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Capitolo II - Il responso

Gray ed Elisabeth decisero, prima di partire, di convocare la ciurma per una


assemblea. Gray, infatti, non era così convinto dell’impresa, mentre Elisabeth,
sempre positiva e temeraria, non vedeva l’ora di partire.
“Pirati!” - disse Gray ad alta voce - “Vi abbiamo convocati qui per discutere
della partenza. Siete davvero sicuri di voler abbandonare la nostra bella isola
per l’ignoto? Corre voce che un terribile virus stia devastando la Terra.
Andremo incontro a grossi pericoli, e personalmente non credo che ne valga la
pena…”
Elisabeth ribatté: “Quante storie! Siamo pirati, discendenti del grande Jonatan
Jon, e non temiamo certo l’ignoto… E poi, è da troppo tempo che restiamo
fermi sull’isola, ho proprio voglia di un po’ di avventura! Inoltre stiamo
esaurendo le risorse, fra poco moriremo di fame se non ci diamo una mossa…e
la nostra isola è in pericolo, la barriera è ormai contaminata dai rifiuti. Non
possiamo aspettare oltre!”
La ciurma era divisa: da una parte chi appoggiava Gray, sempre prudente e
molto riflessivo, dall’altra chi, come l’avventurosa Elisabeth, non vedeva l’ora
di prendere il largo sul vascello volante. Era necessario arrivare a. una
decisione.
Finalmente il vecchio Tom risolse la situazione prendendo la parola: “Andiamo
a consultare il pavone pavoneggiante! Titty cioè, insomma, Lilly ci darà le
domande che cerchiamo, cioè le risposte, insomma, avete capito!”
Tom era la dimostrazione che, nonostante il rum, si potevano avere idee
intelligenti!
La ciurma si diresse quindi all’abitazione di Lilly.
L’anziana saggia dell’isola viveva in quello che era stato un tempo il vascello di
Jonatan Jon: una volta naufragato, vi aveva messo radici un albero di ulivo,
che era cresciuto a dismisura…e all’interno del tronco, ormai cavo, Lilly aveva
allestito la propria dimora. Era una tana particolare addobbata con ciondoli,
piume, conchiglie, e decorata da simboli e pesciolini di terracotta. Sulla
sommità dell’ulivo il Pavone sacro aveva il proprio nido, protetto dalle vele del
vascello di Jonatan Jon.
La vecchia saggia accolse la delegazione dei pirati con un sorriso: “Qual buon
vento vi porta qui da me? Avete bisogno di un responso dal Pavone?”
Elisabeth rispose con l’abituale irruenza: “Saggia Lilly, è proprio quello che ci
serve!” - Gray, però, la interruppe: “Non essere precipitosa come tuo solito!
Prima dobbiamo porgere l’offerta al Pavone”. Così dicendo, fece un cenno e dal
gruppo si staccò uno dei pirati che portava un cestino ricolmo di frutta.
“O sacro Pavone, rivelaci il futuro! Spiegaci le insidie del nostro viaggio!”
In quel momento un raggio di luce colpì il capo del Pavone sacro, benedetto
dalla dea.
“Il pavone ha fatto la ruota! Il pavone ha fatto la ruota!”… Ma,
inaspettatamente, le piume del pavone assunsero una tinta viola. I pirati erano
stupefatti: solitamente ad un responso positivo corrispondevano piume
azzurre, ad uno negativo piume rossastre…che significato poteva mai avere
quella strana tinta?
Lilly, con la saggezza che la contraddistingueva, spiegò: “Si tratta di un
responso rarissimo, che il Pavone aveva finora dato soltanto una volta, ovvero
quando il vostro antenato Jonatan Jon era naufragato qui sull’isola Varuva. È
straordinario! Un evento negativo diventerà l’opportunità per un evento
positivo che stravolgerà le nostre vite! Dovete partire, ragazzi, ne va della
nostra sopravvivenza…”
I pirati accolsero le parole di Lilly con grida, urrah, e lanci di cappelli in aria.
Perfino Gray si era convinto e adesso non vedeva l’ora di partire. Abbracciò
Elisabeth con entusiasmo, e urlò: “Ciurma, al vascello volante! Si va!”.

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