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Report 1994-2011

EMERGENCY

Ogni anno nel mondo la guerra e la povert distruggono la vita di milioni di persone. Nei conflitti contemporanei il 90% delle vittime sono civili. EMERGENCY unorganizzazione italiana indipendente. Offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualit alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povert. Promuove una cultura di pace, solidariet e rispetto dei diritti umani.

Il 2011 stato un anno faticoso, segnato dai quattro lunghi mesi del sequestro del nostro collega Francesco Azzar, rapito in Sud Darfur mentre lavorava con la solita passione e professionalit al Centro pediatrico di Nyala. Con la sua famiglia, gli amici e i volontari di Emergency abbiamo vissuto 124 giorni di angoscia prima di poter rivedere il suo sorriso, quel sorriso che tutti i bambini del Centro pediatrico avevano imparato a conoscere. Nel 2011 abbiamo continuato a lavorare per diffondere una cultura di pace. Da sempre Emergency incontra studenti e insegnanti nelle scuole di ogni ordine e grado, organizza conferenze e dibattiti per raccontare il senso del nostro lavoro, la pratica quotidiana del diritto alla salute, lorrore della guerra, e i tanti motivi (quattro milioni e mezzo di motivi, tanti quante sono le persone che abbiamo curato) per cui vorremmo che non ci fosse pi bisogno di Emergency nel mondo. Abbiamo voluto che queste parole arrivassero a pi persone possibile, perci abbiamo avviato un nuovo progetto: una rivista mensile, che si chiama E, come Emergency, e va in tutte le edicole per parlare di diritti e rovesci, per denunciare quello che non funziona ma dare spazio anche alle tante storie, piccole o grandi, di cose che funzionano, esperienze di pace e solidariet che costano molto meno di una bomba e, al contrario delle bombe, costruiscono davvero la pace. E abbiamo lavorato sempre di pi in giro per il mondo, dove ogni giorno siamo chiamati a rispondere a bisogni sempre pi grandi e diffusi. Abbiamo ampliato la nostra Rete regionale di pediatria e cardiochirurgia in Africa, aprendo il Centro pediatrico di Port Sudan: dal dicembre 2011, il Centro cura bene (e gratis) i bambini della regione, ma ospita anche lo screening di bambini e adulti cardiopatici che potranno essere operati nel Centro Salam di cardiochirurgia a Khartoum. Abbiamo, purtroppo, dovuto ampliare anche lassistenza ai feriti di guerra in Afghanistan, un Paese dove la guerra sembra non finire mai. Per poter soccorrere i civili pi colpiti dal conflitto abbiamo aperto quattro nuovi Posti di primo soccorso nelle regioni di Helmand, Logar e Wardak. Tutti i Centri chirurgici, nel 2011, hanno lavorato a pieno ritmo per assistere i feriti: un letto su tre sempre occupato da un bambino, che non centra niente con la guerra e che non dovrebbe stare l. Nel 2011 la guerra arrivata nel Mediterraneo, e anche a queste vittime abbiamo cercato di portare aiuto: mandando un team di chirurgia di guerra in Libia, durante lassedio della citt di Misurata, ma anche assistendo i profughi che dal Nord Africa sono scappati per arrivare nel nostro Paese. E qui, nel nostro Paese, abbiamo assistito anche le vittime di un altro tipo di guerra, quella contro gli stranieri. Da aprile 2011 i due ambulatori mobili di Emergency hanno iniziato a girare le campagne del Sud Italia, offrendo cure mediche a migliaia di invisibili: uomini e donne che lavorano e vivono in condizioni disumane, a volte senzacqua, a volte senza un tetto, spesso senza speranze, sempre senza diritti. E, a ben vedere, abbiamo assistito anche le vittime di unaltra guerra ancora, quella contro i poveri: nel 2011, nel Poliambulatorio di Marghera che avevamo aperto per i migranti, continuato ad aumentare il numero di cittadini italiani che si rivolgono a Emergency per avere cure mediche gratuite. C chi ha perso il lavoro, chi senza fissa dimora, chi non pu permettersi pi di spendere nemmeno pochi euro per la propria salute, e chiede aiuto a noi. A tutte queste persone, come a tutti i nostri pazienti nel mondo, cerchiamo di rispondere al meglio. Non senza fatica, perch la crisi ha colpito anche noi: i cittadini italiani sono sempre stati la principale forza di Emergency, sono quelli che hanno permesso a Emergency di curare milioni di persone in giro per il mondo. Quando i cittadini italiani vengono colpiti dalla crisi (quando, addirittura, i cittadini italiani diventano nostri pazienti), inevitabile che le risorse diventino sempre pi scarse. Ma noi continueremo a chiedere il sostegno di chi ancora pu e vuole trovare spazio per la solidariet. Per dare una mano a tutti quelli che hanno bisogno, che siano bambini africani o disoccupati italiani, le donne in Afghanistan o gli uomini invisibili che lavorano nelle campagne, a due passi dalle nostre case. Solo con il sostegno di tutti possiamo continuare a portare aiuto. E ce ne sar bisogno, sempre di pi, anche nel nostro Paese. Aiutateci a non smettere.

Cecilia Strada Presidente di EMERGENCY

Da 17 anni EMERGENCY cura una persona ogni 2 minuti

COME OPERIAMO
Per affermare il diritto di tutti alle cure mediche, EMERGENCY:
offre assistenza completamente gratuita; garantisce cure a chiunque ne abbia bisogno, senza discriminazioni; pratica una medicina di qualit e utilizza protocolli terapeutici e metodi di lavoro standardizzati e gi sperimentati in situazioni di emergenza; forma il personale locale fino al raggiungimento della completa autonomia operativa.

EMERGENCY progetta, costruisce e gestisce con il suo personale internazionale:


ospedali dedicati alle vittime di guerra e alle emergenze chirurgiche; centri di riabilitazione fisica e reintegrazione sociale; posti di primo soccorso per il trattamento delle emergenze; centri sanitari per lassistenza medica di base; centri di maternit e di pediatria; poliambulatori e ambulatori mobili per migranti e persone disagiate; un centro di cardiochirurgia. Lo staff internazionale di EMERGENCY impegnato anche nella formazione del personale locale.

AMBITI DINTERVENTO
CHIRURGIA
Cardiochirurgia pediatrica e per adulti Chirurgia di guerra Chirurgia durgenza e traumatologia Chirurgia generale Chirurgia ortopedica Chirurgia plastica e ricostruttiva Chirurgia oculistica Pronto soccorso

MEDICINA
Cardiologia Medicina di base Medicina interna Neonatologia Oculistica Ostetricia e ginecologia Pediatria

RIABILITAZIONE
Fisioterapia Produzione di protesi e ortosi Formazione professionale e cooperative per disabili

Tra il 1994 e il 2011, negli ospedali, centri sanitari e centri di riabilitazione di EMERGENCY sono state curate gratuitamente 4.668.900 persone.
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CULTURA DI PACE

1995 - La campagna contro le mine antiuomo


Nel 1995, a un anno dalla sua fondazione, EMERGENCY riattiv lospedale di Choman, un villaggio del Kurdistan iracheno a ridosso del confine con lIran. Choman si trovava in unarea infestata da mine antiuomo, per buona parte di produzione italiana: una delle pi comuni era la Valmara 69, una mina a frammentazione prodotta a Brescia che uccide nel raggio di 25 metri e ferisce gravemente in un raggio di 200 metri dallesplosione. Nellospedale di Choman prima, poi in quelli che lassociazione ha costruito a Erbil e a Sulaimaniya, i medici di EMERGENCY curavano uomini, donne e bambini finiti su una mina mentre portavano gli animali al pascolo, mentre andavano a prendere lacqua, mentre giocavano. Non erano combattenti: erano persone che cercavano di vivere. Nel Kurdistan iracheno i medici di EMERGENCY guardavano in faccia una delle peggiori eredit della guerra: si stima che siano 100 milioni le mine inesplose disseminate in una settantina di Paesi. I chirurghi di EMERGENCY iniziarono a raccontare quello che vedevano sui tavoli operatori dei loro ospedali. Il loro lavoro guadagn grande attenzione sul palco del Maurizio Costanzo Show, dove Gino Strada, fondatore di Emergency, raccont per la prima volta al grande pubblico gli effetti devastanti delle mine antiuomo. Per molti fu una scoperta: fino ad allora erano pochi i mezzi di informazione ad aver affrontato il tema in un Paese, il nostro, allepoca tra i maggiori produttori ed esportatori di mine. Grazie a unintensa campagna di informazione fatta di articoli di giornale, incontri nelle scuole, dibattiti e mostre, le mine divennero un argomento di interesse pubblico. EMERGENCY chiese pubblicamente al ministro della Difesa di intraprendere azioni concrete contro le mine. Il 2 agosto 1994 il Parlamento italiano deliber una moratoria sulla produzione ed esportazione delle mine antiuomo.

Keakaws Amin Ahmed, 30 anni, andava a caccia, amputata gamba sinistra; Wahid Karim, 32 anni, raccoglieva metallo, amputata gamba destra; Saeed Majeed, 43 anni, raccoglieva metallo, ferite multiple: un estratto dal registro dei ricoveri dellospedale di EMERGENCY a Sulaimaniya divenne una cartolina da spedire al Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro per chiedere la rapida discussione e lapprovazione di un progetto o disegno di legge che vietasse la produzione, il commercio e luso delle mine da parte dellItalia, e un impegno in ambito internazionale per la loro totale messa al bando e per lavvio di iniziative umanitarie di aiuto alle vittime e di sminamento. Oltre un milione di cartoline vennero spedite

al Quirinale nellestate del 1996. Lappello internazionale per la messa al bando delle mine antiuomo fu sottoscritto nel dicembre dello stesso anno anche da dieci premi Nobel: Rita Levi Montalcini, Adolfo Prez Esquivel, Joseph Rotblat, Elie Wiesel, Jean Dausset, Christian de Duve, Frank Sherwood Rowlands, Steven Weinberg, Kenneth J. Arrow, James M. Buchanan. Finalmente, su pressione di unopinione pubblica sempre pi consapevole, il 29 ottobre 1997 il Parlamento italiano approv la legge n. 374 che proibisce in Italia la fabbricazione, lo stoccaggio, la vendita, lesportazione e il possesso di mine, componenti, brevetti o tecnologie e anche la

partecipazione economica in societ estere che abbiano a che fare con la produzione e la vendita di mine. Il 3 dicembre del 1997 lItalia firm a Ottawa la Convenzione sulla messa al bando delle mine antiuomo che vieta luso di queste armi, obbliga allo smantellamento degli arsenali e novit rispetto alla normativa italiana prevede azioni di sminamento e assistenza alle vittime. Il Trattato di Ottawa entrato in vigore il primo marzo 1999, ma alla fine del 2011 ancora molti Paesi non lavevano firmato. Tra essi Cina, Russia e Stati Uniti dAmerica.

2001 - Uno straccio di pace


La guerra scoppiata, in corso, ha ucciso e uccide. Durer anche quando militari e strateghi avranno stabilito di considerarla, dal loro punto di vista, finita. Durer nei lutti dei sopravvissuti, nei corpi mutilati di molti di loro. Durer nelle esplosioni di ordigni rimasti attivi sul terreno. Sappiamo che molti sono favorevoli a questa guerra. Vogliamo che anche quelli che sono contrari abbiano voce. Per farlo useremo un pezzo di stoffa bianco: appeso alla borsetta o alla ventiquattrore, attaccato alla porta di casa o al balcone, legato al guinzaglio del cane, allantenna della macchina, al passeggino del bambino, alla cartella di scuola Uno straccio di pace. E se saremo in tanti ad averlo, non potranno dire che lItalia intera ha scelto la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti. Emergency chiede ladesione di singoli cittadini, ma anche comuni, parrocchie, associazioni, scuole e di quanti condividono questa posizione. Diffondere questo messaggio un modo per iniziare. L11 settembre 2001, gli attentati negli Stati Uniti sconvolsero lopinione pubblica internazionale. La reazione non si fece attendere: neanche un mese dopo lattentato, il 7 ottobre, i bombardieri statunitensi attaccarono lAfghanistan. Era la missione Enduring Freedom, il primo atto della guerra globale al terrorismo: il regime dei taliban che governava lAfghanistan veniva accusato di spalleggiare il gruppo terroristico Al Qaeda, considerato responsabile dellattentato alle Torri gemelle. Lattacco militare allAfghanistan era sostenuto da larga parte della comunit internazionale. Anche lItalia si accod: il 7 novembre 2001 il Parlamento italiano approv la partecipazione militare alloperazione internazionale con il pronunciamento favorevole del 92% dei suoi membri, in evidente spregio allarticolo 11 della Costituzione. Grazie al voto pi bipartisan della storia della Repubblica come lo defin Gino Strada undici giorni dopo, 600 soldati italiani partirono per lAfghanistan, imbarcati su navi militari nel porto di Taranto. La guerra veniva propagandata come linevitabile misura di legittima difesa di un Paese sotto attacco. EMERGENCY sapeva che la guerra non avrebbe portato giustizia alle vittime dellattentato, n avrebbe eliminato la minaccia terroristica: sarebbe stata piuttosto lennesimo atto di violenza su un Paese prostrato da decenni di conflitti, causando la morte di altre migliaia di persone innocenti. Molti manifestavano la stessa convinzione sostenendo il lavoro di EMERGENCY, lunica Ong non afgana presente a Kabul al momento dellattacco della coalizione internazionale. Per rendere evidente il dissenso dei cittadini nei confronti della guerra e delle decisioni del Parlamento italiano, EMERGENCY chiese di esprimere il proprio rifiuto con uno straccio di pace. La piccola striscia bianca di tessuto da legarsi al polso, da appendere alla borsa o in macchina sarebbe diventata il simbolo di riconoscimento di chi vuole trovare nuove forme di stare insieme, nuovi modi per risolvere i problemi che non siano la violenza, il terrorismo, la guerra.

2002 - Fuori lItalia dalla guerra


Era lautunno del 2002. Ancora una volta la guerra sembrava una scelta inevitabile: lIraq era il nemico numero 1, le inesistenti armi di distruzione di massa erano presentate come una minaccia alla sicurezza delloccidente e loccidente si preparava a unaltra campagna militare nella regione. Fuori lItalia dalla guerra: era questa la richiesta che EMERGENCY poneva al governo italiano e a tutti i cittadini con una mobilitazione imponente che ebbe il suo culmine il 10 dicembre 2002. Nellanniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, pi di 250 fiaccolate e 500 mila persone si riversarono nelle strade di tutta Italia, mentre stracci bianchi e bandiere arcobaleno sventolavano alle finestre. E poi centinaia di assemblee nelle scuole, le adesioni di decine di comuni, province e regioni e 500 mila firme in calce allappello Fuori lItalia dalla guerra sul sito di Emergency: Vogliamo un mondo basato sulla giustizia e sulla solidariet. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Chiediamo che lItalia, di fronte alla minaccia di un attacco militare contro lIraq, non partecipi ad alcun atto di guerra, nel rispetto della Costituzione. Non vogliamo essere corresponsabili di nuovi lutti, n vogliamo alimentare la spirale del terrore. Basta guerre, basta morti, basta vittime. EMERGENCY consegn il testo dellappello e le firme raccolte ai presidenti della Repubblica e del Consiglio, di Camera e Senato e dei gruppi parlamentari. Contro la volont di tanta parte del Paese, il 15 aprile 2003 il governo ottenne il voto favorevole del Parlamento alla missione umanitaria demergenza, prima ancora che il Consiglio di sicurezza dellOnu adottasse la risoluzione 1483. Fermiamo la guerra, firmiamo la pace Il ripudio della guerra un principio fondamentale della Costituzione italiana ed sancito nellarticolo 11. Per dare forza alla sua richiesta di pace, negli stessi mesi, Emergency propose a tre giuristi Luigi Ferrajoli, Domenico Gallo, Danilo Zolo di preparare il testo della proposta di legge di iniziativa popolare Norme per lattuazione del principio del ripudio della guerra sancito dallart.11 della Costituzione e dallo Statuto dellOnu. La Proposta di legge chiede una serie di garanzie che rendano operante larticolo 11, ne consentano uneffettiva applicazione e prevedano rigorose sanzioni per le sue violazioni. EMERGENCY raccolse 137.319 firme (ben oltre le 50 mila richieste dalla legge) che present allufficio Testi Normativi della Camera dei deputati il 17 giugno 2003. Il testo della proposta di legge non stato ancora assegnato ad alcuna commissione parlamentare.

2003 - Cessate il fuoco


I cittadini del mondo non riescono neppure pi a piangere le tragedie del terrore: a una bomba segue unautobomba, a ogni morto una vendetta che genera altri morti e altre vendette. Nomi diversi guerra, terrorismo, violenza si traducono poi, tutti, in corpi umani fatti a pezzi e in pezzi di umanit perduti per sempre. Non vogliamo pi vedere atrocit: disumano che gli esseri umani continuino ad ammazzarsi. Fermiamo questa spirale, o alla fine non rester pi niente, nessuno avr avuto ragione o torto, ci sar solo una catena infinita di lutti e distruzioni. Chiediamo a tutti coloro che stanno praticando e progettando attentati e guerre di fermarsi. Chiediamo il tempo per riflettere, non possiamo assistere impotenti al dilagare della follia omicida. A tutti coloro che promuovono la violenza, clandestini organizzatori di stragi o visibilissimi dittatori o presidenti, noi cittadini chiediamo: "Cessate il fuoco!". Nellautunno 2003, lintensificarsi della guerra in Iraq e in Afghanistan e gli attentati in Turchia, in Palestina e in Cecenia si susseguivano in una spirale di violenza che sembrava destinata ad allargarsi senza fine. EMERGENCY si fece promotrice di un appello per chiedere a governi e gruppi armati di cessare il fuoco prima che lodio e la violenza diventassero lunico linguaggio praticato fra esseri umani. Lappello fu immediatamente sottoscritto da Noam Chomsky, docente del Massachusetts Institute of Technology; Ignacio Ramonet, direttore di Le Monde Diplomatique; Oscar Luigi Scalfaro, Presidente della Repubblica 1992-1999; Rigoberta Mench, Premio Nobel per la Pace 1992; Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina 1986; Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura 1997; Jack Steinberger, Premio Nobel per la Fisica 1988; Leonard Boff, filosofo e teologo; Tavola Valdese, Unione delle chiese valdesi e metodiste in Italia; Inge Schoental Feltrinelli, editore; Ermanno Olmi, regista; Riccardo Muti, direttore dorchestra; Pietro Ingrao, politico e scrittore; Carlo Ossola, docente del Collge de France; Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano; Rabbi Michael Lerner, direttore della rivista Tikkun; Sari Hanafi, direttore del Palestinian Diaspora and Refugee Centre; Peretz Kidron, giornalista e scrittore; Yesh Gvul, del Movimento dei soldati israeliani contro loccupazione; Sylvie Coyaud, giornalista; Farid Adly, giornalista; Hebe de Bonafini, Presidente dellassociazione Madri di Plaza de Mayo; Don Luigi Ciotti, presidente dellassociazione Libera; Carlyle Vilarinho, Capo di gabinetto del governo brasiliano; Jos Graziano da Silva, ministro del programma Fame Zero del governo brasiliano; Amos Oz, scrittore; Andrea Camilleri, scrittore; Monsignor Raffaele Nogaro, Vescovo di Caserta; Tiziano Terzani, scrittore. Tra i primi firmatari vi fu anche Hans von Sponeck, lex direttore del programma umanitario dellOnu in Iraq, che aveva rassegnato le sue dimissioni per protesta contro le sanzioni volute dagli Usa. Aderirono anche numerosi consigli comunali e associazioni italiane e internazionali, tra le quali lassociazione dei familiari delle vittime dell11 settembre. Oltre 76 mila cittadini sottoscrissero lappello sul sito di EMERGENCY.

2010 - Il mondo che vogliamo


Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidariet, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su unequa distribuzione delle risorse. Vogliamo un mondo in cui i governi garantiscano leguaglianza di base di tutti i membri della societ, il diritto a cure mediche di elevata qualit e gratuite, il diritto a una istruzione pubblica che sviluppi la persona umana e ne arricchisca le conoscenze, il diritto a una libera informazione. Nel nostro Paese assistiamo invece, da molti anni, alla progressiva e sistematica demolizione di ogni principio di convivenza civile. Una gravissima deriva di barbarie davanti ai nostri occhi. In nome di "alleanze internazionali", la classe politica italiana ha scelto la guerra e laggressione di altri Paesi. In nome della "libert", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro i propri cittadini costruendo un sistema di privilegi, basato sullesclusione e sulla discriminazione, un sistema di arrogante prevaricazione, di ordinaria corruzione. In nome della "sicurezza", la classe politica italiana ha scelto la guerra contro chi venuto in Italia per sopravvivere, incitando allodio e al razzismo. questa una democrazia? Solo perch include tecniche elettorali di rappresentativit? Basta che in un Paese si voti perch lo si possa definire democratico? Noi consideriamo democratico un sistema politico che lavori per il bene comune privilegiando nel proprio agire i bisogni dei meno abbienti e dei gruppi sociali pi deboli, per migliorarne le condizioni di vita, perch si possa essere una societ di cittadini. questo il mondo che vogliamo. Per noi, per tutti noi. Un mondo di eguaglianza. Il mondo che vogliamo il titolo del Manifesto che EMERGENCY ha presentato nel settembre 2010 al nono Incontro nazionale dei suoi volontari. Discusso da Gino Strada, insieme con Antonio Tabucchi, Roberto Saviano, Vauro, Andrea Camilleri, Fabio Fazio, il Manifesto chiede un mondo senza guerra, dove siano garantiti i diritti essenziali di ogni essere umano salute, istruzione, informazione nella condivisione di valori fondamentali come pace, democrazia, diritti e uguaglianza. Il Manifesto non un documento rivoluzionario: stato scritto ricordando la Costituzione italiana e la Dichiarazione dei diritti umani, elaborate pi di sessantanni fa quando il mondo stava uscendo da due guerre che avevano sovvertito qualsiasi principio e ideale umano. EMERGENCY ha sentito lurgenza di rimettere queste parole al centro della discussione pubblica perch i diritti essenziali di tutti non diventino privilegi di pochi. E lha scritto ripercorrendo la sua storia: dalla prima missione di EMERGENCY in Ruanda al nuovo Poliambulatorio di Marghera, EMERGENCY ha prestato soccorso a chiunque ne avesse bisogno perch ha sempre creduto che pace, democrazia, diritti e uguaglianza fossero le sole forme possibili di convivenza tra esseri umani.

2011 - Si pu solo abolire, contro la guerra in Libia


Nel febbraio 2011 la comunit internazionale e, in un secondo momento, lItalia dichiararono guerra alla Libia. EMERGENCY si schier ancora una volta contro la guerra: per colpire un dittatore, fino a pochi mesi prima sostenuto da molti governi occidentali, si decideva di attaccare un intero Paese e violare la Costituzione italiana. EMERGENCY promosse un appello ispirato a una celebre frase di Einstein: "La guerra non si pu umanizzare, si pu solo abolire. In pochi giorni l'appello venne condiviso da oltre 50 mila persone; tra i primi firmatari Gino Strada, Carlo Rubbia, don Luigi Ciotti, Renzo Piano, Maurizio Landini, Alex Zanotelli. La mobilitazione ha avuto il suo culmine il 2 aprile a Piazza Navona, a Roma. Pochi giorni pi tardi, EMERGENCY ha inviato un team di chirurgia di guerra a Misurata, la citt pi colpita dalla guerra. Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra "contro Gheddafi": ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria. Nessuna guerra pu essere umanitaria. La guerra sempre stata distruzione di pezzi di umanit, uccisione di nostri simili. Ogni "guerra umanitaria" in realt un crimine contro l'umanit. Se si vuole difendere i diritti umani, l'unica strada per farlo che tutte le parti si impegnino a cessare il fuoco, a fermare la guerra, la violenza, la repressione. Nessuna guerra inevitabile. Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si fatto nulla per prevenirle. Appaiono inevitabili a chi per anni ha ignorato le violazioni dei diritti, a chi si arricchito sul traffico di armi, a chi ha negato la dignit dei popoli e la giustizia sociale. Appaiono inevitabili a chi le guerre le ha preparate. Nessuna guerra necessaria. La guerra sempre una scelta, non una necessit. la scelta assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica, che genera "cultura di guerra". "Questa dunque la domanda che vi poniamo, chiara, terribile, alla quale non ci si pu sottrarre: dobbiamo porre fine alla razza umana o deve l'umanit rinunciare alla guerra?" (dal Manifesto di Russell-Einstein, 1955). Perch l'utopia diventi progetto, dobbiamo innanzitutto imparare a pensare escludendo la guerra dal nostro orizzonte culturale e politico. Insieme a tutti i cittadini vittime della guerra, della violenza, della repressione, che lottano per i diritti e la democrazia. "La guerra non si pu umanizzare, si pu solo abolire". Albert Einstein

2011 - Nasce E il mensile


Nellaprile 2011 in tutte le edicole italiane uscito il primo numero di E il mensile di Emergency. Tra reportage, inchieste, racconti di viaggio, interviste, racconti e portfolio, E porta alla luce piccole e grandi storie che parlano di unItalia e di un mondo diversi da quelli descritti dagli altri media. Con uno sguardo non convenzionale su scuola, lavoro, sanit, ambiente, ma anche cinema, libri, teatro, musica, il mensile parla del mondo che vogliamo, un mondo pi aperto, solidale, pi giusto. E d seguito allimpegno di EMERGENCY per la promozione di valori di pace e di solidariet previsto dal suo statuto a fianco della cura alle vittime della guerra e della povert. Diretto da Gianni Mura e Maso Notarianni, ha tra i collaboratori fissi Gino Strada, Patrizia Valduga, Giulio Giorello, Neri Marcor, Flavio Soriga, Violetta Bellocchio, Gino e Michele, Claudio Bisio, Enrico Bertolino.

PROGRAMMI UMANITARI

Afghanistan
In pi di 40 anni, in Afghanistan la guerra ha causato un milione e mezzo di morti, centinaia di migliaia di feriti e mutilati, oltre quattro milioni di profughi. La guerra pi recente, iniziata nellottobre 2001, continua a ferire, uccidere e distruggere. E sul terreno c ancora leredit delle guerre precedenti: mine antiuomo e ordigni inesplosi continuano a mutilare bambini e adulti, soprattutto civili. A partire dal 1999, EMERGENCY in Afghanistan ha costruito e gestito un Centro medico-chirurgico e un Centro di maternit nella Valle del Panshir, un Centro chirurgico a Kabul e un Centro chirurgico a Lashkar-gah, nella provincia di Helmand. EMERGENCY conduce anche un programma di assistenza sanitaria ai detenuti delle maggiori carceri del Paese e ha attivato una rete di 30 Posti di primo soccorso e Centri sanitari. Quattro Posti di primo soccorso sono stati aperti nel corso del 2011: due si trovano nella provincia di Helmand, uno nella provincia di Logar e uno nella provincia di Wardak. Nel corso del 2011 l'Afghanistan entrato a far parte del Programma di pediatria e cardiochirurgia di EMERGENCY. Cardiologi internazionali hanno individuato i pazienti cardiopatici da operare al Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum. EMERGENCY si occupata del trasferimento e del soggiorno dei pazienti e dei loro parenti in Sudan fino alla fine della convalescenza. Finora, presso gli ospedali di EMERGENCY in Afghanistan, sono state effettuate 211 visite cardiologiche.

Dal 1999 a oggi, EMERGENCY ha curato in Afghanistan 3.188.325 persone.


Uzbekistan Tagikistan Turkmenistan Cina

Anabah Kabul

Afganistan
Lashkar-gah Iran Pakistan

EMERGENCY www.emergency.it

Anabah, Valle del Panshir Centro medico-chirurgico


Lintervento di EMERGENCY iniziato nel 1999 nella Valle del Panshir, nel nord dellAfghanistan. Una ex caserma nel villaggio di Anabah stata ristrutturata e trasformata in un Centro chirurgico dedicato alle vittime di guerra. Negli anni la struttura e le attivit del Centro sono state ampliate per offrire anche chirurgia durgenza, chirurgia generale, traumatologia, medicina interna, pediatria. L'ospedale diventato il Centro di riferimento per la popolazione di tutta la Valle del Panshir e delle province limitrofe. Presso il Centro attivo anche un programma di oculistica per il trattamento chirurgico e ambulatoriale delle principali patologie, con periodiche missioni di personale internazionale specializzato. Il Centro medico-chirurgico di Anabah collegato con un servizio di ambulanze a 17 Posti di primo soccorso e Centri sanitari di EMERGENCY nella Valle del Panshir e nelle province circostanti di Kapisa, Parwan, Badakhshan e del passo di Salang.

Inizio attivit: dicembre 1999 Aree di intervento: Chirurgia per vittime di guerra e di mine antiuomo Chirurgia durgenza Chirurgia generale Traumatologia Medicina interna Pediatria Struttura: Pronto soccorso, Ambulatorio, 2 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 56 Personale locale: 214 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 26.267 Visite ambulatoriali: 172.396 Interventi chirurgici: 17.181

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Anabah, Valle del Panshir Centro di maternit


Ad Anabah, nel 2003, EMERGENCY ha aperto un Centro di maternit che offre assistenza prenatale, ginecologica, ostetrica e neonatale alla popolazione della Valle e delle province circostanti. Ogni mese, oltre 300 bambini nascono presso il Centro di maternit di EMERGENCY, lunica struttura specializzata e gratuita nella regione. Il personale del Centro garantisce assistenza prenatale anche alle donne delle aree pi isolate attraverso la rete di Posti di primo soccorso e Centri sanitari di EMERGENCY dislocati nella Valle e nelle province circostanti. Unostetrica internazionale e una nazionale effettuano periodiche missioni di monitoraggio delle gravidanze; le pazienti a rischio o che hanno bisogno di ulteriori esami vengono trasferite al Centro di maternit con le ambulanze di EMERGENCY. Lo staff che lavora nel Centro di maternit composto esclusivamente da donne, afgane e internazionali. Il personale internazionale si occupa anche della formazione delle ostetriche locali, con lezioni teoriche e pratiche. Nell'estate 2011 presso il Centro di maternit iniziato un corso quadriennale di specializzazione per ginecologhe riconosciuto dal ministero della Sanit afgano.

Inizio attivit: giugno 2003 Aree di intervento: Ostetricia Ginecologia Neonatologia Struttura: Pronto soccorso, Ambulatorio, Sala operatoria, Terapia intensiva neonatale, Corsie, Nursery, Sala ecografica, Sala parto. Diagnostica e servizi tecnici e ausiliari condivisi con il Centro medico-chirurgico. Posti letto: 39 Personale locale: 44 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 21.051 Visite ambulatoriali: 82.090 Interventi chirurgici: 4.573 Bambini nati nel Centro: 14.080
EMERGENCY www.emergency.it

Kabul Centro chirurgico per vittime di guerra


EMERGENCY ha iniziato a lavorare a Kabul nel 2000, ristrutturando e ampliando un ex asilo nel centro della capitale. La struttura, colpita da un razzo che aveva ucciso cinque bambini, stata trasformata in un Centro chirurgico per vittime di guerra, che ha iniziato le attivit cliniche nellaprile 2001. Nellagosto 2003 stato allestito un Reparto di rianimazione e terapia intensiva con 6 posti letto. Nel 2005 stato installato un apparecchio per tomografie computerizzate (TC), tuttora lunico gratuito in Afghanistan. A causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza del Paese, dal luglio 2010 i criteri di ammissione sono stati limitati alla sola chirurgia di guerra. Nell'agosto 2011 si registrato il maggior numero di ricoveri per cause di guerra dall'apertura dell'ospedale. Il Centro chirurgico di Kabul collegato a 10 Posti di primo soccorso e Centri sanitari di EMERGENCY nelle province di Kabul, Parwan, Logar, Ghazni, Wardak.

Inizio attivit: aprile 2001 Aree dintervento: Chirurgia per vittime di guerra e mine antiuomo Struttura: Pronto soccorso, Ambulatori, 2 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Terapia sub-intensiva, Corsie, Fisioterapia, TC (Tomografia computerizzata), Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 95 Personale locale: 252 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 25.268 Visite ambulatoriali: 76.928 Interventi chirurgici: 31.167

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Lashkar-gah Centro chirurgico per vittime di guerra


Nel 2004 EMERGENCY ha aperto a Lashkar-gah un Centro chirurgico dedicato alle vittime di guerra. Il Centro lunica struttura gratuita e specializzata in unarea la provincia di Helmand che negli ultimi anni stata al centro del conflitto afgano. I combattimenti tra l'esercito afgano e i talebani, i bombardamenti delle forze alleate, gli attentati kamikaze e le mine antiuomo continuano a essere una minaccia costante per chi vive nella regione. Nel 2011, su 10 ricoverati all'ospedale di Lashkar-gah 6 erano vittime di guerra, 1 su 3 era un bambino. Il Centro chirurgico di Lashkar-gah collegato 24 ore su 24 con un servizio di ambulanze ai Posti di primo soccorso di EMERGENCY nei villaggi di Grishk, Sangin e Gamsir.

Inizio attivit: settembre 2004 Aree dintervento: Chirurgia per vittime di guerra e mine antiuomo Traumatologia Struttura: Pronto soccorso, 2 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 70 Personale locale: 215 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 13.935 Visite ambulatoriali: 71.786 Interventi chirurgici: 16.925

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Posti di primo soccorso e Centri sanitari


Per garantire cure tempestive anche agli abitanti delle zone pi isolate o prive di strutture sanitarie, dal 1999 a oggi EMERGENCY ha costruito in Afghanistan una rete di 30 Posti di primo soccorso e Centri sanitari, dislocati nella Valle del Panshir, presso il passo di Salang, nellarea attorno a Kabul e nelle province di Kapisa, Logar, Ghazni, Wardak, Parwan, Badakhshan e Helmand. Quattro Posti di primo soccorso sono stati aperti nel corso del 2011: due si trovano nella provincia di Helmand, uno nella provincia di Logar e uno nella provincia di Wardak. Il personale locale formato da EMERGENCY garantisce assistenza sanitaria di base, cure di primo soccorso e il trasferimento dei pazienti gravi agli ospedali di EMERGENCY con un servizio di ambulanze operativo 24 ore su 24.

Numero: 30 Localit: Anabah, Abdara, Ahangaran, Anjuman, Changaram, Dara, Darband, Dasht-e-Rewat, Gulbahar, Kapisa, Khinch, Koklamy, Oraty, Paryan, Rokha, Sangi Khan, Shutul, Mirbachakot, Said Khil, Poli Sayad, Maydan Shahr, Ghazni, Azra, Chark, Grishk, Sangin, Garmsir. EMERGENCY offre assistenza sanitaria presso il riformatorio, lorfanotrofio maschile e lorfanotrofio femminile a Kabul. Personale locale: 217 Al 31 dicembre 2011 Visite ambulatoriali: 2.273.253 Pazienti trasferiti negli ospedali di EMERGENCY: 31.430

Assistenza ai detenuti
Dal 2000 EMERGENCY ha avviato un programma di assistenza ai detenuti, allestendo ambulatori nelle carceri che garantiscono cure mediche di base e il trasferimento dei casi chirurgici agli ospedali dellassociazione. Prigione di Duab: 694 pazienti trattati dal 2001 al 2003 Prigione di Shebergan: 13.338 pazienti trattati da maggio 2002 a giugno 2004 Prigione di Lashkar-gah: 1.880 pazienti trattati da febbraio 2006 al 31 dicembre 2007 Prigioni di Kabul (Governmental Jail, Investigation Department, Pol-e-charki, Female Jail): 363.718 pazienti trattati al 31 dicembre 2011 Personale locale: 28

19

Cambogia
A Battambang, in uno dei distretti pi minati della Cambogia, nel 1998 EMERGENCY ha costruito un Centro chirurgico per la cura delle vittime di guerra e delle mine antiuomo, trasformatosi nel tempo in un Centro chirurgico e traumatologico. A partire dal 1999, EMERGENCY ha aperto 5 Posti di primo soccorso per offrire cure demergenza e assistenza di base in unarea densamente minata, il distretto di Samlot, dove non esistevano altre strutture sanitarie. Nel 2009, la gestione dei Posti di primo soccorso stata definitivamente trasferita alle autorit locali. In considerazione del miglioramento delle condizioni generali del Paese e del livello di autonomia raggiunto dallo staff locale, nel 2011 EMERGENCY ha iniziato a porre le basi per il progressivo subentro delle autorit sanitarie cambogiane nella gestione dell'ospedale.

Dal 1998 a oggi, EMERGENCY in Cambogia ha curato 390.008 persone.

Tailandia

Laos

Battambang

CAMBOGIA
Phnom Penh Vietnam

Golfo della Tailandia

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Battambang Centro chirurgico


Il Centro chirurgico di Battambang stato aperto nel 1998 per offrire assistenza chirurgica alle vittime della guerra e delle mine antiuomo. Negli anni, le attivit dellospedale sono state ampliate alla chirurgia durgenza, alla traumatologia, alla chirurgia plastica e ricostruttiva per la correzione di malformazioni congenite e delle conseguenze della poliomielite. Presso il Centro vengono effettuate missioni specialistiche per il trattamento ambulatoriale e chirurgico di patologie oculistiche. Lo staff internazionale di EMERGENCY impegnato anche nella formazione professionale del personale locale. Presso il Centro si svolgono anche stage di formazione mirati per fisioterapisti, per infermieri e per anestesisti.

Inizio attivit: luglio 1998 Aree dintervento: Chirurgia per vittime di guerra e mine antiuomo Chirurgia durgenza Traumatologia Struttura: Pronto soccorso, Ambulatorio, 3 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 109 Personale locale: 185 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 29.225 Visite ambulatoriali: 111.749 Interventi chirurgici: 32.806

21

Iraq
Sono milioni le mine antiuomo spesso di fabbricazione italiana che infestano il Kurdistan iracheno. Per dare soccorso alle vittime delle mine, nel 1995 EMERGENCY ha riattivato lospedale di Choman, un villaggio curdo al confine tra Iran e Iraq. A Sulaimaniya e a Erbil, citt allora controllate da due fazioni in lotta tra loro, nel 1996 e nel 1998 EMERGENCY ha aperto due Centri chirurgici per feriti di guerra, ampliati nel tempo con unit specializzate nel trattamento delle ustioni e delle lesioni spinali. EMERGENCY ha aperto anche 22 Posti di primo soccorso per offrire cure tempestive ai feriti e trasferirli in ospedale. Nel 2005, EMERGENCY ha consegnato alle autorit locali la gestione degli ospedali e dei Posti di primo soccorso, ora integrati nel Sistema sanitario nazionale. Nel 1998, EMERGENCY ha avviato a Sulaimaniya un Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale tuttora attivo sotto la diretta responsabilit di EMERGENCY.

Dal 1995 a oggi, EMERGENCY ha assistito in Iraq 390.103 persone.

Turchia

Siria

Sulaimaniya

IRAQ
Bagdad Giordania

Iran

Arabia Saudita

Kuwait

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Sulaimaniya Centro di riabilitazione e produzione protesi


Nel 1998, EMERGENCY ha aperto a Sulaimaniya un Centro di riabilitazione e reintegrazione sociale specializzato in fisioterapia e nella produzione di protesi, ortosi e ausilii ortopedici per pazienti disabili e mutilati. Per facilitare il ritorno a casa dei pazienti, stato avviato un programma di abbattimento delle barriere architettoniche. Il Centro offre corsi di formazione professionale in carpenteria metallica, falegnameria, sartoria, lavorazione del cuoio e produzione di scarpe per favorire il reinserimento lavorativo dei pazienti. Al termine dei corsi, EMERGENCY garantisce aiuto economico e gestionale per lapertura di cooperative e botteghe artigiane. Dall'inizio delle attivit a dicembre 2011, sono state avviate 275 cooperative. Il Centro lunica struttura specializzata e gratuita nella zona ed diventato il riferimento anche per il resto dellIraq. Su richiesta delle autorit locali, anche nel 2011, il Centro ha ospitato i cardiologi di EMERGENCY per lo screening dei pazienti cardiopatici da trasferire gratuitamente al Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan. Presso il Centro di riabilitazione viene garantito anche il follow up dei pazienti operati.

Inizio attivit: febbraio 1998 Aree dintervento: Produzione di protesi e ortosi Riabilitazione fisica Formazione professionale per disabili Avvio di cooperative artigiane Screening e follow-up cardiologico Struttura: Corsie, Fisioterapia, Piscina al coperto, Laboratori ortopedici, Laboratori di formazione professionale, Servizi. Posti letto: 41 Personale locale: 86 Al 31 dicembre 2011 Pazienti trattati: 6.174 Sedute di fisioterapia: 39.859 Protesi di arto superiore: 804 Protesi di arto inferiore: 5.821 Ortosi: 774 Corsisti diplomati: 459 Cooperative avviate: 275 Visite cardiologiche: 385

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Italia
In Italia il diritto alle cure un diritto riconosciuto dalla legge, ma spesso negato nella pratica: migranti, stranieri, poveri non hanno accesso alle cure a causa della scarsa conoscenza dei propri diritti, delle difficolt linguistiche, dellincapacit di orientarsi allinterno di un sistema sanitario complesso. In un clima di paura diffusa e crescente razzismo, spesso i migranti non si rivolgono alle strutture pubbliche per timore di essere denunciati. Per queste ragioni, EMERGENCY ha iniziato a lavorare in Italia, intervenendo nellambito del sistema penitenziario (2005-2007), dellimmigrazione e del disagio sociale. Nel 2006 EMERGENCY ha aperto a Palermo, in Sicilia, un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti, con o senza permesso di soggiorno, e a tutti coloro che ne hanno bisogno. Nel dicembre 2010, EMERGENCY ha aperto un secondo Poliambulatorio a Marghera, in Veneto. Nel 2011, due pullman trasformati in ambulatori mobili hanno portato assistenza sanitaria ai migranti impegnati nelle zone agricole del Sud Italia. Fatta eccezione per alcune figure professionali che garantiscono la continuit e lorganizzazione del servizio, lo staff dei Poliambulatori opera a titolo volontario. Poliambulatorio di PALERMO Via G. La Loggia, 5/a 90129 Palermo T +39 091 6529498 Poliambulatorio di MARGHERA Via G.B. Var, 6 30175 Marghera (VE) T +39 041 0994114
Trentino Alto Adige Friuli Venezia Giulia Valle dAosta

Svizzera Marghera

Austria Slovenia

Lombardia

Ungheria Croazia Bosnia Erzegovina

Veneto

Marghera

Piemonte Liguria Emilia Romagna

ancia

Toscana

Marche Umbria

Serbia Montenegro Kosovo

Mar Adriatico

ITALIA
Roma Mar Adriatico

Lazio
Roma

Abruzzo Molise

Puglia
Campania

Macedonia Albania
Sardegna

Basilicata

Grecia Mar Tirreno


Palermo Mar Tirreno

Calabria

Palermo Mar Mediterraneo

Mar Ionio
Mar Mediterraneo

Sicilia

Mar Ionio

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Palermo Poliambulatorio
Nellaprile 2006, EMERGENCY ha aperto a Palermo un Poliambulatorio per garantire assistenza sanitaria gratuita ai migranti, con o senza permesso di soggiorno, e a chiunque ne abbia bisogno. A eccezione di alcune figure che garantiscono la continuit nella gestione del Poliambulatorio, il personale medico, infermieristico e amministrativo opera a titolo volontario. Nel centro sono sempre presenti mediatori culturali che si occupano anche delle pratiche per il rilascio del codice Stp (codice Straniero temporaneamente presente, che garantisce anche agli stranieri non regolari laccesso al Servizio sanitario pubblico) e che accompagnano i pazienti che necessitino di esami o visite presso le strutture pubbliche. Il progetto stato realizzato con la collaborazione della direzione generale dellAzienda unit sanitaria locale di Palermo, che ha ristrutturato e messo a disposizione lintera struttura. Tutte le prestazioni del Poliambulatorio di EMERGENCY a Palermo sono erogate gratuitamente.

Inizio attivit: aprile 2006 Aree dintervento: Cardiologia Dermatologia Infettivologia Medicina generale Odontoiatria Ostetricia e Ginecologia Otorinolaringoiatria Pediatria Psichiatria e Psicologia Senologia Orientamento sociosanitario

Struttura: 5 Ambulatori, Sala d'attesa, Magazzino, Area accoglienza, Uffici e Servizi. Personale impiegato: 7 Personale volontario: 73 (di cui 68 sanitari e 5 non sanitari) Al 31 dicembre 2011 Visite ambulatoriali: 51.919

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Marghera Poliambulatorio
Il 2 dicembre 2010 EMERGENCY ha aperto un Poliambulatorio a Marghera per offrire assistenza di base e specialistica ai migranti e alla popolazione in stato di bisogno. A eccezione di alcune figure che assicurano continuit nella gestione, il personale medico, infermieristico e amministrativo del Poliambulatorio lavora a titolo volontario. I mediatori culturali accompagnano i pazienti che ne abbiamo bisogno nel percorso di cura allinterno delle strutture pubbliche: lo spirito del Poliambulatorio e di tutto il Programma Italia, infatti, di collaborazione e integrazione con il Sistema sanitario nazionale. Tutte le prestazioni del Poliambulatorio di EMERGENCY a Marghera sono erogate gratuitamente.

Inizio attivit: dicembre 2010 Aree dintervento: Cardiologia Medicina generale Oculistica Odontoiatria Ostetricia e Ginecologia Orientamento socio-sanitario Struttura: 6 Ambulatori, Sala d'attesa, Sala colloqui, Magazzino, Area accoglienza, Uffici e Servizi. Personale impiegato: 6 Personale volontario: 87 (di cui 80 sanitari e 7 non sanitari) Al 31 dicembre 2011 Visite ambulatoriali: 5.171

Ambulatori mobili
Nel 2010 due pullman sono stati allestiti come ambulatori mobili per portare cure dove pi c' bisogno. Nei campi nomadi, nelle aree agricole, nei campi di accoglienza per i profughi, i medici di EMERGENCY assicurano cure gratuite. I mediatori culturali facilitano l'accesso alle strutture sanitarie pubbliche a chi ha bisogno di esami o visite specialistiche. La maggior parte dei migranti si rivolge ai medici di EMERGENCY per problemi legati alle durissime condizioni di lavoro e di vita: dolori muscolo-scheletrici, infezioni gastro-intestinali e infezioni respiratorie. Ogni pullman dispone di due ambulatori e una sala per i colloqui con i mediatori culturali. Nel 2011 gli ambulatori mobili di EMERGENCY hanno lavorato in Puglia, Sicilia, Calabria, Basilicata, in particolare a favore dei braccianti agricoli.

Inizio attivit: aprile 2011 Localit di intervento: province di Foggia e Lecce, provincia di Potenza, provincia di Reggio Calabria, province di Ragusa e Siracusa. , Aree dintervento: Medicina generale Orientamento socio-sanitario Struttura: 2 Ambulatori, Sala per colloqui con mediatori culturali, Sala di attesa, Servizi. Personale impiegato: 10 Al 31 dicembre 2011 Visite: 2.471

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Sierra Leone
Nel 2001 EMERGENCY ha aperto a Goderich, nei pressi della capitale Freetown, un Centro chirurgico per offrire cure gratuite e di elevata qualit ai pazienti ortopedici e a tutte le emergenze chirurgiche. Nel 2002 l'ospedale stato ampliato con la costruzione di un Centro pediatrico che garantisce cure ai bambini di et inferiore ai 14 anni. In Sierra Leone il tasso di mortalit infantile tra i pi alti al mondo: malaria, malnutrizione, infezioni respiratorie e gastrointestinali sono tra le principali cause di morte nei bambini fino ai 5 anni di et. Lo staff internazionale impegnato anche nella formazione del personale locale: il Centro chirurgico di EMERGENCY stato riconosciuto dal ministero della Sanit sierraleonese come ente di formazione per infermieri di anestesia. Nellottobre 2010 sono iniziati i lavori di ampliamento del Centro chirurgico per rispondere ai bisogni di una popolazione sempre pi numerosa. Anche questo ospedale fa parte del Programma regionale di pediatria e cardiochirurgia: cardiologi di EMERGENCY effettuano periodicamente missioni di screening per individuare i malati che hanno bisogno di un intervento presso il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan, ed effettuano i controlli post-operatori necessari.

Dal 2001 a oggi, EMERGENCY ha curato in Sierra Leone 373.657 persone.

Guinea

Sierra Leone
Freetown Goderich

Golfo di Guinea Liberia

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Goderich Centro chirurgico


Il Centro chirurgico di EMERGENCY si trova a Goderich, nei sobborghi della capitale Freetown, abitata da un milione e mezzo di persone di cui la met ha meno di 15 anni. I criteri di ammissione comprendono la chirurgia durgenza, soprattutto addominale, la traumatologia e la chirurgia elettiva. Presso lospedale si tiene anche un programma per il trattamento delle ustioni allesofago causate dallingestione accidentale di soda caustica, fenomeno molto diffuso fra i bambini in un Paese dove il sapone spesso fabbricato in casa. Nel 2011 sono continuati i lavori per la costruzione di un nuovo blocco operatorio, di nuove corsie di degenza e di una foresteria per i pazienti delle province pi lontane. Anche nel 2011 i cardiologi di EMERGENCY hanno effettuato missioni di screening per individuare i malati da operare al Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan, e hanno garantito i controlli post-operatori necessari.

Inizio attivit: novembre 2001 Aree dintervento: Chirurgia generale e durgenza Chirurgia ortopedica e ricostruttiva Traumatologia Screening e follow-up cardiologico Struttura: Pronto soccorso, Ambulatorio, 2 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva, Corsie, Fisioterapia, Radiologia, Laboratorio e Banca del sangue, Farmacia, Aule, Sala giochi, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 85 Personale locale: 257 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 23.535 Visite ambulatoriali: 212.605 Interventi chirurgici: 23.981 Visite cardiologiche: 495

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Goderich Centro pediatrico


Nel 2002 il Centro chirurgico di Goderich stato ampliato con la costruzione di un ambulatorio pediatrico. Nel 2003 sono state aperte due nuove corsie, una delle quali interamente dedicata alla pediatria. Tra le principali attivit del Centro c' il programma di prevenzione e cura della malnutrizione: oltre al trattamento dei bambini, lo staff di EMERGENCY insegna alle madri i principi per una corretta alimentazione e le norme igieniche fondamentali. Presso il Centro pediatrico, ogni giorno vengono visitati almeno 50 bambini. Malnutrizione, malaria, infezioni gastrointestinali e respiratorie sono le patologie pi comuni.

Inizio attivit: aprile 2002 Aree dintervento: Pediatria Struttura: 2 Ambulatori, Corsia, Area di accoglienza, Servizi tecnici e ausiliari condivisi con il Centro chirurgico. Posti letto: 14 Personale locale: 56 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 10.291 Visite ambulatoriali: 126.731

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EMERGENCY IN AFRICA:
IL PROGRAMMA REGIONALE DI PEDIATRIA E CARDIOCHIRURGIA
Nel 2007, EMERGENCY ha aperto a Khartoum, in Sudan, il Centro Salam di cardiochirurgia, lunico ospedale specialistico gratuito in Africa. Il Centro Salam il fulcro del Programma di pediatria e cardiochirurgia che EMERGENCY sta realizzando in Africa. I Centri pediatrici di EMERGENCY offrono cure di elevata qualit e gratuite ai bambini fino ai 14 anni e sono attrezzati con un ambulatorio cardiologico dove i nostri cardiologi internazionali effettuano lo screening di bambini e adulti cardiopatici da operare a Khartoum. Nel marzo 2009, il primo Centro pediatrico della Rete regionale di pediatria e cardiochirurgia stato inaugurato a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana; il secondo Centro pediatrico stato aperto a Nyala, in Sud Darfur, nel luglio 2010; il terzo stato aperto nel dicembre 2011 a Port Sudan, nello stato del Red Sea. Dove non esiste una struttura dellassociazione, i cardiologi di EMERGENCY conducono missioni di screening negli ospedali locali, in collaborazione con le autorit sanitarie dei Paesi ospiti. In poco meno di cinque anni, lo staff del Centro ha operato pazienti provenienti da 24 Paesi: Afghanistan, Burkina Faso, Burundi, Ciad, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Giordania, Iraq, Italia (persone temporaneamente residenti in Sudan), Kenya, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Senegal, Sierra Leone, Somalia, Sudan, Sud Sudan, Tanzania, Uganda, Zambia, Zimbabwe. IL MANIFESTO PER UNA MEDICINA BASATA SUI DIRITTI UMANI. Il Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum rappresenta un modello di intervento umanitario profondamente innovativo. Obiettivo del progetto infatti di portare anche in Africa sanit di eccellenza, affermando nella pratica il diritto di ogni essere umano a ricevere cure gratuite e di elevata qualit. Sulla scorta dei risultati ottenuti dal Centro Salam, nel maggio 2008 EMERGENCY ha riunito sullIsola di San Servolo, nella laguna veneziana, le delegazioni dei ministeri della Sanit di 8 Paesi africani per il seminario internazionale Costruire medicina in Africa. Insieme con EMERGENCY, i rappresentanti di Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Eritrea, Ruanda, Sierra Leone, Sudan, Uganda hanno discusso di come garantire anche ai cittadini africani il diritto a una sanit gratuita e di alto livello. Le conclusioni del seminario sono state ufficializzate nel documento Manifesto per una medicina basata sui dirittti, nel quale i firmatari riconoscono il diritto ad essere curato come un diritto fondamentale e inalienabile apparentemente a ciascun membro della famiglia umana e chiedono una sanit basata sulleguaglianza, sulla qualit e sulla responsabilit sociale.

Libano

Siria Iraq
Giordania Kuwait

Marocco

Tunisia

Afghanistan

Israele

Libia Algeria

Egitto Arabia Saudita


Emirati Arabi Uniti

Oman Mauritania Mali Gambia Senegal Guinea Sierra Leone Liberia


Costa dAvorio Burkina Faso

Niger Ciad
DARFUR

SUDAN

Eritrea

Yemen Gibuti

Nigeria
Ghana Repubblica Centrafricana Camerun Guinea equatoriale Gabon Congo Repubblica Democratica del Congo
Ruanda Burundi

Somalia Sud Sudan Etiopia

Togo Benin

Uganda

Kenya

Tanzania

Angola
Zambia

Malawi

Mozambico

Zimbabwe

Madagascar

Namibia

Paesi da cui provengono i pazienti del Centro Salam Paesi che ospitano strutture di EMERGENCY

Botswana Swaziland Lesotho Sud Africa

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A 60 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani Manifesto per una medicina basata sui diritti umani A seguito del seminario internazionale Costruire Medicina in Africa. Principi e Strategie ospitato presso lIsola di San Servolo, Venezia, Italia, dal 14 al 15 maggio 2008, e in accordo con lo spirito e i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani nella quale si afferma che Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignit e diritti (art.1) Ogni individuo ha il dirittoalle cure mediche (art.25) Il riconoscimento della dignit inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libert, della giustizia e della pace nel mondo (Preambolo) DICHIARIAMO il Diritto ad essere curato come un diritto fondamentale e inalienabile appartenente a ciascun membro della famiglia umana. CHIEDIAMO QUINDI la creazione di sistemi sanitari e progetti dedicati esclusivamente a preservare, allungare e migliorare la vita dei pazienti e basarsi sui seguenti principi: Eguaglianza Ogni essere umano ha diritto a essere curato a prescindere dalla condizione economica e sociale, dal sesso, dalletnia, dalla lingua, dalla religione e dalle opinioni. Le migliori cure rese possibili dal progresso e dalla scienza medica devono essere fornite equamente e senza discriminazioni a tutti i pazienti. Qualit Sistemi sanitari di alta qualit devono essere basati sui bisogni di tutti ed essere adeguati ai progressi della scienza medica. Non possono essere orientati, strutturati o determinati dai gruppi di potere n dalle aziende coinvolte nellindustria della salute. Responsabilit Sociale I governi devono considerare come prioritari la salute e il benessere dei propri cittadini, e destinare a questo fine le risorse umane ed economiche necessarie. I Servizi forniti dai sistemi sanitari nazionali e i progetti umanitari in campo sanitario devono essere gratuiti e accessibili a tutti. In qualit di Autorit sanitarie e Organizzazioni umanitarie RICONOSCIAMO sistemi sanitari e progetti basati sui principi EQS (Eguaglianza, Qualit, Responsabilit Sociale) che rispettino i diritti umani, permettano lo sviluppo della scienza medica e siano efficaci nel promuovere la salute rafforzando e generando risorse umane, scientifiche e materiali. CI IMPEGNIAMO a realizzare e sviluppare politiche, sistemi sanitari e progetti basati sui principi EQS; a cooperare tra di noi per identificare bisogni comuni nel settore sanitario e programmare progetti congiunti. FACCIAMO APPELLO alle altre Autorit sanitarie e alle organizzazioni umanitarie perch firmino questo Manifesto e si uniscano a noi nel promuovere una medicina basata sui principi EQS; ai donatori e alla comunit internazionale perch sostengano, finanzino e partecipino alla progettazione e alla realizzazione di programmi basati sui principi EQS.

LA RETE SANITARIA DECCELLENZA IN AFRICA ANME


Nel 2009, sempre sullIsola di San Servolo, nata lANME (African Network of Medical Excellence - Rete sanitaria deccellenza in Africa), con lobiettivo di promuovere nel continente la costruzione di centri medici di eccellenza, sul modello del Centro Salam di cardiochirurgia.

Riconoscendo il bisogno urgente di centri di eccellenza in Africa, per offrire cure mediche di alta qualit attraverso strutture secondarie e terziarie, promuovendo in tal modo la prevenzione delle malattie e la disponibilit di cure primarie; Considerando il Centro Salam di cardiochirurgia, costruito a Khartoum da EMERGENCY in collaborazione col ministero della Sanit del Sudan, un modello replicabile nei nostri Paesi per fornire cure di qualit ai nostri cittadini e una corretta formazione ai nostri professionisti sanitari e non sanitari; Ci impegniamo a migliorare la cooperazione regionale creando la Rete sanitaria deccellenza in Africa in varie specializzazioni mediche, per rinforzare i nostri sistemi sanitari a livello nazionale e regionale. Facciamo un appello congiunto alla comunit internazionale dei donatori affinch ci sostenga e contribuisca alla realizzazione di questo innovativo progetto multidisciplinare fornendo risorse umane e finanziarie. Khartoum (Sudan), gioved 11 febbraio 2010 Per i ministri della Sanit di: Ciad H.E. Hissein Djidda Khours, Egitto Dr. Mamdouh Ali Mohammed, Eritrea Dr. Ghirmay Tesfasellasie, Etiopia H.E. Kebede Worku, Gibuti H.E. Abdallah Abdillahi Miguil, Repubblica Centrafricana H.E. Nalke Dorogo Andr, Repubblica Democratica del Congo Dr. Lokadi Opeda Pierre, Somalia H.E. Mohammed Haga, Sudan H.E. Tabita Botros Shokai, Sud Sudan Dr. Mayok Yak Mayok, Uganda H.E. Stephen O. Malinga.
Nellottobre 2010, sullIsola di San Servolo si tenuto il terzo seminario del ciclo Costruire medicina in Africa, nel quale sono state definite le linee operative per lo sviluppo del progetto.

La gratuit e leccellenza della cura sono i fondamenti del modello di assistenza sanitaria che i membri dellANME intendono realizzare nei loro Paesi. La gratuit il prerequisito essenziale affinch tutti possano accedere tempestivamente alle cure di cui hanno bisogno. Leccellenza garantisce alti standard clinici dei singoli interventi e promuove la formazione di personale sanitario qualificato, lo sviluppo della ricerca e dei sistemi sanitari locali. Su iniziativa di EMERGENCY e del ministero della Sanit sudanese, i rappresentanti dei Paesi membri dellANME si sono riuniti a Khartoum nel febbraio 2010. In quelloccasione hanno prodotto un appello comune rivolto alla comunit internazionale:

Noi, ministri della Sanit e rappresentanti delle autorit sanitarie di Ciad, Egitto, Eritrea, Etiopia, Gibuti, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Uganda, partecipanti alla prima conferenza annuale sulla Rete sanitaria deccellenza in Africa (ANME - African Network of Medical Excellence) organizzata a Khartoum, in Sudan, dal ministero della Sanit del Sudan e dalla ONG EMERGENCY, Riaffermando il principio secondo cui il diritto alla cura un diritto primario di ciascun individuo, come dichiarato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani; Richiamando i principi di Eguaglianza, Qualit e Responsabilit Sociale espressi nel Manifesto per una medicina basata sui diritti umani, che chiede cure mediche e di qualit per tutti;

Sudan
EMERGENCY arrivata in Sudan nel 2004, con un intervento nel Nord Darfur a favore degli ospedali di Mellit e Al Fashir, dove ha ricostruito e allestito il reparto di Chirurgia durgenza e il blocco operatorio. Nel 2005 ha aperto un Centro pediatrico nel campo profughi di Mayo, a pochi chilometri dalla capitale Khartoum, per offrire cure gratuite ai bambini fino ai 14 anni di et. Nello stesso anno, sempre nei pressi della capitale, EMERGENCY ha iniziato a costruire il Centro Salam di cardiochirurgia per offrire assistenza altamente specializzata e gratuita ai malati provenienti dal Sudan e dai Paesi vicini. Il Centro Salam, aperto nellaprile 2007, collegato a una rete di Centri pediatrici dove cardiologi internazionali di EMERGENCY effettuano lo screening di bambini e adulti cardiopatici da operare a Khartoum e offrono le cure post-operatorie necessarie. Fino al 31 dicembre 2011, al Centro Salam sono stati operati pazienti provenienti da 24 Paesi. Nel luglio 2010 EMERGENCY ha aperto un Centro pediatrico a Nyala, in Darfur. Un altro Centro pediatrico stato aperto a Port Sudan, capitale dello stato del Red Sea, nel dicembre 2011.

Dal 2007 a oggi, EMERGENCY ha curato in Sudan 201.161 persone.

Egitto Libia Port Sudan Ciad Khartoum Mayo Eritrea

DARFUR

Nyala

SUDAN
Etiopia Sud Sudan

Repubblica Centrafricana

Repubblica Democratica del Congo

Uganda Kenya

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Khartoum Centro Salam di cardiochirurgia


Il Centro Salam di cardiochirurgia, aperto da EMERGENCY a Khartoum, offre assistenza gratuita e altamente qualificata a pazienti affetti da patologie cardiovascolari congenite e acquisite di interesse chirurgico. Di particolare rilievo sono le patologie valvolari di origine reumatica, il cui sviluppo spesso legato alla povert e alla carenza di cure di base. L incidenza di queste malattie particolarmente alta nei giovani. Il 61% dei pazienti ricoverati al Centro Salam ha infatti meno di 26 anni. Il Centro Salam la sola struttura cardiochirurgica di eccellenza in Africa completamente gratuita. Nato per rispondere alle esigenze del Sudan e dei Paesi limitrofi, nel corso di quattro anni e mezzo di attivit ha curato pazienti provenienti da 24 Paesi, non solo africani. Per facilitare laccesso ai servizi, EMERGENCY ha inoltre realizzato allinterno del complesso ospedaliero una foresteria dove sono ospitati gratuitamente i pazienti stranieri e i loro accompagnatori. Inizio attivit: aprile 2007 Aree dintervento: Cardiochirurgia pediatrica Cardiochirurgia per adulti Cardiologia interventistica Cardiologia Struttura: 3 Sale operatorie, Sterilizzazione, Terapia intensiva da 15 posti letto, Terapia sub-intensiva, Corsie, Ambulatori, Sala di emodinamica, Sala radiologica, Sala ecografica, TC (Tomografia computerizzata), Laboratorio e Banca del sangue, Fisioterapia, Farmacia, Servizi ausiliari e tecnici, Foresteria per i pazienti stranieri. Posti letto: 63 Personale locale: 312 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 4.894 Visite ambulatoriali: 36.359 Visite specialistiche cardiologiche: 28.092 Interventi chirurgici: 4.167 Procedure diagnostiche e interventistiche in emodinamica: 1.031 Paesi da cui provengono i pazienti del Centro Salam (Sudan escluso): Afghanistan (21), Burkina Faso (2), Burundi (10), Ciad (26), Eritrea (114), Etiopia (128), Gibuti (16), Giordania (1), Iraq (71), Italia (2), Kenya (46), Nigeria (35), Repubblica Centrafricana (73), Repubblica Democratica del Congo (30), Ruanda (7), Senegal (2), Sierra Leone (46), Somalia (39), Sud Sudan (84), Tanzania (4), Uganda (30), Zambia (8), Zimbabwe (4).
EMERGENCY www.emergency.it

Mayo, Khartoum Centro pediatrico


Nel 2005 EMERGENCY ha aperto un Centro pediatrico per offrire assistenza sanitaria di base ai bambini del campo profughi di Mayo, nei pressi di Khartoum. Nel campo, dove vivono circa 250 mila persone, non esistono altre strutture sanitarie gratuite. Il Centro pediatrico ha un reparto di 6 letti per il ricovero in day hospital; unambulanza garantisce il trasferimento immediato dei casi urgenti agli ospedali cittadini. Medici e infermieri locali lavorano a stretto contatto con un pediatra e un infermiere internazionali. Un'ostetrica di EMERGENCY a disposizione delle donne in gravidanza cinque giorni alla settimana. Presso il Centro si tiene anche un programma di vaccinazione in collaborazione con il ministero della Sanit locale. Sei educatori sanitari girano il campo in bicicletta per individuare i bambini malati, dare indicazioni igienico-sanitarie alle famiglie dei pazienti e controllare la corretta assunzione delle terapie prescritte. Anche nel 2011 continuato il programma di medicina preventiva iniziato nel gennaio del 2010: nelle diverse aree del campo, il personale del Centro organizza corsi di educazione sanitaria, screening per la malnutrizione, monitoraggio per le donne in gravidanza e programmi di vaccinazione. Sono 50 i bambini visitati ogni giorno dai medici e dagli infermieri del Centro pediatrico di Mayo.
Il Centro pediatrico di Mayo co-finanziato dall'Unione europea (EuropeAid).
European Union

Inizio attivit: dicembre 2005 Aree dintervento: Pediatria Struttura: 2 Ambulatori, Corsia di osservazione, Farmacia, Laboratorio, Servizi ausiliari e tecnici, Area di accoglienza e Area giochi esterne. Posti letto: 6 (per il day hospital) Personale locale: 34 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri (day hospital): 5.295 Visite ambulatoriali: 111.709 Pazienti trasferiti: 2.930 Beneficiari del programma di medicina preventiva: 12.540

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Nyala, Sud Darfur Centro pediatrico


Nyala, capitale dello stato del Sud Darfur, abitata da oltre un milione e mezzo di persone, principalmente profughi in fuga dalla guerra che vivono nei campi sorti intorno alla citt. Nel luglio 2010, EMERGENCY ha aperto un Centro pediatrico per offrire cure ai bambini fino ai 14 anni di et. La struttura, aperta 24 ore su 24, dispone di una corsia da 18 posti letto per il ricovero dei malati pi gravi. Il 14 agosto 2011, il logista che lavorava nel Centro di Nyala stato rapito da una banda di uomini armati. In seguito al rapimento, le attivit del Centro sono state sospese perch non esistevano le condizioni di sicurezza essenziali per il mantenimento del personale sul posto. Per 4 mesi, lo staff di EMERGENCY ha lavorato a Nyala e a Khartoum per la liberazione del suo operatore, con il pieno sostegno delle autorit sudanesi. Il logista di EMERGENCY stato liberato il 16 dicembre 2011.

Inizio attivit: luglio 2010 Sospensione attivit: settembre 2011 Aree dintervento: Pediatria Pronto soccorso pediatrico Screening e follow-up cardiologico Struttura: 2 Ambulatori pediatrici, Ambulatorio di cardiologia, Sala radiologica, Laboratorio analisi, Farmacia, Corsia di degenza, Terapia sub-intensiva, Magazzino, Uffici, Area di accoglienza e Area giochi esterne, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 18 Personale locale: 86 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 1.458 Visite ambulatoriali: 29.530 Visite cardiologiche: 368
EMERGENCY www.emergency.it

Port Sudan Centro pediatrico


A Port Sudan, capitale dello stato del Red Sea, EMERGENCY ha aperto il suo terzo Centro pediatrico in Sudan. Le attivit ambulatoriali sono iniziate il 26 dicembre 2011. Lo staff di EMERGENCY offre cure gratuite ai bambini di Port Sudan e dell'area circostante: in dieci anni nella zona sono arrivati centinaia di migliaia di profughi in fuga dai conflitti locali e dalla siccit delle campagne. Il Centro dispone di 3 ambulatori, un reparto da 14 posti letto, una corsia di terapia sub intensiva da 4 posti letto. Il Centro stato costruito anche con il contributo del Premio MAXXI 2per100, bandito dal MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma.

Inizio attivit: dicembre 2011 Aree dintervento: Pediatria Pronto soccorso pediatrico Screening e follow-up cardiologico Struttura: 2 Ambulatori pediatrici, Ambulatorio di cardiologia, Sala ecografica, Radiologia, Laboratorio analisi, Farmacia, Corsia di degenza, Terapia sub-intensiva, Magazzino, Uffici, Servizi, Area di accoglienza e Area giochi esterne, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 18 Personale locale: 85 Al 31 dicembre 2011 Visite ambulatoriali: 211 Visite cardiologiche: 46 I ricoveri sono stati aperti nel gennaio 2012.

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Repubblica Centrafricana
Nella graduatoria dellIndice di sviluppo umano stilata da UNDP (United Nations Development Programme), la Repubblica Centrafricana 179esima su 187 Paesi, con una aspettativa di vita di soli 48 anni. Il tasso di mortalit infantile di 112 decessi ogni 1.000 bambini nati vivi. Nel marzo 2009 EMERGENCY ha aperto nella capitale Bangui un Centro pediatrico che offre assistenza sanitaria ai bambini fino ai 14 anni di et e svolge attivit di prevenzione, informando le famiglie sulle norme igieniche e nutrizionali fondamentali per la salute dei bambini. Nel 2011 iniziato anche un programma di assistenza prenatale: un'ostetrica di EMERGENCY visita le donne incinte, prescrive gli esami necessari e le consiglia sulle principali norme igieniche.

Dal 2009 a oggi, EMERGENCY ha curato nella Repubblica Centrafricana 57.326 persone.

Sudan Nigeria Ciad

Camerun

REPUBBLICA CENTRAFRICANA
Bangui

Sud Sudan

Repubblica Democratica del Congo Congo Uganda

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Bangui Centro pediatrico


Il Centro pediatrico di EMERGENCY sorge di fronte al Parlamento della Repubblica Centrafricana, su un terreno messo a disposizione dalle autorit locali. Presso il Centro, pediatri e infermieri di EMERGENCY offrono assistenza sanitaria di elevata qualit e gratuita ai bambini fino ai 14 anni di et; i pazienti pi gravi vengono ricoverati nella corsia da 8 posti letto. Nel 2011 iniziato anche un programma di assistenza prenatale: un'ostetrica di EMERGENCY visita le donne incinte, prescrive gli esami necessari e le consiglia sulle norme igieniche fondamentali. Lo staff di EMERGENCY visita ogni giorno circa 70 bambini e 20 donne in gravidanza. Il Centro pediatrico di Bangui fa parte del Programma regionale di pediatria e cardiochirurgia che EMERGENCY sta costruendo in Africa, una rete di strutture dove i nostri cardiologi fanno lo screening di bambini e adulti cardiopatici da operare presso il Centro Salam di Khartoum ed effettuano i necessari controlli post-operatori.

Inizio attivit: marzo 2009 Aree dintervento: Pediatria Pronto soccorso pediatrico Screening e follow-up cardiologico Assistenza prenatale Struttura: 2 Ambulatori pediatrici, Ambulatorio di cardiologia, Sala ecografica, Radiologia, Laboratorio analisi, Farmacia, Corsia di degenza, Magazzino, Uffici, Servizi, Area di accoglienza e Area giochi esterne, Servizi tecnici e ausiliari. Posti letto: 8 Personale locale: 77 Al 31 dicembre 2011 Ricoveri: 2.973 Visite ambulatoriali: 51.064 Assistenza prenatale: 2.580 visite Visite cardiologiche: 709

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PROGRAMMI COMPLETATI
1994 - Ristrutturato e riaperto il reparto di chirurgia dellospedale di Kigali in Ruanda. Durante una missione di 4 mesi, un team chirurgico ha operato oltre 600 vittime di guerra. Contemporaneamente EMERGENCY ha anche riattivato il reparto di ostetricia e ginecologia dove oltre 2.500 donne hanno ricevuto assistenza medica e chirurgica. 1996/2005 - Costruito un Centro chirurgico a Sulaimaniya, in Nord Iraq, per offrire cure alle vittime delle mine antiuomo. La struttura comprende unit per il trattamento delle ustioni e delle lesioni spinali. Nel 2005 il Centro e i 22 Posti di primo soccorso ad esso collegati sono stati trasferiti alle autorit sanitarie locali. 1998/2005 - Realizzato un Centro chirurgico a Erbil, in Nord Iraq, per dare cura alle vittime delle mine antiuomo. La struttura comprende ununit per il trattamento delle ustioni e una per le lesioni spinali. Nel 2005 il Centro stato affidato alle autorit sanitarie locali. 1999 - Sostenuto lorfanotrofio Jova Jovanovic Zmaj di Belgrado, in Serbia. 1999/2003 - Attivati 5 Posti di primo soccorso (Fap) nel distretto di Samlot, in Cambogia, per portare assistenza alle vittime delle mine antiuomo. Nel 2003 i Fap di ORotkroh, Chamlong Kouy, Tasanh e OChom sono stati affidati alle autorit sanitarie locali. 2000 - Inviato, su richiesta della Cooperazione Italiana, un team chirurgico in Eritrea. Il personale di EMERGENCY ha lavorato due mesi nellospedale Mekane Hiwet, ad Asmara, curando le vittime del conflitto tra Etiopia ed Eritrea. 2001 - Costruito un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Diana, Nord Iraq. Il Centro stato dato in consegna alle autorit sanitarie locali. 2001 - Realizzato un programma di aiuti alle vedove di guerra con la distribuzione di bestiame per lallevamento a 400 famiglie della Valle del Panshir, Afghanistan. 2003 - Forniti allospedale Al-Kindi di Bagdad, in Iraq, farmaci, materiali di consumo e combustibile per i generatori. Nello stesso periodo farmaci e materiale sanitario sono stati donati allospedale di Karbala, a sud di Bagdad. 2003/04 - Avviato un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Medea, in Algeria. EMERGENCY ha ristrutturato ed equipaggiato un edificio allinterno dellospedale pubblico, occupandosi anche della formazione del personale nazionale. La gestione del Centro, chiamato Amal, in arabo speranza, stata trasferita alle autorit sanitarie locali nel 2004. 2003 - Costruito un Centro di riabilitazione e produzione protesi a Dohuk, in Nord Iraq. Il Centro ora gestito dalle autorit sanitarie locali. 2003/04 - Intervento in Angola, nella provincia di Benguela, su invito di una congregazione di suore angolane. Due Centri sanitari sono stati ristrutturati, equipaggiati e gestiti per oltre un anno da EMERGENCY, che ha provveduto anche alla formazione del personale nazionale. 2003/04 - Inviato un team chirurgico presso lunit ortopedica dellospedale pubblico di Jenin, in Palestina. Oltre allo svolgimento delle attivit cliniche e alla formazione del personale sanitario, EMERGENCY ha avviato un nuovo reparto di fisioterapia e una nuova corsia ortopedica. 2003/04 - Collaborazione con la Casa de la mujer per la fornitura gratuita di farmaci alle donne malate di tumore e di diabete in Nicaragua. 2003/07 - Realizzato un laboratorio di produzione di tappeti per favorire lautonomia economica di donne, vedove o indigenti, della Valle del Panshir, Afghanistan. 2004 - Sostenuta la popolazione di Falluja, in Iraq, durante lassedio della citt cessato a maggio. Generi di prima necessit, acqua e farmaci sono stati distribuiti ai rappresentanti della comunit e allospedale cittadino. 2004/05 - Ricostruito e allestito il reparto di Chirurgia durgenza dellospedale di Al Fashir in Nord Darfur, Sudan. La struttura comprende un blocco chirurgico e una corsia da 20 posti letto. Il reparto stato consegnato al ministero della Sanit nellagosto 2005. 2005 - Forniti allospedale generale di Kalutara, in Sri-Lanka, strumentario chirurgico e materiale di consumo per potenziare le attivit cliniche dopo lo tsunami. 2005 - In seguito allo tsunami del 2004, stato portato a termine il progetto Ritorno al mare che prevedeva la distribuzione di barche a motore, canoe e reti da pesca ai pescatori del villaggio di Punochchimunai in Sri-Lanka. Per favorire la ripresa delle attivit quotidiane, inoltre, sono stati consegnati kit scolastici agli studenti. 2005/07 - Organizzati corsi di igiene, prevenzione e primo soccorso rivolto ai detenuti del carcere di Rebibbia Nuovo Complesso. Presso lo stesso carcere EMERGENCY ha organizzato uno screening della tubercolosi. EMERGENCY ha inoltre garantito lassistenza di medici specialisti in alcuni istituti di pena del Lazio. 2005/08 - Ricostruite 91 abitazioni in muratura destinate alle famiglie del villaggio Punochchimunai, in Sri-Lanka, rimaste senza casa dopo lo tsunami. I lavori di costruzione sono stati pi volte ritardati a causa della ripresa delle ostilit tra governo e separatisti. La consegna delle abitazioni avvenuta nel settembre 2008. 2009 - Trasferita alle autorit sanitarie locali la gestione del Posto di primo soccorso di OTatiak, in Cambogia. 2011 - Missione di chirurgia di guerra in Libia, nella citt di Misurata (vedi pagina seguente).

Libia
Nell'aprile 2011 EMERGENCY ha inviato un team di chirurgia di guerra a Misurata per offrire cure alla popolazione della citt da due mesi sotto assedio. Bombardamenti aerei, cecchini, scontri armati avevano causato migliaia di feriti che non potevano ricevere cure adeguate perch non esisteva a Misurata personale specializzato in chirurgia di guerra. In quei giorni EMERGENCY era l'unica organizzazione umanitaria occidentale presente in citt. Il team ha dovuto lasciare il Paese il 25 aprile, dopo che lospedale si era trovato al centro di uno scontro a fuoco: non potevano pi essere garantite le condizioni minime per la sicurezza dei pazienti e degli operatori umanitari. Un secondo team tornato a Misurata il 12 maggio per offrire cure ai feriti e avviare un ospedale da campo nella zona di Zarroch, organizzando la struttura e provvedendo alla formazione dello staff locale per l'assistenza infermieristica di base. Il team di EMERGENCY ha concluso la sua seconda missione a Misurata il 21 giugno 2011, dopo aver portato a termine il programma concordato con i referenti sanitari locali.

Mar Tirreno Italia Malta Tunisia Mar Mediterraneo


Tripoli Misurata Bengasi

Mar Ionio

Grecia

Turchia

Algeria

LIBIA
Egitto

Niger

Ciad

Sudan

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VOLONTARIATO
Il volontariato una componente fondamentale e imprescindibile dellattivit di EMERGENCY. Sul territorio italiano sono attivi circa 4.000 volontari, organizzati in 170 gruppi. I volontari svolgono un ruolo fondamentale nellopera di informazione e di sensibilizzazione dellopinione pubblica e nella diffusione di una cultura di pace attraverso la partecipazione a conferenze, incontri nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Contribuiscono inoltre allattivit di raccolta fondi con banchetti promozionali, con lorganizzazione di eventi, la presentazione di progetti specifici agli enti locali e altre iniziative. I volontari offrono anche un supporto prezioso alle attivit degli uffici delle sedi di Milano e Roma, svolgendo compiti diversi in base alle proprie competenze, professionalit e disponibilit di tempo. Nei suoi interventi umanitari allestero EMERGENCY non utilizza volontari, ma figure professionali specifiche.

Per ulteriori informazioni: volontariato@emergency.it

EMERGENCY www.emergency.it

EMERGENCY ONG ONLUS


via Gerolamo Vida 11 - 20127, Milano T +39 02 863161 F +39 02 86316336 info@emergency.it via dellArco del Monte 99/A - 00186, Roma T +39 06 688151 F +39 06 68815230 roma@emergency.it www.emergency.it

EMERGENCY USA
1016 Lincoln Blvd, Suite 211, San Francisco, CA 94129 Call toll-free: 1-888-501-EUSA info@emergencyusa.org www.emergencyusa.org

EMERGENCY UK
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EMERGENCY CH
CP 1435 - 6501 Bellinzona CH T +41 (0) 787 333 159 info@emergencych.org www.emergencych.org

EMERGENCY JAPAN
669-2702, Hyogo-ken, Sasayama-shi. Hongo 499-15 T/F 0081-78-506-0932 info@emergency-japan.org www.emergency-japan.org

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LAVORA CON NOI


EMERGENCY ricerca personale medico per i suoi ospedali in AFGHANISTAN, REPUBBLICA CENTRAFRICANA, SIERRA LEONE e SUDAN
Per i progetti in AFGHANISTAN, REPUBBLICA CENTRAFRICANA, SIERRA LEONE e SUDAN si ricercano: - CHIRURGHI GENERALI e ORTOPEDICI - GINECOLOGHE - OSTETRICHE - ANESTESISTI-RIANIMATORI - PEDIATRI - TECNICI SANITARI di radiologia medica - INTERNISTI - INFERMIERI di pediatria e neonatologia - INFERMIERI di chirurgia generale, ortopedia, pronto soccorso - INFERMIERI di terapia intensiva - STRUMENTISTI - FISIOTERAPISTI Per il Centro di CARDIOCHIRURGIA A KHARTOUM, SUDAN, si ricercano: - CHIRURGHI - ANESTESISTI - CARDIOLOGI - PERFUSIONISTI - ECOCARDIOGRAFISTI - EMODINAMISTI - INFERMIERI di sala operatoria, terapia intensiva, corsia di cardiochirurgia, emodinamica - FISIOTERAPISTI - TECNICI DI LABORATORIO - TECNICI DI RADIOLOGIA

Si richiedono per tutti elevata esperienza professionale nei reparti di riferimento; disponibilit per 6 mesi; conoscenza della lingua inglese scritta e parlata; attitudine a svolgere attivit di formazione e insegnamento allo staff locale. Per il Programma nella Repubblica Centrafricana si richiede la conoscenza della lingua francese. Per maggiori dettagli e per candidarsi consulta www.emergency.it (sezione lavora con noi) oppure invia il curriculum vitae a curriculum@emergency.it.

Per sostenere EMERGENCY:


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> SOSTIENI EMERGENCY CON UNA DONAZIONE CONTINUATIVA


Partecipa direttamente al lavoro di EMERGENCY con una donazione continuativa (RID). Grazie alla domiciliazione bancaria tu potrai donare in modo automatico e con cadenze regolari un importo a tua scelta ed EMERGENCY potr pianificare al meglio i propri interventi e la gestione di tutti i suoi ospedali. Le donazioni tramite RID non comportano spese aggiuntive per il donatore nella maggioranza degli sportelli bancari. Per informazioni: www.emergency.it (sezione che cosa puoi fare tu - privati) - T 02 863161

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C un modo di contribuire alle attivit di EMERGENCY a favore delle vittime della guerra e della povert che non costa nulla: devolvere il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi a EMERGENCY. Chi presenta il modello 730 o il CUD pu compilare la scheda per la destinazione del 5 per mille inserendo i dati anagrafici e il codice fiscale di EMERGENCY: 971 471 101 55

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La tessera 2012 di EMERGENCY dedicata allarticolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. La tessera ha validit dal 1 gennaio al 31 dicembre 2012. Con la tessera di EMERGENCY riceverai la nostra rivista trimestrale e avrai diritto a sconti e facilitazioni presso librerie, teatri, gallerie darte in tutta Italia. Per informazioni e per fare la tessera: consulta tessera.emergency.it o scrivi a tesseramento@emergency.it

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Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignit e diritti. Riconoscere questo principio costituisce il fondamento della libert, della giustizia e della pace nel mondo.
Dichiarazione universale dei diritti umani, Parigi, 10 dicembre 1948, Art.1 e Preambolo

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