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MAGIGUM e Il Volo Delle Emozioni
MAGIGUM e Il Volo Delle Emozioni
Presentazione scritta del tipo di racconto e dello scopo del lavoro dell’anno
CAPITOLO 2 LA PALLASCUOLA
Cartellone di Cartoonville ( con palla scuola e rana bus) e sul quaderno: disegna Magigum così come te la immagini
Magigum è all’inizio sorpresa, poi arrabbiata, poi inquieta, poi spaventata poi terrorizzata.
Abbiamo anche ascoltato la storia di delfino Francesco: anche lui aveva paura e si vergognava delle sue paure.
Testo
Le mie paure
Prova a realizzare un testo personale dove parli delle tue paure. Pensa bene a cosa ti spaventa, a cosa ti fa essere
inquieto e a cosa ti terrorizza. Descrivi ben quello che senti. Puoi anche parlare di sogni brutti, di qualcosa che ti ha
dato fastidio vedere (magari alla TV) o sentire raccontare. Hai piena libertà di azione, scrivi serenamente tutto
quello che ti viene in mente, senza preoccuparti di venir giudicato (come il delfino Francesco).
+ disegno
CAPITOLO 4 IL TRICOPRESIDE
Magigum anche in questo capitolo ha a che fare con un adulto che le urla contro e che la spaventa e la mette in
imbarazzo.
Questo tipo di paure comprende, ad esempio la paura di far brutte, figure, di non avere successo, di essere
sgridati, di rimanere soli, di essere rifiutati, di vergognarsi, di arrossire, di non sapere cosa rispondere.
RIASSUMIAMO:
Ci sono :
1. paure irrazionali che sono dannose e ci fanno stare solo male, (disegno fantasma)
2. paure reali , ma rare (di cose che possono succedere) (disegno aereo che casca)
3. paure utili, che ci fanno evitare pericoli (disegno del passare col rosso)
(paure irrazionali) L e cose che non esistono non possono farmi male
(paure reali) forse è molto più difficile di quello che penso che succeda
(paure degli altri)Magari se accade il danno non è poi così terribile, irrimediabile, assoluto
ORDINE E SVILUPPO
…Il professor Quadri, con tono solenne, inizia a parlare: “Questo è il vostro nemico di oggi. Sapete cosa dovete fare:
usate tutte le armi a vostra disposizione e mettete in pratica gli insegnamenti del vostro maestro, il sottoscritto
professor Quadri. … Sta a voi rendere il nemico un perdente. Sta a voi diventare dei vincenti. E ora … all’attacco!”.
Di colpo, come colti da un lampo di follia, tutti i miei compagni scattano in piedi e tendono le braccia verso l’innocuo
poster attaccato alla parete.
…
Osservo i volti e gli occhi dei miei amici, carichi di odio e sento le loro urla isteriche.
…
Poi, all’improvviso, il prof. Stacca il poster dal muro e lo strappa in mille pezzi gridando esultante: “Bravi! Lo avete
annientato! I vostri poteri, grazie ai miei insegnamenti, stanno diventando dei superpoteri!”.
Riflettiamo insieme:
i compagni di Magigum sono stati costretti per un’intera settimana ad assistere alle lezioni del prof.Quadri.
davanti a Magigum sono imbarazzati e vergognosi. Stanno imparando a fare delle cose che sono sbagliate, che non li
fanno stare bene.
La nostra esperienza
A volte nella nostra classe capita che i bambini vengano presi in giro per un voto preso, per una verifica
sbagliata, per una sgridata delle maestre.
Quando succede, questi bambini si sentono: ansiosi, tristi, umiliati, dispiaciuti, soli.
Allora ci siamo chiesti perché succede. Alcuni bambini hanno risposto che a volte è capitato di prendere in
giro gli altri perché così si sentivano migliori, perché era divertente stuzzicare un compagno, perché non si
erano accorti che poteva far soffrire molto.
Ci siamo chiesti PERCHE’ è cos’ importante avere un voto più alto degli altri e abbiamo capito che ad ognuno
di noi piace essere il primo, il migliore, insomma, un VINCENTE.
Se qualcun altro è migliore di noi, o più veloce, o più abile in qualche cosa, questo ci genera ansia,
agitazione, fretta.
Allora succede che, per avere la sicurezza di essere i migliori, cerchiamo continuamente di controllare gli
altri, a volte per aiutarli se sono rimasti indietro, ma più spesso per avere la sicurezza di non essere
“superati”.
Abbiamo capito insieme che questo clima c’è in classe non ci fa stare bene, non ci fa essere felici, ma ci rende
nervosi, ansiosi, ci impedisce di diventare veramente amici tra di noi.
Dipende.
La competizione sbagliata è quella con i miei amici: competere significa che gli altri sono dei nemici da battere, non
amici con cui passare degli anni sereni, che ricorderemo per sempre.
Che fare?
impariamo, col tempo, a cancellare dalla nostra aula il clima di COMPETIZIONE e sostituiamolo con un clima di
COOPERAZIONE.
Questo ci renderà:
- PIÙ TRANQUILLI
- PIÙ SERENI,
- PIÙ AMICI
- PIÙ UNITI
- PIÙ FORTI!
COMPETIZI
ONE
Sentendo le sciocchezze che dice Magigum cerca di protestare ma viene rinchiusa in uno sgabuzzino per tutta la
notte in punizione.
Dentro lo sgabuzzino sente aumentare in lei la rabbia. Ecco come viene descritta:
“… la rabbia e l’angoscia che provo dentro di me sono indescrivibili. Appena mi apriranno la porta prenderò a pugni
quegli stupidi pinguini ….
Ma sono già passati alcuni minuti e nessuno viene …
Urlo ancora …
Non sento più né voci, né passi: la scuola è deserta. …
Mi hanno lasciata sola … mi lasceranno qui tutta la notte.
<<Aprite, maledetti! – urlo fuori di me – voglio uscire, voglio andare via!>>
E scoppio in un pianto rabbioso e butto a terra tutto quello che trovo appoggiato sul tavolo dello stanzino e prendo a
calci la porta e sbriciolo di gessetti e rovescio a terra le carte del cestino e urlo e piango e urlo … ma nessuno mi
sente, nessuno mi aiuta.”
Far vedere una faccia arrabbiata
Secondo voi questa persona cosa prova? Cosa sente nella testa? E nella pancia? E nelle mani?
Tu cosa provi quando sei arrabbiato?
E noi? Cosa sappiamo della rabbia?
Circle time con i bambini: cosa fai quando sei arrabbiato?
Far vedere quando sei arrabbiato (fare una foto, da consegnare la volta successiva per il lavoro pag.21 “Ho un
vulcano…”)
25/11
Oggi riflettiamo sulla rabbia:
COSA FAI QUANDO SEI PORPRIO ARRABBIATO? (attaccare le risposte della volta scorsa)
Laura : tiro le cose, sbatto la porta contro chi sta entrando in camera.
Davide C. : salto sul letto, prendo il mio gatto e lo porto in camera con me.
Daniel : chiudo la porta a chiave, picchio mio fratello, spacco tutto, do i pugni da tutte le parti e mi faccio male alle
mani.
Davide L.M. : faccio di tutto: butto per aria le coperte a quando litigo con mia sorella, vado fuori di me perché il
babbo dà sempre ragione a lei e allora io la meno ancora.
Manuel : salto per terra , sbatto le porte, piango e mi agito.
Elena: urlo, piango tremo, mi viene voglia di picchiare i miei fino a farli svenire.
Lorenzo : prendo a pugni il letto e il comodino, mi viene voglia di picchiare i miei amici che mi hanno fatto
arrabbiare.
Carola : vado in camera mia, sbatto le porte e do i pugni al mio pupazzo.
Katerina : sbatto la testa contro l’armadio e cerco di rimanere da sola.
Michelle : tiro per aria tutte le coperte, i cuscini, le sedie, il divano, insegue la mia gatta e la metto in castigo.
Letizia : vado in bagno e sbatto la porta contro mia sorella, poi vado in camera e sbatto la porta, la tengo chiusa per
non farla entrare. E piango, e urlo.
Greta : mi rinchiudo in camera.
Korally : prendo in braccio il mio cane, mi chiudo in camera e do le botte ai miei peluches
Carlotta: io non mi arrabbio mai!
Poi sul quad.:
VI FACCIO VEDERE QUANTO SONO ARRABBIATO!
Attaccare la sagoma del bambino (pag.21 “Ho un vulcano nella pancia”) con la foto personale al posto della faccia
(foto con la consegna, senza titolo)
ARRABBIARSI E’ NATURALE,
però non devi:
fare male agli altri
fare del male a te stesso
rovinare le cose
Le parole della rabbia
Pensiamo alla rabbia come ad una febbre che sale, sale , sale….
ùIL TERMOMETRO DELLA RABBIA: (disegnare a fianco di una pagina un termometro)
100 Imbestialito, inferocito ,fuori di
me
75 infuriato,
furibondo ,furioso ,furente, in collera
50 Adirato, incollerito,stizzito,
esasperato
25 Infastidito,irritato, innervosito
indispettito seccato contrariato
insoddisfatto
0 perfetta calma
17/12
nella prima parte Rosi ritorna da Magigum chiedendole scusa e le due amiche si ritrovano e fanno l’esperienza di
fare la pace.
Nella seconda parte Rosi e Magigum fanno l’elenco dei compagni di classe:
I compagni di classe di Magigum (attaccare una vignetta per ogni gruppo di persone:
Magigum e Rosi
Il trio perfidia
Pongo
Felix
È un gattone un po’ presuntuoso che crede che tutte le ragazze siano innamorate di lui.
Mouse
Miki e Maki
Marilù
Douf
Rino
Nicodemo
Giaffa
LA GIOIA
I fatto di essersi ritrovate, dà a Magigum e Rosi una grande gioia. Questo dà a tutte e due una grande serenità e
scoprono che ancora può esistere la felicità, se rimangono unite. Anche nella preoccupazione per la situazione a
scuola, il conforto l’una dell’altra dà ad entrambe la forza di affrontare con coraggio il futuro.
Il termometro della gioia (disegnare un altro termometro come quello della rabbia con i vari livelli. )
Ascolta,
il rumore delle onde del mare E
ed il canto notturno
dei mille pensieri dell'umanità,
che riposa,
dopo il traffico di questo giorno,
e di sera si incanta
davanti al tramonto che il sole le dà.
Respira,
e da un soffio di vento raccogli,
il profumo dei fiori
che non hanno chiesto che un pò di umiltà magari fosse un attimo vivilo ti prego
e se vuoi puoi cantare, e cantare che hai e magari a denti stretti non farla morire
voglia di dare anche immersa nel frastuono puoi farla
e scoprire che ancora nascosta può esistere sentire
la felicità hai bisogno di gioia come me ... la,la,la,la
Ancora, È già tardi ma rimani ancora
Perché, lo vuoi, perché, tu puoi a gustare ancora per poco quest'aria
riconquistare un sorriso, scoperta stasera
e puoi cantare e puoi gridare perché, ti e domani ritorna, tra la gente che cerca e
han detto bugie, dispera
ti han raccontato che l'hanno uccisa che tu saprai che nascosta nel cuore può esister
han calpestato la gioia la felicità.
perché, la gioia, perché, la gioia, perché,
la gioia è con te.
Rabbia distruttiva e rabbia innocua (dal libro “Ho un vulcano nella pancia”)
IL GIORNO CHE MARCO SI ARRABBIÒ
13/1
In classe vorrebbe parlare con i suoi compagni per proporre loro il sabotaggio, ma in classe c’è già il prof.Tiranni.
È una persona sgarbata, che urla moltissimo e che consegna un regolamento che gli alunni devono imparare a
memoria.
REGOLAMENTO
DEL COMANDO E DELL’OBBEDIENZA
Regola 1 – Il nuovo ordinamento della scuola di Cartoonville prevede l’esistenza di due categorie di
individui: quelli che comandano e quelli che obbediscono.
Regola 2 – Gli alunni della scuola “Ordine e Sviluppo” sono tenuti all’obbedienza e alla sottomissione verso
gli insegnanti, verso il Magnifico Tricopreside e verso il Divino Maramaldo De Rubeis, signore e padrone
dell’Istituto.
Regola 3 – Gli alunni hanno l’obbligo di studiare quotidianamente e d’imparare a memoria le lezioni che gli
insegnanti propongono loro.
Regola 4 - E’ fatto assoluto divieto di contestare le decisioni e le indicazioni degli insegnanti, sia in forma
pubblica, sia nei discorsi tra alunni e anche nei pensieri individuali.
Regola 5 – In ogni classe viene nominato un responsabile dell’obbedienza, con il compito specifico di
denunciare allo Staff della scuola qualsiasi manifestazione di negligenza o di insubordinazione.
Regola 6 - L’alunno che contravviene a una qualsiasi delle norme della scuola viene punito con un giusto
numero di giorni di sospensione rispetto alla gravità del reato commesso. Nel caso di reiterazione del
reato, quando cioè lo stesso viene commesso più di una volta, sono previste pene corporali, reclusione
nello stanzino e, in ultimo, l’espulsione definitiva dall’istituto.
Regola 7 – Nel corso dell’anno gli alunni che si dimostreranno degni di tale ruolo, verranno avviati a
semplici compiti di comando che eserciteranno nei confronti degli altri compagni che, al contrario,
verranno destinati all’obbedienza perpetua.
Regola 8 - Viene vivamente sconsigliato, durante l’attività scolastica, l’uso di fantasia, immaginazione,
senso dell’umorismo.
Regola 9 – Nello stesso tempo è fatto assoluto divieto di utilizzare spirito critico.
Regola 10 – Il presente regolamento è in vigore da oggi e non ammette modifiche che non siano apportate
dal Tricopreside o dal proprietario dell’istituto.
Dopo averlo consegnato a tutti, chiede a Mouse che cosa ne pensa e lui, imbarazzato, balbetta.
Perché?
Perché?
20/1
SUL QUADERNO:
I 20/11/1989 i capi di stato del mondo hanno deciso di scriverli in un documento (convenzione sui diritti
dell’infanza) perché tutti rispettino i bisogni dei più piccini …. Anche i tuoi!
LOTTA PACIFICA: cioè eseguendo sempre le consegne imposte dai professori e rispettando la loro autorità, ma senza
farsi convincere di quello che dicono.
(disegno)
il prof. Narcisi chiede un testo su un personaggio dei fumetti e chiede di scegliere un vero eroe.
I compagni di classe rispondono con testi fatti molto bene ma che parlano di loro:
(DISEGNO)
questi personaggi nelle loro storie non vincono quasi mai, ma lottano fino in fondo per quello in cui credono!
TESTO:
TRA GLI INNUMEREVOLI EROI DEL MONDO DEI CARTONI, QUELLO CHE RITENGO SIA IL MIGLIORE PER I RSULTATI
RAGGIUNTI DURANTE LA SUA SPLENDIDA CARRIERA E’…
Svolgimento:
E’ molto facile per me scegliere il più grande eroe di tutti i tempi del modo dei cartoni. In realtà di personaggi che
meriterebbero questo onore ce ne sono parecchi, ma penso che nessuno sia un vero, un grande, un ineguagliabile
eroe come willy il coyote.
Certo, se consideriamo come metro di giudizio la creazione di un impero, il numero di persone che riesce a
schiacciare e a sottomettere, forse Willy è un po’ deboluccio. Ma per me l’eroismo consiste in ben altro: Willy ha un
ideale e concentra tutti i suoi sforzi per quell’ideale. Egli vuole rincorrere quell’odioso personaggio di Beep Beep lo
struzzo: non gli interessa tanto catturarlo e mangiarselo (cose che chiaramente non riuscirà mai a fare), ma gli
interessa inventare modi sempre nuovi e originali e creativi per dargli la caccia.
Willy, con il suo coraggio, è capace di lanciarsi a mille all’ora con una fionda, con una grande molla, con un razzo
legato al sedere, con un’elica di elicottero sulla testa, con una catapulta gigante, con una grossa moto …
Tutto questo sempre con lo stesso risultato: ciò che è stato realizzato si rivolta contro di lui e lo schiaccia, lo fa
esplodere, schiantare, precipitare, bruciare, allungare come un elastico, sbattere contro un treno, entrare in orbita e
molto, molto altro ancora.
Ma Willy è un eroe, anzi, il più grande tra gli eroi perché non si rassegna mai: si rialza, toglie la polvere di dosso e,
senza pensarci un attimo, riparte con un nuovo tentativo.
Sono sicura che se Willy riuscisse ad acchiappare Beep Beep lo guarderebbe con l’acquolina in bocca e poi lo
lascerebbe andare. Sì perche Willy è anche buono e generoso e non sarebbe mai capace di fare del male a qualcuno.
Ho scritto questo per mettere in evidenza i valori in cui credo: il vero eroe è chi è disposto a lottare per i propri ideali
e i propri obiettivi, che abbia tenacia, coraggio, generosità. Willy è il mio eroe perché ha tutte queste caratteristiche
e spero che i miei professori e la mia scuola sappiano aiutarmi a diventare come lui.
Testo:
Magigum , a questa notizia, commenta così: “ Che cosa assurda! la scuola non è mica un mercato!Che facciano la
loro pubblicità da un’altra parte. La scuola è nostra, è di tutti!”.
Insieme ad alcuni suoi compagni decide di sabotare l’inaugurazione modificando i manifesti pubblicitari.
… (ATTACCARE DA PAG.101/102/103/104)
Parole difficili:
Lo sponsor è una ditta che produce qualcosa e che paga qualcuno perché gli faccia la pubblicità con cartelloni,
manifesti, spot televisivi, radiofonici, ecc..
lo slogan è una breve frase che serve a ricordarti il prodotto pubblicizzato (es. Danette, troppo buona! Do you
Ringo?)
lo slogan inventato dalla nostra scuola per il progetto sui diritti dei bambini è:
Quando sono quasi arrivati in cima, il prof. Narcisi corre loro incontro urlando di scappare perché sta arrivando la
grossa Lupa Grigia. Tutti scappano, ma Magigum si accorge che Pongo manca e che non torna. Improvvisamente si
rende conto che è stato preso dalla lupa.
Tornata in classe piange disperata, perché si sente in colpa. E’ stata lei a decidere la meta del viaggio e ora per causa
sua Pongo non è più con loro.
Due personaggia però la consolano con la loro amicizia e il loro appoggio: Nonna Bubblegum e l’Amicocitofono.
Con loro Magigum riesce a stare un po’ meglio, anche se il dolore rimane.
Disegno a pennelli sulla tristezza (astratto, con colori scelti dai bambini)
Per casa: racconta brevemente un momento in cui ti sei sentito triste e qualcuno ti ha consolato, poi illustralo con un
disegno.
In questo capitolo il prof. Capelli spiega finalmente cosa riguarda la sua materia:
ENCICLOPEDIA
MASSIMA
OBBLIGO
ZELANTE
IMPARARE
OGNI
NUOVA
INFORMAZIONE
Ecco come la descrive:
disegno del prof. Capelli con il fumetto che dice:
Questa è la materia che insegno: EMOZIONI.. Noi potremo ridere e piangere, essere tristi e
felici, arrabbiati e in pace, sereni e meravigliati e ci innamoreremo di quello che faremo.
In questa materia non servono libri, quaderni, penne, matite e nemmeno tante parole
perché le emozioni passano per tutto il corpo. È necessario allora avere con sé gli occhi, il
naso, la bocca, le orecchie, la pelle, la pancia, la schiena, le gambe, le braccia, i piedi, le
mani e, soprattutto, un cuore libero e un paio d’ali… perché NELL’ORA DI EMOZIONI, SI
IMPARA A VOLARE.
CAPITOLO 18 BATTICUORE
I questo capitolo Magigum scopre di essere innamorata ed è al settimo cielo dalla felicità
Anche a noi succederà di innamorarci ( se non è già successo) e sarà un momento bellissimo.
Per il momento, dato che siamo ancora piccoli, impariamo a conoscerci e a stimarci reciprocamente.
(circle time)
mi piaci perché…
mi piaci perché…
CAPITOLO 19 SCOMPARSI
IN QUESTO CAPITOLO MAGIGUM VIENE A SAPERE CHE ALTRI ALUNNI SONO SPARITI: MOUSE E NICODEMO. È un
momento molto difficile anche perché i professori non fanno niente per reagire. Anzi, i ragazzi cominciano a pensare
che dietro queste sparizioni ci siano proprio loro.
Alla fine del capitolo il testo dice: Tutti i miei compagni si avvicinano e si stringono a noi. Siamo tutti uniti, ora, in un
solo abbraccio.
Se
CAPITOLO 20 GELOSIA
In questo capitolo Magigum prova un sentimento nuovo: LA GELOSIA
Magigum è innamorata di Douf, ma vede Rosi che da un po’ di tempo non fa che parlare, ridere, scherzare con lui.
Tra di loro sente che c’è COMPLICITA’.
La gelosia che prova, le provoca rabbia e si allontana da Rosi. Si sente ferita e tradita. E anche un po’ invidiosa perché
Rosi è molto bella e piace a tanti bambini.
Parlando con l’Amicocitofono, maigum capisce motle cose. Ecco cosa le dice il suo più grande amico:
“Sai che a volte la nostra mente è capace di costruire da sola delle situazioni che non esistono e dei pensieri dolorosi
assolutamente inutili? L’unica medicina che funzioni in questi casi è la PAROLA. Bisogna parlare e spiegarsi, spiegarsi
e parlare. Parla con Rosi prima che puoi, spiegale i tuoi sentimenti e presta ascolto e attenzione ai suoi. Chi meglio di
lei può capirti? È la tua migliore amica, no?”
Rifletti :
1. Ti è mai capitato di provare gelosia per una persona, o in una particolare situazione? Racconta brevemente.
2. Ti è mai capitato di invidiare qualcuno, desiderando di essere al suo posto? Racconta brevemente.
3. L’Amicocitofono spiega a Magigum che l’unica medicina in questi casi È LA PAROLA ; ti è mai capitato di aver
avuto un problema con un tuo amico (o amica) e di averlo risolto semplicemente parlando con lui (o lei)?
racconta brevemente.
50 IMPAURITO SPAVENTATO
Reagire significa non fermarsi a piangersi addosso quando le cose non vanno bene ma prendere delle decisioni
coraggiose per cambiare le cose.
CAPITOLO 22 TRASFORMAZIONI
In questo capitolo Magigum scopre che i ragazzi scomparsi in realtà sono stati trasformati in pinguini da Maramaldo
De Rubeis. Allora REAGISCE e cerca di salvarli tutti.
riflettiamo insieme
Testo:
il coraggio di perdere:
RACCONTO: LA CONQUISTA DELLA PENNA D’AQUILA (riassunto e drammatizzazione, + vignetta del “vince bene chi
vince ultimo!”
(i fratini)
DISEGNO FINALE