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Argento Colloidale Manuale
Argento Colloidale Manuale
Da NON diffondere
L’ARGENTO COLLOIDALE:
UN POTENTE RIMEDIO NATURALE
L’ARGENTO
COLLOIDALE
UN POTENTE
RIMEDIO NATURALE
ANTIBATTERICO, ANTIMICOTICO, ANTIVIRALE,
ANTINFIAMMATORIO, ANTIBIOTICO
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disponibili.
Premessa
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P
erché scrivere un altro libro sull’argento colloidale?
In farmacia, da qualche anno, capita sempre più
spesso che numerosi clienti prima ancora di chie-
dere un consiglio premettano: «Ho letto su Internet…».
Quando questo cliente fa la sua richiesta al farma-
cista si è già ben documentato e ha cercato le informa-
zioni più interessanti o più adatte alle sue necessità. Se
alla fine decide di fare la sua domanda al farmacista, la
pone però in modo tale da metter quasi alla prova la
sua conoscenza sull’argomento per confrontare la ri-
sposta con quella che egli già ha trovato in Rete.
Da qualche anno una domanda frequente riguar-
da l’argento colloidale. Digitando su un motore di ri-
cerca “argento colloidale” abbiamo trovato migliaia di
siti e abbiamo subito notato che la maggior parte di
essi è costruita con il “copia e incolla”. Le poche diffe-
renze che li distinguono gli uni dagli altri dipendono
dalla preparazione e dalla personalità dell’estensore del
sito. Spesso i siti ripetono le stesse cose peggiorando-
le o rendendole del tutto arbitrarie e inesatte. Questo
metodo, oltre che ripetitivo, è fonte di innumerevoli
errori e di cattive interpretazioni e spinge il potenziale
cliente a rivolgersi a un professionista che stima per la
sua preparazione e del quale conserva grande fiducia.
6 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
L
a definizione esatta di argento colloidale non è
facile perché la chimica dei colloidi è un settore
molto complesso e il concetto stesso di colloide
è cambiato nel corso del tempo.
In ogni caso, correntemente, in chimica colloida-
le per colloide si intende un sistema in cui sono fine-
mente distribuite particelle minuscole. Queste parti-
celle sono composte da quantità di atomi che variano
da poche unità a qualche migliaio.
Con argento colloidale si intende quindi comune-
mente una sospensione liquida di argento elementare op-
pure una dispersione liquida di composti a base di argen-
to difficilmente solubili.
Solo la prima di queste (l’argento elementare) è adatta
all’uso sanitario che descriveremo.
L’
argento, sulla scena della vita dell’uomo da mil-
lenni, insieme all’oro e al rame, non ha alcuna
intenzione di uscirne o di rinunciare al suo ruo-
lo di protagonista. Agli inizi fu usato prevalentemente
per la fabbricazione dei gioielli e per la monetazione.
Nella Bibbia (Gn 23,16-19) si ricorda che Abramo
comprò per 400 sicli d’argento il campo destinato alla
sepoltura di sua moglie Sara.
Fin quando non si scoprì che i microbi erano gli
agenti causa delle infezioni, storicamente l’argento fu
impiegato in modo empirico per esperienza traman-
data per prevenire e curare molte malattie.
Lo storico Erodoto ci racconta che nessun re per-
siano avrebbe mai bevuto acqua che non fosse stata
trasportata in contenitori d’argento che la mante-
nevano pura per tempi molto lunghi. Ciò era molto
Fig. 1
Capitolo 2 - Storia dell’uso medico e terapeutico... - 19
D
opo il periodo d’oro di cui sopra, pochissimi
ricercatori, tra estreme difficoltà, continuaro-
no ancora lo studio dell’uso dell’argento par-
ticolarmente in campo chirurgico. Tra questi merita
una citazione particolare il dottor Robert O. Becker
medico chirurgo ortopedico che nel 1985 scrisse un
libro, The body electric, di fondamentale importanza
per la conoscenza delle proprietà dell’argento. Il li-
bro non è espressamente dedicato all’uso dell’argento
o alla descrizione di un metodo per la produzione di
argento colloidale, bensì allo studio della rigenerazio-
ne dei tessuti mediante l’elettromagnetismo. Tra i vari
studi riportati nel libro di Becker ha assunto partico-
lare rilevanza quello che racconta l’episodio di John,
uomo dei selvaggi boschi del Nord America, al quale
doveva essere amputata una gamba multi-fratturata e
gravemente infetta. Dopo svariati tentativi il dottor
Becker ottenne un successo insperato, applicando alle
fratture elettrodi di argento attraverso i quali veniva
fatta passare corrente continua a bassissimo voltaggio.
Il libro di Becker viene citato ripetutamente nei siti
internet come quello nel quale vengono evidenziate le
34 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
mazione:
• la riproduzione della copertina e del colophon del
libro originale The body electric di Robert O. Becker;
• tratto dallo stesso libro l’episodio di John, gio-
vane cacciatore di topi muschiati nei selvaggi
boschi del Nord America, spesso citato nei siti
internet sull’argento colloidale.
Fig. 4
36 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
dall’amputazione:
zire”.
“Ti piace molto lavorare nei boschi, non è vero?”.
“ Non so fare altro, dottore”.
“Bene, adesso ti ricovero. Ho in testa qualcosa che for-
se ti permetterà di non perdere la gamba”.
Per la prima volta dopo tanto tempo, John sorrise.
Nella lotta contro l’infezione, il primo passo fu quello
di individuare il nemico, i microbi. La ferita di John era
un vero e proprio zoo. C’erano almeno cinque diversi tipi
di batteri. Anche con un solo tipo di batteri, l’osteomieli-
te è notoriamente difficile da trattare. Molto poco sangue
raggiunge le cellule ossee, e così sia gli antibiotici che i siste-
mi di difesa del corpo sono molto ostacolati nello svolgere il
loro lavoro là dove sono necessari. Anche se avessimo potuto
iniettare nell’osso una miscela di antibiotici avremmo forse
aggravato il problema piuttosto che risolverlo.
Eventuali batteri resistenti alla miscela antibiotica si
sarebbero diffusi a macchia d’olio, quando i batteri sensi-
bili ad essa fossero stati uccisi. Le radiografie di John erano
disastrose, come i suoi batteri, con pezzi di ossa morte spar-
si dappertutto senza possibilità di guarigione, perciò prima
di tutto dovemmo fare i conti con l’infezione primaria.
Dal momento che avremmo dovuto utilizzare corren-
te positiva per molto tempo, temevo che avremmo potuto
distruggere alcune delle ossa, ma dissi a John che sei mesi
dopo avremmo avuto la guarigione della ferita, ricoperta
di pelle sana. A quel punto lo avrei riportato in ospedale
usando corrente negativa per stimolare la crescita di ciò che
fosse rimasto. Spiegai a John le difficoltà e i rischi di tutto
38 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
O
ltre a Robert O. Becker altri ricercatori si sono
occupati di studiare le potenzialità dell’argento
colloidale e di porre le basi per un suo corret-
to uso in affiancamento o in sostituzione della terapia
antibiotica. Uno di questi è il dottor Ronald J. Gibbs
che nel 1999 ha pubblicato un opuscolo divulgativo nel
quale riassume il proprio lavoro in materia. L’opuscolo
si intitola: Silver colloids. Do they work? (I colloidi d’ar-
gento funzionano?).
Ronald Gibbs è stato direttore del Laboratorio del-
la Scienza dei colloidi dell’Università del Delaware fin
dal 1981.
Ha alle spalle una carriera scientifica di altissimo liv-
ello in termini di pubblicazioni e partecipazioni a con-
gressi internazionali. È considerato uno specialista dei
materiali colloidali dei quali ha studiato la tossicità e la
possibilità di impiego nell’uomo. Da sempre è stato un
critico acuto e attento di tutta l’informazione scorret-
ta e fuorviante scritta da non esperti, che cercavano di
pubblicizzare in maniera subdola i loro prodotti. Egli
ha cercato di sostituire questa falsa informazione con
un’informazione utile e corretta.
42 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Gibbs ricorda infine nel suo libro che ciò che lui stesso e
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Becker avevano fatto non era altro che riscoprire ciò che era
conosciuto da secoli, e cioè che l’argento uccide i batteri.
L’industria farmaceutica, che colse rapidamente la po-
tenzialità di sviluppo degli antibiotici dopo la seconda
guerra mondiale, orientò la ricerca in questo senso apren-
do un’era che si è praticamente conclusa solo verso la fine
del millennio, quando ci si è resi conto che c’erano sempre
meno possibilità di combattere batteri divenuti resistenti
alla maggior parte degli antibiotici disponibili.
No!
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P
ossiamo ora dare uno sguardo alla situazione at-
tuale. Non appena in ambito scientifico si è avu-
ta la sensazione che la ricerca sui nuovi antibiotici
fosse arrivata al traguardo, altri ricercatori con risorse più
modeste di quelle dell’industria farmaceutica hanno rie-
saminato la vecchia letteratura sull’argento colloidale ri-
scoprendone tutte le potenzialità.
Come abbiamo detto, dal 2000 in poi è cominciata la
diffusione sempre più veloce tramite Internet delle infor-
mazioni sull’argento colloidale, ed è aumentato a dismisura
il numero di siti che ne parlano (su uno dei più noti moto-
ri di ricerca escono almeno 2.500.000 occorrenze per la ri-
cerca di “colloidal silver” e solo nei Paesi di lingua inglese).
Cerchiamo di capire l’origine della diffusa opinio-
ne per cui l’argento uccide sempre e solo 650 batteri
diversi, dei quali molti siti fanno anche l’elenco.
Nel numero di marzo del 1978 di «Science Digest»,
un articolo dal titolo Our mightiest germ fighter (Il nostro
più potente combattente contro i germi), Jim Powell riferiva:
N
ano: un mondo sconosciuto ed enormemente
vasto. La parola nano nel linguaggio quoti-
diano è comunemente usata: nanoautomobi-
le, nanotelefono ecc. ma cosa significa realmente?
Quello che non è immediatamente intuitivo è la
scala delle dimensioni: nano significa infatti, nel siste-
ma metrico, un miliardesimo di metro.
Proviamo a visualizzare questa dimensione così pic-
cola e lontana dalla nostra esperienza di ogni giorno.
La dimensione di un metro è subito compresa: sono
alto 1,70 m, il mio bambino a 5 anni ha raggiunto 1 m
di altezza ecc. Proviamo a scendere la scala delle dimen-
sioni verso il sempre più piccolo; infatti la nano-scienza
è la scienza del piccolissimo. Le nanoparticelle sono bri-
ciole estremamente piccole di materiale (di solito metal-
li) quali oro, argento, zinco, rame, ma anche carbonio,
selenio ecc. che misurano da 1 a 100 nm (nanometri).
Si definisce nanometro la dimensione della miliar-
desima parte di un metro (1.000.000.000), ovvero per
dirla con notazione matematica 1 nm = 10-9 m.
Facciamo qualche esempio per comprendere il si-
gnificato. Una molecola d’acqua misura 0,5 nm e que-
sta molecola d’acqua sta all’incirca alle dimensioni di
una mela come la mela sta alle dimensioni della terra!
52 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
L
a denominazione “argento colloidale” oggi com-
prende diversi tipi di argento usato a scopo me-
dico e terapeutico non sempre facilmente distin-
guibili tra di loro.
L’argento colloidale
in nanoperticelle (AgNPs)
PRODUZIONE
In vista della diffusione esponenziale che avranno i
nuovi materiali derivanti dalla nano-tecnologia è im-
portante conoscerne, almeno sommariamente, i me-
todi di produzione per valutare l’impatto ambientale
che tutto il ciclo produttivo può avere.
La sfida principale nella sintesi dei nano-materiali
è il raggiungimento di un elevato livello di qualità per
ottenere uniformità di granulometria, forma, compo-
sizione e struttura cristallina e il controllo del processo
di produzione e utilizzo dei nano-materiali per il mas-
simo rispetto dell’ambiente.
Tra le varie metodiche di sintesi dell’argento in for-
ma di nanoparticelle sono particolarmente interessanti
quelle denominate green syntesis, o sintesi verde, le più
rispettose nei confronti dell’ambiente perché utilizzano
metodi naturali di biosintesi.
Varie specie di microrganismi e piante sono in gra-
do, tramite tecniche di ingegneria genetica, di sinte-
tizzare nanoparticelle di argento di varie dimensioni.
Tra i batteri possiamo citare Bacillus megaterium, Geo-
bacter sulfurreducens e Morganella sp. Tra i funghi citia-
62 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
MECCANISMO D’AZIONE
DELL’ARGENTO AgNPs
Il meccanismo d’azione dell’argento sui microrga-
nismi patogeni non è ancora del tutto chiarito.
La spiegazione più accettata consiste nell’attacco alle
strutture membranose del batterio tramite il blocco della
catena respiratoria, che porta alla morte cellulare per sof-
focamento. Questo avviene ad opera degli ioni Ag+ che
agiscono a livello cellulare e subcellulare, ove si formano
complessi che danneggiano le membrane interagendo con
i gruppi solfidrici e compromettono l’attività intra-me-
Fig. 7
COLLOIDALE AgNPs
L’attività antibatterica dell’argento è quella più do-
cumentata perché può tener conto di moltissime osser-
vazioni fatte spesso empiricamente nel corso dei secoli e
convalidate dalle moderne conoscenze7.
COLLOIDALE AgNPs
La dermatomicosi è una infezione fungina super-
ficiale degli strati cheratinici della pelle causata da un
gruppo di funghi filamentosi chiamati dermatofiti8.
Le infezioni fungine da Trichophyton e Candida species
sono diventate sempre più frequenti negli ultimi anni.
In particolare le infezioni da funghi colpiscono pazienti
immunocompromessi a causa di terapie antitumorali o a
causa di immunodeficienza da infezioni virali.
Questa tendenza è preoccupante per una duplice
ragione: il numero limitato di farmaci antifungini di-
sponibili e la constatazione che la profilassi antifungi-
na comporta la comparsa di ceppi resistenti.
I recenti progressi della ricerca sulle nanoparticelle
metalliche AgNPs hanno consentito di ottenere parti-
celle d’argento nanometriche uniformi per dimensioni
e forma fisica. Sono state sintetizzate nanoparticelle
sferiche d’argento controllate con TEM (Transmis-
sion Electron Microscope H-7600 Hitachi, Ltd.). Le
particelle AgNPs ottenute sono di forma sferica e di
dimensione media di 3 nm.
8. Le informazioni che seguono sono tratte da: Kim, Keuk-Jun et al., Anti-
fungal effect of silver nanoparticles on dermatophytes, «J. Microbiol. Biote-
chnol.», vol. 18 (8), 2008, pp. 1482-1484, Department of Dermatolo-
gy, College of Medicine, Yeungnam University, Daegu Korea e da Sung,
Woo Sang, et al., Antifungal effects and its mode of action of silver nano-
particles against human pathogenic fungi, relazione alla 19th FAOBMB
Seoul Conference (Korea), Science and technology for the integration of
life, Seoul, 27-30 maggio 2007 (Chemical Genomics and Drug Disco-
very, Abstract I-58, Poster Session, 2011).
68 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Composizione Meccanismo
Virus Famiglia
metallo NPs d’azione
Human
Silver NP 1-10 Interazione gp
Immunodef. Retrovirus
nm rivestite PVP 120
Virus HIV-1
Competizione
Herpes Simplex Silver NP 4 nm
Herpesvirus di legame
Virus HVS-1 rivestite MES
virus-cellula
Inibizione del
Virus Gold NP 14 nm legame virus-
Ortomixovirus
influenzale acido sialico membrana
plasmatica
Farmacoresistenza
L
a resistenza agli antibiotici è una crescente mi-
naccia in tutto il mondo. Negli Stati Uniti più
di due milioni di persone all’anno si ammala-
no per infezioni farmacoresistenti delle quali 23.000
muoiono secondo i dati prudenti (conservatives) segna-
lati dai CDC (Centers for Disease Control and Pre-
vention). Nel rapporto Antibiotic resistance threats in
the United States, 2013 i CDC denunciano la crescen-
te minaccia dei germi resistenti agli antibiotici sulla
salute umana e sull’economia.
Si stima che la resistenza agli antibiotici costi più
di 20 miliardi di dollari all’anno in costi diretti di assi-
stenza sanitaria negli Stati Uniti, con una stima di per-
dita di produttività di 35 miliardi di dollari.
La ragione principale dello sviluppo di resistenza an-
tibiotica nasce dall’uso stesso degli antibiotici, e si ritiene
che almeno la metà di essi siano prescritti impropriamente.
A complicare ancor di più il quadro clinico, sta il
fatto che gli antibiotici sono ampiamente utilizzati an-
che in zootecnia per prevenire, controllare e curare le
malattie degli animali e finanche per aumentarne l’ac-
crescimento corporeo. Vengono quindi a trovarsi inevi-
tabilmente nella catena alimentare.
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere 78 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Fig. 8
Fig. 9
Capitolo 9 - Farmacoresistenza - 79
80 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Fig. 10
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere Capitolo 9 - Farmacoresistenza - 81
Tabella 2
Capitolo 10
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere
Argento colloidale:
sinergia con gli antibiotici
C’
è una crescente necessità di potenziare l’ar-
senale antibatterico data l’aumentata inci-
denza della resistenza antibiotica e l’emerge-
re di nuovi patogeni virulenti. Ciò è particolarmente
vero per le infezioni da batteri Gram-negativi, che
sono più difficili da trattare a causa della loro mem-
brana protettiva esterna costituita da lipopolisaccaridi.
Le infezioni batteriche Gram-negative hanno spinto
i ricercatori verso la rivisitazione dell’utilizzo di vecchi
antimicrobici finora trascurati. L’argento è intrigante
per le sue proprietà antimicrobiche documentate, come
abbiamo detto, sin dal 400 a.C. quando Ippocrate ne
descrisse l’utilizzo per la guarigione delle ferite e per la
conservazione di acqua e cibi.
L’Ag+ potenzia l’attività battericida degli antibiotici in vivo nelle infezioni del tratto urinario
in topi utilizzati come modello per lo studio
Fig. 11
L’Ag+ potenzia l’azione battericida degli antibiotici sui biofilm sia in vitro che in vivo
Tossicità dell’argento
I
n questo capitolo tratteremo solo la tossicità dell’ar-
gento per quanto riguarda la sua assunzione umana o
animale ad uso interno; non tratteremo, perché esula
dallo scopo di questo libro, la tossicità dell’argento usato
per la conservazione dei cibi, per il packaging alimentare,
per le protesi chirurgiche, per i prodotti tessili (calze, in-
dumenti ecc.), per i dentifrici e spazzolini da denti, per la
disinfezione delle piscine, per le lavatrici domestiche, per
i condizionatori d’aria e per tutti gli innumerevoli pro-
dotti di consumo o applicazioni sviluppate dai produtto-
ri che fanno uso di argento in nanoparticelle.
Impatto ambientale
dell’argento colloidale AgNPs
N
onostante l’argomento sia ai margini del tema
del libro, riteniamo utile per il lettore trattare
brevemente dell’impatto ambientale dell’uso
di prodotti contenenti nano-argento in ogni fase del
ciclo di esistenza, a partire dalla lavorazione delle mate-
rie prime fino al loro smaltimento e riutilizzo.
Come già riportato nel capitolo sulla produzio-
ne dell’argento in nanoparticelle, complessivamente
si stima che entro il 2020 verranno prodotte almeno
60.000 t all’anno di materiali in forma di nanoparticel-
le. Di queste almeno un quarto saranno costituite da
varie forme di nano-argento.
I prodotti che incorporano le particelle (nano-ma-
teriali) possono avere molti potenziali benefìci per la
società. L’uso di nano argento nei prodotti tessili, ad
esempio nelle calze, porta dei benefìci all’ambiente
perché bloccando l’odore del piede riduce il numero
di lavaggi e di conseguenza il consumo d’acqua. I van-
taggi, tuttavia, devono essere valutati con i costi per
l’ambiente e la salute pubblica. Nel caso dei tessuti
antisettici e antiodore esistono prove sufficienti che
92 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Fig. 14
Capitolo 13
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere
L
a commercializzazione dell’argento colloidale è
legale?
Sì, la commercializzazione dell’argento col-
loidale e il suo utilizzo umano per uso esterno senza
indicazioni terapeutiche in etichetta, sono sempre stati
legali e sempre lo saranno.
Tuttavia l’uso interno di questo prodotto è osteggia-
to da tutte le autorità governative sanitarie dei vari Paesi
(USA, Europa, Australia ecc.). L’esperienza secolare d’u-
so scientificamente documentata (ad esempio Electrar-
gol in small pox, in «The British Medical Journal»,
1913-1914, già precedentemente citata), i numerosi e
attuali studi scientifici e le infinite testimonianze che lo
dimostrano, dovrebbero essere ampiamente sufficienti
ad assicurare il pubblico dei consumatori e finanche le
agenzie governative circa l’efficacia e la sicurezza di que-
sta secolare cura alternativa o meglio complementare.
Rimane comunque legale produrre e commercializ-
zare l’argento colloidale e le sue composizioni, ma è fatto
divieto al produttore/distributore di «apporre in etichet-
Capitolo 13 - Aspetti legislativi in Italia, Europa, Usa - 95
Case Reports
N
ella letteratura divulgativa e nei siti internet
l’attività dell’argento colloidale elettrolitico (io-
nico) è praticamente sempre accompagnata con
la presentazione di casi singoli. Abbiamo privilegiato, in
questo lavoro, il fatto di documentare le nostre osserva-
zioni con documenti ufficiali e studi certificati da presti-
giose riviste mediche, condotti da laboratori o da uni-
versità. Tuttavia, per maggiore completezza e compren-
sione, ci sembra utile riportare qui di seguito tre casi
singoli che riteniamo interessanti, e che riguardano la
potente attività battericida nei confronti di una gravissi-
ma malattia genetica quale la fibrosi cistica, la produzio-
ne di cellule staminali nella guarigione di una profonda
lacerazione in una puledra, e infine la riparazione della
cute di una persona molto anziana (89 anni), la cui pelle
è molto delicata e poco incline a rigenerarsi.
D
al lavoro del 2013 di Svitlana Chernousova e
Matthias Epple, Silver as antibacterial agent: ion,
nanoparticle, and metal (Weinheim – Germa-
nia vedi Bibliografia) riportiamo integralmente la tabella
che compare alle pp. 1642-1643 e che riguarda i risultati
dell’azione dell’argento sugli organismi unicellulari per le
concentrazioni tossiche e le concentrazioni minime ini-
benti (MIC) di una vasta gamma di patogeni.
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere 106 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere
Fig. 15
Capitolo 1 - Che cos’è l’argento
Appendice
colloidaleI - 107
Appendice II
Copia omaggio per gli abbonati a Scienza e Conoscenza. Da NON diffondere
I
ntroduzione del libro The body electric di Robert O.
Becker
mettersi di pagare.
Il risultato è stato una sorta di schizofrenia medica nella
quale noi abbiamo abbandonato la medicina istituzionale in
favore di una medicina olistica, di tipo prescientifico che trop-
po spesso dimentica i vantaggi reali della tecnologia, ma per lo
meno esalta il rapporto medico-paziente, la cura preventiva
e l’innato potere di recupero della natura. Il fallimento della
medicina tecnologica è dovuto, paradossalmente, al suo suc-
cesso che, all’inizio, è apparso così soverchiante da spazzar via
tutti gli aspetti della medicina in quanto arte.
Il medico non è più il guaritore compassionevole al letto
del malato con il cuore, le mani e la mente, ma un imper-
sonale ministro in camice bianco che lavora in un ufficio o
in un laboratorio. Troppi medici imparano di più solo dai
loro professori e non più dai loro pazienti. I progressi contro
le infezioni hanno convinto la professione della propria in-
fallibilità, cristallizzando rapidamente le proprie credenze in
dogma. Processi vitali che erano inspiegabili, secondo la bio-
chimica corrente, sono stati ignorati o mistificati. In effetti, la
medicina scientifica ha abbandonato la regola fondamentale
della scienza: la revisione alla luce di nuovi dati.
Come risultato, il costante ampliamento degli orizzonti,
che ha mantenuto la fisica così vitale, non si è verificato in
medicina. Le ipotesi meccanicistiche alla base della medi-
cina di oggi sono rimaste a cavallo del secolo, quando la
scienza stava costringendo la religione dogmatica a vedere
le prove dell’evoluzione. (Il ritorno erompente di questo stes-
so conflitto oggi mostra che la battaglia contro il pensiero
114 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
L
ista dei più comuni patogeni e delle concentra-
zioni di argento colloidale (ppm) necessarie per
ucciderli in diverse manifestazioni patologiche19.
Patogeno Concentrazione
PPM
Stafilococco aureo 5
Stafilococco aureo 5
(osteomielite)
Shigella boydii (dissenteria) 2,5
Pseudomonas aeruginosa 5
(infezioni da scottature)
Streptococco mutante (placca 5
dentaria)
Shigella boydii (diarrea 2,5
sanguinolenta)
Escherichia coli (diarrea) 2,5
118 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
(infezioni dell’orecchio)
Emofilo dell’influenza (infezione 1,25
dell’orecchio)
Salmonella (febbre enterica) 2,5
Emofilo dell’influenza 1,25
(epiglottide bambini)
Stafilococco aureo (infezione 5
occhio)
Pseudomonas aeruginosa 5
(ulcera/cheratite corneale)
Salmonella arizonae 5
(avvelenamento da cibo)
Salmonella typhimurium 2,5
(avvelenamento da cibo)
Escherichia coli (avvelenamento 2,5
da cibo)
Streptococco fecale 2,5
(endocardite)
Streptococcus gordonii 5
(endocardite)
Emofilo dell’influenza 1,25
(meningite)
Enterobacter aerogenes 2,5
(meningite)
Capitolo 1 - Che cos’è l’argento
Appendice III - 119
colloidale
Pseudomonas aeruginosa 5
(meningite)
Streptococcus pneumoniae 2,5
(meningite)
Klebsiella pneumoniae 2,5
(infezioni ospedaliere)
Pseudomonas aeruginosa 5
(infezioni ospedaliere)
Streptococcus pyogenes 1,25
(infezioni ospedaliere)
Stafilococco aureo (polmonite) 5
Emofilo dell’influenza 1,25
(polmonite)
Pseudomonas aeruginosa 5
(polmonite)
Streptococcus pneumoniae 2,5
(polmonite)
Streptococcus pyogenes 1,25
(infezioni tratto respiratorio)
Escherichia coli 2,5
(infezioni tratto respiratorio)
Klebsiella pneumoniae 2,5
(infezioni tratto respiratorio)
Streptococcus pyogenes 1,25
(scarlattina)
120 - L’argento colloidale: un potente rimedio naturale
G
abriele Graziani, nato a Venezia nel 1940 è
laureato in farmacia e in scienze biologiche,
specializzato in farmacologia, esperto in omeo-
patia. Nel corso della sua vita, dopo essere cresciuto in
una famiglia di farmacisti a contatto del padre, farma-
cista ospedaliero ai tempi in cui non esistevano gli an-
tibiotici, è venuto in relazione in modo diretto con le
realtà della ricerca farmacologica universitaria, di quel-
la privata sia internazionale che nazionale, dell’ambien-
te ospedaliero legato alla ricerca farmacologica clinica e
della farmacia territoriale come titolare di una farmacia
rurale, che è tuttora la sua occupazione.
Ha al suo attivo oltre sessanta pubblicazioni scienti-
fiche e numerose partecipazioni a congressi nazionali e
internazionali di farmacologia.
Ha fatto parte della Commissione di Farmindu-
stria per la riduzione dell’uso di animali nella ricerca
farmaco-tossicologica.
Premessa ............................................................................5