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PICCOLE STORIE

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Cera un uomo e cera la sua montagna Cera una montagna e cera il suo uomo

Cera una donna e cera il suo mare Cera il mare e cera la sua donna

Una montagna e il mare un uomo e una donna Un uomo e una donna una montagna e il mare

Fermi, immobili. Tutti e quattro. Sembrava un quadro loro l, senza muoversi e tutto intorno pace Taceva, quel giorno, il mare, taceva, era fermo, quasi morto, sembrava la fine del mondo anche cos potrebbe essere, una morte istantanea, ma eterna la fine del mondo. Potrebbe essere cos silenziosa muta morta appunto. Loro, comunque, stavano l e non si muovevano e non si sarebbero mossi non per poco. Nessuno sapeva cosa stessero facendo. La montagna , poi loro, poi il mare. Il mare, poi loro, poi la montagna. Era lo stesso. Aspettavano e non si muovevano

- Chiudi gli occhi ! - Cosa? - Dai, chiudi gli occhi, e fidati. - Che vuoi fare ? Dove mi porti ? - Fidati, lasciati andare, cammina - Va bene - Manca molto ? - Siamo arrivati ecco mettiti qui ora apri gli occhi !! - Oh mio Dio !! Un sorriso, il suo. Poi una lacrima. La sua gioia . - Ti amo ! Fu, quella, la prima volta che se ne accorse, e fu la prima volta che glielo disse. Non fu lei a dirglielo, no. Lei non lo avrebbe mai fatto, no. Fu il suo cuore a pronunciare quelle parole. Il suo cuore. Si era ribellato, aveva deciso. Ma fu lei a sorridere, e a piangere, ma soprattutto a sorridere, come solo lei sapeva fare. Era il suo sorriso e di nessun altro. Era la prima cosa che colpiva, ma ancor di pi colpiva il suo sguardo sorridente, pi che le sua labbra. Il suo sorriso stava negli occhi o, meglio, nella sua anima. La sua anima , i suoi occhi, le sue labbra. Una simbiosi perfetta, lunione di tre meraviglie in una, la grazia della natura umana che scaturiva in unarmonia senza pari: la bellezza umana. Pura e soggettiva, ma non per questo comune . La soggettivit prendeva il posto delloggettivit. Solo soggettiva. Proprio per questo bellissima. Se ne era innamorato subito, e ne era conscio. Solo ora si era accorta di amarlo.

E bello scoprire di essere innamorati di qualcuno. Sapeva sorprenderla. Sempre. Ci aveva pensato spesso, ma non laveva mai capito. Solo ora, davanti a quello spettacolo non aveva potuto resistere. Una visione del genere. Un calore improvviso si era impossessato del suo corpo, nelle sue vene un fluido sconosciuto. Fluiva, lentamente e, quasi involontariamente, dalle sue splendide labbra, o meglio, dalla sua anima, scoccarono quelle due parole magiche. - Ti amo! ripet lui. Lo sapeva da tempo. Poi, un bacio.

Strana storia, la loro. Due persone, conosciutesi quasi per caso, ma fu subito attrazione sai quelle cose che non ci puoi fare nulla. Tu sei fermo e dentro di te si muove tutto, si scombussola, allinizio non te ne accorgi nemmeno, ma poi ti fermi ... un attimo ... e ci pensi ... quando ti isoli un momento .. e pensi ... e ti rendi conto della realt, di quanto tu possa amare una persona. Ecco, questo era capitato a Espen; si era accorto subito di quanto amasse Angelica subito. Per lei, invece, era stato diverso no, lei non si era mai fermata a pensare, non cos profondamente, ma ora, sullorlo di quel precipizio, con la citt ai suoi piedi unimmagine improvvisa. Il buio poi improvvisamente, si era sentita quasi mancare quello spettacolo immenso e stupefacente si era sentita mancare, ma aveva retto. Solo un momento e mai prima cos definitivamente solo in quel momento, aveva capito tutto. Il suo cuore, s il suo cuore si era aggrappato con tutte le sue forze a quelle due parole e per la prima volta le aveva scagliate con tutte le proprie forze su per la gola , fuori dalla bocca, dritto al cuore di Espen. Bellissimo accorgersene, bellissimo sentirselo dire cos. Amore. Non amicizia o affetto, no. Amore. Non compassione, solidariet o solitudine, no. Amore. Non piet, interessamento, attrazione, compensazione, curiosit, pace, equilibrio, sesso, piacere, godimento, bisogno, mancanza, necessit, a tutti i costi, dal lato fisico, stessi interessi, paura, isolamento, paura, rimanere soli, non possibile, non ce la faccio, pi forte di me, non ci riesco, ne ho bisogno, stare accanto, convivenza, a tutti i costi, insieme, a tutti i costi, mai soli, a tutti i costi, insieme con qualcuno, a tutti i costi, stupida, giovanile convinzione, hai diciotto anni, goditi la vita, immatura giovinezza. Nulla di tutto questo, no. Amore. Amore. Una piccola scintilla, un insignificante cambiamento, capace di svilupparsi, di crescere, fino allo spasimo, alla predominanza assoluta del controllo dei sentimenti di una persona, del dominio della mente e del cuore, che, una volta sottomessi a un simile tiranno diventano incapaci di agire autonomamente, rendendo impossibile ogni tentativo di concentrazione, di attenzione, perfetti automi nelle mani di un padrone sconosciuto, il quale, una volta preso il dominio di un corpo, non lo lascer andare facilmente, o ameno non molto presto. Amore. Amore.

Non amicizia o affetto, no. Amore. Non compassione, solidariet o solitudine, no. Amore. Non piet, interessamento, attrazione, compensazione, curiosit, pace, equilibrio, sesso, piacere, godimento, bisogno, mancanza, necessit, a tutti i costi, dal lato fisico, stessi interessi, paura, isolamento, paura, rimanere soli, non possibile, non ce la faccio, pi forte di me, non ci riesco, ne ho bisogno, stare accanto, convivenza, a tutti i costi, insieme, a tutti i costi, mai soli, a tutti i costi, insieme a qualcuno, a tutti i costi, stupida, giovanile convinzione, hai diciotto anni, goditi la vita, immatura giovinezza. Nulla di tutto questo, no. Amore. Amore.

Amore.

Amore.

Amore.

Grazie di tutto Non ci era mai riuscito nessuno Perch non parli ? A che servirebbe? Guardami e taci Ti amo.

veniva da lontano nessuno sapeva come si chiamava veniva da lontano nessuno sapeva da dove veniva nessuno sapeva come si chiamava veniva da lontano Forse.

Camminava, continuamente. Arrivava, guardava, ripartiva

nessuno sapeva chi era nessuno sapeva da dove veniva nessuno sapeva come si chiamava veniva da lontano Forse.

Cera un uomo e cera la sua montagna Cera una montagna e cera il suo uomo

Cera una donna e cera il suo mare Cera il mare e cera la sua donna

Una montagna e il mare un uomo e una donna Un uomo e una donna una montagna e il mare

Fermi, immobili. Tutti e quattro. Sembrava un quadro loro l, senza muoversi e tutto intorno pace Taceva, quel giorno, il mare, taceva, era fermo, quasi morto, sembrava la fine del mondo anche cos potrebbe essere, una morte istantanea, ma eterna la fine del mondo. Potrebbe essere cos silenziosa muta morta appunto. Loro, comunque, stavano l e non si muovevano e non si sarebbero mossi non per poco. Nessuno sapeva cosa stessero facendo. La montagna , poi loro, poi il mare. Il mare, poi loro, poi la montagna. Era lo stesso. Aspettavano e non si muovevano

Era tutto chiaro. L, nella loro mente. Tutto chiaro, sapevano cosa cercare. Anni, cerano voluti anni, ma alla fine cerano riusciti. Avevano foggiato, e modellato, lentamente, affinando la loro idea giorno per giorno. La loro intesa, il loro amore, la loro unica arma. Ora era tutto chiaro, tutto pulito, puro. Lobiettivo era fissato e certo avrebbero cercato e ricercato fino alla fine per realizzare quel sogno. Il loro sogno.

Partiamo domani. Daccordo. Sei sicura? Ti amo. Quante volte da quel giorno. Mai allo stesso modo. Mai per abitudine. Sempre sincera. Non si sarebbe mai stancata di dirglielo. Non si sarebbe mai stancato di sentirglielo dire. - Sai dov? - No. - Bene, allora portamici. - Partiamo domani. Sapeva che cera. Laveva visto nei suoi sogni. Non sapeva dove, ma cera. Anche lui lo sapeva, ma non laveva mai visto, Si fidava di lei, lamava. Un piccolo sogno, un attimo, una parola e avevano capito che quello era il loro futuro. Un attimo, cos, tra una parola e laltra e si erano resi conto, entrambi. Lo stesso posto. Era incredibile. Identico. Da anni, se lo portavano dietro da anni, ma a nessuno lo avevano mai detto, a nessuno. Ma loro si amavano. Poi, lentamente, insieme, lo avevano costruito, lentamente, nei minimi dettagli, perfettamente. Ora aspettavano solo il via. Venne. Una notte. Un sogno. Fu lei a farlo. Era quello. Sarebbero partiti. Il giorno era arrivato

Ma chi ? Non lo conosco, non lho mai visto prima. Com fatto? Sembra stanco, trasandato. Ha chiesto qualcosa? Solo un pezzo di pane e un po dacqua. E poi? E poi uscito in veranda. Dov ora? E seduto l. Ma piove!! Lo so, gli ho offerto di entrare, ma non mi risponde Si prender un malanno, accidenti a lui! Vado a vedere. Fa un po tu Signore Ehi signore, dico a lei !! Si ammaler, perch non entra? Non nemmeno questo Cosa? Oh ma lo trover prima o poi Ma cosa sta dicendo? Speriamo la prossima. E poi? E poi si alzato e se ne andato Mah! Diceva qualcosa. Cosa? S non questo, lo trover roba del genere Ma cosa dici? Il signore farfugliava qualcosa non questo, lo trover bah! Lascia perdere

Cera un uomo e cera la sua montagna Cera una montagna e cera il suo uomo

Cera una donna e cera il suo mare Cera il mare e cera la sua donna

Una montagna e il mare un uomo e una donna Un uomo e una donna una montagna e il mare

Fermi, immobili. Tutti e quattro. Sembrava un quadro loro l, senza muoversi e tutto intorno pace Taceva, quel giorno, il mare, taceva, era fermo, quasi morto, sembrava la fine del mondo anche cos potrebbe essere, una morte istantanea, ma eterna la fine del mondo. Potrebbe essere cos silenziosa muta morta appunto. Loro, comunque, stavano l e non si muovevano e non si sarebbero mossi non per poco. Nessuno sapeva cosa stessero facendo. La montagna , poi loro, poi il mare. Il mare, poi loro, poi la montagna. Era lo stesso. Aspettavano e non si muovevano

E venne quel giorno. Una sera, dieci anni dopo. Erano seduti davanti al caminetto di casa loro, Espen e Angelica. Era inverno. Amavano star l, abbracciati, a parlare, a chiacchierare o, come facevano spesso, in silenzio, lasciando parlare il silenzio. Improvvisamente, un pensiero, un immagine. Nessuno dei due ci stava pensando, non si sforzavano pi a farlo. Stavano l, e tutto accadde da s, improvvisamente. Contemporaneamente: - Lho trovato Si guardarono stupefatti. Finalmente. - Partiamo domani. Sarebbero partiti davvero. E venne il giorno, a volte capita, in cui chiusero a chiave la porta e abbandonarono quella casa costruita tanto amorevolmente, era lei che laveva voluta proprio l, proprio cosi, sarebbe stata bellissima, credimi caro, sar stupenda. L cerano tutti i suoi sogni, tutta la loro vita, ma ora se la lasciavano alle spalle. Era giunto il momento. Nessuno osava parlare. Sapevano. Viaggiarono a lungo, senza mai fermarsi, non potevano. Sarebbero arrivati presto, lo sentivano presto sarebbero arrivati

E quello chi ? Non lo so, arrivato ieri e non si mosso da l. Come non si mosso? Non si mosso, ha chiesto solo un pezzo di pane e un po dacqua, poi uscito ed tornato dopo unora gridando questo, lho trovato o cose del genere E poi? E poi si seduto l e non ha detto pi nulla Tutto bene? E questo ora bisogna solo aspettare il momento. Quale momento? QUALE MOMENTO? Bah! Che ha detto? Ma non ho capito il momento bisogna aspettare il momento Valle a capire certe persone

10

Erano tutti l quando avvenne. Sai, quando si parla di coincidenza, c chi lo chiama fato, chi provvidenza. Non importa. La cosa fondamentale e che fossero tutti l. Erano in cinque. Capitarono nello stesso posto, nello stesso momento, quando si dice coincidenza. Lo videro tutti. Tutti assistettero. Ma erano in cinque. Tutti lo videro. Erano in cinque. Come poi abbiano fatto un mistero, fatto sta che loro erano l, e tutto avvenne improvvisamente. Tutti lo videro. Ma loro erano in cinque. Luomo e la sua montagna La donna ed il suo mare Angelica e Espen. Espen e Angelica. Il viaggiatore venuto da lontano. Erano tutti l. Il sole stava nascendo quando, sembrava una cosa incredibile. Il primo raggio. E incredibile.

Si mossero. Dopo anni, nessuno sapeva come avessero potuto resistere tanto a lungo. Si mossero, per la prima volta. Si guardarono. Era giunto il momento, finalmente dopo tanta attesa. Chiusero gli occhi. Si fermarono. Anni, avevano viaggiato, anni. Ci siamo quasi. Il tempo passava. Giorni, mesi, anni. Era l. Lo sapevano. A portata di mano. Mancava poco. Solo questa montagna. Dai, ci siamo quasi - Chiudi gli occhi - Chiudiamoli insieme. Si affacciarono. Guardarono. Insieme: - Ti amo. Chiusero gli occhi. Arriv. Vide il mare. Si volt. Vide la montagna. Chiuse gli occhi.

Lo videro tutti. Ma nessuno cap. Tutti stavano guardando, fu un attimo. Lo videro tutti. Il primo raggio

Luomo la sua montagna una lacrima. La donna il suo mare una lacrima.

Espen il suo posto una lacrima. Angelica il suo posto una lacrima. Il viaggiatore l una lacrima.

Nessuno esattamente cap cosa era successo. Nessuno. Improvvisamente, una luce forte, fortissima, accecante. Non si vedeva nulla. Un onda, no un mostro; ma che dici? Lho vista io, con i miei occhi: era un onda, gigantesca. Si mangiata la montagna silenzio mio Dio silenzio e quei due? Si sono visti? silenzio erano l, non si muovevano mio Dio silenzio sono spariti, un attimo prima come? s, le due persone sono sparite un attimo prima che giungesse londa stavo guardando proprio loro, quando, improvvisamente, si sono dissolti cos, come ombre ma sei sicuro? cos come vero che esisto oh mio Dio silenzio silenzio e il viaggiatore? quale viaggiatore? quelluomo che arrivato ieri mah, non lho visto silenzio io lho visto, finito anche lui sotto londa cosa?? s, gli stavo chiedendo se avesse bisogno di qualcosa, quando, improvvisamente, si alzato e si diretto verso il molo e poi? e poi, londa silenzio silenzio silenzio cerano altre due persone come?? s, sulla montagna stavano l, ferme, prima che succedesse silenzio silenzio silenzio

Nessuno sapr mai come sono andate veramente le cose

A volte certi sogni si realizzano. L per l non ci credi nemmeno tu, anche se ci speravi con tutto il cuore. Sono troppo belli per essere veri. Eppure, a volte si realizzano. Si realizzano e tu sei arrivato, raggiungi il tuo scopo, non hai pi senso, ma sei felice e questo basta. Il tuo sogno si realizza, ma non un sogno qualunque, no. Il sogno, il tuo, e di nessun altro. Lunica cosa per cui valga la pena di vivere, qualcosa di veramente particolare. Solo per te. Vivi per quello, ogni tuo pensiero rivolto ad esso, ogni tua azione e in sua funzione, ogni parola, ogni singolo movimento che compi guidato dal tuo sogno personale. A volte certi sogni si realizzano. Tutti ce lhanno, ma pochi sanno di averli, ma non per questo li realizzano. Anzi. Uno su mille, forse ancora pi pochi. Uno ogni molto tempo. Quando avviene una cosa spettacolare. Mutamento di unanima. Felicit assoluta. bella, spettacolare. Rara. Cambia qualcosa. Ogni volta cambia qualcosa, succede qualcosa di molto particolare, di raro. Nessuno se ne accorge, ma avviene. Ogni volta che si realizza un sogno, come se il mondo, luniverso intero lo sentisse, ma nessuno se ne accorge. Solo che cinque, contemporaneamente sono troppi. Troppi. Contemporaneamente, nello stesso posto. Troppi. Troppi. Troppi.

Tutti, quella volta, se ne accorsero Nessuno sapr mai come sono andate veramente le cose Nessuno

Erano in cinque Un uomo la sua montagna Una donna il suo mare Espen il suo posto Angelica il suo posto (sembrava lo stesso ma non lo era ) Un viaggiatore l (sembrava lo stesso ma non lo era )

Cinque in una sola volta incredibile

Cinque incredibile

Cinque

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