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Vito Francesco De Giuseppe

Ubiquità

Quando si parla di ambiente, con questo spaziali nelle tre dimensioni e con tn la po-
termine si comprendono le coordinate spa- sizione nell'intervallo temporale, dove n in-
ziali e temporali, le condizioni biologiche dica un punto qualsiasi del tempo. Quindi
presenti in quelle coordinate; le condizioni la funzione che indica un ambiente sarà:
sociali, culturali e di valori in cui è immerso
un individuo; si indicano un gruppo di indi- An = f(x, y, z, tn)
vidui e gli elementi che li accomunano o le
condizioni affinché un fenomeno si verifi- Se si prova ad applicare tale funzione ad
chi. un luogo nel momento in cui vengono lette
Oltre ad essere un luogo fisico, si intende queste righe, si potrà dire dire che adesso
anche un software che permette l'utilizza- è in una condizione che si può indicare con
zione di programmi applicativi. A0, ed è collocato su coordinate spaziali
Nell'etimologia del termine è insita una vi- che si possono indicare con x y, z e t0.
sione antropocentrica della definizione, che L'intervallo temporale a cui si fa riferimen-
si è via via spostata verso una visione in to riferimento, l'oggi, lo indicheremo con
cui l'uomo è solo uno degli elementi in in- t0. Provando a dare una parvenza mate-
terazione dinamica con gli altri che forma- matica alla descrizione appena fatta, la si
no l'ambiente, senza assumere una posi- può rappresentare con la seguente funzio-
zione centrale. ne:
La definizione di un luogo non può essere
riferita solo alle sue determinanti spaziali, A0 = f(x, y, z, t0)
ma queste devono essere definite su un
piano temporale. Se invece si fa riferimento a quel luogo
Se consideriamo l'ambiente con il termine com'era prima, lo si situerà in una condi-
A possiamo definirlo in termini di una fun- zione che si indicherà con A-1, collocato
zione f con indici x, y, z e t, dove x, y e z sulle stesse identiche coordinate spaziali su
sono le coordinate spaziali e t quella tem- cui si trova oggi: x, y, z. L'intervallo tem-
porale. In altre parole: porale che si riferisce ad un tempo passa-
to, ieri, lo si indicherà con t-1. In questo
A = f(x,y,z, t) caso la funzione sarà:

Nel momento in cui si considera lo stato e A-1 = f(x, y, z, t-1)


la condizione di un ambiente, si indicherà
quell'ambiente con An, dove n sta per l'in- Le coordinate sono riferite a punti indivi-
finita serie di condizioni che un ambiente duati nello spazio e nel tempo, poiché un
può presentare, con x, y e z le coordinate ambiente va pensato e considerato in

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quattro dimensioni, considerazione questa Gli eventi considerati devono però avere
che scaturisce direttamente dalla teoria una caratteristica, devono essere distan-
della relatività di Einstein. ziati da un intervallo spaziale, poiché la lu-
Nel 1905 Albert Einstein dopo aver lavora- ce non gode del dono dell'ubiquità e non
to febbrilmente per giorni su una teoria da può raggiungere contemporaneamente en-
lui formulata, spedisce i fogli su cui aveva trambi i punti. Gli eventi separati da un in-
trascritto i risultati dei suoi studi e si mette tervallo temporale sono visti dagli osserva-
a letto distrutto e spossato per l'energia tori a prescindere dal loro stato di moto.
profusa. per questi eventi esisterà una relazione
Su quei fogli era illustrata la più rivoluzio- prima-dopo che è indipendente dall'osser-
naria teoria che il mondo moderno avesse vatore.
conosciuto: la teoria della relatività specia- Un essere vivente è in posizione alta o bas-
le o ristretta. Lo scopo del suo lavoro era sa, distante o vicina sia in senso longitudi-
stato quello di rendere compatibili la mec- nale che latitudinale, oggi o lo era ieri o lo
canica e l'elettromagnetismo, che fino a sarà domani.
quel momento erano trattati come principi Gli umani possono occupare un solo punto
che si escludevano a vicenda. alla volta, cioè possono occupare solo un
Einstein fece riferimento ad un sistema i- punto in un determinato istante, non pos-
nerziale, cioè ad un sistema che risponde- sono occupare più punti dello spazio con-
va al primo ed al secondo principio della temporaneamente. In altre parole non
termodinamica, cioè un sistema in cui gli hanno il dono dell'ubiquità.
elementi che lo compongono si muovano Questa è una caratteristica generalizzabile
tutti simultaneamente secondo un moto a tutti gli agenti, uomo compreso, che for-
rettilineo uniforme. mano ed arredano un ambiente. Un albero
Due sono i postulati da cui è partito Ein- può essere solo in un punto, così come un
stein: il primo è che tutte le leggi fisiche cane o una tigre. L'albero, il cane o la tigre
sono le stesse in tutti i sistemi di riferimen- possono essere in un determinato punto,
to inerziale, tale postulato è detto Principio un solo ed un unico punto in un istante
di Relatività; il secondo postulato, detto preciso.
Principio dell'Invarianza della Luce, sostie- Possono occupare punti diversi dello spa-
ne che la velocità della luce è costante, zio, solo in momenti diversi, cioè possono
non presenta variazioni, qualunque sia il spostarsi nello spazio, ma per far questo
sistema di riferimento inerziale considera- devono modificare la loro posizione lungo
to, indipendentemente dalla velocità del- la coordinata tempo.
l'osservatore o della sorgente della luce Una persona può essere nella sua casa o
stessa. nel suo ufficio solo in momenti diversi, non
Questo comporta un'importante conse- può essere in entrambi contemporanea-
guenza: due eventi non possono più essere mente.
considerati simultanei in senso assoluto, Si può quindi sostenere che in questo Uni-
poiché se la velocità della luce è finita ed è verso gli oggetti e gli esseri viventi non
costante per ogni osservatore, i due eventi hanno il dono dell'ubiquità, non possono
non saranno più simultanei se sono osser- cioè trovarsi contemporaneamente in punti
vati da un'osservatore posto in un sistema diversi dello spazio.
inerziale in moto rispetto a quello in cui si Esiste un luogo dove però questo può ac-
trovano i due eventi. Gli esseri umani, co- cadere , un luogo nel quale ed attraverso il
me qualunque altra specie vivente, vivono quale ci si può localizzare in posti diversi
in un ambiente, la terra, che si trova al- nello stesso momento. Questo luogo è il
l'interno di un universo collocato in uno Cyberspazio, un ambiente virtuale formato
spazio a quattro dimensioni. Tre indicano dalla Rete, e della Tecnologia della Comu-
coordinate spaziali: Altezza, lunghezza, lar- nicazione.
ghezza, una quarta indica il tempo. Un ambiente, inteso in senso generale, è
Un punto nello spazio si definisce indicando un sistema di informazioni, cioè un insieme
la sua posizione rispetto alla sua altezza, organizzato di informazioni. Le informazio-
distanza e profondità da un punto di origi- ni vengono raccolte ed elaborate dal siste-
ne collocato in un determinato momento ma senso-percettivo dell'agente che opera
temporale. una costruzione soggettiva dell'ambiente

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stesso con cui interagisce e che in questo è tre gli SMS permettevano di utilizzare ca-
immerso. nali che non impedivano di ascoltare quan-
Quando parliamo di sistema senso-percet- to il relatore del seminario stesse dicendo.
tivo dell'agente, facciamo riferimento a tut- Potevano flirtare con il partner, potevano
to il sistema di cui è fornito l'agente, de- criticare con i loro amici ciò che stavano
putato alla percezione, quindi agli organi di ascoltando, organizzare la propria vita,
senso, alle vie nervose che conducono l'in- leggere la posta, giocare, senza perdere
formazione, alle aree cerebrali che ela- nulla di ciò che accadeva intorno a loro.
borano lo stimolo fisico ed a quelle che Potevano essere contemporaneamente in
mettono in relazione le varie elaborazioni, più luoghi e fare contemporaneamente più
dette aree associative. Tutto il sistema è in cose, possedevano il dono dell'Ubiquità.
relazione di tipo topologico oltre che topo- Nel Cyberspazio, l'Ubiquità non è più un fe-
grafico. nomeno trascendentale e fantascientifico,
Un ambiente virtuale è sempre un insieme ma una delle possibilità più utili dell'am-
di informazioni, elaborato dallo stesso si- biente virtuale di sintesi.
stema senso-percettivo, solo che in questo La possibilità di essere in luoghi diversi do-
caso gli agenti interagenti e costituenti ve svolgere ruoli diversi e fare cose diverse
l'ambiente sono agenti di sintesi controllati nello stesso tempo, diventa la caratteristi-
da altri agenti, in cui gli insiemi di informa- ca peculiare dell'ambiente di sintesi defini-
zioni costruite e le variabili che costituisco- to Cyberspazio.
no la funzione d'Ambiente, la f illustrata in Questo pone però la questione sulla capa-
precedenza, sono tutte manipolabili. cità degli esseri umani di gestire proficua-
Mentre leggo e rispondo alle emails che mi mente questa condizione. Gli umani non
sono state inviate, scrivo qualche post per i sono educati secondo una logica multita-
miei blogs, partecipo ad un paio di forums sking, cioè fare più cose, con programmi
sull'IA e sulla Vita Artificiale, e discuto su diversi, contemporaneamente.
una chat in cui si parla di fumetti nello Essere in più luoghi si scontra con la logica
stesso tempo. lineare della geometria euclidea, alla base
Qualche mese fa, durante un seminario ho del pensiero razionale dell'uomo occidenta-
notato che molti di coloro che vi partecipa- le.
vano erano intenti ad utilizzare i loro servi- Lo sforzo maggiore di fronte al quale si tro-
zi SMS o mail sui loro telefonini. Mi è sem- va oggi l'uomo, è quello di dover definire
brato interessante il fatto che quelle perso- ed implementare nuovi costrutti che inte-
ne fossero fisicamente in quella sala, ad grino le griglie di definizione che già utiliz-
ascoltare una persona che parlava davanti za, per adattarsi ed interagire con l'am-
a loro e contemporaneamente fossero in biente in cui vive, e che comprendano
un luogo parallelo che esisteva solo grazie l'amplificazione dell'ambiente su più livelli
alla relazione costruita dalla tecnologia. prodotta dalla tecnologia.
Non che fossero distratti, tant'è che quan- Il Cyberspazio, la Rete, è un ambiente flui-
do il relatore ha finito di parlare, le doman- do, nel quale le dimensioni in cui si colloca-
de degli astanti, compresi quelli che aveva- no gli agenti possono essere modificate a
no passato il loro tempo a visualizzare piacimento. Possiamo essere in più luoghi
messaggi sui display dei cellulari, sono sta- senza esserlo veramente.
te tutte puntuali, precise: non sembravano Mentre si chatta e si utilizza una lavagna
quelle di un pubblico distratto ed annoiato. condivisa, sulla quale si disegna qualcosa
Quindi la conclusione era semplice: la tec- insieme ad altre persone che disegnano
nologia permette di essere in più luoghi sulla stessa lavagna contemporaneamente,
contemporaneamente, di poter gestire re- nessuno dei soggetti che disegna si sposta
lazioni, anche affettive volendo, mentre si dalla sua stanza e dal suo computer reale,
lavora e studia, senza togliere niente alla ma tutti sono in un altro luogo, un atelier
qualità del lavoro. virtuale che si trova in un non-luogo, però
Una ubiquità ed un'onnipresenza che nulla esistente nella reale esperienza soggettiva
hanno da invidiare a personaggi mitici o fi- di ognuno di loro.
gure mitologiche. L'ambiente diventa così una struttura flui-
Nessuno di loro si era messo a parlare al da, liquida, in cui forma e dimensione di-
telefono, perché parlare voleva dire utiliz- ventano attributi cangianti, dinamici, in
zare più canali percettivi e sensoriali, men- movimento costante, senza un centro di

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gravità predeterminato, ma attribuito da


ogni agente che condivide ed abita l'am-
biente, nella misura e secondo la modalità
attraverso la quale lo vive e lo esperisce.
All'innalzamento dei livelli tecnologici, la
distanza tra reale e virtuale si accorcia fino
ad azzerarsi.
Questo pone una questione legata allo
sforzo che gli agenti fanno per conoscere
l'ambiente e quali sono i processi di ap-
prendimento che devono essere attuati per
entrare in possesso della competenze ne-
cessarie per adattarsi e vivere l'ambiente
definito attraverso la tecnologia.
In passato le coordinate spazio-temporali
erano definite come elementi immutabili e
stabili e su questa base venivano trasmes-
se le competenze relative a come tali coor-
dinate strutturavano l'ambiente, definendo
lo spazio d'azione degli agenti.
In questo mondo, in questo tempo non so-
no cambiate le coordinate, semplicemente
non possono essere più definite come as-
solute ed il senso della relatività, diventa
ubiquità, senso della ubiqua presenza.
Forse un giorno, qualcuno, da un luogo i-
nesistente, racconterà una storia, a tanti
bambini che si troveranno in tanti posti di-
versi nello stesso momento e comincerà
dicendo:
“C'era una volta un tempo ed un luogo...”

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