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Lotta greco-romana

Due membri dell'aeronautica militare americana durante un incontro di lotta greco-romana La Lotta greco-romana una disciplina olimpica. A differenza della lotta libera nella lotta grecoromana non si possono eseguire tecniche di atterramento o ribaltamento che prevedano azioni sulle gambe.

Storia
La lotta greco-romana ha origini antichissime, infatti veniva praticata gi in Grecia alle antiche olimpiadi, e divenne uno sport olimpico sin dalla prima olimpiade moderna, ad Atene, nel 1896. Lo sport moderno fu ripreso nei primi anni del diciannovesimo secolo dal soldato napoleonico Jeans Exbrayat.

Le categorie di peso
Attualmente, lotta greco-romana internazionale divisa in quattro categorie principali di et: scolari, cadetti, juniores e seniores. Scolari (uomini in giovane et 14-15; o di et di 13 anni con un certificato medico e l'autorizzazione dei genitori) divisi in 10 classi di peso che vanno da 29 a 85 kg. Cadetti (uomini in giovane et; o di et di 15 anni con un certificato medico e l'autorizzazione dei genitori) divisi in 10 classi di peso che vanno da 39 a 100 kg. Juniores (giovani uomini di et 18-20; o et di 17 anni con un certificato medico e l'autorizzazione dei genitori) divisi in otto categorie di peso, che vanno da 46 a 120 kg. Seniors (uomini di 20 anni e in su) divisi in sette classi di peso che vanno da 50 a 120 kg. Per gli uomini, c' anche una categoria speciale per alcune competizioni greco-romane, i "Veterani", per classi di et pi anziane, presumibilmente con lo stesso peso e da 35 anni in su.

La tecnica e le regole
L'obiettivo principale nella lotta greco-romana consiste nel riuscire a portare l'avversario al tappeto, facendogli successivamente poggiare entrambe le spalle (schienamento) o proiettarlo con un' ampia proiezione. In questo caso l'incontro viene interrotto e viene assegnata la vittoria. Se invece l'incontro si protrae per tutta la sua durata, che di circa 5 o 6 minuti, vince chi ha conquistato pi punti. La lotta greco-romana prevede due fasi: lotta in piedi e lotta a terra. Nella lotta in piedi (clinch) si prevede l'utilizzo di una vasta gamma di tecniche di proiezione ed atterramento, applicate sfruttando lo squilibrio dell'avversario che viene creato durante l'azione di schermaglia. Durante la schermaglia si costruiscono i presupposti per l'applicazione delle tecniche di

proiezione o atterramento. Questi vengono determinati dalla ricerca di una buona presa sull'avversario e, contemporaneamente, dall'applicazione di finte (inquadrate in una strategia...) che hanno il fine di squilibrarlo. Viene definita combinazione una o pi finte eseguite prima della tecnica reale di proiezione o atterramento. Occorre precisare che la reattivit del lottatore fortemente condizionata dalla sua condizione psicofisica, e tende a decrescere durante l'incontro, rendendolo pi vulnerabile agli attacchi di un avversario pi prestante. Per questo motivo, la preparazione atletica portata ai massimi livelli sotto il punto della forza (allenamenti di pesi: pesistica, powerlifting, body building), della potenza (scatti in salita, circuiti specifici, ginnastica) e della resistenza (specialmente corsa in salita). La lotta a terra invece, o la prosecuzione di una azione iniziata in piedi, o viene determinata dall'arbitro come penalit verso uno dei due lottatori che si sottratto alla lotta, rendendosi passivo. Anche la lotta a terra prevede una vasta gamma di tecniche finalizzate al ribaltamento, al controllo (molto importante la "presa della schiena" per avere il massimo dominio del rivale) ed al possibile "schienamento" dell'avversario.

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