disegno 8: Grafico in funzione del tempo - AL2

90 80 70 60

(MPa)

50 40 30 20 10 0 0 5 10 15 20 25 30 35

Tempo (s)

Disegno 9: Grafico in funzione del tempo - AL3

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