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pro manuscripto Anno VIII - Marzo 2005 - n.

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ni di “famiglie” che ren-
dono più sano e vitale il
corpo sociale, ed anche
più felice!. Non sempre
però “salute” e “sanità”
coincidono. La salute, Ciao! Sono una ragazza che frequenta questa parrocchia.
bene prezioso e sempre Anche io, come i miei coetanei, ho molti impegni che posso-
auspicabile, qualche volta no essere lo studio, lo sport, un corso di musica ecc…, ma Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina
cede il posto alla malattia. nonostante tutti i giorni www.gioiaesperanza.it
E’ il momento della prova, abbia molto da fare, cerco
del buio, della sospensio- sempre di fermarmi un mo-
più profondo di una sof-
ne. In questi momenti mento e pensare a Gesù,
occorre continuare a cre- l’unica cosa davvero impor- ferenza fisica, e non può
dere con tutte le forze tante che cerco di mettere essere limitato alle con-
che anche questa SURYD al primo posto nella mia tingenze temporali ma la
q DPRUH GL 'LR Chiede- vita. Un modo per stare …potrebbe sembrare l’annuncio televisivo di una passione è qualcosa che
re a Lui, con perseveran- vicino a Gesù, oltre che con telenovelas o un talk-show televisivo di genere sen- tocca una dimensione
za e fede la guarigione e la preghiera, per me è fare timentale, che sta per andare in onda. E questo è molto più profonda del
fare tutta la nostra parte qualcosa che mi metta in uno degli usi più frequenti del termine “passione”. nostro essere; l’anima, il
per riacquistare la salute, contatto con il prossimo e
Qualcuno lo attribuisce genericamente alla termino- nostro respiro divino ed
ma occorre anche il di- cercare di amarlo come il
logia cristiana, ma per la Chiesa il triduo di Passione eterno. Mi piace pensare
stacco, una virtù cristiana Signore ci ha amati. Così
che ci ricorda che siamo quasi tutte le sere, dal lunedì al venerdì (In questo periodo di Nostro Signore Gesù Cristo, che stiamo per vive- allora che appendiamo il
fragili creature nelle mani di quaresima dal lunedì al giovedì perché il venerdì c’è la re è tutto, è la pienezza, è come una nuova crea- crocifisso sul muro o lo
di Dio e che ci aiuta a Via Crucis, a cui invito a partecipare) vado al LAB- zione. portiamo al collo perché
riconoscere in un even- ORATORIO “GIOITE” aperto poco tempo fa nei saloni par- Mi sembra riduttivo allora riferirla a un periodo limi- ci ricordi ogni giorno la
tuale insuccesso della rocchiali. In questo posto abbiamo modo di divertirci facen- tato di tre giorni, mi sembra poca cosa rievocarla passione di Gesù non per
medicina la Sua volontà. do bricolage, dipingendo vetrate, realizzando dei mosaici, solo nei momenti di volerne imitare
In questi momenti la fa- cucendo e addirittura cucinando! (Lunedì 15 gennaio abbia- sofferenza. Mi sem- gli stessi tormen-
miglia ha l’occasione di mo fatto dei biscotti niente male…) Tutto questo natural-
bra importante leg- ti (…anche il Si-
vivere a contatto con l’As- mente, amandoci e rispettandoci reciprocamente tenendo
gerla e interpretarla gnore ha prega-
soluto, con l’eternità. E Gesù in mezzo a noi. I programmi per i prossimi giorni sono
spesso, per una grazia vari e divertenti: vi anticipo solo che abbiamo pensato di alla luce del trionfo to che quel cali-
specialissima, salute e imparare a fare il pane, vedere dei film e anche usare il della vita meritato ce gli fosse ri-
sanità paiono valori inver- computer. Non è importante quali e quanti talenti ognuno dal Signore Gesù. sparmiato) ma
samente proporzionali. ha, noi cerchiamo di metterli insieme per farli fruttare. Co- Passi- ones da pati, per desiderare
Viene a mancare la salute me diceva Madre Teresa di Calcutta “ Il nostro atto d’amore la derivazione latina, d’imitarne lo
ma la famiglia è più sana può essere paragonato ad una goccia d’acqua, ma senza porta questa tradu- stesso amore
che mai, perché ognuno quella goccia l’oceano sarebbe più povero”; cerchiamo di zione; patimento, appassionato alla
dei suoi membri, per a- fare la stessa cosa con i nostri talenti e uniamoli insieme sofferenza, ma an- volontà del Pa-
more a Gesù Crocifisso, affinché formino un oceano di amore e speranza per il mon-
che affezione dell’a- dre.
ha saputo accogliere in sè do che, come vediamo ogni giorno è sconvolto da disgrazie
il crudo del dolore e tra- perché l’uomo ha deciso di vivere senza Dio. nima, sentimento Il gesto con cui
sformarlo in amore. Non è imposto di venire tutte le sere al LAB-ORATORIO, che la scuote. c’identifichiamo
Alcune testimonianze di quando si ha tempo, al posto di vedere qualche programma Spazia dunque oltre come cristiani, il
“famiglie sane” hanno un po’ banale. Vi invito ancora una volta a partecipare a le reazioni immedia- sacrificio eucari-
completato questo primo questa bellissima iniziativa per divertirci, ma anche per fare te e passeggere del- stico quotidiano
tema. la volontà di Dio. Tutte le sere dalle 18,30 circa alle 20 vi la sfera emotiva, è sono l’invito alla
aspettiamo (se volete!!!!!!!) Divertitevi e gioite con noi….
gioia cri- motore, non è il Un amore che è relazione, una relazione che ORGDUH 'LR´ Con la nascita dei figli i
stiana che carburante non è è amore: i due condividono l’intero progetto genitori hanno un ruolo fondamentale
vive la la carrozzeria, ma di vita, avendo come modello la S. Trinità. per il benessere dell’intera famiglia. Nel-
Un modello altissimo, quasi irraggiungibile. la famiglia la vita dell’altro è preziosa
consape- è quella cosa che
Ma Dio non può averci creato per cose im- come la propria: è nella famiglia che
volezza dice che la mac-
possibili, per cui Lui che ci ha amati per pri- naturalmente si accende e si spegne la
che in o- china è in funzio- mo, ci accompagna nel quotidiano cammino vita, che trovano accoglienza affetto e
gni vicissi- ne, pronta per una fra difficoltà ed inadeguatezze nostre. Gesù cura l’handicappato, l’anziano, il malato
tudine, passeggiata, per ha detto: “dove due o tre sono ULXQLWL nel terminale. Il valore della famiglia nel
siamo nel- un trasporto pe- mio nome, Io sono LQPH]]RDORUR´ Se prendersi cura dei suoi membri, nella
le mani di sante, per una Egli non l’avesse detto esplicitamente, come gratuità e nel dono, (atto spontaneo
Dio. discesa o una sali- avremmo potuto pensare che Lui il Risorto, perché scaturisce dall’amore), fa tra
La passio- ta. L’(VVHUH per eccellenza, volesse prendere l’altro abbassare costi ed oneri sociali a
dimora nelle nostre case ed essere guida, vantaggio dell’intera comunità sociale.
ne è allora La Passione di
maestro, compagno di viaggio della famiglia? La famiglia è “come un intreccio d’amo-
quel movi- nostro Signore
Ma Gesù l’ha detto e le promesse del Vange- re” amore nuziale, materno, paterno,
mento Gesù Cristo deve lo sono vere, a condizione che nella coppia filiale, fraterno, amore di nonni verso i
previo, diventare il nostro ci sia Unità, uniti nel suo nome dal sacramen- nipoti e viceversa, per zie e cugini…..; la
costante e modus vivendi, il to del matrimonio e uniti da quell’amore che famiglia è frutto dell’amore di chi l’ha
fervido nostro approccio attinge al Vangelo. Il vero (VVHUHdella fami- preceduta, messa a disposizione dei
dell’anima che riconosce la vita , naturale alla realtà; la passione dovrebbe glia allora, è proprio quando questa Presenza membri, arricchita e ritrasmesso per il
in tutti gli avvenimenti, piacevoli essere il nostro modo di guardare, attento è fra noi; quando la Persona di Gesù viene in benessere di chi verrà. Un altro fattore
o meno come dono di Dio; è il e grato, alla grazia di Dio che ogni istante ci mezzo a noi e ci fa “piccola chiesa domesti- di benessere nella famiglia è il suo sa-
ca”, luogo della presenza di Dio sulla terra. persi porre come anello di congiunzione
desiderio che porta alla fede. raggiunge.
%HQHVVHUHGHOODIDPLJOLDQuando si vuole fra generazioni. Nessun uomo è un’isola,
La Passione che aspettiamo di E’ il modo più immediato, più completo, e
definire una famiglia stabile, unita, che fun- recitava un felice slogan degli anni ’70
rivivere a giorni, quella che è la più efficace per diffondere la Buona Novel- ziona si dice che è una famiglia “sana”. La ma anche nessuna famiglia è un’isola,
ricchezza di tutta la vita cristiana, la…trasmettere passione, passione per la fonte a cui attingere per comprendere o rivi- neppure nei confronti della società. Qua-
non è la croce in quanto tale ma vita come dono, passione che coinvolge, e talizzare e rinverdire l’amore, fondamento le prima cellula di essa, il suo solo esse-
è passione d’amore che diventa che provoca gli altri a chiedercene ragio- della vita armonica di tutti i membri della re, la sua sanità sono di per sé fonte di
abbandono nelle mani di Dio, fino ne . Passione che ha in se anche nei mo- famiglia è Dio-Amore. Così i fidanzati scopri- benessere. Ma una famiglia sana non si
a consegnargli totalmente la vi- menti più belli, il dolore da condividere con ranno la bellezza , la sa- deve limitare solo ad essere, ma deve
ta . i fratelli che sono nella prova e, quella cralità, il dono insieme partecipare alla vita sociale; essa diventa
alle esigenze dell’amore risorsa e capace di dialogare con le isti-
Nella sofferenza, nel dolore se ci “santa inquietudine”, come la chiama S.
coniugale; sarà l’amore di tuzioni per avvicinare le risorse ai biso-
è richiesto, ma con lo stesso tra- Agostino, di non riuscire ad amare l’Amore
Dio nei cuori che donerà gni concreti e per creare la coscienza e
sporto, con la stesso abbandono, come meriterebbe e come desidereremmo! la vera scoperta della le premesse per adeguate politiche fa-
con la stessa passione… appunto, FRUSRUHLWj, non più vista migliari e per correnti di opinione fonda-
se ci è chiesto di andare in uffi- come malizia, ma nei suoi te sui valori. Ma se è vero che l’amore
cio, di cucinare, di studiare, di aspetti positivi di creatu- dato all’altro fa essere anche me, una
godere degli amici, di un evento ra. Il benessere della famiglia che si dona nel sociale, non solo
gioioso, della semplice quotidiani- famiglia, anche nelle e- produce benessere per la società ma fa
tà . Cercando una metafora che spressioni più intime, ha “bene” anche a se stessa. Tanti esempi,
origine e garanzia nell’a- come “realizzazione di parchi-giochi”,
renda l’idea mi viene da pensare
more. Il bene racchiuso “scuole per genitori”, “sportelli per il
alla “ passione” come al tipo di
nell’amore sponsale è disagio f am igliar e” , “ consult or i” ,
“rumore” o di suono prodotto da benedetto e voluto da Dio “domeniche insieme”, ”ospitalità “,
una macchina che lavora, che per la felicità degli sposi : “sostegno a distanza”, “aiuto a ragazze
cammina. La passione non è il “7XWWDODFUHDWXUDGHYH madri”, sono solo alcune concretizzazio-
esistere nel rapporto. Così colui che Le chiedeva di diventare la madre del
ci si realizza; ci si libera Salvatore. Certa, però, che “nulla è impossibile a
dal proprio Io e si scopre Dio”, accettò umilmente questo dono, meditando
il Tu. /¶HVVHUH GHOOD nel cuore con viva fede tutto ciò che non com-
SHUVRQD HTXLYDOH D Solo qualche giorno fa, la mia miglio- prendeva. Sull’ esempio di Maria, s. Luisa de
UHOD]LRQH in cui non solo re amica mi ha detto: “vado avanti Marillac rispose con fermezza e docilità alla chia-
Lo scorso febbraio abbiamo avuto l’opportunità di parteci- si rispetta e si riconoscere con la convinzione che la nostra ami-
pare al terzo “Week-end formativo per famiglie” tenu- la persona dell’altro come cizia si rafforzerà se ognuno di noi
tosi a Loppiano (una cittadella del Movimento dei Focolari essere trascendente, ma farà quello che deve fare”. Quale
vicino Firenze). Le tematiche precedenti di cui abbiamo ac- nella quale, in forza del grande verità si nasconde dietro que-
cennato nei numeri 9 e 10 del 2004, riguardavano “La Co- Vangelo, si ama l’altro ste semplici parole!!! Tante volte ce
municazione nella coppia” e “L’educazione in famiglia”. come se stessi; un amore le siamo ripetute, reciprocamente,
Quest’anno il tema è stato BENESSERE E MALATTIA: LA che conferma l’altro di- quando una aveva bisogno dell’ altra,
SALUTE IN FAMIGLIA stinto da me ma che “fa e ogni volta ci hanno restituito il co-
Per noi è stato un appuntamento importante, sia perché “ essere” anche me. raggio e la forza di compiere il nostro
se c’è una realtà misteriosa nella nostra vita è il dolo- (VVHUH LQ UHOD]LRQH dovere, per essere specchio della
re” (dalla Parola di Vita –mese di marzo), ma anche perché HTXLYDOH DG HVVHUH D volontà divina in famiglia, a casa, sul
confrontarci su questo tema con altre cento famiglie è stato PRUH Ma TXDOH OD UHOD lavoro, a scuola, tra gli uomini. Oggi,
sicuramente arricchente. ]LRQH  QHO PDWULPRQLR poi, è sorta spontanea nel mio cuore
Alle interessantissime esposizioni da parte di docenti univer- in cui si è chiamati a do- una riflessione: in fondo, che cosa
sitari su temi quali “3HU TXDOH EHQHVVHUH " Per quale narsi l’un l’altro in modo hanno fatto di straordinario i santi di
salute ?” o ³/D UHOD]LRQH XRPRGRQQD elemento fon- totale per sempre? La tutti i tempi, se non rispondere gene-
dante il benessere in famiglia” e ancora ³/D sofferenza ha famiglia è intrecciata in- rosamente alla chiamata del Padre!
un senso ?”, ed altri, si sono alternati dibattiti, lavori di dissolubilmente col miste- Che cosa hanno fatto di eccezionale,
gruppo, analisi di casi ed esperienze, work-shop, che ci ro della vita stessa di Dio se non aderire quotidianamente al
hanno immerso pienamente nel “concreto” del tema, facen- che è unità e Trinità, un compito loro affidato! Sì, forse sta
doci comprendere che il dolore e la malattia, non sono da uomo e una donna chia- tutto qui il segreto di una vita d’ a-
“vivere da soli nel privato” ma possono coinvolgere una mati alla comunione, al more, che sia insieme lode a Dio e
comunità che” li condivida con noi, magari in silenzio e con mistero d’amore del suo impegno concreto al servizio dei fra-
la preghiera” perché “il dolore apre a prospettive sociali”. Il stesso essere che è Trini- telli. Anche quando questo progetto
primo tema che in questo articolo cerchiamo di riassumere tà, il “Noi” divino si fa si mostra “scandaloso”, incomprensi-
è: modello del “noi” umano” bile, paradossale, anche quando que-
(VVHUHH%HQHVVHUHLQIDPLJOLD per cui sto turba la nostra serenità, il nostro
 la missio- moralismo, anche quando questo mata del Signore, che le chiedeva di pronunciare
(VVHUHLQIDPLJOLD ne dei appare irrealizzabile, il segreto sta i voti e di servirlo in “un luogo da cui si va e si
Per scoprire O¶HVVHUHGHOODIDPLJOLDsi può con i u g i , nell’ essere pronti a compiere sempre viene”: un disegno inconcepibile in un’ epoca in
partire dalla Bibbia; così ha fatto il Papa o l t r e il volere di Colui che più di ogni altro cui era perfino problematico che una donna
nella Enciclica “Familiaris Consorzio” quasi 25 custodire ha a cuore la felicità dell’ uomo. E se camminasse sola per strada. Ella, già provata da
anni fa con un accorato appello: “Famiglia e donarsi facciamo difficoltà a comprendere, se numerose difficoltà, spaventata, confusa, non
diventa ciò che sei”. All’inizio della creazione l’ amor e la nostra fede vacilla, se siamo tenta- capiva il significato di ciò che le era stato mo-
troviamo l’uomo e la donna, creati ad immagi- n e l l a ti di dare ascolto solo ai dubbi, alle strato e non capiva soprattutto come questo
ne e somiglianza di Dio e chiamati ad una g r at u i t à angosce e alle incertezze che ci as- progetto si sarebbe potuto realizzare; ma la luce
comunione profonda di vita e di amore: il ma- e nella salgono, a quel punto non ci resta della sua fede, alimentata dalla preghiera, non si
trimonio, espressione della massima donazio- reciproci- altro che chiedere al Signore la grazia spense, ed ella seppe dire sì con coraggio, a-
ne possibile fra due creature che le fa diventa- tà, è di di essere come Maria. All’ annuncio prendo il cuore alla volontà del Padre. Luisa nac-
re una carne sola. Anche oggi l’uomo e la don- r ivelar lo dell’ Angelo, Lei, la tutta Santa, “si que a Parigi nel 1591, da una nobile famiglia, il
na nel matrimonio sono chiamati a risponde- e comu- domandava che senso” avessero tali cui nome però non le diede nessuna posizione di
re, alla “YRFD]LRQH XQLYHUVDOH DOO¶XQLWj´ nicarlo al parole; “com’ è possibile? Non cono- prestigio. Ancora piccolissima, privata dell’ affet-
L’uomo e la donna sono ciascuno chiamati ad mondo. sco uomo”, continuava a ripetere a to paterno, fu costretta a vivere in diversi pen-
sionati, dove ricevette un’ ottima educazio- riunì attorno a sé donne giovani, umili, strada sbagliata; dal fallimento nel lavo- fratelli tra di noi.
ne umana, spirituale e semplici, dalla ro, all’incidente stradale che ci porta via È il mistero di morte e di vita che
intellettuale. A ventidue spiritualità in un amico o un familiare; dall’umiliazione celebriamo in questi giorni di Pasqua, di
anni, dopo una profonda ger m e, le per un esame non riuscito, all’angoscia resurrezione.
crisi provocata da una " Figlie della per le guerre, il terrorismo, i disastri È lo stesso mistero che sperimentò in
rinuncia forzata alla vita Carità, serve dei ambientali… pienezza Maria, la prima discepola di Gesù.
claustrale, sposò Antonio poveri malati": Davanti al dolore ci sentiamo Anche lei, ai piedi della croce, è stata chia-
Le Gras, impiegato alla con esse inte- impotenti. Anche chi ci è accanto e ci mata a "perdere" quanto aveva di più pre-
corte di Francia; nacque riorizzò e visse vuol bene è incapace spesso di aiutarci a zioso: il suo
anche un bimbo, Miche- intensamente il risolverlo; eppure a volte ci basta che Figlio Dio. Ma
le, al quale la madre si significato del qualcuno lo condivida con noi, magari in in quel mo-
affezionò morbosamen- duplice coman- silenzio. Questo ha fatto Gesù: è venuto mento, pro-
te, a causa del suo sten- damento dell’ vicino ad ogni uomo, ad ogni donna, fino prio perché
tato sviluppo mentale e amore, speri- a condividere tutto di noi. Più ancora: ha accetta il pia-
fisico. Momenti bui e mentò metodi e preso su di sé ogni nostro dolore e si è no di Dio,
drammatici attendevano aprì nuovi oriz- fatto dolore con noi, fino a gridare: diviene Madre
la giovane Luisa: dopo l’ zonti, fu per di molti figli,
improvvisa morte del loro maestra, "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abban- Madre nostra.
marito, il suo corpo e la guida e madre. donato?"
sua anima iniziarono ad In pochi anni
ammalarsi, tutto l’ edifi- diede vita a Erano le tre del pomeriggio quan- "Dio mio, Dio
cio interiore le crollava numerose scuo- do Gesù lanciò questo grido verso il cie- mio, perché
addosso, pezzo per pez- le gratuite, curò lo. Da tre lunghe ore era appeso alla mi hai abban-
zo; cominciò a vacillare, i malati ovun- croce, inchiodato mani e piedi. donato?"
mise in crisi la sua scelta que li trovasse, Aveva vissuto la sua breve vita in
vocazionale, la assaliro- accolse i mendi- un costante atto di donazione verso tut- Col suo infinito dolore, prezzo della
no dubbi e domande irrazionali che si con- canti, offrì loro un pasto caldo e li restituì ti: aveva sanato i malati e risuscitato i nostra redenzione, Gesù si fa solidale in
torcevano nella sua mente tormentata, fino alla dignità di persone, portò un tocco di morti, aveva moltiplicato i pani e perdo- tutto con noi, prende su di sé la nostra stan-
a quando la luce della carità, quella vera, si umanità tra i violenti galeotti, raccolse nato i peccati, aveva pronunciato parole chezza, le nostre illusioni, i disorientamenti, i
fece strada nel suo cuore. Tutto nacque da parecchi corpi feriti e mutilati, viaggiò più di sapienza e di vita. Ancora, sulla croce, fallimenti e ci insegna a vivere. Se Egli ha
un incontro: lei, donna raffinata e sensibile, volte tra la Francia e la Polonia, infor- dà il perdono ai carnefici, apre il Paradi- assunto tutti i dolori, le divisioni, i traumi
vedova alla ricerca di un nuovo posto nella mandosi sulle condizioni delle sue figlie. so al ladrone, e infine dona a noi il suo dell'umanità, posso pensare che dove vedo
vita, si fece letteralmente plasmare da un La Chiesa la festeggia oggi il 15 marzo, corpo e il suo sangue, dopo averceli dati una sofferenza, in me o nei miei fratelli e
uomo umile e rozzo, s. Vincenzo de’ Paoli, giorno della sua morte, avvenuta a Parigi nell’Eucaristia. E infine grida: sorelle, vedo Lui. Ogni dolore fisico, morale,
che le insegnò a gustare la grazia del Si- nel 1660. spirituale mi ricorda Lui, è una sua presenza,
gnore, la liberò dal perbenismo e dalla pau- "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abban- un suo volto.
ra, facendo di lei una creatura perfetta. Li donato?" Posso dire: "In questo dolore amo te,
univa lo stesso cuore, abitato dall’ unico Gesù abbandonato. Sei tu che, facendo tuo
amore per Gesù; raggiunsero una completa Ma Gesù non si lascia vincere dal il mio dolore, vieni a visitarmi. Allora te vo-
fusione di progetti e programmi da cui tutta dolore; come per una divina alchimia lo glio, te abbraccio!" Se siamo poi attenti ad
la Chiesa trasse beneficio. Luisa intuì per "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abban- tramuta in amore, in vita. Infatti, proprio amare, a rispondere alla sua grazia, a volere
prima che si poteva realizzare la stessa donato?" (Mt 27, 46) mentre sembra sperimentare l’infinita ciò che Dio vuole da noi nel momento che
consacrazione a Dio chiudendosi nel mondo lontananza dal Padre, con uno sforzo segue, a vivere la nostra vita per Lui, speri-
della carità: il suo monastero divenne la Se c’è una realtà misteriosa nella immane e inimmaginabile, crede al suo mentiamo che, il più delle volte, il dolore
casa degli infermi, la sua cella una camera nostra vita è il dolore. Vorremmo evitarlo amore e si riabbandona totalmente a sparisce. E ciò perché l’amore chiama i doni
d’ affitto, la sua cappella la chiesa parroc- ma, prima o poi, arriva sempre. Da un Lui: "Padre, nelle tue mani consegno il dello Spirito: gioia, luce, pace. Risplende in
chiale, il suo chiostro le strade della città, la banale mal di testa, che sembra avvele- mio spirito". Ristabilisce l’unità tra Cielo noi il Risorto.
sua clausura l’ obbedienza, la sua grata il nare le più semplici azioni quotidiane, al e terra, ci apre le porte del Regno dei Chiara Lubich
timor di Dio, il suo velo la modestia. Ella dispiacere per un figlio che prende una cieli, ci rende pienamente figli di Dio e

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