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Aggiornamento del 5 luglio 2011

Giappone - Nel frattempo c stata la catastrofe nucleare di Fukushima, sulla quale c poco da aggiungere. Una nuova nube radioattiva

arrivata in Europa e questa causer la nascita di nuove patologie che colpiranno gli italiani fra qualche anno. Senza considerare tutti i pesci contaminati che arriveranno sulle nostre tavole dalloriente o dalla costa ovest degli Stati Uniti dAmerica. Toshiso Kosako, docente di sicurezza nucleare alluniversit di Tokio, non stato certo tenero con le autorit giapponesi. Centrali nucleari - Uno studio ufficiale del governo Tedesco dalla Bundesamtes fur Strahlenschutz (BfS) dimostra che il rischio del cancro sta aumentando per bambini che crescono nelle vicinanze di centrali nucleari. vero in particolare per la leucemia, un caso speciale di cancro. In Germania, tutti i casi di cancro nei bambini vengono registrati. Quindi, stato possibile indagare sui casi di cancro dei bambini dal 1980 al 2003. Coinvolti nello studio di ricerca erano: 1592 bambini di et inferiore ai 5 anni che hanno preso la malattia, e 4735 bambini in buona salute . Pi vicino alle centrali, pi alto il rischio di leucemia e cancro. Il risultato ha mostrato un rischio significativamente pi alto di contrarre il cancro se i bambini abitavano entro un raggio di 5km da una centrale nucleare. A seconda dei normali valori statistici nazionali, ci sarebbero 48 casi di cancro e 17 casi di leucemia dentro il sopracitato raggio di 5km intorno alle centrali nucleari. Cosa provocano le radiazioni - Sul sito zona nucleare leggiamo quali sono gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti. Gli effetti immediati sono quelli che, al di sopra di un certo valore di dose, si manifestano indistintamente a tutti coloro che sono stati irradiati, entro un tempo di solito assai breve (non pi di qualche giorno o qualche settimana), e per cui la gravit dei danni aumenta con l'aumentare della dose. Una esposizione superiore a 1 Gray comporta, come conseguenze, vomito e netta modificazione della formula del sangue; una esposizione superiore a 5 Gray pu provocare il decesso per danno al tessuto emopoietico se il soggetto non sottoposto a cure adeguate. I suddetti valori si riferiscono a una esposizione omogenea a tutto il corpo. Nel caso della

radioterapia dei tumori, si arriva a somministrare dosi molto pi elevate, anche oltre 40 Gray, ma concentrate limitatamente ed esclusivamente al tumore da distruggere. L'esposizione a dosi pi o meno elevate di radiazioni ionizzanti pu avere effetti a lungo termine che possono provocare cancro o leucemia. Tali effetti si manifestano in modo aleatorio, che non si pu predire in modo certo per ciascuna persona sottoposta alle radiazioni. In questi casi, si parla di probabilit di accadimento, che cresce o diminuisce a seconda dell'entit pi o meno rilevante della dose assorbita. Ferriti di zinco (Sibaritide) - Per quanto riguarda la bonifica delle trentamila tonnellate di scarti di lavorazione del ciclo industriale della "Pertusola sud" di Crotone (ferriti di zinco) ritrovate nella Piana di Sibari, sappiamo che stata avviata la bonifica in contrada Prainetta, a Cassano, a Cerchiara, e in localit Tre ponti. Il prezzo pagato dai calabresi (e anche dagli ignari turisti) altissimo: secondo il piano di caratterizzazione, in localit Capraro, Cerchiara (4.100 metri cubi di ferriti), i valori di arsenico, cadmio, piombo e rame nelle graminacee sono altissimi. Situazione simile a Tre Ponti (Cassano), coi suoi 15.000 metri cubi di ferriti, ed in contrada Prainetta, 4.000 metri cubi. La Syndial cura la bonifica. Il "Consorzio trasportatori crotonesi", invece, fa viaggiare i suoi camion dato che l'appalto prevede il trasporto del materiale a Crotone alla media di un paio di viaggi al giorno fino a fine luglio. Crotone Il 25 maggio 2011 unansa parla di 35 indagati, tutti dirigenti dellENI, per realizzazione di discarica non autorizzata, disastro ambientale e avvelenamento delle acque sotterranee destinate all'alimentazione. Secondo gli inquirenti, una vasta area adibita a discarica nella localit Farina Trappeto veniva in realt utilizzata per lo smaltimento di migliaia di tonnellate di rifiuti speciali pericolosi costituiti da residui della lavorazione dei fertilizzanti prodotti nell'ex impianto chimico. Rifiuti riconducibili al ciclo produttivo del reparto forno fosforo della Montedison, tant' che dal sottosuolo si sprigionavano fiammelle che non si spegnevano neanche con secchiate d'acqua marina. Campania I telegiornali delle settimane passate hanno ampiamente informato la popolazione della grave situazione in cui versa il sistema della raccolta dei rifiuti. La camorra si mossa alacremente contro il neo sindaco De Magistris ma soprattutto contro i napoletani. Le malattie che colpiranno i campani negli anni a venire, infatti, saranno anche frutto di questa crisi. Sul sito 9online leggiamo che la Marina U.S.A. ha evacuato 60 famiglie perch lacqua tra la provincia di Napoli e di Caserta inquinata. Gli americani sono impazziti oppure gli italiani non vedono pi nemmeno sotto il loro naso? Ancora su 9online leggiamo retroscena inquietanti nei rapporti tra

Cesaro, Cosentino e Caldoro. A questo link invece una prova di sversamento di arsenico nella discarica di Basso dellOlmo. Dove va a finire quella robaccia? Nel fiume Sele. Rotondella (Basilicata) A Rotondella qualcosa si mosso: partita lindagine epidemiologica che verr effettuata con la metodologia del Progetto SENTIERI (Studio Epidemiologico Nazionale Territori e Insediamenti Esposti a Rischio di Inquinamento), del Ministero della Salute che ha valutato la mortalit della popolazione residente in 44 siti di interesse nazionale per le bonifiche, in un periodo di 8 anni, con uno studio su circa 6 milioni di abitanti residenti in 298 comuni. Ad ogni modo, crediamo che queste indagini debbano essere fatte in aree pi grandi. Navi dei veleni (Cetraro, Amantea) - Il 15 gennaio 2010 alle dichiarazioni di Fonti si era aggiunta la testimonianza del pentito "Sigma", ex capobastone di un'importante 'ndrina di Amantea che confermerebbero le tesi del pentito dichiarato inattendibile. Poco tempo prima anche il pentito Emilio Di Giovine dell'omonima cosca si era dichiarato disposto a collaborare sul caso. Il 7 aprile scorso in un nostro post abbiamo riportato le news pi importanti sulle navi dei veleni. Dalla notizia trovata su questo sito, inoltre, capiamo che qualcosa ancora si muove nella ricerca della verit ma siamo molto scettici in quanto nessun governo dir mai ai propri cittadini che stanno morendo a causa dei rifiuti tossici e radioattivi. E non siamo i soli ad essere scettici, c chi parla addirittura di commedia. Il 7 marzo, ad ogni buon conto, la Dda di Catanzaro ha chiesto al Gip di archiviare definitivamente il caso Cunsky. Tuttavia la ricostruzione dei magistrati si basa esclusivamente stando alla richiesta presentata al Gip sullindagine svolta dal Ram, ovvero il Reparto ambientale marittimo, che aveva il compito di stabilire se la nave indicata da Fonti fosse o no una nave dei veleni. Cos, su Calabria Ora del 27 marzo scorso si scritto C anche chi si arricchito scrivendo libri su tali fandonie e chi, ancora pi furbo, senza arte n parte, ha raccolto premi immeritati diventando personaggio mediatico. Probabilmente ci si riferisce al Comitato Natale De Grazia di Amantea, che qualche giorno prima aveva ricevuto il premio Borsellino. Anche noi

siamo entrati in polemica con il quotidiano cosentino diretto da Sansonetti. Nel maggio scorso, poi, il GIP Gabriella Reijillo ha disposto larchiviazione del procedimento in cui erano indagati Fonti e il boss Muto di Cetraro. Le

dichiarazioni di Fonti sono state ritenute irrimediabilmente false: secondo la Magistratura rappresentano solo una illazione che non trova alcun riscontro in fatti concreti (fonte: Il Quotidiano della Calabria dell11 maggio 2011). Cosa dire? Lasciamo a voi, che conoscete tutta la storia, il compito di trarre delle conclusioni. Restano comunque alcuni fatti. Il primo la richiesta della Magistratura di Paola, nel 2006, allArpacal di fare unindagine sulla qualit delle acque al largo di Cetraro, acque che risultarono contaminate da metalli pesanti. Lindagine provoc infatti unordinanza di interdizione della pesca, ritirata nellagosto 2008. LArpacal aveva documentato la presenza di Cesio 137. Inoltre nel verbale n. 177 della Commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, desecretato nel 2009, leggiamo le parole dellallora sostituto procuratore della Repubblica di Paola Francesco Greco: Mi stato segnalato un sito dove alcuni pescatori, persone assolutamente affidabili, che conosco personalmente, avevano pescato dalle reti dei bidoni. Ho cercato in tutti i modi di capire quale fosse il luogo preciso. Mi sono state date delle coordinate, che ho riportato al consulente, per verificare il sito, con l'avvertenza che ci poteva comunque essere un margine di errore di 500 metri. Ho instaurato una trattativa con questa ditta, cercando di risparmiare dei soldi, e con ventimila euro hanno svolto questo lavoro; hanno utilizzato una nave con un sonar a scansione. Sul sito dove i pescatori avevano pescato i bidoni hanno rilevato un corpo estraneo della lunghezza di 126 metri. [] Se si spargesse la voce di qualcosa che non va, il pesce, a livello locale, non si venderebbe pi. Fin quando non si saputa la notizia nessuno sapeva dell'esistenza di navi. Occorreva comunque chiarire questo aspetto. I pescatori sapevano di questa nave e non andavano a pescare in quel luogo perch si rompevano le reti. Il caso della famiglia Politano (Paola) Nel dossier non stato menzionato, volutamente, il caso della famiglia Politano di Paola (CS), sterminata dalle malattie. Il motivo semplice: sembrerebbe che la causa di quelle malattie (e di molte altre che colpiscono giovani e meno giovani nel centro tirrenico) non sia da ricercarsi nel mare bens in una centrale delle AZIENDE DI STATO PER I SERVIZI TELEFONICI situata in viale dei Giardini, la strada dove abitava la famiglia Politano. Ne parliamo ora, provando a fare una sintesi grazie al sito amanteaonline. Per approfondire la storia rinviamo al sito Il faro. Antonella vuole mantenere la promessa fatta al padre in punto di morte: ottenere giustizia per la madre, per la zia e per le tre sorelle, Gabriella, Annamaria, Patrizia che, una dopo laltra, sono morte dopo terribili sofferenze a causa di una patologia tumorale che le ha devastate. Nel 2008 Antonella ed una sua amica, Daniela Pizzini, raccolgono circa 100 firme in quasi due giorni, tra i residenti del loro quartiere. In seguito consegnano le firme agli organi preposti. Dai primi dati raccolti da organi tecnici qualificati - sostiene la lettera - sono pi di

cento le famiglie che hanno avuto a che fare con questo male incurabile (atti acquisiti dal pm). Questi dati sono solo i primi raccolti, fino a quando la centrale telefonica era in funzione, cio fino al 1992. La centrale stata smantellata di notte ed in tutta fretta, senza nessun preavviso, con operai che, richiamati dalla signora Antonella, hanno risposto che avevano ricevuto lordine di smantellare tutto. Durante i lavori si sono portati via accumulatori di piombo, cavi che fuoriuscivano da una botola posta nel giardino di casa ed isolata rispetto allaltro pezzo di giardino. La botola ancora visibile a tutti, chiusa per motivi sconosciuti. A questo punto vorrei fare alcune domande agli ex dirigenti di allora, accusati di omicidio plurimo: perch lo smantellamento della centrale in piena notte e senza preavviso? A cosa serviva una botola chiusa in un recinto, dove alcuni operai hanno prelevato dei cavi? Da un documento prodotto agli atti del Pm relativo ad un verbale di cessione della centrale del 1992, nonch della planimetria dellimmobile, emerge che al piano rialzato della centrale amplificatrice telefonica in questione, era situata una sala batteria. Pertanto tale centrale elettrica posta al primo piano quale fonte alternativa di energia, era priva di ogni protezione adatta a catturare i campi magnetici che da essa si sprigionavano. Tale centrale era sfornita dalla gabbia di Faraday, unico strumento utile ad evitare la fuoriuscita di radiazioni. Quelle esalazioni di acido solforico e solfuro di piombo sono state classificate dallAgenzia internazionale della ricerca sul cancro, agenti carcinogenici nelluomo. Il 30 novembre del 2007 arriva il rinvio a giudizio per due dirigenti della centralina che nel processo vengono prosciolti con non luogo a procedere nei loro confronti, ma il danno ambientale prodotto riconosciuto: questo ha permesso alla famiglia Politano e a quanti sono rimasti vittima di quelle esalazioni di intentare una causa civile contro lente telefonico, ora di propriet delle Poste italiane. Il caso stato riaperto e Antonella vuole sia fatta giustizia. E di oggi larticolo apparso sulla Gazzetta del Sud secondo il quale lArpacal starebbe per svelare il mistero delle morti a viale dei Giardini. Invochiamo giustizia per la famiglia Politano e le tutte le altre. A questo link disponibile una intervista ad Antonella Politano. Cosenza Sulla questione dellirrigazione in agricoltura nella zona di Cosenza, dove il numero di decessi per tumore altissimo, abbiamo scoperto questo video e questaltro, risalenti al 2009. La radioattivit: Sardegna La sera del 29 gennaio 2011 all'ingresso della fabbrica Portovesme Srl, nel Sulcis Iglesiente, arrivano tre container, che trasportano circa 70 tonnellate di fumi d'acciaieria. Vengono dalla Alfa Acciai di Brescia e sono giunti in Sardegna dopo un viaggio in nave, passando indenni sia a Genova che all'arrivo nel Porto canale di Cagliari. In particolare, stata riscontrata una contaminazione da Cesio 137. Lo stesso del mare di Cetraro. Le associazioni e i comitati cittadini si chiedono come abbia fatto il carico di 70 tonnellate a passare indenne ai tre precedenti controlli. Lallarme non scattato alluscita dei mezzi dallacciaieria bresciana (che per

legge dotata degli stessi impianti di monitoraggio) e come sia possibile che le scorie radioattive, contaminate di cesio 137, non siano state intercettate n al porto di Genova (come successo nellottobre 2007 con un carico proveniente dalle Acciaierie Venete di Sarezzo e diretto alla Portovesme srl) n al porto-canale di Cagliari, dove sbarcato il carico. E assurdo continuano che il portale radiometrico che dovrebbe intercettare la radioattivit gestito dalla stessa Portovesme srl e non collegato a nessun ente pubblico n Asl n Arpas. I container sono tornati a Brescia per ordine del Prefetto di Cagliari, Giovani Balsamo, per essere smaltiti. Genova Il 14 luglio il container radioattivo di cui si ampiamente parlato nel dossier festegger un anno di stazionamento nel porto di Voltri. Solo nel febbraio di questanno si accertata la presenza del cobalto 60 e si avviata la dovuta messa in sicurezza ma per 7 mesi il container rimasto scoperto. Secondo Trasportoeuropa.it la Prefettura ha dato il mese di Giugno come deadline e ci sarebbero un paio di societ italiane candidate alla rimozione e smaltimento. Terzigno Il 18 settembre scorso presso la discarica, Cava Sari, viene posto sotto sequestro un autocompattatore appartenente alla scuderia A.S.I.A Napoli spa. Ad un controllo si accertata la presenza di materiale altamente radioattivo tra i rifiuti solidi urbani provenienti da Napoli: il camion era pronto a sversare il suo carico di morte nella discarica di Terzigno. Nessuno ne ha parlato eccetto il GR Rai col testo originale del verbale. Taranto Il 22 febbraio scorso viene sequestrato un camion, proveniente da Foggia, che trasporta 27 tonnellate di rottami ferrosi destinati allIlva per produrre lacciaio. Nel carico stato trovato un elevatissimo tasso di cobalto 60, isotopo radioattivo altamente

tossico. Pianopoli (CZ) A Pianopoli, nelle campagne catanzaresi, c una discarica (nella foto) balzata agli onori delle cronache nazionali per ospitare i rifiuti provenienti dalla Campania e sequestrata nel novembre scorso perch sarebbe stato scaricato materiale industriale senza autorizzazione. Da strill apprendiamo che una efficiente opera di monitoraggio ha permesso di sequestrare un cassonetto contenete dei rifiuti solidi urbani provenienti da Sambatello, quartiere della periferia di Reggio, perch contaminati da materiale

radioattivo non segnalato. Un'altro episodio che avviene a distanza di appena dieci giorni dal sequestro di un autocompattatore e d'un rimorchio carichi di rifiuti radioattivi, che erano destinati ad essere smaltiti nella discarica privata nei pressi di Lamezia Terme. La discarica privata di Pianopoli, di propriet della Eco Inerti, non autorizzata allo smaltimento di scorie radioattive. Nel solo mese d'aprile sono stati posti sotto sequestro due cassonetti, tre Tir provenienti da Rossano, e due mezzi provenienti dal comune di Castrovillari e di Paola, su cui si era riscontrato un alto livello di radioattivit a seguito dei controlli effettuati nell'impianto dal procuratore lametino Salvatore Vitello. Il 19 aprile infatti si ha notizia di cinque persone denunciate e tre camion sequestrati per carico sospetto di materiale radioattivo. l'esito di un'operazione condotta dai carabinieri di Pianopoli nella discarica di localit Gall-Carratello. I militari dell'Arma hanno agito su segnalazione della Eco Inerti, la societ del gruppo Unendo che gestisce l'impianto. Nel febbraio scorso, rifiuti radioattivi sono stati trovati tra i sacchetti della spazzatura. Ad ogni modo, la situazione di Pianopoli non delle migliori. La popolazione della zona era gi stata allarmata nellestate scorsa per una grande discarica abusiva di eternit ritrovata sotto il fiume Gaccia. Inutile dire - i calabresi lo sanno bene - che nella zona di Lamezia Terme ci sono ettari ed ettari di terreno coltivati che danno frutti buonissimi. Ultimi post: Navi dei veleni: la vergognosa campagna di stampa di Sansonetti, direttore di Calabria Ora, tesa ad abbattere la verit 29 marzo 2011 News sulle navi dei veleni 7 aprile 2011 Navi dei veleni. E lora della vendetta contro chi insegue la verit 24 aprile 2011 Le tante verit sui veleni di casa nostra 24 maggio 2011

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