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Regione Emilia-Romagna Bologna, 08/03/2012 Al Presidente dellAssemblea Legislativa Matteo Richetti Sede

Interrogazione a risposta scritta I sottoscritti consiglieri

Premesso che Nei giorni scorsi si avuta notizia della sconcertante avventura di due fratelli nati e cresciuti in Italia, a Sassuolo, oggi purtroppo disoccupati, come accade ad un giovane su tre in Italia, che dal 10 febbraio sono rinchiusi al CIE. I due fratelli Andrea e Senad, rispettivamente 23 e 24 anni, sono figli di immigrati di origine bosniaca nati e cresciuti in provincia di Modena, hanno frequentato le scuole dellobbligo in Italia, conoscono usi e costumi italiani, tifano il Sassuolo Calcio e non sono mai usciti dallItalia, ma dopo la perdita del lavoro da parte dei genitori e di conseguenza del permesso di soggiorno, da quasi un mese sono rinchiusi al Cie. Tale situazione appare ancor pi drammatica e assurda, in quanto, pur essendo provvisti di documento di identit, i ragazzi non hanno n un passaporto, n una patria in cui fare ritorno e se le autorit italiane volessero espellerli, non ci sarebbe alcun paese estero a cui consegnarli, poich per lordinamento italiano sono meno che apolidi, non avendo un chiaro status giuridico. I due giovani sono quindi costretti a soggiornare nel CIE, in attesa di un provvedimento che non potr peraltro mai essere eseguito, mentre essendo nati e vissuti in Italia, dovrebbero aver diritto a ottenere la cittadinanza italiana. Considerato che

Regione Emilia-Romagna I ragazzi, come altri, sono vittime delle storture ideologiche della legge BossiFini che ancora una volta conferma la propria inefficacia, rispetto alla prevenzione ed alla gestione dellimmigrazione clandestina, ma genera sofferenze e violazione dei diritti pi elementari. Lavvocato dei due giovani ha gi presentato ricorso al Giudice di pace di Modena contro la reclusione nel Cie e la prima udienza fissata per il 12 marzo, intanto i ragazzi resteranno tra le mura del Centro identificazione ed espulsione come due fantasmi della burocrazia. I due ragazzi hanno anche mandato un appello alla Corte europea per i diritti delluomo e al Presidente Giorgio Napolitano. Secondo i dati dellosservatorio provinciale sullimmigrazione, sarebbero i bambini apolidi nella sola provincia di Modena. numerosi

Si tratta di una situazione kafkiana che sembra non avere n capo n coda e potrebbe essere il primo caso di una lunga lista di episodi dolorosi destinati a fare giurisprudenza. Valutato che La vicenda assunta agli onori della cronaca a pochi giorni dalla chiusura della campagna LItalia sono anchio, cui anche lAssemblea Legislativa ha aderito con una recente risoluzione, che in tutta la penisola ha raccolto oltre 200.000 firme per chiedere il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati di seconda generazione. Lo stesso Presidente della Repubblica Napolitano ha avuto modo recentemente di definire unautentica follia il fatto che i bambini nati nel nostro territorio non diventino italiani. Anche il mondo associativo modenese ha organizzato per il prossimo luned mattina un presidio di protesta. Tutto ci premesso e considerato Interroga la Giunta Per conoscere le proprie valutazioni sulla vicenda che ha interessato due giovani nati e residenti sul territorio regionale.

Regione Emilia-Romagna Per chiedere di valutare e verificare tutte le misure pi opportune, che possono essere messe in atto dal sistema istituzionale, per garantire la liberazione dei due giovani.

Luciano Vecchi Palma Costi

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