Sei sulla pagina 1di 76

08 - MAGGIO/GIUGNO 2012

INTERVISTA COL DUO ROCK CHE HA CONQUISTATO LITALIA E NON SOLO

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION


THE IMPELLERS FUOCO NEGLI OCCHI RIVEROCK FESTIVAL COVER & COVER

JUNKS

ABBIAMO INTERVISTATO I BUD SPENCER BLUES EXPLOSION, REDUCI DALLINTERNATIONAL BLUES CHALLENGE DI MEMPHIS,

Sommario
Foto copertina: ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBI

PAG. 10

BREAK 04 FEELGOOD 24 COVER & COVER 40 JAM IT 44 BRAND NEW 62 NON SOLO MUSICA 66

REDAZIONE
Testi
Andrea Colangelo, Gaetano Grilli, Jada Parolini, Agostino Silvestri, Ilaria Abruscia, Dimitri Prepio, Maurizio Placentino, Rosibetti Rubino, Fabio de Palma, Davide Monz, Valerio Pappalardo, Giuseppe Di Furia, Filippo DErrico.

Art Director
Filippo DErrico

2 JUNKS Maggio Giugno 2012

JUNKS

COVER
Direttamente dal Regno Unito, unesclusiva intervista alla funk band The Impellers che ci si presentano a 360/ Pag. 30 Abbiamo fatto 4 chiacchiere con la formazione rap italo-belga Fuoco negli Occhi, da poco uscita con il suo nuovo album / Pag. 50

&COVER

In questo nuovo numero scorprirete Cover & Cover, la nuova rubrica che, attraverso unattenta analisi, fonde musica e design / Pag. 40

Editoriale

di ANDREA COLANGELO ari Junkerz, come avrete notato dalla copertina abbiamo apportato dei cambiamenti a questo nuovo numero, non di contenuto ma di immagine. In particolare, siamo orgogliosi del restyling del marchio che, grazie a Filippo DErrico (Art Director del gruppo) diventato la figata che tutti potete ammirare. Siamo gi arrivati a maggio, e noi di Junks approfittiamo per ricordare che, tra qualche giorno, si celebrer lanniversario della strage di Capaci, avvenuta 20 anni fa. In molti ricorderanno questo tragico avvenimento della storia della nostra nazione, ma questo non mi esonera dal non parlarne. Il 23/05/1992, a Capaci, moriva sotto la brutalit di 500 kg di tritolo non solo un uomo, ma anche un sogno e la speranza di un Italia migliore. Prima del 1986 la Mafia non esisteva, o almeno era quello che ci raccontava, sminuendola, la classe dirigente dellepoca: tutte favole, ci dicevano. Poi, dopo il maxiprocesso, tutto cambiato: improvvisamente la Mafia esisteva, ed era l sotto gli occhi di tutti. Le organizzazioni criminali in Italia si sa, sono tante; vero,

sono nate tutte al Sud, ma da un Sud (ricordiamolo sempre) abbandonato dallo Stato (chi altri avrebbe potuto creare un antistato?). Chi pensa che la mafia si trovi recintata solo gi al Meridione (come messa in fondo ad un paese senza problemi), non ha nessun contatto con la realt. I dossier sul controllo che hanno attualmente Camorra e Ndrangheta in tutto il nord Italia ( ovvio che si va a rubare dove c qualcosa da rubare) sono numerosi. Oggi non si usano pi le bombe; lattacco pi infido, pi potente e molto meno visibile. Il controllo politico ed economico non immediatamente evidente, ma ci rende schiavi. Non rendiamo queste morti inutili, non lasciamo che tutto cada in quel dimenticatoio che la storia, cerchiamo di tenerlo sempre a mente: la Mafia non morta! ancora guerra aperta! Il magistrato Gianni Falcone il capofila di quella lunghissima lista di persone ammazzate dalla Mafia. Questi uomini e queste donne sono morte non solo per combattere la Mafia, ma per proteggere tutti noi.

Maggio Giugno 2012 JUNKS 3

Non solo musica

ROCK

4 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

Illustrazione BERNARDO ANICHINI

Maggio Giugno 2012 JUNKS 5

BREAK

BREAK

SUBSONICA
Istantanee Tour

6 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

foto di PASQUALE MODICA

Il cielo su Torino sembra ridere al tuo fianco. Tu sei come me.


26 aprile 2012: SubsOnicA live a Torino, Istantanee Tour. Per una che non ha la fortuna di vivere l, (ri)trovarsi nella citt-culla della band un sogno. Per una che, data let, si persa i live iniziali del gruppo, la possibilit di assistere ad un revival dei vecchi tempi molto pi di un sogno. Ovviamente, la scelta parterre stata la scelta migliore, cos come la conquista della transenna, anche se laterale. Entro nel Palaolimpico per le 19.00, do unocchiata ai vari stand con maglie vintage e il libro appena sfornato X15, 15 racconti per 15 scrittori ispirati da 15 testi dei Subsonica in occasione dei 15 anni dalluscita del loro primo album. Mi dirigo sotto al palco e, guardandomi intorno, rimango a bocca aperta di fronte allimmensit della struttura che ospiter la festa. Io sono l, finalmente, e non riesco a crederci. Lattesa di un gruppo generalmente stanca; per me invece loccasione per far salire la mia gioia sempre di pi fino a farla esplodere al momento giusto, quando la giostra parte. Vedere un luogo riempirsi di persone che condividono la stessa passione unemozione fortissima; ho lo stomaco chiuso e il cuore a mille, come quando aspetto qualcuno di importante. Questo ci che amo di pi dei concerti: sentirsi parte di qualcosa, di una grande, gigantesca famiglia. Deve essere una bella sensazione pure per Samuel e soci guardare come le cose sono cresciute, da allora ad oggi. Alle 21.30 parte tutto. Come se apre la parte vecchia scaletta ed una botta allo

Maggio Giugno 2012 JUNKS 7

foto di MARIA GABRIELLA CIN BREAK

stomaco strepitosa. Segue Cose che non ho + Daitarn 3 con cui ci si comincia a scaldare, Istantanee, Onde quadre che esplode nel ritornello E sugli spigoli, che noi giochiamo con la pelle sugli spigoli... laspettav(am)o da una vita questa canzone, e poterla sentire live davvero una goduria. Poi la volta di Radioestensioni, Giungla nord che acquieta tutti, e Per unora damore, che Samuel interpreta in maniera divina. Prima pausa. La tela-cover

del primo album sonico che fa da sfondo al palco avanza e partono acustiche Funkstar e Tutti i miei sbagli. La calma apparente perch stanno per arrivare a raffica Ratto, Aurora sogna, Depre, Liberi tutti, Il diluvio con tanto di tutti gi per terra e salto pazzesco delloceano di folla che siamo Lerrore, Tu menti, Colpo di pistola... Siamo ununica voce che grida a memoria ogni singola parola, un unico corpo che freme e balla senza fermarsi mai, un unico cuore che pompa e si riempie e sputa energia tutto intorno. quellenergia che si crea che mi fa chiedere silenziosamente ancora... che non finisca mai tutto questo. E la festa, in effetti, continua con Istrice, e con Il cielo su Torino, che s, ho avuto la fortuna di ascoltare varie volte, ma la prima volta che lascolto proprio a casa loro. Si ritorna a sudare con La glaciazione, Discolabirinto, Nuvole rapide, Nuova ossessione, Up patriots to arms, Tutti i miei sbagli. Preso blu fa riprendere il fiato prima dellironica e travolgente Benzina Ogoshi. Nicotina Groove chiude unincredibile festa di compleanno che per, in fondo, non si chiude. Un paradosso? No, perch la festa continua. Continua e continuer ovunque saremo, in tutti noi che abbiamo fatto nostre la musica, le parole e relative sfumature di un gruppo che SA parlare di cose vere e SA smuovere le emozioni delle persone. Siamo tutti pezzi di un unico puzzle, ununica voce, un unico corpo, un unico cuore, anche se a fine festa ognuno torna per la propria strada.
Ilaria Abruscia

8 JUNKS Maggio Giugno 2012

foto di MARCO COMETTO BREAK

foto di NICOL CATALANO

Maggio Giugno 2012 JUNKS 9

BREAK

BUD SPENCER BLUES EXPLOSION


Dio odia i tristi

10 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

a cura di ANDREA COLANGELO foto di ILARIA MAGLIOCCHETTI LOMBI

BSBE: Adriano Viterbini alla chitarra e Cesare Petulicchio alla batteria. Il loro primo lavoro nel 2007: Happy. Nel 2009 il secondo album Bud Spencer Blues Explosion, il successo riscosso al concertone del primo maggio a Roma e il via ad un tour che li ha portati in giro per gli Stati Uniti. Nel 2011 lalbum della maturit Do it (acronimo di Dio odia i tristi) e linizio di un secondo tour che li ha portati prima in giro per lItalia poi a Memphis. Ora sono impegnati in un mini-tour europeo e poi, in estate, il ritorno in patria. Non si fermano mai; suonano, suonano, suonano e suonano. Li abbiamo presi al volo per scambiare due chiacchiere.
Junks - Volevo iniziare questa intervista chiedendovi come vi siete conosciuti e quando avete deciso di iniziare a suonare insieme. Come sono nati i Bud Spencer Blues Explosion? Adriano - Io e Cesare abbiamo cominciato a suonare insieme nel 2007. Poco prima ero stato negli Stati Uniti e per caso ascoltai i Black Keys in un locale. Tornato in Italia contattai immediatamente Cesare (che conoscevo grazie ad amicizie in comune) e gli proposi di vederci per fare un p di alternativeblues in due. Cominciammo a provare nella sala prove di un gruppo hardcore di mio fratello, nei momenti in cui la sala era libera... jammavamo per ore. Junks - Il vostro nome deriva dai Joe Spencer Blues Explosion (band alternative rock di New York). Ascoltandovi, si percepiscono tantissime influenze: blues, rock, grunge, rock elettronico; passate dagli Zeppelin agli LCD Soundsystem, tenendo un occhio sui Verdena e Hendrix. Il vostro un blues bello sporco e organico, parte di un evoluzione musicale che inizia dagli anni 60 e arriva fino ad oggi. Il vostro si pu considerare un blues moderno?

Maggio Giugno 2012 JUNKS 11

BREAK

In Italia spesso si tende ad essere troppo seri, politicizzati, un po pesanti; per noi, musica deve essere gioia e divertimento.
Cesare - sempre molto difficile per noi definire il nostro genere. Entrambi abbiamo suonato con gli artisti pi vari, e questo ci ha dato la possibilit di crescere come individui e come gruppo. Sicuramente le nostre radici affondano nel blues, un genere che da sempre si presta ad essere contaminato.

di un pezzo icona dellelettronica. Da quella esibizione, il pubblico e la critica hanno iniziato a guardarvi con occhi diversi. Oggi, secondo voi, quanto contano i live per una band? Adriano - Il primo maggio 2009 fu per noi un giorno fondamentale: riuscimmo a suonare davanti a tanta gente ed in tv nel nostro modo impro-jam. Allepoca, le esibizioni live erano fondamentali per arrivare al cuore dei Bud, per capire a fondo il nostro progetto. pian piano stiamo maturando personalit anche su disco; ma un percorso diverso, e stiamo ancora studiando. I live per una band sono un elemento essenziale: grazie ad essi che si matura il sound e si stabilisce un contatto con il pubblico.

Junks - La prima volta che vi ho sentiti stato al concertone del primo maggio 2009 a Roma. Quando avete suonato Hey Boy, Hey Girl dei Chemical Brothers stato incredibile! Siete partiti dal Delta del Mississipi per approdare in club underground del terzo millennio, dove, anacronisticamente, avete fatto una cover rock

Junks - Il vostro ultimo album, Do it, decisamente uno dei pi bei lavori del 2011, una specie di inno al muoversi, al fare e al non piangersi addosso. Come mai questa scelta del titolo? solo un consiglio per chi vuole vivere suonando? Adriano Grazie! Per noi, Do It significa poche parole ma fatti. un po la nostra filosofia di vita (oltre che essere lacronimo di Dio Odia I Tristi, come gi citato, ndr). una spinta

12 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

allottimismo: in Italia spesso si tende ad essere troppo seri, politicizzati, un po pesanti; per noi, musica deve essere gioia e divertimento. Junks - Voi avete, prima ancora della tecnica, la capacit, le palle e lo spirito giusto per incarnare lenergia rock nella sua essenza; non vi sparate pose da rockers maledetti, non giocate a fare le star, anche se ve lo potreste tranquillamente permettere. per questo che piacete cos tanto? Cesare - Sinceramente ho trovato sempre un po ridicolo latteggiarsi a rockers maledetti in Italia. Anche i pi grandi sono lontanissimi da essere paragonati alle vere icone del rock. Bho, riguardo noi forse se fossimo diventati Bud a ventanni sarebbe stato diverso, o forse noPenso che comunque la nostra atti-

tudine di libert totale sul palco sia una nelle cose pi rock che esista in Italia. Ecco, ho fatto una dichiarazione da rocker! (ride) Junks - Io ho un certo debole per i duo: Simon & Garfunkel, White Stripes, Black Keys. Penso che sia un rapporto molto pi forte a differenza di band normali con quattro o pi elementi: due sole persone che suonano insieme devono essere in totale simbiosi per creare qualcosa di cos potente. In Do It, per, ci sono collaborazioni con Dj Mike e Stefano Tavernese (mandolinista blues). Perch? Pensate sia un limite il vostro tipo di formazione a due? Adriano - Il duo per noi sinonimo di completa libert, veicolo di massima espressione. come se quando salissimo sul palco, in real-

Maggio Giugno 2012 JUNKS 13

BREAK

t, salissimo su una macchina veloce e sicura che si butta da una montagna. Junks - Lultima volta che vi ho visti stato allUrban club di Perugia. Il giorno dopo siete partiti per Memphis allInternational Blues Challange (sottolineo il fatto che eravate lunico gruppo italiano a partecipare). Che esperienza stata? Cesare - stata unesperienza incredibile! Sia musicale

che di vita. Oltre Memphis e Nashville abbiamo girato tanto per tutto il Mississippi, fermandoci in paesini sperduti e jammando di notte con i veri bluesman. Agricoltori di giorno, musicisti pazzeschi di notte. Abbiamo conosciuto la vera America, molto diversa da quella che vediamo in tv, tanto pi colpita dalla crisi e dove il razzismo ancora tanto presente. Forse per questo che l gi il

blues ancora vivo e vegeto. Quando il blues morir vorr dire che non ci saranno pi problemi da risolvere e sinceramente vedo quel giorno ancora molto lontano. Junks - In programma cera anche la visita alla Thirdman Records di Jack White a Nashville. Avete in programma di registrare un album nella patria del Blues?

14 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

Adriano - In realt torneremo negli Stati Uniti per un Tour; non abbiamo in programma di registrare dischi li. Vorremmo, invece, fondare un nostro studio di registrazione e lavorarci a Roma. Junks Tornando al Blues: una musica che nasce da un dolore grande, quello di uomini e di donne in schiavit. Allinizio del 900 conquista il mondo e diventa il pap della musica contemporanea. Se oggi, a distanza di un secolo, questa musica continua a suonare e ad affascinare perch tocca le corde pi profonde dellanimo umano e riporta alle origini pi remote, cosa che nessun altro genere musicale riesce a fare? Cesare - Il blues istintivit allo stato puro. come se tutti avessimo dentro una sorta di ghiandola che, se stimolata, ci fa viaggiare. Anestetizza dolori. Non importa se sei esecutore o spettato-

re. Da ateo quale sono non avrei mai immaginato di avere questa illuminazione in una chiesa. Eravamo a Como, una piccola cittadina del Mississippi. Junks In questi giorni siete impegnati in un mini-tour europeo: Bruxelles, Parigi, Lucerna e Londra. Perch avete deciso di vivere questa esperienza? Cesare - Era tanto tempo che cercavamo di fare date in Europa, ma sempre molto difficile per noi Italiani. Diciamo che il fatto di non cantare in inglese sempre stato un problema per la distribuzione dei dischi e di conseguenza per lorganizzazione di un tour nel resto dEuropa. Cosa che invece non accade in America.

Quindi avere la possibilit di fare questi concerti per noi molto importante e una bella soddisfazione. Junks - Altri progetti futuri? Io ho sentito parlare di un dvd live: vero? Adriano - In estate regaleremo DVD, live, concerti... e tante altre sorprese! Junks - Siamo arrivati alla fine di questa nostra chiacchierata, volevo dirvi ancora grazie per la vostra disponibilit ! Un saluto ai lettori di Junks Magazine?

BUD: Che la forza sia con voi!

MORE INFOS
WEB// http://www.bsbemusic.com/ FACEBOOK// www.facebook.com/BudSpencerBluesExplosion

Maggio Giugno 2012 JUNKS 15

BREAK

Dopo I milanesi ammazzano il sabato e la sporadica apparizione sanremese, alla notizia delluscita del nuovo album degli Afterhours ho temuto la pi completa delusione. Una volta arrivato nelle mie mani, Padania mi ha comportato giorni e giorni di ascolti ininterrotti e sempre pi perplessi. Alla fine, ho deciso che un album troppo complesso per darne una visione dinsieme. un album che va preso traccia per traccia, pillola per pillola, perla per perla. E cos ho deciso di parlarne.

QUELLO CHE NON C IN PADANIA

16 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

etamorfosi: traccia di apertura. Manuel Agnelli sembra aver preso lezioni da Demetrio Stratos, gli arrangiamenti sono cupi, i violini splendidi. Nel complesso per ha un non so che di fastidioso, risultato credo attribuibile ai vocalizzi di Agnelli. Terra di Nessuno: Non avrebbe stupito ascoltare questa canzone in qualche vecchio album. Niente di nuovo allorizzonte. Rispettabile, ma aspettabile, ecco. Riecheggia Bye bye Bombay, senza per raggiungerne la qualit del testo. La tempesta in arrivo: Ho avuto paura appena uscita, ma dopo un paio di ascolti, un singolo stimabile. Orecchiabile, ma duro. Il ritorno di Xabier evidentissimo, insieme a quello del rock nudo e crudo. Grazie a Dio. Costruire per distruggere: Strana. Suoni e coretti iniziali che sfiorano lodioso oltre che linutile. Poi, ci si fa lorecchio. Il testo complesso, a volte un po fuori metrica, ma Manuel pu permettersi un sacco di cose con la voce che si ritrova. Fosforo e blu: Ecco Xabier che torna in una delle tracce pi arrabbiate di Padania. Pare essere tornati ai tempi di Ossigeno e della Sinfonia dei Topi. Un mix di grezzume, nel senso buono, e maturit del suono. 2 minuti e 11, di La-

sciamileccareladrenalina memoria, di rabbia. Perch se non ti ammazza, rinforza. Padania: Titolo terribile. A prescindere dallopinabilit del concetto alle spalle, proprio brutto a sentirsi. Detto ci, la ballata non male. Uno dei pezzi pi tranquilli, ottimo testo, ottimi arrangiamenti. Ritornello che rimane in testa. Ci sar una bella luce: Straniante. Cambia tutto e di continuo, dal genere al cantato. A 2 minuti e mezzo, poi, ulteriore colpo di scena. Due canzoni in una e non capirci niente di nessuna delle due. Lastrattismo della musica. Spreca una vita: Il migliore. Blues e rock n roll e quel maledetto riff di chitarra. Aspetti qualcosa e lo aspetti una vita e poi quel qualcosa

Maggio Giugno 2012 JUNKS 17

BREAK

era proprio lattesa. Un grido di rabbia contro linerzia da una parte, larrivismo dallaltra. Nostro anche se ci fa male: Torna lamore nelle parole di Manuel. Cambia cuore per degno della peggiore Gianna Nannini. Anche qui, niente di innovativo. A parte i coretti pop che onestamente non capisco. Gi nei tuoi occhi: Linizio sembra cantato da Caparezza. Poi, lascia limpostazione hip hop per ritornare al rock. Quasi quasi mi ricorda

Celentano. Io so chi sono: Continui cambiamenti. Il finale spacca. Poco da fare, si sente che suonano da sempre. Nonostante i coretti dei bambini alla fine che li mantengono cos tremendamente giovani. Iceberg: Violini, splendidi violini. Tragicamente freddi e distaccati come solo gli iceberg sanno essere. La terra promessa si scioglie di colpo: Ottima per concludere lalbum. Dittature interiori contro cui combattere o forse no, testo riflessivo e malinconico. Maledetto Agnelli. E pensare che non mi stai neanche troppo simpatico. Bene, Padania termina qui, a questo punto sommate gli addendi, invertiteli, raggruppateli in base allumore. Il risultato finale non cambia. Non dovrebbe perlomeno, ma io con i numeri non ci so fare particolarmente. Nel complesso, per, un prodotto valido. Non sar Quello che non c, ma insomma, il risultato apprezzabile anche se non rimarr nella storia.
Rosibetti Rubino

18 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

EXILE ON MAIN STREET


Artista Rolling Stones Anno 1972 Label Rolling Stones Records/Atlantic Records, Virgin Records Durata Album 67:17 Traccia consigliata Rip This Joint

ubblicato il 12 maggio 1972, Exile on Main Street una delle composizioni pi massicce e cariche di musica di tutta la storia dei Rolling Stones e del rock. Nel 1971, lesilio sulla strada principale port la band, a causa di problemi fiscali, a scappare dallInghilterra e a nascondersi in Francia (a Villa Nellcote, vicino Nizza), precisamente nella cantina della villa di Richards. Ci vollero ben cinque anni per registrare il disco (la Francia li distraeva parecchio). Bill Wyman (storico bassista degli Stones) ricorda che si lavorava principalmente di

notte: Naturalmente, non tutti venivano in studio a lavorare tutte le sere. Allepoca Richards si faceva deroina, e a Jagger piaceva tanto la bella vita. Insomma, ognuno faceva un po quel che cazzo che voleva, tanto che, per finire il disco, dovettero mettere un attimo la testa a posto e trasferirsi a Los Angeles dove finalmente partorirono il loro capolavoro. Alluscita la critica era divisa: da una parte lo giudicarono un disco di difficile assimilazione, dallaltra lodarono lopera per il suo suono sporco ritenuto molto rock. In realt questo un album

lontanissimo dalle tecniche di registrazione dellepoca, un anacronismo musicale che port Exile on Main Street ad essere un vero e proprio elogio alla musica nera, un equilibrio perfetto tra blues, soul e rock. Unessenzialit e un ruvidit che descrive molto bene il pensiero Richardiano, per cui: Per fare un disco rock, la tecnologia la cosa meno importante. E come dargli torto? A distanza di quarantanni, Exile on Main Street in ottima forma, uno splendido quarantenne con lanima da eterno ragazzino.
Andrea Colangelo

Maggio Giugno 2012 JUNKS 19

CLASSICS

BREAK

S
NEW RELEASE
Artista Drink to me Anno 2012 Label Uniph Records Durata Album 35:18 Traccia consigliata Future days

utti daccordo sul disco precedente: il violento Brazil un album fuori dal comune. Ora i torinesi Drink to me sono tornati con il loro nuovo lavoro, S. Attraverso synth e campionatori, hanno destrutturato e mischiato alla continua ricerca di un sound che finalmente hanno trovato. C voluto un po ma ce lhanno fatta! Un viaggio, il loro, che li ha portati ad un equilibrio perfetto tra sperimentazione e melodia. Sembrano buttate a caso cose totalmente differenti come hip hop, cantautorato, kraut rock ma, come sempre,

le cose nel caos si trovano perfettamente tutte al loro posto. Queste dieci tracce sono fighe, originali e folli; Henry Miller, il vero capolavoro, un brano che, senza un ritornello, riesce a conquistare: questa si chiama magia. Se I Drink to me fossero nati in California, ora saremmo bombardati dalla radio e dalla pubblicit come nella miglior tradizione statunitense. Questo loro nuovo lavoro, registrato tra le lande torinesi, mixato a Bologna e masterizzato a Chicago un incredibile salto di qualit: dona ai Drink to me un carisma internazionale,

una bellezza tale da farli diventare vanto per la musica italiana. Questo un album da vivere, questa la musica di oggi: al bando influenze limpide e riconoscibili, ben vengano genio e consapevolezza di essere figli del proprio tempo. S un disco da avere e conservare, non solo perch il migliore di questo inizio 2012 (siamo tutti daccordo) ma soprattutto perch una finestra su quello che sar il futuro del rock.
Andrea Colangelo

20 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

AUFF!!
NEW RELEASE
Artista Management del Dolore Post-Operatorio Anno 2012 Label MArteLabel Durata Album 35:16 Traccia consigliata Irreversibile

a prima cosa che ho pensato quando, per puro caso, mi sono imbattuta ne Il Management del dolore postoperatorio stata Minchia!: tipica esclamazione terrona di meraviglia, stupore, rabbia, gioia, consapevolezza. S, perch lopera prima dei ragazzi di Lanciano completa quasi quanto la parola minchia. AUFF!!, uscito il 5 febbraio scorso per MArteLabel, ha avuto lo stesso effetto sulla mia persona del primo album del Teatro degli Orrori. uno di quegli album che ti rimette speranza nelle sorti della musica nostrana.

C tutto dentro. Ci sono i Ministri, Capovilla, i CCCP. I quattro abruzzesi prendono il punk, lo sporcano con il rock n roll e ci scrivono sopra con il cantautorato di denuncia. Il risultato straniante. Pochi fronzoli. Verit e problemi gridati, sfacciati e orecchiabili, ti entrano dentro e ci rimangono. Luca Romagnoli grida, recita, canta di una societ sfinita, affranta, sfatta fra la chirurgia plastica e il digitale terrestre dellepoca berlusconiana. una denuncia, quella del Management, che va oltre la semplice retorica, il nuovo punk intellettuale,

perch daltronde chi non ha un amico che non ha nulla da invidiare ad Edgar Allan Poe nellepoca dei finti radical chic e degli hipster esterofili? Il tutto condito da arrangiamenti pi maturi di quello che ci si potrebbe aspettare da unopera prima, grazie alle chitarre arrabbiate di Marco Di Nardo, il basso aggressivo di Andrea Paone e la batteria schizofrenica di Nicola Ceroli. Insomma, un mix niente male per un album che apre loro tutte le porte per il successo.
Rosibetti Rubino

Maggio Giugno 2012 JUNKS 21

BREAK

SELECTA

Apriamo questa nostra playlist con un pezzo estratto dal nuovo album capolavoro di Jack White (Blundersbuss). Il resto? Tutta musica fresca fresca per iniziare questa bella nuova stagione come sempre allinsegna del rock!

Im shakin
di Jack White

Flowers
di Altre di B

Turn it around
di The Men

Lei
di Fast Animals and Slow Kids

Spreca una vita


di Afterhours

Gli anni
di Colapesce

22 JUNKS Maggio Giugno 2012

BREAK

EVENTI
09 05 2012 Circolo degli Artisti - Roma

THE BUD SPENCER BLUES EXPLOSION METALLICA

THE HIVES

13 06 2012 Carroponte - Sesto San Giovanni (MI)

13 05 2012 Stadio Friuli - Udine

BRIAN JONESTWON MASSACRE

19 06 2012 Bolognetti on the Rocs - Bologna

THE BLACK LIPS


27 05 2012 Tunnel - Milano

RADIOHEAD + CARIBOU
30 06 2012 Rock in Roma - Roma

BRUCE SPRINGSTEEN & The E Street Band


07 06 2012 Stadio Meazza - Milano 10 06 2012 Stadio Franchi - Firenze

Maggio Giugno 2012 JUNKS 23

FEEL GOOD

RnB SOUL FUNK


24 JUNKS Maggio Giugno 2012

Illustrazione JADEN

Maggio Giugno 2012 JUNKS 25

FEELGOOD
FEEL GOOD

FEEL GOOD

WHAT THE FUNK? Soul Train pt.1


Alla fine degli anni 60, la presenza Afro-americana sui media USA era limitata ai notiziari che narravano vicende di violenza urbana, e raramente le minoranze venivano rappresentate in luce positiva. Ma tutto cambia con lavvento del programma Soul Train, definito da Spike Lee come una capsula del tempo sulla musica nera.

26 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

on Cornelius era luomo dietro al programma. Come produttore e conduttore di Soul Train, Don era responsabile di aver portato la musica black e la relativa cultura alla ribalta dei media Americani. Ha condotto lo show per oltre 20 anni, dando visibilit a stelle del soul come Marvin Gaye, James Brown, Al Green e molti altri ancora. Originariamente un giornalista ispirato dal movimento per i diritti civili, Cornelius aveva riconosciuto lopportunit di creare uno show televisivo indirizzato ad un mercato ancora largamente inesplorato: i giovani Afro-americani. Lispirazione del programma era il popolarissimo American Bandstand, trasmissione nata nel 1952 in cui tanti giovani teenager (bianchi) venivano ripresi mentre ballavano le hit del momento, spesso suonate in playback dalle band ospiti in studio. Raramente per veniva dato spazio a musicisti neri. Dopo quasi un anno di negoziazioni con la rete locale di Chicago WCIU in cui lavorava, nel 1970 Don Cornelius non soltanto convince i suoi capi a mandare in onda la sua versione nera di American Bandstand, ma ne diventa anche

proprietario intellettuale, uno dei primi Afroamericani ad avere i diritti di uno show televisivo.

Sotto: Don Cornelius in una scena tratta dal suo programma Soul Train.

Quando Soul Train fa finalmente il suo debutto un successo immediato. La formula consiste nel riprendere una grande sala piena di giovani neri reclutati tra la popolazione locale che ballano al ritmo di soul e funk. I ballerini pi bravi finivano davanti alle telecamere, che li riprendeva mentre eseguivano lultima mossa di tendenza o ne inventavano di nuove. In ogni puntata anche un ospite tra i musicisti di Chicago, come BB King, The Staple Singers, Curtis Mayfield. La combinazione di giovani ballerini entusiasti ed il miglior talento musicale della zona non solo resero lo

Maggio Giugno 2012 JUNKS 27

FEEL GOOD

show una hit, ma una vera e propria rivoluzione. In meno di un anno Soul Train fa il salto da locale a nazionale, andando in onda sulla rete CBS e trasferendosi a Los Angelos, nello stesso anno in cui anche la storica

etichetta Motown si trasferisce l da Detroit. Al suo debutto nazionale nellOttobre del 1971, Soul Train viene trasmesso da sole 7 citt, ma Don non si fa scoraggiare. La prima stagione difficile, e deve affidarsi a ripetute apparizioni di amici da Chicago come gli OJays e Curtis Mayfield per avere abbastanza ospiti musicali. La sua perseveranza, assieme ai nuovi ballerini di LA, con le loro mosse stravaganti ed il loro senso di stile; gli afro, i

pantaloni a zampa, le camicie colorate Daishiki, permettono allo show di resistere. Per capitalizzare sul successo dei ragazzi in studio, dandogli maggiore risalto, Don inventa una sezione nuova, il Soul Train line, in cui i ragazzi si dividono in due file ai lati e poi a due a due percorrono ballando la linea di spazio che si crea tra le file. Il Soul Train Line diventer un marchio di fabbrica del programma e uno dei momenti clo dello show. Alla fine della prima stagione Soul Train aveva trovato il suo groove, passando da 7 a 50 citt. La seconda stagione inizi col botto grazie allospite speciale Tina Turner.

Nata in Italia nel 1982, ma cresciuta tra il Sud-Est Asiatico e New York City, Jada Parolini aka Calamity Jade inizia ad interessarsi di musica fin da adolescente, soprattutto durante gli anni trascorsi a NY, dove inizia a comprare dischi funk in vinile e a muovere i primi passi da DJ. Nel 2002 Jade si trasferisce a Milano e da quel momento parte unattivit incessante in questo campo, sia sfornando mix che vengono trasmessi su emittenti radiofoniche, che

selezionando musica dal vivo. Dal 2009 Calamity Jade collabora con la rinomata etichetta funk/soul Italiana Record Kicks, con la quale consolida la sua posizione nella scena della black music contemporanea. Nel 2012 apre una sua agenzia di promozione musicale, willwork4funk, tramite la quale collabora a svariati progetti con diverse etichette Internazionali, cimentando ancor di piu la sua posizione come figura di riferimento del genere.

ABOUT

28 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

Erano finiti i giorni in cui Don doveva arrabattarsi per trovare ospiti di rilievo. Seguirono a ruota apparizioni di Aretha Franklin, Stevie Wonder, Sly & The Family Stone e anche la mighty Motown buss alla porta di Don per far apparire i suoi artisti sullo show. Soul Train era diventato il pi importante canale promozionale in America per la musica soul e funk, soprattutto perch il suo pubblico non era pi composto solo di Afro-americani, ma anche di giovani bianchi. Dopo sole 2 stagioni, il programma stava battendo regolarmente gli indici di ascolto di American Bandstand ed iniziarono a spuntare le imitazioni, come Soul Unlimited creata dal bianchissimo Dick Clark, produttore di Bandstand appunto. Il programma copia non dura molto, ma Cornelius si rende conto che per essere veramente inattaccabile Soul Train deve evolversi in continuazione, e decide di correre

un grosso rischio, rendendo la musica dal vivo il vero focus dello show. Non pi solo playback, adesso cera anche la possibilit di suonare live, dando vita ad alcuni dei momenti pi memorabili nella storia del programma, come quando si esibisce Barry White, con un orchestra a seguito composta da 40 elementi. Sono anni doro per il funk ed il soul, sia per la qualit delle produzioni che per la popolarit che riscontra il genere tra i giovani, e Soul Train capitalizza in pieno sulle circostanze favorevoli. La sua ulteriore affermazione avverr anche tramite un preciso messaggio sociale e politico, ma questa storia, la trovate nel prossimo numero di Junks come diceva Don alla fine di ogni programma, vi auguriamo pace, amore e SOUL!
Jada Parolini

Le foto ritraggono alcuni momenti del Soul Train Line.

Maggio Giugno 2012 JUNKS 29

FEEL GOOD

THE IMPELLERS

30 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

a cura di VALERIO PAPPALARDO e la collaborazione di JADA PAROLINI

Il nostro viaggio alla scoperta del funk ci porta a Brighton, dove tra gabbiani e universit vive una realt musicale tra le pi effervescenti del Regno Unito. l che nascono gli Impellers, che dopo il successo di Robot Legs si ripropongono con un nuovo album, This is not a drill Ce ne parla Glenn Fallows, leader della band, . in unintervista dove gli Impellers si presentano a 360 gradi.
Junks appena uscito il nuovo album che abbiamo molto apprezzato. Siamo curiosi di sapere come nato il vostro progetto. Glenn Fallows - Grazie! Il gruppo nato 5 anni fa, ma con la formazione attuale suoniamo insieme da 3 anni. Dopo aver registrato Robot Legs adesso contiamo anche su una sezione fiati di 4 elementi, 2 chitarristi, e un percussionista a tempo pieno, Joel. Nel primo album alle percussioni cera il leggendario DJ Snowboy, quindi Joel ha degli standard molto alti da raggiungere! Junks Cosa significa per voi funk? Glenn Fallows - Mi piace che il funk sia sporco e potente. Un sacco di band dicono di fare funk, ma lo fanno senza quellenergia che mi piace sentire. Suonare funk come un allenamento fisico dove puoi sfogare tutte le frustrazioni. Molti pezzi hanno dei messaggi forti o delle storie da raccontare, una tradizione che ci piace portare avanti nei nostri brani: i testi sono molto importanti per noi. Per il nuovo album stavo scrivendo un pezzo che parlasse di temi forti, e da qui nata Politiks kills people, una canzone contro la guerra. Junks Come siete arrivati alla realizzazione del nuovo album This is not a drill?

Maggio Giugno 2012 JUNKS 31

FEEL GOOD

Glenn Fallows Il primo album lavevo scritto interamente da solo. Nel nuovo, invece, ci sono pezzi scritti insieme ad altri membri del gruppo come Barry, il chitarrista, Clair, la cantante, e Chris, sax contralto nonch produttore. Sarebbe bello se si scrivesse le canzoni tutti insieme, ma essendo in 10 diventa difficile. Perci di solito creiamo delle demo al computer che ci passiamo e integriamo tra di noi. Faccio una linea di basso o un riff di chitarra e da l scrivo il testo e

si arrangia il resto del pezzo. Poi, nel momento in cui suoniamo tutti insieme, i brani prendono la loro forma finale. Abbiamo registrato in uno studio dellEssex, il Big Noise Studio, che per Snowboy la risposta inglese al Daptone Studio. Molti artisti della scena funk britannica registrano l, come Speedometer, Jezebel Sextet, Snowboy & The Latin Section. Simon Davies, il ragazzo che lavora l, molto bravo nel suo lavoro, e sa come far uscire il suono che vogliamo.

Junks Come si evoluto il sound del gruppo rispetto agli inizi e al primo album? Glenn Fallows Siamo migliorati con i rispettivi strumenti, e questo aiuta molto! Allinizio poi non tutti eravamo appassionati di funk al 100%, ma ora che suoniamo questa musica da tempo la conosciamo bene. E cos possiamo riprodurre pi facilmente i suoni che cerchiamo, il che non sempre facile. Ci ho messo anni a trovare la tecnica giusta per fare

32 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

una buona plettrata chicken scratch. una scienza! Il nuovo album un p meno veloce del primo, c una componente in pi di soul assieme al solito heavy funk. C anche la nostra prima ballad e un pezzo afrobeat. Junks Nella vostra carriera avete collaborato con artisti come James Taylor, Breakestra, Lack of Afro e Kid Koala. Come hanno influenzato il vostro stile? Glenn Fallows James Taylor uno dei primi Hammondisti che ho scoperto. Vivevo con un amico alluniversit che era fan dellAcid Jazz e scopr grazie a lui i James Taylor Quartet, Corduroy e i Brand New Heavies. Linfluenza di JTQ si vede nelle

canzoni del primo album dove lHammond la fa da padrone. Anche i Breakestra sono stati una fonte di ispirazione. Lenergia dei loro set era spaventosa e siamo rimasti impressionati dal modo in cui passavano senza interruzione da un pezzo allaltro. stato un onore quando Adrian Gibson, DJ e promoter di grande spessore, ci ha chiesto di fare un live sui pezzi di Ultimate Breaks and Beats, qualcosa di molto simile a quello che fanno i Breakestra. Kid Koala lo ricordo per uno show fantastico dove fece una versione di Moon river live usando dei samples individuali. Non solo fu la cosa

tecnicamente pi difficile che ho mai visto fare, ma era tremendamente emozionante. Non ho mai visto nessuno che facesse piangere il pubblico a suon di mix e scratch. incredibile! Lack of Afro, invece, non mi piace per niente. Scherzo! un amico, e uno dei migliori

Un sacco di band dicono di fare funk, ma lo fanno senza quellenergia che mi piace sentire. Suonare funk come un allenamento fisico dove puoi sfogare tutte le frustrazioni.
Maggio Giugno 2012 JUNKS 33

FEEL GOOD

34 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

artisti e produttori nel giro. Poi gli piace il cricket, e finiamo a parlare di quello pi della musica. Junks Parlateci dei vostri live, ci sono delle tracce con cui di solito aprite o chiudete i concerti? Glenn Fallows Di solito apriamo con qualcosa di veloce e energico per svegliare il pubblico come Upstairs at Harrys. Per chiudere suoniamo spesso una cover di Fire di Jimi Hendrix. Nei prossimi live suoneremo anche qualcosa del nostro progetto Ultimate Breaks & Beats. Sar come un misto non-stop tra noi, James Brown, Kaiser Chiefs (facciamo una cover funk di I predict a riot), Marva Whitney e tanto altro funk, soul e hip hop. Junks Qual stato il momento pi bello da quando suonate insieme? Glenn Fallows Il live pi

bello stato con Kid Koala, DJ Vadim e Mr Thing al Koko di Londra. La migliore esperienza stata invece al St. Paul Jazz Festival, nel sud della Francia. Quattro giorni tra sole, piscina, birra e buon cibo. E ogni sera cerano gruppi meravigliosi. Junks Quali sono un album funk del passato e uno del presente che ogni amante del genere dovrebbe conoscere? Glenn Fallows Cambierebbero ogni giorno, ma ci sono due album che sto sentendo molto ultimamente. Del passato Be what you are degli Staple Singers, di cui adoro il brano I aint raisin no sand. Lalbum del presente invece Naturally di Sharon Jones & The Dap Kings. So che una scelta ovvia, ma la ballad in questalbum una delle mie canzoni preferite in assoluto.

MORE INFOS
WEB// www.theimpellers.com
Maggio Giugno 2012 JUNKS 35

FEEL GOOD

TAKE FROM ME
NEW RELEASE
Artista Dojo Cuts Anno 2012 Label Record Kicks Durata Album 41:44 Traccia consigliata Easy To Come Home

ake from Me il nuovo album della band australiana Dojo Cuts. Come abbiamo avuto modo di notare, il funk, nel Paese pi grande dellintera Oceania, una macchina in piena attivit. Dal 2008, anche questa band, grazie alla sua musica, entra a far parte di questo sistema in pieno fermento. Con Take From Me, la band mette a segno il suo secondo disco, uscito lo scorso aprile per letichetta milanese Record Kicks. I brani sono un concentrato di sonorit principalmente soul che vanno a creare unatmosfera

fresca ed avvolgente. Ci reso possibile attraverso un sound che, traendo spunto dalle radici del soul, crea un ponte diretto con il funk contemporaneo. Cos, tra stacchi di batteria, incastri fra basso e chitarra, tastiere ed una immancabile sezione fiati, veniamo accompagnati di traccia in traccia dalla voce grintosa di Roxie Ray (presente anche nel tour europeo della band il prossimo autunno 2012). La nota cantante soul caratterizza difatti tutti i brani vocali del disco, contribuendo allottima riuscita di quello che sicuramente

un importante colpo a segno nella carriera dei Dojo Cuts. Sono notevoli brani come Easy to Come Home, un soul dolce ed incantevole scelto come primo singolo del gruppo; a questo contrapponiamo il funk pi grintoso di pezzi come Mamacita, giusto per darvi lidea del mood dinamico del disco. Segnaliamo inoltre la rivisitazione di un grande successo di Etta James (Id Rather Go Blind), e della bonus track What Do I Have To Do, classico di Marva Whitney e James Brown.
Filippo DErrico

36 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

2
NEW RELEASE
Maurizio Zaio Placentino

Artista Funkshone Anno 2012 Label Skyline Records Durata Album 45:35 Traccia consigliata It Aint Never Gonna Work

uando ho avuto per le mani il secondo album degli inglesi Funkshone, intitolato semplicemente 2, la cosa che subito mi balzata allocchio il piccolo logo nella parte bassa della copertina che avverte circa la presenza di unalta quantit di breaks. E non si pu affatto dargli torto! Non un caso se tra i fondatori troviamo il nome del batterista Mike Bandoni, uno che di breaks ne sa, in quanto vincitore di Funk Drum Battle (gara in cui i batteristi si sfidano a colpi di routine di breaks). Inoltre si capisce

la dedizione della Funkshone al break, quando si citano come fonti dispirazione le librerie KPM piuttosto che le Dewolf, vere e proprie bibbie per i cultori del breaks e per i breakers. Le quattordici tracce di 2 alternano varie atmosfere, al punto tale da farlo apparire quasi un sampler, e dimostrano di che cosa sia capace questa formazione, alla luce dei sei anni di carriera! Lalternanza di pezzi vocali, cantati dallottima voce di Jaelee Small, e tracce strumentali rendono lascolto fluido e dinamico. Non mancano atmosfere pi

soul, cos come possiamo trovare tracce perfette anche per una colonna sonora di un poliziottesco, genere tanto caro alla tradizione italiana, o tracce dal vivace gusto funky. Tutto questo non pu far altro che accrescere linteresse per le performances dal vivo dei Funkshone, che come capita spesso per le band new-funk, rappresentano il loro vero motore E magari anche come colonna sonora per le sfide di breakdance! Ultima nota: lalbum uscito anche su vinile, qui si fa sul serio!

Maggio Giugno 2012 JUNKS 37

FEEL GOOD

SELECTA

Per rimanere nel pieno mood del programma di Don Cornelius (Pag. 26) vi suggeriamo la visione di questo fantastico estratto di Soul Train, sulle note degli Earth Wind and Fire! A seguire, la selezione completamente dedicata ad alcuni degli artisti apparsi durante gli oltre 20 anni di vita di Soul Train... Buon divertimento!

Mighty Mighty
di Earth Wind and Fire

People Get Up And Drive Your Funky Soul


di James Brown

Change
di Barry White

Slow Train
di Staple Singers

Sugar Daddy
di Jackson 5

Rockin After Midnight


di Marvin Gaye

38 JUNKS Maggio Giugno 2012

FEEL GOOD

EVENTI
MULATU ASTATKE
24 05 2012 Carroponte - Sesto San Giovanni (MI)

ALICE RUSSELL
21 06 2012 Jazz: Re: Found - Vercelli

NICK PRIDE & THE PIMPTONES feat. SNOWBOY & JESS ROBERTS
09 06 2012 Novara Jazz - Novara

SIR JOE QUARTERMAN


23 06 2012 Jazz: Re: Found - Vercelli

Maggio Giugno 2012 JUNKS 39

COVER & COVER

COVER

Dopo il primo articolo apparso sul portale Soulville.it, Cover & Cover approda su Junks. Questa rubrica tratter le Cover nel duplice significato: cover in senso di copertina, quindi grafica e tutto quello che riguarda lartwork/design/ packaging dei nostri amati supporti e cover nel senso musicale, quindi realizzare delle composizioni gemelle non per forza omozigote. Quando parliamo di cover

&COVER
ci riferiamo a quelle a noi pi vicine ovvero ilsampling, non a casoalcuni noti produttori non parlano pi di campionare ma di interpretare i brani. Estenderemo questulteriore significato anche alla grafica ovvero se ci sono elementi che sono stati ripresi per realizzare artwork di progetti musicali contemporanee e cos faremo in modo che il disco, ooops il cerchio, si chiuda!

40 JUNKS Maggio Giugno 2012

COVER & COVER

a cura di MAURIZIO ZAIO PLACENTINO

Lesordio su Junks prende in esame due album interessantissimi: I want you di Marvin Gaye [fig.1] (Tamla, 1976) la cui copertina ha ispirato lalbum desordio Uptown saturday night del duo Camp Lo [fig.6] (Profile Records, 1997).

iamo a met degli anni 70, quando Barbara Hunter, futura suocera di Marvin Gaye, consiglia al nostro di acquistare otto quadri di un artista: Earnie Barnes (www. erniebarnes.com), le quali opere si intravedevano nella nota sitcom seventies Good Times. Tra queste otto ne figura una in particolare: Sugar Shack, la quale ritrae una scena di un party afroamericano in cui una folta platea si dimena a ballare sulla musica suonata da una band in secondo piano sulla destra, attaccati al soffitto campeggiano quattro banners. Marvin rimane colpito dallarte di Barnes e chiede di poter usare per la copertina del suo tredicesimo album lopera menzionata. Lartista non solo accorda il permesso ma personalizza la composizione con un quinto banner in cui riporta il singolo promozionale, nonch titolo dellalbum, I want you. La scelta da parte di Marvin di questimmagine non semplicemente estetica: il pittore Barnes vuole rappresentare il modo in cui gli afro-americani esorcizzano con il ritmo le tensioni fisiche e il nostro Soulsinger vuole indur-

ci a questa riflessione. Lapertura alle nascenti sonorit disco alquanto chiara: non a caso le tiepide critiche che hanno accolto lalbum sono state ribaltate in seguito in virt del contributo che il lavoro ha dato a generi come

1. Marvin Gaye - I want you

Maggio Giugno 2012 JUNKS 41

COVER & COVER

2. Faith Hope & Charity Faith Hope & Charity

il Quiet Storm o lRnB contemporaneo. Lartwork affidato a Frank Mulvey, che lavora soprattutto al lettering, ma chiaro che qui il merito va tutto a Ernie Barnes che inaugura con questo lavoro una fortunata serie di covers per importanti album: si comincia con lomonimo dei Faith, Hope & Charity [fig.2] (troppo simile a quella da noi esaminata), per proseguire con Donald Byrd [fig.3], Curtis Mayfield [fig.4] e per finire con lottimo lavoro realizzato per i Crusaders [fig.5]. Tutto questo senza menzionare dellinfluenza che ha avuto nel campo dellaerografia e

della produzione di un artista che in seguito stato definito il Picasso of the black art world. Passano 20 anni esatti e nella colonna sonora di The Great White Hype si nota la traccia Coolie High di un nuovo duo del Bronx, il loro nome Camp Lo. Come recita il chorus stesso Relax yourself and let the sugar Lo flow, il loro un sound morbido e fluido: possiamo paragonarlo a una sorta di quiet storm track, quel genere al quale I want you ha dato molta influenza. Potrebbe essere questo il motivo ispiratore della copertina dellalbum di debutto dei Camp Lo, dato alle stampe nel gennaio del 1997. Infatti, qui ritroviamo uninterpretazione del quadro Sugar Shack ad opera del writer Dr.Revolt, nel quale figurano in primo piano i due MCs Sonny Cheeba e Geechi Suede dei Camp Lo, in particolare in alto il lettering in prospettiva per dare un tono moderno alla copertina. Se andiamo a scavare nel sound di questalbum, la chiara matrice black molto presente ma non troviamo

3. Donald Byrd And 125th Street N.Y.C.

4. Curtys Mayfield Something to Believe in

5. Crusaders The good and bad times

42 JUNKS Maggio Giugno 2012

COVER & COVER

6. Crusaders - Ghetto blaster

dei riferimenti diretti al lavoro di Marvin Gaye; quasi tutti i brani sono costruiti su samples di ottime tracce con delle originali incursioni nella disco-funk dinizio anni 80. Al contrario, se analizziamo limportanza del contributo di I want you per i successivi produttori, ci rendiamo conto che ogni brano di questalbum stato saccheggiato e

in molti casi ha ispirato delle hit memorabili. Basti citare: Break Ups to Make Ups di Method Man con DAngelo che riprende Soon Ill Be Loving You Again oppure Be Happy di Mary J. Blige che si rif ad I want you e infine With Me dei De La Soul magistralmente costruita su After the dance. I Camp Lo dedicano comunque 7. Camp Lo - Uptown Saturday Night un tributo, e lo fanno a chi ha reso popolare Earnie Barnes, cio la serie periodo fantastico per la cretelevisiva Good Times, dediativit Black. candogli il video del secondo E il disco, ooops il cerchio singolo Black Nostaljack con si chiude! tanto di sigla di apertura, a ricordare la nostalgia per un ting, oltre a locali, teatri e tv. Dal 2008 torna nella sua terra dorigine, il Gargano, con laspirazione di portare unalternativa musicale e culturale nella provincia. Dal punto di vista prettamente musicale lidea di poter ascoltare e ballare Black Music non solo nelle grandi citt lo porta ad organizzare varie eventi e a fondare nel 2010, insieme ad altri 3 appassionati, RITMO BROS; in cantiere per il futuro nuove compilation e produzioni musicali.

Maurizio Zaio Placentino si avvicina alla musica a met anni 90 grazie alla cultura Hip-Hop. Nel 99 si trasferisce a Roma e dal 2000 comincia a trasmettere, dalla storica frequenza di Radio OndaRossa, il programma Soulfood di musica Black e Hip-Hop, che condurr fino al 2008. In questi anni suona e organizza parties e concerti con noti personaggi della scena nazionale. Negli ultimi anni a Roma suona ai principali eventi italiani di Breakin e Wri-

ABOUT

Maggio Giugno 2012 JUNKS 43

JAM IT

RAP REGGAE
44 JUNKS Maggio Giugno 2012

Illustrazione DAVIDE MONZ


JAM IT

JAM it
Maggio Giugno 2012 JUNKS 45

JAM IT

LE NOVE VITE DI MR. KALONJI

46 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

Miguel Collins, meglio conosciuto come Sizzla Kalonji, uno dei rappresentanti principali della scena reggae degli ultimi 20 anni alla pari di Buju Banton e Capleton, di cui per ha qualche anno in meno. La discografia di Mr Kalonji sterminata e inafferrabile, con decine e decine di album e migliaia di singoli allattivo, ma ugualmente delineabile nella sua crescita ed evoluzione.

ai primi album realizzati sotto legida del compianto Phatis Xterminator Burrell nella prima met degli anni 90 a Da real Thing del 2002, la continuit artistica riconduce alla preghiera (anche lui come Bob Marley rastafariano), al tema del ritorno in Africa e alla pace, unione e fratellanza tra le genti, aldil di colore della pelle, religione e orientamento sessuale. Da real thing rappresenta un vero e proprio capolavoro del primo decennio del 2000, unopera fondamentale composta da 15 singoli che consacrano il giovane Miguel a maestro del genere. In questo periodo per qualcosa comincia a cambiare. Da qualche anno infatti Sizzla si unito al movimento dei Bobo Ashanti, ala integralista della religione Rastafariana che si rif al concetto di Supremazia nera, sponso-

rizzando spesso odio e violenza nei confronti di bianchi e omosessuali. Sizzla rimane condizionato dalle idee che il movimento sostiene e, nel tempo, anche la sua musica ne risente. Lamore e la fratellanza di cui erano permeati i suoi testi cominciano a lasciare spazio a odio e rancore, con richiami espliciti alluso di armi da fuoco e violenza nei confronti di bianchi e omosessuali, in uno stile gangsta mutuato in tutto e per tutto dallhip hop nordamericano. Tutto ci gli fa guadagnare la fama di bad boy, grazie a veri e propri inni omofobici e razzisti, come il famigerato Nah apologize. E se un tempo Kalonji primeggiava nel reggae di nuova generazione, ora il boss indiscusso del nuovo hardcore-bashment. Ma lodio non paga mai: in Europa i suoi con-

Maggio Giugno 2012 JUNKS 47

JAM IT

tinui attacchi a bianchi e omosessuali non sono visti di buon occhio e le sue tournee oltreoceano cominciano a venire cancellate grazie al lavoro di associazioni e movimenti di protesta. E la gangsta fashion comincia a marcare il passo. Per fortuna dal 2005 le tematiche violente cominciano ad abbandonare i suoi testi e

lartista torna nuovamente in Europa per alcune date che richiamano vecchi e nuovi fan. Ma Sizzla irrequieto: alterna concerti memorabili a quelle che sembrano semplici formalit e le sue produzioni si fanno sempre pi scadenti (salvo qualche sporadico episodio). La strada sembra quella del declino, per lui come per Buju

Banton (arrestato in USA per possesso di cocaina) e Capleton (che dopo The reign of fire sembra scomparso dalle charts), a favore di giovani emergenti che si fanno spazio a colpi di hit (Romain Virgo, Tarrus Riley, Konshens e Busy Signal su tutti). Quasi provvidenzialmente poi, a fine agosto 2011, avviene un evento che ha del

48 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

miracoloso: durante un giro in moto Sizzla ha un gravissimo incidente che fa gridare i media alla sua morte. Per fortuna lincidente non fatale e dopo qualche mese di convalescenza il nostro torna timidamente sulla scena; e sembra che qualcosa sia nuovamente cambiato. A inizio 2012 esce The chant, un disco interlocutorio denso di good vibes che sembrano riportare Sizzla sulla buona strada. E, dopo essersi completamente ripreso, torna in tournee in Europa per oltre 20 date. La

tappa iniziale Milano, la successiva Roma. Lartista sembra ritrovato agli occhi di pubblico e critica: si torna a respirare positivit, la voce di nuovo quella leonina di un tempo e la grinta non manca di certo. Ho avuto la fortuna di incontrarlo in studio dopo il concerto di Milano e sono rimasto estasiato dalla pace danimo che quellometto tutto dreadlocks emanava. Voglio essere fiducioso e credere che lincidente gli abbia aperto la mente verso una nuova fase artistica.

E, anche se le associazioni che difendono i diritti degli omosessuali continuano a perseguire una serrata campagna di boicottaggio nei suoi confronti (fino allannullamento di molti suoi show tra Spagna e Benelux), voglio sperare che la magia della musica reggae continui a vivere negli occhi e nello spirito di questo grande artista.
Dimitri Prepio Sonzogni

Dimitri Prepio Sonzogni, classe 83, non sa ancora se uno zoologo con la passione per la musica o un dj con la passione per gli animali. Dal 2003 cofondatore del progetto I-Trees, un sound system reggae-dancehall (il cui set sconfina per in tutti i settori della black music) conosciuto in tutta Italia e vincitore di diversi soundclash, sfide musicali allultimo disco. Dal 2008 cofondatore e presidente del progetto Bergamoreggae, unassociazione culturale che promuove e or-

ganizza eventi reggae in tutta la provincia (tra cui quattro edizioni del Bergamoreggae Sunfest). Dal 2010 collabora con diversi progetti con i quali realizza dj set a tema, come Mallet Brown, Soul tree e In Bass We Trust. anche cofondatore, assieme a Bonnot (producer di Assalti Frontali), I-Trees e Shanty sound, delletichetta Can-I-B.I.S. records, con la quale promuove musica inedita su vinile di artisti italiani e internazionali.

ABOUT

Maggio Giugno 2012 JUNKS 49

JAM IT

FUOCO NEGLI OCC


Facciamo quattro chiacchiere con i Fuoco Negli Occhi, formazione rap italo-belga con base a Bologna composta dagli mc Kyodo, Brain e Prosa e dalla soulsinger Micha. da poco uscito il loro terzo album, Indelebile, che la crew sta portando in tour proprio in questi mesi. Tecnica, innovazione, attitudine street e forte credibilit sono i tratti che
50 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

a cura di GAETANO GRILLI Junks - Come sono nati i Fuoco Negli Occhi, quale il background (musicale e non) del gruppo e quali sono stati i primi passi che avete mosso nella scena Hip Hop e i ricordi di quel periodo? Kyodo - Io ho iniziato come writer nel 97, poi le mie esigenze artistiche mi hanno portato a dedicarmi a tempo pieno allarte dellMc. Io provengo da una realt di quartiere. Ai tempi la cosa pi importante era la balotta. Io e Brain cantiamo assieme dal 99; per un periodo ho fatto parte della PMC e di un gruppo chiamato StratusBolo con Gianni Kg, Brain e Fadamat. Nel frattempo abbiamo conosciuto Prosa, Micha e Dj Rod e i progetti sono venuti da s. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. stato un processo lento e spontaneo. Prosa - Io e Micha siamo nati e cresciuti a Bruxelles fino ai 20 anni, respirando il movimento rap francofono. Era il 98 quando iniziai a prendere confidenza con un microfono con il gruppo MF di Etterbeek, in Belgio, e in seguito, dal 2000, con Micha entrammo in una grande crew multietnica che si chiamava Malefix Team. Poi ci siamo trasferiti a Bologna nel 2004, cominciando a conoscere la scena bolognese.

CHI
contraddistinguono la crew sin dal loro esordio nel 2004. Non ci resta che conoscere meglio uno dei gruppi pi rappresentativi della scena italiana degli ultimi anni. Jam It!

Maggio Giugno 2012 JUNKS 51

JAM IT

Junks - Arrivano i primi album, i lavori solisti, fino allultimo lavoro, Indelebile. Come descrivereste la vostra evoluzione musicale? Quali sono le principali differenze e similitudini fra i vostri tre album? stato difficile conciliare i vostri diversi stili? Kyodo stato un processo lento e graduale, non abbiamo saltato nemmeno una tappa, sia nei dischi che nei live. Graffi sul vetro stato molto istintivo; Full Immersion rispecchia lesigenza di confrontarsi e collaborare con artisti del settore; Waiting 4 raccoglie i pezzi che abbiamo realizzato in un periodo di passaggio; Indelebile vuole essere un progetto completo, equilibrato e maturo. Prosa stata una bella trafila e i nostri stili diversi sono stati sicuramente unarma in pi perch, confrontandoci, abbiamo imparato molte cose. La voglia di imparare la prima regola nella musica, perch levoluzione non ha un traguardo: infinita! Junks - Parliamo del vostro ultimo lavoro, Indelebile. Parlateci di come nato e quali sono le aspettative che avete per lalbum. Kyodo - Per realizzare Indelebile ci abbiamo messo parecchio tempo: alcuni pezzi sono stati scartati, altri riscritti, riadattati ecc. Unopera che si rispetti composta da tanti piccoli dettagli. Sono soddisfatto del prodotto finale. A mio avviso le aspettative non giocano qua-

si mai a favore dellartista... avendo troppe aspettative si rischia di non riconoscere i frutti. Magari ti aspettavi mele e arrivano fragole, cos finisci per non coglierle. Bisogna essere professionali senza farsi troppe costruzioni mentali. Junks - In tutti i vostri lavori, e ancor di pi in Indelebile, si nota una spiccata attitudine alla ricerca tecnica e stilistica ma anche una grande dose di contenuti, cosa sempre meno rintracciabile nel rap italiano forse troppe volte orientato pi alla cura dellimmagine. Cosa pensate del rapporto fra questi tre elementi (tecnica, contenuti, immagine)? Cosa avete cercato di trasmettere nei brani dellalbum? Prosa - Una cosa sicura, noi siamo tutto tranne che personaggi e questo sicuramente ci limita. A me dellimmagine frega ben poco, vorrei che gente giudicasse gli FNO per quello che fanno. Ultimamente, invece, vedo che crearsi un personaggio fondamentale perch i ragazzini hanno bisogno di questo e le tv spingono parecchio sullimmagine. Per, ripeto, a noi non interessa. Ci che ci ha tenuti in piedi spingendoci a migliorare stata lesigenza di scrivere e di evolversi a livello tecnico metrico. Kyodo - Ci vuole un buon equilibrio fra contenuto e tecnica. Limmagine un elemento percepito dal pubblico, deve venire da s; un prodotto, non un punto di partenza. Il con-

52 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

tenuto il succo, le parole sono il suo vestito. La tecnica d valore al concetto e i giochi di parole dan valore alla tecnica. Questi elementi sono caratterizzati dallinterpretazione. Ribadisco che ci vuole molto equilibrio. Junks - Indelebile non certo un album dubstep (o rapstep), ma ci sono molte influenze elettroniche. Come avete scelto le basi? Cosa pensate di questondata electro nel rap: moda o evoluzione, classic o dubstep? Prosa - Se devo essere sincero, io non ascoltavo la dubstep e non avevo mai pensato di rappare su determinati suoni, per sono anni che Brain in fissa per queste sonortit e ben prima del boom rapstep lui gi cercava beatmaker italiani con i quali collaborare. La cosa buffa che, mentre Brain cominciava a stringere contatti con un mondo musicale non

suo, certi furbetti prendevano basi di Bare o di Skrillex e ci cantavano sopra facendosi passare come innovatori italiani. Dico questo perch noi ci siamo fatti il culo per trovare un beat alla Chi ha parlato!? quando ancora nella scena rap nessuno usava basi proprie con questi suoni. Kyodo - Amo tutta la musica quando ben fatta. LHip Hop una cultura nata e sopravvisuta grazie alla contaminazione. In questo periodo normale che subisca le influenze del panorama elettronico. inevitabile. Io continuo a preferire il suono classico, ma una questione di attitudine personale. I miei prossimi lavori saranno rigorosamente classici. Se un artista lo fa per moda o per esigenza non sar io a giudicarlo. facile essere trascinati dalle onde. Il mio obbiettivo non diventare famoso a tutti i costi, altrimenti avrei fatto altro.

Maggio Giugno 2012 JUNKS 53

JAM IT

Il contenuto il succo, le parole sono il suo vestito. La tecnica d valore al concetto e i giochi di parole dan valore alla tecnica. Questi elementi sono caratterizzati dallinterpretazione.
Junks - Ancora su Indelebile, ci sono brani che hanno un significato particolare per voi di cui siete soddisfatti pi che di altri? Perch? Kyodo - I brani che pi mi rappresentano sono Il trono senza memoria, I tempi cambiano e Vizi. Sia per il genere che per il fatto che mi hanno permesso di raccontarmi in maniera parecchio fedele. Nel primo esprimo le mie considerazioni riguardo ci che mi circonda; nel secondo ho descritto metaforicamente come ho vissuto internamente certe situazioni ben precise; nel terzo parlo di un vizio che conoscevo molto bene prima che decidessi di decapitarlo... Prosa - Io sono molto legato al brano Storie per i suoi significati. Tra laltro, per chi non lo sapesse, preciso che uscito anche il videoclip. Tra gli altri brani ti cito anche Non fa per me perch farlo in live prende bene e chiaramente Chi ha parlato?!. Junks - Bologna da sempre una delle citt di riferimento della scena Hip Hop italiana, forse nel tempo un po

oscurata da Milano e Roma. Come vedete lattuale scena bolognese e cosa vi augurate per il futuro? Kyodo - LHip Hop trova terreno fertile dove c maggior scambio interculturale. Usa la contaminazione come punto di forza, non ne ha paura. Milano e Roma sono pi grandi e offrono possibilit che a Bologna sono pi ristrette. Credo che nella mia citt ci sia pi variet di stili. Ogni mc, ogni gruppo ha il suo stile, cerca di essere il pi personale possibile; probabilmente un fatto di tradizione. Stanno crescendo molte situazioni interessanti anche fra i giovanissimi. Sono certo che le generazioni che ci succedono sapranno portare in alto il nome della nostra citt; hanno la fotta, il talento e la mentalit per farlo. Io propongo un laboratorio musicale itinerante chiamato HipHop Phylosophy nei quartieri e nelle scuole: parlo ai ragazzi delle origini del nostro movimento, do loro varie nozioni tecniche e infine permetto loro

54 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

di registrare un brano musicale. Segnalo inoltre OnTheMove: collettivo cresciuto allinterno dellXM24 composto da giovanissimi talenti. Junks LHip Hop nostrano sta avendo negli ultimi tempi sempre maggiore visibilit a livello radiofonico e televisivo. Inoltre i nuovi mezzi di comunicazione, come i social network, hanno un grande ruolo in questa visibilit. Cosa ne pensate? un bene o un male? Tutto ci aiuta a diffondere la cultura o no? Kyodo - I tempi sono cambiati molto dagli anni 90, princi-

palmente perch sono cambiati i mezzi di comunicazione. Io non mi sono adattato molto... sono un po retr. Prima cera pi contatto umano, ora guardarsi negli occhi passato in secondo piano. Ora, nel bene e nel male, ci sono pi informazioni, la comunicazione pi immediata, si sono ridotte le tempistiche. Se artisti Hip Hop hanno visibilit non posso che essere contento per loro. Sicuramente danno visibilit al movimento stesso nella misura in cui non portino avanti solo uno stereotipo, un guscio privo di contenuti, un vizio di forma ricco di luoghi comuni. Ognuno lo sa da s. Noi portiamo il nostro nel modo che riteniamo pi giusto.

Junks - Nonostante Indelebile sia uscito da poco, avete nuovi progetti in cantiere? Porterete Indelebile in tour? FNO - Stiamo gi portando in giro per lItalia Indelebile Tour, proponiamo inoltre un live che comprende FNO, Madness, ClaverGold e K-Maiuscola. Poi segnaliamo che Kyodo sta scrivendo un disco con ClaverGold in uscita a fine anno. Junks Vi ringraziamo per questa chiacchierata e vi auguriamo il meglio per i vostri progetti! Big Up! FNO - Salutiamo chi porta avanti il movimento, chi ci supporta, chi segue la sua linea senza compromessi, chi porta il suo fregandosene del giudizio degli altri, chi d un fine alla sua anima... Pace.

MORE INFOS
WEB// www.fuoconegliocchi.it MAIL// info@fuoconegliocchi.it

Maggio Giugno 2012 JUNKS 55

JAM IT

LA BELLISSIMA GIULIETTA E IL SUO POVERO PADRE GRAFOMANE


NEW RELEASE
Artista Murubutu Anno 2011 Label La Kattiveria Durata Album 55:19 Traccia consigliata LUssaro triste

circa due anni di distanza dalluscita di Il giovane Mariani e altre storie, il rapper reggiano Murubutu torna con il suo secondo lavoro solista, La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane, una perla nel panorama spesso omologato dellhip hop italiano. Lappellativo rapper sicuramente molto riduttivo: Murubutu un cantastorie, uno storyteller raffinato, un cantautore figlio della tradizione cantautorale italiana. Lalbum, infatti, composto da suggestivi racconti brevi, da storie appassionanti fatte di sentimenti, colpi di sce-

na, giochi di parole, particolari poetici, capacit narrativa: storie di guerra, damore (nelle sue sfaccettature, come Anna E Marzio e La Bellissima Giulietta), di vita (Quando Venne Lei e Martino E Il Ciliegio) e molte altre, intervallate da uno sfogliare di pagine che aiuta a rendere il concept al meglio. Lartista riesce ad imprimere alle parole una carica espressiva molto forte, le sceglie in maniera attenta per dipingere paesaggi e situazioni, le rende veicolo di colori e profumi, le ricama una per una fino ad ottenere un equilibrio perfetto fra struttura narrativa, metrica, interpreta-

zione e musica. Questo album dimostra in maniera eccellente che il rap pu essere poesia, pura emozione e, perch no, anche didattica. I bellissimi testi sono magistralmete accompagnati dalle produzioni di Dj Caster, Dj S.I.D., Dj Kappa O, Il Tenente, Yanez Muraca, Dj T-Robb, Malosmokis, Vanilla, arricchite da scratch, ed inserti di chitarra, sax e flauto traverso. Ad accompagnare Murubutu ci sono le partecipazioni di Vara e dei soci della crew La Kattiveria. Chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dalla poesia di Murubutu!
Gaetano Grilli

56 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

FINO AL COLLO
I
NEW RELEASE
Fomento (Sempre Uguale), Dj Craim, 3D (I Soldi Tuoi La Testa Mia), Xtreme Team (A Me No) e Strength Approach (Anthem Do Or Die) parlano da soli. Una menzione particolare va al brano Anthem con la partecipazione della Citt Eterna e del suo pubblico, insieme omaggio, ringraziamento e arrivederci ai supporters. Vero e proprio manifesto dellalbum , per, il brano Il Motto in cui significativamente viene sottolineato che LHip Hop morto, peccato non me nero accorto. Non possiamo che essere daccordo!
Gaetano Grilli

Artista Brokenspeakers Anno 2012 Label La Grande Onda Durata Album 53:59 Traccia consigliata Il Motto
l nuovo lavoro della crew romana Brokenspeakers riconferma che questo collettivo una delle realt pi belle del panorama rap italiano. Fino Al Collo stato annunciato come il loro ultimo lavoro insieme, un vero peccato per gli appassionati: questo album un lavoro solido, genuino e vero, quindi perfetto per tirare le somme di unesperienza importante, di cinque intensi anni di crescita fra lavori solisti, album di gruppo e collaborazioni di peso. I Brokenspeakers non rinunciano al loro credo in fatto di rap: coerenti fino allultimo, testimoni del passaggio fra la storica scena romana (e non) e il nuovo che avanza, sempre indipendenti, sempre s stessi. Tutto ci confluisce in modo chiaro nei punti cardine del disco: le tematiche sono interpretate in modo concreto, maturo e mai banale da Lucci, Coez, Hube, Nicco e Franz, che riescono a dare un senso di fluidit notevole; i beat di Ford78 danno ulteriore spessore ai testi e li completano, accompagnandoli nel classic scuola romana che tanto splendore ha dato allhip hop italiano; i featuring di Kaos (Non Lo So), Primo (Merda Fino Al Collo), Colle Der

Maggio Giugno 2012 JUNKS 57

JAM IT

S.F. KARTOONS
Artista Sud Foundation Kr Anno 2010 Label Autoprodotto Durata Album 44:00 Traccia consigliata Rota

FK aka Sud Foundation Kr! Questo il nome della band che vogliamo proporre in questo nuovo numero di Junks Magazine. La band pugliese, precisamente di Palagiano (TA), nasce nel 2000 e, dopo varie partecipazioni a festival e concorsi di caratura nazionale, dal 2010 fuori con il nuovo album S.F. Kartoons. Un progetto davvero interessante che di sicuro vi colpir per la sua originalit. La band (composta da Freezer, UBelmond, PKRed e DonPabloMan), rivisitando alcune delle principali colonne sonore dei cartoni animati che hanno ca-

ratterizzato le nostre infanzie, tira fuori un prodotto divertente ma cosciente nel quale, pur utilizzando un mood ironico e leggero, tratta importanti tematiche di disagio e ingiustizia sociale. Temi che interessano sia la nazione intera che, soprattutto la loro terra dorigine: quella parte di Puglia (Taranto e provincia), troppo spesso maltrattata e dimenticata. Un album di 11 tracce molto fluido e allegro che ascolterete piacevolmente. Le produzioni, come detto, riprendono molti campioni famosi ma hanno una buona struttura, con evidenti influenze reggae e hip

hop. Le metriche sono buone, concepite con quel giusto mix di semplicit e schiettezza che devono possedere quando la musica vuole essere utilizzata principalmente come mezzo di denuncia. Non riescono per a non dedicare una traccia (Rota, secondo noi la pi bella dellalbum) alla musica in quanto tale, come passione imprescindibile senza la quale non riuscirebbero a vivere. In passato abbiamo avuto la possibilit di assistere ad un loro live e vi possiamo garantire che il coinvolgimento e il divertimento sono assicurati.
Agostino Silvestri

58 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

SELECTA

La parola dordine della playlist che vi consigliamo in questo numero : ROOTS. Cos, in occasione delluscita del nuovo film documentario della star del reggae Bob Marley (uscito lo scorso 20 aprile) apriamo la nostra selezione con una performance negli studi Capital Record di Los Angeles; la formazione dei Wailers comprendeva ancora Peter Tosh, Bunny Wailer e i fratelli Barrett. Buona visione e buon ascolto!

Duppy Conqueror
di Bob Marley & The Wailers

Are We a Warrior
di Ijahman Levi

False Rasta
di Delroy Wilson

Last Straw
di Pablo Moses

Suzy Wong
di Jacob Miller

Remember Me
di Junior Byles

Maggio Giugno 2012 JUNKS 59

JAM IT

60 JUNKS Maggio Giugno 2012

JAM IT

EVENTI
BOUNTY KILLER HOSTED BY DON RICO & TERRON FABIO
10 05 2012 Atlantico - Roma

STAMM STREET III Festival di Street Art e Musica Hip-Hop


23 05 2012 Piazza Regina Margherita - Lancusi (SA)

FLY GIRLS & YARAH BRAVO


26 05 2012 Barrios - Milano

13 05 2012 Big Bang - Roma

SEAN PRICE DAVID RODIGAN SKARRA MUCCI TIPPA IRIE

31 05 2012 Brancaleone - Roma 01 06 2012 Villa Lampedusa - Palermo 02 06 2012 Rockplanet Club - Pinarella di Cervia (RA)

LA COKA NOSTRA

19 05 2012 Intifada - Roma

14 06 2012 Carroponte - Sesto San Giovanni (MI) 21 06 2012 Villa Ada - Roma

ANTHONY B

25 05 2012 Parco Fazenda - Langhirano (PR)

26 06 2012 Rock in Roma - Roma

CYPRESS HILL CYPRESS HILL, EVERLAST, DOPE D.O.D.

26 05 2012 Bosco Frascati - Castelfranco Emilia (MO)

27 06 2012 Sherwood Festival - Padova

Maggio Giugno 2012 JUNKS 61

BRAND NEW

BRAND NEW
ALTRE DI B

Brand new uno spazio interamente dedicato alle band ed agli artisti emergenti (o quasi) del panorama underground italiano. Presentateci i vostri lavori, potrebbero uscire sul prossimo numero di Junks Magazine!
e (finta) cialtronaggine, un disco diretto e preciso, ritmo costante e chitarre elettriche, che rimandano ai Tokyo Police Club e agli Arctic Monkeys. Le dieci tracce del disco hanno una compattezza invidiabile, una mezzora di musica decisamente spigliata che potrebbe giungere direttamente da Sheffield. Parlano di sfortune e di piccole vendette e di esistenzialismo spicciolo ma soprattutto suonano a testa bassa, senza preoccuparsi di avere troppe certezze. Theres a million better bands: una sincera rivelazione.

Theres a million better bands


Gli Altre di B hanno un nome molto nostrano, ma cantano in inglese. Dicono di non prendersi molto sul serio e di essere soltanto uno dei tanti gruppetti che nascono tra i banchi del liceo, ma dal 2006 ad oggi hanno macinato chilometri e concerti, vincendo concorsi e ricevendo una sonora dose di apprezzamenti. Siccome gli anni passano e non si pu cazzeggiare in eterno, hanno registrato un disco e si sono indebitati fino a rimanere in mutande, ed ora per protesta in qualche concerto si presentano in mutande per davvero. Il disco (autoprodotto) in free download sul bandcamp di Unhip Records. Theres a million better bands, titolo che riprende un verso dei Presidents of the USA, band molto cara agli Altre di B per sonorit

TOMVIOLENCE

God is busy
Si sa: il terzo album quello della maturit, e i Tomviolence (Lorenzo Cerelli alla chitarra e alla voce, Leonardo Cioni alla chitarra e alla voce, Giuseppe Basilic al basso, Antonio Martini alla batteria e Mirco Tani ai synth e ai piani) lo sanno benissimo: God is busy il loro miglior lavoro (finora). Composto da sette brani (cinque inediti pi due remix di pezzi estratti da Borderlinelovers, loro secondo album del 2009) God is busy produce un incontro/scontro tra groove e chitarre in cui i ritmi

62 JUNKS Maggio Giugno 2012

BRAND NEW

contemporanei si portano dietro tutto il loro bagaglio sonoro. Si percepisce, inoltre, la costante ricerca di una diversa centralit degli innesti vocali, anche grazie a un nuovo approccio verso la stesura delle canzoni. I brani sono fotografie di storie vissute il cui unico filo conduttore il dilemma: Dio esiste? O davvero troppo impegnato? Il gruppo invita il pubblico a scaricare e condividere liberamente The wizard, primo singolo estratto, per cimentarsi nel remix del brano. Entro lestate, i cinque membri della band sceglieranno, a loro insindacabile giudizio, alcuni remix da pubblicare sul proprio sito ufficiale e, tra questi, il migliore figurer nel prossimo album firmato Tomviolence, in uscita nel 2013.

testi di senso, in sintonia coi suoni partoriti dal gruppo e in italiano, per garantire comprensione immediata al target audience e sia, infine, nellalternanza dei componenti alle voci e agli strumenti. Il titolo esprime la disillusione verso un mondo che non d nulla in cui sperare; tuttavia, il gruppo sottolinea come questa disillusione vada intesa come spinta per darsi da fare e migliorare quello che ancora per fortuna di buono c, come la Musica ad esempio, passione che d forma e consistenza a questo lavoro. Da menzionare anche la presenza di Mario Lalli, musicista della scena desert californiana, in uno degli 11 brani che compongono lalbum (Ninna Nanna per Gris).

MALE DI GRACE

Tutto come sembra


Male di Grace una giovane rock band di Milano nata nel 2007. Lo scorso gennaio uscito il loro primo album, Tutto come sembra, un lavoro completamente autoprodotto. Il lavoro dimostra il talento del gruppo sia nel sound coinvolgente e convincente (Anni luce, Disfatta, Tentazione, Ai confini) sia nei

ATOMIK CLOCKS

Magdan in Charleroi
Gli Atomik Clocks sono un progetto di improvvisazione collettiva, nato nellestate 2006 costituito da Francesco Li Puma (bassista e sax tenore), Marco Ruggiero (batteria), Filip-

Maggio Giugno 2012 JUNKS 63

BRAND NEW

po Pratesi (sax alto) e Massimo Peroni (sax baritono). Il loro primo demo album Tundra Funk, r intracciabile in free download, stato registrato in presa diretta, un mix dimprovvisazione e brani funk risalente al giugno 2007. Nel novembre 2008 si registra il secondo lavoro un demo EP di transizione in trio/quartetto, the Country Hell (reperibile sempre in free download) costituito da improvvisazioni collettive pi quella che loro definiscono una ciliegina hard-core. A fine 2010 pubblicano un piccolo Live Promo 2010 con 4 nuovi brani live. Il loro ultimo lavoro Magdan in charleroi uscito lo scorso 30 settembre ed in free download attraverso la pagina del gruppo su Bandcamp. I brani prendono vita tra settembre 2010 e maggio 2011 presso il What a Guazza Studio, in quel di Firenze. Il consolidato quartetto da vita ad un mix di suoni sperimentale dove a dominare il jazz, con chiare contaminazioni funk che caricano del groove, caratteristico di questo genere, ogni traccia dellalbum. Lavoro molto interessante, consigliato prettamente agli amanti del genere.

U SHAMAN

Hand Mad
HandMad lEP in free download che contiene i brani scritti e registrati dallmc pugliese U Shaman. Un concentrato di liriche che esprimono in maniera cruda e diretta i pensieri pi intimi del rapper verso il mondo che lo circonda. Affrontando tematiche differenti, U Shaman fa constatazioni sulla societ odierna; smontandone ogni singolo meccanismo e mettendo in luce un sistema malato e corrotto, dove lunica soluzione plausibile pu esser trovata in un cambiamento radicale. La sua arma sono le parole, strumento che utilizza con grande precisione e cura, non cadendo mai nella pura apparenza o nella banalit (come troppo spesso ci capita di ascoltare), bens dando credito alla vera cultura Hip hop

64 JUNKS Maggio Giugno 2012

BRAND NEW

attraverso limportanza dei temi affrontati e la dedizione con cui ci si applica. Il flow e la metrica sono assolutamente di livello, maggiormente avvalorati da una propriet di linguaggio notevole e ricercata che permettono a U Shaman di catturare linteresse dellascoltatore che di certo avr modo di apprezzare ed ascoltare pi volte brani come Catrame, Babilonia, Amamm. Anni 10. Questo lavoro, essendo pi che altro un demo, non ha la pretesa di essere un concept album completo e strutturato poich, pur restando lesigenza di registrare e raccogliere, i brani che lo compongono sono stati concepiti in tempi e occasioni fra loro differenti. Le produzioni del disco sono quasi tutte di Spash Da Klark, fatta eccezione per le ultime 2 tracce, prodotte da Keos-T (del collettivo Hip hop Vomitorz). Queste ben si legano con lo stile di U Shaman, viste le atmosfere cupe ed a tratti futuriste che riescono a creare attraverso la semplicit delle strutture e la scelta dei suoni.

ZEROCALL

Battle of young
Quando abbiamo ascoltato il singolo Battle of young, ci siamo subito chiesti cosa si nascondesse dietro quel sound cos spudoratamente anni 80; cos che abbiamo scoperto la realt degli Zerocall. Un progetto nato a gennaio 2011 dalla passione per la musica elettronica

di Andy e Frank, due ragazzi perugini. Partendo da background differenti (uno batterista, impegnato nel panorama indie/rock, laltro tastierista e cantante, dedito allelectro/ pop e french touch) i due hanno maturato un interessante percorso musicale. Da un approccio pi rock, spendendo diverse ore in sala prove, la loro ricerca mutata in unattivit dedita alla creazione di pezzi pi sintetici e sperimentali. Ecco che sopraggiungono attrezzi del mestiere quali Drum machine, effetti, compressori analogici e tastiere rigorosamente anni 80 indispensabili per gli Zerocall che hanno ben chiaro il loro obiettivo. Cos, dopo un anno di sperimentazioni, il risultato la registrazione di ben 30 tracce, tra queste ne vengono selezionate 5 che andranno a comporre lEP di debutto del duo, in uscita a giugno. Secondo quanto ci raccontano oltre al ricordo degli anni 80 suggerito da pezzi come Battle of young, nel loro prossimo lavoro, potremo apprezzare anche la ricerca affrontata dagli Zerocall in vista di un sound pi moderno e sorprendente.

Maggio Giugno 2012 JUNKS 65

Non solo musica

66 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

LA SINCRONICIT DELLARTE
C
stato un giorno in cui ho imparato a vedere ogni singolo edificio, ogni singolo muro, come un foglio scritto dalla storia e sporcato dalla vita. Armato di rullo e vernice, ho riportato quei muri alla loro prima esistenza, ho fatto ritornare bianco il foglio. Attraverso il fiato degli spray, ho gridato la mia voce, piegato quei muri e fatto vedere al mondo come la storia pu cambiare. Un foglio sporco tornato alla sua originale forma, alla sua prima esistenza, per raccontare a chi passer dopo di me che la strada pu mutare. Qui nato un nuovo concetto, la mia voce si trasformata nel contatto con il mondo:

La capacit di far ritornare un foglio nuovamente bianco... provate a pensarci per qualche secondo... La mente si ferma, nella realizzazione dellimpossibile, lascia il posto alla fantasia, per poi rendersi conto, qualche istante pi tardi, di quanto i nostri piedi si siano sollevati dal terreno e ritrovarci, un istante pi tardi, a precipitare nel mondo in cui viviamo... Ora, se avete avuto lo stesso pensiero, vi racconto una fiaba:
divenuta colore. Sono nato tra alte mura, il cielo non si raggiunge da qui, la terra ti tiene inchiodato al suolo come la gente che mi scorre intorno; e i colori sono un lusso per chi si pu permettere di sognare o per i ragazzini pi fortunati. Ho cominciato a disegnare. Il primo odore che ricordo quello nel ferramenta dove ho comprato i primi colori, il posto era contrassegnato da un enorme insegna con una chiave gialla. Il primo pensiero non sono gli spray, ma quello di fare le bozze,

Maggio Giugno 2012 JUNKS 67

Non solo musica

il giorno prima, su un foglio di carta, e riflettere su come queste verranno trasportate nella realt della strada. Andare a disegnare con i grandi, il farsi spazio dove spazio non c, o per lo meno non lo puoi avere, la paura. La paura di fissare quello che porti dentro su un muro. Qualcuno ha detto che la grandezza di un uomo si misura dalle sue azioni, il realizzare un nuovo pezzo che sia di musica, un disegno o una scultura una necessit quando la porti dentro. Ma fa paura. una strada che segui correndo e che non sai dove ti porta, fino a quando

non provi a seguirla. A farti compagnia c solo una flebile vocina che ti pulsa nel cervello e ti sale dallo stomaco mentre manca il fiato, riga dopo riga, colore dopo colore, nota dopo nota. Questo quello che dalle mie mani raccontavo su un muro, questo quello che potete leggere sulle pareti della mia citt, tra le strade che ho percorso. E adesso che vi ho raccontato quello che stato, che vi ho narrato come larte divenuta parte della mia vita, vorrei accompagnarvi in un viaggio, attraverso vari punti vista, diverse persone e personaggi. Cercheremo di farvi vivere la

loro arte in poche righe con rapidi sguardi. In un contatto intimo con lessere umano che si cela dietro ogni forma di espressione e cercheremo di raccontare come larte ha cambiato la loro vita. Non definiteci artisti, bens figli darte perch di essa siamo innamorati come lo si di una madre creatrice, senza nome e senza confini. Lo spazio che segue per Lei, il successivo foglio bianco...
Davide Monz Ippolito

Davide Ippolito in arte Monz, nasce a Foggia il 5 Maggio 1987. Cresciuto alla breccia nel quartiere popolare Candelaro, gi tra i banchi delle scuole secondarie si avvicina alla cultura underground, passione che non lo abbandoner nel tempo. Nel 2001 si iscrive allIstituto dArte G. Perugini di Foggia, dove ha modo di acquisire tecniche, scindendo la pittura dal writing convinto che questultimo sia un credo pi che un percorso

ABOUT

artistico. Si trasferisce a Firenze nel 2007 per frequentare il corso di pittura allAccademia di Belle Arti, dove inizia a sperimentare tecniche e nuovi linguaggi artistici. Solo nel 2010 dopo aver conosciuto il Professore S. C. Vinciguerra, maestro nelle tecniche murali, riesce a trovare il giusto compromesso tra i due linguaggi mediante la tecnica dello strappo, forgiandone nuovi aspetti. Non tecnica in quanto tale ma mero concetto.

68 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

Maggio Giugno 2012 JUNKS 69

Non solo musica

EVENTI

RIVEROCK FESTIVAL
Questo un periodo rovente per i ragazzi dellAssociazione Riverock. C proprio un gran bel da fare. Il successo invernale del Riverock Contest sta volgendo al termine, e gi si affacciano, insieme ai primi raggi di sole primaverile, le notizie delluscita ufficiale del Riverock Festival 2012. Andando per ordine: sabato 5 maggio, allUrban Club di Perugia, si svolgeranno le finali del contest, in cui si scontreranno i tre gruppi che la giuria ha scelto nelle

tre precedenti serate. Torneranno ad esibirsi con la loro energia il giovanissimo power trio vicentino dei Bad Black Sheep; Da Cuneo invece arriveranno come al solito con chitarre, cerchioni, bidoni e quantaltro la formidabile Traffic Light Orchestra; i catanesi Nadi, terzo gruppo selezionato per la finale, non potranno per problemi di salute essere sul palco quella sera e verranno degnamente sostituiti dal Pinguino Imperatore, pazzo

70 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

gruppo perugino che si classificato subito dietro il terzetto di testa. A chiudere, come da tradizione del Riverock Contest, un ospite illustre, i Waines, un tornado di blues, ritmi folli e sudore. Nellattesa di sapere chi sar il vincitore, gi sono uscite i primi nomi per latteso festival estivo, che questanno durer ben tre giorni, 2930 giugno 1 luglio, e si svolger a Perugia. La prima sera, venerd, si alterneranno durante tutto il giorno numerosi gruppi, emergenti e non, che lasceranno il posto ai vincitori del Riverock Contest prima e i vincitori del Jack on Tour dopo, tali Majakovic, rientrati freschi freschi da un tour americano con gli Afterhours. La seconda serata sar animata da Aucan e Pink Holy Days, mentre la terza, in collaborazione con lassociazione Dancity, protagonisti saranno i Dj. Solo un nome su

tutti: Peter Hook, che inizialmente non vi dir niente, ma comincerete sicuramente a capire se associato a parole come Joy Division o New Order, gruppi a cui apparenuto come bassista e di cui tra laltro stato fondatore. Il festival, allestito nellimmenso spazio verde attorno allOstello Mario Spagnoli e completamente gratuito (n.d.r.), non offrir ai presenti solo buona musica. Workshop di fotografia, seminari in collaborazione con lUniversit di Perugia, mercatini etnici e mostre accompagneranno i presenti per tutta la durata della manifestazione. In serbo molte altre sorprese, che verranno annunciate gradualmente attraverso il sito internet (www.riverockfestival.it) e i canali di facebook e twitter. Lestate si preannuncia molto calda, non resta che aspettare, ma se volete vedere che aria tirer il 29, 30 giugno e 1 luglio a Perugia basta che facciate una capatina il 5 maggio allUrban Club.

Maggio Giugno 2012 JUNKS 71

Non solo musica

CINEMA
DAL MALI AL MISSISSIPI
Anno: 2003 Regia: Martin Scorsese Genere: Film documentaristico
Per gli amanti del blues, un documentario musicale diretto dal Maestro Martin Scorsese, primo capitolo dei documentari The blues. Il film racconta le origini del blues: un viaggio che ripercorre i luoghi dove tutto ebbe origine, risalendo il delta del mississipi e tornando, a ritroso, nel cuore dellAfrica, in Mali. Il chitarrista moderno Corey Harris intervista i grandi della musica blues. Tra questi, il grande e ultimo suonatore di fiffaro Othar Turner, scomparso dopo qualche mese allet di 95 anni; musicista, tra laltro, amato dal re del blues, Albert Nelson, (in arte Albert King), uno dei tre re della chitarra blues. Oltre a grandi interpreti della musica blues, Harris Corey intervista grandi musicisti della musica africana come Salif Keita e Ali Farka Tour (scomparso prematuramente nel 2006), grandi interpreti della musica africana: per fare ci, come anticipato, Corey approder in Mali, terra di origine di molti schiavi e antenati dei grandi bluesman odierni. Oltre alle parole suggestive, alle testimonianze emozionanti e ai ricordi piacevoli, il documentario prevede interpretazioni di grandi del passato come John Lee Hoker,

Son House e Muddy Waters: pezzi di storia che rimangono impressi nel cuore di chi ama questo genere fantastico. Il tutto, condito con un sottile senso di nostalgia di quei tempi lontani, dove il blues era lespressione della rivolta di un popolo oppresso. Il grande maestro Scorsese dimostra che solo una musica nata dalla sofferenza, dalla gioia, dalla fede, dallamore e dalla voglia di libert che si respirava nei campi di cotone del delta del Mississipi pu dare emozioni tanto forti. Buena vista.
Fabio de Palma

72 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

NOWHERE BOY
Anno: 2009 Regia: Sam Taylor-Wood Genere: Biografico
Mix di emozioni per un gran film che segna il debutto alla regia dellartista concettuale Sam Taylor-Wood. Ispirato al libro biografico Imagine: Growing Up with My Brother John Lennon , scritto dalla sorellastra Julia Baird, il film tratta temi molti delicati, come ladolescenza travagliata di John, il rapporto con le due donne della sua vita, sua madre Julia e sua zia Minnie, lamicizia con Paul McCartney e George Harrison pre-Beatles e come si avvicinato al rocknroll. Nowhere boy descrive in maniera impeccabile la personalit molto eccentrica del giovane John, interpretato daAaron Johnson, un tipo bullo e strafottente ma con una grandissima sensibilit. Nel film si evidenza la sua grande sofferenza per la mancanza della figura materna, che scopre essere viva allet di 15 anni. Con la neo-ritrovata madre riuscir a creare un bellissimo rapporto, che si concluder tragicamente con la prematura morte della donna, investita da una macchina. Il film racconta anche i tanti contrasti tra sua zia Minnie, un tipo conservatore, e la di lei madre Julia, una tipa eccentrica e moderna. Quanto questo vuoto, questo turbamento adolescenziale hanno in-

fluito sulla straordinaria personalit artistica del grande artista che fu? Scoprirlo il lavoro della regista, in questo viaggio introspettivo nelluomo che sarebbe diventato lartista pi importante del XX secolo. Curiosit: nel film si sottolineano i primi effetti di amicizia-rivalit con Paul, con il quale John era gi impegnato musicalmente nei Quarryman, prima band che diede i natali ai Beatles. Nel film si possono ascoltare alcune delle prime canzoni incise, come In spite of all the danger. Se amate la figura di John e dei Beatles, siete obbligati a vederlo; se amate davvero questo artista, beh ne verserete di lacrime! Buena vista!
Fabio de Palma

Maggio Giugno 2012 JUNKS 73

Non solo musica

LIBRI
UN MONDO DEL TUTTO DIFFERENTE, LA STORIA DI WOW E DEI VERDENA
Autore: Emiliano Colasanti Editore: Arcana
Un mondo del tutto differente, la storia di Wow e dei Verdena il primo libro sul trio di Bergamo i fratelli Alberto e Luca Ferrari, e Roberta Samarelli che continua ad arricchire, da anni, la scena musicale alternativa italiana. Scritto dal giornalista Emiliano Colasanti, il libro si concentra sullultimo lavorocapolavoro della band, Wow (2011), un doppio album coraggioso (Nei minuti necessari ad aprire il cellophane di un vinile riusciamo a scaricare intere carriere di musicisti. In unepoca del genere, un album doppio visto come un atto di coraggio.) e che riesce a dare ottimi risultati in tutto: vendita, tour, e critica (la quale sembra essersi accorta soltanto ora del puro talento dei Verdena, una vera mosca bianca del panorama italiano, che ha sempre messo la musica davanti a tutto il resto relegando a un ruolo secondario ogni questione di immagine e marketing.). Il libro scorre veloce e in modo semplice e leggero, arricchito da foto (live e non), parole del trio e di Omid Jazi (musicista di supporto nel Wow tour), testi (impossibile non ritorna-

re con la mente ai Diari di Cobain) e materiale del batterista Luca (che, proprio poco dopo luscita del libro, ha presentato i suoi dipinti e collages al Bloom di Mezzago). Nel connubio di tutto ci sta la forza di questo libro, che vuole mostrare come e a che costo i tre hanno portato avanti il loro progetto, e sottolineare, soprattutto, come la Musica sia sempre Il motore. Quello che ti fa andare avanti anche quando sei convinto di non farcela pi.
Ilaria Abruscia

74 JUNKS Maggio Giugno 2012

Non solo musica

LOPERA STRUGGENTE DI UN FORMIDABILE GENIO


Autore: Dave Eggers Editore: Mondadori
Dave ha 22 anni, una tragica storia alle spalle e un fratellino, Toph, cui fare da padre, madre e fratello al tempo stesso. Alla morte dei suoi genitori, Dave lascia tutto ci che ha e parte con Toph per la California. Sotto la sua tragica figura e le sue idee megalomani non c altro che il desiderio di dare un senso a quellassoluta libert che gli , in un certo senso piombata addosso: Dave sente di volerla vivere senza compromessi e senza il timore di giudizi di chi, non essendo come lui, non potrebbe mai capire. Questa ricerca si manifesta nel rapporto con il fratello, nelle relazione con le sue ex compagne ma anche nel suo ruolo nella redazione, di un giornale, Might : Stiamo cominciando a perfezionare un nostro equilibrio tra lessere vicini alle cose che sono in movimento () e allo stesso tempo mantenere le distanze, una mentalit da outsider!. Un romanzo al limite della farneticazione e della follia ma di un bruciante realismo, caratterizzato da una scrittura vivace, brillante, ironica e spiritosa che reca nel profondo una voglia, un desiderio di pienezza, affermazio-

ne, lotta e vita. E noi saremo pronti, alla fine di ogni giorno saremo pronti, non diremo di no a niente () e respireremo a fondo, respireremo tutta laria piena di vetro e unghie e sangue, la respireremo e la berremo!.
Giacoma di Vieste

Maggio Giugno 2012 JUNKS 75

Potrebbero piacerti anche