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i. SCHOPENHAUER Il mondo come volont e come rappresentazione Titolo originale Die Welt.Pubblicato in 1819 lopera con cui S.

. vuole fondare un nuovo sistema filosofico che possa soddisfare il bisogno di conoscenza delluomo Questo bisogno nasce quando luomo di fronte al mistero della vita si accorge di non sapere. (riferimento implicito alla meraviglia aristotelica) Luomo non conosce, ma vuole conoscere.Vuole conoscere lorigine della sofferenza del genere umano <<perch ogni vivere per essenza un soffrire?>> Il rapporto con Kant e la metafisica dellimmanenza Rapporto con kant Kant un riferimento costante, il suo pi importante modello. Tuttavia S. presenta delle differenze fondamentali rispetto al criticismo del filosofo di Konisberg Riconosce a Kant il grande merito di aver chiarito il significato del principio di ragione sufficiente ) Kant mostra infatti che impossibile che questo principio per cui nulla esiste senza una ragione venga preso come un principio di universale validit ontologica ) Lunica possibilit di conoscere infatti relativa al modo con cui i fenomeni si pongono con le forme pure a priori della ragione e della sensibilit ) Bisogna quindi limitarsi allo studio dei modi in cui loggetto si rapporta al soggetto.Un conoscere relativo che non trascende il fenomenico Kant importante perch distingue <<fenomeno>> e <<cosa in s>>(noumeno).Scinde il <<conoscere>>obiettivo e il <<pensare>>soggettivo,speculativo ed inerente alle idee trascendenti della metafisica Tuttavia per S. questa distinzione va rivista poich cos si preclude la conoscenza metafisica, la conoscenza della cosa in s.chiude quindi le possibilit di ci che per S. la conoscenza effettiva del mondo Inoltre S.,considerando la sua concezione di fenomeno/rappresentazione forza il trascendentalismo kantiano reinterpretandolo come idealismo soggettivo a fondo scettico ) Per Kant il fenomeno una realt scientifica,empirica,non illusoria ) S.introducendo la possibilit di unintuizione intellettuale invece,esaspera il fenomeno in scetticismo, mutandolo in <<parvenza>>,<<sogno>>,<<illusione>> Metafisica dellimmanenza Per S. si pu conoscere la cosa in s, possibile quindi la metafisica Non possibile una metafisica trascendente,<<sovrasensibile>>,poich gli oggetti della metafisica non sono trascendenti Si pu conoscere lintima essenza della realt attraverso una metafisica dellimmanenza,dellesperienza ) <<la mia metafisica non va,di fatto, al di l dellesperienza>> La cosa in s (anche volont in S.) pu essere conosciuta allinterno dellesperienza quando si rapporta alloggetto La realt a livello ontologico si divide in due parti, che ripropongono la distinzione fenomeno noumeno Mondo in quanto rappresentazione:mondo del fenomeno, del soggetto in relazione ad un oggetto. Con uno sbilanciamento verso loggetto Mondo in quanto volont: il mondo della cosa in s,mondo nella sua essenza ) Cade quindi a livello gnoseologico la dicotomia kantiana tra essere e pensare(fenomeno: scienza. Conoscenza possibile/noumeno:metafisica. Conoscenza impossibile)

Mondo come rappresentazione Termine rappresentazione Vorstellung. Ci sono due accezioni ) Psicologica;<<limmagine memorativa e fantastica, in quanto distinta dalla percezione e dal concetto astratto>> ) Gnoseologica<<tutto ci di cui un soggetto cosciente>> Il significato gnoseologico molto importante Per S. ogni contenuto od oggetto della coscienza, significa essere oggetto per un soggetto Illusoriet del mondo come rappresentazione <<il mondo una mia rappresentazione>>(incipit di Die Welt).Questa consapevolezza il primo atto filosofico,la prima verit fondamentale valida per tutti Questa verit anche la pi importante perch sottolinea che luomo non conosce la realt in s,ma per come essa si relaziona a lui. ) <<luomo non conosce n il sole,n la terra,ma solo locchio che vede il sole, la mano che tocca la terra>> Partendo da questa consapevolezza si possono dedurre le forme a priori delluomo che per S. sono : spazio tempo e causalit Ma per S. il mondo della rappresentazione colto dai sensi,soggettivo,trascendentale pura immaginazione,inganno. Il fenomeno illusione superficialit illusoria <<maya il velo dellillusione >>che copre lintima essenza della realt S. distingue tra due tipi di rappresentazione: Intuitive:per tutti gli esseri viventi, connesse alla sensibilit Astratte:valide per luomo,connesse alla ragione Rappresentazioni intuitive: Collegate alla sensibilit. Ma anche allintelletto poich esso per S. conoscenza intuitiva del mondo ed quindi inscindibile dalla sensibilit Tre rappresentazioni intuitive ) Spazio:possibilit di <<reciprocamente determinare>> la posizione di un corpo ) Tempo: connesso alla successione aritmetica ) Causalit:sintesi delle dodici categorie kantiane Il mondo colto secondo le rappresentazioni intuitive inteso come materia governata dalle leggi della causalit .Per S. sottolinea come tali rappresentazioni siano proprie del soggetto conoscente,quindi conoscenza soggettivit Rappresentazioni astratte Non sono possibili senza le rappresentazioni intuitive,poich il loro contenuto dipende da esse Sono le rappresentazioni che luomo ha nel mondo secondo la ragione e la riflessione Tre rappresentazioni astratte: ) Linguaggio:primo strumento della ragione. Linguaggio inteso etimologicamente come logos. Mondo inteso in relazione al linguaggio razionale da cui nascono i concetti con carattere universale che si contrappongono alle intuizioni ) Linguaggio scientifico:caratterizzato dalla sistematicit della conoscenza che va dalluniversale al particolare ) Riflessione etico-morale: ragione in suo uso pratico, come guida delle azioni umane Mondo come volont La verit delle rappresentazioni vale solo se si rivolge lo sguardo verso la realt esterna.Ma per conoscere lintima essenza della realt dobbiamo invece rivolgere lo sguardo verso linteriorit Quindi se rivolgiamo lo sguardo allautocoscienza emerge una nuova verit:<<il mondo la mia volont>>(Wille)

La concezione che permette il passaggio dal mondo come rappresentazione a quello come volont quella di corpo Corpo considerabile da due punti di vista ) Come oggetto tra gli oggetti: corpo tra i corpi puro fenomeno. rappresentazione ) Come soggetto in autocoscienza: concezione opposta(vedi sotto) Corpo come atto volitivo ) limmediatamente conosciuto. Ogni atto di volont corrisponde in primo luogo al movimento del corpo ) Corpo quindi la prima realizzazione dell io voglio ) Tuttavia il rapporto corpo-volont non di successione logica,ma di coincidenza <<la mia volont il movimento del mio corpo>> Il volere e il fare non sono separati nella volont, poich il fare estrinsecazione della volere ) Per il legame corpo-volont vale solo per il proprio corpo,poich gli altri per me sono solo delle rappresentazioni Lindividuo acquisisce la consapevolezza di essere volont per un sentimento intimo del proprio corpo, legato alle affezioni ) Il mondo provoca infatti delle affezioni al corpo, delle sollecitazioni che lo portano ad essere desiderio,fuga dal dolore e ricerca del piacere ) Queste affezioni non possono essere rappresentazioni perch con la sollecitazione del corpo si ha la limpressione della volont Definizione di volont Forza irrazionale, al di l di ogni comprensione intellettuale, che mira alla propria autoaffermazione Essenza metafisica del mondo che presente oggettivata in tutti i modi finiti esplicati in spazio-tempo Limpossibilit della conoscenza della volont La volont si manifesta s nei movimenti del corpo, ma inconoscibile nella sua essenza Infatti la conoscenza della volont equivale a capire cos in s il soggetto, ma il soggetto <<colui che conosce senza mai essere conosciuto>>,quindi impossibile La conoscenza della cosa in s quindi negata, poich essa <<irrazionale>>(non completamente riconducibile alla ragione ) La manifestazione della volont nella natura S. dice che la cosa in s riscontrabile in tutti gli aspetti della realt fisica Mondo studiato etiologicamente dalla scienza, attraverso una visione causale Per scienza deve ammettere esistenza di forze che rimangono incognite di cui ci si limita solo a constatare le manifestazioni nel mondo fenomenico La scienza necessit quindi di unintegrazione filosofica di fronte allo sconosciuto,serve quindi la metafisica dellimmanenza che coadiuvi la scienza Questunione possibile solo ponendo un assunto:tutte le forze presenti in natura sono la volont Quindi la natura si presenta come un unico complesso fenomeno della volont La molteplicit del mondo non dunque in s, ma risultante dallapplicazione delle forme soggettive di spazio tempo causa. Anche coscienza fenomeno della volont Alla coscienza appartiene intelletto,cio capacit di porre nessi causali tra i fenomeni,e la ragione,facolt di pensiero astratto Il ruolo delle idee

Esse consentono loggettivazione della volont. Mediano unit volont e molteplicit di due manifestazioni Idee intese platonicamente:archetipi e modelli che guidano volont in oggettivazione Volont di vivere e volont di essere Essenza di mondo volont. Ma volont specifica, volont di vivere,volont di affermarsi Quindi volont oggettivata in corpo volont di vivere. Questo viene supportato dalle affezioni prima citate ) Piaceri permettono sopravvivenza individuo ) Dolori servono ad evitare azioni che portano alla morte S. inoltre crede che volont sia oggettivata anche in corpi inanimati. Qui non c volont di vita ma volont di essere <<perch ogni vivere per essenza un soffrire?>> Tramite concetto di volont spiegabile il quesito iniziale di S. Infatti volont caratterizzata da situazione generalizzata di conflittualit Natura a tutti i livelli mostra spettacolo desolante di guerra e sopraffazione S. dice che in mondo c quantit di materia limitata e permanente che tende a cambiare continuamente Tutti i fenomeni per manifestarsi e tutti gli esseri per affermare la loro volont si contendono la materia che per non sufficiente per tutti Vivere quindi per essenza un soffrire perch tutti i viventi tendono a sopraffare gli altri per ottenere pi materia poich vogliono essere Si parla quindi di autofagia della volont poich di fatto la volont divora le proprie oggettivazioni Dalle caratteristiche della volont emerge quindi il famoso pessimismo di S. per cui lesistenza caratterizzata dallonnipresenza del dolore Infatti il dolore nasce dal desiderio di essere, questo desiderio tuttavia si ripresenta incessantemente come se non fosse stato soddisfatto Lestetica di Schopenhauer Tema trattato nel terzo libro del mondo. Arte un ampliamento della propria gnoseologia Arte quindi una forma di conoscenza Luomo comune ha una conoscenza <<utilitaria>>, che non gli fa conoscere le cose in loro stesse ma solo in relazione al suo pensiero soggettivo La conoscenza del genio/artista si rivolge alle idee, una forma superiore di intuizione con cui si coglie lessenza delle cose,la prima oggettivazione della volont Il carattere metafisico dellestetica Valore metafisico in quanto riesce a cogliere, perch essa sa rendere intuitiva lessenza delle cose,oltre il semplice fenomeno Le varie forme darte traducono in modo diverso il contenuto della volont Dallarte si ricava un atteggiamento puramente contemplativo, in cui il soggetto diventa <<limpido occhio del mondo>> Artista permette il momentaneo distacco dal mondo come volont per guardare la bellezza(oggetto di un << piacere disinteressato>>)che per ha anche profonde valenze metafisiche Sia lo spettatore che lartista di fronte allopera darte possono osservare il mondo come spettacolo della volont distaccandosene Ci avviene nel sublime, cio quando godiamo di spettacoli in contrasto con la natura egoistica della nostra volont La funzione catartica dellarte

Funzione catartica,purificatrice,estetica perch con contemplazione riesce a dare sensazione di <<distacco>> momentaneo dalla sofferenza del vivere La musica Forma darte pi alta poich la meno figurativa, la meno collegata alla sensibilit del mondo fenomenico Esprime landamento stesso della volont nell alternanza di ritmo ed armonia la voce della volont essa stessa <<welt>> La tragedia Rappresentazione di un conflitto non reale, ma reso contemplativo attraverso larte si ha il distacco dalla dialettica della volont e si osserva questa stessa dialettica Letica Unetica della liberazione Libert non un concetto positivo. Ma solo<<negazione della necessit,negazione della relazione di causa ed effetto>> Lessere umano non libero, ma si libera,superando i condizionamenti del mondo fenomenico, e approfondendo la propria identit essenziale con la volont metafisica Nella morale per S. si ricomprende leccezionalit della sensazione estetica in una condizione di stabilit e di durata Lazione morale consiste nella scelta del proprio <<carattere intelligibile>> della volont, che volont di vivere Affermazione/negazione della volont:etica ed ascetismo Colui che afferma la vita ) Capisce che lunica realt la volont, accetta di identificarsi con essa attivamente ) Consapevolmente vuole ci che prima in lui la volont voleva inconsciamente Lasceta ) Sa che il mondo volont, ma non accetta il male costitutivo del mondno e nega il proprio assenso alla volont ) Lascetismo non da fraintendere con il suicidio, che per S. da condannare(perch egli vuole togliersi la vita per una vita migliore, ma questo atto rimane comunque un atto di volont) ) Per S. la soluzione ascetica quella razionalmente migliore ) Lascesi si rivela secondo vari gradi Compassione:eliminazione distinzioni tra me a laltro Castit:nega listinto della volont alla procreazione Gradi intermedi di povert volontaria/auto abnegazione/sacrificio Virt:volont di realizzare la giustizia in s e nel rapporto con gli altri Piet:uomo capisce condivisione e sofferenza dolore con altri enti, si decide a partire da azioni che non possano danneggiare La noluntas Con ascesi si ha negazione stessa della volont,quindi ascesi non definibile in positivo,ma solo negativamente Essa noluntas,negazione della volont del mondo,negazione della volont di essere Per luomo il traguardo definitivo la morte, ma bisogna prepararsi attraverso la rinuncia S. divide tra due tipi di nulla: Nihil privativum:nulla relativo a qualcosa Nihil negativum:nulla assoluto,unica cosa concepibile per questo la non concepibilit In mondo esiste solo privativum,perch negativum inconcepibilit, ma per dirlo inconcepibile deve essere messo in relazione con concepibile

La noluntas porta alla nullificazione del mondo in quanto rappresentazione,essendo la prima oggettivazione del mondo La scomparsa della rappresentazione inconoscibile positivamente,poich la conoscenza possibile solo con le forme, che sono rappresentazioni Lunico modo per avvicinarsi alla spiegazione del nulla assoluto nellestasi, in un momento di illuminazione,un momento di unione con dio,al di l della conoscenza

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