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La patologia emorroidaria estremamente diffusa sia tra gli uomini che tra le donne, tuttavia molti preferiscono soffrirne le conseguenze in silenzio piuttosto che discutere con il proprio medico le possibilit di trattamento. Uno dei motivi per cui i pazienti non parlano volentieri dei loro problemi emorroidari con il medico perch anticipano una dolorosa, tradizionale procedura chirurgica per il loro trattamento. E' per indispensabile comprendere che non tutte le situazioni di malattia emorroidaria richiedono un intervento chirurgico, e anche qualora questo sia utile o necessario, oggi possibile essere sottoposti a trattamenti assai meno dolorosi che nel passato, grazie a nuove tecniche di chirurgia anale. Nelle pagine che seguono troverete alcuni dettagli su questo nuovo modo di affrontare questi fastidiosi disturbi e sulle basi scientifiche che ci hanno indotto a introdurre nuove tecniche di trattamento, sempre meno invasive. Sebbene questa filosofia di trattamento sia stata introdotta solo alla fine degli anni '90, gi decine di migliaia di pazienti sono stati trattati in tutto il mondo, questo ha consentito di condurre ampi studi scientifici ben controllati che hanno dimostrato che i pazienti hanno normalmente, rispetto a coloro che sono stati sottoposti ad una procedura "tradizionale": - meno dolore - un periodo di ripresa pi breve - meno complicazioni - minore necessit di farmaci per il dolore nel periodo postoperatorio
(trombosi emorroidaria). La stessa fuoriuscita del nodulo emorroidario all'esterno dell'ano, temporaneamente o permanentemente, causa di disturbi (piccole perdite di feci, sensazione di ingombro, "ano umido", prurito). Il dolore pu essere causato da alcune di queste complicazioni della patologia emorroidaria. Naturalmente non tutti i prolassi sono uguali e le emorroidi possono quindi essere classificate, sulla base dell'entit del prolasso, in 4 gradi, il cui riconoscimento da parte del medico fondamentale per stabilire la corretta indicazione terapeutica.
situati intorno all'ano, sono i principali responsabili della continenza alle feci). Infatti la ricca rete vascolare presente nei cuscinetti emorroidari fatta in modo da consentire di variare rapidamente il loro volume in modo da adattarlo a diverse necessit. Queste variazioni di volume sono tali da permettere alle emorroidi di svolgere una importante funzione di supporto e perfezionamento al meccanismo della continenza: i tre cuscinetti variano il loro volume in modo da incastrarsi pefettamente tra loro, impedendo la fuoriuscita accidentale di gas, ed in parte anche di liquidi, collaborando cos con gli sfinteri nel mantenere una continenza perfetta. L'innervazione della mucosa anale e dell'anoderma permette di ottenere una accurata sensibilit per rilevare e discriminare i contenuti presenti nel retto, inoltre le tre pieghe formate dalla mucosa nel ricoprire i tre ciuscinetti emorroidari, consentono una notevole dilatazione del canale anale, in caso di necessit. Da queste semplici considerazioni iniziali appare ovvio che l'asportazione del complesso di tessuti organizzati intorno ai cuscinetti emorroidari comporta la diminuzione o l'abolizione di tutte queste funzioni, ed in particolare della dilatabilit dell'ano e della continenza a gas e fluidi. Al contrario il rispetto di queste strutture, durante l'intervento chirurgico, costituisce un importante vantaggio fisiologico. Baster leggere la sommaria descrizione degli interventi di emorroidectomia per rendersi conto che sempre essi consistono nell'asportazione del cuscinetto emorroidario insieme con la mucosa che lo sovrasta e con la porzione di anoderma corrispondente.
Inoltre il fatto che l'intervento avvenga solo a carico della mucosa prolassata del canale anale ha alcune altre importanti conseguenze: - non si asporta n si danneggia la mucosa che ricopre i cuscinetti emorroidari, n, tantomeno, l'anoderma; pertanto si preservano le importanti funzioni che, come abbiamo visto, sono proprie di questi tessuti. - tutta l'azione chirurgica avviene in una zona che totalmente priva di terminazioni nervose dolorose, e senza causare ferite esterne. Questo rende l'intervento indolore o quasi (ricordiamo che una parte del dolore pu essere legata alla necessaria dilatazione degli sfinteri ed a piccole lacerazioni accessorie della mucosa nella sua porzione pi in basso). Si valutato che questo tipo di intervento comporta una riduzione media del dolore dell'80% rispetto alle tradizionali emorroidectomie. Gli interventi basati su questi principi sono quindi al tempo stesso meno invasivi e pi fisiologici.