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Matematica per il design ISIA Urbino

La radice avvelenata

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Raffaello Sanzio La scuola di Atene 1509 1511 Stanza della Segnatura Palazzi Vaticani Citt del Vaticano

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Pitagora di Samo

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La storia di Pitagora avvolta nel mistero, di lui sappiamo pochissimo e la maggior parte delle testimonianze che lo riguardano sono di epoca pi tarda. Alcuni autori antichi o suoi contemporanei come Senofane, Eraclito ed Erodoto ci danno testimonianze tali da far pensare alla effettiva esistenza storica di Pitagora pur se inserita nella tradizione leggendaria. Quasi sicuramente Pitagora non lasci nulla di scritto e quindi le opere attribuitegli vanno ascritte piuttosto ad autori sconosciuti che li scrissero in epoca cristiana o di poco antecedente. Giamblico [Siria, 245 325 a. C.] fondatore di una nota scuola neoplatonica ad Apamea, in Siria, attesta invece che i primi libri a contenuto pitagorico erano opera di Filolao.

Pitagora, figlio di Mnesarco e Pithaide, nacque nell'isola di Samo, nel 580 a.C. e visse circa 100 anni. Nel suo nome riecheggiano i termini "pithia", il tempio di Apollo e "agor", la piazza. Thean, figlia di Pitenace, cretese, diede a Pitagora un figlio, Teagene, e una figlia, Myia. La figlia di Pitagora, quand'era fanciulla, fu a capo delle ragazze di Crotone ed una volta fattasi donna, presiedette il consesso delle donne.

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Ancora bambino, Pitagora fu inviato dal padre per prendere lezioni presso un musicista, un maestro ed un pittore. Divenuto ragazzo, si rec a Mileto, da Anassimandro, da cui impar la geometria e l'astronomia. Egli avrebbe poi appreso le scienze ed i misteri del tempo dagli Egizi, dei Caldei e dei Fenici [geometria, aritmetica ed astronomia]. Riguardo al culto degli dei ed alle altre indicazioni concernenti la vita quotidiana, affermano che avesse adottato la norma propria dei Magi, quando fu loro discepolo.

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Una volta ritornato in Ionia, fond una Si stabil a Crotone - come scrive scuola nella sua citt d'origine, chiamata Dicearco - e si rec in citt come un ancor oggi l'Emiciclo di Pitagora. uomo che aveva molto viaggiato, Fuori della citt, deput una grotta a sede della sua filosofia, luogo dove trascorreva gran parte del giorno e della notte, in compagnia di pochi discepoli. Giunto all'et di quarant'anni, secondo il racconto di Aristosseno, accortosi che la tirannide di Policrate si era fatta troppo opprimente perch un uomo libero potesse sopportare un potere cos dispotico, decise di salpare per l'Italia.

ricco, ben dotato dalla sorte per quanto riguarda la sua persona: aspetto nobile e di grande fascino, eleganza nella voce e nel carattere.

Inizi subito a tenere diversi discorsi: di fronte al sinedrio degli anziani della citt ai magistrati, ai giovani ed alle donne, tanto che presto si costitu un'associazione femminile in suo onore.

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Pitagora non fu solo scienziato e matematico, ma innanzi tutto mistico, profeta e religioso. Insegnava una dottrina misterica agli uomini ed alle donne ed i suoi discepoli erano tenuti all'assoluta segretezza. Di questi insegnamenti son rimaste poche tracce:

l'anima immortale; pu trasmigrare da vivente in vivente; verr un tempo in cui tutto ci che ha avuto origine di nuovo torner ad esistere; non vi nulla che sia assolutamente nuovo; tutti gli esseri che esistono possiedono qualcosa di comune, almeno quanto all'origine.

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Stando alle cronache egli manifest pi volte poteri e conoscenze al di l dell'umano. Gli episodi pi noti narrano che Pitagora:

dom l'orsa di Daunia; convinse un bue a non mangiare fave; predisse e salv i pesci pescati; manifest la propria ubiquit; predisse terremoti e catastrofi; cur malattie.

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Il suo regime alimentare era quasi completamente vegetariano; mangiava raramente carne proveniente dai sacrifici di animali e non tutte le parti. Mantenne per tutta la vita il medesimo aspetto, evitando di essere ora malato, ora sano e senza ingrassare, n dimagrire. Anche il suo animo, a quanto era possibile vedere, dimostrava la medesima indole. Non cercava n oblio, n piacere, n si deprimeva facilmente. Neppure amava apparire in preda all'esaltazione o al dolore e nessuno lo vide mai ridere o piangere.

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Esortava i propri discepoli a porre particolare attenzione a due momenti: quello che precede il sonno e quello del levarsi. infatti buona cosa affermava - dedicarsi in entrambe le occasioni all'esame delle azioni compiute o che si ha in animo di compiere, perch ciascuno possa dare un rendiconto delle azioni passate e fare una previsione del futuro.

A sera, prima del sonno, chiediti: che cosa ho fatto? In che cosa ho sbagliato? Ho omesso qualche cosa che avrei dovuto fare? Poi, quando ti desti al sorgere del sole, esamina bene cosa farai durante il giorno che hai di fronte.

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Non fare traboccare una bilancia. Non rinfocolare la cenere con la spada. Non sottrarre foglie ad una corona. Non mangiare il cuore. Non sederti su di un vaso vuoto. Non camminare lungo i viali. Non accogliere colombe. Aiuta chi si carica un fardello.

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Non cercare di ottenere pi di quanto ti spetta. Non fare adirare chi gi gonfio d'ira. Non trasgredire le leggi delle citt. Non affannarti con dolori e malinconie. Non vivere in maniera sfaccendata. Non seguire le opinioni comuni. Non dare ascolto alle chiacchiere. Cerca la compagnia di chi non pratica l'indolenza.

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Pitagora ed i suoi discepoli si guadagnarono tanta stima da vedersi persino affidato loro il governo di alcune citt. Questo non poteva non destare invidie... In particolare quella di Cilone, eminente cittadino di Crotone per nobilt, rinomanza della famiglia e per ricchezza del patrimonio, ma anche assai superbo, violento ed ambizioso, abile nel rendere il suo ascendente sugli amici e l'influenza derivata dalle ricchezze mezzi per commettere ingiustizia. Per di pi, egli si riteneva degno di ogni cosa nobile e pi che degno di essere iniziato ai misteri della filosofia pitagorica. Si rec dunque da Pitagora, esaltando la propria persona e chiedendogli l'ammissione alla sua scuola. Il filosofo, tuttavia, osservatane la fisionomia ed avendo il potere di divinare il carattere di una persona dai segni che ne offriva il corpo, gli consigli di andarsene e di badare alle proprie faccende. Questa ripulsa fu per Cilone un grande dolore e si consider offeso. Riun i propri amici, accus Pitagora ed inizi a complottare contro lui e tutta la scuola.

Una volta che i migliori tra i pitagorici si furono riuniti presso la casa dell'atleta Milone, durante l'assenza del maestro, i loro nemici li bruciarono e li lapidarono, tanto che - secondo quanto scrive Neante due soli discepoli sfuggirono al rogo: Archippo e Liside. A detta di Dicearco Pitagora era invece presente il giorno del disastro; quaranta dei suoi discepoli furono catturati con l'inganno, mentre i restanti vennero trucidati ad uno ad uno nella citt. Pitagora e alcuni amici si rifugiarono nel porto di Caulonia e di l a Locri. Si dice che Pitagora abbia trovato la morte nella comunit di Metaponto, dopo essersi rifugiato nel piccolo tempio dedicato alle Muse, dove rimase quaranta giorni privo del necessario per vivere. Altri autori affermano che i suoi amici, nell'incendio della casa dove si trovavano riuniti, gettatisi nelle fiamme aprirono una via di uscita al maestro, formando con i loro corpi una sorta di ponte sul fuoco. Scampato dall'incendio Pitagora, si diede la morte per il dolore. Non lasci alcuno scritto.

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Scuola pitagorica La scuola - che poteva essere frequentata anche dalle donne - elargiva due tipi di insegnamento: uno pubblico ed uno segreto. Durante le lezioni pubbliche, spesso seguite da gente comune, il maestro spiegava a tutti, nel modo pi semplice possibile, la base della propria filosofia. L'insegnamento di livello pi alto e profondo era invece riservato agli iniziati. Pitagora aveva diviso i suoi discepoli, in due gruppi: Gli acusmatici [akusmatikoi], ovvero la cerchia pi esterna dei seguaci,ai quali non era richiesto di vivere in comune o di privarsi delle propriet, n di essere vegetariani, avevano l'obbligo di seguire in silenzio le lezioni del maestro. I matematici [mathematikoi], ovvero la cerchia pi stretta dei seguaci, i quali vivevano all'interno della scuola, si erano spogliati di ogni bene materiale, non mangiavano carne ed erano obbligati al celibato. I "matematici" erano gli unici ammessi direttamente alle lezioni di Pitagora e potevano interloquire con lui. A loro era imposto l'obbligo del segreto, in modo che gli insegnamenti impartiti all'interno della scuola non diventassero di pubblico dominio. Il carattere religioso dogmatico dell'insegnamento confermato dal fatto che la parola del maestro non poteva essere messa in discussione; a chi obiettava si rispondeva: auts epha [ipse dixit latino].

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Akusmatikos = ascoltatore [chi incline ad ascoltare] Mathematikos = apprendista [chi incline ad apprendere] Mathema = conoscenza Mousikos = tutto ci che riguarda le Muse

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Nelle sue lezioni, che si tenevano nella Casa delle Muse, un imponente tempio all'interno delle mura cittadine, in marmo bianco, circondato da giardini e portici, Pitagora ribadiva spesso il concetto che la medicina fosse salute e armonia, invece la malattia disarmonia. Quindi lobiettivo principale della medicina pitagorica era di ristabilire larmonia tra il proprio corpo e luniverso.

Poich i pitagorici erano sostenitori delle teorie orfiche dellimmortalit dellanima e della metempsicosi, ritenevano che occorresse svolgere delle pratiche ascetiche, sia spirituali che fisiche.

Tra queste, solitarie passeggiate mattutine e serali, cura del corpo ed esercizi quali corsa, lotta, ginnastica e diete che abolivano anche lassunzione di vino.

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Mi par d'essere con la testa in un'orrida fucina, dove cresce e mai non resta delle incudini sonore l'importuno strepitar. Alternando questo e quello pesantissimo martello fa con barbara armonia muri e volte rimbombar. E il cervello, poverello, gi stordito, sbalordito, non ragiona, si confonde, si riduce ad impazzar.

Il barbiere di Siviglia [Atto I] - 1816

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Un'ottava l'intervallo tra una nota musicale ed un'altra, con lo stesso nome, la cui frequenza doppia. Per esempio, il la centrale ha una frequenza di 440 Hz ed il la posto un'ottava sopra ha una frequenza di 880 Hz, mentre quello un'ottava sotto ha una frequenza di 220 Hz. Il rapporto tra le frequenze di due note separate da un'ottava perci di 2:1.

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Pitagora scopre i rapporti armonici tra suoni. Intervallo armonico Ottava Quinta Quarta Lunghezza 2:1 3:2 4:3 Peso 1:2 2:3 3:4

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1-2-3-4

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Matematica

Musica

Fisica

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In matematica, un numero razionale un numero ottenibile come rapporto tra due numeri interi, il secondo dei quali diverso da zero. Ogni numero razionale quindi pu essere espresso mediante una frazione a/b, di cui a detto il numeratore e b il denominatore. -5 | 10 | 3/2

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Per Pitagora, il numero razionale arch, principio primo e fondante di tutte le cose.

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Tutto numero razionale.

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Tutto numero.

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Tutto razionale.

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Razionale deriva dal latino ratio. RAPPORTO

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Tutto razionale.

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Tutto in rapporto.

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Il latino ratio si usava per tradurre il greco logos.

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Logos = la capacit di descrivere il mondo attraverso l'uso di rapporti.

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Logos = Ratio = Rapporto Linguaggio = Pensiero = Matematica

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Platone Timeo [360 a. C.] Natura matematica e geometrica del mondo


[universo costituito da triangoli]

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Keplero De harmonice mundi [1619] I pianeti percorrono orbite ellittiche di cui il Sole occupa uno dei fuochi. Un raggio vettore spazia aree uguali in tempi uguali. Il rapporto tra il quadrato del periodo di rivoluzione e il cubo del semiasse maggiore dell'orbita costante.

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Newton Philosophiae Naturalis Principia Mathematica [1687] Legge di gravitazione

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Witten [1951] Teoria delle stringhe

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Ogni tanto, per, c' qualquadra che non cosa...

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Nella realt fisica, i rapporti tra le frequenze all'interno dell'ottava non si possono fissare in maniera perfetta e quindi occorre prendere delle decisioni su cosa conservare e cosa no.

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Se - per completare le note all'interno dell'ottava - si continuano a fare salti di quinta, arrivati al si diesis dovremmo essere di nuovo al do; invece notiamo che abbiamo esagerato e la differenza tra il si diesis e il do data dal rapporto 531.441/524.288, pari a circa 23,46 cent [cent = centesimo di tono]. Questo il comma pitagorico.

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Detta in altro modo: diesis e bemolle non sono la stessa cosa. Diversi tipi di musica [specie orientale] arrivano alla formalizzazione del quarto di tono ed anche pi.

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In occidente abbiamo adottato il temperamento equabile: un espediente teorico che fa coincidere diesis e bemolli (Sol# = Lab), ottenendo che il tono si divida in due semitoni uguali. Gi descritto da Aristosseno di Taranto intorno al 320 a. C., questo sistema fu caldeggiato da numerosi intellettuali, tra cui spiccano il matematico fiammingo Simone Stevino verso la fine del XVI secolo ed il musicista Vincenzo Galilei [padre di Galileo Galilei] nel 1581.

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Lidea di base semplice: suddividere lottava in 12 intervalli "elementari" [semitoni temperati] tutti esattamente della stessa ampiezza. Ricordiamo che l'ampiezza di un intervallo corrisponde al rapporto fra le frequenze fondamentali delle due note e non alla differenza delle frequenze. Poich lintervallo di ottava espresso dalla frazione 2/1 in quanto la frequenza raddoppia ad ogni ottava, il rapporto di frequenze che identifica il semitono temperato radice dodicesima di 2. In questo modo dodici semitoni coprono esattamente l'intervallo di unottava.

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Non un numero esprimibile tramite frazione.

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Non un numero razionale.

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Il teorema di Pitagora non di Pitagora. Sono stati ritrovati reperti di studio e dimostrazioni da parte di:

Egizi Babilonesi Greci Indiani Cinesi

risalenti fino al 1500 a. C.

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Platone Il problema del raddoppio del quadrato posto nel Menone rappresenta la prima vera dimostrazione matematica.

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Atene fu colpita da unepidemia. Apollo fece sapere, attraverso loracolo di Delo che la sua ira si sarebbe placata se si fosse raddoppiato laltare di forma cubica del suo tempio. Dopo aver costruito un nuovo altare di forma cubica e di lato doppio del precedente, gli Ateniesi videro che lepidemia continuava ad imperversare.

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Appresero che lira si era accresciuta per la loro ignoranza: il nuovo cubo aveva un volume otto volte maggiore del precedente. La storia circolava nellambiente dellaccademia platonica e nasconde un monito. Quale?

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Euclide Per la prima, completa dimostrazione del teorema necessario attendere gli Elementi di Euclide [300 a. C circa].

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La sedia della sposa

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A 2 + B2 = C 2

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A 3 + B3 = C 3
Un magnifico scherzo...

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Ippaso di Metaponto, forse studiando la sezione aurea in relazione con la costruzione del pentagono regolare e del dodecaedro scopr durante un viaggio in mare il principio di irrazionalit della diagonale del quadrato. La nave naufrag ed Ippaso mor.

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Aristotele Analitici primi [350 a. C. circa] Prima dimostrazione della irrazionalit della diagonale del quadrato, basata sul rifiuto del regresso all'infinito.

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Dimostrazione della irrazionalit di radice di 2. [la radice avvelenata]

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A 2 + B2 = C 2

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A 2 + B2 = C 2 2 1 1+1=2

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Supponiamo che radice di 2 sia razionale ovvero sia possibile esprimerlo sotto la forma m/n, ulteriormente irriducibile.

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Supponiamo che radice di 2, sia razionale, ovvero sia possibile esprimerlo sotto la forma m/n, ulteriormente irriducibile.

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Supponiamo che radice di 2, sia razionale, ovvero sia possibile esprimerlo sotto la forma m/n, ulteriormente irriducibile.

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Supponiamo che radice di 2, sia razionale, ovvero sia possibile esprimerlo sotto la forma m/n, ulteriormente irriducibile.

equivale a

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2n2 certamente pari, quindi anche m2 dovrebbe essere pari. m2 = 2n2

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Se m2 pari, allora deve esserlo anche m perch il quadrato d'un numero pari sempre pari. m2 = 2n2

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Se m pari, si pu scrivere cos: m = 2k

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Sostituendo m con 2k precedente otteniamo:

nella

formula

m2 = 2n2 = (2k)2 2n2 = 4k2

1
n2 = 2k2 Questo significa che anche n pari.

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Siamo partiti dall'ipotesi che radice di 2, sia razionale, ovvero sia possibile esprimerlo sotto la forma m/n, ulteriormente irriducibile. Con alcuni passaggi abbiamo dimostrato che sia m che n dovrebbero essere pari.

Questo assurdo, poich non esistono frazioni irriducibili che abbiano sia il denominatore che il numeratore pari. Poich la conclusione assurda, l'ipotesi di partenza deve essere errata e dunque radice di due non pu essere espresso nella forma n/m.

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Radice di 2 non pu essere espresso in forma di rapporto ed quindi un numero irrazionale. 2 La dimostrazione moderna procede per assurdo.

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Non tutto numero razionale.

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I Pitagorici celebrano il sorgere del sole - Fyodor Bronnikov [1827-1902]

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probabile che a Pitagora ed ai suoi discepoli si debba la scoperta:

che la somma degli angoli interni di un triangolo pari a due angoli retti e pi in generale, nel caso di un poligono di n lati la somma degli angoli interni uguale a 2n-4 angoli retti; che in un triangolo rettangolo, l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa equivalente alla somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti; la soluzione geometrica di alcune equazioni algebriche; la scoperta dei numeri irrazionali; la costruzione dei solidi regolari.

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Secondo i pitagorici esiste una fondamentale coppia di principi.

L' Uno, o principio limitante. La Diade, o principio di illimitazione.

Tutti i numeri risultano da questi due principi: dal principio limitante si hanno i numeri dispari, da quello illimitato i numeri pari. I numeri pari fanno pensare ad un'apertura: lasciando passare qualcosa che li attraversi danno l'idea dell'illimitatezza, e dunque erano considerati imperfetti. Solo ci che limitato compiuto, non manca di nulla e quindi perfetto.

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Poich i numeri si dividono in pari e impari, e poich i numeri rappresentano il mondo, l'opposizione tra i numeri si riflette in tutte le cose. La divisione tra i numeri porta quindi ad una visione dualistica del mondo, e la suddivisione della realt in categorie antitetiche.

Sono state individuate 10 coppie di opposti, conosciuti come opposti pitagorici:

1. bene e male 2. limite ed illimite 3. dispari e pari 4. rettangolo e quadrangolo 5. retta e curva 6. luce e tenebre 7. maschio e femmina 8. uno e molteplice 9. movimento e stasi 10. destra e sinistra

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Monade Indica l'Uno, il principio primo. Considerato un numero n pari n dispari, ma pari-impari. Geometricamente rappresenta il punto.

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Diade Femminile, indefinito e illimitato. Rappresenta l'opinione [sempre duplice] e, geometricamente, la linea.

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Triade Maschile, definito e limitato. Geometricamente rappresenta il piano.

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Tetrade Rappresenta la giustizia, in quanto divisibile equamente da entrambe le parti. Geometricamente solida. rappresenta una figura

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Pentade Rappresenta vita e potere. La stella iscritta nel pentagono era il simbolo dei pitagorici.

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Decade Numero perfetto. Veniva rappresentato con il tetraktys: il triangolo equilatero di lato 4 sul quale veniva fatto il giuramento di adesione alla scuola.

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I Pitagorici rivoluzionarono dell'anatomia umana.

la

concezione

Introdussero con Alcmeone di Crotone la teoria encefalocentrica che indicava il cervello come organo centrale delle sensazioni. Furono infatti i primi a dare importanza a questo organo poich prima, gi con gli egizi, era diffusa l'idea che attribuiva tutte le funzioni vitali al cuore. Inoltre affermarono che tutte le parti del corpo fossero unite da una sovrannaturale armonia, la quale componeva l'anima.

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