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CIRCOLARE DEL GIORNO 26 Gennaio 2011

Numero 16/2011
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Le nuove norme di comportamento del Collegio Sindacale previste dal Cndc in vigore dal 1 Gennaio 2011 parte 1
Numero : Gruppo : Oggetto : Norme e prassi :

16/2011
COLLEGIO SINDACALE NORME DI COMPORTAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE

CODICE CIVILE (IN PART. GLI ARTICOLI 2397 E SS., 2380, 2477 E SS.); D.LGS. 6/2003 E 39/2010; NORME DI COMPORTAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE PUBBLICATE IL 15.12.2010 DAL CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI (CNDC).

Sintesi

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (Cndc) in data 15 dicembre 2010 ha pubblicato il documento contenente le Norme di comportamento del Collegio Sindacale. Esse suggeriscono e raccomandano il comportamento professionale da adottare per svolgere correttamente lincarico di sindaco. Gli iscritti allAlbo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, in modo particolare, ne sono tenuti allosservanza in quanto si tratta di norme di deontologia professionale emanate in attuazione del vigente Codice Deontologico. La loro funzione quindi quella di esplicitare e di integrare sul piano interpretativo la normativa vigente in materia, alla luce delle recenti riforme del diritto societario e della revisione legale dei conti. Le norme sono entrate in vigore dal 1 gennaio 2011.

Gli argomenti

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10.

LE NUOVE NORME DI COMPORTAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE LA DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA LIMITAZIONI AL CUMULO DEGLI INCARICHI LELEMENTO FONDAMENTALE : LINDIPENDENZA DEL SINDACO I RISCHI PER LINDIPENDENZA DEL SINDACO UN ESEMPIO NUMERICO PER LA VALUTAZIONE DELLINDIPENDENZA LE MISURE PER LA SALVAGUARDIA DELLINDIPENDENZA DEL SINDACO I L FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE I L LIBRO DEL COLLEGIO SINDACALE COSA VA TRASCRITTO NEL LIBRO

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Numero 16/2011 Le nuove norme di comportamento del collegio sindacale
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Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha definitivamente approvato, in data 15 dicembre 2010, il documento contenente le Norme di comportamento del collegio sindacale nelle societ non quotate1. Il documento2 affronta le tematiche di maggiore rilevanza riguardanti la disciplina del sistema di controllo interno, alla luce delle modifiche apportate dalla riforma del diritto societario (D.Lgs. n. 6 del 17 gennaio 2003) e delle novit introdotte dal D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 che recepisce la direttiva 2006/43/CE in tema di revisione legale dei conti annuali e consolidati. Le norme entrano in vigore il 1 gennaio 2011.

Norme di comportamento del Collegio Sindacale

In vigore dal 1 Gennaio 2011

Queste disposizioni sono norme di deontologia professionale rivolte a tutti i professionisti iscritti nellAlbo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, emanate in attuazione del vigente Codice deontologico. Esse suggeriscono e raccomandano il comportamento professionale da adottare per svolgere correttamente lincarico di sindaco. Le disposizioni contenute nelle presenti norme sono destinate a trovare applicazione nei confronti dei componenti del collegio sindacale di tutte le societ salvo che siano applicabili disposizioni di legge o regolamentari che disciplinano specifici settori di attivit o mercati regolamentati. Non si applicano, quindi, alle societ indicate dallart. 16 del D.Lgs. n. 39/2010 (enti di interesse pubblico); per queste saranno emanate apposite norme di comportamento.

Norme di comportamento del Collegio Sindacale

Si applicano a tutte le societ (salvo legislazioni speciali)

Le 34 norme che compongono il documento sono raccolte in diversi capitoli:


nomina, incompatibilit e cessazione dei componenti del collegio sindacale; funzionamento del collegio sindacale; doveri del collegio sindacale;

Il via libera giunto a seguito della consultazione pubblica attraverso la quale il testo, preliminarmente approvato nel Redatto con la collaborazione della Commissione di studio per le norme di comportamento degli organi di controllo

luglio del 2010, era stato sottoposto a suggerimenti ed osservazioni.


2

legale delle societ.

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partecipazione alle riunioni degli organi sociali; poteri del collegio sindacale; il riscontro e la denunzia di fatti censurabili; relazione allassemblea dei soci; pareri e proposte del collegio sindacale.
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E per subito da dire che sono allo studio altre norme, quali il comportamento dei sindaci in caso di omissione degli amministratori, lattivit del collegio sindacale nel caso di operazioni straordinarie e lattivit del collegio sindacale nella crisi dimpresa. Ogni Norma composta da Principi, corredati da Riferimenti Normativi essenziali e da Criteri applicativi, che forniscono ai sindaci gli strumenti operativi di riferimento per lo svolgimento delle proprie funzioni ed accompagnata da brevi Commenti, che analizzano e chiariscono le scelte adottate, nonch le problematiche interpretative che pi spesso emergono nella prassi.

PRINCIPI

Sono le regole fondamentali

RIFERIMENTI NORMATIVI

Codice Civile Riforma del diritto societario Revisione legale dei conti

Ogni Norma composta da


CRITERI APPLICATIVI

Le regole operative

COMMENTI

Esprimono la posizione e linterpretazione del CNDCEC

La dichiarazione di trasparenza
Norma 1.2

Lart. 2400 comma 4 del Codice Civile prevede che, al momento della nomina dei sindaci e prima dell'accettazione dell'incarico, devono essere comunicati all'assemblea gli incarichi di amministrazione e di controllo da essi ricoperti presso altre societ. Si tratta di una informativa molto importante: con questa dichiarazione infatti lAssemblea dei soci viene messa in condizione di disporre di una adeguata conoscenza dei candidati al ruolo di sindaco (aspirante effettivo o supplente) potendo dunque scegliere nel modo corretto. La nuova norma di comportamento interviene per fornire rilevanti

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Numero 16/2011 indicazioni circa modalit e contenuto della dichiarazione:
opportuno che la dichiarazione sia resa in forma scritta e che preceda lAssemblea (anche se il Codice Civile consente un maggiore lasso di tempo, vale a dire quello anteriore allaccettazione); nella dichiarazione resa dal candidato sindaco devono essere comunicati tutti gli incarichi di amministrazione ricoperti presso altre societ di capitali, di persone e di cooperative (in qualit di amministratore, membro del C.d.a., membro del consiglio di gestione, liquidatore, amministratore giudiziario, commissario giudiziale o straordinario, a titolo di esempio); nella dichiarazione devono essere menzionati inoltre anche gli incarichi relativi al controllo societario presso altre societ, a titolo di sindaco (effettivo o supplente), di componente del consiglio di sorveglianza, del comitato di controllo sulla gestione, del comitato di sorveglianza, di revisore legale o di socio/amministratore/sindaco/dipendente di societ di revisione legale; nel caso in cui il professionista, successivamente alla nomina, accetti un incarico di amministrazione o controllo che possa incidere sulla scelta effettuata dallassemblea, appare opportuno che tale informazione venga messa a disposizione della societ nonch degli altri sindaci; nel caso in cui queste informazioni subiscano rilevanti variazioni prima dellaccettazione, opportuno che il sindaco nominato ne dia
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comunicazione allorgano amministrativo della societ affinch ne informi i soci e che lo stesso valuti se accettare la carica.

CONTENUTO DELLA DICHIARAZIONE DI TRASPARENZA


(forma scritta)

Incarichi di amministrazione

Incarichi di controllo

presso altre societ (anche personali)

Limitazioni al cumulo degli incarichi


Norma 1.3

I sindaci, prima di accettare lincarico, devono valutare la propria capacit di svolgere adeguatamente il loro incarico. La valutazione dellimpegno e del tempo richiesti dallincarico richiede di considerare alcuni fattori:
ampiezza e complessit dellincarico in relazione anche alla natura, alla dimensione, al settore di attivit, allassetto organizzativo e alle altre

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caratteristiche della societ; composizione e funzioni del collegio sindacale (con particolare riferimento alla circostanza che il collegio sindacale svolga anche la funzione di revisione legale dei conti); dimensione, struttura e organizzazione di cui si avvale il sindaco (ad esempio, possibilit di utilizzo di ausiliari); specializzazione del sindaco e dei soggetti dei quali si avvale.
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Si tratta quindi di una autovalutazione: il sindaco, prima di accettare lincarico ma anche nel corso dello stesso, deve soppesare le variabili che possono influenzare la propria capacit di svolgere diligentemente il mandato. Qualora il sindaco, alla luce di questa autovalutazione, ritenga di non essere in grado di partecipare adeguatamente alle attivit connesse allincarico, opportuno che non lo accetti oppure vi rinunci (salvo che non sia possibile approntare adeguate misure di salvaguardia). Questa autovalutazione deve essere posta in essere anche dal sindaco supplente, ma esclusivamente al momento dellingresso in carica quale sindaco effettivo. La norma di comportamento fissa anche una soglia di riferimento per gli incarichi sindacali: qualora il sindaco abbia assunto un numero di incarichi sindacali superiore a 20, tenuto ad attivare una autovalutazione periodica che consenta di accertare che il suddetto livello di impegno sia rispettato. Questo limite non una soglia invalicabile, bens un parametro al superamento del quale il sindaco pu scegliere di non accettare lincarico o di giustificare le motivazioni che, a suo dire, giustificano lassunzione dellincarico. In sostanza, dunque, se si superano i 20 incarichi sindacali, il sindaco tenuto a predisporre una idonea documentazione che dia evidenza degli elementi considerati e delle valutazioni effettuate, al fine dellespressione del giudizio sulladeguatezza delle sue capacit di svolgere diligentemente lincarico. Lelemento fondamentale: lindipendenza del sindaco
Norma 1.4

Le norme di comportamento si propongono lobiettivo di assicurare che i sindaci svolgano lincarico con obiettivit e integrit e nellassenza di qualsiasi interesse che, direttamente o indirettamente, possa comprometterne lindipendenza. Le cause di ineleggibilit, decadenza ed incompatibilit previste dalla legge sono dirette a garantire lindipendenza del sindaco intesa quale elemento fondamentale per il corretto esercizio

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Numero 16/2011 delle funzioni di vigilanza affidate al collegio sindacale.
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INDIPENDENZA DEL SINDACO

Obiettivit

Integrit

Assenza di interessi che possano comprometterla

Lindipendenza, come precisato dalle norme di comportamento il requisito essenziale dei sindaci che consente loro di svolgere la funzione di vigilanza secondo obiettivit ed integrit; esso deve soddisfare congiuntamente i due seguenti aspetti:
il corretto atteggiamento professionale che induce il sindaco a considerare nello svolgimento dellincarico solo gli elementi rilevanti per lesercizio della sua funzione escludendo ogni fattore ad esso estraneo; la condizione di non essere associato a situazioni o circostanze dalle quali un terzo informato, obiettivo e ragionevole, trarrebbe la conclusione che la capacit del sindaco di svolgere lincarico sia compromessa.

E chiaro che non possibile individuare e definire tutte le circostanze e i rapporti rilevanti che possano compromettere lobiettivit del sindaco: spetta dunque al professionista adottare un sistema di valutazione dei rischi per la propria indipendenza con riferimento allo specifico caso. Nella valutazione del rischio dovranno essere ponderati non solo i rapporti/relazioni che lo stesso sindaco intrattiene con la societ, o con altra societ del gruppo, ma anche i legami che coinvolgono gli altri soggetti appartenenti alla propria rete professionale3. Nel caso in cui lanalisi dovesse evidenziare che il rischio per lindipendenza sia eccessivo e non possano essere applicate misure di salvaguardia adeguate a ridurlo ad un livello accettabile, il professionista non deve accettare lincarico ovvero deve rinunciarvi.

Con il termine di rete si intende fare riferimento alla struttura finalizzata allo svolgimento dellattivit in comune (per

ripartire gli utili e i costi) a cui appartiene anche il professionista oppure fa capo ad una propriet, un controllo o una direzione comuni oppure caratterizzata da prassi e procedure comuni, dalla stessa strategia, da uno stesso nome, marchio o segno distintivo ovvero dalla condivisione di una parte rilevante delle risorse professionali. LAssociazione professionale o la societ professionale, se presenta questi requisiti (non vi la mera ripartizione dei costi) pu essere qualificata come rete.

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Il sindaco deve adottare un sistema di autovalutazione (periodica) dei rischi per la propria indipendenza con riferimento al proprio specifico caso

Tale attivit richiede lindividuazione dei rischi specifici, avuto riguardo anche alla rete professionale di appartenenza

Il sindaco deve comunicare al Collegio gli elementi per la valutazione del rischio e gli esiti di tale valutazione

Il Collegio Sindacale vigila sullindipendenza dei propri componenti valutando le informazioni che essi comunicano al Collegio

Nel caso vi sia lesione del principio di indipendenza in capo ad un sindaco egli deve adottare tempestivamente le misure di salvaguardia necessarie per ripristinare lindipendenza

Se lindipendenza non viene ripristinata si devono attivare tutte le azioni previste per la sostituzione del sindaco

I rischi per lindipendenza del sindaco

Quali sono i rischi che possono compromettere lindipendenza di un sindaco nello svolgimento della propria attivit di vigilanza? E la legge stessa ad indicarne alcuni. In questa sede assume rilievo lelencazione dei casi di ineleggibilit o di decadenza dallincarico di sindaco contenuta nellart. 2399 del Codice Civile.

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Articolo 2399 C.C. - Cause d'ineleggibilit e di decadenza. Non possono essere eletti alla carica di sindaco e, se eletti, decadono dall'ufficio: a) coloro che si trovano nelle condizioni previste dall'articolo 23824; b) il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della societ, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle societ da questa controllate, delle societ che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; c) coloro che sono legati alla societ o alle societ da questa controllate o alle societ che la controllano o a quelle sottoposte a comune controllo da un rapporto di lavoro o da un rapporto continuativo di consulenza o di prestazione d'opera retribuita, ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale che ne compromettano l'indipendenza. La cancellazione o la sospensione dal registro dei revisori legali e delle societ di revisione legale e la perdita dei requisiti previsti dall'ultimo comma dell'articolo 2397 sono causa di decadenza dall'ufficio di sindaco. Lo statuto pu prevedere altre cause di ineleggibilit o decadenza, nonche' cause di incompatibilita' e limiti e criteri per il cumulo degli incarichi.
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In alcuni di questi casi la presunzione assoluta e non ammette prova contraria (lettera a e b). Nel caso in cui ricorra tra il sindaco e la societ (o altra societ del gruppo) un rapporto di lavoro dipendente lindipendenza da ritenersi compromessa. Per le altre ipotesi si dovr valutare caso per caso considerando fattori quali:
la continuativit dei rapporti di lavoro autonomo (esiste un contratto di durata o lincarico solo occasionale?); la possibilit di interferenza con la funzione di controllo (auto-riesame); la dipendenza finanziaria che ne pu conseguire.

Quando ricorrono situazioni di questo tipo che possano minare la propria indipendenza il sindaco deve approntare adeguate misure di salvaguardia per ridurre il rischio ad un livello accettabile. Lindipendenza potrebbe poi essere compromessa quando vi sono rischi di altro tipo:
rischi derivanti dall'interesse personale: il sindaco ha un interesse economico,

Interdetti, inabilitati, falliti, coloro che sono stati condannati ad una pena che determina linterdizione, anche

temporanea, dai pubblici uffici o lincapacit ad esercitare uffici direttivi.

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finanziario o di altro genere nella societ o in altre societ del gruppo che potrebbe influenzare lo svolgimento della funzione di vigilanza e i risultati della stessa. Anche il rischio di dipendenza finanziaria appartiene a questa categoria; rischi derivanti dallauto-riesame: il sindaco si trova nelle circostanza di svolgere attivit di vigilanza rispetto ai risultati di una prestazione resa o di un giudizio da lui stesso espresso o da un altro soggetto della rete alla quale il professionista appartiene; rischi derivanti dalla prestazione di attivit di patrocinio o assistenza tecnica dinanzi alle commissioni tributarie ovvero di consulente tecnico di parte: si verifica quando il sindaco assume in una controversia la funzione di patrocinatore ovvero di consulente tecnico di parte a sostegno o contro la posizione della societ o di altra societ del gruppo; rischi derivanti dalla eccessiva confidenzialit: ricorrono quando il sindaco eccessivamente influenzabile dallinteresse della societ soggetta alla sua vigilanza o di altra societ del gruppo; rischi derivanti dalla intimidazione: si verifica quando si rilevano possibili condizionamenti derivanti dalla particolare influenza esercitata nei suoi confronti dalla societ o da altra societ del gruppo.

Un esempio numerico per la valutazione dellindipendenza

Con riferimento al rischio di dipendenza finanziaria, potenziale origine della perdita di indipendenza del sindaco, il documento del CNDCEC propone una tabella per la valutazione del rischio. Essa va utilizzata (quando il sindaco presa anche altre attivit a favore della stessa societ) eseguendo prima la verifica prevista nella prima colonna e successivamente, se superata la soglia di rilevanza, quella prevista nella seconda colonna.

Dove:
(CT) Compensi totali professionista comprendenti sia quelli individuali che quelli provenienti dalla partecipazione alla rete (S+C) Compensi totali professionista sulla societ o sul gruppo (S) Compensi professionista sulla societ o sul gruppo per lattivit di sindaco (C) Compensi professionista sulla societ o sul gruppo per attivit diversa da quella di sindaco: essi sono formati dalla somma delle prestazioni da lui direttamente rese e di quelle prestate dalla rete professionale di

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appartenenza.
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Viene proposto questo esempio numerico:

Il principio affermato dalle Norme di Comportamento con questa tabella il seguente: una eccessiva dipendenza da compensi derivanti da un unico cliente fa sorgere un rischio di interesse personale e pu dare luogo ad una mancanza di obiettivit, reale o percepita, agli occhi dei terzi. Inoltre, il rischio cresce proporzionalmente allentit dei ricavi totali riscossi da un medesimo cliente ed aumenta ulteriormente al crescere della quantit degli ulteriori servizi diversi rispetto allincarico di sindaco resi a favore del medesimo cliente. Un caso particolare di dipendenza finanziaria si verifica quando i compensi dovuti per lattivit di sindaco non siano pagati per un periodo significativo. Se la somma degli arretrati rilevante essa potrebbe essere considerata una minaccia per lindipendenza del sindaco. In caso di prolungata e significativa inadempienza diventa quindi opportuno che il sindaco valuti con attenzione un eventuale rinnovo dellincarico. Le misure per la salvaguardia dellindipendenza del sindaco Quali sono le misure di salvaguardia che il sindaco deve adottare per fronteggiare questi rischi di compromissione dellindipendenza?
Lacquisizione di informazioni e documenti relativi ai rapporti/relazioni intrattenuti con la societ o con altra societ del gruppo da parte del sindaco stesso o da un collega appartenente alla stessa rete; Il monitoraggio e laggiornamento periodico di questi dati; La comunicazione e la discussione delle questioni rilevanti per lindipendenza

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con gli altri componenti del Collegio e con gli amministratori; La limitazione, modifica o cessazione di alcuni tipi di relazioni/rapporti intrattenuti con la societ, con altre societ dello stesso gruppo o con la rete del professionista. La non accettazione dellincarico; La rinuncia dellincarico.
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Il funzionamento del Collegio Sindacale


Norme: 2.1 - 2.2

Le norme di comportamento ribadiscono che il Collegio sindacale ha piena autonomia nel proprio funzionamento e nello svolgimento della propria attivit. La sua attivit di tipo collegiale (la funzione di vigilanza attribuita al Collegio Sindacale e non ai singoli membri che lo compongono) e la sua organizzazione spetta al Presidente.

Compiti del Presidente

Organizza i lavori Convoca il Collegio Aggiorna il libro

Come previsto dallart. 2404 del Codice Civile le riunioni devono avvenire almeno ogni 90 giorni; viene specificato per che, non essendo prevista una sanzione per linosservanza di questa norma, il termine assume carattere meramente ordinatorio (anche se si ritiene opportuno rispettare, in linea di massima, tale periodicit). Con riferimento alle riunioni svolte tramite mezzi di telecomunicazione, si raccomanda che le stesse avvengano nel rispetto di modalit che, oltre ad essere necessariamente prefissate dallo statuto, consentano ad ogni sindaco di prendere parte attivamente alla discussione e di trasferire i documenti. Sono modalit che permettono ai sindaci di interloquire tra loro in tempo reale:
la videoconferenza, con la quale tutti gli interlocutori si vedono e si parlano, e la audioconferenza, con la quale gli interlocutori si parlano in tempo reale, ma non si vedono.

Salvo specifiche previsioni statutarie le modalit di convocazione possono essere stabilite dai sindaci nel corso della prima riunione del Collegio successiva alla nomina. Fondamentale inoltre la precisazione secondo cui il sindaco dissenziente dalle deliberazioni assunte dal Collegio ha il diritto di fare iscrivere a verbale il proprio dissenso, indicandone i relativi motivi. Nello svolgimento di specifiche operazioni di ispezione e di controllo i sindaci possono, sotto la propria responsabilit e a proprie spese, avvalersi di

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propri dipendenti e ausiliari (purch questi siano in possesso dei requisiti di indipendenza fissati per i sindaci).

Solo per funzioni di ispezione e controllo

Possono essere dipendenti del sindaco, collaboratori, praticanti, societ esterne

Deve essere preventivamente informato il Dipendenti ed ausiliari Collegio e lorgano amministrativo

Non si pu delegare la partecipazione alle riunioni del Collegio, delle Assemblee, del Cda o del comitato esecutivo

Gli amministratori possono rifiutare laccesso di questi ad informazioni riservate, ma solo con motivazione

Il libro del Collegio Sindacale


Norma 2.3 Art. 2421 (Spa) Art. 2477 co. 4 (Srl)

Il Collegio sindacale deve tenere a propria cura il libro delle adunanze e delle deliberazioni sul quale vanno trascritti i verbali delle riunioni nel quale verr dato conto delle attivit effettuate e degli accertamenti eseguiti. La norma di comportamento 2.3 non indica tassativamente un luogo di conservazione. In assenza di specifiche norme, si ritiene che il libro possa venir essere conservato presso lo studio del presidente del collegio o di altro componente a ci delegato. In tal caso opportuno che questultimo rilasci alla societ una apposita dichiarazione scritta attestante la conservazione del libro presso il proprio studio.

Cosa va trascritto nel libro

Sul libro devono essere riportati i verbali di riunione del Collegio. Il verbale pu essere redatto contestualmente o dopo la riunione, non necessariamente direttamente sul libro delle adunanze e delle deliberazioni, potendo tale trascrizione anche avvenire in un successivo momento.

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Come riconosciuto anche dalla giurisprudenza (Cassazione n. 5422 del 7 maggio 1992) non richiesto che le risultanze della verifica vengano trascritte contestualmente o subito dopo la riunione nel libro potendo tale trascrizione avvenire anche in un momento successivo. In ogni caso il verbale deve essere tempestivamente riportato nel libro e firmato dai partecipanti e da chi, assente, ne abbia preso visione.

La data ed il luogo della riunione (non invece prevista da nessuna norma lindicazione dellora di inizio e di conclusione dei lavori)

I nominativi dei sindaci intervenuti e di quelli assenti Contenuto obbligatorio del verbale (secondo la Norma 2.3) Lattivit svolta e gli accertamenti eseguiti Le persone che, invitate, sono intervenute alla riunione e la loro qualifica (con evidenza di quelli con

giustificazione)

Le

conclusioni

raggiunte

le

eventuali

deliberazioni

I documenti pervenuti al Collegio da altri organi/soggetti

La documentazione di supporto delle verifiche svolte appartiene al collegio; ciascun sindaco ha diritto di averne copia, anche successivamente al termine dellincarico. In questultimo caso il collegio in carica mette a disposizione del membro cessato la documentazione e i verbali richiesti limitatamente a quelli relativi al periodo di permanenza in carica. Qualora il verbale contenente le risultanze degli accertamenti eseguiti esponga rilievi, fatti o circostanze significative, opportuno che sia tempestivamente portato a conoscenza allorgano amministrativo.

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