Sei sulla pagina 1di 5

PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VARESE * * *

In data 09.11.2011 il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, nominava Senatore a vita il professor Mario Monti; il conferente decreto veniva firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi. Il 12.11.2011 Silvio Berlusconi si dimetteva. Il 13.11.2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affidava l'incarico a Mario Monti il quale accettava ed apriva la fase di consultazioni. Il 16.11.2011 il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, procedeva alla nomina del sessantunesimo Governo della Repubblica Italiana. Il 17.11.2011 un nuovo Governo presieduto da Mario Monti otteneva la fiducia al Senato con 281 s, 25 no e nessun astenuto, quindi il 18.11.2011 alla Camera con 556 s, 61 no e nessun astenuto. E' formata opinione che nella cos sintenticamente riassunta concatenazione di eventi siano rappresentati e racchiusi comportamenti, a vario e diversificato ma concorrente titolo, configuranti violazioni del dettato costituzionale nonch di Legge penale. * * *

Va a tal riguardo considerato che la evidenziata designazione di Mario Monti da parte di Giorgio Napolitano ebbe luogo con un Governo in carica, neppure sfiduciato e che ricevette il simultaneo, fondamentale, gradimento di leader ed organismi stranieri. Ci, salvo errore, non si era mai visto. Furono, presto ed in varia sede, sollevate perplessit (non per, a quanto consta, formalizzate) ed il Presidente della Repubblica prese chiara posizione in proposito (nell'occasione di suo ufficiale incontro con le alte Cariche dello Stato) per difendere quanto posto in atto, esprimendo che la nascita del governo Monti non aveva provocato alcuno strappo costituzionale e definendo leggerezza l'argomentare di sospensione della democrazia. I fatti ed il tema hanno fortemente colpito la pubblica opinione ed hanno impegnato qualificati opinionisti, non solamente in Italia , poich appariva sconcertantemente evidenziato (alla luce dei fatti quali diffusamente conosciuti) come: - fosse stato ufficiosamente designato un premier non eletto, con un Governo ancora in carica e neppure sfiduciato; - dovere del Presidente della Repubblica non fosse quello di verificare il simultaneo gradimento di leader ed organismi stranieri prima ancora che italiani ; - dovere del presidente della Repubblica non fosse quello di evitare le urne a tutti i costi, come altre nazioni infatti non hanno evitato e come democrazia imporrebbe;

- dovere del Presidente della Repubblica non fosse quello di anteporre alla fiducia del Parlamento quella della Banca Centrale e del Fondo Monetario; - dovere del Presidente della Repubblica non fosse quello di, in una democrazia fondata sui partiti, fare un governo senza partiti; - dovere delle Istituzioni fosse invece, con particolare e specifico riferimento al Presidente della Repubblica, quello di rappresentativamente operare per la preservazione dell'unit nazionale, difendendone radici e valori posti dalla Costituzione, per tutelare la certezza delle regole quale fondamento della democrazia sostanziale; - non risultasse conciliabile con la Costituzione il fatto che il Governo Monti fosse nato fuori dal Parlamento e senza che l'Organo politico, deputato a rappresentare la volont degli Italiani, potesse preventivamente esprimersi; - il nuovo esecutivo, nella sostanza, apparisse esser stato imposto alle Camere a cose ormai fatte, dopo che i partiti erano stati esautorati di ogni decisione e le Istituzioni piegate alle ragioni di una strumentalizzata emergenza; - Mario Monti ed i suoi Ministri non apparissero rispondere al Parlamento Italiano, come invece prevede la Costituzione, ma a qualcun altro; - Mario Monti avesse (cos stato diffuso da organi d'informazione), all'insaputa dell'intero Parlamento, comunicato a Francia e Germania (Presidente Nicolas Sarkozy e Cancelliere Angela Merkel) quali tasse e e

riforme egli intendesse varare, ricevendone approvazione e rilasciando impegno d'una diligente esecuzione dei compiti in Italia. E' convinzione che ci rappresenti perdita di sovranit nazionale, che sia altamente illegale assoggettare la Repubblica Italiana a potenze straniere da parte delle Istituzioni italiane, che non possa e pertanto non debba esser democraticamente tollerata la pretesa di considerare aperto un Parlamento che invece di fatto appare chiuso, che a conseguenza di quanto dianzi richiamato la sovranit in Italia - da tempo ed anche in queste ore - non sia esercitata nelle forme e nei limiti della Costituzione secondo il precetto posto dall'art.1, che non possa ritenersi posto in essere in attuazione della Costituzione il fatto che il Presidente della Repubblica, nominando a sorpresa Mario Monti quale Senatore a vita, lo abbia di un colpo trasformato in un politico, non essendo esso Presidente della Repubblica un sovrano datosi che in Italia, secondo Costituzione, la sovranit appartiene al popolo. A sensi di Costituzione il Presidente della Repubblica responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni laddove essi atti configurino alto tradimento od attentato alla Costituzione stessa (art. 90 Cost.), mentre perseguito secondo il Codice Penale chiunque impedisca in tutto od in parte l'esercizio di un diritto politico (art.294 C. P.). L'attentato alla Costituzione consiste, sostanzialmente, nel sovvertimento delle Istituzioni costituzionali in violazione della Carta Fondamentale. L'alto tradimento si realizza attraverso qualificata manifestazione di slealt che integri violazione di fedelt alla Repubblica in accordo con entit

straniera. Ci che avvenuto, attualmente in atto ed appare pervicacemente condotto ad ulteriori effetti, realizza, ad opinione di chi espone, perpetrazione della massima violazione costituzionale ad opera del Presidente della Repubblica in carica mentre, peraltro, l'antigiuridica collaborazione prestata dall'ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nonch da Mario Monti configurano attivit concursuale e specifica violazione del Codice Penale positivo, Legge cui essi (Silvio Berlusconi e Mario Monti) sono sottoposti. Poich si ritene che le vicende di riferimento si pongano in contrasto con i cardini della Costituzione, richiamatine esemplificativamente gli artt. 1, 48, 54, 90, 91, 96 nonch l'art.294 del Codice Penale, viene qui formalmente formato e versato esposto-denuncia per quanto dianzi riferito, affinch vengano attivate le iniziative, previste e prescritte, per dar corso all'accertamento delle responsabilit ed alle sanzioni di Legge riferitamente a tutti gli illeciti ravvisabili. Si esprime la volont di ricevere informazione circa eventuale iniziativa archiviatoria.

Potrebbero piacerti anche