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N 41 - GENNAIO 2011

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DEL NORD

LEGA NORD
m.conte@regione.veneto.it

LA VOCE DELLA GENTE VENETA Veneto tra Natalit, immigrazione e occupazione Veneto
di MAURIZIO CONTE

Editoriale di

Maurizio Conte
I flussi migratori nel Veneto dovrebbero affrontare ora una fase di arresto e trovo ragionevoli le posizioni pervenute dal mondo della politica in replica alle preoccupazioni avanzate dalla Caritas italiana in relazione alla crisi del mondo del lavoro nella nostra Regione. I dati delleconomia e delloccupazione del resto non lasciano spazio ad altra logica se non a quella della presa datto della saturazione dellaccesso allimpiego e pongono in evidenza la negativit del saldo occupazionale che ha portato nellappena trascorso 2010 ad una necessit di nuova manodopera straniera pari a zero. Le priorit da stabilire in fatto di assegnazioni lavorative dovranno obbligatoriamente tenere conto dellalta percentuale di disoccupati Veneti e di quei stranieri gi presenti e regolarizzati sul nostro territorio con le proprie famiglie. Proprio il ricongiungimento delle famiglie a seguito dei lavoratori una delle questioni che pi dovrebbero far riflettere per condurre unequa distribuzione delle risorse e dei posti di lavoro anche perch i nuclei in difficolt si rivolgono nella maggior parte dei casi ai comuni che, per colpa dei tempi da vacche magre di cui soffrono i bilanci, si trovano sempre pi in difficolt a dare risposte concrete anche nellambito del welfare. Le quote nazionali dingresso previste dal Ministero dellinterno, a fronte di una bassissima, quasi nulla, richiesta di lavoratori subordinati porteranno ad un attento vaglio delle ...
(SEGUE A PAGINA 2)

II Veneto sta facendo ora i conti con una pesantissima eredit proveniente da anni di illogiche politiche migratorie questo quanto emerge dalle nuove statistiche riguardanti limmigrazione nella Regione governata dal Presidente Zaia. I dati relativi alla nuova fotografia del tessuto sociale Veneto portano allevidenza una realt sempre pi complessa nella gestione e nella quantificazione delle risorse necessarie a coprire le necessit di questo territorio. Lo studio promosso dalla Fondazione Moresca conferma questi timori proprio perch secondo questa ricerca un disoccupato su 4 straniero e la possibilit di avere sotto controllo e di riuscire quindi per la politica dare risposte adeguate alla questione immigrazione/lavoro diventa sempre pi impraticabile. La stessa Caritas mette in allarme la nostra Regione perch crede sia arrivato il momento di affrontare con obiettivit i flussi migratori. I dati relativi alla natalit dipingono un Veneto dove un neonato ogni 4 proviene da genitori stranieri (sono il 27,7% del totale delle nascite) e una prospettiva di vita per le donne di 83 anni e per gli uomini di 79. Facendo un breve excursus sui dati INPS della provincia di Padova limpietosa condizione dello scorso biennio pare stia godendo, in questo primo mese del 2011, di un trend positivo, dai 13.000 posti persi nel 2009 e 2010

siamo ora a 6.500 circa. A questo punto i flussi migratori nel Veneto dovrebbero affrontare una fase di arresto e trovo ragionevoli le posizioni pervenute dal mondo della politica in replica alle preoccupazioni avanzate dalla Caritas italiana in relazione alla crisi del mondo del lavoro nella nostra Regione. I dati delleconomia e delloccupazione del resto non lasciano spazio ad altra logica se non a quella della presa datto della saturazione dellaccesso allimpiego e pongono in evidenza la negativit del saldo occupazionale che ha portato nellappena trascorso 2010 ad una necessit di nuova manodopera straniera pari a zero. La priorit in fatto di assegnazione e reinserimento dovr essere garantita ai lavoratori Veneti, grazie anche ad un nuovo impulso da dedicare alla formazione. E arrivato dunque il momento per le Istituzioni di fare quadrato attorno a questo problema, di svelarsi dalle ideologie e di porre soluzioni sulla base di dati oggettivi, insomma il grosso nodo arrivato al piccolo pettine, ora la politica come il potere giudiziario hanno il dovere di individuare il comune accordo. Forse la Lega Nord, che da tempo indicava limmigrazione clandestina quale questione a cui riservare particolare attenzione aveva visto, ancora una volta, oltre lorizzonte.
25-01-2011

P A G I NA 2

GOVERNO E TERRITORIO

Bossi: mentre politici e media si occupano solo di gossip, la Lega dei fatti lascia il segno

MODELLO CARROCCIO
Poche chiacchiere e tanti fatti. Benvenuti nel mondo della Lega Nord dove la concretezza, toccata quotidianamente con mano dai cittadini, sembra scritta nel suo dna. E questo grazie al lavoro dei sindaci, presidenti di Provincia, consiglieri regionali, parlamentari, ministri e governatori. Eccolo il modello vincente leghista che rivendica una politica forte, non certo schiava di litigi, gossip e sondaggi. Perch mentre il Palazzo, come i giornali e le tv si scornano per parlare di festini e intercettazioni a luci rosse, c chi come la Lega, ha solo voglia di lavorare, di darsi da fare. Tradotto: realizzare le riforme. Il che non vorrebbe dire solo riavvicinare il cittadino alla politica, perch torni ad avere fiducia. Significa semmai dare le risposte che la gente si aspetta dalla politica. Idee, progetti, leggi, contenuti, che si chiamano Federalismo, pacchetto sicurezza, lotta alla contraffazione. Passaggi concreti che portano la firma di Bossi, Maroni, Calderoli, Zaia e tanti altri. E la lista lunga: dal contrasto allimmigrazione clandestina e alla lotta alla mafia con confisca dei beni, (un modello che il mondo ci sta copiando). Alla riforma federalista con il ministro Calderoli che sta lavorando per chiudere la partita. Alla nuova legge sulletichettatura alimentare, figlia dellimpegno di Zaia quando era ministro dellAgricoltura. Non c quindi da stupirsi se ancora oggi gli altri partiti litighino sui magistrati o su un manipolo di fanciulle fregandosene della quotidianit della gente. In questo senso la Lega una realt a parte, un movimento che ha idee chiare, che porta avanti proposte politiche basate sui contenuti che anche lelettorato meno attento e interessato sente propri. E lo fa mettendoci sempre la faccia. Sempre! Cos la lega cresciuta facendo innamorare Regioni come Piemonte e Veneto. Un vento che soffia e spazza via tutti i nemici. Il Carroccio raccoglie il disagio e la rabbia dei cittadini per tradurli in progetti che possano dare una risposta positiva a questo malessere. Iniziative che possono essere condivisibili o meno. Ma, le produce, per dirla alla Marchionne. Dove in fondo qualche affinit c: il tempo delle chiacchiere finito. Meglio darsi da fare e lavorare!
(la Padania , 20/01/11)

SMS PROALLUVIONATI UN SUCCESSO DI SOLIDARIETA

(SEGUE DA PAG. 1)

Si chiuso lo scorso luned il servizio di messaggistica di solidariet 45501 destinato per laiuto alle famiglie e alle imprese, e pi in generale alla comunit Veneta. Questa iniziativa era stata disposta a tempo di record nelle ore successive alla catastrofe che ha colpito le popolazioni della nostra Regione lo scorso novembre ed ha riscosso un enorme attenzione e utilizzo da parte di moltissimi italiani, si pensi che il numero, avviato dai maggiori gestori della telefonia mobile e da Mediafriends ha raccolto in circa 2 mesi di operativit la somma di euro 1.805.480. E stata una formula di reale, concreta e sentita collaborazione e solidariet, gli sms sono giunti da tutto il territorio nazionale e moltissimi dalla nostra Regione; un conto spannometrico direbbe che gli utenti che hanno donato 2 euro per dimostrare la propria vicinanza alla popolazione Veneta in difficolt

sarebbero circa 900.000 ed anche se cos non fosse sono comunque tantissimi coloro che si sono attivati in questa maniera. Unattestazione di sensibilit che questo Veneto, nelle condizioni in cui si ritrovato, deve interpretare come un segno tangibile di benevolenza, una spinta morale per una comunit che tanto ha dato (talvolta in maniera fin troppo sommessa), e che in occasioni analoghe accadute in altre parti del paese se non del globo, mai si risparmiata in fatto di aiuti. Questa forma di raccolta, sommata ai fondi pervenuti dal conto corrente di solidariet, hanno permesso di raggiungere la considerevole somma di quasi 3,5 milioni di euro; una lodevole e concreta forma di solidariet nei confronti di Imprese famiglie e territorio Veneti. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto allAmbiente

...reali necessit nel Veneto che verranno verificate con scrupolosit dalle Prefetture e dagli uffici del lavoro territoriali, lo stop ai flussi sar dunque una possibilit concreta e giustificata che spero possa essere adottata anche per lanno 2011. C inoltre da registrare un trend in negativo nei flussi di immigrati che sono arrivati nella nostra Regione lo scorso anno, ma la completa regolarizzazione di coloro si trovano nel nostro paese come clandestini ancora un lontano miraggio; a tal proposito, pericoloso additivo a questa condizione risulta la sentenza della Corte Costituzionale n. 359 del 17 dicembre 2010, che ha sostanzialmente modificato la legge Bossi Fini nella parte relativa ai reati, consentendo allirregolare di starsene nel nostro Paese nonostante sia stato colpito da numerosi provvedimenti di espulsione. Sono certo che la Lega Nord lavorer per sconfessare questa impostazione ideologica accolta dalla Corte ma per trovare soluzione a questo fenomeno sono necessari leffettiva (in toto) applicazione legislativa e solidi accordi internazionali. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

FEDERALISMO FISCALE

P A G I NA 3

IL FEDERALISMO E ALLE PORTE


Alla fine diranno tutti di s Parola di Umberto Bossi che sul via libera al decreto sul Federalismo municipale ci crede, mostrando un ottimismo fin qui tenuto ben nascosto. E se il Senatur sceglie di lasciarsi andare a una previsione sul voto della Bicamerale fissato per il prossimo 3 febbraio, vuol dire che qualcosa sa. O meglio: il suo fiuto politico l'ha portato dritto nelle paure di gran parte dell'opposizione per le urne. Nessuno nasconde che un eventuale no al testo vorrebbe dire quasi certamente elezioni anticipate. Un voto di cui tutti, Pd in testa, hanno un terrore folle. Ma non finisce qui: perch il leader leghista guarda con soddisfazione anche a quella, per certi versi inaspettata, ampia apertura fatta nelle ultime ore dall'Anci. Il provvedimento adesso piace anche all'Associazione dei Comuni che proprio ieri, in un lungo comunicato, ha fatto capire come il testo sia migliorato e preveda maggiori certezze e garanzie per i Comuni sul lato dell'autonomia fiscale. Un coro di si che sta mettendo in grosse difficolt i vertici del Pd. Perch se da un lato i loro sindaci si sono detti favorevoli alla riforma, i colleghi parlamentari continuano a tenere alzate le barricate rischiando di far naufragare una riforma che Chiamparino, e non solo, ritiene indispensabile. Ma in ballo non ci sarebbe soltanto una lotta tutta interna al Pd, tra chi spera nel via libera al Federalismo e chi cerca di remare contro per mandare a casa il Governo. Di fatto il rischio di utilizzare il Federalismo per tentare di affossare l'attuale maggioranza, una possibilit che non piace a tutti nella sinistra. Sia perch il Pd non si sente pronto per le elezioni anticipate. Sia perch, almeno al Nord, dovrebbe andare a spiegare qualcosina" ai suoi elettori. Ossia, il motivo per cui ha deciso di abbattere una riforma che in molti stanno aspettando. Anche da troppi anni. Poi c' la grana, almeno per l'opposizione, dell'ldv. Ieri il loro leader Antonio Di Pietro, parlando a Montecitorio, ha scombussolato i piani dei nemici del Cavaliere. Leggere bene: Le vicende giudiziarie di Berlusconi deve risolverle la magistratura. Vorremmo e vogliamo un Parlamento che si occupi delle vicende del paese. Una di queste vicende vedere se l'arma del federalismo aiuta e migliora il funzionamento delle istituzioni locali o lo peggiora. Per questa ragione, senza preconcetti vogliamo vedere e discutere il merito>. Come dire: nessun pregiudizio, prima leggiamo e poi votiamo, Un'apertura al Federalismo che lo stesso Di Pietro spiega cos: Noi dell'ldv, come la Lega non siamo partiti nati sulle ceneri di opposte ideologie. Loro sono nati per difendere un territorio, noi per difendere dei valori. E quindi conclude il presidente dell'Italia dei Valori non vogliamo buttare via il bambino con l'acqua sporca. A conti fatti, la bocciatura del provvedimento in Bicamerale non pi scontata come poteva sembrare a qualche politica che ha impegnato l'Associazione su tanti tavoli di lavoro con il Governo ed i gruppi Parlamentari. Nella sostanza sono stati accolti sia il riconoscimento di una quota pari al 2 per cento di compartecipazione all'irpef per rendere pi omogeneo sul territorio il nuovo gettito devoluto da ripartire in base al domicilio fiscale che l'istituzione del Fondo di riequilibrio i cui stanziamenti sono distribuiti in accordo con i Comuni". Assai rilevante cita poi l'Anci l'accoglimento della proposta di estendere la clausola di salvaguardia prevista per il 2011 anche al 2012 (manca ancora per il 2013)". L'Anci torner a riunire il proprio Consiglio nazionale il 3 febbraio per la valutazione complessiva del provvedimento. Ma sembra ormai chiaro come per l'associazione dei Comuni il provvedimento sia da promuovere. Lo ha fatto capire io stesso sindaco di Torino e numero uno dell'Anci, Sergio Chiamparino: "Se, come sembra, larga parte dei nostri ulteriori emendamenti presentati sono stati accolti, questo non pu che essere visto con soddisfazione dall'Anci e ne do atto al governo". Parole, queste ultime, che segnano uno spartiacque per la sinistra: pi forte stare dalla parte del Federalismo e dei propri sindaci, o essere attratti dal desiderio di mandare a casa il nemico Silvio? Pragmatismo o ideologia? Chi non moller di sicuro l'amico Bossi: Abbandonare Berlusconi per il federalismo? Io sono tutto tranne che un imbroglione. Nemmeno con le donne. Alla fine ho sposato la Manuela... Al giorno della verit manca comunque poco. Il 3 febbraio si vota. Da parte del governo, e in particolare del ministro Calderoli, stata dimostrata una grande disponibilit ad apportare, al decreto legislativo sul federalismo municipale, importanti modifiche che vengono incontro da un lato alle richieste dell'Anci e, dall'altro, alle proposte emendative dei gruppi parlamentari, ha chiarito il presidente della Bicamerale per lattuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia. Come a dire: in vista del voto finale le opposizioni valutino in buona fede e nel merito le novit, in maniera tale che su un provvedimento "di rilevante importanza" per tutti i cittadini si possa registrare "la pi ampia convergenza delle forze politiche e parlamentari.
(la Padania, 28/01/2011)

frettoloso analista politico. Lo confermano, come detto, le esternazioni dell'Anci secondo cui stato raggiunto <un equilibrio accettabile per riportare i municipi italiani al pari degli altri sistemi europei ed internazionali". Tradotto: l'Anci ha riconosciuto al ministro Calderoli, in questo estenuante tour de force, di aver fatto un lavoro che ha portato a importanti passi in avanti, sebbene non risolutivi, su questioni rilevanti anche per permettere ai Comuni di affrontare pi agevolmente la difficilissima situazione finanziaria per il 2011 e per tutto il triennio". All'appello, secondo l'Anci, mancherebbe per un punto "fondamentale: quello della perequazione. Sar questo il tassello che dovr portare in equilibrio il sistema e che l'Anci auspicava fosse inserito in questo provvedimento>. Resta il fatto che il testo uscito dopo gli incontri con Calderoli " il risultato di un confronto molto aperto frutto di un lavoro di proposta tecnica e

P A G I NA 4

SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

STOP ALLE MOSCHEE IN VENETO


La questione islamica torna drasticamente dattualit per merito dellomelia pronunciata del Direttore dellUfficio Migranti della Diocesi Vicentina don Mauro Lazzarotto il quale propone come ricetta risolutiva per integrazione nuovi spazi da destinare ai luoghi di culto per i seguaci di Allah. La Lega Nord da sempre si spesa contro questa formula di aiuto allinserimento sociale proprio perch, alla base della costruzione della nuova societ necessaria la condivisione di valori, tradizioni e costumi del popolo ospitante e molto spesso gli immigranti che frequentano le moschee tendono a conservare le proprie usanze. La specificit del territorio passa anche attraverso alla graduale metabolizzazione dell anima storica di un popolo e quella Veneta ha una fortissima caratterizzazione cristiana. Sia ben chiaro, nessuno intende vietare la consuetudine religiosa ad alcun praticante ma le moschee in Veneto, secondo un recente censimento, sono gi 37, numero pi che sufficiente a garantire uno spazio di preghiera ai musulmani Veneti. La questione che pi allarma per, come spesso succede, che questi luoghi di culto vengano assegnati da un ente locale, preoccupante mix che mina la sancita laicit dello Stato. Ed cos che a nella moschea di via Anelli. O i voli pindarici compiuti dalla Giunta rossa padovana per riuscire ad assegnare, anche a spese del contribuente padovano, un luogo di culto alternativo a quello dellex bronx di via Anelli. Questa una parte della realt regionale, ma quando la politica chiude gli occhi per fare spazio allideologia questi sono i risultati. Forse Zanonato, che ancora spinge per il voto a tutti i costi agli extracomunitari, e don mauro Lazzarotto intendono combattere lintegralismo con lintegrazione, ma viste le condizioni in cui i cristiani si trovano perseguitati in molte aree del mondo probabilmente non hanno la percezione di quanto rischioso possa divenire questo buonismo religioso. Io do ragione a Magdi Cristiano Allam il quale, citando Churchill, in maniera del tutto azzeccata, dipinge cos latteggiamento di coloro che non vogliono vedere quella parte intollerante del Corano: Nutrono il coccodrillo nella speranza di essere mangiati per ultimi.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

Padova i balletti del Sindaco Zanonato mascherano rapporti idilliaci tra il Comune e la comunit islamica; basti ricordare che lattuale Presidente del Consiglio Daniela Ruffini non ha mancato di presenziare circa due anni fa, a capo coperto, alle celebrazioni per la fine del Ramadan

Accordi elettorali solo con chi vota il Federalismo


Solo "chi vota il federalismo potr fare accordi con noi". Lo dice Umberto Bossi parlando con i cronisti arrivando alla Camera. "Io penso che il federalismo passer e se non passa si vota, per vedremo se davvero non passer. Perch si vorrebbe far arrabbiare il Nord?", dice il leader del Carroccio. E, avverte, chiunque voglia fare accordi elettorali con Lega "non me che deve convincere, ma la nostra base" che vuole lok al Federalismo. Quanto ai rilievi dellAnci, aggiunge: "Abbiamo accettato tutto quello che ci hanno chiesto".
CIP Maurizio Conte - Assessore Regionale Veneto

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