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RISCALDAMENTO INGLOBATO E CELLE FRIGORIFERE

Precauzioni progettuali e Precauzioni di messa a regime


Renzo Aicardi* *segretario tecnico ENCOPER (Ente Nazionale COstruttori Pavimenti E Rivestimenti)

1 La durabilit nel tempo di un pavimento per lindustria dipende in alto grado dalle modalit di utilizzo, ma due pavimenti sono particolarmente sensibili alla progettazione ed alle modalit con cui lutilizzatore inizia la propria attivit. Questi due manufatti sono i pavimenti con il riscaldamento inglobato e le celle frigorifere. Infatti la loro messa a regime (accensione del riscaldamento e accensione del freddo) innesca degradi, vizi e difetti con conseguenti diatribe tecniche che finiscono inesorabilmente davanti al giudice per limpreparazione degli specialisti che devono affrontare le problematiche. Da queste note, che non hanno la pretesa di una trattazione accademica degli argomenti, redatte al solo scopo di fissare alcuni concetti, sino ad oggi trascurati anche se logici, sulle modalit di progettazione e sulla modalit, cautelativa a tutti gli effetti, per la messa a regime dei sistemi di riscaldamento a pavimento e raffreddamento delle celle frigorifere a a bassa temperatura. Per meglio approfondire largomento si consulti il Volume Progettazione, costruzione e calcolo delle pavimentazioni industriali (2006 Gruppo editoriale Esselibri-Simone)

1. PAVIMENTO CON RISCALDAMENTO INGLOBATO


Il pavimento industriale con inglobato il riscaldamento un pavimento in precario equilibrio per molteplici ragioni molte delle quali non prevedibili dal progettista non specializzato nel settore. Il materassino coibente non deve deformarsi e per questo sar necessario che i carichi vengano tutti assorbiti dallo spessore del pavimento e non vengano trasmessi al fondo. Ci significa che lo spessore del pavimento deve risultare superiore a 15 cm calcolati dallestradosso del tubo del riscaldamento e non dal materassino coibente. Lo spessore al di sotto del riscaldamento ininfluente per la portata. Larmatura presente come illustrato nel disegno ha come unico scopo quello di garantire il posizionamento dei tubi del riscaldamento durante le fasi di getto e a nullaltro. Ma i tubi del riscaldamento devono comunque essere ricoperti con una nuova rete elettrosaldata opportunamente sovrapposta per almeno due maglie. Purch le sovrapposizioni restino ad almeno 60 mm dallestradosso (norma UNI 11146) I tubi del riscaldamento devono distare almeno 60 cm dai giunti di costruzione e non risultare pi vicini. I giunti di contrazione devono formare riquadri pi ristretti del 20% rispetto ai calcoli riportati nella Norma 11146. ATTENZIONE! non impiegare additivi compattanti forniti dal termoidraulico come se si trattasse di un massetto o caldana in sabbia/cemento. Per il calcestruzzo non servono, poich sufficientemente liquidi da non necessitare della compattazione. Questi additivi impiegati nel calcestruzzo innescano solo distacchi e delaminazioni dello strato superficiale.. ATTENZIONE! Tutto gli elementi che riducono lo spessore oltre il 10% innescano una fessura. Indicare nel progetto le istruzioni di messa a regime del riscaldamento a pavimento che servono allutilizzatore per evitare danni al pavimento. Anche il manuale duso e manutenzione rilasciato dal pavimentista, deve riportare le modalit e precauzioni di accensione e spegnimento del riscaldamento radiante inglobato a pavimento. 1.1 Precauzioni progettuali Lo strato di scorrimento: Prevedere un TNT non tanto per facilitare lo scorrimento che viene impedito dalla presenza dei tubi del riscaldamento, ma consente di pareggiare le eventuali giunture dei materassini e ridurre eventuali disordini degli stessi durante le fasi di getto. Il calcestruzzo in questo caso lavora prevalenetemente a flessotrazione per cui si dovr prevedere una buona resistenza meccanica,(non inferiore a C30/37) e la composizione degli

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Precauzioni progettuali e Precauzioni di messa a regime
Renzo Aicardi* *segretario tecnico ENCOPER (Ente Nazionale COstruttori Pavimenti E Rivestimenti)

2 aggregati dovr risultare sovraghiaiata.. Il rapporto Acqua/Cemento sar riferito ad una delle Classi desposizione XC3 oppure XC4 Spessore: Aumentare lo spessore del pavimento almeno del 20%. Non costruire con spessore inferiore ai 15 cm. Larmatura pu essere costituita da rete elettrosaldata, abbinata ad armatura extra nei punti in cui le tensioni si prevedono maggiori. Posizionare larmatura appena sopra i tubi del riscaldamento ed il pi in basso possibile. Le sovrapposizioni dellarmatura (sempreche lo spessore le consenta) dovranno interessare almeno 2 maglie della rete. Rinforzare con doppia armatura il perimetro dellarea di getto (giunto di costruzione) per meglio resistere ai movimenti verticali innescati dai carichi. Larmatura non sar passante. Non posare i tubi del riscaldamento a meno di 60 cm dalla periferia del giunto di costruzione. Limpiego di fibre ad alto modulo elastico consigliato per incrementare il punto di prima fessurazione. Limbarcamento della piastra sar probabile per limpermeabilit del supporto dovuta al materassino coibente, e la fessura da imbarcamento, allintersezione dei giunti di costruzione, pu essere evitata con la doppia armatura lungo il perimetro dei giunti. I giunti di contrazione dovranno essere rapportati allo spessore del pavimento con una distanza ridotta almeno del 20%. (UNI 11146) La sigillatura dei giunti deve avvenire con un materiale elastoplastico e non con preformati in gomma che a seguito delle contrazioni fuoriuscono dalla loro sede. Maturazione protetta: obbligatoria 1.2 Messa a regime Normalmente la temperatura dellacqua calda non supera i 40C, ma non per questo si pu mandare a regime il sistema di riscaldamento in modo brusco, ma lento e progressivo sino al raggiungimento della temperatura massima del sistema. Laccensione del riscaldamento deve avvenire SOLO al raggiungimento di una umidit residua inferiore al 7%. Infatti molti pavimenti costruiti a ridosso dellautunno e dellinverno mostrano giunti allargatisi anche di 25 mm per il ritiro del materiale riscaldato in modo brusco e repentino ed allorch disponeva di una umidit residua elevata. Infatti preme ricordare che il metro cubo di calcestruzzo fresco contiene 220-250 litri di acqua (inclusa lacqua assorbita dagli aggregati) e tutta questa acqua ad esclusione di quella necessaria allidratazione stecheometrica del cemento tende av evaporare lentamente verso lambiente. Laccensione e lo spegnimento del riscaldamento a pavimento devono avvenire in modo graduale e progressivo (di 3 in 3 C), MAI IN MODO BRUSCO, per non danneggiare il pavimento ed avere giunti larghi sino oltre i 2 cm, che al passaggio dei carrelli elevatori subiranno un inesorabile quanto inevitabile sbrecciamento. Loperazione pi sensibile alle deformazioni del pavimento senzaltro quella dellaccensione del riscaldamento la prima volta e ad ogni successiva accensione ed per questo motivo che la descriviamo passo passo.. Si cominci a riscaldare il pavimento sino a raggiungere una temperatura superficiale di 20C che dovr essere mantenuta per 3 giorni. Innalziamo la temperatura del pavimento gradualmente sino a 23C e manteniamola per 2 giorni Innalziamo la temperatura di altri 3C mantenendola per altri 2 giorni procedendo cos sino al raggiungimento della temperatura desercizio dellimpianto.

2.

CELLE FRIGORIFERE

Sono locali ben protetti in cui il calcestruzzo fresco non subisce le tradizionali variabili meteo. I pavimenti costruiti nelle celle subiscono tensioni da flesso trazione poich costruiti su materassino

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Renzo Aicardi* *segretario tecnico ENCOPER (Ente Nazionale COstruttori Pavimenti E Rivestimenti)

3 coibente. Il materassino coibente non deve deformarsi e per questo sar necessario che i carichi vengano tutti assorbiti dallo spessore del pavimento e non vengano trasmessi al fondo. Ci significa che lo spessore del pavimento deve risultare superiore a 15 cm. Isolare il pavimento dal materassino coibente con un geotessuto TNT. Indicare nel progetto le istruzioni di messa a regime del riscaldamento a pavimento che servono allutilizzatore per evitare danni al pavimento. Anche il manuale duso e manutenzione rilasciato dal pavimentista, deve riportare le modalit e precauzioni di accensione ed eventuale spegnimento del freddo nel locale. 2.1 Precauzioni progettuali In linea di massima, valgono come precauzioni i principi del pavimento con riscaldamento inglobato proprio per il fatto che dispongono entrambi di un supporto composto da materassino coibente. Progettare per i carichi desercizio e per il tipo di supporto, adottando le precauzioni del caso per i supporti che innescano tensioni da presso flessione . Lo strato di scorrimento: Prevedere un TNT non tanto per favorire lo scorrimento da contrazioni ma per pareggiare le eventuali giunture dei materassini e ridurre eventuali disordini degli stessi durante le fasi di getto che deve avvenire a mezzo pompa e linea di tubi direttamente appoggiata sullarmatura e sul materassino. Il calcestruzzo avr una buona resistenza meccanica non inferiore a C30/37 MPa e la composizione degli aggregati dovr risultare sopraghiaiata. Non sussistendo cicli di gelo e disgelo non sar necessario richiedere un calcestruzzo in classe desposizione XF3, ma prescrivere una classe desposizione XD1 che garantisce lo stesso rapporto a/c. Spessore: Aumentare lo spessore del pavimento almeno del 20%. Non costruire con spessore inferiore ai 15 cm. Larmatura Prevedere larmatura strutturale che conferisce rigidit allelemento (posizionata in basso direttamente sul materassino coibente). Le sovrapposizioni dellarmatura (sempreche lo spessore le consenta) dovranno interessare almeno 2 maglie della rete. Nel caso la superficie della cella non consenta la realizzazione in un solo giorno di getto, si provveda a rinforzare con doppia armatura il perimetro dellarea di getto (giunto di costruzione) per meglio resistere ai movimenti verticali innescati dai carichi e larmatura non sar passante. Limpiego di fibre ad alto modulo elastico consigliato per incrementare il punto di prima fessurazione e rendere duttile il calcestruzzo. Finitura: Non insistere con le operazioni di frattazzatura le cui vibrazioni interagiscono con il calcestruzzo allo strato fresco. I giunti di contrazione avranno distanza ridotta del 20% ma comunque rapportata alla inversione dei momenti. La sigillatura dei giunti deve avvenire con un materiale elastoplastico e non con preformati in gomma che a seguito delle contrazioni potrebbero fuoriuscire dalla loro sede. Limbarcamento della piastra lungo lincrocio dei giunti sar inevitabile per il basso spessore. Maturazione protetta: obbligatoria Precauzioni particolari: Isolare dal freddo la soglia antistante la cella nel caso la temperatura sia inferiore ai 7C. Cos operando, la soglia sar facilmente riparabile allorch aggredita da formazione di ghiaccio trasmesso dallinterno verso il corridoio.

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Renzo Aicardi* *segretario tecnico ENCOPER (Ente Nazionale COstruttori Pavimenti E Rivestimenti)

4 PIANTA SEZIONE
CORRIDOIO ANTICELLA CELLA OLTRE -10C

CELLA OLTRE -1OC

1 3
AREA FORMAZIONE GHIACCIO 50

100

PORTA

100

1. 2. 3. 4.

PARETE CELLA MURO PARACOLPI GIUNTO ISOLANTE AREA SOGGETTA A MANUTENZIONE

2.2 Messa a regime del freddo Indicare nel progetto le istruzioni di messa a regime della temperatura del locale. Attendere che il pavimento della cella disponga di una umidit residua inferiore al 7% misurabile con ligrometro a carburo. Infatti preme ricordare che il metro cubo di calcestruzzo fresco contiene 220-250 litri di acqua (inclusa lacqua assorbita dagli aggregati) e tutta questa acqua ad esclusione di quella necessaria allidratazione stecheometrica del cemento tende av evaporare lentamente verso lambiente. Iniziare ad abbattere la temperatura del locale lentamente NON IN MODO BRUSCO sino a 0C; Conservare tale temperatura per 3 giorni Continuare ad abbattere la temperatura gradualmente di 3C conservando la temperatura per altri 3 giorni e proseguire cos di 3 ogni 3 giorni sino al raggiungimento della temperatura desercizio necessaria ai prodotti. Ricordi lutilizzatore che il pavimento dispone di molta acqua (230 -250 litri/m 3 ) che migra dal fondo in superficie molto ma molto lentamente (impiega anche anni) Nel caso si debba per un qualche motivo interrompere il funzionamento di una cella con temperature variabili tra i -10 ed i -25C per portarla a 0C, si mettano in conto dei degradi corticali di sfarinamento allorch transitata con carichi. Temperature desercizio tra i -5 ed i -7C portate a 0C, mai in modo brusco, non generano sfarinamento della pelle del pavimento o altro tipo di degrado. Nel caso di temperature inferiori a -10C proteggere il pavimento dellanticella o del corridoio con materiale coibente per consentire una manutenzione rapida in quanto generalmente il ghiaccio aggredisce le aree prospicienti le aperture, come illustrato. (repetita iuvant) Il manuale duso e manutenzione rilasciato dal pavimentista, deve riportare le modalit e le precauzioni di accensione e spegnimento del freddo nel locale. Bibliografia Renzo Aicardi - Progettazione costruzione e calcolo delle pavimentazioni industriali (2006 Gruppo Editoriale Esselibri Simone) Renzo Aicardi - Pavimenti industriali in calcestruzzo (1984 ITEC editrice Srl)

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