Sei sulla pagina 1di 5

VERITA E GIUSTIZIA Introduzione Nellquesto articolo Levinas cerca il rapporto tra la liberta, giustizia, la verit e lethica.

Levinas propone che letica e la filosofia prima. Il soggetto e chiamato di dare un risposa perch e chiamata dalAltri chi ha un alterit irriducibile e sfugge la tematizzazione. 1.La liberta messa in questione Intelletto ha un desiderio dellesteriorit. Il desiderio dintelletto si muova nel Discorso, non nella conoscenza oggettiva. Conoscere analogicamente giustificare. La verit inseparabile dallintelligibilit del fatto. Il fatto un ostacolo della nostra spontaneit nel senso che la spontaneit si mette in questione e che sospende attivit spontanei. Il fatto cerca una giustificazione teoria. Il sapere come il sapere del fatto diventa una critica, se si mette in questione. La liberta si mette in questione la sua limitazione non la sua spontaneit. Levinas dice, se mi fosse stato possibile aver scelto liberamente la mia esistenza, tutto sarebbe giustificato.1 La critica della spontaneit e generata dalla coscienza dello scacco, che e gi teoretica. Nel mio confronto con gli altri, il posto centrale occupato dallio e sradicato. Gli altri non sono fatto ne un ostacolo. La giustizia e l ordine prende la mira al pi completo esercizio della spontaneit, conciliando la mia liberta con la liberta degli altri.2 La critica della spontaneit precede la verit, ma non e una verit del fatto. la coscienza originaria della mia immoralit, non e la mia subordinazione al fatto ma ad Altri, al Infinito.3 Lidea di totalit e teoretica e ldea di infinito e morale. Nella coscienza morale, la liberta si scopre vergogna perch la liberta un usurpatore e omicida nel suo esercizio.4 Per capire limperfezione bisogna avere ldea del perfetto. Ldea del perfetto e un desiderio per linfinito5. Nel desiderio e discorso laltri si presenta come interlocutore. Dalla sua esistenza giustificata mi sento come lAltro dellAltro e mi sento la mia liberta come arbitraria e violenta. La moralit comincia quando la liberta che pu vergognarsi, si sente violenta. 2.Linvestitura della liberta o la critica Levinas dice, Lesistenza in realt non e condannata alla liberta ma e investita come liberta.6 Il sapere significa risalire al di qua della liberta. Il sapere
1 2

Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 82 Sibel Kibar riassume il discorso sulla giustizia, Thus justice cant be sought within the discourse of rights and responsibilities. Justice must be originated in the other-oriented ethics Sibel Kibar, There are no Scale of Justic in Levinas, in Volkan Celebi, ed., Reflections on LEVINAS,490. 3 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 83 4 Bettina Bergo osserva (che per Levinas), freedom is not by itself a force for good or evil. Bettina Bergo, Levinas Between Ethics and Politics. For the Beauty that Adorns the Earth, 32 5 Levinas scrive nel suo libro, Scoprire lesitenza con Husserl e Heidegger, Linfinito non e dunque il correlato dellidea di infinito, come se ldea fosse un intenzionalit che ha termine nel proprio oggetto Emmanuel Levinas, Scoprire lesitenza con Husserl e Heidegger, 226 6 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 84

non consiste nel movimento verso a un oggetto, ma consiste nella ricerca al di qua della propria condizione. Lessenza del sapere consiste nel potersi mettere in questione, non e nel ricerca della conoscenza oggettiva. Levinas non nega che il sapere ha il mondo come la sua oggetto. Conoscere non pu ridursi alla conoscenza come un atto verso il suo oggetto intenzionate. In quel senso conoscere la conoscenza e una psicologia che cerca il principio o causa del origine della conoscenza. Il problema della fondazione della conoscenza che e identificata con una conoscenza oggettiva della conoscenza si ridurrebbe alla regressione all infinito. La ricerca per la fondazione della conoscenza arriva in un punto che la liberta e fondato solo su se stessa. Levinas scrive, il sapere la cui essenza e critica non puo ridursi alla conoscenza oggettiva. Essa porta verso Altri.7 La conoscenza del cogito, in cui la conoscenza e conosciuto coincidano, e una esperienza del presente senza condizione. Conoscenza del cogito e diverso dal conoscenza oggettivo. Il cogito resta anteriore di tutta la conoscenza. Il cogito che viene del Altri, risveglia nella conoscenza di dubbio che presuppone ldea del Perfetto. Il sapere del cogito si fonda sull Altro o sullidea delinfinito o del Perfetto.8 Lincertezza della liberta e il suo giustificazione si resta sul sapere che mette in discussione la propria condizione. Questa messa in discussione della condizione (di sapere) e la giustificazione (della liberta) vengano dal Altri che sfugge alla tematizzazione.9 La tematizzazione non si fonde il sapere e la liberta. Nella coscienza morale della ingiustizia lAltro si presenta come Altri. LAltri chi e metafisico ha una superiorit alla sua liberta. Ma lAltri chi e libero come me, non e trascendente.10 Quando lAltri mi misura, movimento della tematizzazione si rovescia. Il soggetto si rappresenta, si conosce e si possiede. Il soggetto e per s. Il soggetto estende la sua identit al altri. Questo e il imperialismo del Medesimo. Altri si mette in questione la liberta e si impone una esigenza morale che domina la liberta. Il soggetto non si pu esercitare la suo potere sul Altri e quindi trova un superiorit del Altri.11 Da Spinoza ad Hegel, le giustificazione della liberta e situata sul un ragione impersonale, non e sul opposizione del io e non-io. La liberta e ridotta al riflesso di un ordine universale. Il ordine universale si fonda e si giustifica da solo. La liberta dissolverebbe nella totalit attraverso il sapere in cui la liberta denuncia la sua contingenza. La relazione tra Medesimo e lAltro si riduce ad una relazione impersonale in un ordine universale. Levinas dice, La filosofia stessa si identifica
7 8

Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 85 Levinas ricorda che lAltro in Cartesio e Dio chi ha fondato ldea del infinito nell anima. Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 85. 9 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 85. 10 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 86. 11 Adriaan Peperzak riassume la obbligazione morale del cogito alla presenza delAltri, The way the other imposes its enigmatic irreducibility and nonrelativity or absoluteness is by means of commandand a prohibition: You are not allowed to kill me; you must accord me a place under the sun and everything that is necessary to live a truly human life Adriaan Peperzak, To the Other. An Introduction to the Philosophy of Emmanuel Levinas, 22

con la sostituzione di idee alle persone, del tema allinterlocutore, dellinteriorit del rapporto logico allesteriorit dellinterpellazione.12 La liberta cessa di mantenere la sua arbitrariet. Gli enti si riduce al concetto, idea o essere. Ldea o concetto e Neutro. LAltri sfugge la Tematizzazione e concettualizzazione d Altri. Per sfuggire dalla dissoluzione di liberta al Neutro, si porre il sapere come un accoglienza del Altri.13 Letica per Levinas non e una opera del un io chi e impersonale, universale e ipotetico. La filosofia tradizionale cercava in s il fondamento di s. Levinas pensa diverso dal questo tradizione. Il sapere e il esistere verso alAltro. Il sapere si mette in questione la sua condizione alla presenza delAltri che e eteronomia privilegiata. Il desiderio del altro non e una negazione del sapere. Il sapere e un articolazione del questo desiderio. Levinas dice, La metafisica non consiste quindi nel rivolgere la propria attenzione al per se dellio, per cercarvi il terreno solido di un accesso assoluto allessere. Il suo ultimo passo non continua nel conosci te stesso.14 Lateismo del io sconfitte della sua partecipazione allessere. Lateismo del io e un segno della possibilit di cercarsi una giustificazione. Larbitrariet della liberta costituisce lateismo. La meraviglia della creazione consiste nel un essere capace di ricevere una rivelazione ed il miracolo della creazione consiste nel un essere morale. La ricerca della verit sempre riportava alla liberta individuale. Levinas oppone la visione del Heidegger che subordina la relazione con Altri allontologia.15 Per Levinas laccesso originale ad Altri e al di la di ontologia. Nell esperienza del ingiustizia e nellinvocazione al giustizia laccesso delAltri e scoperto. Lesistenza del Altri ci concerne non per la sua partecipazione allessere, non per il suo potere o liberta non la sua differenza dell attribuiti16 L Altro non e quello che bisogna dominare. L Altro e un ente assolute e indipendente da noi. Accoglienza delaltri e fuori delle dicotomie come della priori e della posteriori, dellattivit e del passivit. Levinas oppone che la filosofia non e un ricerca dell oggettivit. Lui sostituisce la conoscenza oggettiva delAltri con Laccoglienza delAltri. La giustizia e la trascendenza per eccellenza e condizione del sapere. La giustizia e lAltri non e una noesi correlativa ad un noema17.

12 13

Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 87 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita , 87 14 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita ,87 15 Simon Critchley capitola la critica del Levinas sulontologia del Heidegger, Levinas claims that Daseins understanding of Being presupposes an ethical relation with the other human being, that being to whom I speakand to whom I am obliged before being comprehended.Fundamental ontology is fundamentally ethical. Simon Critchley and Robert Bernasconi (eds.), The Cambridge Companion to Levinas. 10, 16 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita, 88 17 Noeses e noemata sono idee da Husserl. Noeses significa atto intenzionale e noemata e oggetto intenzionale. Simon Critchley and Robert Bernasconi (eds.), The Cambridge Companion to Levinas ,15

3. La Verit presuppone la giustizia L io separato che non partecipa pi alessere ha una liberta spontanea che non cerca giustificazione. Questo lessere ha la destino di Gige.18 La verit e correlativa della liberta. a) Lanarchia dello spettacolo: lo spirito maligno Il mondo assolutamente silenzioso sarebbe an-archico, se non scopre tramite la parola. Il mondo silenzioso viene dal Altri. Al primo contatto Il fenomeno diventerebbe un apparenza. Nel degradazione di fenomeno come apparenza si mantiene lequivoco sempre rinnovato. Lapparenza sar nel sospetto del un spirito maligno che rimane dietro le cose che manifestarsi per davvero. Dall questo illusorio il soggetto dubita. La possibilit del dubbio universale e costitutiva del apparizione19. Lequivoco non consiste nel confusione tra due nozione o sostanze o tra lessere e un niente. Lapparenza non e un in s, non e lessere, non e un niente. Il dubbio che deriva dal questo equivoco cerca la sincerit di ci che appare. Lapparizione silenzioso si mentisse una menzogna20 Il silenzio che e inverso del linguaggio non e semplicemente lassenza della paraola. Il silenzio e la presenza di un interlocutore chi da un segno ma rifiuta di dare un interpretazione. La parola ci porta un assistenza dalAltri per capire i segni. Levinas scrive, Lo spettacolo del mondo silenzioso dei fatti e stregato: ogni fenomeno maschera, mistifica allinfinito, rendendo lattualit impossibile b) Lespressione e il principio Presentazione d Altri a me sorpassa lapparizione. Il mondo e il dato nel espressione delAltri come un insegnamento originario. Laltro chi e il presupposta da ogni prova non potrebbe essere dedotto dagli oggetti e il fenomeno non potrebbe essere dedotto da esso. Un segno segnala un parlatore e la donazione rinvia al donatore.21 La relazione con interlocutore e presupposto necessariamente perch un dato appaia come un segno. C) Il cogito e LAltri. Per Cartesio il cogito e la certezza prima, ma e fondata sull esistenza di Dio. Il cogito dubitante e la evidenza. Cartesio entra in una movimento della negazione infinita, una movimento verso labisso. Il soggetto ateo ha stesso movimento della negazione. Il soggetto chi nega infinitamente non mai arriva in una affermazione della certezza. Levinas si conclude che il cogito dubitante e inabile di produrre un affermazione ma invece lAltri che pu dire s ci porta laffermazione.
Gige e una caratare mitologica. Nel libro di Plato, Libro V della Repubblica, Glaucone narra questo mito. Glaucone vuole che difendere ( contro di Socrate chi afferma che uomo sceglie sempre di fare il bene. Se un uomo fa il male e solo per via di un errore) che tutti preferirono l ingiustizia alla giustizia. 19 Levinas fa riferimento al Cartesio chi ha spiegato la possibilit del dubbio universale e il spirito maligno. Per Levinas Husserl chi dice della auto-presentazione delle cose, ha anche spiegato dell incompiutezza essenziale di auto-presentazione. Quindi ce sempre la possibilit dell esplosione della sintesi dei aspetti. 20 Levinas scrive, La menzogna dello spirito maligno non e una parola opposta alla parola veritiera. La menzogna dello spirito maligno e al di la di qualsiasi menzogna. Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita , 90-91 21 Emmanuel Levinas, Totalita e Infinita ,91-92
18

BIBLIOGRAPHIA 1. Levinas, Emmanuel, Totalita e Infinita, Adriana DellAsta trs., Milano 1980. 2. Levinas, Emmanuel., Scoprire lesitenza con Husserl e Heidegger, Milano1998. 3. Levinas, Emmanuel, The Levinas Reader, Sean Hand.,ed, Oxford 1989 4. Celebi, Volkan ed., Reflections on LEVINAS, MonoKL International No.VIIIIX 2010. 5. Bergo Bettina, Levinas Between Ethics and Politics. For the Beauty that Adorns the Earth, Netherlands 1999. 6. Peperzak Adriaan, To the Other. An Introduction to the Philosophy of Emmanuel Levinas, Indiana 1992. 7. G. Ferretti, La filosofia di Lvinas. Alterit e trascendenza, Torino 1996. 8. Katz Claire & Lara Trout, Emmanuel Levinas. Critical Assessment of Leading Philosophers, Beyond Levinas Vol.4, London and New York 2005 9. Morgan, michael l. Discovering Levinas, Cambridge 2007 10.Critchley, Simon and Bernasconi, Robert (eds.), The Cambridge Companion to Levinas. Cambridge, UK: Cambridge University Press.2004

Potrebbero piacerti anche