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CONVEGNO

IMPRESE CHE CRESCONO:


INTERVENTI DI PATRIMONIALIZZAZIONE, SVILUPPO E RILANCIO

EMANUELE FACILE FINANCIAL INNOVATIONS SIM

Palazzo Torriani 27 ottobre 2011

AGENDA
Cos la struttura finanziaria ottimale I cambiamenti nel mercato del credito I criteri di determinazione della struttura finanziaria ottimale La relazione tra patrimonializzazione ed accesso al credito La patrimonializzazione a supporto di progetti

LA STRUTTURA FINANZIARIA
La struttura finanziaria di unimpresa definita da: Rapporto tra debiti onerosi e mezzi propri (leva finanziaria) Rapporto tra debiti onerosi a breve termine e a medio lungo termine
STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO Crediti commerciali Magazzino Attivit fisse nette Debiti commerciali Debiti finanziari a breve termine Debiti finanziari a medio-lungo Mezzi Propri

I principi generali sono i seguenti: Il debito costa meno dei mezzi propri (se i mezzi propri devono essere remunerati) Il debito deve essere remunerato e rimborsato anche se limpresa non genera reddito e cashflow ( quindi un elemento di rigidit finanziaria) I mezzi propri vengono remunerati solo limpresa genera reddito e cash-flow (sono quindi un elemento di flessibilit finanziaria) Il debito a lungo termine costa di pi del debito a breve termine
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LA STRUTTURA FINANZIARIA OTTIMALE


La struttura finanziaria ottimale quella che consente agli azionisti di aumentare il valore del loro investimento senza aumentare eccessivamente il rischio finanziario dellimpresa. Se il rendimento dellattivo aziendale (ROI) maggiore del costo del debito, agli azionisti conviene indebitare limpresa, perch cos facendo aumentano il rendimento del loro investimento nei mezzi propri. Per gli azionisti una struttura finanziaria ottimale dovrebbe in linea generale prevedere del debito. Le valutazioni importanti sono: - Fino a che livello posso indebitare lazienda? - Come intervengo se il ROI inferiore al costo del debito?

AGENDA
Cos la struttura finanziaria ottimale I cambiamenti nel mercato del credito I criteri di determinazione della struttura finanziaria ottimale La relazione tra patrimonializzazione ed accesso al credito La patrimonializzazione a supporto di progetti

LE IMPRESE ITALIANE SONO MEDIAMENTE MENO PATRIMONIALIZZATE


Dallosservazione delle tabelle sottostanti si evince che le imprese italiane: sono meno capitalizzate di quelle dei principali paesi europei; ricorrono molto pi al finanziamento bancario delle imprese europee.
Struttura delle passivit Composizione del debito

100

100

100

100

100 Altro

100

100

100

100

100

13

17 29

14 19

21 31

Capitale proprio

46

47

5 23

55

55

66
Banche

56 54 67

54
Debito

72 48

53

45

45

34

Titoli

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Italia Germania Benelux Francia

UK

Italia Germania Benelux Francia

UK

Fonte: Observatory on European SMEs, Unione Europea

Per le imprese italiane il rapporto banca-impresa ha unimportanza relativa maggiore che per le imprese degli altri paesi europei.

NEGLI ULTIMI ANNI LINDEBITAMENTO E ANDATO CRESCENDO E LA REDDITIVITA CALANDO

Fonte: Banca dItalia


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LESEMPIO DELLE AZIENDE DELLA PROVINCIA DI UDINE

Redditivit
EBITDA/Vendite (%)
12 10 3 8 6 4 1 2 0 2007 2008 2009 2010 0 2 4

Indebitamento
Debt/EBITDA ratio

2007

2008

2009

2010

Fonte: AIDA Provincia di Udine

LESEMPIO DELLINDUSTRIA DEL LEGNO E DEL MOBILE DELLA PROVINCIA DI UDINE

Redditivit

Indebitamento
Debt/EBITDA ratio
5 4

EBITDA/Vendite (%)
7 6 5 4 3 2
1 3 2

1 0 2007 2008 2009 2010


0 2007 2008 2009 2010

Fonte: AIDA Aggregato Industria del legno e del mobile Provincia di Udine

DI CONSEGUENZA SONO AUMENTATI I PRESTITI IN SOFFERENZA

Fonte: Banca dItalia


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I PRESTITI BANCARI ALLE IMPRESE SONO IN LEGGERA RIPRESA

Fonte: Banca dItalia


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IL COMPORTAMENTO DELLE BANCHE E DIVERSO IN BASE ALLA LORO DIMENSIONE


le banche leader riaprono laccesso al credito pi velocemente dopo aver raggiunto livelli molto bassi di esposizione verso le imprese durante la crisi le banche piccole e minori mostrano una ripresa pi lenta dopo aver maggiormente mantenuto gli affidamenti durante la crisi

Fonte: Banca dItalia


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SONO CAMBIATI ANCHE I CRITERI DI CONCESSIONE DEL CREDITO


Un recente studio1 ha evidenziato un sostanziale cambiamento dei benchmark di concessione del credito alle medie imprese italiane in seguito alla crisi iniziata nel 2007:
Il credito erogato con minore facilit rispetto al passato, alle imprese pi efficienti (maggiori ricavi procapite) e con una buona liquidit Viene dato minor peso allaspetto relazionale banca-cliente La concessione dei finanziamenti ora largamente subordinata alla valutazione degli indicatori economico-finanziari desumibili dai dati di bilancio delle imprese, fonte principale dei modelli di rating
Medie-imprese-piccole Leva Liquidit Roe Roi Garanzie Crescita utile Ricavi pro-capite
pre-crisi Si No No Si No No No post-crisi Si Si Si Si No Si No

Medie-imprese-medie
pre-crisi No No Si Si No No Si post-crisi Si Si Si Si No No Si

Medie-imprese-grandi
pre-crisi Si Si Si Si Si No No post-crisi Si Si Si No Si (>) No Si

No non significativo Si significativo


1ll

credito bancario alle imprese: le dinamiche prima e durante la crisi - Ivan Lorenzon, Marcella Lucchetta, Loriana Pelizzon Universit Ca Foscari Venezia - (Bancaria 2/2011)
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I CRITERI DI DETERMINAZIONE DELLA STRUTTURA FINANZ. (1/2)


Scelta di convenienza basata su una serie di considerazioni:
Massimizzazione della leva finanziaria ogni qual volta lazienda in grado di investire delle risorse ad un rendimento superiore al costo del debito finanziario (ROI>Id) allazienda conviene lindebitamento rispetto allaumento dei mezzi propri Minimizzazione del WACC (costo del capitale)

Convenienza economica Convenienza economica (massimizzazione valore) (massimizzazione valore)

Equilibrio Equilibrio Finanziario Finanziario (rischio di liquidit) (rischio di liquidit)

Equilibrio finanziario: capacit di conservare nel tempo una struttura finanziaria equilibrata (indici di bilancio: es. D/Ebitda) Compatibilit finanziaria: capacit di pagare gli interessi passivi e rimborsare nei tempi previsti il debito (simulazioni)

Merito di credito Merito di credito (Rating) (Rating)

Il merito di credito, misurato mediante il rating, sintetizza la capacit dellimpresa di ottenere finanziamenti e impatta sul costo del debito E lazienda vista con locchio dei finanziatori

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LIMPATTO DELLA STRUTTURA PATRIMONIALE SUL RATING


Nellassumere una decisione di patrimonializzazione importante conoscerne limpatto sulle valutazioni di merito di credito della banca Il rapporto fra Posizione Finanziaria Netta (PFN) / Patrimonio netto (PN) non lunica determinante del Rating di Bilancio Esistono livelli del rapporto PFN/PN oltre i quali aumenti di capitale non producono miglioramenti significativi della classe di rating Infatti bisogna guardare al quadro completo della situazione aziendale e quindi ad altre componenti, quali ad esempio: La crescita dei Ricavi e della Redditivit Operativa La dinamica dei Crediti e del Capitale Circolante Netto Il Bilanciamento delle scadenze: investimenti vs. fonti finanziarie a medio-termine A conferma di quanto sopra vediamo il Caso Beta

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IL CASO BETA: RATING E PATRIMONIALIZZAZIONE


Ipotesi 1: aumento capitale 100.000 Ipotesi 2: aumento utile netto 50.000

Rating consuntivo

PD 1,70% PD 1,40% PD 2,36%

<

PD 1,03%

Range PD Ba2 1,10 1,65

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IL CASO BETA: RATING E PATRIMONIALIZZAZIONE


Dalle simulazioni effettuate emerso che: quando la classe di rischio molto elevata sono necessari cospicui aumenti di capitale per avere effetti significativi sulla classe di rating (es. nel caso di Beta solo aumentando il PN di 287K, arrivando quindi ad un rapporto PFN/PN=1,5, si ottiene una PD di 1,06 e una classe Ba1) il Rating di Bilancio dipende dal livello di Leva finanziaria ma anche molto sensibile alla dinamica della redditivit, specie se insufficiente a ripagare il costo del debito (MOL/OF < 2) Ne deriva che: laumento dei Mezzi Propri importante per indicare limpegno della propriet e/o dei nuovi soci verso la continuit aziendale ma da solo non sempre determina immediatamente significativi miglioramenti nel Rating e di conseguenza dellaccesso al credito Per avere dei sensibili miglioramenti nella classe di rischio la patrimonializzazione deve attivare dei percorsi di sviluppo dellimpresa e di miglioramento gestionale
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COME RAFFORZARE LA STRUTTURA FINANZIARIA: I PUNTI CRITICI


IL VALORE DEL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE DELLIMPRENDITORE Le banche non sempre valorizzano il rafforzamento patrimoniale Raramente si accompagna alla stabile soluzione della tensione finanziaria E spesso determinato da tensioni di liquidit e isolato rispetto ad un progetto di risanamento / ristrutturazione (a parte percorso ex art. 67 e 182 LF) Nei progetti di sviluppo non sempre si accompagna al rafforzamento manageriale ed alla definizione di un completo supporto finanziario da parte delle banche IL RUOLO DEGLI INVESTITORI Interventi di soggetti privati con logiche private non possono che riguardare: poche imprese (come sempre stato) imprese medio grandi (problema della way out nelle PMI)

LO STATO DI SALUTE DELLIMPRESA E quando limpresa non sta bene che lintervento pi necessario In queste situazioni il rischio per linvestitore molto alto Disallineamento tra ciclo di vita del business e ciclo finanziario
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LA PATRIMONIALIZZAZIONE VA ACCOMPAGNATA DA UN PROGETTO DI SVILUPPO / RISTRUTTURAZIONE


La patrimonializzazione da sola non modifica il rating Non deve essere utilizzata solo per la riduzione del rischio di liquidit Serve per: - ridurre i rischi della crescita finanziata solo con debito - dare credibilit alla volont di ristrutturazione da parte degli azionisti Deve essere considerata per tempo al fine di poterla valorizzare nei confronti di banche, clienti, fornitori, dipendenti

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